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COMO SE COMENTA UN TEXTO LITERARIO

CAPITOLO UNO:
1 MODOS DE ESTUDIAR LA LITERATURA
Così come lo studio della musica può solo realizzarsi ascoltando le opere musicali, quello della letteratura
può realizzarsi leggendo le opere letterarie. Tutti credono che per sapere la letteratura basta conoscere la
storia letteraria. Ma alla conoscenza della letteratura si può arrivare tramite due modi:

 In Estensione mediante la lettura delle opere complete o delle antologie ampie;


 In Profondità mediante il commento o la spiegazione dei testi;
2 SOBRA. ENTONCES. ¿LA HISTORIA DE LA LITERATURA?
Il manuale della storia della letteratura proporziona strumenti di tipo storico, biografico, culturale.. per
inquadrare bene l’opera che si legge o il frammento che si commenta. Il manuale della storia della letteratura
è solo uno strumento per il conoscimento diretto e la maggiore comprensione delle opere letterarie.
Contemporaneamente possiamo studiare la letteratura mediante tre metodi importanti che esigono della
stessa attenzione e stessa identità:

 Mediante la lettura continua delle opere letterarie;


 Mediante la spiegazione dei testi;
 Mediante la storia letteraria come strumento aggiuntivo;
3 QUÉ ES UN TEXTO LITERARIO?
Un testo letterario può essere un’opera completa (una novella, un poema..) o un frammento di un’opera. I
testi proposti per gli esercizi devono essere molto brevi (20 versi, o 15 linee di prosa), per questo quando si
tratta di una poesia breve devono consistere in frammenti di opere letterarie molto ampie.
4 POR QUÉ EL TEXTO HA DE SER BREVE
L’esercizio denominato ‘’spiegazione dei testi’’ opera in profondità e non in estensione. Se il testo sarà
molto ampio, tenderemo a limitare la nostra esposizione in modo veloce e vago rispetto al testo e l’essenza
del testo si perderebbe.
5 QUÉ PRETENDEMOS CON LA EXPLICACIÓN
Per tutta la spiegazione del testo ci proponiamo due obiettivi:

 Fissare con precisione quello che dice il testo;


 Dare ragione di come lo dice;
Questo fine può raggiungersi in un livello elementare o superiore. Raggiungere il secondo è solo questione di
cultura letteraria e di ampiezza critica che permette di sviluppare le proprietà del metodo che si sviluppano
qui.
6 FONDO Y FORMA
Se si medita ai fini della spiegazione, probabilmente ci occorre pensare che un buon metodo per spiegare o
commentare un testo sarà analizzare prima lo sfondo e successivamente la forma. La gente chiama ‘’sfondo’’
i pensieri, i sentimenti, le idee ecc. che abbiamo in un’opera. E ‘’forma’’ le parole e i giri sintattici con il
quale esprimiamo lo sfondo.
7 IMPOSIBILIDAD DE SEPARAR EL FONDO DE LA FORMA
Sfondo e forma non si possono separare. Separarli per il loro studio sarà tanto assurdo come ad esempio
disfare un rubinetto per capire la sua struttura. Lo sfondo e la forma di un testo si collegano strettamente
come ad esempio lo fanno la testa e la croce di una moneta. Entrambi formano un’opera critica quando si
fondono tra di loro.
8 LA EXPLICACIÓN. EJERCICIO
La spiegazione del testo non è un esercizio ne di grammatica, ne di vocabolario, ne di letteratura, ne di storia
della cultura, ne un commento morale. Ma per realizzare la spiegazione di un testo, devono entrare in gioco
tutti questi elementi simultaneamente. Come abbiamo già detto, commentare un testo non significa esporre
separatamente le idee riguardanti esso. La spiegazione del testo non è impossibile, basta conoscere le norme
che apprendiamo in classe e applicarle.
11 RESUMEN
Abbiamo una poca ma importantissima idea riguardo al fatto che il testo non è una spiegazione. Dobbiamo
fissare nella nostra mente due concetti:

