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Grammathèque Grammathèque
Lidia Parodi

Marina Vallacco
Lidia Parodi
Marina Vallacco

Terza edizione
Strumento indispensabile per lo studio in classe, per l’apprendimento autonomo o come
grammatica di riferimento, Grammathèque terza edizione presenta in modo rigoroso e da un punto Grammatica contrastiva
di vista contrastivo le regole grammaticali, sintattiche e fonetiche della lingua francese.
per italiani
Grammathèque terza edizione propone:

Grammathèque
• 47 unità completamente riorganizzate in maniera da reperire facilmente gli argomenti. Ogni
argomento è trattato in modo completo ed esauriente, attraverso una serie di punti che ne
rendono possibile l’uso a diversi livelli di approfondimento
• una nuova unità sulle regole del francese familiare
• differenze e parallelismi tra lingua francese e lingua italiana.

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978-88-530-1031-5 978-88-530-1063-6

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in formato misto, ovvero cartaceo e digitale

Terza
edizione
ISBN 978-88-530-1030-8
CIDEB

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T A d considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO,
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za A . fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati:
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8- ed TH all
art. 17, c. 2, L. 633/1941). Fuori campo applicazione I.V.A. Libro € 14,50
a (D.P.R. 26/10/72, n. 633, art. 2, 3° c., lett. d.)
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Lidia Parodi

Grammathèque
Marina Vallacco

Grammatica contrastiva
per italiani

Terza
edizione

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CIDEB La Casa Editrice è certificata da

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Redazione: Maréva Bernède, Cristina Spano


Progetto grafico: Nadia Maestri, Carla Devoto
Copertina: Nadia Maestri, Simona Corniola
Impaginazione: Carla Devoto
Coordinamento grafico: Simona Corniola
Illustrazione di copertina: Anna e Elena Balbusso

Art Direction: Nadia Maestri

Proprietà letteraria riservata


© 2010 CIDEB Editrice, Genova
1a edizione: gennaio 2010
Printed in Italy

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PREMESSA

Grammathèque è un testo di grammatica rivolto agli studenti italiani che desiderano intraprendere
uno studio approfondito delle strutture fondamentali della lingua francese.
Grammathèque può essere utilizzato a complemento di un qualunque corso di lingua o per attività
di sostegno e recupero. Il testo è destinato sia a studenti principianti, che desiderano avere un punto
di riferimento grammaticale, sia a studenti di livello intermedio o avanzato, che hanno bisogno di
approfondire o rivedere la grammatica francese.
Per favorire l’approccio e la consultazione, la terza edizione di Grammathèque presenta una parte
teorica e una parte pratica, Grammathèque exercices.

Grammathèque
Il testo di teoria, pur mantenendo invariato il contenuto, è stato interamente rivisto e riorganizzato
per poter reperire facilmente gli argomenti. Le unità sono 47, con l’aggiunta di un’unità nuova sulla
grammatica del francese familiare.
Alla fine del volume si trovano:
• alcune pagine di Annexes, in cui vengono trattati argomenti quali i faux amis, gli omofoni, i nomi
con due generi, i suffissi, i prefissi;
• un dizionarietto del francese familiare, arricchito di nuove rubriche (le parole del francese
parlato, le sigle, le parole abbreviate, le espressioni idiomatiche);
• le tavole di coniugazione dei principali verbi modello;
• un indice analitico dettagliato che permette di reperire agevolmente i punti grammaticali trattati.

Per permettere uno studio autonomo, gli argomenti sono trattati in lingua italiana. Inoltre, grazie alla
chiarezza dell’esposizione, al costante confronto con la lingua italiana e ai numerosi esempi con la
relativa traduzione, questa grammatica consente un apprendimento potenziato e consolidato. Un
efficace sistema di rimandi permette di correlare gli argomenti dando una visione più completa della
lingua.
L’apprendimento non viene, quindi, inteso come un automatismo ma come il frutto di un processo
di interiorizzazione.
La successione degli argomenti segue una progressione linguistico-pedagogica che va dai più semplici
elementi costitutivi della frase (l’articolo, il nome, l’aggettivo…) alla sintassi e all’analisi del periodo.
Ogni unità può essere utilizzata in maniera flessibile, a seconda delle esigenze.

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Grammathèque exercices
Grammathèque è corredato da un eserciziario, che sviluppa l’aspetto pratico dell’apprendimento
della lingua. Grammathèque exercices segue in modo rigoroso e graduale la progressione della parte
teorica.
Infatti, l’eserciziario mira all’acquisizione, al consolidamento e al potenziamento delle conoscenze
linguistiche.
L’ampio apparato di esercizi (trasformazione, completamento, traduzione, ecc.) di tipo strutturale
e comunicativo consente di svolgere le attività anche a diversi stadi di apprendimento.
Per sottolineare la versatilità della lingua, numerose attività traggono spunto da materiale autentico
(articoli, estratti di quotidiani e di riviste francesi).
Infine la nuova edizione si arricchisce di una nuovissima sezione, realizzata in collaborazione con la
casa editrice Garzanti, dedicata all’uso del dizionario bilingue nella traduzione.
Un fascicolo contenente le soluzioni degli esercizi è disponibile separatamente.

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INDICE

1 La fonetica 7 Il plurale
I. L’alfabeto 9 I. Regola generale 51
II. L’alfabeto fonetico internazionale II. Eccezioni 51
(A. P. I.) 10 III. Particolarità 53
III. Le regole di fonetica 11 IV. Plurale di categorie particolari 54

2 La divisione in sillabe, 8 Gli aggettivi invariabili


l’accento, i segni ortografici I. Gli aggettivi composti 62
e la punteggiatura
II. Demi-, semi-, mi- e nu- 62
I. La divisione in sillabe 20
III. Gli aggettivi con valore avverbiale 63
II. L’accento 22
IV. Gli aggettivi di colore 63
III. I segni ortografici 24
V. Altri elementi grammaticali 64
IV. La punteggiatura 27
VI. Gli aggettivi sempre invariabili 64
3 Gli articoli
I. L’articolo determinativo 28
9 I possessivi
I. Gli aggettivi possessivi 65
II. Le preposizioni articolate 31
II. I pronomi possessivi 66
III. L’articolo indeterminativo 32
IV. L’articolo partitivo 33 10 I dimostrativi
I. Gli aggettivi dimostrativi 68
4 La forma negativa
II. I pronomi dimostrativi 69
I. Ne… pas 36
III. I pronomi dimostrativi neutri 72
II. Altre forme negative 37
III. La negazione apparente 37 11 Ce/Il + être
IV. Usi di non e pas 37 I. Uso di ce + être 74
II. Uso di il + être 77
5 La forma interrogativa
I. Le diverse forme interrogative 39 12 I pronomi personali
II. La forma interrogativa con I. I pronomi personali soggetto 78
gli avverbi interrogativi 40
II. I pronomi personali riflessivi 79
III. La forma interrogativa-negativa 41
III. I pronomi personali complemento
oggetto 80
6 Il femminile
IV. I pronomi personali complemento
I. Il femminile dei nomi 42
di termine 83
II. Il femminile delle professioni 46
V. I pronomi personali tonici 84
III. Il femminile degli aggettivi 47
VI. En e y 86
VII. I pronomi personali doppi 88

