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Cognome: Natalizio

Nome: Manuel Francesco

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del Gruppo Editoriale Mondadori Education
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Marcello Sensini quaderno oPerativo

IN CHIARO
Attività per livelli di competenza
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Percorso di Percorso di Percorso di


livello facilitato livello intermedio livello “esperto”
per sviluppare le per consolidare per maturare una
competenze di base le competenze sempre maggiore
autonomia

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VERSIONE MISTA
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Libro Web
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ME•book e Libro+Web: la tua didattica digitale integrata

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Digitali Integrativi (audio, video, esercizi organizzati in Campus: portali disciplinari
interattivi, laboratori, ecc), con cui in cui le risorse sono reperibili per
diversificare i singoli percorsi didattici. argomento, tipologia o parola chiave.

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e per gestire al meglio l’eterogeneità riceverla svolta dallo studente e corretta dal sistema,
del gruppo classe. per valutarla poi secondo i propri criteri.

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Marcello Sensini quaderno operativo

IN CHIARO
Attività per livelli di competenza
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diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da
quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

Progetto didattico Federico Roncoroni


e coordinamento

Consulenza didattica Pietro Ferrario, Catia Gusmini, Elisa Mariani, Clara Perego, Elisa Prevosti,
Lia Sabbadini, Anna Sani, Paolo Satta
Redazione Laura Mossi, Elisa Prevosti
Progetto grafco MEG Grafca&Dintorni
Impaginazione Grafcando (Milano)
Copertina Claudia Brambilla
Immagine di copertina ©Thinkstock by Getty Images (elaborazione)
Disegni Silvio Giobbio

Contenuti digitali
Progettazione Fabio Ferri, Simona Ravalico
Realizzazione Eicon-Torino, Elisa Califano

Per eventuali e comunque non volute omissioni e per gli aventi diritto tutelati dalla legge, l’editore dichiara la piena disponibilità.

Per informazioni e segnalazioni:


Servizio Clienti Mondadori Education
e-mail servizioclienti.edu@mondadorieducation.it
numero verde 800 123 931

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Presentazione

Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita
della persona, l’esercizio pieno della cittadinanza e l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali. Il Quaderno
operativo – In chiaro +++ – fa propri gli obiettivi della didattica per competenze e si propone di trasformare le
conoscenze e le abilità acquisite in campo linguistico in vere e proprie competenze, preparando gli studenti
ad affrontare i problemi cui andranno incontro nel prosieguo degli studi e della vita.

Il Quaderno, strettamente collegato con il volume A ma fruibile anche in parallelo al volume B, propone un
repertorio di oltre 1200 attività che comprende:
lo Schedario ortografico, per esercitarsi su tutte le principali difficoltà ortografiche e fonologiche;

il nuovo percorso di competenze, strutturato in 4 sezioni:


competenza morfologica, per imparare a individuare, analizzare e riutilizzare gli elementi morfologici
anche in funzione della loro pertinenza all’interno di testi;
competenza sintattica, per imparare ad analizzare e usare correttamente le strutture sintattiche
anche all’interno di testi;
competenza lessicale, per imparare a comprendere le parole, mettendone in relazione la forma con il
significato, e acquisire così un bagaglio lessicale ricco e ampio da usare nelle più diverse circostanze,
scolastiche, professionali e sociali;
competenza testuale, per imparare a leggere e comprendere testi di ogni tipologia, attivando le proprie
competenze grammaticali e lessicali.
Ciascuna sezione di competenza è costituita da un percorso graduato su tre livelli di difficoltà, che co-
stituiscono microsezioni omogenee identificate da tre colori distinti: giallo per il livello base; rosso per
il livello intermedio; blu per il livello avanzato. L’insegnante potrà quindi sempre scegliere a che livello
impegnare la classe o i singoli alunni, proponendo se necessario percorsi personalizzati. L’indicazione
del livello delle attività dipende dalla difficoltà dell’argomento specifico, dalla complessità della consegna
e dal tipo di attività richiesta.
Per sviluppare una graduale autonomia, ciascuna sezione di competenza prevede alcune rubriche Memo,
piccoli box che accompagnano lo svolgimento degli esercizi ricordando le principali regole grammaticali
e aiutando lo studente nella risoluzione delle attività.
Al termine del percorso di ciascun livello, la Prova propone una rapida autoverifica che consen-
te al ragazzo di prendere atto del proprio grado di preparazione e quindi di accedere al livello successivo
o invece di ripassare gli argomenti non assimilati.

Conclude il percorso dedicato alle competenze una serie di Prove Invalsi che consente di testare le
proprie competenze grammaticali e pragmatico-testuali e di prepararsi all’Esame di Stato.

Seguono le attività di recupero, un vasto repertorio di esercizi mirati a colmare le lacune grammaticali,
argomento per argomento, e a riprendere il lavoro al pari con il resto della classe.

Infine, la ricca Grammatica facile, espressamente studiata per studenti con difficoltà o con Bisogni
Educativi Speciali, offre un accesso semplice ed efficace alla grammatica, proponendo un rapido percorso
di apprendimento delle strutture fondamentali della lingua italiana e una vasta gamma di attività facili.
In questa sezione lo studente è sempre supportato dall’audio di teoria, esempi e attività.

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Puoi evidenziare, sottolineare e apporre segnalibri; inserire note, note evolute e note audio.
ogni insegnante poi, per gestire al meglio l’eterogeneità del gruppo classe, ha la possibilità
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gratuitamente l’apposita app di lettura dal sito mondadorieducation.it e dai principali store di app.
Non hai bisogno di essere sempre connesso: infatti funziona anche ofine! E se hai problemi di
memoria, non ti preoccupare: puoi scaricare anche solo le parti del libro che ti interessano.

Il ME•book è sIncronIzzabIle
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dispositivi. L’insegnante può preparare la lezione sul computer di casa e ritrovarla l’indomani
sulla LIM, lo studente può svolgere il compito sul tablet e recuperarlo il giorno dopo
sul computer della scuola.

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Puoi accedere ai contenuti digitali Integrativi direttamente dalla pagina che stai leggendo.
con le google apps puoi condividere i tuoi documenti o lavorarci contemporaneamente insieme
ad altri. con la classe virtuale, poi, l’insegnante può condividere esercitazioni e approfondimenti
con i suoi studenti.

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grammaticali

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Puoi svolgere gli esercizi
del libro anche sul ME•book
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centinaia di attività interattive
e Prove Invalsi autocorrettive

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regole semplifcate,
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laboratorI dedIcatI
all’analIsI grammatIcale
e all’analIsI logIca
della frase semplIce
e del perIodo
Attività autocorrettive graduali,
da svolgere prima in modo
guidato e via via più autonomo

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Sommario
comPetenza ortografica 1
Nel ME•book, alcuni esercizi di questa sezione
sono proposti in forma interattiva e autocorrettiva

I gruppi sce / scie, p. 2 I gruppi ce / cie e ge / gie, p. 3 I gruppi li / gli, p. 4 I gruppi ni / gn,
p. 5 I gruppi cuo / quo, cua / cue / cui, qua / que / qui, cu / qu / cqu / qqu, p. 6 La lettera h,
p. 8 La lettera z, p. 9 L’accento, p. 10 La divisione delle parole in sillabe, p. 12 L’elisione
e il troncamento, p. 13 La punteggiatura, p. 16

comPetenza morfologica 19
Nel ME•book, alcuni esercizi di questa sezione Nel ME•book, attività autocorrettive
sono proposti in forma interattiva e autocorrettiva di analisi grammaticale da svolgere prima
in modo guidato e via via più autonomo

l L’artIcoLo
liVello 1 20
liVello 2 22
liVello 3 23
l IL nomE
liVello 1 24
liVello 2 26
liVello 3 28
l L’aGGEttIvo
liVello 1 30
liVello 2 32
liVello 3 34
l IL PronomE
liVello 1 36
liVello 2 38
liVello 3 40
l IL vErBo
liVello 1 42
liVello 2 46
liVello 3 50
l L’avvErBIo
liVello 1 52
liVello 2 54
liVello 3 55
l La PrEPoSIzIonE
liVello 1 56
liVello 2 58
liVello 3 59

VIII
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l La conGIunzIonE
liVello 1 60
liVello 2 62
liVello 3 64

comPetenza Sintattica 65
Nel ME•book, alcuni esercizi di questa sezione Nel ME•book, attività autocorrettive di analisi logica
sono proposti in forma interattiva e autocorrettiva della frase semplice e del periodo da svolgere
prima in modo guidato e via via più autonomo

l La SIntaSSI dELLa fraSE SEmPLIcE o ProPoSIzIonE


liVello 1 66
liVello 2 74
liVello 3 82
l La SIntaSSI dELLa fraSE comPLESSa o PErIodo
liVello 1 90
liVello 2 98
liVello 3 104

comPetenza leSSicale 109


Nel ME•book, alcuni esercizi di questa sezione
sono proposti in forma interattiva e autocorrettiva

l La formazIonE dELLE ParoLE


liVello 1 110
liVello 2 114
liVello 3 118
l IL SIGnIfIcato dELLE ParoLE
liVello 1 122
liVello 2 126
liVello 3 130
l quando E comE uSarE IL dIzIonarIo
liVello 1 134
liVello 2 136
liVello 3 138

comPetenza teStuale 139


Nel ME•book, alcuni esercizi di questa sezione
sono proposti in forma interattiva e autocorrettiva

liVello 1 140
liVello 2 154
liVello 3 166

IX
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inValSi 176
Nel ME•book, pdf e audio dei testi delle Prove ed esercizi
autocorrettivi. Inoltre altre Prove per allenarti all’Esame

l cLaSSE PrIma 176


l cLaSSE tErza 184

recuPero 193
morfologia
l L’articolo, p. 194 l Il nome, p. 194 l L’aggettivo, p. 195 l Il pronome, p. 196 l Il verbo, p. 197
l L’avverbio, p. 198 l La preposizione, p. 199 l La congiunzione, p. 200 l L’interiezione, p. 201

Sintassi
l La frase semplice e la frase minima, p. 202 l Il soggetto, p. 203 l Il predicato verbale
e nominale, p. 204 l L’attributo e l’apposizione, p. 206 l Il complemento oggetto, p. 207
l I complementi di specificazione, di termine, di denominazione, partitivo, d’agente e di
causa effciente, p. 207 l I complementi di causa e di fne, p. 209 l I complementi di mezzo
e di modo, p. 210 l I complementi di compagnia, di rapporto e di unione, p. 211 l I complementi
di qualità, di argomento e di materia, p. 212 l I complementi di luogo e di tempo, p. 213
l La frase complessa e la proposizione principale, p. 214 l La coordinazione e la subordinazione,
p. 215 l Le proposizioni soggettive e oggettive, p. 216 l La proposizione relativa, p. 216
l Le proposizioni fnali e causali, p. 217 l Le proposizioni consecutive, temporali e locative, p. 218
l Le proposizioni modali, strumentali, concessive, condizionali e il periodo ipotetico, p. 218
l Il discorso diretto e indiretto, p. 219

grammatica facile 220


Nel ME•book, trovi audio delle regole, Nel ME•book, trovi regole e attività facili, mappe attive,
delle consegne e dei testi degli esercizi carte “domanda-risposta” e attività autocorrettive

l L’articolo, p. 220 l Il nome, p. 224 l L’aggettivo, p. 230 l Il pronome, p. 237 l Il verbo, p. 243
l L’avverbio, p. 253 l La preposizione, p. 258 l La congiunzione, p. 261 l L’interiezione, p. 264
l La frase semplice e la frase complessa, p. 266 l Il soggetto, p. 268 l Il predicato, p. 271
l L’attributo e l’apposizione, p. 275 l Il complemento oggetto, p. 277 l I complementi
di specifcazione, di termine, d’agente e di causa effciente, p. 280 l I complementi di causa
e di fne, p. 285 l I complementi di mezzo o strumento, di modo o maniera, p. 288 l I complementi
di compagnia e di unione, p. 291 l I complementi di argomento e di materia, p. 294 l I complementi
di luogo e di tempo, p. 296 l Il periodo e la proposizione principale, p. 300 l Le proposizioni
coordinate e subordinate, p. 303 l Le proposizioni soggettive e oggettive, p. 306 l La proposizione
relativa, p. 310 l Le proposizioni fnali e causali, p. 313 l Le proposizioni consecutive, temporali
e locative, p. 316 l Le proposizioni strumentali, concessive e condizionali, p. 320 l Il discorso diretto
e il discorso indiretto, p. 324

X
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competenza ortografica

La competenza ortografca e fonologica è un requisito fondamentale per la co-


municazione orale e scritta. In questa sezione ti proponiamo un buon numero
di attività, organizzate in Schede, per esercitarti su tutte le principali diffcoltà
ortografche e fonologiche dell’italiano.
Ad ogni attività svolta corrisponde un punteggio: pertanto alla fne di ogni attività
puoi autovalutare il tuo grado di preparazione e quindi accedere all’argomento
successivo oppure, se il punteggio non fosse suffciente, devi ripassare quello
che non hai assimilato bene.
Nello svolgimento delle attività proposte hai sempre a disposizione dei box Memo,
che ti ricordano le principali regole e ti aiutano a risolvere l’esercizio attraverso
esempi.

Le 11 Schede vertono sui seguenti argomenti:


l i gruppi sce/scie
l i gruppi ce/cie e ge/gie
l i gruppi li/gli
l i gruppi ni/gn
l i gruppi cuo/quo, cua/cue/cui, qua/que/qui, cu/qu/cqu/qqu
l la lettera h
l la lettera z
l l’accento
l la divisione delle parole in sillabe
l l’elisione e il troncamento
l la punteggiatura

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Puoi svolgere
competenza ortografica questi esercizi
anche sul ME•book
Puoi svolgere
gli esercizi indicati
i gruppi sce/scie con questo simbolo
in modo autocorrettivo
sul ME•book

Memo Si scrive sempre sce: scena, pesce, discesa, tranne che


• nelle parole scienza e coscienza e nei loro derivati: scientifco, cosciente;
• nella parola uscière;
• in scìe (plurale di scìa).

1. indica con una crocetta l’unica coppia di parole che contiene un errore. [1 punto per l’individua-
zione corretta]
A. sceicco / rusciello B. scie / capisce C. discesa / ascesso D. moscerino / cosce
/1

2. In ciascuna delle seguenti frasi cancella, tra le parole date in alternativa, quella scritta in forma
scorretta. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. Giuseppe ha assistito a una scena/sciena molto divertente: un cane ha slacciato le scarpe al suo padrone.
2. Quest’anno, a Carnevale, il piccolo Fabio ha voluto vestirsi da scenziato/scienziato pazzo. 3. Il Mincio,
fume dell’Italia settentrionale, confuiscie/confuisce nel Po nella provincia di Mantova. 4. Marco dovrà farsi
un esame di coscenza/coscienza dopo il litigio con Federico. 5. Federica ha un ascendente/asciendente
positivo sulla sorella minore. 6. Il racconto delle tue vacanze mi incuriosiscie/incuriosisce parecchio. 7. Un
vero amico non ti tradisce/tradiscie mai.
/7

3. completa il seguente cruciverba. Tutte le parole corrispondenti alle defnizioni contengono i gruppi di
lettere -sce o -scie. Nella colonna evidenziata troverai un’altra parola contenente -sce o -scie. [2 punti
per ogni inserimento corretto] 1

1. Il contrario di salire. 2

2. Impianto di sollevamento per persone. 3

3. Lo sono la fsica, l’astronomia, la geologia e l’anatomia. 4


4. Ambiente per la rappresentazione dell’azione teatrale. 5
5. Simbolo dell’autorità del sovrano.
6
6. Lo fa un fore quando perde la propria freschezza.

/12

4. correggi gli errori del seguente breve testo e spiega a voce le ragioni dei tuoi interventi. [3 punti per
ogni individuazione e spiegazione corrette]
La classe 3ªC del liceo scentifco G. Marconi sta organizzando una rappresentazione teatrale di fne anno
ambientata in uno scienario futuristico. La scienografa e parte della trama sono ispirate a “E.T. l’extra-
terrestre” di Steven Spielberg. La scielta è caduta sul genere fantascentifco perché molti degli studenti
sono appassionati di entità extraterrestri e fenomeni paranormali.
/15

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 35
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 20 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 20 ripassa la regola ed esercitati ancora.

2 Competenza ortografica
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Schedario aUtocorrettiVo

i gruppi ce/cie e ge/gie

Memo Si scrive sempre ce e ge: dolce, luce, gelo, tranne che


• nel plurale dei nomi in -cìa e -gìa: farmacìe, bugìe, allergìe;
• nel plurale dei nomi in -cia e -gia quando -cia e -gia sono preceduti da
vocale: camicie, valigie, ciliegie (ma si vanno diffondendo anche le forme
valige, ciliege);
• nei nomi cielo e cieco ma non nei loro derivati: celeste, accecare;
• nei nomi in -iere e -iera: artifciere, pasticciere, raggiera (ma si vanno
diffondendo anche le forme pasticcere, raggera).

1. Nelle seguenti parole compaiono i gruppi -cie e -gie. indica con una crocetta l’unica parola scritta
correttamente. [1 punto per l’individuazione corretta]
A. ciena B. gielsomino C. buccie D. magie
/1

2. In ciascuna delle seguenti frasi cancella, tra le parole date in alternativa, quella scritta in forma
scorretta. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. Che peccato! Ha chiuso la storica pasticceria/pasticcieria in piazza. 2. Nonostante queste siano le giornate
più gelide/gielide e grigie della stagione, c’è molta giente/gente al parco. 3. Bisogna sostituire le cartuccie/
cartucce perché la stampante non ha inchiostro a suffcienza/suffcenza. 4. L’anno scorso Marco e Lidia sono
stati in crociera/crocera sul Nilo. 5. Il WWF lotta da anni contro l’utilizzo di pelli animali per la fabbricazione
di pellicce/pelliccie.
/7

3. trasforma al plurale le seguenti parole. [1 punto per ogni trasformazione corretta]


1. focaccia 5. torcia
2. buccia 6. allergia
3. mancia 7. camicia
4. bugia 8. pioggia
/8

4. Leggi il seguente breve testo e svolgi gli esercizi. [2 punti per ogni soluzione corretta]
Chiara e Paolo sono in vacanza al mare con i loro genitori. Stamattina sono corsi in spiaggia come freccie
e si sono cimentati in una serie di tuff acrobatici dalle rocce sulla costa. Poi hanno preso un po’ di sole
gustandosi un buon gelato sotto l’ombrellone.
1. Qual è il plurale di spiaggia?
2. Nel brano c’è un errore. individualo e correggilo.
3. Perché la parola rocce non vuole la -i?
4. Le parole genitori e gelato non vogliono la -i. Scrivi altre sei parole con i gruppi -ce o -ge.

/8
rifLetto SUL mio LaVoro
punteggio totale / 24
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 13 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 13 ripassa la regola ed esercitati ancora.

Schedario autocorrettivo 3
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competenza ortografica

i gruppi li/gli
Memo Di norma si usa gli- e non li-: bagaglio, consiglio, fglio.
Si usa li-
• all’inizio di parola: lieto, liana; fanno eccezione l’articolo gli e i pronomi
gliene, glielo ecc.;
• quando la l è doppia: allietare, allievo, sollievo;
• nelle parole in cui l’accento cade sulla i (malìa) e nei loro derivati (amma-
liàre);
• in parole che, per la loro origine dotta, riproducono la grafa latina: concilio,
cavaliere, esilio, vigilia;
• nei nomi di persona: Emilio, Virgilio; fanno eccezione Guglielmo e Gigliola.

1. indica con una crocetta la parola errata in ogni riga. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. A. abbigliamento B. bisbiliare C. moglie D. Giulia
2. A. lieve B. biliardo C. rilievo D. scoliera
3. A. bottiglia B. allievo C. portafolio D. cavaliere
/3

2. Nel seguente periodo individua l’errore e correggilo. [2 punti per la parola individuata e corretta]
“Vuoi un consiglio? Raggiungici con la tua famiglia nella nostra casa in montagna e trascorreremo tutti
insieme una meravigliosa vigiglia di Natale.”
Parola errata: Correzione: /2

3. completa le frasi, inserendo a seconda dei casi li o gli. [2 punti per ogni inserimento corretto]
1. Patrizia è in cerca di un appartamento ammobi ato da prendere in afftto. 2. La f a dei signori
Nicolosi studia il cinese. 3. Le spiagge austra ane sono tra le mete preferite da appassionati di
surf. 4. Per il compleanno, Anna mi ha regalato un ma one nuovo. 5. Dopo che io e Marco ci siamo
riconci ati ho provato una sensazione di grande sol evo. 6. La pattu a dei carabinieri fermò
un convo o contenente merci rubate. 7. In spiaggia Manuela ha trovato una conchi a molto bella.
/20

4. Leggi il seguente breve testo e svolgi gli esercizi. [1 punto per ogni soluzione corretta]
Claudio ha invitato Andrea e Marzia nella sua casa sul lago per una giornata all’insegna del riposo e del
divertimento. Per pranzo la mamma di Claudio ha preparato pasta aglio, oglio e peperoncino, fletti di
soliola al burro e torta di ciliegie. Nelle ore più calde del pomeriggio sarà un sollievo fare un tuffo nella
piscina di Claudio. Poi gli raggiungeranno altri amici. Dopo cena andranno tutti insieme al cinema.
1. Quanti errori ci sono nel brano?
A. nessuno B. 2 C. 3 D. 4
2. correggi gli eventuali errori qui di seguito.
3. La parola ciliegie è
A. corretta. B. errata, va sostituita con “cigliegie”. /3

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 28
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 16 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 16 ripassa la regola ed esercitati ancora.

4 Competenza ortografica
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
Schedario aUtocorrettiVo

i gruppi ni/gn
Memo Di norma si usa gn e non ni: degno, bagno, gnocco, compagno, ognuno.
Dopo il gruppo gn non ci vuole mai la i, tranne che nella parola compagnìa.
Si usa ni principalmente nelle parole che, per la loro origine dotta, riprodu-
cono la grafa latina: colonia, genio, niente.

1. Quanti errori ci sono nel seguente breve testo? indica con una crocetta la risposta corretta e correggi
gli eventuali errori. [2 punti per l’individuazione e la correzione esatte]
Quando fnisce la scuola a giunio, Martina trascorre una parte delle sue giornate tra le vigne dietro casa
dei suoi zii. Nel silenzio della campania, legge fumetti e disegna vignette ironiche e gegnali. Quando
terminerà la terza media si iscriverà al liceo artistico della sua città.
A. nessuno B. 1 C. 3 D. 4
Correzione: /2

2. In ciascuna delle seguenti frasi cancella, tra le parole date in alternativa, quella scritta in forma
scorretta. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. Quest’anno le classi del biengno/biennio parteciperanno ai campionati di matematica. 2. Maria ha una
tale smagna/smania di fnire il suo libro che non mi ha deniato/degnato di uno sguardo. 3. Voglio che ripo-
niate/ripognate i libri nell’apposito spazio sugli scaffali. 4. Potresti spegnere/speniere la luce quando esci
di casa, per cortesia? 5. Le lasagne/lasanie che prepara la signora Claudia sono deliziose! 6. Il postino ha
consegnato/conseniato un pacco per te. 7. Se vuoi fare un bagno/banio caldo, ti porto gli asciugamani puliti.
8. L’inseniante/insegnante di italiano ha assegnato/asseniato un tema sull’amicizia.
/10

3. completa il seguente cruciverba. Tutte le parole corrispondenti alle defnizioni contengono i gruppi di
lettere -gn o -ni. Nella colonna evidenziata apparirà un’altra parola contenente -gn o -ni. [2 punti per
ogni inserimento corretto] 1
1. Quello di fumo è usato dai pellerossa per comunicare. 2
2. Nella mitologia nordica, nani sapienti. 3
3. È la materia di cui sono fatti i tronchi degli alberi.
4
4. La moglie di mio fratello.
5
5. Insalata di frutta tagliata a piccoli pezzi.
/10

4. indica con una crocetta le due coppie di parole che contengono un errore. correggile sul quaderno
e scrivi una frase con ciascuna di esse. [1 punto per ogni individuazione corretta, 1 punto per ogni
correzione effettuata e 2 punti per ogni frase scritta correttamente]
ognuno / agnello consegna / calunnia regno / bomboniera
cigno / miniera opinione / segnalare compania / giardiniere
evegnenza / sostegno calcagna / patrimonio segnale / geranio
/8

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 30
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 17 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 17 ripassa la regola ed esercitati ancora.

Schedario autocorrettivo 5
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza ortografica

i gruppi cuo/quo, cua/cue/cui,


qua/que/qui, cu/qu/cqu/qqu
Memo • Si usa cuo nelle parole derivate da parole latine contenenti la sillaba co:
cuoco, scuola, innocuo.
• Si usa quo nelle parole che per lo più avevano quo anche in latino: quota,
quoziente, quotidiano, liquore;
• Si usa cua, cue, cui quando i gruppi ua, ue, ui non formano un dittongo:
in-no-cu-e, cu-i;
• Si usa qua, que, qui quando i gruppi ua, ue, ui formano dittongo: que-sto,
qua-dro.

1. indica con una crocetta la parola errata di ciascun gruppo di parole. Poi correggi gli errori nell’apposito
spazio. [2 punti per ogni individuazione e correzione effettuate]
1. A. loquace 2. A. quaderno 3. A. arquato
B. squisito B. quadro B. inquieto
C. squola C. equo C. liquido
D. quattro D. quore D. quaglia
Correzione: Correzione: Correzione:
/6

2. Leggi il seguente breve testo e svolgi gli esercizi. [2 punti per ogni soluzione corretta]
Quasi ogni settimana, terminato il doposquola, Jasmine va a trovare suo fratello maggiore Jamal, che
vive insieme ad altri due ragazzi in un quartiere tranquillo della città. Maria e Gianluca, i due coincuilini
di Jamal, sono molto simpatici: quando Jasmine va a trovarli, le fanno sempre trovare qualcosa di buono
da mangiare.
1. Quanti errori ci sono nel testo?
A. nessuno B. 1 C. 2 D. 3
2. correggi gli eventuali errori qui di seguito.
3. La parola tranquillo è scritta correttamente?
Sì, perché si usa qui quando il gruppo ui forma un dittongo.
No, perché si usa cui quando il gruppo ui non forma un dittongo. /6

3. completa le seguenti frasi inserendo a seconda dei casi i gruppi cu o qu. [2 punti per ogni inse-
rimento corretto]
1. Sono stati raccolti oltre undici intali di alimenti destinati alle persone povere. 2. Non essere in ieta:
el cane è inno o. 3. Domani mattina si svolgeranno le prove libere di Formula 1 sul cir ito di Sil-
verstone. 4. In un programma televisivo di iz ho visto vincere cospi e somme di denaro. 5. ando
pensi di passare a trovarmi? 6. Fabio è il più giovane oco ad avere vinto un premio internazionale.
7. Marisa e Filippo hanno compilato un estionario sulla gestione delle ferrovie in Italia. 8. A scuola
verrà organizzata una prova di eva azione antincendio. / 22

4. La frase La tensione tra i due paesi confnanti si è acuita è corretta? [4 punti per la risposta esatta
e la motivazione corretta]
A. Sì, perché
B. No, perché /4

6 Competenza ortografica
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
Schedario aUtocorrettiVo

Memo Il raddoppiamento del suono qu si scrive cqu: acqua, acquazzone, acque-


dotto… acquisto, nacque.
Fa eccezione soqquadro.

5. indica con una crocetta la frase che contiene l’errore. Poi correggi la parola errata. [2 punti per
l’individuazione e la correzione esatte]
A. Nella pittura ad acquerello non si usa il bianco, ma si lascia trasparire il colore della carta nella
zona che deve rimanere bianca.
B. Che profumo l’arrosto di tua mamma! Ho l’acquolina in bocca.
C. Il papà di Martina organizza un laboratorio estivo per insegnare a costruire acquiloni.
D. Il mio ricettario suggerisce di non sciacquare mai il riso prima della cottura.
Correzione:
/2

6. In ciascuna delle seguenti frasi cancella, tra le parole date in alternativa, quella scritta in forma
scorretta. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. La settimana prossima andremo a visitare l’aqquario/acquario di Genova.
2. Mentre rientravamo siamo stati sorpresi da un aqquazzone/acquazzone.
3. La notizia ha messo a soqquadro/socquadro l’intera classe.
4. Lo scrittore Gianni Rodari naqque/nacque in un paese sul Lago d’Orta nel 1920.
5. L’acqua/aqqua del mare stamattina era davvero gelida.
6. Non appena il flm cominciò, tutti gli spettatori nella sala taqquero/tacquero.
7. Al suo rientro la mamma si compiacque/compiaqque dell’ordine nella camera di Enrica.
8. Alessandro non riesce a trovare il piccolo Simone, che se ne sta acquattato/aqquattato in silenzio dietro
l’albero.
/8

7. completa il seguente cruciverba. Tutte le parole corrispondenti alle defnizioni contengono i gruppi
di lettere -qu o -cqu. Nella colonna evidenziata troverai un’altra parola contenente -qu o -cqu. [2 punti
per ogni inserimento corretto]
1
1. Il suono del telefono.
2
2. Comprare qualcosa.
3. Tipo di pesca che si pratica sottacqua. 3

4. All’incirca. 4

5. Rapace dalla vista acuta. 5


6. Giornale che esce tutti i giorni. 6

/12

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 60
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 35 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 35 ripassa la regola ed esercitati ancora.

Schedario autocorrettivo 7
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza ortografica

La lettera h
Memo La lettera h non si pronuncia, viene usata come segno grafco:
• per indicare che c e g hanno suono duro anche se sono seguite dalle vocali
e e i: pochi, schermo, preghiera, righello;
• per distinguere le voci del verbo avere da parole che si pronunciano allo
stesso modo: ho, hai, ha, hanno;
• nelle interiezioni esclamative: Ah!, Oh!, Eh!, Ohimè!
La lettera h compare inoltre come iniziale di varie parole latine (habitat,
humus) e straniere (hotel, hamburger, hobby, hostess).

1. completa le seguenti frasi scrivendo nel quadratino la lettera h quando è necessario. [1 punto per
ogni inserimento corretto]
1. abbiamo scritto a Simona, ma lei non ci a risposto.
2. Chi di voi a portato a scuola il dizionario?
3. o convinto Chiara a iscriversi a un corso di fotografa. /3

2. indica, barrando la casella opportuna, se la grafa delle seguenti parole è corretta C o errata E .
[1 punto per ogni individuazione corretta]
1. abitat C E 4. hotel C E 7. Imalaya C E
2. hobby C E 5. ardware C E 8. ostess C E
3. orror C E 6. husky C E 9. amburger C E /9

3. completa ciascuna delle seguenti frasi scegliendo la forma corretta tra quelle indicate in parentesi.
[1 punto per ogni inserimento corretto]
1. L’abete bianco fa parte della specie delle piante (agifoglie/aghifoglie) . 2. Luca (è/e/
he) andato a provare con il suo gruppo perché stasera (a/ah/ha) un concerto. 3. Domani sera
andrò in pizzeria con le mie (amiche/amice) . 4. Mancano (poci/pochi) giorni alla
fne dell’(hanno/anno) scolastico. 5. (He/E/Eh) , sapessi la fatica che (ho/oh/o)
fatto per spostare questo armadio! 6. Ricordati di controllare gli avvisi in (bacheca/baceca) .
7. Alcuni turisti (hanno/anno) avvistato un banco di delfni vicino alla costa. / 10

4. Leggi il seguente brano e sottolinea gli errori. [1 punto per ogni individuazione corretta]
“Cosa sai dei draghi?” “Sono grandi, anno le ali, volano, anno un carattere diffcile, soprattutto da quando
gli uomini li hanno massacrati, e sono i tenutari degli antichi segreti del mondo e, loro, le scritte runiche
le sanno leggere, mica come gente che conosco io, non faccio nomi, che le scambia per ghirigori...”.
“Dobbiamo trovare l’ultimo drago e l’ultimo...”.
“L’ultimo elfo” fnì il piccolo. “Poverino! L’ultimo elfo. Deve essere terribile essere l’ultimo elfo. Essere
sempre solo. Ha parte che questo vuol dire che gli elf non ci saranno più. È atroce. ATROCE. Mi viene
male solo ha pensarci”.
(adattato da S. De Mari, L’ultimo elfo, Salani)
/4

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 26
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 15 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 15 ripassa la regola ed esercitati ancora.