 La spiegazione del testo non consiste in una parafrasi dello sfondo o in un elogio della forma;
 La spiegazione del testo non consiste nel vantarsi di conoscere un passo specifico del testo;
12 EL PUNTO DE VISTA DEL AUTOR
Se non avremo paura di spaventare i nostri lettori, gli diremo che commentare un testo consiste nell’andare
passo per passo a ragionare di quello che ha scritto l’autore. Questo può accadere con maggiore o minore
profondità, quello che andremo a chiedere allo studente sarà in proporzione con il suo conoscimento e poco a
poco andrà a scoprire che la cosa non è difficile soprattutto quando sa come farlo.
13 NO HAY UN COMENTARIO ÚNICO
Facilmente possiamo comprendere che le spiegazioni di un passaggio saranno distinte secondo la loro
cultura, sensibilità ecc. Però in un piano elementare o superiore, saranno buone tutte quelle spiegazioni che
stabiliscano una relazione chiara e ordinata tra lo sfondo e la forma di un testo.

CAPITOLO DUE
1 ORDEN DE LA EXPLICACIÓN
Il commento del testo esige di un ordine affinché le nostre osservazioni non si mescolino. Le fasi per
mantenere quest’ordine sono sei:

1. Lettura attenta del testo la prima cosa che dobbiamo fare per apprendere un testo è leggerlo
attentamente e per farlo dobbiamo tenere accanto un dizionario di lingua spagnola per cercare tutte
quelle parole di cui non sappiamo il significato. In questa prima fase l’unica cosa che dobbiamo fare
è quella di comprendere il testo in ogni sua singola parte;
2. Localizzazione la parola ‘’localizzare’’, come dice il dizionario, significa ‘’fissare il posto di una
cosa’’. Per questo, localizzare un testo letterario consiste nell’individuare che luogo occupa quel
testo dentro dell’opera a cui appartiene. Come abbiamo già visto, il testo può essere un frammento
(di un poema, di una novella..) o può essere un’opera indipendente (ej. un sonetto). In entrambi i casi
dobbiamo trovare una localizzazione precisa. Immaginiamo un quadro, ad esempio ‘’el Entierro del
conde de Orgaz’’ di Grego suddiviso in tre piani differenti:
a) due santi che sostengono il cadavere di un cavaliere;
b) un fregio di cavalieri che sostengono il miracolo;
c) il cielo aperto a cui giunge l’anima del conte che è accolta da Cristo, la Vergine e
innumerevoli beati;
Se considerassimo qualcuno di questi piani separatamente, non li interpreteremmo bene perché il suo
significato dipende dagli altri due. A questo punto possiamo trarre una conclusione: tutte le parti dell’opera
artistica si relazionano tra loro.

3. Determinazione del tema la determinazione del tema possiede due tratti importanti che sono:
chiarezza e brevità. Questo è importante: nella definizione del soggetto bisogna fare attenzione a
non introdurre in esso tratti episodici che gli appartengono. Se non deve essere lasciato nulla, allora
niente deve mancare nella definizione del tema, di conseguenza tutti gli elementi che costituiscono il
testo devono essere rappresentati nel tema. Nell’esempio: ‘’la radicale solitudine di un bambino,
abbandonato anche dal padre, con il quale vive’’ vediamo che il tema si fissa diminuendo al meno
possibile gli elementi del tema trattato, riducendo questi a nozioni o concetti generali. Tutto questo si
può arrivare a farlo con estrema facilità mediante esercizi frequenti.
4. Determinazione della struttura un testo letterario non è un caos, l’autore quando lo scrive lo va a
comporre. Comporre significa ‘’collocare le parti di un tutto in un ordine tale che possono costituire
quel tutto’’. La composizione è imprescindibile in tutta l’opera d’arte: ad esempio il musicista
compone il suo pezzo musicale ordinando le note, i ritmi, gli accordi.. o ancora il novellista
distribuisce gli avvenimenti che narra nei capitoli e li va ad ordinare ecc. A questo punto dobbiamo
mettere in atto ciò che abbiamo detto riguardo il testo, ovvero che tutte le parti del testo di
relazionano tra di loro. Per capirlo meglio, chiameremo ‘’sezione’’ ciascuna delle parti che possiamo
scoprire nel testo. Il tema si distribuisce irregolarmente per tutte le sezioni, di conseguenza
nell’esempio al paragrafo precedente noteremo come il tratto fondamentale del tema, in questo caso
la radicale solitudine del bambino, è presente in tutte le altre parti.
5. Analisi della forma partendo dal tema chiamiamo ‘’forma’’ le parole, i giri grammaticali che
integrano il testo. Tra tutti i mezzi linguistici che offre lo scrittore, quest’ultimo ne ha eletti alcuni
molto più adeguati per formare il tema. Per tanto abbiamo una stretta relazione tra il tema e la forma.
La relazione tra tema e forma viene regolata per un principio detto ‘’principio fondamentale’’ nel
quale il tema è visto come il cuore che manda sangue a tutto l’organismo. Da questo principio si va
ad estrarre la norma principale e si va a condividere verso per verso come si compie questo
principio.
6. La conclusione con l’analisi della forma partendo dal testo abbiamo finito il nostro commento
dell’opera e ora arriva la conclusione. La conclusione è un equilibrio delle nostre osservazioni ed è
anche un’impressione personale. Nella conclusione dobbiamo ridurre a linee comuni i nostri risultati
per risaltare i loro aspetti comuni. La conclusione deve terminare con un’opinione sincera riguardo al
frammento analizzato.