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Indice

13 Gli aggettivi numerali 20 Gli ausiliari


I. Particolarità 92 I. L’ausiliare avoir 133
II. I numeri e la matematica 95 II. L’ausiliare être 134
III. L’espressione della data 96 III. Osservazioni 135
IV. L’espressione dell’ora 98 IV. Être o avoir? 135
V. L’espressione dei pesi e delle misure 99 V. I semi-ausiliari 136
VI. I verbi être e avoir 137
14 Il comparativo
I. Il comparativo di qualità 100 21 L’indicativo presente
II. Il comparativo di quantità 101 I. I verbi in -er (Io gruppo) 138
III. Il comparativo di azione 101 II. I verbi in -ir (IIo gruppo) 141
IV. Altre costruzioni comparative 102 III. I verbi in -ir, -oir, -re (III gruppo) 141
o

V. Osservazioni 102 IV. I verbi con una coniugazione


VI. Forme particolari di comparativo 103 particolare 148
V. Uso dell’indicativo presente 149
15 Il superlativo
I. Il superlativo assoluto 105 22 L’imperativo
II. Il superlativo relativo 105 I. Formazione 150
II. L’imperativo negativo 151
16 I pronomi relativi III. La posizione dei pronomi personali
I. I pronomi relativi semplici 107 complemento 151
II. I pronomi relativi composti 109
23 Il participio passato
17 Gli interrogativi I. Formazione 152
I. Gli aggettivi interrogativi 110 II. Uso 154
II. I pronomi interrogativi 111 III. L’accordo 154

18 Gli indefiniti 24 Il passato prossimo


I. Gli aggettivi indefiniti 116 I. Formazione 158
II. I pronomi indefiniti 123 II. Osservazioni 159
III. Uso 160
19 Il paradigma dei verbi
I. I tre gruppi verbali 129 25 L’imperfetto
II. I tempi 129 I. L’imperfetto 161
III. Modello dei verbi del Io gruppo 130 II. Il trapassato prossimo 163
IV. Modello dei verbi del IIo gruppo 131
V. Desinenze dei verbi francesi 132
26 Il passato remoto
I. Formazione 164
II. Uso 167
III. Le forme composte 167

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Indice

27 Il futuro 34 La forma passiva


I. Il futuro semplice 168 I. Generalità 195
II. Il futuro anteriore 170 II. Formazione 195
III. Il complemento d’agente 196
28 Il condizionale
I. Formazione 171 35 I verbi pronominali
II. Uso 172 I. Generalità 198
III. Il condizionale passato 173 II. I verbi pronominali riflessivi 199
III. I verbi pronominali non riflessivi 200
29 Il participio presente, il gérondif IV. L’accordo del participio passato 200
e l’aggettivo verbale
V. Verbi pronominali in italiano
I. Il participio presente 174 e in francese 201
II. Il gérondif 175
III. L’aggettivo verbale 177 36 L’uso dei modi e dei tempi
I. L’indicativo in francese al posto del
30 Il congiuntivo congiuntivo in italiano 202
I. Il congiuntivo presente 179 II. L’indicativo presente in francese
II. Il congiuntivo imperfetto 181 al posto del futuro in italiano 205
III. Il congiuntivo passato 181 III. Il condizionale in francese
IV. Il congiuntivo trapassato 182 al posto del congiuntivo in italiano 205
V. Concordanza dei tempi 182 IV. Il condizionale presente in francese
al posto del condizionale passato
VI. Uso del congiuntivo 183
in italiano 206
V. Il congiuntivo presente in francese
31 Il ne explétif al posto del congiuntivo imperfetto
I. Uso dopo un verbo 188 in italiano 206
II. Uso dopo alcune locuzioni 189
III. Uso nelle proposizioni comparative 189 37 L’esclamazione
I. Con l’intonazione 207
32 L’infinito II. Con l’aggettivo quel 207
I. I tempi 190 II. Con avverbi esclamativi 207
II. La forma negativa 190
III. Posizione nella frase 190 38 L’avverbio
IV. I diversi valori 191 I. Uso 209
V. Traduzione dell’infinito italiano 192 II. Avverbi e locuzioni avverbiali 209

33 I gallicismi 39 Le preposizioni
I. Il passé récent 193 I. Generalità 217
II. Il présent continu 193 II. Principali locuzioni prepositive 228
III. Il futur proche 194 III. Espressioni contenenti preposizioni
IV. Tabella riassuntiva 194 in francese o in italiano 229

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Indice

40 La condizione e l’ipotesi 44 La concessione e l’opposizione


I. Con l’indicativo 231 I. Proposizioni 242
II. Con il congiuntivo 232 II. Traduzione di “per quanto” 244
III. Con il condizionale 232
IV. Con l’infinito 233 45 Le espressioni di tempo
V. Con il gérondif 233 I. Preposizioni e locuzioni prepositive 246
VI. Con le preposizioni/locuzioni II. Avverbi e locuzioni avverbiali 247
+ sostantivo 233 III. Le congiunzioni di subordinazione 248

41 La causa 46 Il discorso indiretto


I. Generalità 234 I. I tre tipi di frasi 250
II. Preposizioni e locuzioni prepositive 234 II. Passaggio dal discorso diretto
III. Locuzione avverbiale 235 al discorso indiretto 251
IV. Congiunzioni 235
47 La grammatica
del francese parlato
42 La conseguenza
I. Modifiche ortografiche e fonetiche 257
I. Locuzioni di subordinazione 237
II. Caratteristiche grammaticali 257
II. Congiunzioni di subordinazione 237
III. Altri modi per esprimere
la conseguenza 238

43 Lo scopo Annexes 259


I. Preposizioni o locuzioni prepositive 239
Petit dictionnaire du français parlé 268
II. Congiunzioni di subordinazione 240
III. Infinito 241 Verbi 274
IV. Proposizioni con il congiuntivo 241 Indice analitico 310

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UNITÀ
La fonetica

I. L’alfabeto
L’alfabeto francese ha 26 lettere.
A, a B, b C, c D, d E, e F, f G, g H, h I, i
[a] [be] [se] [de] [ə] [εf] [e] [aʃ] [i]
J, j K, k L, l M, m N, n O, o P, p Q, q R, r
[i] [kɑ] [εl] [εm] [εn] [o] [pe] [ky] [εr]
S, s T, t U, u V, v W, w X, x Y, y Z, z
[εs] [te] [y] [ve] [dubləve] [iks] [irεk] [zεd]

Le lettere dell’alfabeto francese sono di genere maschile. Conoscere l’alfabeto permette di chiarire come si
scrive una parola in caso di dubbio. Compitare una parola (cioè farne lo “spelling”) si dice épeler. Per
chiedere come si compita una parola si dice:
Vous pouvez épeler, s’il vous plaît ? / Tu peux épeler, s’il te plaît ?

F Saper compitare una parola è molto utile, soprattutto al telefono.


I In questi casi in francese si fa riferimento ad una lista di nomi propri, così come in italiano si fa di
solito ricorso a nomi di città (A come Ancona, ecc.).

Ecco i nomi propri convenzionalmente usati in francese.