8 Competenza ortografica
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
Schedario aUtocorrettiVo

La lettera z
Memo La lettera z non viene mai raddoppiata:
• nei nomi terminanti in -ione: azione, stazione, informazione;
• nei nomi terminanti in -zia, -zie, -zio e nei loro derivati: polizia, astuzie,
giudizio.
Fanno eccezione i nomi derivanti da nomi con z doppia (pazzia da pazzo,
organizziamo da organizzare) e di origine straniera (es. razzia).
1. indica con una crocetta la frase che contiene un errore nell’uso della z. [1 punto per l’individua-
zione corretta]
A. Uscire di casa con questo tempaccio sarebbe una pazzia.
B. Indossare questo paio di scarpe strette è un supplizzio.
C. Marta sta organizzando il suo itinerario di viaggio nel Salento.
D. I ladri hanno fatto razzia di tutti gli oggetti di valore presenti in casa. /1

2. Scrivi i nomi che derivano dai seguenti verbi. [2 punti per ogni parola scritta correttamente]
1. informare 5. intendere 9. applicare
2. iscrivere 6. dichiarare 10. giudicare
3. moderare 7. cancellare 11. balbettare
4. apparire 8. realizzare 12. pulire
/24

3. Nelle seguenti frasi sottolinea le parole scritte in modo errato e correggile nell’apposito spazio. Non
tutte le frasi contengono errori. [2 punti per ogni individuazione e correzione effettuate]
1. Il dietologo ha spiegato ad Anna le norme di una corretta alimentazzione. 2. Dopo
l’incidente, l’auto è stata portata dal carrozziere. 3. Il ricercatore non ha analizzato accu-
ratamente i risultati del suo studio. 4. Per domani mattina è prevista la cancellazzione di
tutti i voli a causa dello sciopero. 5. Facciamo colazzione insieme?
6. Il fratello maggiore di Carlo è andato a lavorare nell’azzienda del padre. 7. È stata
una pazzia schierare questa squadra durante l’ultima partita di campionato! 8. Ho le
allucinazzioni o quelli sono Pietro e Giulia? /10

4. completa il seguente breve testo scegliendo l’alternativa corretta. Poi svolgi gli esercizi. [1 punto per
ogni individuazione e per ogni soluzione corrette]
Durante l’interrogazzione/interrogazione di recupero la professoressa di matematica ha chiesto a Davide di
svolgere un esercizio/esercizzio alla lavagna. Preso dall’agitazzione/agitazione, Davide ha tentennato nella
risoluzione/risoluzzione di una sottrazzione/sottrazione, ma una volta che si è tranquillizzato è riuscito a
completare correttamente l’operazzione/operazione. Per fortuna! Se avesse sbagliato si sarebbe sorbito
un bel predicozzo/predicozo della prof!
1. Qual è il contrario di sottrazione in matematica?
2. La parola tranquillizzato è scritta correttamente? A. Sì. B. No.
3. Se hai risposto “No” correggi l’eventuale errore qui di seguito. /10

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 45
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 26 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 26 ripassa la regola ed esercitati ancora.

Schedario autocorrettivo 9
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza ortografica

L’accento
Memo I monosillabi di norma non sono mai accentati: do, so, sa, fa, a, su.
I monosillabi sono accentati quando contengono un dittongo: più, giù, già.
Attenzione: qui e qua si scrivono senza accento.

1. Nella frase Non ho piu energie: ho bisogno di riposo c’è un errore nella scrittura dei monosillabi?
indica con una crocetta la risposta corretta. [1 punto per l’individuazione corretta]
A. No, perché i monosillabi non sono mai accentati.
B. Sì, perché “dì” andrebbe accentato.
C. Sì, perché andrebbero accentati sia “più” sia “dì”.
D. Sì, perché “più” andrebbe accentato. /1

2. In ciascuna delle seguenti frasi cancella, tra le parole date in alternativa, quella scritta in forma
scorretta. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. Nunzio mì/mi ha spiegato ciò/cio ché/che è successo ieri. 2. Sé/Se continuerete sù/su questa strada,
sarete promossi. 3. Cecilia non sta/stà molto bene. 4. Marco sà/sa sempre cosa fare. 5. La mia amica
Pauline viene da/dà Londra. 6. Roberto è/e là/la in fondo al corridoio. 7. Cosa ne/né dici di andare insieme
in piscina? 8. Sì/Si o no/nò? Deciditi una buona volta! 9. Marina non ci/cì da/dà mai retta!
/15

3. Nelle seguenti frasi i monosillabi evidenziati in corsivo non sono stati accentati. inserisci l’accento
sui monosillabi che lo richiedono. [1 punto per ogni inserimento corretto]
1. Martina, hai gia fnito tutti i compiti? 2. Non so se ci siamo capiti. 3. Andrea non puo andare a lezione di
chitarra a causa dell’infuenza. 4. Se fossi qui al posto nostro, capiresti meglio la situazione. 5. La squadra
deve impegnarsi di piu se vuole vincere il campionato. 6. Ti va di andare a pranzo insieme? 7. Se inizierai
a lavorare su questo progetto, non te ne pentirai. 8. Amin si e slogato una caviglia cadendo giu dalle scale.
/5

4. Scrivi cinque frasi, una per ciascuno dei seguenti monosillabi. [3 punti per ogni frase corretta]
1. su
2. sto
3. qua
4. da
5. giù /15

Memo CON L’ACCENTO SENZA L’ACCENTO


ché (congiunzione = perché) che (pronome e congiunzione)
dà (verbo) da (preposizione)
dì (nome = giorno) di (preposizione)
è (verbo) e (congiunzione)
là (avverbio) la (articolo e pronome)
lì (avverbio) li (pronome)
né (congiunzione) ne (pronome e avverbio)
sé (pronome) se (congiunzione)
sì (avverbio) si (pronome)
tè (nome) te (pronome)

10 Competenza ortografica
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
Schedario aUtocorrettiVo

5. Nella frase Chifadasefapertre sono stati tolti gli spazi ed è stato cancellato un accento. riscrivila in
modo corretto. [1 punto per la riscrittura corretta della frase]
Frase corretta: /1

6. La frase L’India è il maggior produttore di te è corretta? indica con una crocetta la risposta corretta
e completa la frase. [2 punti per l’indicazione e la motivazione corrette]
A. Sì, perché
B. No, perché /2

7. completa le seguenti coppie di frasi con il monosillabo mancante indicato in parentesi. Tieni conto
che una delle due frasi richiede la forma con accento, l’altra quella non accentata (attenzione: in una
sola coppia entrambe le frasi richiedono la stessa forma). [1 punto per ogni inserimento corretto]
1. Ripassate il capitolo sull’ortografa, domani ci esercitiamo. / Il libro sto leggendo è veramente
appassionante. (che/ché) 2. sei giù di morale chiamami. / Ognuno faccia da . (se/sé) 3. Non
insistere: non voglio parlare. / Non ho visto sentito nulla. (ne/né) 4. quanto tempo sei
qui? / Laura mi una mano con le pulizie. (da/dà) 5. Vincenzo lavora anche domenica. / Rifetti
prima parlare. (di/dì) 6. Non so ancora se la mamma mi dirà di o di no. / libera un posto
oppure no? (si/sì) 7. Le tue scarpe sono , vicino al letto. / Non avevo notati. (li/lì) 8. lo
ripeto: non posso aiutarti. / Preferisci un po’ di o di caffè? (te/tè) / 16

8. Leggi il seguente testo e svolgi gli esercizi. [1 punto per ogni soluzione corretta]
“Chi parla?” chiese.
“Anders Bergsten. Sono Anders.”
“Cosa c’è? Dov’è?” La voce di Barck suonava perfettamente sveglia e preoccupata.
“So chi ha ucciso Jan Y.”, mormorò Anders. “e Petersén.”
5 “Non può parlare un po’ più forte? Non sento.”
Anders ripeté quello che aveva detto, a voce più alta ché osava.
“Chi?” chiese Barck eccitato. “Lo dica, per amor del cielo! Lo dica!”
Anders Bergsten non arrivò a pronunciarlo. Nel momento in cui il nome gli afforava sulle labbra sentì
un oggetto afflato penetrargli obliquamente nel collo da dietro a sinistra.
10 “E stata…” fu tutto quello che riuscì a dire in un gorgoglio.
“Chi?” gridò Barck al telefono.
Non sentì altro che il rumore del cellulare che scivolava dalla mano di Anders e cadeva sul pavimento.
(adattato da B. Larsson, I poeti morti non scrivono gialli, Iperborea)

1. Quanti errori ci sono nel testo che hai letto?


A. nessuno B. 1 C. 2 D. 3
2. Nell’espressione So chi ha ucciso Jan Y. (riga 4) la parola So è scritta correttamente?
A. Sì. B. No.
3. Nell’espressione da dietro (riga 9) la parola da è scritta correttamente?
A. Sì. B. No.
4. Scrivi una frase con la parola dà accentata.
/4

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 59
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 34 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 34 ripassa la regola ed esercitati ancora.

Schedario autocorrettivo 11
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza ortografica

La divisione delle parole in sillabe


Memo • Vocale o dittongo iniziali di parola seguiti da consonante costituiscono da
soli una sillaba (a-mi-co, au-gu-ri, io-no-sfe-ra).
• Una consonante semplice fa sillaba con la vocale o il dittongo che la se-
guono (vo-to, ca-ni-le).
• Le consonanti doppie e cq si dividono sempre tra due sillabe (sas-so, ac-qua).
• Gl, ch, gh, gn, sc (digrammi) e gli più vocale, sci più vocale (trigrammi) non
si dividono mai (spa-go, gnoc-chi, sce-na, ba-chi, f-glia-stro, bi-scia).
• Due o più consonanti fanno sillaba con la vocale che segue se insieme
possono trovarsi all’inizio di parola (de-sti-no, o-ste).
• Le vocali di un dittongo o di un trittongo non si dividono mai e formano
una sola sillaba (pie-de, u-ra-nio, a-iuo-la).
• Le vocali di uno iato appartengono a due sillabe diverse (e-ro-e, te-a-tro).

1. risolvi il seguente rebus. Otterrai due parole: un nome di tre sillabe e un aggettivo di cinque. [2 punti
per la risoluzione corretta]

a inSU to /2

2. dividi le seguenti parole in sillabe. [1 punto per ogni parola correttamente sillabata]
1. magnetismo; 2. acquedotto; 3. giornata; 4. baule; 5. aeroplano; 6. crociera; 7. nostalgia; 8. fruscio;
9. unguento; 10. abbigliamento; 11. schiuma; 12. poeta; 13. ascensore; 14. coscienza; 15. sportello;
16. baita; 17. istruzione; 18. lealtà
/18

3. correggi gli errori nella divisione in sillabe delle seguenti parole. [1 punto per ogni correzione effettuata]
DIVISIONE CORRETTA DIVISIONE CORRETTA
1. fa-u-na 6. ta-gli-e-re
2. ri-scia-cqua-re 7. a-u-men-to
3. aiu-to 8. ci-li-e-gi-a
4. f-o-ri-re 9. guai-re
5. con-sue-to 10. con-si-gli-o
/10

4. trasforma le seguenti parole aggiungendo una o più sillabe all’inizio, alla fne e all’interno (tra le
sillabe correttamente suddivise). [3 punti per ogni parola adeguatamente trasformata]
1. mori a-mo-ri, mo-ri-re, mo-to-ri 5. toro
2. pieno 6. vano
3. porre 7. pere
4. sola 8. riso
/24
rifLetto SUL mio LaVoro
punteggio totale / 54
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 31 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 31 ripassa la regola ed esercitati ancora.

12 Competenza ortografica
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
Schedario aUtocorrettiVo

L’elisione e il troncamento
L’elisione
Memo L’elisione è obbligatoria:
• con gli articoli lo e la e le preposizioni composte con tali articoli: l’uomo,
l’uva, dell’amico, all’antica, sull’opera;
• con l’aggettivo dimostrativo quello/a: quell’istrice, a quell’età;
• con gli aggettivi bello/a e santo/a: bell’e fatto, sant’Ambrogio, sant’Angela;
• con l’avverbio ci davanti a voci verbali che iniziano per e: c’è, c’erano;
• con la congiunzione anche seguita dai pronomi personali io, egli, esso,
essa, essi, esse: anch’io (raro anche io);
• in alcune formule fsse come senz’altro, tutt’al più, mezz’ora, tutt’altro,
nessun’altra, l’altr’anno, a quattr’occhi, pover’uomo, d’ora in poi, d’altronde.
L’elisione è facoltativa:
• con l’articolo indeterminativo femminile una: un’asta oppure una asta;
• con gli aggettivi dimostrativi questo/a: quest’albero oppure questo albero,
quest’attività oppure questa attività;
• con i pronomi personali lo e la, a patto che il contesto permetta di capire
se la forma elisa l’invitai sta per “lo invitai” o per “la invitai”;
• con le particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi, ne: m’avvicinai o mi avvicinai;
• con la preposizione di: uno sguardo d’intesa oppure di intesa.

1. considera la frase Lucia ha avuto proprio un’idea fantastica. Nell’espressione un’idea… [1 punto
per la risposta corretta]
A. l’apostrofo è scorretto perché con gli articoli indeterminativi femminili non si pratica l’elisione.
B. l’apostrofo è corretto perché con gli articoli indeterminativi femminili è possibile praticare l’elisione.
C. l’apostrofo è scorretto perché l’elisione è vietata con gli articoli indeterminativi maschili.
D. l’apostrofo è corretto perché con gli articoli indeterminativi femminili si deve praticare l’elisione.
/1

2. Nelle seguenti frasi non è mai praticata l’elisione. indica con una crocetta la frase errata, poi riscrivila
correttamente. [1 punto per l’individuazione e 1 punto per la correzione]
A. Mio nonno fu sempre innamorato di sua moglie: la amò fno alla fne.
B. Il tempo di attesa allo sportello della banca è infnito.
C. Quella anfora è di epoca etrusca.
D. Questa insalata andrebbe condita con un po’ di olio.
Frase corretta: /2

3. indica quale tra le seguenti coppie è la frase corretta. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. A. Marco è proprio un bello imbusto. B. Marco è proprio un bell’imbusto.
2. A. Lisa andrà a studiare all’estero. B. Lisa andrà a studiare allo estero.
3. A. C’erano alla festa Anna e Luca? B. Ci erano alla festa Anna e Luca?
4. A. L’abbazia di Sant’Antimo è in stile romanico. B. L’abbazia di Santo Antimo è in stile romanico.
5. A. Il motore di quella auto è danneggiato. B. Il motore di quell’auto è danneggiato.
6. A. Lo altr’anno il ciliegio ha dato più frutti. B. L’altr’anno il ciliegio ha dato più frutti.
/6

Schedario autocorrettivo 13
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza ortografica

4. Nelle seguenti frasi non è mai stata praticata l’elisione. praticala tu dove è opportuno, scrivendo tra
parentesi la grafa corretta. [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. Siamo della idea di andare al mare questo fne settimana. ( ) 2. Cosa ci entra questo
con il mio discorso di ieri? ( ) 3. Il capitano reputò quello equipaggio il più adatto alla impre-
sa. ( )( ) 4. Riuscirai senza altro a superare lo esame dopo tanto studio.
( )( ) 5. Ci vediamo davanti alla chiesa di Santa Anna. ( )
6. Cucinerò le lasagne una altra volta. ( ) 7. Non mi interessa la musica pop, tutto al più
quella rock. ( )( )
/10
Il troncamento

Memo Il troncamento è la caduta della vocale o della sillaba fnale di una parola
davanti alla vocale o alla consonante iniziale della parola seguente. A diffe-
renza dell’elisione, non è segnalato dall’apostrofo. Ciò accade:
• con l’articolo uno e i suoi composti alcuno, nessuno, ciascuno: un amico,
un giorno, nessun sollievo, ciascun posto, in alcun modo;
• con l’aggettivo buono: buon uomo, buon gusto;
• con l’aggettivo bello, ma solo davanti a parole inizianti per consonante:
bel giorno;
• con l’aggettivo santo, ma solo davanti a un nome proprio iniziante per
consonante: san Paolo;
• con quello, ma solo davanti a parole inizianti per consonante: quel libro;
• con i nomi signore, professore, dottore, ingegnere, cavaliere, frate e
suora seguiti da un nome proprio: il signor Antonio, il professor Zanoni,
il dottor Bianchi, l’ingegner Consolandi, fra Cristoforo, suor Federica;
• con parole come amore, bene, fore, fne, fno, male ecc., quando sono
usate in particolari espressioni fsse: amor proprio, ben detto, in fn dei conti...
Il troncamento è vietato davanti alle parole inizianti per s+vocale, x, z, ps,
gn: uno sciocco, uno psicologo.

5. Nell’espressione Un autostoppista sorridente l’autostoppista è… [1 punto per l’individuazione corretta]


A. un uomo. C. non è possibile dirlo perché autostoppista è un nome invariabile per genere.
B. una donna. D. non è possibile dirlo perché sorridente è un aggettivo invariabile per genere.
/1

6. Nella frase Lo scrittore si è frmato con un pseudonimo, un… [1 punto per l’individuazione corretta]
A. è un errore perché il troncamento è vietato davanti alle parole inizianti con ps.
B. è scritto correttamente perché il troncamento è consigliato davanti alle parole inizianti con ps.
C. è scritto correttamente perché il troncamento è obbligatorio davanti alle parole inizianti con ps.
D. è un errore perché il troncamento è vietato con gli articoli indeterminativi maschili. /1

7. Nelle seguenti frasi sottolinea e correggi gli errori nell’uso dell’apostrofo. [1 punto per ogni indivi-
duazione e correzione]
1. Vedo che sei di buon’umore stamattina. 2. Qual’è la gonna che mi dona di più?
3. Nessun’altro mi è stato vicino come te. 4. Quando superò
l’esame, Guido lanciò un’urlo di gioia. 5. Questa partita è stata un buon’esordio in
campionato. 6. Filippa non disse nulla per amor’proprio. 7. Cia-
scun’esercizio dovrà essere eseguito in coppia. /7

14 Competenza ortografica
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Schedario aUtocorrettiVo

Memo Il troncamento si distingue dall’elisione perché la parola che lo subisce non


ha l’apostrofo. Fanno eccezione: po’ (= poco): un po’ di latte; be’ (= bene):
be’, ne riparleremo; mo’ (= modo): a mo’ di esempio; to’ (= togli, nell’antico
signifcato di “prendere”): to’, prendi.
Vanno apostrofati inoltre gli imperativi tronchi dei verbi dare, dire, fare, stare,
andare (anche se le forme fa, sta, va sono spesso accettate): da’ (= dai), di’
(= dici), fa’ (= fa, fai), sta’ (= sta, stai), va’ (= va, vai).
Una sola parola ha il troncamento segnato dall’accento: si tratta del nome
piè (= piede): a piè di pagina, a piè fermo, a ogni piè sospinto.

8. completa le seguenti frasi, scegliendo fra i monosillabi elencati qui di seguito. [1 punto per ogni
inserimento corretto]
da’ • da • po’ • va’ • va • fa’ • fa • sta’ • sta • be’ • di’ • di
1. tranquillo. Marta provvedendo a ogni cosa in tua assenza. 2. Mina è in diffcoltà con gli
esercizi di grammatica: a darle una mano. 3. a Sonia venire in cucina. 4. Impara
Cristina. 5. Non riesco a venire al cinema questa sera. , sarà per la prossima volta. 6. più at-
tenzione quando trasporti oggetti fragili. 7. un più di fducia a questi ragazzi! 8. Posso alzare il
riscaldamento? bene: in effetti molto freddo. /12

9. I testi poetici ricorrono al troncamento con maggiore frequenza rispetto alla lingua comune. Ti pro-
poniamo qui alcuni versi di una nota poesia di Giacomo Leopardi, La quiete dopo la tempesta. Leggi
il brano e svolgi gli esercizi. [1 punto per ogni soluzione corretta]
Passata è la tempesta: L’artigiano a mirar l’umido cielo,
odo augelli far festa, e la gallina con l’opra in man, cantando,
tornata in su la via, fassi in su l’uscio; a prova
che ripete il suo verso. Ecco il sereno vien fuori la femminetta a còr dell’acqua
5 rompe là da ponente, alla montagna; 15 della novella piova;
sgombrasi la campagna, e l’erbaiuol rinnova
e chiaro nella valle il fume appare. di sentiero in sentiero
Ogni cor si rallegra, in ogni lato il grido giornaliero.
risorge il romorio Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
10 torna il lavoro usato. 20 per li poggi e le ville…
(da G. Leopardi, Canti, Mondadori)

1. Nel testo quanti fenomeni di troncamento ci sono?


A. 5 B. 6 C. 7 D. 8
2. Che tipo di fenomeno è presente nell’espressione fassi in su l’uscio?
/2

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 42
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 24 procedi con la scheda successiva.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 24 ripassa la regola ed esercitati ancora.

Schedario autocorrettivo 15
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competenza ortografica

La punteggiatura
La virgola

Memo È vietato inserire la virgola:


• tra il soggetto e il verbo: Paolo , uscì di corsa.
• tra il verbo e il complemento oggetto: Ada mangia , una mela.
• tra il verbo essere e il nome del predicato: Mia sorella Chiara è , una bella
ragazza.
• tra la proposizione principale e la sua subordinata soggettiva/oggettiva/inter-
rogativa indiretta: È evidente , che ha ragione. Fammi sapere , quando verrai.

È preferibile non inserire la virgola:


• davanti a né, o, oppure quando usati in una elencazione: Non vuole , né
mangiare , né dormire.
• davanti alla seconda congiunzione di una correlazione: Sia Paolo , sia Javier
parlano lo spagnolo.

1. indica in quale delle seguenti frasi si fa un uso scorretto della virgola e spiega perché. [2 punti per
l’individuazione e la risposta corrette]
A. Il vento, spazzò tutte le foglie.
B. Per il forte vento il marciapiede si era riempito di foglie secche, cartacce, polvere.
C. Oggi c’è un sole stupendo, ma c’è un forte vento.
D. Ricordati, Martina, di chiudere le fnestre: c’è un vento molto forte.
Nella frase la virgola è scorretta in quanto /2

2. indica con una crocetta a che cosa servono le virgole all’interno della frase Le previsioni meteo-
rologiche, si sa, possono sbagliare. [1 punto per l’individuazione corretta]
A. Servono a dividere le parole di un elenco.
B. Servono a separare due frasi senza utilizzare la congiunzione “e”.
C. Servono a isolare un inciso, separando dal resto del testo parole che si potrebbero togliere.
D. Servono a isolare un vocativo, cioè a separare il nome della persona a cui ci si rivolge interpellandola.
/1

3. individua dove andrebbe inserita la virgola nella frase Stanotte ho dormito poco tuttavia non sono
stanco. [1 punto per l’individuazione corretta]
A. subito dopo stanotte. C. subito dopo poco.
B. subito dopo ho dormito. D. subito dopo tuttavia. /1

4. Nelle seguenti frasi sono stati inseriti dei quadratini nei punti dove potrebbero esserci delle virgole.
inserisci le virgole solo nelle posizioni corrette. [1 punto per ogni inserimento corretto]
1. Angela infortunata da un paio di settimane non potrà giocare la fnale di campionato con la sua
squadra.
2. Per la pasta della pizza avrei bisogno di 1 chilo di farina 25 grammi di lievito di birra mezzo
litro d’acqua un po’ di sale olio e zucchero.
3. Se non foste stanchi potremmo visitare ancora la rocca della città la torre campanaria la
piazza e il museo degli armamenti.
4. Lucio essendosi appassionato di fotografa si è iscritto a un corso e suo padre gli ha regalato
per il compleanno una macchina professionale.

16 Competenza ortografica
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Schedario aUtocorrettiVo

5. L’estate scorsa sono stata a Oxford graziosa cittadina universitaria per approfondire la cono-
scenza dell’inglese.
6. Luisa ha ereditato la sua passione per gli animali da sua madre che è una veterinaria.
7. Non so se indossare una maglietta a mezze maniche o una felpa: non fa né troppo caldo né
troppo freddo.
/14

5. In alcune delle seguenti frasi compaiono alcuni errori nell’uso della virgola. cancellale quando sono
usate in maniera scorretta. [1 punto per ogni cancellazione corretta]
1. La maggior parte dei miei compagni di classe, pratica almeno uno sport.
2. Il padre di Luigi è, uno scrittore e presenterà, il suo nuovo libro in una libreria del centro.
3. Il computer, ricevuto in regalo dai miei genitori per il compleanno, dà qualche problema durante la fase
di avvio.
4. Non dimenticare, di rinnovare l’abbonamento mensile del treno, perché domani è il primo giorno del mese.
5. Spero, che Laura abbia un buon motivo per non essere venuta alla festa.
6. Il professore chiese agli studenti, di svolgere la verifca in silenzio.
7. Matteo, puoi prestarmi gli appunti che hai preso ieri durante la lezione di storia?
8. Di’ a Carlo, di mettersi il cappotto perché fa freddo.
/7

I due punti

Memo I due punti non si mettono mai:


• tra il predicato verbale e il suo complemento oggetto, anche nel caso in
cui questo sia costituito da un elenco di oggetti o di persone: La mamma
ha comprato : carne, uova, pasta e olio.
• tra il verbo essere e il nome del predicato, anche nel caso che i nomi del
predicato siano più di uno: Lisa è: alta, atletica e per di più molto simpatica.

6. indica con una crocetta da che cosa potrebbero essere sostituiti i due punti nella frase In biblioteca
è richiesto il silenzio: se si parla a voce alta si disturba chi sta leggendo. [1 punto per l’individua-
zione corretta]
A. ma B. perché C. però D. quindi
/1

7. indica, barrando la casella opportuna, se in ciascuna delle seguenti frasi i due punti sono usati
in modo corretto C (sono 3) o errato E (sono 5). [1 punto per ogni individuazione corretta]
1. Marta non sta molto bene: dovrebbe tornare a casa e riposare un po’. C E
2. Amina è sempre stata per Daria: un’ottima amica. C E
3. La punteggiatura è un insieme di segni convenzionali: serve a scandire il fusso
delle parole in un testo. C E
4. Una volta aperta, la confezione va riposta in frigorifero: per una più duratura conservazione. C E
5. All’ingresso dell’albergo sono stati ammassati: valigie, borse e borsoni. C E
6. Davide ha già preparato tutto: astuccio, quaderni, libri e fogli da disegno. C E
7. Marco è: un ottimo giocare di pallacanestro. C E
8. Vorrei che mi spiegassi la ragione per cui, in questi giorni, sei così: sbadato, nervoso,
triste e poco disponibile. C E
/8

Schedario autocorrettivo 17
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Nome: Manuel Francesco
competenza ortografica

8. Leggi il testo e svolgi gli esercizi che seguono. [1 punto per ogni soluzione corretta]
Una macchia nera si staglia contro il cielo rosa e arancione del tramonto di Roma. Si muove come fosse
fumo denso in preda a violente raffche di vento che lo scagliano in ogni direzione.
Basta mettere a fuoco e si vedono gli autori di questo spettacolo: migliaia e migliaia di uccelli che sem-
brano volare come fossero un individuo solo, una “mandria” sterminata che sfreccia a oltre 40 chilometri
5 orari. Gli autori di questi strabilianti disegni sono i famosi storni, piccoli uccelli che ogni autunno migrano
dal Nord Europa per venire a trascorrere l’inverno in Italia. Ma come fanno a muoversi all’unisono? “Alla
base c’è semplicemente l’imitazione”, spiegano Irene Giardini e Andrea Cavagna, due fsici che da anni
studiano il moto degli uccelli. “Ciascuno storno cerca semplicemente di fare quello che fanno i vicini. È
una forma di reazione a catena.”
(adattato da «National Geographic KiDS», settembre 2011)

1. Nella frase si vedono gli autori di questo spettacolo: migliaia e migliaia di uccelli che sembrano volare
come fossero un individuo solo (righe 3-4), si potrebbero sostituire i due punti con una virgola seguita
da una congiunzione. Quale?
A. infatti
B. quindi
C. ossia
D. nondimeno

2. Alla riga 4 la parola mandria è messa tra virgolette perché


A. viene riportata una citazione.
B. viene riportato un discorso diretto.
C. la parola è messa in evidenza.
D. la parola è usata in modo improprio.

3. La frase Gli autori di questi strabilianti disegni sono i famosi storni potrebbe essere proposta nella
forma Gli autori di questi strabilianti disegni, sono i famosi storni (riga 5)? indica con una crocetta la
risposta corretta e completa la frase.
Vero, perché
Falso, perché

4. Alla riga 6 vengono aperte le virgolette perché


A. viene riportata una citazione.
B. viene riportato un discorso diretto.
C. le parole sono usate in senso metaforico.
D. le parole sono usate in modo improprio.
/4

rifLetto SUL mio LaVoro


punteggio totale / 38
Se hai ottenuto un punteggio superiore a 22 hai completato il percorso di competenza ortografca.
Se hai ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 22 ripassa la regola ed esercitati ancora.

18 Competenza ortografica
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Nome: Manuel Francesco

competenza morfologica

Avere una adeguata competenza morfologica, cioè saper usare le regole della
morfologia per comprendere e produrre testi chiari e corretti, è un requisito fon-
damentale per consolidare la propria padronanza linguistica.

Per sviluppare la competenza morfologica ti proponiamo un percorso su 3 livelli


di diffcoltà, contraddistinti da tre diversi colori: giallo per il livello base, rosso per
il livello intermedio e blu per il livello avanzato. In particolare:

1 gli esercizi del livello 1 hanno la funzione di aiutarti a consolidare le cono-


scenze e le competenze di base della morfologia, ne affrontano cioè tutti gli
aspetti fondamentali in modo semplice e graduale;

2 nel livello 2 trovi esercizi di classifcazione, completamento e trasformazione


utili a consolidare le conoscenze e competenze di base a partire da frasi
più complesse;

3 gli esercizi del livello 3 mettono alla prova le tue competenze morfologiche in
modo complessivo, facendoti lavorare su brevi testi e proponendoti attività di
riscrittura e di produzione.

Nello svolgimento delle attività di ciascuno di questi 3 livelli hai sempre a dispo-
sizione dei box Memo, che ti ricordano le principali regole e ti aiutano a risolvere
gli esercizi attraverso esempi.
Puoi infne valutare il tuo livello di apprendimento con la Prova : tre rapidi
esercizi che ti consentono di capire “come stai andando”.

Nel ME•book puoi accedere anche a un Laboratorio digitale con cui puoi esercitarti in maniera
guidata e graduale nell’analisi grammaticale della frase. Per accedere al Laboratorio clicca, nel
ME•book, sull’icona qui sotto.

Attività autocorrettive di analisi


grammaticale da svolgere prima
in modo guidato e via via più autonomo

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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

L’ArticoLo Puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
Puoi svolgere

1
gli esercizi indicati
con questo simbolo
liVello in modo autocorrettivo
sul ME•book

L’articolo determinativo
1. Nel seguente breve testo individua e sottolinea tutti gli articoli determinativi. Poi rispondi alla domanda.
La campanella stava per suonare. Gli studenti si affrettarono a fnire i compiti. Sapevano che se non li
avessero terminati in tempo avrebbero dovuto farli a casa.
Quanti sono gli articoli determinativi maschili plurali?
A. 2 B. 3 c. 4 D. 5

2. Volgi al plurale le seguenti espressioni.


1. la regata le regate 4. lo scudetto 7. l’elezione
2. lo zaino 5. lo gnu 8. lo pneumatico
3. il maglione 6. l’albergo 9. il socio

3. Quale delle seguenti coppie di espressioni presenta un errore nell’uso dell’articolo?


A. lo xilofono / i xilofoni c. la scuderia / le scuderie
B. il ragno / i ragni D. l’aeroplano / gli aeroplani

L’articolo indeterminativo
4. trascrivi nella tabella i seguenti nomi in base all’articolo determinativo e indeterminativo da cui
possono essere preceduti.
deserto • incidente • gara • uccello • zampillo • innovazione • yogurt • pensiero • schermo
occhio • gancio • gnomo • sospetto • errore • opera • stazione
il / un lo / uno lo (l’) / un la (l’) / una (un’)
(sono 4) (sono 4) (sono 4) (sono 4)
il deserto / un deserto

Memo Osserva la seguente tabella per ripassare le forme dell’articolo determinativo


e indeterminativo singolare:
articolo determinativo articolo indeterminativo
maschile femminile maschile femminile
singolare - il - la - un - una
- lo davanti a x, - l’ davanti - uno davanti a x, - un’ davanti
y, z, gn, pn, ps, a vocale, ma y, z, gn, pn, ps, a vocale
s + consonante non davanti s + consonante
- l’ davanti a i + vocale o per i + vocale
a vocale

20 L’articolo
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1
Nome: Manuel Francesco
liVello

5. Nelle seguenti espressioni inverti l’ordine nome/aggettivo e modifca l’articolo.


1. un panorama splendido uno splendido panorama 5. un’antica dimora
2. uno studio accurato 6. una volpe astuta
3. un tipo strano 7. un’amica cara
4. un’allegra giornata 8. un regalo speciale

6. Nel seguente testo inserisci gli articoli seguendo le indicazioni in parentesi.


A circa 2.100 metri di quota nella Sierra Nevada meridionale, su (indeterminativo) un lieve pendio che
sovrasta (determinativo) incrocio tra i sentieri del Sequoia National Park, svetta (indeterminativo)
albero immenso. (Determinativo) suo tronco color ruggine, ricoperto da spessi strati di
corteccia rugosa, ha (indeterminativo) diametro di otto metri alla base, più o meno quanto (indeter-
minativo) sala da pranzo. Per sbirciarne (determinativo) cima o (determinativo) forma
della chioma si rischia (indeterminativo) torcicollo. Si tratta di (indeterminativo) sequoia
gigante, una delle diverse specie di sequoia esistenti. (adattato da nationalgeographic.it)

L’articolo partitivo
7. Davanti a ogni nome scrivi l’articolo indeterminativo corretto. Poi volgi al plurale le espressioni otte‑
nute, sostituendo l’articolo indeterminativo con l’articolo partitivo.
singolare plurale singolare plurale singolare plurale
1. un cane dei cani 4. spillo 7. torre
2. barca 5. viso 8. zaffro
3. arpa 6. gnocco 9. orso

8. in ciascuna delle seguenti frasi sottolinea l’articolo partitivo. Poi rispondi alla domanda in fondo
all’esercizio, spiegando il signifcato che in questi casi assume l’articolo.
1. Luca beve sempre del tè per merenda. 2. Per alleviare la tosse aggiungi del miele al tuo latte. 3. Preparando
la torta, ho versato della farina sul pavimento. 4. Quando esci, va’ a comprare dello zucchero. 5. Ci vuole del
denaro per organizzare una festa del genere. 6. Mi potrebbe portare dell’olio extravergine per condire la mia in-
salata? 7. Scusa, avresti della colla da prestarmi? 8. Nella minestra che sto preparando c’è dell’orzo perlato.
Quale signifcato assume in questi casi l’articolo partitivo?
A. in eccesso B. a suffcienza c. un po’ di D. in abbondanza

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
La mamma di Francesco è un’ottima cuoca: a cena ha preparato degli gnocchi al pesto fantastici.
1. in quale ordine compaiono gli articoli presenti nella frase?
A. determinativo, partitivo, indeterminativo c. partitivo, indeterminativo, determinativo
B. indeterminativo, determinativo, partitivo D. determinativo, indeterminativo, partitivo
2. Qual è il singolare dell’espressione degli gnocchi?
A. lo gnocco B. il gnocco c. un gnocco D. uno gnocco
3. il maschile dell’espressione un’ottima cuoca è un’ottimo cuoco? A. Sì. B. No.
Soluzioni: 1. D; 2. D; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

L’articolo 21
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competenza morfologica

liVello 2
Gli articoli determinativi, indeterminativi e partitivi
1. in quale delle seguenti frasi la parola lo non svolge la funzione di articolo?
A. Giulio da grande vorrebbe fare lo psicologo. c. Che bell’arcobaleno! Lo vedi anche tu?
B. Dopo lo spettacolo siamo andati in pizzeria. D. Lo specchio in camera di Vania si è rotto.