CAPITOLO TRE
1 APLICACIÓN DE LA FASE I
Secondo quello che abbiamo detto precedentemente, il commento inizia con una lettura lenta e attenta del
testo. Alcune volte ci capita di trovare parole sconosciute e quindi dobbiamo ricorrere all’uso del dizionario
per risolvere tutti i nostri dubbi riguardo al significato. Però a volte risulta difficile dare con certezza il
significato di una parola in quel determinato passaggio. Per raggiungerlo basta sostituire, mentalmente nel
testo, la parola problematica con i suoi diversi significati fino a realizzare un aggiustamento perfetto.
2 APLICACIÓN DE LA FASE II
La prima cosa che dobbiamo fare è vedere se si tratta di un testo indipendente o di un frammento. Di
conseguenza la prima cosa che dobbiamo fare è domandarci di che tipi di genere letterario si tratta, ad
esempio una novella, un poema lirico ecc, saremo capaci di individuarlo perché molte volte abbiamo letto un
poema simile in cui il poeta canta riguardo un tema natalizio, con versi di arte minore, in questo caso si
tratterà di un canto natalizio che è una composizione poetica formata per una canzoncina iniziale, ovvero il
canto natalizio, seguita da varie strofe in movimento. Abbiamo terminato la prima fase in cui abbiamo
individuato il genere letterario ma la localizzazione non è ancora terminata. Se si tratta di un testo completo
dobbiamo localizzarlo dentro dell’opera totale dell’autore, mentre se si tratta di un frammento dobbiamo
localizzarlo dentro dell’opera al quale appartiene.
3-4 APLICACIÓN DE LA FASE III y IV
Dopo aver localizzato il canto natalizio, passiamo adesso alla terza fase ovvero la determinazione del tema.
Teniamo tutti gli elementi fondamentali del tema che scriveremo in una bozza sottolineandolo perché d’ora
in poi dovrà guidare il nostro commento. Quando il testo è in versi, inizia la fase quarta ovvero la
determinazione della struttura metrica. Abbiamo individuato, all’interno del dizionario, la definizione di
‘’canto natalizio’’ applichiamola al poema di Lope:
Las pajas del pesebre,

niño de Belén,

hoy son flores y rosas,

mañana serán hiel.

Lloráis entre las pajas

de frío que tenéis,

hermoso niño mío,

y de calor también.

Dormid, Cordero santo;

mi vida, no lloréis;

que si os escucha el lobo,

vendrá por vos, mi bien.

Dormid entre las pajas,

que aunque frías las veis,

hoy son flores y rosas,

mañana serán hiel.