A comme Anatole N comme Nicolas
B " Berthe O " Oscar
C " Célestin P " Pierre
D " Désiré Q " Quimper (città)
E " Eugène R " Raoul
E " Émile S " Suzanne
F " François T " Thérèse
G " Gaston U " Ursule
H " Henri V " Victor
I " Irma W " William
J " Joseph X " Xavier
K " Kléber Y " Yvonne
L " Louis Z " Zoé
M " Marcel

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La fonetica

II. L’alfabeto fonetico internazionale (A.P.I.)

Vocali Consonanti
Simbolo A.P.I. Esempio Trascrizione Simbolo A.P.I. Esempio Trascrizione
[a] banane [banan] [b] baguette [baεt]
[ɑ] pâte [pɑt] [d] deux [dø]
[e] cité [site] [f] famille [famij]
[ε] père [pεr] [] grand [rã]
[ə] de [də] [l] lit [li]
[i] pari, cycle [pari] [sikl] [m] mer [mεr]
[o] rose [roz] [n] numéro [nymero]
[ɔ] note [nɔt] [p] port [pɔr]
[ø] peu [pø] [k] qualité [kalite]
[
] fleur [fl
r] [r] radio [radjo]
[u] tout [tu] [s] sac [sak]
[y] tu [ty] [t] trop [tro]
[ɑ̃] enfant [ɑ̃fɑ̃] [v] verre [vεr]
[ε̃] fin [fε̃] [z] zéro [zero]
[ɔ̃] maison [mεzɔ̃] [ʃ] chat [ʃa]


] un [˜

] [] jardin [ardε̃]
[ ] ligne [li ]
[ŋ] parking [parkiŋ ]

Semivocali
[j] yeux [jø]
[w] oui [wi]
[y] huile [yil]

N.B. I simboli fonetici internazionali che indicano la pronuncia vengono convenzionalmente riportati tra
parentesi quadra ([ ]).

F In francese le parole si scrivono in modo diverso da come si pronunciano. A un suono possono,


I cioè, corrispondere diverse grafie. Questo rappresenta una delle principali difficoltà
nell’apprendimento della lingua. Esistono, tuttavia, regole di fonetica che permettono di acquisire
una pronuncia perfetta.

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La fonetica

III. Le regole di fonetica


Con il termine regole di fonetica si indicano tutti i casi in cui a uno stesso segno grafico (cioè una o più
lettere scritte) corrisponde sempre una stessa pronuncia: ad esempio, oi si pronuncia [wa].

A Le vocali
1 Le vocali

Grafia Simbolo A.P.I. Esempio


a [ɑ] – lunga 1: vase, pâte
[a] – breve 1: ami, bar, mal, patte, va
e [-] – non pronunciata in finale di
• parola: Italie, madame, rue, Sophie
• sillaba all’interno di parola: complètement, boulevard,
samedi, petit 2
[ə] – muta
• in finale di sillaba 3: degré, entreprise, mercredi
• nei monosillabi ce, de, le, je, me, ne se, te
[ε] – aperta
• all’interno della sillaba se seguita da due consonanti o x:
excès, mettre, nouvelle
• in finale di sillaba, con accento grave (`) o circonflesso (^):
mère, rêve, tête
[e] – chiusa
• in finale di sillaba o di parola, con accento acuto (’): liberté,
égalité, poésie
• all’interno della sillaba des 4: descendre, dessin, dessert
• di solito nei monosillabi ces, des, les, mes, ses, tes 5
i, y [i] ami, Paris, rôti, vite, abîme, cycle, stylo
o [o] – chiusa: pot, côte, môme, photo, hôtel 6
[ɔ] – aperta: fort, port, poste, or, photo
u [y] mur, surtout, tu, sûr

1 Sono dette anche a posteriore [ɑ] e a anteriore [a].


2 In alcune parole, come petit [p(ə)ti], la pronuncia della e è facoltativa.
3 La e si pronuncia di solito [ə]:
– quando c’è una serie di consonanti difficilmente pronunciabili: appartement [apartəm ɑ̃];
– davanti a l, m, n, r seguite dalla semiconsonante [j]: atelier [atəlje].
4 È il caso di des + consonante, tranne dessus [d(ə)sy] e dessous [d(ə)su].
5 Alcuni linguisti danno la pronuncia di questi monosillabi aperta.
6 In alcune parole, come hôtel, la o può essere chiusa o aperta.

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La fonetica

2 I gruppi di vocali

Grafia Simbolo A.P.I. Esempio


ai [e] chiusa: laisser
[ε] aperta: faire 7
au, eau [o] chiusa: eau, beau, cause
[ɔ] aperta: augmenter
ei [e] chiusa: renseigner
[ε] aperta: reine, treize
eu 8, œu [ø] chiusa: eux, chanteuse, peu, vendeuse, vœu
[
] aperta (prima di f, l, n, r, v): heure, jeune, neuf, seul, veuve
ou [u] tout, mou, fou, debout
oi [wa] moi, toi, trottoir Eccezione: oignon [ɔ ɔ̃]
ui [ɥi] cuire, lui, puis
ay 9 [ei] pays, paysage
[ej] payer
[εi] payant Eccezioni: Bayonne [bajɔn], Cayenne [kajεn]
ey 9 [ej] Asseyez-vous ! Eccezione: Audrey 10 [odre]
oy [wa] voyage 9
uy [ɥij] appuyer Eccezione: puy 11 [pɥi]

3 Le vocali nasali
Si chiamano vocali nasali le vocali o i gruppi di vocali che, seguiti dalla consonante m o n,
costituiscono con questa una sola sillaba 12.
Grafia Simbolo A.P.I. Esempio
am, an, [ɑ̃] ambassade, enfant
em, en emploi, vent
aen, aon Caen, paon
Eccezioni: finali in [εn] e [ε̃]
abdomen [abdɔmεn] européen [ørɔpeε˜]
cyclamen [siklamεn] examen [εzamε̃]
dolmen [dɔlmεn] lycéen [liseε̃]
gluten [lytεn] méditerranéen [meditεraneε˜]
spécimen [spesimεn] moyen [mwajε̃]

7 Nella coniugazione di faire, ai si pronuncia [ə] quando è seguito da s: nous faisons [fəzɔ̃] (indicativo presente),
nous faisions (indicativo imperfetto) e faisant [fəzɑ̃] (participio presente).
8 Nelle forme della coniugazione del verbo avoir, eu si legge sempre [y] perché la e è muta: j’eus, j’ai eu…
9 La y si pronuncia come se fosse costituita da due i.
10 Si pronuncia anche [e] nelle parole straniere: hockey, volley, Mickey (Topolino), Walt Disney…
11 Vengono chiamate puy le vette del Massif central.
12 Come in italiano, la p e la b sono di solito precedute dalla m. Eccezione: bonbon.

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La fonetica

Grafia Simbolo A.P.I. Esempio


im, in [ε̃] important, fin
ym, yn thym, syndicat
aim, ain faim, pain
eim, ein Reims [r˜εs], plein
om, on [ɔ̃] tomber, coton
um, un [˜

] parfum, chacun
Eccezioni: aquarium, maximum, minimum, planétarium,
podium, rhum… 13
oin [wε̃] loin, moins
yen, ien 14 [jε̃] citoyen, doyen, libyen, moyen
bien, italien, je viens, je viendrai, je tiens

Non c’è suono nasale quando:


• la m o la n sono seguite da e muta o da vocale.
fin/fine [fin] moine [mwan] prune [pryn] Rome [rɔm] abîme [abim]
panorama [panɔrama] fini [fini] menu [məny] casino [kazino]
• quando la m e la n sono doppie e seguite da e muta o da una vocale.
pomme [pɔm] paysanne [peizan] Vienne [vjεn]
Eccezioni: ennui [ɑ̃nyi], s’ennuyer [sɑ̃nyije], emmener [ɑ̃m(e)ne], emmagasiner [ɑ̃maazine]

At tenzione! Alcune parole hanno una pronuncia irregolare.


femme [fam] solennel [sɔlanεl] e i suoi derivati

B Le consonanti
1 Le consonanti, i gruppi di consonanti e i gruppi di consonanti + vocali
In francese le consonanti doppie vengono pronunciate come consonanti semplici. Le consonanti
che non sono elencate si pronunciano come in italiano.
Grafia Simbolo A.P.I. Esempio
c + a, o, u [k] calme, côte, curiosité
Eccezione: second [s(ə)ɔ̃] e derivati: seconde [s(ə)ɔ̃d]
au, ai, cause, caisse
oi, ou coin, cousin
ue, ui évacuer, biscuit

13 um in finale si pronuncia [ɔm] in alcune parole, generalmente uguali al latino.