2. Scrivi davanti a ogni nome l’articolo indeterminativo, inserendo l’apostrofo quando è necessario. Poi
ricostruisci la regola scegliendo tra le opzioni in corsivo e inserendo la parola mancante.
nomi maschili un anno esame elfo inno osso uovo
nomi femminili anima energia iena idea oca uscita
L’articolo indeterminativo un non si apostrofa mai / si apostrofa davanti alle parole che iniziano per vocale.
L’articolo indeterminativo una può / non può mai essere apostrofato davanti alle parole che iniziano per
vocale, ma non davanti a i + consonante / vocale, come ad esempio

3. Nelle seguenti coppie di frasi compaiono in corsivo le stesse espressioni. Sottolinea quelle in cui
sono presenti articoli partitivi.
1. Mia zia mi ha portato delle arance del suo agrumeto. / A Lisa piace molto la scorza delle arance candite
ricoperta di cioccolato. 2. Evita di bere a quella fontana: la potabilità dell’acqua non è garantita. / Avresti
dell’acqua fresca, per favore? Sto morendo di sete. 3. Un ricco collezionista ha donato al museo dei quadri
di valore. / L’esposizione dei quadri di Picasso ha attirato a Milano migliaia di visitatori. 4. Il costo degli
abiti di questo negozio è piuttosto basso. / Per l’escursione in montagna devi indossare degli abiti comodi.

4. completa le seguenti frasi inserendo, dove necessario, l’articolo opportuno (ne occorrono in tutto 11:
10 determinativi e 1 indeterminativo). Quando l’articolo non serve sostituiscilo con una crocetta.
1. Hai visto X Laura? Sì, l’ho incontrata in palestra. Era con sua madre e sua sorellina Giulia.
2. Milano è una splendida città, dove nei secoli XV e XVI governarono Sforza. 3. Sicilia,
Sardegna, Lipari e Creta in agosto sono affollate di turisti. 4. polizia ha ritrovato Van
Gogh scomparso circa tre mesi fa. 5. Per la sua corporatura minuta, Bernardino Betti, pittore umbro del
Quattrocento, fu soprannominato Pinturicchio. 6. Fu Colombo a scoprire America. 7. Nella
fnale del campionato mondiale di rugby Nuova Zelanda ha battuto Francia.

Leggi le seguenti frasi e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Marco e suo fratello hanno trascorso il pomeriggio a inventare delle nuove acrobazie con i loro skateboard.
Le hanno provate in continuazione perché a fne mese parteciperanno a una competizione regionale.
1. in quale delle seguenti espressioni non compare un articolo?
A. il pomeriggio B. delle acrobazie c. le hanno provate D. una competizione
2. Quanti articoli partitivi ci sono? A. nessuno B. 1 c. 2 D. 3
3. L’espressione Marco e suo fratello può essere sostituita da Marco e il suo fratello?
A. Sì. B. No. Soluzioni: 1. C; 2. B; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

22 L’articolo
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Cognome: Natalizio

3
Nome: Manuel Francesco
liVello

liVello 3
Gli articoli determinativi, indeterminativi e partitivi
1. Nel seguente testo inserisci gli articoli mancanti (7 articoli determinativi e 5 articoli indetermi‑
nativi). in 4 casi l’articolo non serve: sostituiscilo con una crocetta.
Era una nottataccia d’inferno. Tuonava forte e lampeggiava come se cielo pigliasse fuoco.
Pinocchio aveva gran paura dei tuoni e dei lampi, se non che fame era più forte della paura;
motivo per cui accostò uscio di casa, e correndo, in centinaio di salti arrivò fno al paese,
con lingua fuori e con fato grosso. Ma trovò tutto buio e tutto deserto. botteghe
erano chiuse; porte di casa chiuse; e nella strada nemmeno cane. Pareva paese di morti.
(adattato da C. Collodi, Le avventure di Pinocchio, Mondadori)

2. leggi il seguente testo e svolgi gli esercizi.


Zhao Da, quando era stato licenziato, era tornato a casa a rimettersi in salute e lì, una notte, gli era apparso
in sogno uno gnomo che gli aveva detto di andare in un certo luogo dove avrebbe trovato un pappagallo
dai poteri straordinari: conosceva tutti i posti dove si trovava dell’oro o dell’argento sepolto sotto terra.
Egli aveva seguito i consigli dello gnomo e aveva trovato il pappagallo. Da quel momento per lui tutto era
5 cambiato e i soldi erano cominciati ad arrivare a volontà. (adattato da AA.VV., Fiabe dal mondo, Einaudi)

1. Alla riga 2 il nome luogo è preceduto dall’articolo indeterminativo un perché


A. si riferisce a un luogo unico nel suo genere. c. è preceduto da un aggettivo.
B. indica un luogo di cui si è parlato in precedenza. D. indica un luogo qualsiasi.
2. Alla riga 3 l’articolo partitivo dell’ può essere sostituito da
A. poco. B. tanto. c. un po’ di. D. parecchio.
3. Alla riga 4 il nome pappagallo è preceduto dall’articolo determinativo il perché
A. il pappagallo è il protagonista della storia. c. il pappagallo è l’unico animale della storia.
B. il pappagallo non è mai stato nominato. D. indica un animale di cui si è già parlato.

3. Scrivi sul quaderno tre frasi in ciascuna delle quali siano presenti tutti e tre i tipi di articoli.

Leggi la seguente frase, priva di articoli, e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio
risolto correttamente vale 1 punto.
Nonno racconta che quando era bambino non aveva televisione, ma aveva camino, davanti al quale
c’era padre che raccontava storie.
1. riscrivi la frase inserendo gli articoli.
2. Nonno e padre sono due nomi indicanti parentela. Se fossero accompagnati da un aggettivo
possessivo (mio nonno, suo padre), potrebbero essere preceduti entrambi da un articolo?
A. Sì. B. No, solo nonno. c. No, solo padre. D. No, nessuno dei due.
3. Secondo alcuni grammatici, in alcuni casi, come ad esempio nell’espressione raccontava storie,
l’articolo partitivo è inutile ed è preferibile usare il nome da solo (articolo zero). A. Sì. B. No.
davanti al quale c’era il padre che raccontava storie; 2. D; 3. A.
Soluzioni: 1. Il nonno racconta che quando era bambino non aveva la televisione, ma aveva un camino,

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

L’articolo 23
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

iL Nome Puoi svolgere


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Puoi svolgere

1
gli esercizi indicati
con questo simbolo
liVello in modo autocorrettivo
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i nomi e il loro signifcato


1. completa le seguenti frasi inserendo i nomi dell’elenco. Poi classifcali nello schema sottostante.
escursione • museo • bicicletta • scoiattolo • cantiere • giro • cugino • coraggio • gru • dipinti • scalatore
1. Dopo un grandissimo sforzo lo scalatore raggiunse la vetta. 2. Nel parco ho visto un piccolo
nero e marrone che mangiava una ghianda. 3. Martina e i suoi amici hanno organizzato un’
sul Cervino. 4. Al di Capodimonte ho ammirato alcuni splendidi di Ca-
ravaggio. 5. Quando avrò fnito il per la città con la mia nuova verrò a
trovarti. 6. Ammiro molto mio Luca per il suo e il suo altruismo. 7. Nel
del palazzo in costruzione c’erano una e una betoniera.
nomi di persona (2 casi): scalatore nomi di animali (1 caso):
nomi di oggetti (3 casi): nomi di luoghi (2 casi):
nomi di azioni (2 casi): nomi di sentimenti (1 caso):

2. completa le seguenti frasi inserendo un nome proprio (sono 6) o un nome comune (sono 8) dell’elen‑
co. Nell’elenco tutti i nomi sono scritti con la lettera minuscola; aggiungi tu la maiuscola quando è
necessario.
roma • continente • lombardia • america • fume • oceano • alpinista • atlantico • calciatore
mediterraneo • premio • fume • monte • veneto
1. Il fiume Po scorre nelle regioni del Piemonte, della , dell’Emilia-Romagna e del
. 2. L’Africa è il terzo per estensione dopo l’Asia e l’ ,
ed è bagnata a nord dal mar , a est dall’ Indiano e a ovest dall’oceano
. 3. Il Leonard Messi ha vinto per quattro anni consecutivi un presti-
gioso internazionale: il Pallone d’Oro. 4. La città di è attraversata dal
Tevere. 5. La vetta del K2 fu conquistata per la prima volta da una
spedizione italiana diretta dall’ Ardito Desio.

3. Accanto a ogni nome astratto scrivi il corrispondente nome concreto.


1. servitù: servo 3. amicizia: 5. cittadinanza: 7. arte:
2. umanità: 4. fratellanza: 6. scienza: 8. pittura:

4. che cosa sono i seguenti nomi? indica con una crocetta la risposta corretta.
mandria • aranceto • arcipelago • bosco • pubblico
A. collettivi B. individuali c. composti D. invariabili

i nomi e la loro forma


5. Accanto a ogni nome indica con una crocetta se è di genere maschile M o femminile F . Poi volgi
al femminile i nomi maschili e al maschile i nomi femminili.
1. fglio x
M F figlia 5. cameriera M F 9. studente M F
2. regina M F 6. operaio M F 10. gallina M F
3. elettrice M F 7. principe M F 11. commessa M F
4. lupo M F 8. leone M F 12. attrice M F

24 il nome
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Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
liVello

6. indica con una crocetta quali delle seguenti coppie di nomi cambiano di signifcato nel passaggio
dal maschile al femminile (sono 6).
1. x il mento / la menta 3. il mostro / la mostra 5. il torto / la torta 7. il collo / la colla
2. lo scopo / la scopa 4. l’alunno / l’alunna 6. il foglio / la foglia 8. l’orso / l’orsa

7. Volgi al plurale i seguenti nomi accompagnati dall’articolo. Poi indica con una crocetta se sono va‑
riabili (V, 4 casi) o invariabili (i, 4 casi).
singolare plurale V i singolare plurale V i
1. il parco i parchi X 5. la gru
2. lo sport 6. l’immagine
3. la città 7. la collina
4. l’albero 8. il flm

Memo Ricorda che tutti i nomi hanno un numero, che può essere singolare o plurale,
e che nel passaggio dal singolare al plurale si comportano in modo diverso:
• i nomi variabili cambiano la desinenza (il can-e / i can-i);
• i nomi invariabili non cambiano desinenza (la citt-à / le citt-à).

i nomi e la loro struttura


8. Nella seguente frase sottolinea i nomi derivati (sono 2). Poi scrivi i nomi da cui derivano.
Il mio bisnonno è stato per vent’anni l’unico panettiere dell’intera città.

9. indica con una crocetta se i seguenti nomi sono alterati diminutivi D (4 casi), alterati vezzeggiativi
V (1 caso), alterati accrescitivi A (2 casi) o alterati peggiorativi P (2 casi).
1. venticello x
D V A P 4. erroraccio D V A P 7. cestello D V A P
2. poltroncina D V A P 5. fraticello D V A P 8. poetastro D V A P
3. ragazzone D V A P 6. cucciolotto D V A P 9. bacione D V A P

10. Dividi con un trattino i nomi composti negli elementi che li compongono.
capo|tribù • capoverso • pescespada • lasciapassare • grattacielo • ferrovia

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Sai che il mio insegnante di matematica è il marito di Anna, la segretaria della nostra scuola che abita
nella villetta di via Cavour?
1. Quanti nomi comuni ci sono nella frase? A. 6 B. 7 c. 9 D. 11
2. Marito è un nome variabile. Quale altro nome presenta la stessa caratteristica?
A. parente B. serie c. età D. proprietà
3. che tipo di alterato è il nome villetta?
A. diminutivo B. vezzeggiativo c. accrescitivo D. peggiorativo
Soluzioni: 1. B; 2. A; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

il nome 25
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liVello 2
i nomi e il loro signifcato
1. completa il seguente cruciverba. Nella colonna evidenziata troverai un nome proprio.
1. Mammifero con il collo lungo tre metri. 1

2. Lo è lo Stromboli. 2

3
3. Documento necessario per recarsi all’estero.
4
4. Il nome di Verdi, noto compositore.
5
5. Il suo mestiere è spegnere gli incendi.
6
6. Il monte più alto dell’Africa.

2. Accanto a ogni nome concreto scrivi il corrispondente nome astratto.


1. eroe: eroismo 4. schiavo: 7. padre:
2. alleato: 5. giudice: 8. socio:
3. mago: 6. complice: 9. adolescente:

3. Nei seguenti gruppi di nomi collettivi individua e sottolinea il nome individuale.


1. fora, fauna, giardino, fogliame
2. trio, esibizione, quartetto, orchestra
3. branco, gregge, mucca, sciame
4. esercito, carrarmato, fanteria, fotta

4. leggi il seguente testo e rispondi alle domande.


Ma qual è la ricetta che suggerivano le nonne in caso di tosse o raffreddore? Niente di più semplice: una
tazza di latte con miele e… aglio! Si prepara così: far bollire il latte, aggiungere l’aglio tritato o tagliato
in parti sottili; cuocere a fuoco dolce per qualche minuto; poi, fltrare e bere caldo. Sembra un intruglio
malefco, ma aggiungendo un bel cucchiaio di miele lo si troverà sicuramente più piacevole.
(adattato da insiemeragusa.it)
1. Quanti sono i nomi? Se sono ripetuti considerali ogni volta.
A. 12 B. 14 c. 16 D. 18

2. Quale dei seguenti elenchi contiene solo nomi non numerabili?


A. raffreddore, tazza, aglio c. latte, miele, aglio
B. fuoco, tosse, latte D. miele, fuoco, intruglio

i nomi e la loro forma


5. completa il seguente testo scrivendo per ogni nome la desinenza opportuna.
Quando immaginiamo gli squal i che cacciano i pesc , nella nostra ment li vediamo arrivare dritti
sulle pred , aprire la bocc e addentare le vittim in un solo boccon . Ma non tutti adottano
questa tecnic . Lo squal volp pelagico usa una strategi diversa: dà uno schiaff con la
cod ai pesc per ucciderli o stordirli e poi li mangia. Grazie alla pinn superiore particolarmente
lunga è in grado di usare questa part del corp come una vera e propria frust su un banc di
pesc . E così, riesce a raccogliere il maggior numer di pred in un colp solo, facendo meno
fatic per procurarsi il cib .
(adattato da corriere.it)

26 il nome
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2
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liVello

6. Le seguenti coppie di defnizioni rimandano a nomi con un falso cambiamento di genere. Per ogni
defnizione scrivi il nome corrispondente, preceduto dall’articolo determinativo appropriato.
1. a. Enorme mammifero che vive nei mari freddi. la balena
b. Folgorio di luce su una superfcie lucida.
2. a. Liquido bianco e dolce prodotto dalle femmine dei mammiferi.
b. Sottile lamiera di ferro usata per costruire recipienti.
3. a. Tessuto leggero e trasparente indossato sul capo dalla sposa.
b. Tela molto robusta fssata all’albero di una nave.

i nomi e la loro struttura


7. in ciascuno dei seguenti gruppi di parole ci sono tre nomi che derivano dalla stessa parola e un intruso.
cancella l’intruso; poi scrivi il nome primitivo da cui derivano gli altri tre.
1. pollaio, polleria, pollice, pollastra
2. acquirente, acquerello, acquario, acquazzone
3. portale, portiere, portineria, portata
4. manica, manovale, manopola, mansione

8. Accanto a ogni nome scrivi l’alterato indicato in parentesi.


1. giornata (peggiorativo) giornataccia 5. cuore (diminutivo)
2. barca (accrescitivo) 6. pallone (diminutivo)
3. lepre (vezzeggiativo) 7. cane (peggiorativo)
4. scatola (accrescitivo) 8. pesce (diminutivo)

9. che cos’è il nome bottone? indica con una crocetta la risposta corretta.
A. derivato B. alterato c. falso alterato D. composto

10. collega le parole dell’elenco in modo da formare il maggior numero di nomi composti.
sempre • sotto • ombrelli • auto • cassa • porta • capo • scala • verde • forte • scatto • giro
sottoscala,

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Che rabbia! Questa mattina la professoressa Marini mi ha interrogato in geografa e non ho saputo
rispondere alla domanda sulle province della Toscana.
1. A quale genere appartengono i nomi della frase?
A. Sono prevalentemente maschili. c. Sono prevalentemente femminili.
B. Sono tutti maschili. D. Sono tutti femminili.
2. Quale dei seguenti nomi non è numerabile?
A. rabbia B. mattina c. professoressa D. domanda
3. che cos’è il nome mattina?
A. derivato B. alterato c. falso alterato D. composto
Soluzioni: 1. D; 2. A; 3. C.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

il nome 27
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Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 3
i nomi e il loro signifcato
1. ciascuna delle seguenti frasi contiene due nomi propri scritti erroneamente con la lettera minuscola:
correggili. Poi sottolinea il nome proprio che può essere usato anche come nome comune.
1. Secondo la mitologia greca, atlante era un titano che fu condannato da zeus a sostenere il mondo sulle
spalle. 2. La bibbia narra che babele fu distrutta nel VI secolo a.C. 3. La sorella maggiore di laura ha tradotto
un passo di cicerone nella verifca di latino. 4. Nella cultura romana afrodite, dea greca dell’amore, della bel-
lezza e della fertilità, era chiamata venere. 5. Dopo la sua morte, ercole fu accolto tra gli dèi da giove. 6. Nel
455 i vandali saccheggiarono roma. 7. Al cinema il personaggio di rambo è un reduce della guerra del vietnam.

Memo Ricorda che alcuni nomi propri possono essere usati anche come nomi comuni.
Sei un giuda. (= un traditore come Giuda)

2. Nel seguente breve testo sottolinea gli aggettivi. Poi individua i nomi da cui derivano e scrivi sul
quaderno una frase con ciascuno di essi.
Martina ha incontrato per caso un gruppo di simpatici amici d’infanzia. Tutti insieme hanno deciso di festeg-
giare il fortunato incontro con una cena a base di pesce.

3. Nei seguenti gruppi di nomi sottolinea l’intruso, cioè quello che non ha nessuna relazione gramma‑
ticale con gli altri. motiva poi la ragione della tua scelta.
1. ventennio, fore, scolaresca, pineta
2. entusiasmo, timidezza, paura, pasticceria
3. Berlino, Corsica, fume, Adriatico

i nomi e la loro forma


4. Accanto a ogni nome maschile scrivi il corrispondente nome femminile e viceversa, sempre preceduto
dall’articolo determinativo. Poi indica con una crocetta se si tratta di un nome mobile (m, sono 2),
indipendente (i, sono 2), di genere comune (c, sono 2) o promiscuo (P, sono 2).
maschile femminile m i c p maschile femminile m i c p
l’aquila l’aquila X l’aiutante
il genero il lettore
la zarina l’ape
il farmacista il cigno

5. Nelle seguenti frasi sottolinea il nome che, cambiando genere, assume un signifcato diverso e scrivi
il corrispondente maschile o femminile nell’apposito spazio, facendolo precedere dall’articolo deter‑
minativo. Poi scrivi una frase con ciascuno di essi sul quaderno.
1. Durante la lezione di inglese Paola ha tradotto il testo di una canzone dei Beatles. ( la testa ) 2. La palla-
volista è dovuta uscire dal campo a causa di un forte dolore alla gamba sinistra. ( ) 3. La tappa
fnale del Giro d’Italia 2013 è stata vinta dal ciclista britannico Mark Cavendish. ( ) 4. Con un
tiro spettacolare l’attaccante ha centrato la porta. ( ) 5. Con questo tempaccio non mi va di
uscire di casa. ( ) 6. Il lama è un animale erbivoro dell’America meridionale. ( )
7. Durante il viaggio a New York, il nostro aereo farà scalo a Francoforte. ( )

28 il nome
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3
Nome: Manuel Francesco
liVello

6. Nel testo sottolinea in rosso i nomi maschili e in blu i nomi femminili. Poi rispondi alle domande.
Buck viveva in una grande casa nella vallata di Santa Chiara. Era detta la “Proprietà del giudice Miller”.
Un po’ lontana dalla strada, era mezzo nascosta dagli alberi, attraverso i quali si poteva scorgere la gran-
de e ombrosa veranda che la circondava dai quattro lati. Sul retro vi erano grandi stalle, in cui lavoravano
una dozzina di mozzi e di stallieri, fle di casette rivestite di vite selvatica per la servitù, e una distesa
5 ordinata e senza termine di costruzioni minori, i lunghi flari di viti, verdi pascoli, frutteti e cespugli.
(adattato da J. London, Il richiamo della foresta, Mondadori)

1. i nomi Proprietà (riga 1) e servitù (riga 4) sono invariabili, perché non cambiano desinenza nel pas‑
saggio dal singolare al plurale. Quale di questi gruppi presenta solo nomi con la stessa caratteristica?
A. crisi, poeta, gorilla, moglie c. oasi, brindisi, gru, serie
B. boia, eco, metropoli, becco D. autista, sport, re, mano
2. Qual è il singolare del nome fle (riga 4)? A. la fla B. il flo

i nomi e la loro struttura


7. Nei seguenti gruppi di nomi individua e cancella il falso alterato. Poi rispondi alla domanda.
1. boccaccia, boccaglio, boccone 3. canile, cagnolone, canino
2. visone, visino, visiera 4. mulattiere, mulino, mulaccio
che cosa hanno in comune i nomi rimanenti?
A. Sono entrambi alterati. c. Uno è alterato e l’altro è composto.
B. Sono entrambi derivati. D. Uno è alterato e l’altro è derivato.

8. Volgi al plurale i seguenti nomi composti facendoli precedere dall’articolo determinativo.


1. il portapenne: i portapenne 5. il parafango:
2. il dopocena: 6. il caporeparto:
3. il bassorilievo: 7. la terracotta:
4. il pianoforte: 8. il capodanno:

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi, poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Lasciata Kampala, la capitale dell’Uganda, dopo tre giorni di viaggio iniziò la nostra avventura: ci ad-
dentrammo in un boschetto di acacie, dove una mandria di bufali pascolava insieme ad altri erbivori.
1. individua nella frase che hai letto
un nome astratto: un nome collettivo:
un nome derivato: un nome alterato:
2. Quale dei seguenti nomi ammette un cambio di genere, assumendo un signifcato diverso?
A. capitale B. giorno c. avventura D. bufalo
3. Scrivi un nome derivato dalla parola avventura.

boschetto; 2. A; 3. Soluzione personale.


Soluzioni: 1. nome astratto: avventura, nome derivato: erbivori, nome collettivo: mandria, nome alterato:

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

il nome 29
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Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

L’AGGettiVo Puoi svolgere


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Gli aggettivi qualifcativi


1. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea gli aggettivi qualifcativi che si riferiscono ai nomi in corsivo.
1. La valle era selvaggia, aspra e rocciosa. 2. La pietra grigia formava ondulazioni, spunzoni, crepacci. 3. Le
rocce erano contorte e il fondo acquitrinoso. 4. Era un luogo desolato dove crescevano solamente sterpi e
strani funghi. 5. Gli arbusti spinosi avevano bizzarre forme e un torrente correva accanto al tortuoso sentiero.
6. Insomma, era un luogo che incuteva spavento, aveva l’aria malsana e malvagia.
(adattato da P. O’Shea, La pietra del vecchio pescatore, TEA)

2. Quale delle seguenti coppie di espressioni contiene un errore?


A. una domanda semplice / una semplice domanda
B. un ragazzo senegalese / un senegalese ragazzo
c. una storia vecchia / una vecchia storia
D. un abito elegante / un elegante abito

3. completa la seguente tabella inserendo le forme mancanti.


maschile singolare femminile singolare maschile plurale femminile plurale
feroce feroce
bianca
capace
egoiste
pari

4. completa le seguenti frasi inserendo la desinenza corretta dell’aggettivo negli appositi spazi.
1. Un vento impetuos o e fredd scosse le alt cime degli alberi. 2. Chiara ha un fdanzato molto divertent
e affettuos . 3. Il mio fratellino ha le guance paffut e ross . 4. Il professor Bianchi è un uomo seri
e imparzial . 5. Le acque termali sono benefc e rilassant . 6. Le tue parole sagg e sincer
hanno convinto Davide a fare pace con Agnese. 7. In alcune zone montuos i sentieri sono impraticabil
e pericolos . 8. Laura, non comprare questi pantaloni: sono troppo larg e lung !

Memo Non confondere il grado comparativo di maggioranza con il grado superla-


tivo relativo.
• Il grado comparativo di maggioranza si forma premettendo all’aggettivo
l’avverbio più:
es. Il ghepardo è più veloce del leone. (=la qualità espressa dall’aggettivo
è posseduta in grado maggiore dal primo termine di paragone, il ghe-
pardo, rispetto al secondo termine di paragone, il leone)
• Il grado superlativo relativo si forma premettendo all’aggettivo l’articolo
il seguito dall’avverbio più:
es. Il ghepardo è il più veloce di tutti gli animali. (= la qualità espressa dall’ag-
gettivo è posseduta al massimo grado relativamente a tutti gli animali)

30 L’aggettivo
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1
Nome: Manuel Francesco
liVello

5. in quale delle seguenti frasi è presente un aggettivo al grado superlativo relativo?


A. Il protagonista del flm è un ragazzo molto giovane.
B. Yasmine è la più giovane delle sue compagne di squadra.
c. Gli abiti di lino sono più freschi di quelli di cotone.
D. Un temporale violentissimo ha rovinato il raccolto nei campi.

Gli aggettivi determinativi


6. Nelle seguenti frasi tutti gli aggettivi sono scritti in corsivo. individua e sottolinea l’unico aggettivo
determinativo presente in ognuna.
1. La nostra casa è grande e spaziosa. 2. La guida telefonica è su quello scaffale della libreria. 3. Tutte le
mattine Sara accompagna la sorella minore a scuola. 4. Questo pasticciere confeziona le torte più buone
della città. 5. Simonetta mangia ogni giorno abbondanti quantità di frutta e di verdura. 6. Nella gara di tiro
con l’arco, Chiara si è classifcata al primo posto e ha ricevuto una meritata medaglia d’oro. 7. Cara Laura,
aspetto con ansia il tuo ritorno. 8. Quale giorno preferisci per fssare la visita oculistica?

7. completa le seguenti frasi sostituendo le espressioni in parentesi con l’aggettivo possessivo adatto.
1. Il nonno ha portato il (di lui) suo cane dal veterinario. 2. In palestra abbiamo incontrato il (di voi)
amico Luca. 3. Federica e Silvia mi hanno invitato alla (di Federica e Silvia) festa.
4. Questo non è il (di me) maglione; chiedi a Stefano se è il suo. 5. Il gatto di Federico si chiama
Nerino per il colore del (del gatto) pelo. 6. I Rossi sono andati a cena dai (dei Rossi)
vicini di casa. 7. Dopo il rimprovero dei genitori, Gabriele si ritirò in camera (di Gabriele) . 8. All’in-
gresso del cinema, io e Riccardo abbiamo aspettato il (di noi) turno per acquistare i biglietti.

8. in quale delle seguenti frasi è presente un aggettivo dimostrativo?


A. Ogni giorno mio padre si alza alle 6.45 per andare in uffcio.
B. Le rose di quel giardino sono appassite.
c. Nessuna imbarcazione è uscita dal porto a causa del forte vento.
D. Michele svolse l’esercizio in pochi minuti.

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Grazie all’impegno molto serio e responsabile dei nostri compagni di scuola, è stato possibile realizzare
questo progetto di solidarietà a favore delle zone terremotate.
1. completa la seguente tabella relativa all’aggettivo responsabile.
maschile singolare femminile singolare maschile plurale femminile plurale
responsabile
2. L’espressione molto serio può essere sostituita da serissimo?
A. Sì. B. No.
3. Nella frase compaiono un aggettivo possessivo e un aggettivo dimostrativo. Quali sono?
A. molto, questo B. nostri, questo c. responsabile, nostri D. serio, nostri
Soluzioni: 1. responsabile, responsabile, responsabili, responsabili; 2. A; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

L’aggettivo 31
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Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 2
Gli aggettivi qualifcativi
1. Nel seguente breve testo sottolinea gli aggettivi (sono 7) e cerchia i nomi a cui si riferiscono.
Nel bosco raccoglievo lamponi selvatici lungo una grossa siepe. Improvvisamente una serie di violenti
spruzzi mi fecero ritornare di corsa dal babbo: stava in piedi sulla riva, con la canna da pesca tra le mani,
curva in un inverosimile arco, mentre un grosso pesce si dimenava diabolicamente nello specchio d’ac-
qua: si dibatteva e si rituffava, guizzando in aria e colpendo ancora la superfcie dell’acqua con cupi tonf.
(adattato da A.J. Cronin, La canzone da sei soldi, Bompiani)

2. in quale delle seguenti frasi l’aggettivo può essere posizionato anche prima del nome a cui si riferisce?
A. L’affresco rinascimentale è stato restaurato.
B. Le città nel Medioevo erano protette da mura possenti.
c. Il parmigiano è un prodotto italiano.
D. Il giocatore ha subito un infortunio alla gamba destra.

3. completa le seguenti frasi concordando correttamente gli aggettivi in parentesi ai nomi a cui si rife‑
riscono. Attenzione: talvolta la concordanza può essere sia al maschile sia al femminile.
1. I tuoi amici e le tue amiche sono molto (simpatico) simpatici. 2. Il chirurgo e l’infermiera sono (impegnato)
in un diffcile intervento. 3. I genitori di Sara le hanno regalato un motorino e un casco (nuovo)
. 4. In preparazione agli esami, gli insegnanti hanno assegnato agli alunni esercizi e ricerche
(complesso) . 5. Per raggiungere casa tua, abbiamo attraversato un ponticello e una stradina
(stretto) . 6. Federica indossa preferibilmente camicie e pantaloni (colorato) .

Memo Ricorda che:


• se i nomi sono tutti dello stesso genere, l’aggettivo concorda con essi per
il genere e assume il numero plurale (un tappetto e un divano antichi; una
camicetta e una gonna nuove);
• se i nomi sono di genere diverso, l’aggettivo:
- concorda sempre al plurale maschile se si riferisce a nomi indicanti
esseri animati (un ragazzo e una ragazza simpatici; una ragazza e un
ragazzo simpatici);
- assume invece di preferenza il genere maschile se si riferisce a nomi
indicanti cose (quaderni e matite nuovi), ma può anche concordare, al
plurale, con il genere più vicino (quaderni e matite nuove).

