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LINEE GUIDA

NEOPLASIE DEL POLMONE


2020

QUESITO 1 GRADE: Uno screening annuale mediante TC torace dovrebbe essere raccomandato in
soggetti fumatori o ex-fumatori che hanno fumato almeno 15 sigarette al giorno per più di 25 anni oppure
almeno 10 sigarette al giorno per più di 30 anni, oppure che hanno smesso di fumare meno di 10 anni
prima?

RACCOMANDAZIONE:
In soggetti fumatori o ex-fumatori che hanno fumato almeno 15 sigarette al giorno per più di 25 anni oppure
almeno 10 sigarette al giorno per più di 30 anni, oppure che hanno smesso di fumare meno di 10 anni prima,
uno screening annuale mediante TC torace dovrebbe essere preso in considerazione come opzione di prima
scelta.
Forza della raccomandazione: Positiva forte
Motivazioni/Commenti al bilancio Beneficio/Danno:
Lo studio NELSON ha recentemente evidenziato il beneficio dello screening periodico con LDCT rispetto
alla sola osservazione in una popolazione di soggetti sostanzialmente analoga a quella dello studio NLST, con
una riduzione della mortalità aggiornata a 10 anni pari al 24% nel sesso maschile e al 33% nel sesso
femminile che, tuttavia, rappresentava solo il 16.4% della popolazione totale arruolata nello studio [22].
Anche lo studio MILD [17] ha confermato il beneficio dello screening in soggetti fumatori ad alto rischio per
tumore polmonare, dimostrando come l’esecuzione di una LDCT del torace, con frequenza annuale o
biennale, per un periodo totale di 10 anni, si associ ad una riduzione della mortalità correlata al tumore
polmonare a 10 anni pari al 39% rispetto alla sola osservazione. Entrambi gli studi LUSI [21] e ITALUNG
[18] hanno evidenziato una riduzione della mortalità associata al tumore polmonare nei soggetti sottoposti a
LDCT annuale rispetto alla sola osservazione, che tuttavia non raggiunge la significatività statistica. Invece
gli studi DLCST [20] e DANTE [19] non hanno evidenziato alcun beneficio derivato dallo screening con
LDCT in termini di mortalità correlata al tumore polmonare. Nessuno dei suddetti studi riporta un impatto
significativo dello screening con TC torace sul tasso di mortalità globale associato a qualsiasi causa, ma
questo è principalmente da correlarsi al fatto che la maggior parte di tali studi non era stato disegnato con tale
specifico obiettivo. La maggior parte dei suddetti studi ha dimonstrato come l’impiego della TC torace di
screening determini un incremento significativo del numero di diagnosi di tumore polmonare in stadio
precoce e, di conseguenza, anche del tasso di resecabilità chirurgica dei tumori polmonari diagnosticati. Infine
l’impiego della TC di screening si associa a un lieve e non significativo incremento del tasso di overdiagnosi
nella maggior parte degli studi pubblicati, a eccezione dello studio DLCST [20], nel quale è stato riportato un
incremento significativo delle overdiagnosi di entità rilevante, probabilmente riconducibile a un maggior
rischio di sviluppo di tumore polmonare nei soggetti assegnati al braccio screening dello studio.
Complessivamente i risultati della meta-analisi dei suddetti studi evidenziano che l’impiego dello screening
con TC del torace annuale in soggetti fomatori o ex-fumatori determina una riduzione significativa della
mortalità associata al tumore polmonare, un incremento significativo del tasso di diagnosi di tumori
polmonari in stadio precoce e del tasso di reseabilità chirugica, cui si associa un incremento moderato del
tasso di overdiagnosi, supportando l’implementazione sistematica dello screening su scala nazionale.

Votazione forza raccomandazione Votazione bilancio Beneficio/Danno


Positiva Positiva Negativa Negativa
Favorevole Incerto Sfavorevole
forte debole debole forte
7 4 8 3
Implicazioni per le ricerche future:

Qualità globale dell’evidenza


La certezza nelle prove è stata giudicata MODERATA a causa di rischio di distorsione.

Qualità globale delle prove: MODERATA (rischio di distorsione)


COI: nessun conflitto dichiarato
Per il razionale, la sintesi delle prove e i dettagli alla raccomandazione vedi Appendice

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LINEE GUIDA
NEOPLASIE DEL POLMONE
2020

Al momento della stesura delle attuali linee guida (ottobre 2020), lo screening del tumore polmonare

mediante TC torace non è ancora approvato e/o rimborsato dal sistema sanitario nazionale. Sono attualmente

in corso di definizione diversi aspetti correlati all’implementazione dello screening sul territorio nazionale,

quali il protocollo di acquisizione TC, la metodologia di analisi del nodulo polmonare, e l’intervallo di tempo

ottimale da utilizzare, al fine di ottimizzare l’accuratezza diagnostica della metodica e garantire la creazione

di percorsi specifici dedicati.

La metodologia di analisi del nodulo polmonare è certamente uno dei fattori critici per l'implementazione

efficace dello screening del tumore polmonare. Il protocollo NLST basato unicamente su valutazioni

bidimensionali utilizzava una soglia di 4 mm come diametro sospetto di malignità. Tale approccio ha

prodotto un tasso di esiti positivi allo screening di circa il 27% nel round di base, con un valore predittivo

positivo molto basso, di circa il 3.8% [15]. Lo studio NELSON utilizza invece, cosi come altri studi europei

fra cui il MILD, un'analisi del volume dei noduli, unitamente ad una specifica metodologia di valutazione del

tempo di raddoppiamento. Ciò ha permesso di ottenere un tasso di esiti positivi allo screening nel round di

base del 2.1% con un alto valore predittivo positivo, del 43.5%, che rientra nei criteri necessari per

l'implementazione dello screening [22]. Pertanto, per quanto riguarda la misurazione e la gestione dei noduli

polmonari, quasi tutte le società europee suggeriscono la valutazione volumetrica come il requisito minimo

per un accurato screening del tumore polmonare, rispetto alle misurazioni manuali del diametro. Quasi tutti

gli studi europei di screening del tumore polmonare hanno utilizzato un intervallo di screening annuale. Lo

studio MILD ha confrontato l'intervallo di screening annuale e biennale randomizzando i partecipanti a uno

di questi gruppi o al gruppo di controllo e non evidenziando differenze tra i bracci dell'intervallo di screening

annuale e biennale [23]. Lo studio NELSON [22] ha utilizzato un approccio diverso, con intervalli di

screening che variano tra i cicli di screening (1 anno tra il basale e il secondo round di screening, 2 anni tra il

secondo e il terzo round di screening e 2,5 anni tra il terzo e il quarto round di screening). Tuttavia, un

intervallo di screening di 2,5 anni ha portato a un tasso di diagnosi di neoplasia superiore rispetto agli

intervalli 1 e 2 anni, portando quindi alla conclusione che gli intervalli di screening LDCT non debbano

superare i 2 anni.

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