14 ien si pronuncia [jε̃] in finale di parola e nelle voci dei verbi venir e tenir.

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La fonetica

Grafia Simbolo A.P.I. Esempio


c + e, i, y [s] mince, ici, cycle
ea, ei, eu pinceau, ceinture, ceux
ia, ie social, acier
ç + a, o, u [s] amorçage, leçon, reçu
cc + a, o, u [k] saccager, raccord, occuper
ou raccourcir
cc + e, i [ks] accès, occident
ch, sch [ʃ] chercher, psychique, chat, goulasch
tch [tʃ] tchador, tchèque
ch 15 [k] chaos [kao], Munich, Michel-Ange 16, munichois,
orchestre, orchidée, psychiatre, psychologie,
Zurich, zurichois
ch + consonante [k] Christ [krist] , Jésus-Christ [ezykri], technique
Eccezione: fuchsia [fyʃja]
g + a, o, u [] garage, gorge, Gustave
ai, au portugais, gauche
oi, ou angoisse, gourmand, langouste
ue, ui bague, langue, déguisement
g + e, i, y [] sage, girafe, gymnastique
ea, eo, éo, eu décourageant, nous mangeons, géographie,
largeur
ie allergie
iai, eai, eoi stagiaire, je mangeais, bourgeois
gg + l, r [] agglomération, aggravation
gg + e [] suggérer
gu + vocale [] langue, guitare, guerre, ambiguë
[yi] aiguille, linguistique, ambiguïté, contiguïté
h muta héroïne, héroïque, histoire, homme, hôtel
h aspirata 17 hache, hardi, havre, haie, harem, henné, haine,
hareng, héros 18, haïr, haricot, hêtre, hall, hasard,
Hollande, hamac, haschich, hollandais(e),
hameau, haut, homard, handicap, hauteur, honte
h tra due vocali: le vocali cahier [kaje], chahut [ʃay]
si leggono separatamente

15 Le parole con questo suono di solito derivano dal greco.


16 Di solito, però, Michel si pronuncia [miʃεl].
17 Contrariamente a quanto accade in altre lingue, in francese la h non si pronuncia mai. Le definizioni di h muta e
h aspirata servono a differenziare una h che si comporta come una vocale (= h muta, es. l’homme, l’histoire)
dall’altra h che si comporta come una consonante (= h aspirata, es. le haricot). Con la h aspirata non si può né
apostrofare l’articolo, né fare la liaison. Generalmente, nella trascrizione fonetica sul dizionario, la h aspirata viene
indicata con un segno simile a un apostrofo o a un asterisco p. 267 .
18 I derivati di héros hanno la h muta (héroïne, héroïque, ecc.).

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La fonetica

Grafia Simbolo A.P.I. Esempio


j [] je, jardin
k [k] kilo
ll preceduta da i [ij] (suono “mouillé”) fille, Vintimille, Camille, camomille
[il] ville, tranquille, mille, million, millier, milliard
l, ll preceduta da – ai [aj] travail, travailler
– ei [εj] pareil, ensoleillé
– eui, uei [
j] seuil, feuille, accueil, accueillir
– oui [uj] fenouil, rouille, brouillon, grenouille
ill + é, e, o, i, u all’inizio [il] illégal, illettré, illogique, illimité, illusion
di una parola
p è talvolta muta se baptême, baptistère, les fonts baptismaux,
seguita da t sept, compte, dompter, sculpture
Eccezioni: septembre [sεptɑ̃br] , septennat,
aseptiseur, présomption
ph [f] photo
qu + vocale [k] qui, que, quatre, quelqu’un, queue
[kw] équation, équateur, aquarelle, quadrupède,
quadrimestre Eccezione: le Quirinal [kyirinal]
qu + oi [kwɑ] quoi, pourquoi
s
– all’inizio di una parola [s] soir
– all’interno di
una parola + consonante tourisme, esprit, Israël
– quando è doppia russe
– davanti a b e v sbire, svelte
– tra due vocali [z] ruse, rose, case
sc + e, i [s] scène, disciple
ie science
Eccezione: fascisme [faʃism] o [fasism]
sc + a, o, u [sk] escale, scolaire, sculpteur
ou scout
th [t] bibliothèque
ti + vocale [sj] émotion, spatiale
[si] démocratie, calvitie, bureaucratie
[tje] amitié, pitié
[ti] amnistie, garantie
w 19 [w] walkman [wɔlkman], wallon(ne), western, kiwi
Eccezioni: wagon [vaɔ̃], W.-C. [vese]

19 Si tratta soprattutto di parole di origine anglosassone.

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La fonetica

Grafia Simbolo A.P.I. Esempio


x [z] dixième, sixième p. 91
– fra e e a, e, i, o, u [z] exagérer, exercice, exiger, exonérer, exulter
– fra a e a, e, i, o [ks] taxation, axe, taxi, klaxon
– fra o e a, e, i paradoxal, boxe, toxique
– fra u e a, e, i luxation, luxe, auxiliaire
x + consonante [ks] prétexte
z [z] quinze, zéro

2 Le consonanti finali e i gruppi finali di consonanti e vocali


• Consonanti che non si pronunciano in finale di parola
In linea di massima le consonanti d, p, s, t (che ritroviamo nella parola deposito), g, x e z, in finale
di parola non si pronunciano.
grand [rɑ̃] trop [tro] près [prε] tout [tu] bourg 20 [bur]
beaux [bo] nez [ne]
Di solito la c e la g sono mute in finale di parola dopo una nasale.
long [lɔ̃] sang [sɑ̃] banc [bɑ̃] blanc [blɑ̃]

Eccezioni
d si pronuncia nelle parole David, Madrid, sud
N.B. Quando si fa la liaison la d si pronuncia [t].
un grandami [
˜rɑ̃tami] p. 18, C, 1 .
g si pronuncia
– nelle parole di origine straniere ping-pong [piŋpɔ̃]
– quando è preceduta da una vocale airbag, goulag, (san)tiag 21, touareg
– quando la parola è abbreviata mag(azine), (san)tiag
p si pronuncia nelle parole cap, handicap, stop
s si pronuncia
– nelle parole autobus, albatros, bus, express, hélas, maïs,
mars, oasis, ours, sens, tennis, tous (pronome)
At tenzione! fils [fis] = figlio / figli
Ma: fils [fil] = fili
– in alcune parole di origine angélus, humus, prospectus, cosinus,
latina che terminano in -us lapsus, terminus, eucalyptus, plus (a volte),
virus
– in alcuni nomi propri Calvados, Damas, Marius, Clovis, Fréjus,
Tunis
N.B. Quando si fa la liaison la s si pronuncia [z].
lesamis [lezami] p. 18, C, 1 .