4. indica con una crocetta se i seguenti aggettivi sono derivati D (sono 3), alterati A (sono 3) o com‑
posti C (sono 2) e scrivi, accanto a ciascuno, l’aggettivo primitivo da cui ha origine.
1. disubbidiente x
D A C ubbidiente 5. variopinto D A C
2. cattivone D A C 6. incapace D A C
3. furbetto D A C 7. spiacevole D A C
4. palliduccio D A C 8. sempreverde D A C

5. Nei seguenti gruppi di aggettivi di grado superlativo assoluto individua e sottolinea l’unico aggettivo
di grado positivo.
1. ottimo, ipersensibile, pallido, lento lento 3. docile, arcicontento, bellissimo, pessimo
2. assai profondo, massimo, molto veloce, agile 4. extravergine, potente, molto felice, sommo

32 L’aggettivo
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Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
liVello

Gli aggettivi determinativi


6. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea l’aggettivo determinativo. Poi indica con una crocetta
se è possessivo (PoS, 1 caso), dimostrativo (Dim, 1 caso), indefnito (iND, 2 casi), numerale (NUm,
2 casi), interrogativo (iNt, 1 caso) o esclamativo (eSc, 1 caso).

poS Dim inD num int eSc


1. Chi vuole una doppia razione di tagliatelle? X
2. C’erano pochissime persone in centro stasera.
3. Che meraviglia il museo del Louvre!
4. Questa pettinatura ti dona molto.
5. La gita a Venezia durerà quattro giorni.
6. Ognuno pensi agli affari propri.
7. Vorrei sapere per quale motivo ti sei arrabbiato.
8. Ti ho scambiata per un’altra persona.

7. Nella frase Quei quaderni sono di Lara che cosa si vuole indicare con l’aggettivo quei?
A. una quantità imprecisata di quaderni c. una cosa lontana da chi parla o ascolta
B. a chi appartengono i quaderni D. una cosa vicina a chi parla o ascolta

8. Nella frase Le nubi oscuravano alcune stelle con quali altre parole è possibile sostituire l’espressione
alcune stelle?
A. qualche stella B. molte stelle c. tutte le stelle D. qualsiasi stella

9. completa le seguenti serie di aggettivi numerali aggiungendo i due aggettivi immediatamente suc‑
cessivi.
1. quattro, cinque, sei, 3. doppio, triplo, quadruplo,
2. sesto, settimo, ottavo, 4. XII, XIII, XIV,

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
I miei nonni materni hanno fatto un ottimo affare: hanno acquistato a buon prezzo al mercatino
dell’antiquariato un divano e quattro poltrone antiche.
1. L’espressione un divano e quattro poltrone antiche può essere correttamente sostituita
dall’espressione un divano e quattro poltrone antichi?
A. Sì. B. No.
2. tra questi aggettivi quale presenta lo stesso grado di ottimo?
A. maggiore B. grande c. massimo D. superiore
3. Quali sono i due aggettivi determinativi presenti nella frase? riscrivili qui di seguito specif‑
candone la tipologia.
Soluzioni: 1. A; 2. C; 3. miei: possessivo; quattro: numerale.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

L’aggettivo 33
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 3
Gli aggettivi qualifcativi
1. Nella seguente strofa della poesia “Nevicata” di Giovanni Pascoli sottolinea i tre aggettivi qualifcativi
usati in funzione attributiva e cerchia l’aggettivo usato in funzione predicativa.
Nevica: l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca; neve sopra neve:
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco con un tonfo lieve.

2. Le seguenti parole possono essere usate in funzione di aggettivo o di avverbio. Per ciascuna di esse
scrivi due frasi usandola con entrambe le funzioni, come nell’esempio.
basso • veloce • sodo • chiaro
Esempio: Nonostante sia basso, Marco è il miglior giocatore della sua squadra di basket
quanto ad agilità. (= aggettivo) / Stai attento, Marco! Se miri basso, non riesci
a centrare il canestro. (= avverbio)

Memo Ricorda che l’aggettivo qualifcativo può svolgere anche le funzioni di:
• nome, quando viene sostantivato dall’articolo (un povero; i mondiali).
• avverbio, quando si riferisce a un verbo anziché a un nome (parla piano;
vive felice).

3. Nel seguente breve testo sottolinea gli aggettivi qualifcativi (sono 12). Poi svolgi gli esercizi.
Agli inizi Topolino era un piccolo topo dispettosetto e molto furbo che si cacciava spesso in grossi guai.
È dopo qualche anno che diventa un autentico eroe che ingaggia una serrata lotta contro i più temibili
criminali: oltre al suo acerrimo e irriducibile nemico Gambadilegno, l’astuto Eli Squick e molti altri rivali
occasionali. È questo il suo periodo di maggiore splendore.
(adattato da G. Strazzulla, Fumetti di ieri e di oggi, Cappelli)

1. Quali forme assume l’aggettivo piccolo (riga 1) al grado comparativo e al grado superlativo?
A. inferiore e infmo B. minore e minimo c. peggiore e pessimo D. migliore e ottimo

2. Dispettosetto (riga 1) è un aggettivo


A. primitivo. B. derivato. c. alterato. D. composto.

3. Qual è il plurale dell’espressione un autentico eroe (riga 2)? Scrivi la tua risposta qui sotto.

4. oltre all’aggettivo acerrimo (riga 3), quale dei seguenti gruppi di aggettivi presenta la stessa forma
particolare di superlativo assoluto?
A. illustre, perfetto, umile c. celebre, misero, integro
B. funebre, sincero, allegro D. povero, famoso, intatto

5. Quante forme possono assumere in rapporto al genere e al numero gli aggettivi irriducibile (riga 3)
e occasionali (riga 4)?
A. 1 B. 2 c. 3 D. 4

34 L’aggettivo
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

3
Nome: Manuel Francesco
liVello

Gli aggettivi determinativi


4. completa le seguenti frasi inserendo gli aggettivi possessivi suo o proprio opportunamente concordati.
in due casi è possibile inserirli entrambi.
1. Giulia salutò gli invitati e subito si ritirò nella (di Giulia) propria stanza. 2. Davide ha scommesso
con Luca sulla vittoria della (di Davide) squadra. 3. Domani è il compleanno di Stefano; alla (di
Stefano) festa gli consegnerò il regalo. 4. Non sempre un artista è consapevole del valore delle
(dell’artista) opere. 5. Lorenzo ha chiesto a Mattia quale sia il (di Mattia) genere
musicale preferito. 6. Ho chiesto un parere a Mauro perché mi interessa molto la (di Mauro)
opinione. 7. Federica ha confessato a un’amica di essere preoccupata per il (di Federica) fu-
turo professionale. 8. Anna ha confdato a Rossella di essersi innamorata di un ragazzo della (di Rossella)
classe.

5. completa le seguenti frasi inserendo il tipo di aggettivo indicato in parentesi, correttamente con‑
cordato.
1. Oggi non posso proprio uscire, sarà per un’ altra volta. (indefnito) 2. Hai voluto fare il furbo, ma
volta non la passerai liscia. (dimostrativo) 3. Ion è partito per il campeggio insieme ad
amici. (indefnito) 4. Quando avrai fnito la pasta, ti darò un po’ della
cotoletta. (possessivi) 5. Lo spettacolo fu un successo e gli attori ricevettero
applausi. (indefnito) 6. Mi passi penna, per favore? È sul banco vicino a te. (dimostrativo) 7. Il
vostro cane è un animale davvero simpatico: tutte le volte che vengo a casa mi corre incontro
scodinzolando. (possessivo) 8. Per domani mattina, alunno dovrà presentarsi a scuola con il
compito svolto. (indefnito)

6. Per ciascuna delle seguenti risposte, scrivi una domanda coerente che contenga un aggettivo inter‑
rogativo.
1. In casa mia si pranza alle 13.30. A che ora si pranza in casa tua?
2. Sto leggendo l’ultimo libro della saga di Harry Potter.
3. Ho tredici anni e frequento la classe seconda.
4. Per la torta margherita ci vogliono sei uova.
5. Al capitolo 6 del libro di storia troverai informazioni sui Visigoti.
6. Per arrivare a scuola impiego tre quarti d’ora.
7. Domani ho l’interrogazione di scienze.
8. Per il mio compleanno vorrei un cellulare nuovo.

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Francesca ha visto giusto: Samuel è un tipo educato, onesto e serio, con tanti progetti per il futuro.
1. Quale aggettivo compare in funzione di avverbio? Scrivilo qui di seguito.
2. come cambierebbe la frase se al posto dell’aggettivo educato ci fosse il suo contrario? riscrivi
la frase qui di seguito.

3. con quale altro aggettivo indefnito potresti sostituire l’aggettivo tanti?


A. troppi B. altri c. parecchi D. alcuni
Soluzioni: 1. giusto; 2. soluzione personale; 3. C.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

L’aggettivo 35
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competenza morfologica

iL ProNome Puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
Puoi svolgere

1
gli esercizi indicati
con questo simbolo
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i pronomi personali
1. A chi o a che cosa si riferiscono i pronomi personali in corsivo nel seguente testo?
Caro diario,
anche oggi a scuola è andato tutto bene. Io e Paolo l’abbiamo scampata: niente interrogazione di mate-
matica. Lui però è stato interrogato in scienze… prima o poi doveva capitare. E tu? Certo, questi proble-
mi non li hai! Corro in cortile: i miei compagni mi aspettano. A domani. Vittorio
- Io si riferisce a - Lui si riferisce a - Tu si riferisce a

2. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i nomi sostituiti dai pronomi personali in corsivo.
1. Andrea è stato interrogato dal professore che gli ha posto domande piuttosto complesse. 2. Alessandro
ha partecipato a un concorso di fotografa e lo ha vinto. 3. Ho rivisto Sara e Paolo dopo molto tempo e ho
parlato con loro per più di un’ora. 4. Conosci Gianluca? Esco con lui da un paio di mesi. 5. Che belle le
sere d’estate trascorse sul lungomare! Le ricorderò per tutto l’inverno. 6. Sei a casa del nonno? Salutalo
da parte mia. 7. Hai visto i miei occhiali? Pensavo di averli lasciati in cucina… 8. Dammi una caramella: io
non ne ho più.

3. completa le seguenti frasi inserendo i pronomi personali soggetto dell’elenco.


lui • lei • tu • noi • io • voi • loro • tu • io
1. Mentre tu fnisci i compiti, io leggerò un libro. 2. ho la borraccia ancora piena. Vuoi un
po’ della mia acqua? 3. Ci siete anche alla festa di compleanno di Laura? 4. Se fossi venuto anche
al concerto, ti saresti divertito molto. 5. Ti presento i miei amici: si chiama Greta,
si chiama Matteo. 6. Non ho potuto vedere Sabrina e Dario: quando sono arrivato erano già partiti.
7. non crediamo più alle vostre parole.

4. riscrivi le seguenti frasi sostituendo i pronomi personali di forma forte con i pronomi personali di
forma debole.
1. Maria ascolta me. Maria mi ascolta. 5. Federico ama te.
2. L’arbitro ha ammonito lui. 6. Ciò non interessa a lei.
3. Luca ha prestato a noi un CD. 7. Il preside ha convocato loro.
4. Chiara ha inviato a voi un’e-mail. 8. Il vigile ha aiutato me.

Memo Ricorda che i pronomi personali complemento presentano due forme:


• forma forte (me, te, lui, lei, noi, voi, loro) quando hanno funzione di:
- complemento indiretto, introdotto da una preposizione;
- complemento oggetto con particolare rilievo nella frase:
es. Dopo che sei uscito con lei, hai conosciuto me.
• forma debole (mi, ti, lo, la, gli, le, ci, vi, li, le) quando hanno funzione di:
- complemento di termine senza preposizione;
- complemento oggetto senza un particolare rilievo nella frase:
es. Andrea mi ha visto mentre ti parlavo.
Per favore, mi dici che ore sono?

36 il pronome
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Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
liVello

i pronomi possessivi, dimostrativi e indefniti


5. Nelle seguenti frasi aggettivi e pronomi possessivi sono scritti in corsivo. individua e sottolinea solo
i pronomi possessivi.
1. Il mio cane è un Labrador, il suo è un barboncino. 2. Noi abbiamo portato i nostri pattini; voi avete i vostri?
3. Se mi aiuti a fnire i miei compiti io ti aiuto con i tuoi. 4. Le tue scarpe mi sembrano più comode delle
mie. 5. Marco mi ha dato il suo numero di cellulare, ma non il tuo. 6. Questa è la nostra opinione sui fatti,
ci piacerebbe conoscere la vostra. 7. La loro festa è stata divertente, ma la nostra lo sarà ancora di più.
8. Questo non è il mio zaino: è il suo.

6. collega le espressioni della prima colonna con quelle della seconda in modo da formare frasi di senso
compiuto. Poi sottolinea i pronomi dimostrativi.
1. Non conosco quel ragazzo, a. non accetto consigli da costei.
2. Accomodati su questa sedia: b. quella con gli occhiali invece si chiama Anna.
3. Verrà consegnata una medaglia c. a coloro che parteciperanno alla gara.
4. Non mi fdo: d. ma quello accanto a lui è mio cugino.
5. Questa bambina si chiama Giulia, e. quella è occupata.

7. in quale delle seguenti frasi la parola nessuno è usata come pronome indefnito?
A. Non è previsto nessun ritardo.
B. Non ho fatto nessun errore.
c. Ho telefonato, ma nessuno mi ha risposto.
D. Nessuno studente può entrare qui.

i pronomi relativi
8. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i nomi sostituiti dal pronome relativo che.
1. Non trovo il libro che avevo lasciato sulla scrivania. 2. Hai guardato il video che ti ho inviato? 3. Marina
indossa sempre il braccialetto che le ha regalato la nonna. 4. La ragazza che mi hai presentato è molto
bella. 5. Laura è stata elogiata per l’impegno che ha dimostrato. 6. I jeans che stai cercando sono nell’ar-
madio. 7. L’albergo che ho scelto si trova proprio sul mare. 8. Aspetta tu Francesco che è sempre in ritardo.

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Noi ti abbiamo insegnato a difendere le tue idee di fronte a tutti senza temere nessuno e senza curarti
eccessivamente del giudizio degli altri.
1. Quale pronome personale soggetto è presente nella frase che hai letto?
A. tue B. tutti c. nessuno D. noi
2. il pronome ti (abbiamo insegnato) esprime un complemento
A. oggetto. B. di termine. c. di compagnia. D. diretto.
3. che tipo di pronomi sono tutti, nessuno e altri?
A. personali B. possessivi c. dimostrativi D. indefniti
Soluzioni: 1. D; 2. B; 3. D.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

il pronome 37
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Cognome: Natalizio
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competenza morfologica

liVello 2
i pronomi personali
1. in quale delle seguenti frasi la parola la è usata solo come articolo?
A. La strada per arrivare alla stazione è proprio questa: la ricordo perfettamente.
B. La micetta di Carolina è splendida: la dovresti vedere!
c. Hai dimenticato la felpa a scuola? La prenderai domani.
D. La mia gelateria preferita è aperta: qui si gusta il miglior gelato di tutta la città.

2. Nel seguente testo sottolinea in blu i pronomi personali soggetto (sono 7) e in rosso i pronomi per‑
sonali complemento (sono 11). Poi rispondi alle domande.
Un pipistrello, caduto a terra, fnì tra le unghie di una donnola. La supplicò che non lo uccidesse. “Non
posso risparmiarti” rispose quella. “Noi donnole siamo nemiche dichiarate degli uccelli.” “Io, un uccello?
Ma io non sono un uccello! Non ho piume, lo vedi. E poi guardami il muso: io sono un topo.” La donnola
fu persuasa e lo lasciò andare. Ma il pipistrello fu così disgraziato da andar a sbattere contro un’altra
5 donnola. “Oh, non uccidermi, te ne prego!” implorò. “Non posso” disse la donnola. “Noi donnole, lo sai,
detestiamo i topi.” “Topo io? Io non sono un topo! Non vedi? Ho le ali. Hai mai visto un topo con le ali?”
La donnola, convinta, lo lasciò libero. Bisogna imparare ad essere versatili. Gli uomini hanno imparato
dai pipistrelli. Qualcuno, anzi, ha imparato anche troppo.
(adattato da Enciclopedia della faba, a cura di F. Palazzi, Principato)

1. A chi o a che cosa è riferito il pronome personale lo nelle seguenti righe?


alla riga 1: alla riga 4:
alla riga 3: alla riga 7:

2. in quale delle seguenti espressioni il pronome personale non ha funzione di complemento oggetto?
A. La supplicò (riga 1) c. guardami il muso (riga 3)
B. lo vedi (riga 3) D. lo lasciò andare (riga 4)

3. Da che cosa può essere sostituito il pronome lo (riga 7)?


A. il topo B. il pipistrello c. l’uccello D. del pipistrello

3. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea le espressioni che si ripetono. riscrivi poi le frasi sul qua‑
derno sostituendo le ripetizioni con i pronomi personali complemento opportuni. Nella costruzione
delle nuove frasi presta attenzione alla collocazione dei pronomi e alle concordanze.
1. Ho preso tre libri in biblioteca e ho letto i tre libri in una settimana.
Ho preso tre libri in biblioteca e li ho letti in una settimana.
2. Giulia? Sì, certo, conosco bene Giulia.
3. Io e Lucio siamo andati in cerca di funghi, ma non abbiamo trovato i funghi.
4. A Matteo non abbiamo detto che arriveremo domani: vogliamo fare una sorpresa a Matteo.
5. Quei ragazzi mi hanno salutato, ma io non conosco quei ragazzi.
6. Se vedi Davide, di’ a Davide che aspetto Davide davanti al cinema.
7. La torta non si è ancora raffreddata: mangeremo più tardi la torta.

4. Nella frase I miei amici sono appena partiti e già ne sento la mancanza, la particella ne signifca
A. dei miei amici. B. i miei amici. c. la mancanza. D. della mancanza.

38 il pronome
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Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
liVello

Memo Ricorda che la particella pronominale ne si usa in riferimento a persona o


cosa già nominata in precedenza, con valore di:
• complemento di specifcazione o di argomento:
es. Conosci il nuovo allenatore? Ne (= di lui) parlano tutti bene.
• complemento d’agente e di causa effciente:
es. Ho letto la tua lettera e ne (= da essa) sono stata colpita.

i pronomi possessivi, dimostrativi, indefniti, interrogativi ed esclamativi


5. completa le seguenti frasi inserendo il pronome indicato in parentesi nella forma corretta.
1. Chiara mi ha prestato il suo cellulare perché il mio è scarico. (possessivo) 2. Ho da
mostrarti: vieni a vedere! (indefnito) 3. Se quello è il tuo zaino, di chi è? (dimostrativo)
4. sentono le mie orecchie! (esclamativo) 5. Se vuole intervenire nella discus-
sione, alzi la mano. (indefnito) 6. Mi spiace, Daria, ma le sue ragioni sono più convincenti delle .
(possessivo) 7. La verifca di oggi mi è sembrata più facile di di martedì scorso. (dimostrativo)
8. Al mercatino non ho visto che valesse la pena di essere acquistato. (indefnito)

6. completa le seguenti frasi inserendo i pronomi interrogativi o esclamativi adatti. Poi sottolinea solo
i pronomi interrogativi (sono 5).
1. Chi di voi sa come si calcola l’area del rettangolo? 2. Non so proprio ti abbia messo in testa
queste strane idee. 3. hai mangiato! Non è rimasto più nulla. 4. Quel tablet mi piace molto.
costa? 5. Toh, si rivede! Da non avevo più tue notizie! 6. Con tra i tuoi compagni
trascorri abitualmente il tuo tempo libero? 7. Di tutti questi programmi televisivi, preferisci?

i pronomi relativi
7. completa le seguenti frasi inserendo il pronome relativo nella forma corretta.
1. L’imputato ha perso la causa si è battuto per anni. 2. Ti presento la dottoressa Salvi
potrai parlare del tuo problema. 3. Hai portato al geometra i documenti ti ha
chiesto? 4. La squadra sono tifoso ha vinto lo scudetto.

Leggi le seguenti frasi e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Ognuno di noi porterà dei dolci per la festa. Se anche tu portassi qualcosa, ci faresti un piacere.
1. Quanti e quali pronomi sono presenti nella frase?
A. 1 indefnito e 2 personali c. 2 indefniti e 2 personali
B. 1 indefnito, 1 dimostrativo e 2 personali D. 2 indefniti e 3 personali
2. Da che cosa può essere sostituita l’espressione ci faresti?
A. faresti noi c. faresti a noi
B. faresti con noi D. faresti di noi
3. completa la seguente frase inserendo il pronome adatto. Poi specifca di che pronome si tratta.
La festa stiamo organizzando sarà fantastica!
Soluzioni: 1. D; 2. C; 3. che, relativo.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

il pronome 39
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competenza morfologica

liVello 3
i pronomi
1. Nel seguente testo individua e sottolinea i pronomi (sono 18). Poi svolgi gli esercizi.
Margie aveva sempre odiato la scuola, ma ora la odiava più che mai. L’insegnante meccanico le aveva as-
segnato un test dopo l’altro di geografa, e lei aveva risposto sempre peggio, fnché la madre aveva scosso
la testa, avvilita, e aveva mandato a chiamare l’Ispettore della Contea, che era un omino tondo tondo, con
una faccia rossa e uno scatolone di arnesi con fli e quadranti. Lui aveva sorriso a Margie e le aveva offerto
5 una mela, poi aveva smontato l’insegnante in tanti pezzi. Margie aveva sperato che poi non sapesse più
come rimetterli insieme, ma lui lo sapeva e, in poco più di un’ora, l’insegnante era di nuovo tutto intero,
largo, nero e brutto, con un grosso schermo sul quale erano illustrate tutte le lezioni e venivano scritte tutte
le domande. Ma non era quello, il peggio. La cosa che Margie odiava soprattutto era la fessura dove lei
doveva inflare i compiti e i testi compilati. Le toccava scriverli in un codice perforato che le avevano fatto
10 imparare quando aveva sei anni, e il maestro meccanico calcolava i voti a una velocità spaventosa.
(adattato da I. Asimov, Il meglio di Asimov, Mondadori)

1. Quali sono i nomi che i pronomi personali evidenziati nelle seguenti espressioni sostituiscono?
a. le aveva assegnato un test (righe 1-2):
b. Lui aveva sorriso (riga 4):
c. come rimetterli insieme (riga 6):
d. scriverli in un codice (riga 9):

2. che cosa signifca l’espressione lui lo sapeva (riga 6)?


A. L’Ispettore sapeva che Margie avrebbe obbedito all’insegnante meccanico.
B. L’Ispettore sapeva come smontare l’insegnante meccanico.
c. L’Ispettore sapeva come rimontare i pezzi dell’insegnante meccanico.
D. L’Ispettore sapeva che in un’ora sarebbe riuscito ad aggiustare l’insegnante meccanico.

3. in quale delle seguenti espressioni la parola che non è un pronome relativo?


A. che era un omino tondo tondo (riga 3)
B. che poi non sapesse (riga 5)
c. che Margie odiava (riga 8)
D. che le avevano fatto imparare (righe 9-10)

4. riscrivi qui sotto la frase in cui il pronome relativo che è il soggetto della proposizione che introduce.

Memo Ricorda che il pronome relativo che può essere utilizzato sia come soggetto
sia come complemento oggetto della proposizione che introduce:
es. Il cane che (= soggetto) abbaia in cortile è di Stefano.
Il cane che (= complemento oggetto) vedi in cortile è di Stefano.

2. in quale delle seguenti frasi il pronome mi è usato come pronome rifessivo?


A. L’allenatore mi ha eletto capitano.
B. Quando arrivi a Roma mi avvisi con un sms?
c. Questa mattina mi sono truccata di fretta.
D. Mi hanno detto che sei stato promosso.

40 il pronome
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3
Nome: Manuel Francesco
liVello

3. Nel seguente testo individua e sottolinea i pronomi (sono 15). Poi rispondi alle domande.
Era la fne di luglio del 1961. Tutti eravamo piuttosto allegri e dopo una mezz’ora di cammino la maggior
parte dei ragazzi ammise che la gita era stata una buona idea. Inutile dire che nessuno aveva la bussola,
né ci chiedevamo quale fosse la nostra meta, ma ci stavamo divertendo, e se per caso ci fossimo persi,
niente paura. Presto o tardi, avremmo trovato la strada del ritorno. Poi incominciò a piovere. All’inizio niente
5 di preoccupante, ma dopo un paio di minuti incominciò il diluvio e i capigruppo decisero che dovevamo ritor-
nare al campo. L’unico problema era che nessuno sapeva dove fosse. Ad atterrirci non era la pioggia, ma
i fulmini che danzavano intorno a noi come lance. Tutti cominciarono a correre qua e là, poi all’improvviso
qualcuno avvistò una radura nel bosco. Seguì una breve disputa: alcuni volevano uscire allo scoperto, altri
volevano restare sotto gli alberi. Il partito dello scoperto prevalse, e corremmo verso la radura.
(adattato da P. Auster, Esperimento di verità, Einaudi)

1. Dei pronomi che hai sottolineato, quanti sono i pronomi indefniti?


A. 4 B. 6 c. 8 D. 10

2. Quali pronomi indefniti non possono essere usati anche come aggettivi indefniti?
A. tutti, alcuni B. niente, qualcuno c. tutti, nessuno D. alcuni, altri

3. Nel testo che hai letto è presente un pronome interrogativo. Quale?

4. in quale delle seguenti frasi uno è usato come pronome?


A. I sindacati hanno proclamato uno sciopero per il prossimo lunedì.
B. Per la pizza marinara occorrono un pizzico d’origano e uno spicchio d’aglio.
c. Hai visto i miei guanti? Uno era nello zaino ma l’altro no.
D. Con uno splendido tiro, Matteo ha messo la palla in rete.

5. in quale delle seguenti frasi chi è usato come pronome interrogativo?


A. Sei arrivato puntuale. Chi l’avrebbe mai detto!
B. Vorrei sapere chi è stato a lasciare la stanza così in disordine.
c. Chi non ha capito, alzi la mano.
D. Sono previste multe severe per chi fuma in un luogo pubblico.

Leggi le seguenti frasi e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Chi si rivede! Luca! Che fne hai fatto in questi ultimi mesi? Ieri ho visto tua mamma che mi ha detto
che hai partecipato a un concorso fotografco e che lo hai vinto. Complimenti!
1. Quale elemento della frase sostituisce il pronome lo? Scrivilo qui di seguito.
2. Quanti e quali pronomi ci sono nella frase? Scrivili qui di seguito.

3. in quale delle seguenti espressioni che è un pronome relativo?


A. che fne B. che mi ha detto c. che hai partecipato D. che lo hai vinto
Quale funzione logica svolge il pronome relativo all’interno della frase?

complemento); 3. B, soggetto.
Soluzioni: 1. concorso; 2. 4: chi (esclamativo), che (relativo), mi (personale complemento), lo (personale

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

il pronome 41
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L’uso dei modi e dei tempi


1. considerando la persona e il numero, individua e sottolinea in ogni gruppo di verbi l’elemento intruso.
1. Parte, scende, prendi, riceve, paga
2. Giochiamo, introduco, scendiamo, viviamo, osserviamo
3. Parlarono, studiarono, scrissero, entrò, conobbero
4. Ballavate, andavate, correvate, aprivate, bevevamo

2. Di ciascuno dei verbi riportati nella seguente tabella indica il modo, barrando la casella opportuna.
indicativo congiuntivo condizionale imperativo infnito gerundio participio
1. era X
2. aveva diviso
3. che desse
4. risvegliandosi
5. che sia stato
6. avere
7. si trattava
8. sarebbe stata
9. coperte
10. vai!

3. Nelle seguenti frasi indica con una crocetta se i verbi scritti in corsivo sono coniugati al tempo presente
PR (sono 2), passato PA (sono 4) o futuro FU (sono 3).
1. Questa mattina l’autobus è arrivato PR PA x FU in ritardo. 2. Gli abiti di questo negozio costano PR PA FU
davvero troppo. 3. Tra qualche settimana io e Fabio partiremo PR PA FU per Roma. 4. Il tempo è volato
PR PA FU mentre leggevo PR PA FU questo libro. 5. Il prossimo distributore di benzina dista PR PA FU
cinque chilometri da qui. 6. Il violinista eseguì PR PA FU il suo pezzo con maestria. 7. Una volta a Firenze,
raggiungeremo PR PA FU Piazza del Duomo e ammireremo PR PA FU gli splendidi portali in bronzo del
Battistero di San Giovanni.

4. completa le seguenti frasi sottolineando il verbo adatto tra quelli indicati in parentesi.
1. L’ultimo treno per Milano (parte/è partito/partirà) tre ore fa. 2. I mammiferi (allattano/hanno allattato/
allatteranno) i loro piccoli fno a quando questi non diventano indipendenti. 3. Pochi minuti fa Anna (esce/è
uscita/uscirà) di casa. 4. Quando la mia cagnolina avrà partorito, ti (regalo/ho regalato/regalerò) un cuccio-
lo. 5. Prima di addormentarmi (leggo/ho letto/leggerò) sempre qualche breve racconto. 6. In questi anni le
tecnologie (fanno/hanno fatto/faranno) enormi progressi. 7. Il prossimo fne settimana (ospitiamo/abbiamo
ospitato/ospiteremo) i nostri cugini di Londra. 8. I giornali di oggi (parlano/hanno parlato/parleranno) ancora
dei fatti della scorsa settimana.

5. Nella frase Mi dissero di contattare la segreteria della scuola e telefonai immediatamente i verbi
dissero e telefonai sono coniugati all’indicativo
A. imperfetto. B. passato prossimo. c. passato remoto. D. trapassato prossimo.

42 il verbo
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Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
liVello

6. tra le due forme proposte in parentesi, una al congiuntivo e una al condizionale, individua e sottolinea
quella adatta a completare ciascuna delle seguenti frasi.
1. Farò un regalo a Chiara nonostante lei non mi (abbia invitato/avrebbe invitato) alla sua festa di comple-
anno. 2. Se ci fosse bel tempo, (venissi/verrei) a trovarti. 3. Se Valentina e Dario (venissero/verrebbero) a
trovarci più spesso, saremmo meno soli. 4. Secondo te, quanto (potesse/potrebbe) costare la felpa esposta
in vetrina? 5. (Potessi/Potrei) avere un’altra fetta di torta? 6. Se (avessero/avrebbero) saputo del suo arrivo,
sarebbero andati a prenderlo all’aeroporto. 7. Per favore, mi (cambiasse/cambierebbe) questa banconota?
8. Non capisco che cosa (possa/potrebbe) essergli successo.

Memo Ricorda che, in italiano, ogni modo verbale ha un suo particolare signifcato
e una sua particolare funzione:
• l’indicativo è il modo della realtà, della certezza e dell’obiettività:
es. Luca aiuta Pietro.
• il congiuntivo è il modo della possibilità, dell’incertezza e della soggettività:
es. Credo che Luca aiuti Pietro.
• il condizionale è il modo che esprime un’ipotesi, un dubbio o la possibilità
che un fatto si verifchi purché ne avvenga prima un altro:
es. Se Pietro fosse qui, Luca lo aiuterebbe.
• l’imperativo è il modo che si usa per esprimere un ordine, un suggerimen-
to, un invito o una preghiera:
es. Luca, aiuta Pietro!

7. Nella frase Ho letto un interessante articolo che riguarda la nascita della moneta, sostituisci l’espres‑
sione che riguarda con la corrispondente forma del participio.
Ho letto un interessante articolo la nascita della moneta.

8. La frase Agitare prima dell’uso esprime


A. una preghiera. B. un’istruzione. c. un divieto. D. un consiglio.

9. Accanto ai seguenti verbi scrivi la forma corrispondente al modo infnito.


1. ho incontrato incontrare 6. cadde 11. fanno
2. studiando 7. vorrei 12. preparò
3. superato 8. riusciste 13. misi
4. scolavi 9. aprite 14. avendo usato
5. è 10. stia 15. ho svolto

i verbi transitivi e i verbi intransitivi


10. collega con una freccia le espressioni della prima colonna con quelle della seconda in modo da
formare frasi di senso compiuto. Poi rispondi alla domanda a pagina seguente.
1. L’insegnante di scienze ci ha assegnato a. sul divano.
2. Un vento gelido proveniva b. il portone d’ingresso.
3. Ogni mattina il bidello della scuola apre c. nel mio stesso quartiere.
4. Alla fne della partita i tifosi uscirono d. numerosi quadri.
5. Dalla fnestra della mia camera vedo e. il lago.
6. Il museo espone f. dalla valle.
7. Rian si è addormentato g. un esercizio troppo diffcile.
8. Luca abita h. dallo stadio.

il verbo 43
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
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Quanti sono i verbi transitivi e i verbi intransitivi delle frasi precedenti?


