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Intentio operis - interpretazione come ricerca, significa che si deve cercare nel
testo cio' che esso dice, indipendentemente dalle intenzioni del suo
autore.E' il testo che deve essere interrogato, cosa vuol dire il testo in riferimento
ai propri sistemi di significazione e alla propria coerenza testuale.
Il dibattito sul senso del testo e' di capitale importanza, cosi' come l'approccio
generativo o l'approccio interpretativo. Perche' si puo' dire che lo schema
generativo di un testo non riproduce le intenzioni dell'autore, ma gli aspetti di chi
enuncia il testo. Quindi nell'interpretazione si deve definire sia cio' che l'autore
voleva dire, sia cio' che il lettore dice attraverso il linguaggio, cioe' quali sono i suoi
aspetti, come vede lui il testo. Percio' si deve studiare la vasta tipologia tra
generazione i interpretazione per intendere l'autore, l'opera e il lettore.
La definizione del ruolo dell'interpretazione viene cercata fin dal Medioevo, quando
si cercava la pluralita' dei sensi perche' il testo non fosse autocontraddittorio.
Mentre nel periodo rinascimentale si cercava di definire il testo ideale, sotto forma
di testo poetico, che puo' permettere tutte le interpretazioni possibili, anche le piu'
contraddittorie. Cosi' ci sono alcune modalita' di interpretazioni:
Secondo Eco, ogni testo per essere interpretato, deve essere in qualche
modo completato, riempito, ricostruito, e questo presuppone uno sforzo da
parte del destinatario. Eco pone lattenzione sui movimenti interpretativi del
destinatario, sulla cooperazione del destinatario nellinterpretazione di un
testo.Comunicare implica certamente cooperazione, ma richiede anche uno
sforzo strategico. Lattenzione non pi posta sullorganizzazione semiotica,
ma sulla ricezione/interpretazione del testo da parte dei destinatari. Diventa
centrale la dimensione pragmatica ed il rapporto testo-destinario.