Riguardando la struttura metrica ci siamo accorti che le due strofe in movimento sono due versi. Tutte le
parti del testo hanno la stessa rima (assonante) e quindi possiamo stabilire che si tratta di un romanzo.
Osserveremo che i versi non sono ottosillabi, ma hanno sette sillabe. Il canto natalizio di Lope possiamo
dividerlo in tre sezioni:
a) Il canto iniziale (esposizione del presagio);
b) Versi 5-8 (motivo del pianto);
c) Versi 9-12 (invito al riposo);
d) Versi 12-16 (invito al riposo e nuova apparizione del presagio);
5-6 APLICACIÓN DE LA FASE V y VI
Passiamo adesso alla quinta fase che consiste nell’analisi della forma partendo dal testo. L’analisi consiste
nel rispondere ad una serie di ‘’perché l’autore dice questo?’’ che ci formuliamo nel corso del commento.
(fare sul libro da pag 62 a pag 69). Abbiamo terminato la fase più importante del commento, adesso manca
solo la conclusione ma prima di trattarla ci conviene mettere in ordine le varie fasi sotto forma di appunti.
Questi appunti però sono solo elementi ausiliari: le osservazioni che facciamo, se precise, possono essere
ampie, cambiate di ordine ecc. Per capire se abbiamo svolto correttamente l’esercizio ci basterà disporre su
due colonne prima le note che abbiamo scritto sugli appunti e poi nell’altra la versione finale. Dopo aver
fatto tutto ciò possiamo passare alla conclusione. Abbiamo detto che la conclusione deve essere un equilibrio
delle nostre osservazioni e un’opinione personale. Adesso è arrivato il momento di porci la domanda ‘’Mi
piace questo testo? Perché?’’.. se il testo non ci piace possiamo dire che è un nostro gusto personale e non è
un problema del testo.

CAPITOLO QUATTRO
Come abbiamo già detto prima, vediamo alcuni esempi di come deve procedere la localizzazione del testo
quando quest’ultimo è un frammento di opera. Possono verificarsi tre casi:

 Il testo è un passaggio di un’opera completa che conosciamo;


 Il testo è un passaggio di un’opera di cui conosciamo solo la parte a cui appartiene il testo;
 Il testo è un passaggio di un’opera che non conosciamo;
In questo caso la localizzazione consisterà nel:

 Riferire l’opera a cui il testo appartiene all’opera completa dello scrittore, consultando i manuali di
letteratura in cerca di altri dati riguardanti l’opera dell’autore;
 Situare esattamente il frammento dentro dell’opera a cui appartiene, narrando molto succintamente
l’argomento dell’opera a cui appartiene il frammento;
Fino ad ora non abbiamo mai utilizzato la parola ‘’stile’’ che appare nei manuali e nei lavori di critica
letteraria. Lo definiremo così: lo stile è un congiunto di tratti che caratterizzano un genere, un’opera, uno
scrittore o un’epoca. Se parliamo dello ‘’stile di Lazarillo’’ alludiamo alla nota distintiva, formale e
ideologica della grande novella dentro della prosa narrativa del 16° secolo. Di uguale modo quando parliamo
dello ‘’stile di Azorìn’’ sarà il congiunto di tratti che distinguono l’illustre scrittore dagli altri prosatori
contemporanei. Infine, con lo ‘’stile romantico’’ vogliamo designare quei modi espressivi e quei sentimenti
tipici del Romanticismo. Di queste quattro possibilità, è quasi sicuro che potremo solo fare riferimento allo
stile dell’epoca. Andiamo ora ad analizzare un testo dell’epoca del Romanticismo: ‘’L’inno al Sole’’ di José
de Espronceda. Per prima cosa consultiamo il manuale con il fine di ottenere dati che ci permettono di
riferire quest’inno all’opera totale del poeta. Fisseremo il poema con questa definizione: ‘’esortazione fatta
dal poeta al sole affinché si goda la sua gioventù perché non potrà scampare ad una catastrofe finale’’.
Cominciamo adesso ad analizzare il testo: (fare sul libro da pag 94 a pag 105).