20 La g è muta in bourg e tutti i suoi derivati: Strasbourg, Luxembourg, Fribourg, Saint-Pétersbourg…


21 La parola santiag, in italiano camperos, è spesso abbreviata in tiag.

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La fonetica

t si pronuncia
– nelle parole correct, direct, tact, exact, contact, transit,
déficit, huit, granit, Est (punto card.), Ouest,
net, sept, brut
– in alcuni nomi propri Brest, Proust, Bucarest, Faust
At tenzione! Christ [krist]
Ma: Jésus-Christ [ezykri]
– facoltativamente in but, août, en fait, au fait 22
x si pronuncia
– [s] nelle parole dix, six
– [ks] • nelle parole larynx, onyx, pharynx, sphinx
• in alcuni nomi propri Aix, Félix, Alix, Obélix
N.B. Quando si fa la liaison la x si pronuncia [z].
dixans [dizɑ̃].
z si pronuncia [z] nelle parole gaz, Suez Ma: Metz [mεs]

• Consonanti che si pronunciano in finale di parola


Le consonanti finali f, c, l, r (che ritroviamo nella parola focolare) si pronunciano abitualmente in
finale di parola.
chef [ʃεf] lac [lak] ciel [sjεl] pour [pur]

Eccezioni
c è muta
– se preceduta da n banc, blanc, flanc, franc, il vainc, tronc
(cioè dopo una nasale) Ma: zinc [zε̃]
– nelle parole escroc, estomac, porc, tabac
f è muta nelle parole bœufs (al plurale), cerf, chef-d’œuvre, nerf,
œufs (al plurale)
N.B. Quando si fa la liaison con le parole ans,
heures, e hommes la f si pronuncia [v].
neufans [n
vɑ̃], neufheures [n
v
r].
l è muta
– nelle parole fusil, gentil, outil, persil, sourcil
– nei gruppi finali auld, ault La Rochefoucauld, Perrault, Renault
r er si pronuncia [e] nelle parole chanter (finale dei verbi in -er), dernier, grenier,
parler, pommier
[εr] nelle parole amer, cher, divers, envers, fer, fier, hier, hiver,
mer, super, tiers, (à) travers, univers, ver, vers

22 La t si pronuncia nella parola fait solo nella lingua familiare.

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La fonetica

• Altre finali
b è muta nelle parole plomb, aplomb
ed – si pronuncia [e] nella parola pied.
– si pronuncia [εd] nelle parole bled, Alfred.
ent – ha suono nasale [ɑ̃] in finale di sostantivo, aggettivo o avverbio: agent, lent, lentement
– è muta nelle desinenze verbali: ils parlent, ils parlaient, qu’ils parlent
es è muta tranne che nei monosillabi in cui si pronuncia [e]: ces, des, les, mes, ses, tes
et si pronuncia [ε] in finale di sostantivo o aggettivo: guichet, grassouillet
ez si pronuncia [e] nelle desinenze verbali: vous parlez, que vous parliez

C Il legamento
Fare il legamento (la liaison) significa pronunciare la consonante finale di una parola insieme alla
vocale o la h muta della parola seguente. Si ricorda, invece, che detta consonante è muta se la parola
viene pronunciata da sola.
nous [nu] → nousavons [nuzavɔ̃] ils [il] → ilsont [ilzɔ̃]
petit [p(ə)ti] → petithomme [p(ə)titɔm] ces [se] → cesenfants [sezɑ̃fɑ̃]
Quando ci sono più consonanti in finale di parola la liaison si fa con l’ultima consonante.
centans [sɑ̃tɑ̃] quatre-vingtsans [katrəvε˜zɑ̃] de tempsen temps [d(ə)tɑ̃zɑ̃tɑ̃]

1 Come si fa la liaison?
Quando si fa la liaison la consonante finale si pronuncia:
• [z] se la parola termina in s o x.
les [le] → lesamis [lezami] deux [dø] → deuxans [døzɑ̃]
des [de] → desheures [dez
r] mes [me] → mesenfants [mezɑ̃fɑ̃]
• [t] se la parola termina in d.
grand [rɑ̃] → grandamour [rɑ̃tamur]
quand [kɑ̃] → quandil mange [kɑ̃tilmɑ̃]
• [εr] anziché [e] se la parola termina in er 23.
premieramour [prəmjεramur] dernierétage [dεrnjεreta]
• Se la parola termina con una nasale la m o la n si pronunciano.
bon [bɔ̃] bonargument [bɔnarymɑ̃]

2 Liaison obbligatoria
La liaison si fa sempre:
• tra un determinante (articolo determinativo, indeterminativo, aggettivo dimostrativo, numerale,
indefinito, possessivo, ecc.) e un nome o tra un aggettivo e un nome.
lesenfants ces bonsamis de vieuxordinateurs

23 Vengono spesso pronunciati come il loro equivalente femminile.

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La fonetica

• tra un pronome personale o on e il verbo, nonché tra un pronome personale o on e en, y.


Nousétudions. Onarrive. Vousen voulez. Ony va.
• tra il verbo e i pronomi on, en, y o i pronomi personali il, elle, ils, elles.
Dit-on. Prends-en ! Vas-y ! Disent-ils.
• tra c’est e una preposizione, un aggettivo, un articolo indeterminativo o un pronome tonico.
C’estavec moi. C’estintéressant. C’estun chat. Ce sonteux.
• tra un avverbio e il termine cui si riferisce.
Il est trèsénervé.
• tra le preposizioni avant, devant, pendant, dans, dès, sans, chez, sous e il termine cui si
riferiscono.
chezelle sousune chaise

3 Liaison facoltativa
La liaison è facoltativa, ma si fa molto spesso:
• dopo quand e dont.
Quandil vient… Le film dontil parle.
• tra il verbo e il nome o l’aggettivo che lo segue.
Il estarchitecte. Elle estheureuse.
• tra l’ausiliare alla 3a persona e il participio passato.
Il estallé à Paris. Elle avaitappelé.
• con pas, plus, jamais seguiti da vocale.
Il n’est pasencore arrivé. Il n’habite plusici. Ils n’ont jamaisécrit.

4 Liaison scorretta
La liaison non si può fare:
• dopo la -s finale di un nome al plurale seguito da un verbo.
Nos amis ont téléphoné. Ces enfants aiment le chocolat.
• davanti ai nomi che iniziano per h aspirata.
des héros
• con la congiunzione et e nelle parole citate come tali.
Paul et Isabelle Vingt et un Dans « attendre », il faut mettre deux « t ».
• dopo la consonante finale di un nome al singolare, quando essa non si pronuncia nel nome isolato.
un temps agréable
• dopo la s interna del plurale dei nomi composti.
des vers à soie
• davanti a taluni aggettivi numerali: un, huit, huitième, onze, onzième.
Nous sommes onze.
• dopo la 2a persona singolare dell’indicativo presente e del congiuntivo presente, quando il
verbo termina in -es.
Tu restes en classe.

