1) In questi ultimi anni com'è la situazione generale degli ammalati di

tumori in Campania?
Le patologie oncologiche sono molto frequenti non solo in
Campania…un report annuale dei Tumori in Italia esamina i
nuovi casi e la sopravvivenza a 5 anni per i singoli tumori.
La nostra valutazione è indirizzata a 2 punti: a) Quali sono le
cause principali e soprattutto quali cause ambientali aumentano il
rischio ? b) L’età in cui si manifesta un Cancro è anticipata
rispetto un paio di decenni fa, Noi crediamo che i registri tumori
dovrebbero differenziare il n. di incidenza di cosi con un’ età al di
sotto dei 50 anni. In Campania c’è un eccesso dove c’è un alto
impatto ambientale, come somma dell’ inquinamento sia aereo che
dei suoli o dell’ acqua
2) Quali sono attualmente i tumori più diffusi e quelli che provocano il
maggior numero di morti?
Il cancro del Polmone che ha una prognosi spesso infausta, legato
non solo al fumo di sigaretta. Per le Donne nello specifico sono
troppo frequenti i tumori del seno che potrebbero essere curati se
scoperti precocemente
3) Incidono maggiormente certi scorretti stili personali di vita oppure le
contaminazioni ambientali, come nella Terra dei fuochi?
Esistono molte cause non legate al solo stile di vita individuale ma
si dovrebbe parlare quindi di cause collettive legate ai nostri
territori. Nelle aree dove c’è maggiore inquinamento il rischio di
ammalarsi è circe il 10% in più
4) Alcuni tumori inizialmente, per un certo periodo di tempo, sono
asintomatici. Quali esami periodici andrebbero fatti per poterli in
qualche modo rilevare?
Ecografie ed esami radiologici seguendo le linee di condotta dei
principali screenings predisposti dalle ASL che servono per
individuare precocemente i principali tumori che sono il cancro del
seno per le donne( palpazione-ecografia e mammografia) e il
cancro del colon retto per gli uomini ( sangue occulto nelle feci e
colonscopia) c’è poi lo screening per il cancro dell’ Utero (con il
Pap test) e lo screening del Melanoma con la visita dermatologica
effettuando una valutazione dei Nei con l’ epiluminescenza)

5) Quali consigli pratici si sente di dare per cercare di prevenire i

 tumori?
Innanzitutto NON FUMARE, Non eccedere con l’Alcool e
mangiare sano il più possibile…poi limitare il contato con
contaminanti chimici pericolosi e soprattutto evitare per quanto
individualmente è possibile vivere dove c’è inquinamento
atmosferico. Proprio per questo motivo DOBBIAMO ESIGERE IL
NOSTRO DIRITTO DI VIVERE con uno STILE di VITA
COLLETTIVO MIGLIORE IN UN AMBIENTE MENO
INQUINATO.
6) Quali sono le nuove cure più efficaci?
Innanzitutto la terapia migliore per ogni caso di Cancro deve
essere scelta colleggialmente da un Gruppo Oncologico
Interdisciplinare Regionale ( Medico Oncologo, Radiologo,
Chirurgo, anatomo patologo ) che dovrebbe prendere in CARICO
ASSISTENZIALE OGNI CITTADINO CHE SI AFFIDA AL SSN
( servizio sanitario Nazionale). Per ciò che riguarda la Terapia
farmacologico oggi si cerca di usare il meno possibile la
Chemioterapia classica( che causa molti fenomeni avversi)
utilizzando farmaci monoclonali specifici per le singole alterazioni
cellulari, molto spesso accoppiate all’ Immunoterapia che sta
rivoluzionando la cura del cancro usando una strategia di
aumentare la difesa immunologica del paziente.
7) Quali traguardi principali futuri si propone la ricerca?
La ricerca deve riguardare sia la cura migliore ma anche e
soprattutto scoprire le cause che generano il cancro e verificare in
che modo le sostanze cancerogene creano le alterazioni cellulari. A
questo proposito sta crescendo sempre più in campo genetico lo
studio delle alterazioni Epigenetiche che attraverso alcune reazioni
chimiche alterano il programma cellulare non solo per gli eventi
acuti ma anche per trasmissione materno infantile
8) Cosa possiamo fare per sostenere la ricerca ed aiutare i malati?
Riunire di sicuro le esperienze internazionali, sostenere
economicamente la Sanità senza sprechi e disorganizzazione
assistenziale. Insomma una grande collaborazione sociale.
Dr Gaetano Rivezzi Presidente regionale della Società Scientifica
Internazionale ISDE- Medici per l’ambiente

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