A. 2 verbi transitivi e 6 verbi intransitivi
B. 5 verbi transitivi e 3 verbi intransitivi
c. 4 verbi transitivi e 4 verbi intransitivi
D. 3 verbi transitivi e 5 verbi intransitivi

La forma attiva e la forma passiva


11. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea il verbo essere quando è usato per rendere passivo un altro
verbo (5 casi).
1. Il miele è prodotto dalle api che succhiano il nettare dei fori.
2. Il preside è venuto in classe a leggerci un avviso.
3. Le regole del gioco sono indicate sulla scatola.
4. Il livello dell’acqua del lago è salito in maniera preoccupante.
5. Il paesaggio lacustre era illuminato dalla luna piena.
6. Il giardino ha bisogno di essere annaffato tutte le sere.
7. Franco e Ornella sono partiti all’improvviso senza salutare nessuno.
8. Siamo stati informati della chiusura della strada a causa dei lavori da un annuncio alla radio.

12. leggi la seguente frase di forma attiva e scegli, tra le opzioni proposte, la frase che ne rappresenta
l’esatta trasformazione al passivo.
Il benzinaio sostituisce i freni dell’auto.
A. I freni dell’auto sostituisce il benzinaio. c. Il benzinaio aveva sostituito i freni dell’auto.
B. I freni dell’auto sono sostituiti dal benzinaio. D. I freni dell’auto furono sostituiti dal benzinaio.

i verbi ausiliari: essere e avere


13. completa le seguenti frasi inserendo l’ausiliare essere o avere al modo e al tempo opportuni (entrambi
gli ausiliari vanno utilizzati 4 volte).
1. Al tramonto del sole la temperatura si è abbassata improvvisamente.
2. Dopo aver vissuto per tanti anni in campagna, i nonni si trasferiti in città.
3. Dalla Spagna gli zii mi portato degli orecchini coloratissimi.
4. Cinque anni fa il municipio non ancora ristrutturato.
5. Saresti guarito da un pezzo, se seguito la terapia.
6. Giulia aveva promesso che rientrata prima di cena.
7. L’atleta esultato per la vittoria.
8. Fabio era sicuro che gli amici lo aiutato nel momento del bisogno.

14. in quale delle seguenti frasi il verbo essere è usato come ausiliare?
A. Angela, dove sei? c. Qui un tempo c’era un orto.
B. Fummo aiutati da un passante. D. La torta è troppo dolce.

15. in quale delle seguenti frasi il verbo essere è usato nel signifcato autonomo di trovarsi?
A. Sul davanzale della fnestra c’è un vaso di petunie.
B. Il cavallo si è imbizzarrito senza un motivo apparente.
c. Il preside è entrato nel suo uffcio.
D. I malviventi si sono consegnati spontaneamente ai carabinieri.

44 il verbo
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1
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liVello

Memo Ricorda che i verbi essere e avere, oltre a svolgere la funzione di ausiliari,
hanno anche un loro signifcato autonomo e possono quindi essere usati
da soli. In particolare:
• il verbo avere signifca “possedere” (es. Sara ha una borsa nuova) o “otte-
nere” (es. Sara ha avuto una bella soddisfazione);
• il verbo essere signifca “stare”, “esistere”, “trovarsi” (es. Sara è in casa)
oppure può collegare un nome a un aggettivo (es. Sara è simpatica).

Le coniugazioni dei verbi


16. in quale delle seguenti frasi il verbo appartiene alla seconda coniugazione?
A. Il treno ritarderà di almeno un’ora.
B. Esci di lì, per favore!
c. Ti hanno detto troppe bugie sul mio conto.
D. Questo risotto mi piace molto.

17. completa le seguenti frasi coniugando i verbi in parentesi al modo e al tempo indicati.
1. Il vincitore della gara (sembrare, indicativo imperfetto) sembrava soddisfatto della sua prestazione.
2. Il piccolo Francesco, per la paura, (stringere, indicativo presente) forte la mano del
padre.
3. Ieri Ilaria (cadere, indicativo passato prossimo) con la bicicletta.
4. Quando avrò fnito questo lavoro, (essere, indicativo futuro) soddisfatto.
5. Dopo che Emma (soffare, indicativo trapassato remoto) sulle candeline, la festa
(potere, indicativo passato remoto) cominciare.
6. Per guarire, bisogna che tu (prendere, congiuntivo presente) la medicina che ti ha
prescritto il medico.
7. Credo che Andrea (studiare, congiuntivo passato) tutta la notte.
8. Alessandro, (fare, condizionale presente) bene a dire la verità!

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Marco metterà a disposizione la sua casa per la festa a patto che alla fne gli invitati lo aiutino a si-
stemare tutto.
1. Quanti verbi sono presenti nella frase?
A. 2 B. 3 c. 4 D. 5
2. in quale modo è coniugato il verbo aiutino?
A. indicativo B. congiuntivo c. condizionale D. imperativo
3. Se i verbi presenti nel brano fossero coniugati al tempo composto, quale ausiliare richiederebbero?
A. essere B. avere Soluzioni: 1. B; 2. B; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

il verbo 45
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 2
L’uso dei modi e dei tempi, la forma attiva e la forma passiva
1. leggi il seguente testo e rispondi alle domande.
Nell’agosto del 2013, l’aeroporto O’Hare di Chicago ha dato il via al “progetto gregge”, un programma
pilota per ridurre i costi di manutenzione dei propri terreni. Per questo motivo ha assunto venticinque
dipendenti atipici per tagliare l’erba: quattordici capre, cinque pecore, tre asini e due lama, oltre a un
agnellino nato alcuni giorni prima a cui è stato dato il nome O’Hare. Il gregge avrà il compito di mangiare
5 50 ettari di vegetazione nei campi dell’aeroporto, ripulendo aree rocciose e scoscese che sarebbero
diffcilmente raggiungibili con metodi tradizionali.
(adattato da corriere.it)

1. Quanti verbi sono presenti nel testo che hai letto?


A. 8 B. 9 c. 10 D. 12

2. rispetto al momento in cui è stato scritto il brano, in quale tempo sono collocati i fatti narrati?
A. presente B. passato c. futuro D. sia passato sia futuro

3. in che modo è presentato il fatto espresso dal verbo sarebbero (riga 5)?
A. come un fatto certo
B. come un fatto ipotizzabile o augurabile
c. come un fatto possibile a determinate condizioni
D. come un comando

2. completa le seguenti frasi coniugando i verbi in parentesi nel modo specifcato e nel tempo,
semplice o composto, che ritieni opportuno.
1. Non appena io (fnire, indicativo) avrò finito i compiti, andrò in spiaggia con i miei amici.
2. Dopo che Clara (conseguire, indicativo) il diploma, si iscrisse all’università.
3. Ragazzi, fate in modo che fatti di questo genere non (ripetersi, congiuntivo) più.
4. Se Stefano avesse ammesso l’errore, il padre non lo (sgridare, condizionale) .
5. Luca, ti prego, (restare, imperativo) ancora un po’.
6. La decisione è stata presa dopo (rifettere, infnito) a lungo.
7. Una volta (superare, participio) l’imbarazzo, Paolo dichiarò i suoi sentimenti a Lara.
8. (Perdere, gerundio) l’aereo, Mattia fu costretto a partire in treno.

3. Nel seguente testo sottolinea in rosso i verbi di modo fnito (indicativo, congiuntivo, condizionale e
imperativo) e in blu i verbi di modo indefnito (infnito, participio e gerundio). Poi svolgi gli esercizi.
Fuori pioveva. C’era ancora una settimana di vacanze. Kate era andata a giocare da una sua amica. Peter
si alzò, si diresse verso la stanza di Kate ed entrò. Ci era tornato già centinaia di volte, naturalmente,
ma non da solo. Quando arrivò in mezzo alla stanza, gli sembrò come sempre che le bambole lo stes-
sero osservando. Si sentiva strano, e anche le cose erano diverse dal solito. La stanza era diventata
5 più grande, e per la prima volta si rese conto che il pavimento andava in discesa. Le bambole erano più
numerose che mai, con quei loro occhi di vetro, e mentre procedeva scendendo verso il vecchio letto, gli
parve di udire un rumore, come un fruscio. Pensò anche di aver visto qualcosa muoversi, ma quando si
voltò, tutto era di nuovo immobile.
(adattato da I. McEwan, L’inventore di sogni, Einaudi)

46 il verbo
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liVello

1. Prendi in considerazione solo i verbi di modo indefnito e riportali secondo le indicazioni date.
- Verbi al modo infnito (sono 4):
- Verbi al modo gerundio (sono 2):

2. molti dei verbi che riferiscono le azioni compiute da Peter sono al passato remoto. ciò signifca che
A. i fatti sono appena avvenuti.
B. i fatti sono avvenuti in un passato defnitivamente concluso.
c. i fatti sono avvenuti nel passato, ma i loro effetti durano ancora nel presente.
D. i fatti stanno avvenendo mentre si sviluppa la narrazione.

3. Alla riga 2 il verbo era tornato esprime, rispetto alla situazione narrata, un’azione
A. che accade contemporaneamente.
B. che era accaduta prima.
c. che dovrà ancora accadere.
D. che potrebbe accadere.

4. riscrivi nello spazio sottostante i casi in cui il verbo essere non è usato come ausiliare, ma è usato
nel suo signifcato autonomo.

5. Alla riga 1 compare un verbo impersonale. Quale?

4. Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi e indica con una crocetta se sono di forma attiva A (sono 4)
o di forma passiva P (sono 4). trasforma poi le frasi attive in passive e viceversa.
1. Una nebbia molto ftta avvolgeva la pianura. x
A P
La pianura era avvolta da una nebbia molto fitta.
2. Tutti gli indiziati sono stati interrogati dalla polizia. A P

3. La piazza principale della città era invasa dai turisti. A P

4. Mio fratello maggiore frequenta un corso di lingua araba all’università. A P

5. La strada è stata asfaltata, fnalmente! A P

6. Il vincitore della maratona indossava la maglia numero cinque. A P

7. I cani avvertirono l’arrivo del temporale alcuni minuti prima. A P

8. Il continente americano fu scoperto dagli europei. A P

Memo Ricorda che:


• il verbo ha forma attiva quando il soggetto compie l’azione indicata dal
verbo (es. Giulia legge un libro);
• il verbo ha forma passiva quando il soggetto subisce l’azione indicata
dal verbo (es. Un libro è letto da Giulia).

il verbo 47
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i verbi transitivi, i verbi intransitivi, i verbi ausiliari


5. Nel seguente testo sottolinea i verbi (sono 12) e svolgi gli esercizi.
È un mammifero piccolo e misterioso, originario delle Ande. Ha un corpo che assomiglia a quello di un
gatto, una testa da orsetto e una lunga coda. È stato scoperto in Sud America da un’equipe di zoologi
che lo hanno chiamato “olinguito”. Questo animale pesa circa 900 grammi, ha dei grandi occhi scuri e
una folta pelliccia marrone, vive nelle foreste pluviali di Ecuador e Bolivia dove viene chiamato “neblina”,
5 ovvero nebbia. La scoperta dell’olinguito dimostra che il mondo non è ancora stato completamente
esplorato e nasconde dei segreti. (adattato da repubblica.it)

1. in quali casi i verbi essere e avere presenti nel testo sono usati come verbi autonomi? in quali casi
come ausiliari?
- Verbo essere usato come verbo autonomo (1 caso):
- Verbo essere usato come ausiliare per formare il passivo di un verbo (2 casi):

- Verbo avere usato come verbo autonomo (2 casi):


- Verbo avere usato come ausiliare per formare tempi composti (1 caso):

2. trasforma dal passivo all’attivo la frase È stato scoperto in Sud America da un’equipe di zoologi.

3. il verbo vive (riga 4), che nel testo è usato in funzione intransitiva, può essere usato anche in funzione
transitiva (es. Pietro vive una vita serena). Quale altro verbo intransitivo può essere usato in funzione
transitiva?
A. arrossire B. nascere c. dormire D. camminare

Memo Ricorda che numerosi verbi possono essere usati sia in funzione transitiva
sia in funzione intransitiva. In particolare alcuni verbi intransitivi diventano
transitivi quando hanno un complemento oggetto interno costituito da un
nome che ha la stessa radice del verbo o ha una stretta relazione di signif-
cato (es. Andrea piange lacrime di gioia).

i verbi rifessivi e i verbi impersonali


6. Nelle seguenti frasi indica con una crocetta se i verbi in corsivo sono di forma rifessiva propria P
(sono 3), rifessiva apparente A (sono 3) o rifessiva reciproca R (sono 2).
1. Ogni volta che si pettina, Fabrizio mette un po’ di gel sui capelli. x
P A R
2. Silvia si è tolta le scarpe da ginnastica, una volta uscita dalla palestra. P A R
3. Enrico e Chiara si sono salutati e sono entrati in classe. P A R
4. Per Halloween mi travestirò da zombie. P A R
5. Prima di venire a tavola, lavati le mani. P A R
6. Giocando a nascondino, i bambini si sono nascosti nello sgabuzzino. P A R
7. Non capisco perché Sara e Martina non si salutino più. P A R
8. La mamma di Daniela si trucca gli occhi ogni mattina prima di andare al lavoro. P A R

7. in quale delle seguenti frasi la particella si ha valore impersonale?


A. In questa fabbrica si producono giocattoli di legno.
B. Accendi il condizionatore: qui dentro si muore di caldo.
c. Davide si è di nuovo cacciato nei guai.
D. Elisa si siede sempre in prima fla al cinema.

48 il verbo
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2
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Memo Ricorda che la particella si può avere:


• valore rifessivo: es. Marco si sta vestendo.
• valore pronominale: es. Davide si è pentito del suo brutto gesto.
• valore passivante: es. In questo negozio si vendono mobili antichi.
• valore impersonale: es. In questo documentario si parla dell’inquinamento
ambientale.

i verbi irregolari
8. in ciascuno dei seguenti gruppi di verbi irregolari, c’è una forma scorretta: sottolineala e correggila.
1. Bevve, facette, discusse
2. Andaremmo, condurremmo, sapremmo
3. Rimase, scelse, nascé
4. Posto, offeruto, sciolto

9. Nelle seguenti frasi sono contenuti verbi irregolari di uso comune. completa ciascuna frase coniugando
correttamente il verbo in parentesi.
1. Vorrei che tu mi (dare) dessi un consiglio sulle scarpe da abbinare alla gonna.
2. Con grande sforzo i due uomini (spingere) l’auto con la gomma bucata fno alla
prima piazzola di sosta.
3. Ieri la mamma di Elisa (friggere) un po’ di patatine per pranzo.
4. Il pubblico attendeva con ansia che il cantante (salire) sul palco e iniziasse il
concerto.
5. Al suono dell’allarme antincendio, fai in modo che (uscire) tutti per la prova d’eva-
cuazione.
6. Non appena (apparire) il mio vecchio amico Samuel, gli corsi incontro.
7. Quando tutti (tacere) , provai a dire il mio parere.
8. (Aprire) la fnestra perché avevo molto caldo.

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Si sa che i raggi del sole possono danneggiare la pelle, quindi è opportuno proteggersi con una crema solare.
1. Qual è la forma del verbo proteggersi?
A. forma rifessiva propria c. forma rifessiva reciproca
B. forma rifessiva apparente D. forma rifessiva pronominale
2. che valore ha si nell’espressione Si sa?
A. rifessivo B. pronominale c. passivante D. impersonale
3. Volgi la frase I raggi del sole possono danneggiare la pelle dalla forma attiva alla forma passiva.

Soluzioni: 1. A; 2. D; 3. La pelle può essere danneggiata dai raggi del sole.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

il verbo 49
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competenza morfologica

liVello 3
L’uso dei modi e dei tempi, la forma attiva e la forma passiva
1. leggi il testo e svolgi gli esercizi.
Tra il I e il IV secolo d.C. una grande migrazione porta gli Unni dalla lontana Mongolia fno alle terre
dei Germani, ai confni dell’Impero romano. Sotto la pressione degli Unni, i Germani sfondano i confni
dell’Impero, dilagano in Europa e determinano la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Comincia il Me-
dioevo, con i Germani che fondano i Regni romano-germanici, tra cui il Regno ostrogoto d’Italia. Succes-
5 sivamente l’Italia, riconquistata dai Bizantini, viene invasa da un nuovo popolo germanico, i Longobardi,
che ne conquistano una parte. Per la prima volta la penisola viene divisa in due.
(adattato da V. Calvani, Storyboard, A. Mondadori Scuola)

1. il testo è scritto al tempo presente allo scopo di


A. indicare azioni che si ripetono con regolarità (presente di consuetudine).
B. dare immediatezza ai fatti narrati (presente storico).
c. indicare fatti sempre veri (presente atemporale).
D. indicare fatti che si verifcheranno in un futuro molto prossimo (presente per il futuro).

2. Alla riga 5 il participio passato riconquistata può essere sostituito da


A. che è stata riconquistata. c. cosicché è stata riconquistata.
B. poiché è stata riconquistata. D. affnché fosse riconquistata.

3. in quale delle seguenti frasi il verbo venire assume la stessa funzione che ha nella frase la penisola
viene divisa in due (riga 6)?
A. Vieni al dunque. c. Lorenzo e Samuele sono venuti alla festa.
B. I nostri parenti vengono da molto lontano. D. Il ragazzo venne promosso.

i verbi transitivi, i verbi intransitivi, i verbi fraseologici e i verbi rifessivi


2. Nel seguente testo sottolinea i verbi. Poi svolgi gli esercizi.
Tutti gli altri cani sedevano placidi accanto ai loro padroni aspettando ulteriori istruzioni. Jenny stava
per fermare Marley, il suo piccolo Labrador, ma l’animale la trascinava attraverso il posteggio all’inse-
guimento del barboncino che voleva annusare. Jenny sembrava fare lo sci nautico, tirata da un potente
motoscafo. Stavano guardando tutti. Qualcuno rideva. Io mi coprii gli occhi. Marley si precipitò contro il
5 barboncino e cominciò ad annusarlo dappertutto. Pensavo fosse il suo modo di dire: “Sono contento di
conoscerti”.
Jenny cercava di trattenerlo con tutte le sue forze, ma lui la ignorava. “Non ho ancora fnito”, sembrava
voler dire. Conclusi i saluti, Jenny fnalmente fnì per ritrascinarlo al suo posto.
(adattato da J. Grogan, Marley. Un cane unico al mondo, Sperling&Kupfer)

1. Nel testo compaiono alcuni verbi fraseologici, ognuno dei quali precisa un “aspetto” dell’azione che
il verbo esprime. Sottolineali e classifcali in una tabella come la seguente.
azione
vicina a iniziare che inizia in svolgimento che viene tentata che fnisce

50 il verbo
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3
Nome: Manuel Francesco
liVello

Memo Ricorda che i verbi fraseologici accompagnano un verbo o al gerundio o all’in-


fnito introdotto da una preposizione. Questi verbi particolari si distinguono in:
• verbi aspettuali, quando esprimono il modo in cui l’azione va collocata
nel tempo (comincia a nevicare, sta nevicando, continua a nevicare, ha
smesso di nevicare ecc.)
• verbi causativi, quando esprimono un’azione causata dal soggetto (Il pilota
ha fatto scendere i passeggeri).

2. Alla riga 1 il gerundio aspettando può essere sostituito da


A. poiché aspettavano. c. sebbene aspettassero.
B. affnché aspettassero. D. mentre aspettavano.
3. Qual è la forma dei verbi mi coprii e si precipitò (riga 4)?
A. attiva B. passiva c. rifessiva D. impersonale
4. che cosa hanno in comune i verbi trascinava (riga 2), annusare (riga 3) e conoscerti (riga 6)?
A. Sono tutti verbi della prima coniugazione.
B. Vogliono tutti l’ausiliare essere nella formazione dei tempi composti.
c. Sono tutti verbi transitivi.
D. Sono tutti verbi di modo indefnito.
5. Quale verbo servile compare nel testo? riscrivilo qui di seguito.
6. Volgi al passivo la frase Jenny stava per fermare Marley (righe 1‑2).

7. indica con una crocetta se ciascuno dei seguenti verbi è solo transitivo T o solo intransitivo I ,
oppure se può essere usato sia come transitivo sia come intransitivo T/I . considera l’uso di questi
verbi anche al di fuori del contesto del brano. in caso di bisogno consulta il dizionario.
sedevano (sedere) T xI T/I pensavo (pensare) T I T/I ho fnito (fnire) T I T/I
rideva (ridere) T I T/I ignorava (ignorare) T I T/I conclusi (concludere) T I T/I

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Dopo essere rientrato dal corso di nuoto, Stefano cominciò a ripassare la lezione di storia spiegata dal
professore due giorni prima.
1. Qual è il verbo fraseologico presente nella frase?
2. in quale delle seguenti frasi il verbo ripassare è usato intransitivamente?
A. Tommaso ripassa il disegno a china.
B. In questo gioco è vietato ripassare la palla ai compagni di squadra.
c. Prima di andare al parchetto ripassa da casa!
D. Per lucidare il pavimento devi ripassarlo con la cera.
3. il participio passato spiegata può essere sostituito da
A. che era stata spiegata. c. poiché era stata spiegata.
B. quando era stata spiegata. D. benché fosse stata spiegata.
Soluzioni: 1. comincò a; 2. C; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

il verbo 51
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L’AVVerBio Puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
Puoi svolgere

1
gli esercizi indicati
con questo simbolo
liVello in modo autocorrettivo
sul ME•book

Gli avverbi qualifcativi


1. leggi le seguenti frasi. La parola forte presente in ciascuna è un avverbio (accompagna un verbo
e rimane invariabile) o un aggettivo (accompagna un nome e concorda con esso)? Barra la casella
opportuna.
1. Marco è un ragazzo forte e determinato. A. avverbio B. aggettivo
2. Il profumo forte e intenso del caffè mi piace molto. A. avverbio B. aggettivo
3. Cristian, se non parli forte non sento: sono a un concerto. A. avverbio B. aggettivo
4. Nadia, vai troppo forte, frena! A. avverbio B. aggettivo

2. Nelle seguenti frasi sottolinea gli avverbi (sono 8) e le locuzioni avverbiali (sono 3) che modifcano il
signifcato dei verbi in corsivo. Poi rispondi alla domanda.
1. L’attore recitava lentamente la poesia scandendo chiaramente le parole. 2. Marco scala una parete roc-
ciosa che scende a precipizio sul mare. 3. Matteo ha fatto i compiti frettolosamente ed è corso in piscina
con gli amici. 4. I vestiti erano sparpagliati nella stanza alla rinfusa. 5. L’allenatore assisteva nervosamente
alla partita in panchina. 6. Grazie Stefano, accetto volentieri il tuo aiuto. 7. Io e mio fratello abbiamo man-
giato benissimo dai nonni. 8. Non giudicare in fretta e furia, ma fallo attentamente e scrupolosamente.
che cosa indicano gli avverbi e le locuzioni avverbiali che hai sottolineato?
A. in che modo si compie l’azione c. il luogo dove avviene un fatto
B. il momento in cui si verifca un fatto D. la misura di quanto è espresso

3. in quale delle seguenti frasi l’avverbio di modo modifca il signifcato di un aggettivo?


A. Gli alunni svolgono diligentemente i propri compiti.
B. La nave si avvicinava rapidamente al porto.
c. Andrea è una persona straordinariamente generosa.
D. Il mio professore di inglese parla correttamente diverse lingue.

Memo Ricorda che l’avverbio può modifcare il signifcato di


• un verbo: es. Khaled parla bene l’italiano.
• un aggettivo: es. Davide è molto stanco.
• un nome: es. Perfno un bambino farebbe meno capricci.
• un altro avverbio: es. Siamo arrivati troppo tardi all’appuntamento.
• un’intera frase: es. Non piove più.

Gli avverbi determinativi


4. leggi le seguenti frasi e rispondi alle domande.
a. Tu e io saremo amici per sempre. b. Andrea vuole sempre averla vinta.
1. che cosa sono per sempre (frase a) e sempre (frase b)?
A. Sono entrambi avverbi.
B. Sono entrambe locuzioni avverbiali.
c. Per sempre è una locuzione avverbiale e sempre è un avverbio.
D. Per sempre è un avverbio e sempre è una locuzione avverbiale.

52 L’avverbio
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
liVello

2. che cosa indicano per sempre (frase a) e sempre (frase b)?


A. Un modo di essere o di fare.
B. Un lasso di tempo.
c. Un luogo in cui chi narra si muove.
D. Una valutazione.

5. completa le seguenti frasi inserendo l’avverbio di luogo adatto tra i seguenti.


lontano • giù • dietro • laggiù • quassù • qui • dappertutto • fuori
1. In macchina i bambini devono sedersi dietro .
2. Da il panorama è incantevole.
3. Non vedo: chi ci sta salutando da ?
4. Siediti vicino a me.
5. Ho aspettato per ore che Mio Mao scendesse dall’albero.
6. È una bella giornata e i ragazzi sono a giocare.
7. Il fratellino di Giulia è un vero monello: si nasconde .
8. Il ruscello che state cercando è , in fondo alla valle.

6. in quale delle seguenti frasi è presente una locuzione avverbiale di luogo?


A. Venite qui a vedere con i vostri occhi.
B. Quello che cerchiamo non si trova dovunque.
c. Passiamo per di qua: la strada è più breve.
D. Non possono essere andati lontano con questo buio.

7. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea gli avverbi di quantità. Poi cerchia l’elemento morfologico
(verbo, aggettivo o nome) a cui si riferiscono.
1. Matteo è molto orgoglioso della sua collezione di automobiline.
2. In questa torta non c’è abbastanza zucchero.
3. Nella pizzeria che hanno aperto sotto casa mia si spende poco.
4. Ha appena telefonato Riccardo. Lo puoi richiamare?
5. La mamma è alquanto preoccupata per il ritardo di Luca.
6. Con le sue chiacchiere il venditore ci aveva quasi convinti.
7. Questa automobile è veloce, ma consuma troppo.
8. Dimmi almeno che cosa posso fare per sdebitarmi.

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Finora il relatore del convegno ha parlato tanto, ma in concreto ha detto poco.
1. Quanti sono gli avverbi e le locuzioni avverbiali presenti nella frase?
A. 3 B. 4 c. 5 D. 6
2. Quali elementi modifcano nel signifcato tanto e poco?
A. nomi B. aggettivi c. verbi D. avverbi
3. che tipo di avverbio è fnora?
A. modo B. tempo c. luogo D. quantità
Soluzioni: 1. B; 2. C; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

L’avverbio 53
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 2
Gli avverbi qualifcativi e i gradi degli avverbi
1. Nel seguente testo individua e sottolinea gli avverbi di modo. Poi rispondi alle domande.
L’anima e l’emblema del Bar Peso è naturalmente il Barman Peso, un omaccio con barba esagerata-
mente lunga e sigaretta in bocca. La brace della sigaretta cade (quando va bene) nel lavello, quando va
male scende invece a condire il caffè che talvolta la clientela richiede (un caffè alla brace, per favore).
Il Barman Peso si lava poco le mani e quasi mai indossa il berrettino d’ordinanza. E purtroppo succede
5 che i suoi capelli, e anche qualche pelo di barba o di ascella, cadano disgustosamente nelle ordinazioni.
(adattato da S. Benni, Bar Sport Duemila, Feltrinelli)
1. Quanti sono gli avverbi di modo?
A. 4 B. 5 c. 6 D. 7
2. Quale frase contiene la forma corretta del comparativo dell’avverbio bene (riga 2)?
A. Va meglio. B. Va benino. c. Va benone. D. Va benissimo.

Gli avverbi determinativi


2. Per ciascuna frase scrivi negli appositi spazi un avverbio del tipo indicato in parentesi.
1. Martina ha (tempo) fame perché a pranzo mangia (quantità) . 2. Non ho
voglia di entrare; ti aspetto (luogo) . 3. Che cosa è successo? (Interrogativo)
piangi? 4. Non mi aspettare questa sera: tornerò (tempo) . 5. Davanti si sono seduti i primi
arrivati, (luogo) i soliti ritardatari. 6. Ci vedremo (valutazione) alla festa di Ca-
milla. 7. (Interrogativo) pensi di andare in vacanza l’anno prossimo?

3. in quale frase la particella ci signifca “in quel luogo” e assume quindi la funzione di avverbio?
A. Ci amiamo molto. B. Chi ci ha chiamato? c. Ci sei già stato? D. Non ci credo.

4. Nella frase Non tutti i ragazzi hanno fatto i compiti, l’avverbio non indica che
A. tutti hanno fatto i compiti. c. alcuni ragazzi non hanno fatto i compiti.
B. nessuno ha fatto i compiti. D. la maggior parte dei ragazzi non ha fatto i compiti.

Leggi le seguenti frasi e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
Siamo quasi arrivati. Per fortuna Leonardo abita vicino: sono proprio stanca di camminare!
1. individua gli avverbi e le locuzioni avverbiali delle frasi e classifcali nella seguente tabella.
avverbio di modo avverbio di luogo avverbio di quantità avverbio di valutazione

2. Qual è la forma corretta di comparativo dell’avverbio vicino?


A. vicinissimo B. più vicino c. molto vicino D. il più vicino
3. Qual è l’unica locuzione avverbiale della frase?
Soluzioni: 1. nell’ordine: Per fortuna, vicino, quasi, proprio; 2. B; 3. Per fortuna.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

54 L’avverbio
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3
Nome: Manuel Francesco
liVello

liVello 3
Gli avverbi qualifcativi e gli avverbi determinativi
1. Le seguenti parole possono essere utilizzate sia come aggettivi sia come avverbi. Per ciascuna di esse
scrivi due frasi sul quaderno: una in cui la parola è usata in funzione di aggettivo e un’altra in cui la
parola è usata in funzione di avverbio.
forte • chiaro • lontano • sodo • troppo • alto • molto • diffcile

2. in quale delle seguenti frasi le particelle ci, vi o ne non svolgono la funzione di avverbio di luogo?
A. Dal medico? Ci andrò domani. c. Che bella la Scozia! Un giorno vi ritornerò.
B. Se non hai più bisogno di me, me ne andrei. D. Nessuno ci ha capito come avremmo voluto.

3. Sottolinea gli avverbi e le locuzioni avverbiali (sono 16). Poi svolgi gli esercizi.
Da piccolo ero sicuramente un imbranato, ma a scuola le cose andavano abbastanza bene. Prendevo
buoni voti senza dover faticare troppo. Non proprio voti altissimi, perché non faticavo affatto. E avevo
un posto accettabile nell’ordine sociale. Nessuno sembrava badare troppo al mio grosso naso, proba-
bilmente perché tutti erano più occupati a badare ai propri problemi, e di me non si occupava davvero
5 nessuno. Nel frattempo, sono cresciuto. Adesso posso dire che sono più uomo che naso.
(adattato da L. Torvalds, Rivoluzionario per caso, Garzanti)

1. Sottolinea con colori diversi gli avverbi e le locuzioni avverbiali di modo (1 caso), di tempo (2 casi),
di quantità (6 casi) e di valutazione (7 casi).
2. con quale altro avverbio puoi sostituire probabilmente (righe 3‑4)?
A. sicuramente B. neanche c. soprattutto D. forse
3. Quale funzione svolgono gli avverbi affatto (riga 2) e davvero (riga 4)?
A. Rendono affermativa la frase negativa. c. Rafforzano il non posto prima del verbo.
B. Aggiungono al verbo una valutazione. D. Precisano il modo in cui avviene l’azione.

Leggi le seguenti frasi e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Se continuate così, me ne vado. Finora vi ho sopportato, ma adesso ne ho abbastanza: state lontano e
non tormentatemi più con le vostre richieste!
1. Quali sono gli avverbi di tempo nella frase?
A. così, abbastanza B. fnora, adesso c. così, più D. abbastanza, più
2. in quale delle seguenti frasi la parola lontano è usata con la stessa funzione della frase precedente?
A. Quando sono lontano da te, mi manchi. c. Io e Riccardo abitiamo lontano.
B. Ho un lontano zio che vive in America. D. Questa pasticceria esiste dal lontano 1960.
3. in quale espressione la particella ne ha la funzione di avverbio di luogo?
A. Me ne vado. c. Non ne voglio sapere.
B. Ne ho abbastanza. D. Me ne sono innamorata.
Soluzioni: 1. D; 2. C; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

L’avverbio 55
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

LA PrePoSizioNe Puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
Puoi svolgere

1
gli esercizi indicati
con questo simbolo
liVello in modo autocorrettivo
sul ME•book

Le preposizioni proprie
1. Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso le preposizioni semplici (sono 11) e in blu le preposizioni
articolate (sono 9).
1. Emma è tornata dalle vacanze con un’abbronzatura fantastica. 2. Ai Giochi olimpici di Atene parecchie meda-
glie sono state vinte dagli atleti italiani. 3. Laura e Giovanni hanno risolto insieme il problema di geometria sulle
fgure solide. 4. Sara andrà in Inghilterra per una vacanza studio. 5. Siamo entrati nel negozio passando dal retro.
6. Il viaggio da Bari a Milano è durato più di sette ore. 7. Per l’allestimento dello spettacolo di fne anno sono
impegnati tutti gli alunni della scuola. 8. I preziosi dipinti sono stati trasportati al museo su un furgone blindato.