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UNITÀ
La divisione in sillabe, l’accento, i segni
ortografici e la punteggiatura

I. La divisione in sillabe
A Regole generali
La divisione in sillabe avviene generalmente come in italiano.
• Quando c’è una sola consonante tra due vocali la parola si divide prima della consonante.
cli - mat cli - ma

• Quando c’è una doppia consonante la prima appartiene alla sillaba precedente, la seconda a quella
seguente.
of - fre of - fer - ta
mes - sa - ge mes - sag - gio
som - me som - ma

• Lo stesso accade se le due consonanti sono diverse.


fer - me fer - mo (col significato di saldo, compatto)
tor - ve tor - vo

At tenzione! Quando la e è seguita da una doppia consonante non può essere


accentata poiché non si trova in finale di sillaba, anche se si pronuncia [e] o [ε].
bel - le [bεl] mouet - te [mwεt]

B Particolarità
1 I gruppi di consonanti inseparabili
I seguenti gruppi di consonanti sono inseparabili.
ch péché pé - ché
chercher cher - cher
technique tech - ni - que
gn régner ré - gner
Ma: diagnostic diag - nos - tic
stagnation stag - na - tion
ph philosophe phi - lo - so - phe
th mathématiques ma - thé - ma - ti - ques

Due consonanti sono, inoltre, inseparabili se la prima non è r o l e la seconda è r o l.


pou - tre ci - ble ai - gle trou - ble Ma: par - ler
N.B. I seguenti gruppi di consonanti sono, pertanto, inseparabili: bl, br, cl, cr, dr, fl, fr, gl, gr, pl,
pr, tr, vr.

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La divisione in sillabe, l’accento, i segni ortografici e la punteggiatura

2 Le consonanti consecutive
Quando vi sono tre consonanti consecutive, si divide tra la seconda e la terza, purché non ci siano
due consonanti inseparabili.
comp - ter domp - teur Ma: cher - cher

At tenzione! Se la terza consonante è una r o una l si divide tra la prima e la seconda.


ar - bre con - trat exem - ple com - plet

Quando ci sono tre consonanti, di cui due uguali, la sillaba si divide tra le doppie.
at - tri - buer af - fron - ter
Quando ci sono quattro consonanti si divide dopo la seconda purché non ci siano due consonanti
inseparabili.
ins - truc - tion Ma: ar - thro - se

3 La s impura, la x e ct
In francese la s impura, cioè la s seguita da una consonante, appartiene sempre alla sillaba che
precede, mentre in italiano appartiene alla sillaba che segue.
pis - tou pe - sto res - tau - rant ri - sto - ran - te
La x appartiene sempre alla sillaba che precede. Se si trova tra due vocali non può essere separata
da queste.
tex - te exa - men
La c seguita da t appartiene alla sillaba precedente.
di - rec - teur rec - tan - gu - laire

At tenzione! Quando la e è seguita da una s impura, da una x o da ct non può essere


accentata poiché non si trova in finale di sillaba, anche se si pronuncia [e] o [ε] 1.
mes - se des - sin des - cen - dre
exercice bes - tio - le di - rec - tion

4 I gruppi di vocali
Così come accade per la x, non si può dividere una parola né prima né dopo la y se questa è
preceduta e seguita da vocali.
royau - me pay - sa - ge
I gruppi di vocali restano a far parte di un’unica sillaba.
beau - coup oc - ca - sion théâ - tre (nonostante l’accento acuto)

1 Tuttavia, la e si pronuncia [ø] se fa parte del prefisso re- (che diventa res- davanti a una parola che comincia per s):
ressource, se ressaisir, ressac…

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La divisione in sillabe, l’accento, i segni ortografici e la punteggiatura

II. L’accento
A L’accento tonico
In francese l’accento tonico cade solitamente sull’ultima sillaba. Nelle parole che terminano con una
finale muta (e, es, ent) l’accento tonico cade sulla penultima sillaba o, comunque, sulla vocale che
precede la finale muta.

Ultima sillaba accentata Penultima sillaba accentata (finale muta)


panorama photo Rome tu étudies ils parlent
climat absolu Londres il étudie ils parlaient
oubli parler vue ils étudiaient mère
Paris pied il parle
dépôt guichet

F Da quanto detto sopra si deduce che in francese, a differenza dell’italiano, le vocali


I a, i, o e u in finale di parola si pronunciano accentate senza che ci sia l’accento grafico.
papa in italiano papà menu in italiano menù
casino in italiano casinò lundi in italiano lunedì
Tali accenti, infatti, sarebbero superflui.
Si trovano, però, accenti in finale di parola sulla e e, raramente, sulla a e sulla u.
curé parlé déjà là crû dû

B L’accento grafico
In francese esistono tre tipi di accento.
l’accento acuto [´] suono chiuso sulla e parlé [e]
l’accento grave [`] suono aperto sulla e père [ε]
l’accento circonflesso [ˆ] suono aperto sulla e fête [ε]
[ˆ] suono chiuso sulla o côte [o] diverso da cote [ɔ]

Gli accenti cambiano la pronuncia della e e della o, mentre sulle altre vocali essi aiutano semplicemente
a distinguere una parola da un’altra, oppure non hanno nessuna influenza sulla pronuncia né sul
significato della parola.
In alcune parole l’accento circonflesso indica che il suono della vocale è lungo.

Ecco alcuni esempi di accenti situati sulle vocali.


Vocale Accento acuto Accento grave Accento circonflesso
a là, voilà, déjà, à pâte [pɑt] (a allungata)
diverso da patte [a]
e parlé [parle] mère [mεr] tête [tεt]
i île, abîme
o Côme, côte
u où sûr, août

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La divisione in sillabe, l’accento, i segni ortografici e la punteggiatura

1 La e accentata
La e può essere accentata:
• solo in finale di sillaba.
respecté res - pec - té cinéma ci - né - ma vérité vé - ri - té
mère mè - re têtu tê - tu
tranne che:
• in alcune parole che finiscono per es o et.
près succès décès dès forêt intérêt arrêt
• nelle finali di un sostantivo al singolare.
arrivée
• nelle finali di un sostantivo al plurale.
possibilités
• nel participio passato al femminile e al plurale dei verbi in -er.
mangée mangé(e)s

2 L’accento acuto
La e con l’accento acuto può essere presente solo in finale di sillaba oppure davanti a una e o una
s in finale di parola.
vé – ri - té ré – us - sir (l’accento divide il dittongo eu)
arrivée difficultés mangés crée

La e con l’accento acuto ha il suono [e].


N.B. Accade, però, che la e abbia questo stesso suono anche se non è accentata. Ciò è possibile
solo se la e non è in finale di sillaba, ma si trova tra due consonanti o tra vocale e consonante.
nez les - si - ve pied

3 L’accento grave
La e prende l’accento grave quando è in finale di sillaba e nella sillaba seguente vi è una e muta.
mè - re crè - me je con - si - dè - re
I verbi come considérer, celer e céder p. 139, E .

Fanno eccezione alcune parole che terminano per es.


dès procès progrès succès

At tenzione! Talvolta si può trovare una e con l’accento acuto davanti a una sillaba con e muta.
mé - de - ci-ne cré - me - rie je con - si - dé - re - rai

La e con l’accento grave ha il suono [ε].