CAPITOLO CINQUE
Probabilmente impiegheremo un po' di tempo ad apprendere le varie fasi del metodo e a metterle in atto
proprio per questo in questo capitolo faremo un breve riassunto dei momenti fondamentali del metodo:

 Fase I Lettura attenta del testo:


cercheremo nel dizionario tutte le parole il cui significato non ci risulta completamente chiaro;
 Fase II Localizzazione:
segnaleremo il genere letterario a cui appartiene. Se si tratta di un testo completo dobbiamo
localizzarlo nell’opera totale dell’autore con l’aiuto del manuale di letteratura. Se si tratta di un testo
frammentato, localizzeremo il frammento dentro dell’opera a cui appartiene. Se conosciamo solo un
capitolo o una scena, con l’aiuto del manuale narreremo l’argomento o il contenuto dell’opera,
alluderemo al suo significato e lo metteremo nel capitolo che conosciamo;
 Fase III Determinazione del tema:
riduciamo il campo a delle linee generali. Faremo in modo che nulla manchi e che sia breve;
 Fase IV Determinazione della struttura:
per prima cosa fisseremo la struttura metrica, se il testo è in versi. Le sezioni saranno poche (due,
tre..) e non coincideranno sempre con le strofe, inoltre conterranno diverse modulazioni del tema.
Ricordiamo però che tutti gli elementi del testo sono di supporto quindi le sezioni non sono parti del
testo;
 Fase V Analisi della forma partendo dal tema:
l’analisi consiste nel giustificare ogni tratto formale del testo. Non passiamo da un verso all’altro
senza aver prima analizzato completamente quel verso, quindi la nostra analisi seguirà l’ordine della
lettura. Per quest’analisi avremo bisogno di tutti i manuali di lingua e letteratura. Prima di stabilire la
conclusione, scriveremo l’esercizio in modo limpido. Per comporlo seguiremo le note che abbiamo
appuntato. Probabilmente quando scriveremo l’esercizio ci verranno in mente cose in cui non
eravamo caduti prima e quindi le includeremo nella fase giusta;
 Fase VI Conclusione:
tiene due momenti principali:
a) Equilibrio delle nostre osservazioni risalteremo i tratti comuni delle nostre
osservazioni, che confermano il principio fondamentale, ma non entreremo nei dettagli;
b) Impressione personale la nostra impressione sarà sincera, modesta e decisa.
Eviteremo di usare formula già pronte o troppo generiche e ci concentreremo solo sul
passaggio e non su altre cose che abbiamo letto sull’autore;

CAPITOLO SEI
Seguono una serie di esempi che mostrano la spiegazione del testo:

 Arcipreste de hita: libro de buen amor


[localizzazione]: si tratta di un frammento del ‘’Libro
del Buen Amor’’ di Juan Ruiz. Il suo contenuto è
vario, infatti mischia tema narrativi e poesia lirica. Il
testo che dobbiamo analizzare appartiene ad una favola
divertente, la prima. I romani, ignoranti, sono andati in
Grecia per chiedere il diritto alle leggi. I Greci gli
risposero che, per la loro ignoranza, non meritavano
quel diritto, ma erano disposti a concederlo se
dimostravano saggezza di fronte a un saggio greco. I
romani nominarono una canaglia incolta e maleducata
per confrontarsi con il saggio; vista l’impossibilità di
capirsi con le parole, usarono i segni. Si realizzò una
prova singolarmente e il greco, ritenendosi soddisfatto
della risposta del rispettante romano, stabilì che essi
avevano diretto a ciò che chiedevano.