2. in quale gruppo di preposizioni è presente un intruso?


A. dal, nel, al, sul c. nei, ai, suoi, dai
B. tra, per, in, con D. della, nella, sulla, alla

3. Nelle seguenti frasi inserisci la preposizione articolata adatta formata con la preposizione semplice
in parentesi.
1. Il Mincio è un emissario (di) del Lago di Garda. 2. (In) stanza chiusa si percepiva uno
sgradevole odore di muffa. 3. Il mazzo di chiavi che è stato ritrovato verrà restituito (a) legittimi
proprietari. 4. In televisione hanno trasmesso un documentario (su) disagio giovanile. 5. Il 2 giugno
è la festa (di) Repubblica. 6. (Su) scrivania c’è il mio libro: me lo passi? 7. Claudia ha
portato il cane (da) veterinario per le vaccinazioni. 8. (In) spazi pubblici è vietato fumare.

4. in quale delle seguenti frasi la preposizione articolata è usata in modo errato?


A. Il bibliotecario sistema i libri sugli scaffali. c. Guardami nei occhi quando parlo!
B. All’ingresso pulisciti le scarpe sul tappetino. D. Le zanne degli elefanti sono d’avorio.

5. leggi le seguenti frasi e indica con una crocetta che cosa indica la preposizione per all’interno di
ciascuna di esse.
causa scopo luogo mezzo
1. Kevin ci ha avvisato per telefono.
2. Sono crollato per la stanchezza.
3. Ho ripassato per la verifca.
4. Sono passato per Firenze.

Le preposizioni improprie
6. completa le seguenti frasi inserendo la preposizione impropria adatta tra le seguenti.
durante • sotto • eccetto • nonostante • senza • secondo • lungo • dopo
1. Secondo il professore di storia, dovrei studiare con maggiore impegno. 2. Laura decise di abbandonare
la squadra, il parere contrario dell’allenatore. 3. Occorre intervenire esitazioni per
evitare ulteriori danni all’ambiente. 4. l’estate le cicale depongono le uova. 5. Puoi chiamarmi
al cellulare l’uscita da scuola. 6. Luca ha trovato un gattino la strada del ritorno.
7. Le rondini avevano fatto il nido la grondaia. 8. Mangio di tutto, la carne di cavallo.

56 La preposizione
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1
Nome: Manuel Francesco
liVello

7. in quale delle seguenti frasi la parola lungo non ha funzione di preposizione impropria?
A. Alex e Lisa hanno campeggiato lungo il fume. c. La ferrovia correva lungo i campi di grano.
B. Lungo la via c’è un corteo di manifestanti. D. Il tavolo della mia cucina è lungo due metri.

Memo Ricorda che le preposizioni improprie posso essere:


• avverbi di luogo (dietro, dentro ecc.) o avverbi di tempo (dopo, prima ecc.):
es. Venite dentro. (= avverbio di luogo) / La matita è dentro l’astuccio.
(= preposizione impropria)
• aggettivi (secondo, lungo, salvo ecc.):
es. L’atleta si è classifcato al secondo posto. (= aggettivo) / Secondo me
Simona ti piacerà. (= preposizione impropria)
• verbi, per lo più participi, il cui valore verbale è ormai dimenticato da
tempo (durante, escluso ecc.):
es. Mi hanno escluso dalla gara. (= verbo) / Sono arrivati tutti, escluso
Vincenzo. (= preposizione)
• forme particolari come senza.

Le locuzioni prepositive
8. completa le seguenti frasi aggiungendo a ogni elemento in corsivo una preposizione propria, semplice
o articolata, in modo da formare una locuzione prepositiva.
1. La palestra si trova proprio di fronte alla scuola. 2. Il pallone di Luca è fnito al di là cancello. 3. Il
nonno ha messo una ciotola vicino cuccia del cane. 4. Siamo andati da Giulia con lo scopo
tranquillizzarla. 5. Alessandro ha visto la partita insieme suo amico Francesco. 6. Ero talmente stan-
co che mi sono addormentato prima 9. 7. Ho dovuto rinunciare alla gara a causa infortunio.
8. Amnesty International agisce a favore vittime di guerra.

9. in quale delle seguenti frasi la locuzione prepositiva è costruita in modo scorretto?


A. Nessuno di noi è puntuale, all’infuori da Marco. c. Troviamoci davanti al bar.
B. È bello stare in compagnia di Jacopo e Niccolò. D. Tu agisci solo in base ai tuoi interessi.

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Nonostante lo sciopero dei mezzi pubblici Massimo è arrivato puntuale in uffcio grazie al passaggio
in auto di un collega.
1. Qual è l’esatta scomposizione della preposizione articolata dei?
A. di + i B. de + i c. di + gli D. di + il
2. Quante sono le preposizioni improprie nella frase?
A. nessuna B. 1 c. 2 D. 3
3. Nella frase è presente una locuzione prepositiva. Quale?
A. nonostante B. dei mezzi c. puntuale in D. grazie al
Soluzioni: 1. A; 2. B; 3. D.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

La preposizione 57
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 2
Le preposizioni proprie
1. completa le seguenti frasi con la preposizione propria adatta. Poi sottolinea in rosso le preposizioni
semplici (sono 17) e in blu le preposizioni articolate (sono 6).
1. Per il mio compleanno andremo pizzeria. 2. Daria cammina punta piedi
non disturbare. 3. Prima iniziare l’allenamento, è meglio fare un po’ riscaldamento.
4. treno ho sudato il gran caldo: l’impianto aria condizionata era guasto. 5. Mi sto
preparando il test ammissione università. 6. Bisognerebbe andare dentista
un controllo almeno una volta anno. 7. Sei sicuro aver visto Marco uscire
cinema Alessia? 8. pochi minuti usciremo casa andare mare.

2. in quale delle seguenti frasi la parola del non svolge la funzione di preposizione?
A. Nel cortile del Comune è stata allestita una mostra. c. Gradirei del tè con i biscotti.
B. La soluzione del problema non era diffcile. D. I lati del quadrato sono identici.

Le preposizioni improprie e le locuzioni prepositive


3. indica con una crocetta se le parole in corsivo sono preposizioni PR (sono 4) o avverbi AV (sono 3).
1. Senza il consenso del medico non devi interrompere la cura. PR x AV 2. È tardi: dobbiamo uscire dal
negozio, altrimenti ci chiuderanno dentro. PR AV 3. Paolo e Francesca hanno trascorso il pomeriggio lun-
go il fume. PR AV 4. Matteo non si sveglia mai durante la notte. PR AV 5. Adesso mangia, guarderai
la televisione dopo. PR AV 6. Appena fuori città c’è un grande centro commerciale. PR AV 7. Quando
viaggio in pullman, mi siedo davanti per evitare di sentirmi male. PR AV

4. Sottolinea in rosso le preposizioni improprie (sono 2) e in blu le locuzioni prepositive (sono 5).
1. Grazie al tuo aiuto ho preso un bel voto nell’interrogazione. 2. L’aquilone mi è sfuggito ed è fnito sopra
l’albero. 3. C’è un gattino in mezzo a quei cespugli! 4. Durante il fne settimana pioverà. 5. Ho regalato a
Mauro e Francesca una batteria di pentole in vista delle loro nozze. 6. La nostra amicizia è fnita a causa di
un malinteso. 7. Tra una settimana il Comune darà il suo parere a proposito del progetto presentato.

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret‑
tamente vale 1 punto.
A causa del maltempo alcuni degli iscritti rinunciarono alla passeggiata lungo la riva del fume pro-
grammata un mese prima.
1. Quali sono le preposizioni proprie? riscrivile qui di seguito.
2. in quale delle seguenti frasi la parola prima forma una locuzione prepositiva?
A. Prima studio, poi esco con gli amici. c. È la prima volta che dimentico il quaderno.
B. Non uscirò prima delle 5. D. Ormai è troppo tardi: dovevi pensarci prima.
3. Quale preposizione propria può sostituire la locuzione prepositiva a causa del?
A. per (il) B. con (il) c. dal D. nel
Soluzioni: 1. degli, alla, del; 2. B; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

58 La preposizione
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Cognome: Natalizio

3
Nome: Manuel Francesco
liVello

liVello 3
Le preposizioni proprie, improprie e le locuzioni prepositive
1. Nel seguente testo individua e sottolinea in blu le preposizioni proprie, in rosso le preposizioni im‑
proprie e in verde le locuzioni prepositive. Poi svolgi le attività.
Nina si ritrovò in un’enorme stanza. Sulle pareti erano appesi degli stranissimi strumenti, sembravano
martelli, pale, seghetti ma avevano tutti delle forme mai viste. Camminando lentamente arrivò davanti
alla porta della seconda torre, girò la maniglia ed entrò. Vide al centro della stanza un blocco di marmo
verde e, appoggiati sopra un tavolino, quattro strani strumenti. Si avvicinò al marmo, lo toccò sopra: era
5 lucido, freddo e liscio. Improvvisamente, due degli strani strumenti si sollevarono dal tavolino e volarono
verso il marmo colpendolo ritmicamente. Nina osservava la scena cercando di capire cosa stesse suc-
cedendo. Gli attrezzi si diressero verso di lei e se li ritrovò davanti al naso.
(adattato da M. Witcher, Nina e la maledizione del serpente piumato, Giunti)

1. Nelle prime due righe del testo sono presenti due articoli partitivi. cerchiali.
2. Alla riga 4 la parola sopra è ripetuta due volte. Quale funzione ha nel secondo caso?
A. aggettivo B. pronome c. avverbio D. nome
3. Alla riga 5 che cosa indica la preposizione degli?
A. Specifca a chi appartengono gli strumenti. c. Precisa il numero degli strumenti.
B. Dà informazioni sulla stranezza degli strumenti. D. Esprime il tutto di cui si indica una parte.
4. Alla riga 6 la preposizione di è collocata tra due verbi in modo da collegare due frasi. in quale
delle seguenti frasi svolge la stessa funzione?
A. Ho deciso di perdonare Sonia.
B. Nel giardino del nonno c’è un albero di ciliegio.
c. Matteo indossa un giubbino di pelle.
D. Il gatto di Laura si è nascosto sotto il letto.

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Per fnanziare la ricerca sul cancro, ogni anno molti italiani devolvono offerte a favore della LILT, Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori.
1. Quante sono le preposizioni proprie, improprie e locuzioni prepositive nella frase?

2. che cosa indica la preposizione per nell’espressione per la Lotta contro i Tumori?
A. causa B. mezzo c. scopo D. luogo
3. in quale delle seguenti frasi la preposizione sul ha lo stesso signifcato di quello che assume
nell’espressione sul cancro?
A. Luca è salito sul pullman alle 8. c. Mio fratello è alto sul metro e quaranta.
B. Ho letto un articolo sul bullismo a scuola. D. Il gatto dorme sul divano.
Soluzioni: 1. 3 proprie, 1 impropria e 1 locuzione prepositiva; 2. C; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

La preposizione 59
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Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

LA coNGiUNzioNe Puoi svolgere


questi esercizi
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Le congiunzioni coordinanti
1. completa le seguenti frasi inserendo la congiunzione coordinante adatta tra le seguenti.
né... né • cioè • o • perciò • e • ma • sia... sia
1. Non potrò accompagnarti a danza, perciò dovrai andarci da sola. 2. Siamo andati a casa di Alessandro,
non l’abbiamo trovato. 3. Non ricordo se la partita di basket si disputerà questa settimana la
prossima. 4. Il debito è insoluto, non è stato pagato. 5. Ludovica gioca in spiaggia con paletta
secchiello. 6. Alla riunione hanno partecipato gli insegnanti i genitori. 7. Oggi il clima è ottimo:
non fa troppo caldo troppo freddo.

2. Quale congiunzione coordinante collega in modo appropriato le seguenti frasi?


La professoressa di italiano domani sarà assente non faremo la verifca di grammatica.
A. inoltre
B. però
c. pertanto
D. cioè

3. Nel periodo La nonna non ci vede tanto bene e quando legge deve mettere gli occhiali, al posto
della congiunzione e si può mettere la congiunzione
A. perché.
B. ma.
c. quindi.
D. tuttavia.

Le congiunzioni subordinanti
4. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in blu le congiunzioni coordinanti e in rosso quelle subor‑
dinanti. Poi specifca sotto quante sono.
1. Fabiana è una persona solare ed estroversa, infatti socializza con facilità. 2. Eva ha molti amici americani
perché ha lavorato a New York per due anni. 3. Mattia ha cambiato le corde della sua chitarra come gli è
stato suggerito dal suo maestro. 4. Rimanete fnché volete e potete. 5. Alice ha ricevuto un messaggio di
Andrea mentre tornava da scuola in treno. 6. Se la febbre non dovesse passare, prendi un’aspirina o chiama
il medico. 7. Benché la luce fosse accesa, in casa non c’era nessuno. 8. La mamma ha messo al riparo i
gerani affnché non gelino durante l’inverno.
- Le congiunzioni coordinanti sono .
- Le congiunzioni subordinanti sono .

5. in quale delle seguenti frasi la congiunzione perché può essere sostituita da affnché?
A. Carlo è caduto perché è scivolato su una lastra di ghiaccio.
B. Marco non sapeva perché Chiara fosse così in ritardo all’appuntamento.
c. Il nonno ha comprato un piccolo terreno perché da sempre desidera avere un orto.
D. Ci allenammo molto perché il gradino più alto del podio fosse nostro.

60 La congiunzione
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Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
liVello

Memo Ricorda che la congiunzione perché può essere sostituita dalla congiunzione
affnché solo quando introduce una proposizione fnale:
es. Andrea telefonò a Luca perché (= affnché) gli dettasse i compiti.
Questa sostituzione non è invece possibile quando perché introduce:
- una proposizione causale:
es. Davide è stato premiato (per quale motivo?) perché ha vinto la gara.
- una proposizione interrogativa indiretta:
es. La mamma mi chiese (che cosa?) perché fossi tornata a casa tardi.

6. completa le frasi inserendo le congiunzioni subordinanti adatte tra le seguenti.


poiché • se • che • sebbene • quando • come • mentre • affnché
1. Giulia ha accompagnato Iuri in piscina sebbene avesse altri progetti per il pomeriggio. 2.
hai freddo, copriti! 3. Le leggi sono state create siano garantiti i diritti di tutti i cittadini.
4. sorgeva la luna, le montagne si illuminavano di una luce pallida. 5. Non ho ancora chiesto
a Valentina ha intenzione di partire. 6. ho giocato tutto il pomeriggio, ho dovuto
fare i compiti dopo cena. 7. Il compito di matematica era diffcile e Davide l’ha eseguito pote-
va. 8. Bisogna Veronica sia meno permalosa.

7. in quale delle seguenti frasi la congiunzione non è usata correttamente?


A. Davide e Michela sono rimasti in piedi sull’autobus perché non c’era più posto.
B. Marco si è scusato, purché sia molto orgoglioso.
c. Paola non crede mai a nulla fnché non lo vede con i propri occhi.
D. Bisogna somministrare il farmaco come dicono le istruzioni.

8. in ciascuna delle seguenti frasi individua e sottolinea la locuzione congiuntiva.


1. Dal momento che sei in ritardo, troverai chiuso il cancello della scuola. 2. Per quanto ne so, la gita è
stata rimandata alla settimana prossima. 3. Dopo che ebbe terminato di sparecchiare, Alessandro si mise
al computer. 4. Nonostante abbia già tredici anni, mi trattate come se fossi una bambina. 5. Il nonno ha
portato l’auto dal meccanico dato che perdeva olio. 6. Parteciperò alla corsa campestre a condizione che
tu faccia altrettanto. 7. Anche se non hai più la febbre, è meglio che tu non esca per oggi. 8. Prima che il
fume esondi, chiediamo l’intervento dei volontari della Protezione Civile.

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Dal momento che il nuovo divano è comodo ma ingombrante, la mamma ha dovuto modifcare la di-
sposizione dei mobili della sala, benché non ne avesse proprio l’intenzione.
1. Quante sono le congiunzioni nella frase?
A. 2 B. 3 c. 4 D. 5
2. Quale congiunzione coordinante è presente nella frase?
A. dal momento che B. ma c. benché D. proprio
3. Quale altra locuzione congiuntiva può sostituire dal momento che?
A. prima che B. a patto che c. dato che D. anche se
Soluzioni: 1. B; 2. B; 3. C.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

La congiunzione 61
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 2
Le congiunzioni coordinanti
1. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea la congiunzione coordinante. Poi specifca in parentesi se
è copulativa (3 casi), disgiuntiva (1 caso) o avversativa (4 casi).
1. Marco mi ha detto che sarebbe venuto a cena, ma che sarebbe andato via presto. (avversativa)
2. Per arrivare in piazza Vittoria, bisogna percorrere via Cavour e al semaforo girare a sinistra.
( )
3. Laura ha provato a saltare la cavallina, però non ci è riuscita. ( )
4. La mia squadra del cuore non ha giocato bene eppure ha vinto. ( )
5. Per evitare errori non dirò né farò nulla. ( )
6. Non si trova un parcheggio libero nemmeno a pagarlo. ( )
7. Per merenda preferisci un panino o un frutto? ( )
8. Giulia si è impegnata molto, tuttavia non è riuscita a recuperare l’insuffcienza. ( )

2. completa le seguenti frasi con la congiunzione coordinante del tipo indicato in parentesi.
1. Chi ti verrà a prendere a scuola: il nonno la nonna? (disgiuntiva)
2. Il flm di ieri sera non si può defnire un capolavoro un fasco completo. (correlativa)
3. Il frigo è vuoto, dobbiamo andare a cena fuori. (conclusiva)
4. Mattia è bilingue, parla correntemente due lingue. (dichiarativa)

3. in quale delle seguenti frasi la congiunzione ma può essere sostituita da bensì?


A. Piove, ma esco lo stesso perché devo fare la spesa.
B. Hai fatto una fguraccia: lui non è Giorgio, ma Alberto.
c. Il nuovo istruttore di nuoto è bravo, ma un po’ troppo severo.
D. Ho letto il libro, ma non ne ho ancora scritto il riassunto.

Le congiunzioni subordinanti
4. completa i seguenti periodi con una proposizione coordinata e una proposizione subordinata. indica,
di volta in volta, il tipo di congiunzione (coordinante o subordinante) usata.
1. Sara ha studiato molto quindi ha preso un bel voto . ( conclusiva )
perché sapeva di essere interrogata . ( causale )
2. Alice e Mattia sono amici infatti . ( )
da quando . ( )
3. La nonna mi regalerà un cellulare se . ( )
e . ( )
4. Ho dovuto dar ragione a Davide ma . ( )
nonostante . ( )
5. Piove perciò . ( )
sebbene . ( )

5. in quale dei seguenti periodi la parola che è una congiunzione?


A. I ragazzi hanno molto apprezzato la torta che hai portato.
B. I ragazzi mi hanno detto che la torta era buonissima.
c. I ragazzi, che apprezzano i dolci, hanno divorato la torta.
D. Com’è la torta che ha portato Ludovica?

62 La congiunzione
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
liVello

6. Nel seguente testo sottolinea in blu le congiunzioni coordinanti (sono 6) e in rosso le congiunzioni
subordinanti (sono 8). Poi rispondi alle domande.
Mi sono spesso chiesto come avesse fatto Gollum a procurarsi un Grande Anello (infatti non ebbi mai
alcun dubbio sulla natura del suo “tesoro”). Poi Bilbo mi raccontò la sua curiosa storia, sostenendo di
averlo “vinto”, ma non vi prestai fede. Quando infne riuscii a fargli confessare la verità, compresi subito
che egli aveva mentito. Gli dissi che non era consigliabile adoperare certi anelli, ma lui si offendeva e
5 spesso si arrabbiava. Non sapevo che cosa fare. Se glielo avessi tolto, sarebbe stato ancora peggio, sen-
za contare che non ne avevo diritto. Potevo soltanto osservare e aspettare. Forse avrei dovuto consultare
Saruman il Bianco, ma era come se qualcosa me lo impedisse.
(adattato da J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani)

1. Perché la congiunzione ma (righe 3, 4, 7) è sempre preceduta dalla virgola?


A. Perché esprime una contrapposizione rispetto a quanto viene detto in precedenza.
B. Perché congiunge due proposizioni.
c. Perché introduce una proposizione subordinante.
D. Perché collega due parole della stessa proposizione.

Memo Ricorda che la congiunzione ma è sempre preceduta dalla virgola quando


congiunge due proposizioni:
es. Vorrei comprare quell’orologio, ma costa troppo.
Quando invece congiunge due parole della stessa proposizione, di solito
non richiede la virgola:
es. Stefano è simpatico ma troppo permaloso.

2. Nel testo la parola che svolge sempre la funzione di congiunzione. in quale delle seguenti frasi la
parola che è invece usata come pronome relativo?
A. Bisogna che facciate silenzio in biblioteca. c. L’uomo che compare nella foto è mio nonno.
B. Spero che l’interrogazione vada bene. D. Parli così in fretta che non ti capisco.

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Questa mattina, mentre il professore di scienze interrogava, è entrato in classe il bidello che ci ha
comunicato che le attività sportive erano sospese perché la palestra era inagibile, pertanto la gara
programmata nel pomeriggio è stata rinviata.
1. Quante sono le congiunzioni presenti nella frase?
A. 2 coordinanti e 2 subordinanti c. 1 coordinante e 4 subordinanti
B. 1 coordinante e 3 subordinanti D. 2 coordinanti e 3 subordinanti
2. La congiunzione perché nella frase che hai letto svolge la stessa funzione di quella usata nella
frase Farei di tutto perché tu fossi felice?
A. Sì. B. No.
3. Quale altra congiunzione può sostituire pertanto?
A. inoltre B. cioè c. quindi D. tuttavia
Soluzioni: 1. B; 2. B; 3. C.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

La congiunzione 63
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza morfologica

liVello 3
Le congiunzioni coordinanti e le congiunzioni subordinanti
1. Nei seguenti 5 versi della poesia di Leopardi sottolinea le congiunzioni coordinanti (sono 5).
[…] io quello
infnito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno
e le morte stagioni, e la presente
5 e viva, e il suon di lei.

1. Per quale motivo, secondo te, la congiunzione e è ripetuta più volte?


A. Per evitare di mettere la virgola. c. Per mettere in rilievo alcuni elementi del discorso.
B. Per dare più ritmo alla poesia. D. Per legare in modo più saldo le parole.
2. come si chiama questo espediente stilistico? A. polisindeto B. asindeto

2. Nel seguente testo sottolinea in blu le congiunzioni coordinanti e in rosso le congiunzioni subordinanti.
Avevo chiesto ai signori Peters perché non andassero da Bubby Jablonski a farsi ridare la bicicletta che
aveva rubato a Herby, ma loro mi risposero che avevano paura che picchiasse il ragazzo. Perciò accettai
di andare a recuperare la bicicletta in cambio di 300 dollari. Mi sentivo sciocco mentre mi avvicinavo
lentamente a casa Jablonski. Quella sensazione cessò, però, quando mi ritrovai all’interno del garage.
(adattato da J. Carlson, Ladri di biciclette, in AA.VV, Due stagioni per un delitto, Mondadori)

1. Alla riga 1 la congiunzione perché introduce una subordinata


A. fnale. B. causale. c. interrogativa indiretta. D. consecutiva.
2. Alla riga 3 la congiunzione mentre introduce
A. una spiegazione. B. una contemporaneità. c. una contrapposizione. D. una conclusione.
3. in un caso, la parola che non svolge la funzione di congiunzione. cerchiala.

Leggi la seguente frase e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
L’insegnante assegna agli alunni dei compiti perché raggiungano una buona padronanza della materia,
ma alcuni non li eseguono perché li ritengono o troppo diffcili o inutili; eppure tutti sanno come sia
importante affrontare con serietà il lavoro scolastico.
1. Quale tipo di congiunzione coordinante è presente in due forme diverse?
A. conclusiva B. avversativa c. correlativa D. disgiuntiva
2. Nella frase la congiunzione perché compare due volte. Quali tipi di subordinate introduce?
A. 2 causali B. 2 fnali c. 1 causale, 1 fnale D. 1 fnale, 1 causale
3. Nella frase la parola come è usata come congiunzione. in quale delle seguenti frasi la parola
come svolge la stessa funzione?
A. Dimmi come hai fatto. c. Come andrete a scuola?
B. Luca parla come capoclasse. D. Il fratello di Andrea è alto come il mio.
Soluzioni: 1. B; 2. D; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 hai completato il percorso sulla competenza morfologica, altrimenti ripassa
la teoria ed esercitati ancora con gli esercizi di livello 3.

64 La congiunzione
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

competenza sintattica

Per comunicare correttamente, cioè per organizzare logicamente il discorso, com-


prendere e produrre testi chiari, è necessario conoscere e usare opportunamente
le strutture sintattiche, ovvero sviluppare un’adeguata competenza sintattica.

Per consolidare questa competenza ti proponiamo un percorso su 3 livelli di


diffcoltà, contraddistinti da tre diversi colori: giallo per il livello base, rosso per
il livello intermedio e blu per il livello avanzato. In particolare:

1 nel livello 1 affronti semplici esercizi di individuazione e completamento sulla


frase nucleare e sulla frase semplice, poi sulla frase arricchita da espansioni
e complementi, infne sulla frase complessa;

2 gli esercizi del livello 2 servono a consolidare ulteriormente le conoscenze e


le competenze acquisite, partendo da brevi testi e allargando poi il campo a
forme sintattiche più articolate;

3 gli esercizi del livello 3 sono attività di trasformazione, classifcazione e pro-


duzione, che ti guidano a padroneggiare con sicurezza tutti gli aspetti della
sintassi.

Nello svolgimento delle attività di ciascuno di questi 3 livelli hai sempre a dispo-
sizione dei box Memo, che ti ricordano le principali regole e ti aiutano a risolvere
gli esercizi attraverso esempi.
Puoi infne valutare il tuo livello di apprendimento con la Prova : tre rapidi
esercizi che ti consentono di capire “come stai andando”.

Nel ME•book puoi accedere anche a un Laboratorio digitale con cui puoi esercitarti in maniera
guidata e graduale nell’analisi logica della frase semplice e del periodo. Per accedere al Labora-
torio clicca, nel ME•book, sull’icona qui sotto.

Attività autocorrettive di analisi logica


da svolgere prima in modo guidato
e via via più autonomo

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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza sintattica

LA sintAssi deLLA frAse puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
puoi svolgere

sempLice o proposizione gli esercizi indicati


con questo simbolo
in modo autocorrettivo
sul ME•book

LiVeLLo 1
La frase semplice
1. L’insieme di parole “Il gatto sul letto.” non può essere considerato una frase perché
A. è una sequenza di parole disposte in modo casuale.
B. è una sequenza di parole che non è chiusa da un segno di punteggiatura forte.
c. manca un verbo che dica qualcosa sul conto di qualcuno o qualcosa.
d. è una sequenza di parole priva di senso logico.

2. ordina le seguenti espressioni scrivendo frasi di senso compiuto. in alcuni casi hai più possibilità,
tutte egualmente corrette.
1. uno scrittore | diventerò | da grande | di gialli Da grande diventerò uno scrittore di gialli.
2. Mattia | un’e-mail | a un’amica | ha scritto
3. un proflo | hanno | su Facebook | molti ragazzi
4. un messaggio | qualcuno | in segreteria | ha lasciato
5. della torta | ha spento | Marco | in un colpo | le candeline
6. di nuoto | verso le 20 | la gara | si è conclusa
7. ha lavorato | il contadino | nel campo | tutto il giorno
8. ha difeso | la gazzella | del leone | dall’attacco | i suoi piccoli

3. tra le seguenti frasi individua e sottolinea le frasi semplici (sono 4).


1. Marco e Michele abitano a poche centinaia di metri di distanza. 2. Camminando a passo spedito, sono
arrivato a scuola in anticipo. 3. A che ora parte il prossimo treno per Venezia? 4. Con l’intervento della po-
lizia urbana il traffco è diventato più scorrevole. 5. Marta è alta e bionda, sua sorella Francesca è bassa e
castana. 6. Ho la sensazione che tra poco pioverà. 7. Grazie alle cure assidue del suo padrone, il cagnolino
sta crescendo sano e forte. 8. Mio padre è uscito per accompagnare mio fratello Andrea in palestra.

4. tra le seguenti coppie di frasi individua e sottolinea la frase semplice.


1. a) Io e Clara abbiamo trascorso il pomeriggio tra una chiacchiera e l’altra. b) Io e Clara abbiamo
trascorso il pomeriggio chiacchierando. 2. a) A causa della violenta nevicata il volo è stato cancellato.
b) Dato che è nevicato violentemente il volo è stato cancellato. 3. a) Francesco è stato colto da un crampo
mentre si allenava in piscina. b) Durante gli allenamenti di nuoto Francesco è stato colto da un crampo.
4. a) Nonostante il suo atteggiamento spavaldo, mia sorella Antonella è piuttosto insicura. b) Pur avendo
un atteggiamento spavaldo, mia sorella Antonella è piuttosto insicura.

Memo Ricorda che le frasi semplici contengono un solo predicato; le frasi com-
plesse, invece, contengono più predicati, che identifcano più proposizioni:
es. Lungo la via di casa sono stata colta da un improvviso temporale.
(un predicato = frase semplice)
Mentre tornavo a casa, sono stata colta da un improvviso temporale.
(più predicati = frase complessa)

66 La sintassi della frase semplice


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1
Nome: Manuel Francesco
LiVeLLo

il soggetto
5. nelle seguenti frasi individua e sottolinea il soggetto.
1. Il giardino dei vicini in inverno appare spoglio e triste. 2. Simone e Lucia si sposeranno tra tre mesi.
3. Ieri mattina un incendio ha devastato il negozio all’angolo. 4. Quest’anno, per la prima volta, mia sorella
e io non passeremo le vacanze insieme. 5. Domenica scorsa la squadra della mia città ha vinto una partita
importante. 6. Ma voi avete seguito la trama del flm? 7. Sarà già arrivato in uffcio Massimo? 8. La famiglia
di David ha origini siciliane.

6. collega con una freccia ciascuna frase della colonna di sinistra con la descrizione appropriata del
soggetto della colonna di destra.
1. La gomma è stata riparata. a. Il soggetto compie un’azione.
2. Il cane è nella sua cuccia. b. Il soggetto subisce un’azione.
3. Lo sgabello è altissimo. c. Il soggetto si trova in un certo stato.
4. Alessandra suona la batteria. d. Il soggetto ha una particolare caratteristica.

7. in quale delle seguenti frasi la parola partita svolge la funzione di soggetto?


A. Il prossimo anno vorrei assistere a una partita della mia squadra del cuore allo stadio.
B. Domenica scorsa Stefano ha giocato una partita di basket strepitosa.
c. Ho imparato molto dagli errori della partita che abbiamo giocato ieri.
d. Ti è piaciuta la partita di beach volley che abbiamo visto in TV?

8. completa le seguenti frasi con un soggetto adatto, scegliendolo tra quelli nell’elenco.
la partita • tu • qualcuno • delle viole • gli argini • la primavera • Franco e Bianca • chi
1. Finalmente è arrivata la primavera .
2. ha suonato alla porta.
3. tra la II A e la II B è fnita con un deludente pareggio.
4. partiranno per la settimana bianca sabato prossimo.
5. Porti fuori il cane?
6. del fume non hanno retto alla piena.
7. ha scattato questa fotografa a Marina?
8. Sono spuntate nel giardino della scuola.

9. nelle seguenti frasi il soggetto è arricchito da più parole con cui forma il gruppo del soggetto eviden-
ziato in corsivo. sottolinea il soggetto vero e proprio, cioè la parola che regge tutte le altre.
1. Il computer del papà di Alessandro è un modello molto aggiornato. 2. Le auto a metano si stanno dif-
fondendo sempre di più. 3. Mia cugina Gaia è più grande di me di un solo anno. 4. Il torneo di pallavolo
della scuola è stato vinto dalla II C. 5. L’ultimo romanzo giallo di Camilleri ha un fnale sorprendente.
6. Nel cortile della scuola è stata abbandonata una vecchia bicicletta arrugginita. 7. Il flosofo e scrittore
francese Voltaire fu uno dei principali esponenti dell’Illuminismo. 8. Una bottiglietta d’acqua frizzante si è
rovesciata nello zaino.