N.B. Accade, però, che la e abbia questo suono anche senza che vi sia l’accento grave. Questo avviene
quando la e si trova tra due consonanti all’interno di una sillaba o tra una vocale e una
consonante.
fer - me res - tau - rant mer ré - el
ma - nu - el in - dus - tri - el ac - tu - el

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La divisione in sillabe, l’accento, i segni ortografici e la punteggiatura

L’accento grave sulla a e sulla u non cambia la pronuncia ma aiuta a distinguere due parole.
a 3a persona singolare del verbo avoir ≠ à preposizione
ou congiunzione di coordinazione ≠ où pronome relativo o avverbio

4 L’accento circonflesso
L’accento circonflesso è presente soprattutto nelle parole in cui, nell’evoluzione della lingua, è caduta
una s. Essendo anche l’italiano una lingua di origine latina, in italiano c’è spesso una s dove in
francese c’è un accento circonflesso.
tête testa conquête conquista fête festa
tempête tempesta abîme abisso côte costa

Anche l’accento circonflesso si mette soltanto in finale di sillaba, eccetto in alcune parole che
terminano in et: forêt arrêt

L’accento circonflesso si trova inoltre sulla:


• o dei pronomi possessivi.
le nôtre le vôtre
• vocale della penultima sillaba delle due prime persone plurali del passato remoto (passé simple).
Nous arrivâmes. Vous arrivâtes.
• vocale dell’ultima sillaba della 3a persona singolare del congiuntivo imperfetto.
qu’il prît qu’il aimât
• i dei verbi in -aître o -oître quando questa è seguita da t.
Il connaît. Il connaîtra.

L’accento circonflesso serve a distinguere tra loro gli omonimi.


du preposizione articolata ≠ dû participio passato di devoir Ma: due (f.)
sur preposizione ≠ sûr aggettivo
mur sostantivo ≠ mûr aggettivo
cru participio passato di croire ≠ crû participio passato di croître Ma: crue (f.)

In alcune parole l’accento circonflesso indica che il suono della vocale è lungo.
pâte [pɑt] anziché patte [pat] p. 11, III, A, 1 .

III. I segni ortografici


A La cediglia
La cediglia (la cédille) è un segno [ ¸ ] che la c prende davanti alle vocali a, o, u per mantenere il
suono [s].
ça façon reçu

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La divisione in sillabe, l’accento, i segni ortografici e la punteggiatura

B La dieresi
La dieresi (le tréma) è un segno [ ¨ ] che si pone solitamente nei dittonghi sulle vocali e, i, u e indica
che le due vocali si pronunciano separatamente.
Noël égoïste maïs naïf Saül
In questi casi la dieresi ha la stessa funzione dell’accento acuto o della lettera h tra due vocali.
réussir réunion cahier chahut

La dieresi serve anche per formare il femminile di certi aggettivi perché permette di mantenere il suono
dell’aggettivo maschile p. 49, III, B, 1 .
aigu [ey] → aiguë [ey] ambigu [ɑ̃biy] → ambiguë [ɑ̃biy]
exigu [eziy] → exiguë [eziy] contigu [kɔ̃tiy] → contiguë [kɔ̃tiy]

C L’apostrofo
L’apostrofo (l’apostrophe) indica l’elisione delle vocali a, e, i davanti a vocale o h muta.
1 Elisione della a
Si elide la a dell’articolo e del pronome personale complemento la.
l’amie l’élève l’idée l’harmonie je l’ai vue

2 Elisione della e
Si fa l’elisione
• nei seguenti monosillabi che terminano per e muta: le, ne, de, que, je, me, te, se.
l’ami je n’aime pas les sports d’hiver qu’il en soit
j’habite quoi je m’appelle, tu t’appelles, il s’appelle

F Contrariamente a quanto accade in italiano l’articolo indeterminativo femminile


I singolare une non si apostrofa mai.
une arche un’arca une amie un’amica

• nelle parole jusque, lorsque, puisque, quoique, quelqu’un, quelqu’une.


jusqu’ici lorsqu’il a téléphoné
puisqu’elle le veut quoiqu’ils affirment
• della e di ce davanti al verbo être.
C’est

3 Elisione della i
La i si elide nella congiunzione si davanti a il e ils. Non si elide davanti a elle, elles, on o davanti
a nome che inizia per vocale.
s’il/s’ils Ma: si elle/si elles si on 2 décide si Isabelle

2 Nel registro soutenu on è preceduto da l (eufonica) per rendere più elegante la pronuncia.
Si l’on veut…

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La divisione in sillabe, l’accento, i segni ortografici e la punteggiatura

4 Casi in cui non si mette l’apostrofo


Non si mette l’apostrofo davanti:
• a una parola che inizia per consonante o h aspirata p. 267 .
le bois la musique la harpe le hibou
• alle parole che iniziano con le semivocali y [j] e w [w].
le yoga le yaourt le week-end le whisky
• agli aggettivi numerali un, huit, onze, huitième (m. e f.) e onzième (m. e f.).
Le numéro gagnant est le un. Il numero vincente è l’uno.
Le locataire du huit (de l’appartement n° 8) L’inquilino del numero 8.
Nous sommes le onze. Ne abbiamo undici.
C’est la huitième fois que je viens ici. È l’ottava volta che vengo qui.

D Il trattino
Il trattino (le trait d’union) si usa:
• con molti nomi composti.
un hors-d’œuvre un pot-au-feu
• dopo
– la parola Saint nei nomi di città, vie, chiese, feste…
rue Saint-Denis la Saint-Nicolas
– non-, presque-, quasi- nelle parole composte.
la non-activité la presque-neutralité un quasi-délit
– demi-, mi-, semi- nelle parole composte p. 62, II .
une demi-heure la mi-mai une semi-remorque
• tra
– il verbo e il pronome personale soggetto nelle frasi interrogative con inversione del soggetto.
Où est-il ? Que veux-tu ?
– il verbo all’imperativo e il pronome personale.
Vas-y ! Prends-en ! Prête-les-lui !
– un pronome personale e l’aggettivo même.
toi-même elles-mêmes
• con gli aggettivi numerali inferiori a cento per unire le decine e le unità.
trente-trois trois cent vingt-deux
N.B. Il trattino non si usa con i numeri in cui decine e unità sono unite dalla congiunzione et.
trente et un quarante et un
• prima e dopo ci e là.
ce livre-ci ci-joint celui-là là-bas

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La divisione in sillabe, l’accento, i segni ortografici e la punteggiatura

IV. La punteggiatura
La punteggiatura (la ponctuation) viene utilizzata per distinguere, a seconda del senso, le frasi e le parti
di una frase e indica le pause da fare nel corso della lettura.

Punteggiatura Simboli della punteggiatura


le point .
les points de suspension …
le point d’exclamation !
le point d’interrogation ?
les parenthèses ()
les crochets []
les guillemets «»
la virgule ,
le point-virgule ;
le tiret 3 –
les deux points :

Ecco alcune espressioni usate durante un dettato.


à la ligne ouvrir/fermer les guillemets
a capo aprire/chiudere le virgolette
entre parenthèses ouvrir/fermer la parenthèse
tra parentesi aprire/chiudere la parentesi

Anche in informatica si usano certi simboli di punteggiatura.

trois w www
arobas(e) @
slash [slaʃ] /
double slash //
le signe moins -
le tiret bas ou underscore _

3 Il tiret indica la lineetta nella punteggiatura. Il trattino (trait d’union) invece si usa per unire le parole composte
p. 26 .

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UNITÀ
Gli articoli
In francese esistono tre tipi di articoli: l’articolo determinativo (l’article défini), l’articolo indeterminativo
(l’article indéfini) e l’articolo partitivo (l’article partitif).
L’articolo precede il nome con il quale concorda in genere e in numero.

