2015
TERAPIA ANTICOAGULANTE
sempre pi frequente imbattersi in pazienti che fanno uso di
terapia anticoagulante, pertanto questa va conosciuta.
La cascata della coagulazione non verr spiegata (va saputa), ma
saranno sottolineati solo determinati punti per comprendere a pieno
la terapia.
TERAPIA ANTICOAGULANTE
- Anticoagulanti parenterali:
o Eparine
o Inibitori diretti della trombina (irudine)
- Anticoagulanti orali :
o antagonisti della vitamina k
o inibitori diretti del fattore Xa e della trombina
Eparine
- Eparine non frazionate,
- Eparine a basso peso molecolare,
- Fondaparinux.
Eparine non frazionate
L'Eparina una miscela di mucopolisaccaridi eterogenea per i diversi
pesi molecolari delle varie molecole che la costituiscono (da 3.000 a
30.000 kDa) con attivit anticoagulanti e farmacocinetiche diverse.
Le molecole ad alto peso molecolare accelerano il processo di legame
tra ATIII ed IIa o Xa; lattivit anticoagulante determinata da una
specifica sequenza pentasaccaridica, mentre la restante parte della
molecola favorisce il legame con i fattori della coagulazione che
verranno inattivati.
Le molecole di eparina con catene < 18 unit saccaridiche, invece,
legano, ed inattivano, solo il Xa.
L'eparina non frazionata quella che comunemente si utilizza
negli ospedali quando necessario scoagulare acutamente un
paziente.
Anticoagulanti orali
Antagonisti della Vitamina K Warfarin
La condizione pi frequente in cui si utilizzano anticoagulanti orali la
fibrillazione atriale seguita da protesi valvolari,
TVP(recidivante),embolia polmonare ( terapia min per 6 mesi e in
genere si continua a vita).
Il warfarin, antagonista della vitamina K, capace di bloccare
lattivazione dei fattori vitamina K dipendenti (la vitamina K viene
assunta attraverso le verdure a foglia larga), cio il II, VII, IX e X,
nonch l' attivazione delle proteine C e delle proteine S.
Farmacodinamica
Il Warfarin agisce bloccando il ciclo di -carbossilazione dei residui
glutammici dei fattori della coagulazione. I fattori non carbossilati
cos, non sono pi funzionali.
In viola sono i
fattori vitamina k
dipendenti (IX,VII,II,
X e trombina).
Dabigatran (Pradaxa)
l'unico antitrombinico diretto (inibitore diretto della trombina).
- Emivita di 12 ore;
- Per l80% eliminato per via renale.
- Deve essere utilizzato in duplice somministrazione
giornaliera (110 mg x 2 o 150mg x 2).
- Bisogna sempre considerare l'et (il farmaco non stato studiato
su persone con et > 80 anni), CrCl (>30 ml\min) e il rischio di
sanguinamento.
- Gli inibitori del metabolismo sono: verapamil, dronedarone,
chinidina, ketoconazolo, ciclosporina, tacrolimus.
Rivaroxoban (Xarelto)
Un inibitore diretto del fattore Xa
- Emivita di circa 5-12 ore;
- Metabolizzato per i 2/3 dal fegato;
- Si somministra una volta al giorno (monosomministrazione). Il
dosaggio approvato 20 mg/die, se CrCl tra 30 e 49 ml/min la
dose diventa 15 mg/die.
- Inibitori del metabolismo sono: chetoconazolo e itraconazolo.
Apixaban (Eliquis)
Inibitore diretto del fattore Xa.
- Emivita di 12 ore;
- Escreto solo per il 25% per via renale.
- somministrato due volte al giorno con dosaggio 5 mg x 2 o
2,5 mg x 2.
- Gli inibitori del metabolismo sono: chetonazolo, itraconazolo.
Questi farmaci sono stati presentati come pi efficaci e come pi
sicuri, in realt negli studi sui pazienti che si trovavano bene con il
Warfarin hanno la stessa efficacia.
Sono pi sicuri per il rischio di emorragia celebrale dove si dimostra
una minor incidenza di emorragia celebrale.
Ci sono delle indicazioni nei pazienti Warfarin-naive che per non sono
assolute e sono:
difficolt logistiche monitoraggio INR,pazienti con pregresso ictus
ischemico, pazienti con pregressa emorragia intracranica, pazienti
candidati a cardioversione elettrica.
Nuovi anticoagulanti orali indicazioni:
- Difficolt logistiche monitoraggio INR ( ad es. se un paziente
che prende una pasticca di warfarin al giorno e ha INR tra 3-5 e
bisogna far tornare il range tra 2-3, cosa si fa?invece di una
pasticca al giorno si alterna la pasticca intera con mezza
pasticca. Dopo due settimana lo stesso paziente ha INR 1,9,cosa
si fa per riportarlo nel range?si prescrive la pasticca intera per
due giorni e quella mezza nei due giorni successivi);
- Impiego giornaliero di basse dose di warfarin (sono dei
pazienti scompensati con bassa portata che anche con di
warfarin l'INR troppo alto; a questi pazienti ogni giorno
vengono date gocce di vitamina K per consentire di assumere
una dose accettabile di warfarin); labilit INR;
- TTR < 60% ( il TTR esprime la percentuale di volte che il
paziente in range con INR, cio affinch la terapia
anticoagulante sia efficace bisogna che il paziente nel pi del
60% dei casi in cui fanno INR sia in range);
- Farmaci interferenti con warfarin (ma non con NAO);
- Pregressa emorragia maggiore;
- Pregresso TIA/ictus con INR in range terapeutico;
- Pazienti candidati alla cardioversione elettrica.
- Epatopatia severa,
- Scarsa compliance (non c' una misura per capire se il
paziente sta facendo o meno la terapia, quindi se il paziente
poco affidabile meglio dare il warfarin che un NAO),
- Stenosi mitralica reumatica e valvulopatie di grado
severo con programma di intervento cardiochirurgico a
breve termine,
- Protesi valvolare meccaniche ( molte insufficienze valvolari
sono conseguenze della fibrillazione atriale).
I NAO rappresentano unalternativa efficace e sicura per la
prevenzione del rischio tromboembolico della FA non valvolare. Si
rende per necessaria una stretta sorveglianza clinica della nuova
terapia anticoagulante.
La compliance del paziente alla doppia somministrazione giornaliera
(per dabigatran ed apixaban) ed alla monosomministrazione (per
rivaroxaban) fondamentale.
La mancanza della necessit di un monitoraggio del livello di
scoagulazione pu comportare il rischio di una sorveglianza non
adeguata. quindi necessario un colloquio informativo con il paziente
allinizio e durante la terapia.
Indicazioni terapeutiche
Nella terapia a lungo termine oggi si tende a dare un NAO tranne nei
casi in cui il paziente molto anziano o con una riduzione della
funzione renale.
Oggi esistono degli score in base ai quali decidere che tipo ti terapia
utilizzare: uno si chiama CHA2DS2-VASc, che indica il rischio
trombotico ed ognuno dei fattori determina un punteggio (presenza
disfunzione Vsx 1 punto, presenza ipertensione 1 punto, et>75 anni
1 punto ecc)
o per escludere i pazienti dallanticoagulazione bens per identificare quelli a maggiore rischio emorragico (
015; 82(1):49-63).
ce i pazienti con CHA 2DS2-VASc 2 mentre i pazienti con punteggi < 2 hanno un evento tromboembolico i
trial Fibrillation. Chest 2010; 137:263-272).