10. il soggetto delle seguenti frasi è evidenziato in corsivo. indica quali dei soggetti sono partitivi scrivendo
“p” nell’apposito spazio (sono 5).
1. Ci sono delle monete sul tavolo. ( P ) 2. Tutti hanno sentito la voce squillante di Marta. ( ) 3. La
domenica dovrebbe essere il giorno dedicato al riposo. ( ) 4. Dopo il concerto degli spettatori hanno
aspettato i musicisti fuori dal teatro. ( ) 5. Dopo la raccolta sono rimaste delle mele sull’albero. ( )
6. Lo scoiattolo è scappato sui rami più alti. ( ) 7. All’improvviso dei grossi nuvoloni hanno oscurato il
cielo. ( ) 8. Ti hanno cercato dei ragazzi della III A. ( )

La sintassi della frase semplice 67


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Nome: Manuel Francesco
competenza sintattica

il predicato verbale
11. nelle seguenti frasi individua e sottolinea il predicato verbale. Attenzione: non tutte le frasi ne con-
tengono uno.
1. Giacomo studia Informatica all’Università Statale di Milano. 2. Ma quanto pesa questo zaino! 3. I timidi
raggi del sole illuminavano la stanza buia. 4. La torre del palazzo comunale è stata danneggiata dal terremoto.
5. Marta e Luca sono comprensivi con i loro fgli. 6. Non puoi comportarti sempre in modo così incosciente!
7. Il signor Filippi taglia il prato tutte le domeniche alle 10 in punto. 8. A che ora ti svegli di solito?

Memo Ricorda che il predicato verbale può essere formato da:


• una sola parola:
es. Paola esce tra dieci minuti.
• più parole:
es. Paola è uscita dieci minuti fa. (verbo composto con ausiliare)
Paola deve uscire tra dieci minuti. (verbo servile + infnito)
Paola sta per uscire. (verbo fraseologico + infnito)
Attenzione: le parole che formano un predicato non sempre si trova-
no di seguito: es. Paola deve proprio uscire ora?

12. Quale dei seguenti predicati è un predicato verbale che può avere come soggetto l’esercizio?
A. è stato svolto
B. è diffcile
c. è molto lungo
d. è incompleto

13. completa il seguente breve testo con i predicati verbali adatti, scegliendoli tra quelli nell’elenco.
poteva partecipare • avevano giocato • ha fornito • ha avuto • era richiesta
ha dovuto portare • si sono iscritti • dovevano avere
Il torneo di tennis della scuola ha avuto un grande successo. chiunque: non
una particolare abilità. venti ragazzi e dodici ragazze.
Alcuni di loro in precedenza solo durante le lezioni di educazione fsica. I parteci-
panti non neppure la racchetta: tutto la scuola. Ciascuno
di loro solo il proprio entusiasmo e una bottiglietta d’acqua!

14. Quale delle seguenti affermazioni, riferite all’espressione poteva partecipare dell’esercizio precedente,
è corretta?
A. È un predicato verbale costituito da un verbo composto con ausiliare.
B. È un predicato verbale con un verbo servile.
c. È un predicato nominale.
d. È un predicato verbale con un verbo aspettuale.

il predicato nominale
15. nelle seguenti frasi individua e sottolinea il predicato nominale, cioè la copula seguita dal nome del
predicato. Attenzione: in due frasi il predicato nominale non c’è.
1. Helsinki è la capitale della Finlandia. 2. Il gatto dei vicini è un soriano dal pelo morbido e folto. 3. L’ac-
quazzone di questa mattina è stato particolarmente intenso. 4. Il lucchetto della mia bicicletta è arrugginito.
5. Ragazzi, siate più educati! 6. Questo libro sui fumetti giapponesi è di Marco. 7. Il cellulare di Luisa è
stato comprato direttamente presso la ditta produttrice. 8. Il nostro istruttore di pallavolo è molto severo.

68 La sintassi della frase semplice


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1
Nome: Manuel Francesco
LiVeLLo

Memo Ricorda che la copula è costituita da una voce del verbo essere seguita da un
nome o da un aggettivo, che costituisce il nome del predicato:
es. Il libro è aperto. (= la voce del verbo essere in questo caso svolge la funzione
di copula, perché è seguita dall’aggettivo aperto, che è il nome del predicato)
Il verbo essere, oltre ad assumere funzione di copula, può assumere valore di:
• ausiliare nei tempi composti di un altro verbo:
es. Marco è uscito un’ora fa. (= la voce del verbo essere in questo caso è
ausiliare, perché serve a costruire il tempo composto del verbo uscire)
• predicato verbale, quando ha signifcato autonomo:
es. Il gatto è sul davanzale. (= la voce del verbo essere in questo caso è un
predicato verbale, perché ha signifcato autonomo)

16. nelle seguenti frasi sottolinea il predicato e indica con una crocetta se si tratta di un predicato
verbale PV (sono 5) o di un predicato nominale PN (sono 3).
x PN 2. Alessio dopo la partita di calcetto è sempre stanchis-
1. Quanto dura la carica del tuo cellulare? PV
simo. PV PN 3. Questa mattina non ho incontrato anima viva per strada. PV PN 4. Oggi l’istruttrice di
nuoto dovrebbe insegnarci il tuffo di partenza. PV PN 5. Negli ultimi giorni il caldo è stato insopportabile.
PV PN 6. Quella è la nostra nuova insegnante di inglese. PV PN 7. In cortile è stato trovato un lettore
mp3 nuovissimo. PV PN 8. Il signor Graziani ha sempre trascorso le sue vacanze in montagna. PV PN

17. nelle seguenti frasi sottolinea il predicato (nominale o verbale) e cerchia il relativo soggetto.
1. Davvero voi non avete notato nulla di strano nella stanza di Serena?
2. Oggi a scuola erano assenti Mattia e Giorgio.
3. L’albero di albicocche nel giardino della nonna produce circa venti chili di frutta all’anno.
4. Per la fretta Aldo è uscito di casa con lo zaino di sua sorella.
5. Anna è molto fera del suo nuovo appartamento.
6. L’imputato è stato interrogato a lungo dal giudice.
7. Improvvisamente il computer ha smesso di funzionare.
8. Il tredici e il diciassette sono numeri primi.

18. in quale delle seguenti frasi è presente un predicato nominale?


A. La bicicletta di Alì è in garage. c. Stefano è nei guai.
B. Il monopattino è mio. d. I miei amici sono andati a Napoli.

L’attributo
19. in quale delle seguenti frasi è presente un attributo?
A. Il postino ha consegnato la lettera a Marina. c. Carlotta non ha sentito la sveglia.
B. Francesca indossa un abito elegante. d. Il papà di Giacomo prepara una torta.

20. Riscrivi le seguenti frasi, aggiungendo a ciascuna due attributi a tua scelta.
1. Il gatto dorme nella cesta. Il mio gatto dorme nella cesta nuova.
2. L’amico di Francesco farà un viaggio.
3. Arianna gioca con una palla nel giardino.
4. Un gruppo di turisti è entrato nella cattedrale.
5. Il fume scorre nella valle.
6. Una donna con una valigia è salita sul taxi.
7. Il quadro raffgura un vaso di fori.

La sintassi della frase semplice 69


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza sintattica

L’apposizione
21. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le apposizioni (sono 8).
1. La dottoressa Sala riceve tutti i giorni sia al mattino sia al pomeriggio. 2. Lungo gli argini del fume Po c’è
una bellissima pista ciclabile. 3. Michele, il fratello maggiore di Alessandro, è un promettente ciclista. 4. Il
bar “L’oasi” chiuderà un mese per lavori di ristrutturazione. 5. La comitiva partirà per New York dal “Leonardo
da Vinci”, l’aeroporto principale di Roma. 6. I signori Girardi si trasferiranno in un’altra città fra qualche mese.
7. Mamma, ti presento Beatrice, la ragazza di cui ti ho tanto parlato! 8. La città di Firenze è una delle mete
preferite dai turisti in viaggio in Italia.

i complementi
22. nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi, cioè gli elementi che completano, arricchi-
scono o specifcano le frasi (sono 16).
1. Clara e io abbiamo mangiato un’ottima pizza con doppia mozzarella. 2. In montagna è piovuto per tutta
la notte. 3. La sabbia della clessidra cade con un fusso continuo. 4. Al mio papà piace la pasta al pesto.
5. L’ultima tazzina del servizio da caffè si è rotta questa mattina. 6. La cartuccia della stampante è esaurita.
7. Sulla scrivania c’è un astuccio di pelle. 8. Ho messo tutti i fogli nel raccoglitore.

Memo Ricorda che i complementi sono gli elementi che completano o arricchi-
scono il signifcato di una frase. I complementi posso essere:
• diretti, quando completano il signifcato del predicato senza l’aiuto di una
preposizione:
es. La segretaria ha ricevuto una e-mail.
• indiretti, quando sono introdotti da una preposizione:
es. Una rosa è stata regalata a Francesca.
• avverbiali, quando sono formati da un avverbio:
es. Luisa parla bene il francese.

23. nella frase La prossima estate i genitori di Marcello faranno un lungo viaggio quale delle seguenti
espressioni non è un complemento?
A. la prossima estate c. di Marcello
B. i genitori d. un lungo viaggio

24. completa le seguenti frasi con un complemento, in modo che la frase acquisti un signifcato compiuto.
1. Francesco vive a Londra . 5. Questo romanzo parla .
2. L’esploratore ha trovato . 6. Il cavallo ha saltato .
3. Mio fratello si interessa . 7. Il gelato è .
4. Il postino ha consegnato . 8. Simone abita .

25. completa le seguenti frasi con i complementi avverbiali adatti, scegliendoli tra quelli nell’elenco.
raramente • spesso • subito • qui • ieri • troppo • tardi • approfonditamente
1. Massimo si dimentica spesso il cellulare in giro per casa. 2. Arrivo ! Potete
aspettarmi qualche minuto? 3. Venite a vedere! 4. siamo andati in pale-
stra. 5. La polizia ha indagato sul caso . 6. Questa mattina mi sono svegliata
e ho perso l’autobus delle 7. 7. capitano fortune del genere! 8. Paolo
è stanchissimo: ha lavorato .

70 La sintassi della frase semplice


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
LiVeLLo

26. nelle seguenti frasi i complementi sono già sottolineati. classifcali negli appositi spazi della tabella.
1. Ieri abbiamo giocato a basket per un’ora intera. 2. Luigi preferisce i vestiti sportivi agli abiti eleganti. 3. Il
piccolo Carlo è andato ai giardini con la nonna. 4. Vuoi un bicchiere d’acqua? 5. Una tegola è caduta dal
tetto. 6. I ragazzi hanno riposto i libri negli zaini. 7. Giorgio ha svolto correttamente tutti gli esercizi. 8. Avete
capito bene le istruzioni?

complementi diretti (sono 5) complementi indiretti (sono 8) complementi avverbiali (sono 3)


a basket ieri

il complemento oggetto
27. nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi oggetto (sono 7) e gli eventuali attributi.
Attenzione: in una frase manca il complemento oggetto.
1. Fernanda e Chiara hanno montato la loro tenda in pochi minuti.
2. Hai acceso tu il computer?
3. Davide controlla spesso la sua casella di posta elettronica.
4. Dovresti aggiungere del basilico al sugo per la pasta.
5. Gli scalatori hanno raggiunto la vetta passando per il nevaio.
6. Mi hai aspettato? Grazie!
7. In segreteria servirebbe una nuova stampante.
8. Roberto e Giorgio hanno rotto il lampadario con una pallonata.

28. collega con una freccia gli elementi delle tre colonne in modo da formare frasi di senso compiuto
costituite da un soggetto, un predicato verbale e un complemento oggetto.
1. Il portiere ha consegnato il rigore.
2. Il tecnico ha parato la focaccia.
3. La cassiera ha sfornato il computer.
4. L’insegnante ha riparato il registro.
5. L’hostess ha compilato lo scontrino.
6. Il pizzaiolo ha rassicurato i viaggiatori.

29. di seguito trovi alcune frasi o espressioni formate da soggetto e predicato. aggiungi un complemento
oggetto dove ti è consentito (puoi aggiungerlo in 4 frasi).
1. Il vento soffa .
2. La piccola Maria sta cercando .
3. Il puledrino nitrisce .
4. Il signor Soffci sbuffa .
5. Valeria ha superato .
6. Rita e Chiara hanno perso .
7. Gli operai scaveranno .
8. Le urla riecheggiavano .

La sintassi della frase semplice 71


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza sintattica

i complementi indiretti

Memo Ricorda che i complementi indiretti sono numerosi come le precisazioni


con cui possiamo arricchire il signifcato di una frase. Ne ricordiamo alcuni
nella tabella seguente:
complemento risponde alle domande
di specifcazione di chi? di che cosa?
di termine a chi? a che cosa?
partitivo tra chi? tra che cosa?
d’agente da parte di chi?
di causa effciente a opera di che cosa?
di causa a causa di chi? a causa di che cosa?
di fne per quale fne? con quale scopo?
di mezzo per mezzo di chi? per mezzo di che cosa?
di modo come? in che modo?
di luogo dove? verso dove? da dove? per dove?
di tempo quando? per quanto tempo?

30. completa le seguenti frasi con il tipo di complemento indicato in parentesi.


1. Il ragazzo di Michela gioca a pallavolo. (specifcazione)
2. Ho appena inviato un messaggio . (termine)
3. La maggior parte teme gli esami di terza media. (partitivo)
4. Il dipinto è stato restaurato . (d’agente)
5. Sono rientrato in casa prima del previsto . (causa)
6. Yi Yang si è impegnato molto . (fne)
7. Il falegname ha fssato le assi . (mezzo)
8. Carla, è possibile che la tua camera sia sempre ? (modo)
9. Ho trovato un quadrifoglio . (luogo)
10. Gli alpinisti sono partiti . (tempo)

31. in quale delle seguenti frasi è presente un complemento di termine?


A. Con grande fatica i quadri sono stati appesi alle pareti.
B. La nonna ha comperato una gonna blu a quadri.
c. Ci vediamo alle 4 davanti a scuola.
d. Non a tutti piace il sapore amarognolo della liquerizia.

32. La parole evidenziate nelle seguenti frasi corrispondono allo stesso complemento. Quale?
1. Non riuscivo a muovermi dalla paura.
2. Mia zia piangeva di gioia.
3. Per la fretta ho dimenticato il portafogli.
A. complemento di modo c. complemento di causa
B. complemento di mezzo d. complemento di fne

72 La sintassi della frase semplice


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1
Nome: Manuel Francesco
LiVeLLo

33. considera il proverbio Chi di spada ferisce di spada perisce e svolgi i seguenti esercizi.
1. L’espressione di spada è costituita da
A. congiunzione + nome. c. articolo + nome.
B. preposizione + nome. d. preposizione + complemento.
2. L’espressione di spada in analisi logica è
A. un complemento di specifcazione. c. un complemento di modo.
B. un complemento di causa. d. un complemento di mezzo.

34. considera la seguente frase. prima fanne l’analisi grammaticale e poi l’analisi logica.
Questa sera arriveranno gli amici del nonno Giulio per la consueta chiacchierata serale.
analisi grammaticale
Questa: aggettivo dimostrativo, femminile, singolare
sera:
arriveranno:
gli:
amici:
del:
nonno:
Giulio:
per:
la:
consueta:
chiacchierata:
serale:
analisi logica
Questa sera:
arriveranno:
gli amici:
del nonno Giulio:
per la consueta chiacchierata serale:

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret-
tamente vale 1 punto.
Mia sorella Marta sta cercando nervosamente le sue scarpe da ginnastica da ieri sera.
1. La parola sorella svolge la funzione di:
A. soggetto. B. attributo. c. apposizione. d. nome del predicato.
2. La parola nervosamente svolge la funzione di:
A. complemento diretto. c. complemento avverbiale.
B. complemento indiretto. d. attributo.
3. L’espressione le sue scarpe svolge la funzione di:
A. complemento indiretto + attributo. c. complemento oggetto + apposizione.
B. complemento oggetto. d. complemento oggetto + attributo.
soLuzioni: 1. C; 2. C; 3. D.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

La sintassi della frase semplice 73


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competenza sintattica

LiVeLLo 2
La frase semplice e la frase minima
1. Leggi il seguente testo e svolgi gli esercizi.
L’auto scivola via con un leggero ronzio nel magnifco paesaggio austriaco. I viaggiatori fanno una breve
sosta in una piccola cittadina a fondo valle per un caffè e una fetta di torta. Poi l’auto riparte. Adesso la
strada alpina sale a quote da capogiro e la vista si apre su un panorama mozzafato di imponenti catene
montuose. All’improvviso compare un gruppo di ciclisti. Dall’altra parte della montagna c’è un lago. Una
5 sosta sulle sue rive sembra un’idea perfetta. (adattato da austria.info)

1. Quante sono le frasi semplici nel testo?


A. 5 B. 6 c. 7 d. 8

2. considera la frase L’auto scivola via con un leggero ronzio nel magnifco paesaggio austriaco (riga 1)
e riducila a frase minima, cancellando tutti gli elementi in più rispetto al soggetto e al predicato.

Memo La frase minima costituisce la porzione più piccola di testo capace di co-
municare qualcosa di senso compiuto, ed è composta solo da un predicato
e dai suoi “argomenti”, ovvero tutte le parole di cui esso ha bisogno per
completare il proprio signifcato:
es. Marco beve. (= frase minima a un argomento)
In alcuni casi, il soggetto è l’unico “argomento” di cui il verbo ha bisogno
per avere un senso compiuto.
I verbi impersonali indicanti fenomeni atmosferici bastano addirittura da
soli a formare una frase minima, senza l’aiuto di alcun “argomento”, nep-
pure del soggetto:
es. Piove. (= frase minima a zero argomenti)
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, il verbo ha bisogno di uno, due o an-
che tre argomenti in più per completare il proprio signifcato.
es. Laura saluta un amico. (= frase minima a due argomenti)
Jonathan vive a Londra. (= frase minima a due argomenti)
Chiara ha prestato gli appunti a Davide. (= frase minima a tre argomenti)

2. Quale tra le seguenti frasi non può essere considerata una frase minima?
A. Laura ama Simone. c. Laura ha regalato un libro a Simone.
B. Laura è andata da Simone. d. Laura ha comprato un libro per Simone.

il soggetto
3. nelle seguenti frasi individua e sottolinea il soggetto, quindi indica con una crocetta se compie un’azio-
ne A , subisce un’azione B , si trova in un certo stato C o ha una particolare caratteristica D .
1. Filippo va a cavallo dall’età di dieci anni. x
A B C D 2. Il profumo di questa torta è squisito. A B C D
3. Questi jeans sono stati acquistati in un mercatino dell’usato. A B C D 4. Le aiuole sono forite.
A B C D 5. L’autobus delle 8 è passato con qualche minuto di anticipo. A B C D 6. Alcuni ragazzi della
II C sono nell’aula di informatica. A B C D 7. Una vetrata è stata infranta da una pallonata. A B C D

74 La sintassi della frase semplice


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2
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LiVeLLo

4. Riscrivi le seguenti frasi ampliando il soggetto in modo da formare un gruppo del soggetto.
1. Clara ha trascorso il fne settimana a casa nostra.
Clara, l’amica di mia sorella Giulia, ha trascorso il fne settimana a casa nostra.
2. Le scarpe sono sotto il letto.

3. Anna e Ivano hanno perso la valigia durante il viaggio.

4. Sarebbe utile uno zaino in vista della nostra vacanza in montagna.

5. Il compito era più facile del previsto.

6. L’imprenditore ha venduto l’attività.

5. nelle seguenti frasi individua e sottolinea i soggetti. poi indica quali dei soggetti sono partitivi
scrivendo “p” nell’apposito spazio (sono 3).
1. Il telefono cellulare di Marika è uguale al mio. ( ) 2. Nel corso di lavori di scavo nel centro cittadino
sono state ritrovate due tombe romane. ( ) 3. Delle api hanno costruito un alveare vicino al nostro orto.
( ) 4. L’erba del vicino è sempre più verde. ( ) 5. Sul pavimento erano sparse delle matite colorate.
( ) 6. È rimasta della focaccia? ( ) 7. Del tuo incidente mi hanno già raccontato tutto i tuoi amici.
( ) 8. Federico è appassionato di musica rock. ( )

6. in quale delle seguenti frasi il soggetto è assente non perché sottinteso, ma perché manca del tutto?
A. Prevenire è meglio che curare.
B. Non so che dire.
c. Nevica incessantemente da due giorni.
d. L’impasto va mescolato con molta cura.
nella frase il soggetto manca del tutto perché

7. indica se le seguenti frasi presentano un soggetto sottinteso (ss, sono 4) o se il soggetto manca
per la presenza di un verbo impersonale indicante fenomeni atmosferici (fA, sono 2) oppure per la
presenza di un verbo con costruzione impersonale (ci, sono 2).
1. Oggi non ho proprio fame. ( SS ) 2. In biblioteca non si può assolutamente parlare. ( ) 3. Da qui si
sente benissimo. ( ) 4. Ho dimenticato a casa il lettore mp3: ( ) mi presteresti il tuo ( )? 5. Du-
rante il tragitto da scuola a casa ha diluviato. ( ) 6. Ascoltate ( ): sta tuonando ( )!
ora trasforma le due frasi che contengono verbi con costruzione impersonale in frasi con costruzione
personale.

il predicato verbale e il predicato nominale


8. Le seguenti frasi sono tratte da una rivista per ragazzi e contengono consigli per l’estate. individua e
sottolinea in rosso i predicati verbali (sono 8) e in blu i predicati nominali (sono 6).
1. A scuola non hai avuto buoni risultati e i tuoi sono delusi: l’anno prossimo ti impegnerai di più. 2. Sei forte
e con l’ottimismo supererai ogni diffcoltà. Non devi curarti troppo delle opinioni altrui. 3. Ignora le persone
invidiose. La tua felicità è solo tua. 4. Quest’estate sarà bellissima e tu e i tuoi amici sarete inseparabili.
5. Stai per partire, ma non sei felice? Non devi aver paura: non perderai i tuoi amici.
(adattato da «Big», luglio 2011)

La sintassi della frase semplice 75


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competenza sintattica

9. nelle seguenti frasi individua e sottolinea il predicato nominale. poi indica nell’apposito spazio
se il predicato nominale contiene una copula (c, sono 3) o un verbo copulativo (Vc, sono 5).
1. Il riscaldamento globale è un problema noto a tutti. ( C ) 2. Negli ultimi tempi Alessandro è diventa-
to uno studente modello. ( ) 3. Il cervo restò immobile per qualche secondo ai confni della radura.
( ) 4. Mio fratello è stato eletto capitano della sua squadra di calcetto. ( ) 5. Il professor Mauri è
stato l’insegnante di inglese dei miei genitori oltre che il mio. ( ) 6. La festa di compleanno di Beatrice
sarà senz’altro spettacolare. ( ) 7. Il romanzo I promessi sposi è ritenuto un classico della letteratura
italiana. ( ) 8. Nessuno nasce esperto del mondo. ( )

Memo Ricorda che il verbo essere, quando ha funzione di copula, collega il sog-
getto con l’aggettivo o il nome che vengono riferiti al soggetto stesso e che,
essendo elementi “nominali”, formano ciò che viene chiamato il nome del
predicato. La stessa funzione può essere svolta da altri verbi che si com-
portano nello stesso modo e che quindi prendono il nome di “copulativi”:
es. Marco è un pilota di elicotteri molto esperto. (copula) // Marco è diventato
un pilota di elicotteri molto esperto. (verbo copulativo)
Alla fne della gara Laura era sfnita. (copula) // Alla fne della gara Laura
sembrava sfnita. (verbo copulativo)

10. nelle seguenti frasi sostituisci il verbo essere in funzione di copula con un verbo copulativo.
1. Ieri sera Marta era molto triste e stanca. Ieri sera Marta sembrava molto triste e stanca.
2. Il dottor Rubini è sindaco della città in cui vive.
3. Il nostro cane è grande e forte.
4. A detta degli spettatori il nuovo flm di Benigni è un capolavoro.

5. Il bosco di conifere è rigoglioso.


6. La città alle 6 di mattina è un deserto.
7. Nel momento dell’interrogazione Monica è molto nervosa.

11. nel seguente breve testo sottolinea con tre colori diversi il verbo essere a seconda che sia usato
come copula (4 casi), come ausiliare (2 casi) o con signifcato proprio (1 caso).
L’aula del professore di musica era al piano terra. Il professore suonava bene il piano, con forza quadrata, spie-
gava bene, ma io ero una frana: non riuscivo a solfeggiare, e per salvarmi scrivevo sotto le note il loro nome.
Il docente di scienze era parente di un industriale dolciario. Era chiamato affettuosamente “Cico” ed
era molto severo, ma giusto. Quando scorreva il registro per interrogare, aleggiava nell’aula un silenzio
di tomba. Chi era interrogato era la vittima che liberava tutti dall’incubo, perché il professore esigeva la
conoscenza della materia, non la ripetizione mnemonica.
(adattato da M. Lodi, Il paese sbagliato. Diario di un’esperienza didattica, Einaudi)

12. nelle seguenti frasi il verbo essere è usato come predicato verbale, cioè come verbo con un signif-
cato proprio. Riscrivi sul quaderno le frasi sostituendo il verbo essere con un sinònimo. Attenzione:
in alcuni casi dovrai modifcare anche la preposizione.
1. Lo scooter parcheggiato in cortile è del professore di educazione fsica. Lo scooter parcheggiato
in cortile appartiene al professore di educazione fsica. 2. La casetta a due piani in fondo alla
via è dei miei nonni. 3. È stato a marzo che ho conosciuto Claudia. 4. I genitori di Dario sono di Mantova.
5. Se fossi nei miei panni, faresti lo stesso. 6. Non sono mai stato in una situazione così imbarazzante.
7. Nel mese di luglio saremo al mare con i nostri genitori.

76 La sintassi della frase semplice


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LiVeLLo

L’attributo
13. nel seguente testo individua e sottolinea gli attributi. poi rispondi alle domande.
Al tramonto, il nostro gruppo procedeva. Camminavano accanto a me il mite e paziente Leonardo; Da-
niele, che brontolava a causa della sete e della stanchezza; il signor Underverdoden, con un suo amico
triestino; e Cesare, naturalmente.
Ci arrestammo a prendere fato all’unica curva che interrompeva la fera monotonia della strada; c’era
5 una capanna. Dietro, scoprimmo un pozzo, a cui ci dissetammo con voluttà. Eravamo stanchi e avevamo
i piedi gonf.
(adattato da P. Levi, La tregua, Einaudi)

1. Quanti sono gli attributi nel brano?


A. 8 B. 10 c. 12 d. 14

2. Quale aggettivo non svolge la funzione di attributo ma quella di nome del predicato?

Memo Ricorda che gli aggettivi possono svolgere diverse funzioni all’interno di
una frase:
es. Dolores ha comperato una maglietta rossa. (= rossa è un attributo che
si riferisce al nome maglietta, che svolge una certa funzione all’interno
della frase, in questo caso quella di complemento oggetto)
Dolores è sempre allegra. (= allegra è il nome del predicato che forma
insieme alla copula un predicato nominale)
Attenzione! Non esistono solo gli aggettivi qualifcativi (come rossa e al-
legra), ma anche gli aggettivi possessivi, dimostrativi, indefniti, numerali,
interrogativi, esclamativi.

14. Leggi il seguente testo e sottolinea in rosso gli aggettivi che svolgono la funzione di attributo
(sono 9) e in blu quelli che svolgono la funzione di nome del predicato (sono 5).
Come ogni giorno, il signor Hire era seduto in fondo alla vettura, al solito posto, e leggeva il giornale con
la cartella sulle ginocchia. Non era robusto. Era grasso. Il suo volume non superava quello di un uomo
comune, ma era come se in lui non ci fossero né carne né ossa: solo una materia morbida, molle. Le
sue labbra erano rosse e i baffetti erano neri come fossero disegnati a china e spiccavano sul suo viso
tondo; gli zigomi erano rosei, simili a quelli delle bambole.
(adattato da G. Simenon, Il fdanzamento del signor Hire, Adelphi)

L’apposizione
15. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le apposizioni. poi indica se sono apposizioni semplici
(As, sono 4) o composte (Ac, sono 4).
1. Cervinia si trova a valle del monte Cervino. ( AS )
2. Hai per caso visto il professor Ridolf a scuola? ( )
3. Kate, la sorella maggiore di James, parla l’italiano con un forte accento inglese. ( )
4. Dublino, la capitale dell’Irlanda, è una città piena di giovani. ( )
5. Hai visto il flm Cars 2? Io l’ho visto tre volte. ( )
6. Alcuni giorni fa Michele mi ha presentato Giorgia, la sua nuova compagna di scuola. ( )
7. Marco, il migliore amico di mio fratello, frequenta il liceo scientifco. ( )
8. Ho comperato questi stivali nel negozio “Passicomodi”. ( )

La sintassi della frase semplice 77


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competenza sintattica

16. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le apposizioni (sono 9). poi riscrivi nell’apposito spazio le
apposizioni che si riferiscono a un soggetto (sono 4).
1. La mia amica Patrizia mi ha invitato a casa sua per il fne settimana.
2. Durante le lezioni del professor Longo non ci sia annoia mai!
3. La Fiat, azienda automobilistica nota in tutto il mondo, presenterà presto al pubblico una nuova vettura.
4. Il quotidiano “Il Corriere della Sera” è stato fondato nel 1876.
5. Paolo ha assistito a una partita di basket della Virtus, la squadra di basket di cui è grande fan.
6. Domenica scorsa siamo stati con lo zio Giovanni sul lago Trasimeno.
7. “Superquark”, programma televisivo di divulgazione culturale e scientifca, è stato ideato da Piero Angela.
8. Conosci già mio fratello Francesco?
Apposizioni di soggetti:

17. collega con una freccia i nomi della colonna di sinistra alle espressioni della colonna di destra che
possono costituirne l’apposizione. poi scrivi una frase per ogni associazione.
1. Qura a. mio fratello
2. Davide b. fume
3. De Rossi c. compagna pakistana
4. Nilo d. dottor
5. Buenos Aires e. scrittore
6. Gianni Rodari f. capitale dell’Argentina
Mio fratello Davide ha cinque anni più di me.

il complemento oggetto
18. nel seguente testo ci sono 10 complementi oggetto, alcuni dei quali sono retti da uno stesso predicato.
individua e sottolinea i complementi oggetto e gli eventuali attributi (sono 2), poi cerchia i predicati
verbali che li reggono (sono 5).
Montenero è un paese arroccato sul pendio di una collina. Il castello, alto e maestoso, è stato costruito
sulla cima, dalla quale domina le case e le terre circostanti; sulle sue torri sventolano stendardi verdi e
rossi con al centro il disegno di una vetta scura.
Quattro viandanti raggiungono il castello, attraversando prima il paese, poi il villaggio che è sorto attorno
alle mura. Mentre percorrono la strada vedono gente indaffarata, mercanti e contadini, botteghe di fabbri
e di artigiani, soprattutto del vetro e della ceramica.
(adattato da A. Costa, La storia di Brunello, Loescher)

19. nelle seguenti frasi individua e sottolinea i pronomi che svolgono la funzione logica di complemento
oggetto (sono 9).
1. La torta che hai preparato per i nonni deve essere davvero squisita.
2. Che cosa ha detto il professore circa la verifca di storia di domani?
3. Massimo e Luigi sono venuti a cercarti.
4. Lunedì prossimo a scuola ci sarà un incontro sul volontariato. Lo sapevi?
5. Dopo un mese nella scuola nuova Matteo conosce già tutti.
6. Chi avete incontrato in piazza?
7. Il flm che mi hai consigliato non mi è piaciuto affatto. L’ho trovato molto diffcile da seguire.
8. Domani è il compleanno della mamma: che cosa le regaliamo?

78 La sintassi della frase semplice


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LiVeLLo

Memo Ricorda che ogni parte del discorso in una frase può fare da soggetto o da
complemento, sia diretto sia indiretto. Se è abbastanza facile identifcare i
complementi di una frase quando sono nomi, lo è meno quando si tratta di
pronomi. Presta particolare attenzione a questo aspetto sia quando analizzi
le frasi sia quando scrivi.
es. Non ho visto nessuno.
Cercavo proprio te.
Come sta Vincenzo? È tanto che non lo vedo.
Chi hai invitato?

i complementi indiretti
20. scrivi con ciascun gruppo di brevi frasi un’unica frase semplice (cioè con un unico predicato) che
contenga diversi complementi. Attenzione: potrebbero essere possibili più soluzioni.
1. Ho trovato degli occhiali. Gli occhiali sono da sole. Gli occhiali sono di marca. Gli occhiali erano in spiaggia.
In spiaggia ho trovato degli occhiali da sole di marca.
2. Sto leggendo un romanzo. Il romanzo parla di avventura. Il romanzo è stato scritto da Stevenson. Il ro-
manzo è avvincente.

3. Marco ha abbellito la camera. La camera è di Marco. In camera di Marco ci sono dei poster. I poster
rappresentano attori e attrici famosi.

4. Il papà sta guardando un programma. Il programma parla di medicina. Il programma è su Rai 2.

5. Ornella ha dipinto un quadro. Il quadro rappresenta un ragazza. La ragazza ha gli occhi blu.

6. Il navigatore ha indicato il percorso più veloce. La partenza è a Roma. L’arrivo è a Pescara.

7. Si terrà un corso. Il corso si terrà a scuola. Il corso sarà sulla sicurezza stradale. Il corso si terrà il martedì
pomeriggio.