[analisi]: visto che si tratta di un frammento, la strofa


iniziale è in ‘’cuaderna via’’. Si distinguono due parti nel frammento: la prima è la dichiarazione del saggio
(verso 1-8) e la seconda è la dichiarazione del romano (verso 9-20). La prima sezione è poco rilevante in
quanto alla forma: il greco si rende conto del significato che aveva dato al suo gesto di alzare un dito,
indicava che aveva un solo Dio. Conta dopo del perché alzò il palmo teso, voleva far intendere l’onnipotenza
di Dio. Il rivale aveva alzato il pugno e il greco aveva interpretato questo gesto come il segnale che aveva il
potere in tutto il mondo. Nella seconda sezione, l’autore crea un antagonista che è rappresentato dalla
canaglia. Infatti il gesto delle dita alzate indicava che era disposto a cavargli gli occhi e spezzargli i denti,
mentre il pugno chiuso alludeva a qualcosa di molto diverso dall’onnipotenza divina.
[conclusione]: con mezzi tuttavia primitivi, l’Arcipreste de Hita, accerta pienamente dei due personaggi che
confronta: da un lato il saggio ingenuo, dall’altro lato il romano sospettoso e vanaglorioso. In quanto
all’intenzione della favola, l’autore ha voluto mostrarci come non si hanno cattive parole se non vengono
comprese, mostrandoci come quel saggio non considerò ingiuste le ragioni del villano proprio perché non le
aveva comprese. Si tratta di una mostra dello spirito burlone e ironico dell’Arcipreste.
 Anònimo: Lazarillo de Tormes [localizzazione]: questo frammento appartiene
alla famosa novella Lazarillo de Tormes
pubblicata in anonimo. Il nostro testo appartiene
al primo capitolo che narra le disavventure di
Lazarillo al servizio di un uomo cieco e avaro con
cattive intenzioni. Si descrive l’ultimo schema
che utilizza la canaglia per bere il vino del cieco:
questo osservando che il liquido stava
diminuendo scelse di tenere la brocca in mano. Il
vino stava scomparendo e il cieco decise di
nasconderlo tra le sue gambe e tapparlo con una
mano. Lazaro racconta in queste righe di come si
ingegnò di nuovo forando il fondo della brocca,
[analisi]: la nota d’astuzia è presente in tutto il frammento in cui
coprendo il foro con un po' di cera e bevendo tra
si possono distinguere due sezioni: nelle prime cinque righe il
le gambe del cieco fin quanto la cera non si
furfante descrive la preparazione del dispositivo e nel resto il suo
scioglie per via del calore vicino al fuoco.
funzionamento. La prima sezione insiste prima sul bisogno del
vino da parte del furfante e poi sulla sottigliezza dell’astuzia che
è costretto ad inventare. L’inutilità dell’astuzia lo costringono
alla sua invenzione: forare il fondo della brocca e riempirlo con una fontanella. La nota ora dominante è
l’estrema cautela con cui deve procedere affinché il cieco non se ne accorga.
[conclusione]: tutto il frammento esemplifica l’astuzia del furfante che deve soddisfare la sua necessità di
bere il vino. Il frammento è scritto in prima persona ed è un prodigio di semplicità e plasticità descrittiva.

 Luis de Góngora: Fábula de Polifemo y Galatea

[localizzazione]: abbiamo un’ottava della favola di


Polifemo e Galatea dell’autore Luis de Góngora.
Questo piccolo frammento appartiene alla prima
parte della favola in cui si descrive uno dei
protagonisti, il ciclope Polifemo.

[analisi]: resulta difficile segnalare la struttura del testo. Come abbiamo già detto si tratta di un’ottava in cui
gli elementi descrittivi si vanno riassumendo in quest’ordine: comparazione del ciclope con un monte,
descrizione del suo occhio ed esaltazione della sua forza. La strofa comincia con una metafora che paragona
il ciclope ad un monte Un altro tratto che possiamo identificare è l’iperbato ovvero l’alterazione di una
parola nella frase ‘’un monte era de miembros eminentes’’ in cui la parola ‘’eminente’’ serve a definire la
grandezza corporale e la forza del ciclope. Un’altra figura retorica è l’allusione perifrastica ovvero una
rotazione espressiva per alludere ad altro evitando il suo nome e lo possiamo notare dal fatto che il nome del
ciclope Polifemo non è mai espresso perché viene sempre presentato in un altro modo.
[conclusione]: l’ottava per riassumere è un eccellente esempio dello stile di Góngora. Il suo stile è molto
denso: iperbati, metafore, aggettivazione abbondante ecc.. il tutto al servizio di una finalità descrittiva.
 Calderón de la Barca: el alcalde de Zalamea

[localizzazione]: l’Alcalde de Zalamea è un frammento di Pedro Calderón


de la Barca molto conosciuto. In questo frammento abbiamo un conflitto
di onori e una questione di giurisdizione tra i poteri militari e civili. Il
primo si apre con l’arrivo di una compagnia di soldati mandata dal
capitano Álvaro de Ataide a Zalamea. Il capitano è ospite a casa del ricco
Pedro Crespo che lo rimprovera e l’incidente si risolve con l’arrivo del
generale Don Lope de Figueroa, il quale ordina al capitano di trovare un
altro alloggio. Però il dramma si innesca: Don Álvaro infastidisce Isabel e
Pedro Crespo organizza la sua vendetta. Surge in quel momento la
questione di giurisdizione. Crespo, ostinatamente non consegna il
prigioniero all’autorità militare e ordina di dargli la pena di morte.