I. L’articolo determinativo
F A volte sottinteso in italiano, l’articolo determinativo viene sempre espresso in francese.
I Au revoir, les filles ! Pierre oublia la fatigue et la douleur.
Arrivederci, ragazze! Pierre dimenticò fatica e dolore.

A Forme e generalità

Singolare Plurale
le 1
Maschile
l’ 2
les
la 1
Femminile
l’ 2

F A differenza dell’italiano, al plurale esiste un’unica forma per il maschile e per il femminile.
I
Singolare Plurale
le garçon les garçons
l’avion les avions
Maschile
le héros les héros
l’homme les hommes
la fille les filles
l’amie les amies
Femminile
la harpe les harpes
l’herbe les herbes

B Uso
L’articolo determinativo si usa per indicare cose o persone determinate, cioè già conosciute.
Etimologicamente, infatti, l’articolo determinativo deriva dal latino ille, cioè quello. L’articolo
determinativo può anche essere usato per indicare una specie o una categoria.
Le chien est fidèle.
Il cane è fedele.

1 Davanti a consonante o h aspirata.


2 Davanti a vocale o h muta.

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Gli articoli

L’articolo determinativo può svolgere la funzione di:


• un dimostrativo (aggettivo).
Oh, la belle cravate !
Che (= questa) bella cravatta!

• un possessivo.
J’ai la tête qui tourne. (= ma)
Mi gira la testa. (= mia)
Il se lave les dents. (= ses)
Si lava i denti. (= suoi)
Il a perdu la mémoire. (= sa)
Ha perso la memoria. (= sua)
N.B. Si osservi che, in questo caso, i termini che seguono l’articolo indicano una parte del corpo o
una facoltà dell’anima.
• un distributivo (aggettivo indefinito).
Ces oranges coûtent un euro le kilo. Il déjeune chez ses parents le vendredi.
Queste arance costano un euro al chilo. Pranza dai genitori il venerdì.

Si mette l’articolo determinativo davanti:


• ai nomi di continenti, nazioni, regioni, fiumi, montagne, mari.
l’Europe la France la Provence
l’Europa la Francia la Provenza
la Loire les Pyrénées la Méditerranée
la Loira i Pirenei il Mediterraneo

• ai nomi di città solo quando sono determinati da un aggettivo o da un complemento.


le vieux Paris 3 le Paris 3 des années 30
la vecchia Parigi la Parigi degli anni 30

• ai nomi che indicano un popolo, una famiglia.


les Étrusques les Grecs
gli Etruschi i Greci
les Bourbons les Tudor(s) les Dupont 4
i Borboni i Tudor i Dupont

• al cognome solamente.
– se il cognome è preceduto da un aggettivo.
le grand Flaubert il grande Flaubert
– per indicare alcuni cognomi italiani di importanti figure del passato.
le Tasse le Pérugin le Titien l’Arioste
il Tasso il Perugino il Tiziano l’Ariosto

3 Generalmente in francese i nomi di città sono maschili, eccetto quelli che terminano per e o es. Tuttavia, anche in
questi casi, il maschile tende a prevalere.
4 Senza s (non è un nome famoso nella storia) p. 59, B .

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Gli articoli

L’articolo determinativo si ripete nel superlativo relativo p. 105, II .


La fille la plus gentille. Le travail le mieux réussi.
La ragazza più gentile. Il lavoro riuscito meglio.

F A differenza dell’italiano, in francese si usa l’articolo determinativo in alcune espressioni.


I Nous avons le temps. Les enfants vont à l’école. Je suis allé à la banque.
Abbiamo tempo. I bambini vanno a scuola. Sono andato in banca.
Je vais prendre l’air. Il est une heure moins le quart. Il a l’intention de partir.
Vado a prendere aria. È l’una meno un quarto. Ha intenzione di partire.

C Omissione

F A differenza di quanto accade in italiano, in francese non si mette l’articolo determinativo davanti a
I monsieur, madame e mademoiselle usati al vocativo o seguiti dal cognome o dal nome della
persona.
madame Dupont monsieur Dupont madame Sophie
la signora Dupont il signor Dupont la signora Sophie
mademoiselle Dupont Vous désirez autre chose, madame ?
la signorina Dupont La signora desidera altro?/Desidera altro, signora?

At tenzione! Signora, signorina e signore, non seguiti dal cognome o dal nome, si traducono in
francese rispettivamente con dame, demoiselle e monsieur p. 53, F; p. 54, IV, 1 .
Tali sostantivi possono essere preceduti da un articolo determinativo o indeterminativo oppure da
un aggettivo dimostrativo.
Tu connais la dame là-bas ? Un monsieur est dans l’entrée.
Conosci la signora laggiù? Un signore è all’entrata.
Cette demoiselle est charmante.
Questa signorina è incantevole.

Come in italiano, l’articolo determinativo si omette:


• nelle enumerazioni.
Soleil, mer, baignades, voilà mes vacances idéales.
Sole, mare, bagni, ecco le mie vacanze ideali.

• davanti a un’apposizione.
Strasbourg, chef-lieu de l’Alsace, est une ville de charme.
Strasburgo, capoluogo dell’Alsazia, è una città affascinante.

• davanti alla parte nominale per indicare la professione, la nazionalità, le opinioni religiose e politiche,
se il soggetto del verbo non è ce/c’ p. 74, I .
Ma mère est architecte. Il est espagnol. Mon ami est musulman.
Mia madre è architetto. È spagnolo. Il mio amico è musulmano.

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Gli articoli

• dopo en p. 224, 14 .
en Italie, en voiture
In Italia, in macchina

• nei titoli.
Tour d’Italie – 8 jours de Milan à Rome – 1 300 euros.
Giro d’Italia – 8 giorni da Milano a Roma – 1300 euro.

• in alcune locuzioni verbali.


avoir faim, soif, sommeil, peur, besoin, envie, mal…
aver fame, sete, sonno, paura, bisogno, voglia, male…

At tenzione! Avoir mal quelque part Ma: avoir du mal à + infinito.


J’ai mal à la tête. J’ai du mal à faire cet exercice.
Ho mal di testa. Faccio fatica a fare questo esercizio.

F A differenza dell’italiano, in francese si omette l’articolo determinativo davanti all’ora, alle percentuali,
I ai mesi, agli anni p. 96, III; p. 98, IV , agli aggettivi possessivi p. 65, B .
Je me lève à huit heures. Une remise de 10%. En avril 1944.
Mi alzo alle otto. Uno sconto del 10%. Nell’aprile del 1944.
Je l’ai rencontré en 1996. J’ai oublié mon livre de maths.
L’ho incontrato nel 1996. Ho dimenticato il (mio) libro di matematica.

II. Le preposizioni articolate


Gli articoli le e les preceduti dalle preposizioni à e de si trasformano in preposizioni articolate (les
articles contractés).

Singolare Plurale
à + le = au
à + les = aux
à + l’ = à l’
Maschile
de + le = du
de + les = des
de + l’= de l’
à la
à + les = aux
à l’
Femminile
de la
de + les = des
de l’

Nous demandons un renseignement à la fille. Je parle au garçon.


Chiediamo un’informazione alla ragazza. Parlo al ragazzo.
Il habite aux Antilles. Je téléphone du Brésil.
Abita nelle Antille. Telefono dal Brasile.
Ils parlent des cousins et des amis. Il parle aux élèves.
Parlano dei cugini e degli amici. Parla agli alunni.

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