[analisi]: il passaggio inizia con una domanda di Don Lope, in cui il giuramento ‘’Dio vive’’ disimpegna due
funzioni: da un lato pretende di curare il discorso disinvolto dei soldati, dall’altro lato Don Lope carico di
severità perché Crespo, un furfante, si è permesso di affermare che avrebbe ucciso un ufficiale. Pedro Crespo
ha accettato questa intenzione e accetta la sfida di Don Lope ripetendo il giuramento dopo la consegna
espressa del ‘’sì’’ con la quale si assume la piena responsabilità delle sue parole. La convinzione di Crespo è
espressa anche dal gerundio ‘’tocando’’ che indica che l’azione principale ‘’matar’’ avverrà non appena il
gerundio sarà eseguito (minacciando il suo onore). Con queste parole, il carattere di Crespo è ben definito: in
difesa del suo onore, nessuno lo fermerebbe, nemmeno la giurisdizione militare.

 Rubén Darío: Los motivos del lobo

[localizzazione]: inizia così la celebre poesia di Rubén


Dario sia nella forma (ricca di rime acute e ritmi marcanti)
sia nel tema narrato, un miracolo attribuito a San Francesco
D’Assisi. Il genio lirico ha dato, con ‘’I motivi del lupo’’,
un campione della sua amara concezione dell’uomo.
Francesco deve partire e il lupo torna sulla montagna per
ricominciare la sua vita di prima. L’animale non poté
sopportarlo e nelle sue viscere la bestia si rianimò.

[analisi]: questo frammento si divide in due sezioni delimitate: i primi quattro versi trattano la figura del
santo, mentre gli altri undici versi enumerano tratti terribili del lupo. La prima sezione è trattata al tempo
presente. Il lettore entra in una scesa vivente, attuale, che si svolge davanti alla sua immaginazione. Ci viene
data la situazione prima ancora di raccontare la sanguinosa storia del lupo. Il più santo degli uomini e la più
crudele delle bestie si fronteggiano. Il poeta allude al primo perifrasticamente, ovvero con tante parole,
prima di pronunciare il suo nome. Nel terzo verso, il nome dell’uomo, è preceduto da due aggettivi:
‘’minímo’’ e ‘’dulce’’ che alludono all’estrema umiltà di Francesco. Il quarto verso offre un netto contrasto
con i primi tre: in questi il santo è apparso quasi impalpabile, ma improvvisamente sappiamo che è con un
animale ‘’rudo’’ e ‘’torvo’’ che , applicati al lupo, si oppongono per antitesi, ovvero un contrasto di due
parole opposte tra di loro, al santo. I restanti versetti distolgono la nostra attenzione dal santo per condurla
al suo protagonista, il lupo sanguinario. Le note che insistono sulla violenza della bestia sono numerose nel
lessico ad esempio: ‘’devoró’’, ‘’ha asolado’’… che comunicano la sua instancabilità e ferocia.

[conclusione]: per concludere, il frammento è strutturato secondo un sistema di contrasti, uno principale
(lupo-S. Francesco) e l’altro secondario (lupo-persecutori). Le simmetrie, le allitterazioni, contribuiscono alla
musicalità del frammento che è, allo stesso tempo, superficiale.

 Camilo J. Cela: Baile en la plaza

[localizzazione]: è un frammento del libro ‘’El


gallego y su cuadrilla’’ dell’autore Camilo José
Cela. In questo frammento, Cela raccoglie
alcuni dei suoi appunti che definisce come uno
schizzo agrodolce tra caricatura e incisione di un
tipo di vita.

[analisi]: il tema di questo passaggio è il contrasto tra il tumulto brutale e di un popolo in festa e la triste
agonia di un torero che è caduto ferito quello stesso pomeriggio e che è quasi morto solo. Il poema è diviso
in due parti: nella prima viene descritto l’ambiente della festa, mentre nella seconda viene descritta l’agonia
del torero.

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