8. Francesca ha prestato un abito. L’abito è di seta. Francesca è la mia amica del cuore. L’abito è per me.
L’abito è molto elegante.

21. completa il seguente dialogo con i complementi avverbiali che ti sembrano opportuni. Attenzione:
dovrai inserire avverbi che si riferiscono al tempo, al luogo e al modo.
Leonardo: A che ora è la partenza per la gita?
Marisa: La prof ce lo ha detto , ma non me lo ricordo.
Leonardo: lo chiedo a qualcun altro.
Marisa: Non è necessario. Guarda è scritto .
Leonardo: Dove?
Marisa: Sulla lavagna.
Leonardo: Ah! Bene! Ma dove dobbiamo trovarci?
Marisa: Ovvio: fuori da scuola! Non vedo l’ora!
Leonardo: E che cosa dicono le previsioni?
Marisa: Ovvio anche questo: pioverà tutto il giorno .

La sintassi della frase semplice 79


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competenza sintattica

22. Le seguenti coppie di frasi contengono complementi indiretti introdotti dalla stessa preposizione. in
alcune frasi le stesse preposizioni introducono lo stesso tipo di complemento, in altre, invece, com-
plementi diversi. sottolinea queste ultime coppie di frasi (sono 3).
1. Non preparate nulla per me! Non ho fame. / Passiamo per il centro, così accorciamo la strada.
2. Ci siamo fermati tutto il giorno da Andrea. / Questi biscotti sono stati acquistati in Belgio dai miei genitori.
3. Con il treno avresti evitato la coda. / Ho realizzato questo disegno con i pastelli a olio.
4. Carlo è il più studioso di tutti i suoi compagni. / Qualcuno di voi ha una gomma?
5. Francesca è nata a Parigi. / Ho prestato il mio lettore mp3 a mio fratello.
6. La sorella di Piero si chiama Giorgia. / A casa della nonna non manca mai l’allegria.

Memo Ricorda che una stessa preposizione può introdurre diversi tipi di complementi:
es. I bambini tremavano di freddo.
Le mani dei bambini erano gelide.
I bambini hanno costruito un pupazzo di neve.
D’inverno i bambini aspettano con ansia la neve.
I complementi evidenziati nelle frasi precedenti sono tutti introdotti dalla
preposizione di (semplice o articolata), ma sono complementi diversi (ri-
spettivamente di causa, di specifcazione, di materia e di tempo).
Per analizzare un complemento cerca sempre di capire la funzione logica
che svolge all’interno della frase.

23. Le seguenti coppie di frasi contengono complementi introdotti dalla stessa preposizione. indica
con una crocetta la frase che contiene il complemento indicato nella prima colonna.
1. complemento x Il papà di Gaetano Il mio cellulare
di specifcazione si chiama Matteo. è più vecchio del tuo.
2. complemento Le bellezze di Roma La città di Ravenna un tempo
di denominazione sono famose in tutto il mondo. sorgeva sul mare.
3. complemento Teresa ha telefonato In casa di Sandra tutti parlano
di termine a suo cugino Carlo. a bassa voce.
4. complemento La maggioranza dei viaggiatori Le locomotive a vapore
di moto a luogo era diretta a Milano. sono ormai scomparse.
5. complemento A che ora torna dal lavoro Il premio è stato consegnato
di moto da luogo Michele? dal presidente della giuria in persona.
6. complemento Martina ha tagliato Sara e sua sorella si truccano
di moto per luogo per i campi. per la festa.
7. complemento Puoi prendere un’aranciata I bambini hanno disegnato
di tempo continuato anche per me? in silenzio per due ore.
8. complemento Di sera è bello rilassarsi Mirella è arrivata a casa
di tempo determinato con gli amici. di corsa.

24. nelle seguenti frasi analizza il complemento in corsivo scegliendo tra le diverse possibilità.
1. Gli eroi greci combattevano per l’onore.
A. causa x B. fne c. mezzo d. modo
2. Anche se in svantaggio, i giocatori si sono battuti con onore.
A. causa B. fne c. mezzo d. modo
3. Per la paura Giovanni non riusciva a muoversi.
A. causa B. fne c. mezzo d. modo
4. Massimo è stato bloccato dalla paura di sbagliare.
A. causa B. fne c. mezzo d. causa effciente

80 La sintassi della frase semplice


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5. Sulle strade ghiacciate occorre guidare con grande prudenza.
A. causa B. fne c. mezzo d. modo
6. Francesco non ha mai fatto un incidente grazie alla sua estrema prudenza.
A. causa B. fne c. mezzo d. modo
7. Per la sflata le modelle sono state truccate da un’esperta estetista.
A. causa B. fne c. mezzo d. causa effciente
8. Alla sflata erano presenti personaggi noti del cinema e della televisione.
A. causa B. fne c. termine d. stato in luogo

25. Leggi attentamente il seguente testo e svolgi gli esercizi.


Era un inverno lungo, rigido, e il nostro bel fume della Foresta Nera si gelò per settimane. Non posso
dimenticare la sensazione strana, di paura e di estasi insieme, che mi colse quando nel primo mattino di
gelo mi avventurai sul fume: era profondo, e il ghiaccio era così trasparente che potevo vedere sotto di
me, come attraverso un velo sottile, l’acqua verde, il fondo di sabbia e ciottoli, gli intrecci fantastici delle
5 piante acquatiche e, di tanto in tanto, il dorso scuro di un pesce.
(adattato da H. Hesse, Racconti, Mondadori)
1. L’espressione della Foresta Nera (riga 1) è un
A. complemento di denominazione. c. complemento di stato in luogo.
B. complemento di specifcazione. d. complemento partitivo.
2. nell’espressione che mi colse (riga 2) la parola che è
A. una congiunzione.
B. un pronome relativo con funzione di soggetto.
c. un pronome relativo con funzione di complemento oggetto.
d. un pronome relativo con funzione di complemento di tempo.
3. L’espressione il ghiaccio era così trasparente (riga 3) è costituita da
A. soggetto + predicato verbale. c. soggetto + predicato nominale con verbo copulativo.
B. soggetto + predicato nominale. d. soggetto + predicato verbale + complemento oggetto.
4. L’espressione sotto di me (righe 3-4) è un complemento di
A. stato in luogo avverbiale.
B. stato in luogo introdotto da preposizione.
c. stato in luogo introdotto da locuzione prepositiva.
d. moto a luogo.

Leggi le seguenti frasi e rispondi alle domande. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Se qualcuno di voi vede Camilla, può dirle che io la sto cercando per restituirle il suo libro di matema-
tica? L’ho trovato ieri sotto il mio banco.
1. Quanti complementi di termine ci sono?
2. Quanti complementi oggetto ci sono?
3. che complemento è sotto il mio banco?
soLuzioni: 1. 2; 2. 4; 3. stato in luogo.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

La sintassi della frase semplice 81


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LiVeLLo 3
La frase semplice e la frase minima
1. Quale delle seguenti frasi è una frase semplice?
A. Stando così le cose, ti perdono.
B. In questo caso ti perdono.
c. Stando così le cose, ho deciso di perdonarti.
d. In questo caso credo proprio che ti perdonerò.

2. espandi le seguenti frasi minime, aggiungendo almeno due espressioni per frase.
1. Alessandro colleziona francobolli.
Mio fratello Alessandro colleziona francobolli degli Stati europei.
2. Massimo gioca.
3. Il cane dorme.
4. La radio trasmette un programma.
5. Nevica.
6. I nonni mi hanno regalato un computer.

3. Riduci le seguenti frasi alla forma minima, cancellando tutti gli elementi non necessari a dare un
senso compiuto alla frase.
1. Sulla città di Napoli è nevicato per tutto il pomeriggio.
2. Una volpe ha scavato la sua tana nel bosco dietro al fienile.
3. Dopo la merenda i bambini hanno disegnato con i loro pastelli nuovi.
4. Marina, la sorella maggiore di Michele, è triste per la partenza del suo fidanzato.
5. I miei vicini di casa tornano dal lavoro alle 7 di sera.
6. Emma mi ha prestato i suoi appunti per l’interrogazione di inglese di settimana prossima.
7. Ha appena telefonato dagli Stati Uniti Alberto, il cugino di Tommaso.
8. Ogni sabato mattina Davide gioca a tennis con i suoi vecchi compagni di scuola.

il soggetto
4. nel seguente testo individua e sottolinea i soggetti dei verbi in corsivo. poi rispondi alle domande.
Un variopinto gruppo di ragazzini era in attesa fuori dal supermercato. Due si trovavano accanto a un
negozio con la vetrina piena di pane e dolci. Non appena qualcuno usciva dal panifcio, tutti e due
protendevano la mano. Un altro stava spingendo un carrello e un altro ancora stava caricando grossi
pacchi in una macchina. Altri due ragazzini chiacchieravano con la schiena appoggiata alla vetrata del
5 supermercato. Jabu condusse Sipho da loro. Sembravano leggermente più grandi degli altri e quello di
sinistra era molto più alto.
(adattato da B. Naidoo, Non voltarti indietro, A. Mondadori)

1. Quanti sono i soggetti sottintesi?

2. ci sono costruzioni impersonali?


A. Sì. B. No.

3. ci sono gruppi del soggetto?


A. Sì. B. No.

82 La sintassi della frase semplice


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5. nelle seguenti frasi individua e sottolinea il soggetto. poi indica con una crocetta se il soggetto
è un nome comune NC , un nome proprio NP , un pronome P , un verbo V o un aggettivo A .
1. Chi ha preso il pallone dalla palestra? NC NP xP V A
2. In cortile non c’è mai nessuno. NC NP P V A
3. Cucinare può essere un’attività divertente. NC NP P V A
4. È stato avvistato un cinghiale nel bosco. NC NP P V A
5. Valerio, il marito di Beatrice, ha cambiato lavoro. NC NP P V A
6. Daniela, il verde ti sta benissimo! NC NP P V A
7. Vincere è stata una grande gioia per tutti i giocatori. NC NP P V A
8. È stato ritrovato Puck, il labrador dei miei vicini di casa. NC NP P V A

6. nelle seguenti frasi il soggetto precede il verbo. trasforma le frasi sul quaderno cambiando la posi-
zione del soggetto e rendendo così le frasi più espressive.
1. La pizza piace a tutti. A tutti piace la pizza. 2. Una nuova cura per l’acne giovanile è stata scoperta.
3. Un gattino abbandonato è stato trovato sotto i cespugli. 4. I miei amici del mare mi mancano tanto. 5. La
serratura del portone è stata forzata. 6. Il circo è arrivato in città. 7. Un nuovo semaforo è stato messo all’in-
crocio tra via Roma e via Pascoli. 8. Il libro di mio padre è stato fnalmente pubblicato.

Memo Ricorda che il soggetto di solito precede il predicato, ma può essere collocato
anche dopo. In questi casi cambia la sfumatura di signifcato della frase:
es. L’aereo per Londra è decollato. (= il soggetto prima del verbo indica
qualcosa di già noto)
È decollato l’aereo per Londra. (= il soggetto dopo il verbo fornisce un’in-
formazione nuova: è decollato proprio l’aereo per Londra e non quello,
per esempio, per Lisbona)
La collocazione del soggetto dopo il predicato è usata soprattutto a scopi
espressivi per mettere in evidenza il soggetto.

7. trasforma il testo di questa breve lettera, le cui frasi presentano tutte un soggetto sottinteso, in un
testo scritto interamente con la costruzione impersonale.
Cara Silvia, qui al mare stiamo proprio bene. In compagnia ci divertiamo molto e, soprattutto in spiaggia,
non ci annoiamo mai. Dalla nostra casa in pochi minuti scendiamo al mare. Stiamo in giro fno al tramonto
e mangiamo sempre piuttosto tardi. Di sicuro non sentiamo il desiderio di tornare al caldo della città!
Benedetta e Nora
Cara Silvia, qui al mare si sta proprio bene.

il predicato verbale e il predicato nominale


8. nelle seguenti frasi sottolinea il predicato e indica con una crocetta se si tratta di un predicato ver-
bale con verbo attivo PVA , di un predicato verbale con verbo passivo PVP , di un predicato nominale
PN . Attenzione: nel caso dei predicati nominali sottolinea sia la copula sia il nome del predicato.
1. Paperino è un personaggio molto buffo. PVA PVP PN x 2. Paperino combina spesso terribili disastri.
PVA PVP PN 3. Paperino a volte sembra un po’ matto. PVA PVP PN 4. Qui, Quo e Qua vanno molto d’ac-
cordo tra loro. PVA PVP PN 5. Paperina è l’eterna fdanzata di Paperino. PVA PVP PN 6. Intricati misteri
sono risolti dall’abilità investigativa di Topolino. PVA PVP PN 7. Paperina indossa sempre un enorme focco
rosa. PVA PVP PN 8. I personaggi di Walt Disney sono stati creati da diversi disegnatori. PVA PVP PN

La sintassi della frase semplice 83


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9. completa le seguenti frasi aggiungendo un nome del predicato o un predicativo del soggetto secondo
le indicazioni in parentesi. poi completa le affermazioni che seguono.
1. In giacca e cravatta mio fratello sembra più vecchio . (aggettivo)
2. Gianpiero pratica il calcio, lo sci e il tennis: è proprio . (articolo, nome e aggettivo)
3. Mia zia è : ha solo ventidue anni. (aggettivo)
4. Mia cugina Irene è di diciassette anni. (articolo e nome)
5. Il professor Narini è diventato della nostra scuola. (nome)
6. Il dottor Mutti è il più nel reparto di chirurgia. (aggettivo)
tutte le frasi precedenti contengono un predicato nominale.
Le frasi sono costituite da una copula e un nome del predicato.
Le frasi sono costituite da un verbo copulativo e un predicativo del soggetto.

Memo Il nome del predicato può essere:


• un nome (es. Marco è uno studente)
• un aggettivo (es. Marco è scrupoloso)

10. Leggi il seguente testo e rispondi alle domande.


Sarebbe sbagliato dire che Harold e io fossimo grandi amici. In realtà lui era l’unico amico che potessi
permettermi. E viceversa. La verità è che eravamo due nullità, probabilmente eravamo i ragazzi più impo-
polari della regione. Non è vero che non piacessimo neanche ai cani, anche se Harold se ne era convinto:
ne conoscevo diversi da cui non ero morso con regolarità.
5 Io ero isolato per il mio aspetto. Fisicamente ero pelle e ossa, una specie di ragnetto. A fregare Harold,
invece, c’erano la sua curiosità e la sua voglia di sapere tutto, nonché l’apparente desiderio di somigliare
a un ragioniere trentenne.
(adattato da G. Paulsen, Il mio amico Harold, Mondadori)

1. sottolinea tutti i casi in cui il verbo essere è usato come copula. Quanti sono?
A. 7 c. 9
B. 8 d. 10

2. sottolinea tutti i casi in cui il verbo essere è usato come ausiliare. Quanti sono?
A. 1 c. 3
B. 2 d. 4

3. sottolinea tutti i casi in cui il verbo essere è usato come predicato verbale, cioè come verbo che ha
un signifcato proprio. Quanti sono?
A. 1 c. 3
B. 2 d. 4

4. Qual è il soggetto del predicato sarebbe sbagliato (riga 1)?


A. che Harold e io fossimo grandi amici B. Harold e io c. Harold d. dire

5. Quale delle seguenti affermazioni relative alla frase Fisicamente ero pelle e ossa, una specie di ra-
gnetto (riga 5) è corretta?
A. La frase contiene un predicato nominale costituito da un verbo copulativo e un predicativo del
soggetto.
B. La frase contiene un predicato nominale formato da copula e nome del predicato.
c. La frase contiene un predicato verbale perché il verbo essere ha signifcato proprio.
d. La frase contiene un predicato verbale perché il verbo essere ha funzione di ausiliare.

84 La sintassi della frase semplice


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11. Qui di seguito trovi un breve elenco di titoli di giornale, costituiti da frasi nominali. sottolinea l’unico
titolo che non fa parte di questo gruppo. poi riscrivi le frasi nominali in modo che contengano un
predicato, introducendo i cambiamenti che ti sembrano opportuni.
Bambini e vacanze, mare e montagna: istruzioni per l’uso – Nelle sale esce Il libro della giungla, ma con attori
veri – Negli ultimi anni più frutta e verdure sulle tavole degli italiani – Moto GP: Valentino Rossi terzo – Inps:
quasi metà dei pensionati sotto i mille euro – Toscana e Lazio: fne settimana sotto la pioggia

Memo Titoli di giornali, saluti, battute di dialoghi, proverbi, segnaletica e cartelli,


slogan pubblicitari: in questi e in altri casi possiamo trovare delle frasi senza
verbo, ovvero delle frasi nominali.
es. Ultimi giorni di caldo tropicale sulla Penisola.
Tale padre, tale fglio.
Avanti il prossimo!

12. tra le seguenti frasi individua quelle che sono prive di soggetto perché il verbo è impersonale
(i, sono 4) e quelle prive di predicato perché sono frasi nominali (n, sono 4).
1. Per di qua non si arriva da nessuna parte. ( I ) 2. Tanti auguri di buon compleanno! ( ) 3. Nuovi
orari per i treni per la Spezia. ( ) 4. Da questo punto della platea si sente benissimo. ( ) 5. Nei
locali pubblici non si può fumare. ( ) 6. Divieto di accesso. ( ) 7. Buone notizie per gli amanti dei
cibi sani. ( ) 8. Il mese scorso è piovuto quasi tutti i giorni. ( )

L’attributo e l’apposizione
13. Leggi il seguente testo e rispondi alle domande.
Quando le guerre tra Francia e Spagna fnalmente terminarono, l’Italia faceva parte dei domini spagnoli.
Oltre ai territori sotto il diretto controllo della corona di Spagna (Milano, Napoli, Sicilia e Sardegna), anche
le famiglie principesche più importanti (i Medici, i Gonzaga, gli Estensi, i Savoia) erano legate all’impero
dagli antichi vincoli feudali e quindi non erano indipendenti dalla politica asburgica.
5 Perfno la Repubblica di Genova, Stato indipendente, dal 1528 era sottoposta alla protezione spagnola;
Carlo V utilizzò la città e la sua fotta, sotto il comando dell’ammiraglio Andrea Doria, un nobile genovese,
per il controllo del Mediterraneo occidentale.
(adattato da E.B. Stumpo, Scenari della storia, Le Monnier Scuola)

1. sottolinea gli attributi. Quanti sono?


A. 10 B. 11 c. 12 d. 13

2. solo uno degli attributi presenti nel testo non appartiene alla categoria degli aggettivi qualifcativi.
Quale?

3. cerchia le apposizioni. Quante sono?


A. 2 B. 3 c. 4 d. 5

4. sono tutte apposizioni semplici?


A. Sì. B. No.

La sintassi della frase semplice 85


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14. nel seguente testo individua e sottolinea gli attributi. poi svolgi gli esercizi.
La rete del trasporto pubblico a Shangai, grande città della Cina, ha introdotto da qualche anno gli autobus
elettrici. Questi autobus utilizzano batterie particolari che sono state inventate circa quaranta anni fa. Un
tempo però queste batterie erano grandi e ingombranti, ora sono piccole e leggere. Quando l’autobus si
ferma, mentre i passeggeri salgono e scendono, viene collegato con le stazioni di ricarica. In pochi minuti
5 l’autobus è pronto a ripartire. Tutte le fermate sono state inoltre dotate di pannelli fotovoltaici.
(adattato da E. Fedrizzi, G. Della Valentina, Mondo sostenibile, Minerva Scuola)

1. per ciascun attributo specifca se si riferisce al soggetto, a un complemento o a un’apposizione.


Esempio: pubblico = si riferisce al complemento “del trasporto”

2. per ciascun attributo indica di quale tipo di aggettivo si tratta.


Esempio: pubblico = aggettivo qualifcativo

15. trasforma le seguenti coppie di frasi in un’unica frase che contenga un’apposizione.
1. L’estate scorsa Luca ha scalato il Cervino. Luca è mio cugino.
L’estate scorsa mio cugino Luca ha scalato il Cervino.
2. Il mio vicino di casa va allo stadio tutte le domeniche. Il mio vicino di casa è un gran tifoso dell’Inter.

3. Spesso scrivo a Giovanna. Giovanna è una mia amica d’infanzia.

4. Non dare ascolto a quello che dice Francesco. Francesco è mio fratello minore.

5. Gagliardi lavora spesso con aziende in Marocco. Gagliardi è un ingegnere.

6. A scuola abbiamo tradotto il testo di Imagine. Imagine è una famosa canzone di John Lennon.

7. Maria studia psicologia a Pavia. Maria è la sorella di Claudio.

16. sul quaderno descrivi in un breve testo una persona che conosci bene. nel tuo elaborato dovranno
essere presenti 1 predicato verbale con verbo passivo, 1 predicato nominale con verbo copulativo, 1
predicato nominale con il verbo essere, 2 apposizioni e 3 attributi.

i complementi predicativi del soggetto e dell’oggetto


17. in quale delle seguenti frasi è presente un complemento predicativo del soggetto?
A. Marco rappresenterà la scuola ai campionati di atletica.
B. Marco è stato eletto rappresentante della scuola ai campionati di atletica.
c. Hanno eletto Marco rappresentante della scuola ai campionati di atletica.
d. Marco è molto veloce nella corsa a ostacoli.

18. in quale delle seguenti frasi è presente un complemento predicativo dell’oggetto?


A. Sara ha chiamato ad alta voce suo fglio Vincenzo.
B. Vincenzo è il fglio primogenito di Filippo e Sara.
c. Il primo fglio di Filippo e Sara si chiama Vincenzo.
d. Filippo e Sara hanno chiamato il loro primo fglio Vincenzo.

86 La sintassi della frase semplice


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3
Nome: Manuel Francesco
LiVeLLo

Memo Ricorda che il predicato nominale può essere costituito da:


soGGetto + copuLa + nome DeL pReDicato
Giovanni è il capitano della nostra squadra.
soGGetto + VeRBo copuLatiVo + compL. pReDicatiVo DeL soGGetto
Giovanni è stato nominato capitano della nostra squadra.
soGGetto + VeRBo copuLatiVo + compL. oGGetto + compL. pReDicatiVo DeLL’oGGetto
L’allenatore ha nominato Giovanni capitano della nostra squadra.
Il verbo nominare è uno di quei verbi – detti copulativi – che reggono, alla
forma passiva, il complemento predicativo del soggetto e, alla forma attiva,
il complemento predicativo dell’oggetto.

19. completa le seguenti frasi aggiungendo un complemento predicativo dell’oggetto o un complemento


predicativo del soggetto. specifca poi nello spazio in parentesi quale complemento hai aggiunto.
1. La notizia della tua promozione mi ha reso una persona orgogliosa . ( predic. dell’oggetto )
2. Alessandro è stato nominato dai compagni .( )
3. Il mio vicino di casa e compagno d’infanzia è stato eletto .( )
4. Così alta e magra, Sara è soprannominata dalle sue amiche .( )
5. Il professore di matematica mi chiama spesso .( )
6. Considero la sincerità .( )

i complementi indiretti
20. nelle seguenti frasi indica se la parola in corsivo che è una congiunzione (c), un pronome relativo
(pr) o un aggettivo interrogativo (Ai). poi, sul tuo quaderno, fai l’analisi logica dei che con funzione
di pronome e di aggettivo.
1. Con questo freddo penso che domani nevicherà. ( C )
2. Il problema che il prof ha inserito nella verifca era davvero diffcile da risolvere. ( )
3. Il cucciolo che è stato ritrovato al mercato è stato affdato a un’associazione di volontari. ( )
4. In che cassetto hai messo le pile nuove? ( )
5. Siamo tutti d’accordo che Chiara si sarebbe dovuta scusare con Fabio della sua reazione nervosa. ( )
6. Lucia vorrebbe acquistare una camicia a quadri che stia bene con i jeans. ( )
7. Nessuno ha capito bene che contrattempo abbia avuto Matilde ieri pomeriggio. ( )
8. Il corso di studi che ha scelto Paolo è molto impegnativo. ( )

21. Fai l’analisi logica dei complementi in corsivo delle seguenti frasi. poi indica se dipendono da un
verbo (1 caso), da un aggettivo (2 casi), da un nome (3 casi) o da un pronome (2 casi).
1. Chi di voi viene al cinema questa sera?
di voi: complemento partitivo; dipende da “chi”, che è un pronome interrogativo
2. La collana della mamma è appoggiata sul suo comodino.
3. Mia sorella detesta i jeans a vita alta.
4. La stanza di Ilaria è molto simile a quella di suo fratello.
5. La signora Arrighi indossa spesso una spilla d’oro.
6. Gli zii si sono trasferiti nello Stato del Texas.
7. Alcuni dei miei amici a volte mi scambiano per mia sorella gemella.
8. La nonna è sempre soddisfatta dei nostri successi.

La sintassi della frase semplice 87


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competenza sintattica

22. Riscrivi le seguenti frasi con un complemento che espanda l’espressione in corsivo.
1. I ragazzi stanno giocando a pallamano. I ragazzi della II C stanno giocando a pallamano.
2. Ieri sera Marta indossava un bell’abito.
3. La festa è stata un vero successo.
4. Abbiamo mangiato tutti insieme una torta.
5. Il bar è chiuso per ferie.
6. Filippo è goloso di dolci.
7. Il lago è molto frequentato dagli amanti della vela.

23. nelle seguenti frasi analizza il complemento in corsivo, scegliendo tra le diverse possibilità.
1. Viviana è imbattibile nei problemi di geometria.
A. stato in luogo B. argomento x c. limitazione d. modo
2. Tra tutti i miei amici Teresa è quella più sincera.
A. partitivo B. stato in luogo c. compagnia d. specifcazione
3. Queste statuette di legno provengono dall’Indonesia.
A. moto da luogo B. denominazione c. origine d. allontanamento
4. Ho studiato tutto il pomeriggio con mio fratello.
A. mezzo B. compagnia c. unione d. modo
5. Nonostante il freddo abbiamo fatto un bella camminata.
A. esclusione B. eccettuativo c. concessivo d. limitazione
6. Grazie ai social network è facile rimanere in contatto anche a distanza.
A. causa B. mezzo c. unione d. fne
7. Ieri sera hai visto lo speciale televisivo sul riscaldamento globale?
A. materia B. argomento c. stato in luogo d. causa effciente
8. Emanuele non sopporta i maglioni di lana.
A. materia B. specifcazione c. causa d. modo
9. Antonella, come sei cresciuta!
A. origine B. vocativo c. denominazione d. argomento
10. Senza di voi la classe III C non è più la stessa.
A. compagnia B. esclusione c. eccettuativo d. aggiuntivo

24. Leggi attentamente il testo e svolgi gli esercizi che seguono.


Non arriva.
Ho già chiamato il taxi, e lei non arriva.
Metto l’allarme, chiudo casa, scendiamo in strada con le valigie, i borsoni, i sacchetti.
Accarezzo meccanicamente i riccioli, sudaticci, di mia fglia Stefania, che sta buona nel passeggino e si
5 mangia entrambe le mani.
Olli è a tre passi da noi, e legge. Olli, il mio undicenne primogenito, porta sempre un libro con sé. Durante
le attese legge.
Il tassista scende, sistema i bagagli, si rimette al volante. Dopo un po’ ridiscende e ci guarda: nessuno
di noi si è mosso. Gli spiego che stiamo aspettando una persona. Allora anche lui si mette ad aspettare,
10 si appoggia al cofano della sua Palio Weekend, incrocia le gambe, e guarda nel vuoto.
(adattato da P. Mastrocola, Palline di pane, Guanda)
1. Non arriva (riga 1) è una frase
A. con verbo impersonale. c. con soggetto sottinteso.
B. nominale. d. con soggetto espresso.

88 La sintassi della frase semplice


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3
Nome: Manuel Francesco
LiVeLLo

2. Quale delle seguenti frasi ha una costruzione diversa dalle altre?


A. Ho già chiamato il taxi. c. Chiudo casa.
B. Metto l’allarme. d. Durante le attese legge.
motiva di seguito la tua risposta.

3. Riformula il complemento avverbiale meccanicamente (riga 4).

4. nell’espressione che sta buona nel passeggino (riga 4) che cos’è la parola che?
A. congiunzione c. pronome relativo complemento oggetto
B. pronome relativo soggetto d. pronome interrogativo soggetto

5. nella frase Olli, il mio undicenne primogenito, porta sempre un libro con sé (riga 6) l’espressione il
mio undicenne primogenito è costituita da
A. soggetto + attributo. c. un’apposizione composta del soggetto.
B. attributi del complemento oggetto. d. un’apposizione semplice del soggetto.

6. Rileggi le righe 8-9, poi fai l’analisi logica delle parole elencate qui sotto.
ci:
di noi:
gli:

25. per ciascuna delle seguenti tracce, scrivi sul quaderno un breve testo composto da frasi che conten-
gano i complementi indicati. inserisci tutti i complementi che ritieni necessari.
1. Descrizione di un tuo amico. Complementi: qualità, limitazione, paragone.
2. Narrazione di un viaggio. Complementi: moto a luogo, moto da luogo, mezzo, compagnia.
3. Narrazione di un evento naturale. Complementi: tempo determinato, tempo continuato, modo, causa.
4. Descrizione di un oggetto. Complementi: materia, prezzo, concessivo.
5. Descrizione di un luogo. Complementi: distanza, abbondanza o privazione, estensione.

Leggi i primi quattro versi di una celebre poesia di Umberto saba, uno dei più importanti poeti
italiani del novecento. rispondi correttamente alle tre domande e avrai concluso il percorso
sulla competenza sintattica della frase semplice! poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
C’era, un po’ in ombra, il focolaio; aveva
arnesi, intorno, di rame. Su quello
si chinava la madre col soffetto,
e uscivano faville.
(U. Saba, Tutte le poesie, Mondadori)
1. che cos’è c’era? Qual è il suo soggetto?
2. perché nei vv. 1-3 il soggetto segue il predicato?
3. che complemento è di rame?
soLuzioni: 1. predicato verbale, il focolaio; 2. per dare più evidenza ai soggetti; 3. complemento di materia.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

La sintassi della frase semplice 89


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Nome: Manuel Francesco
competenza sintattica

LA sintAssi deLLA frAse puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
puoi svolgere

compLessA o periodo gli esercizi indicati


con questo simbolo
in modo autocorrettivo
sul ME•book

LiVeLLo 1
La frase semplice e il periodo
1. Quale delle seguenti frasi non è un periodo?
A. Preferisci andare in piscina o fare una passeggiata in centro?
B. Maddalena non è andata all’allenamento di pallavolo perché si è infortunata.
c. Il maltempo imperversa con nubifragi su tutta la penisola italiana.
d. Per non sbattere contro gli scogli, il comandante ha cambiato la rotta della nave.

Memo Ricorda che le frasi semplici contengono un solo predicato; invece le frasi
complesse (o periodi) contengono più predicati, che identifcano più pro-
posizioni.
Per distinguere una frase (semplice o complessa) dall’altra cerca i predicati
e individua il punto fermo:
es. L’aereo ha attraversato un gruppo di nubi temporalesche. (un predicato
= una frase semplice o proposizione)
L’aereo è atterrato con dieci minuti di ritardo. (un predicato = una frase
semplice o proposizione)
L’aereo ha attraversato un gruppo di nubi temporalesche / ed è atterrato
con dieci minuti di ritardo. (due predicati = periodo formato da due pro-
posizioni)

2. Leggi attentamente le seguenti frasi e rispondi alla domanda.


1. Jim si abbarbicò alla cima dell’albero come una bandiera intorno all’asta. 2. L’albero oscillava, facendo
ruotare sopra la testa il cielo di settembre. 3. Il ragazzo riprese fato e contrasse i muscoli dello stomaco
per scacciare la paura. 4. Poi aspettò un istante e respirò profondamente per farsi coraggio. 5. Tirava un
gran vento lassù, ma la vista era splendida. 6. Stringendo le gambe intorno al tronco, Jim staccò una mano.
7. Si sentiva un marinaio sull’albero di una nave. 8. La strada dietro la fattoria, giù in basso, era il mare.
(adattato da T. Wynne-Jones, Il triangolo delle Bermuda, in «Ragazze e ragazzi. Storie di oggi», Mondadori Scuola)

Quante sono le frasi complesse (o periodi)?


A. 2 B. 3 c. 4 d. 5

3. collega con una freccia le espressioni delle due colonne in modo da formare periodi di senso
compiuto.
1. Lucia è molto contenta a. a trovare gli zii.
2. Fa così freddo b. dopo che per giorni è stato inutilizzabile.
3. La siepe è stata potata c. di studiare bene l’analisi del periodo.
4. Domenica andiamo a Parma d. perché toglieva luce alla casa.
5. Il professore ci ha raccomandato e. che le strade sono tutte ghiacciate.
6. Il computer ha ripreso a funzionare f. perché ha superato l’esame per il patentino.

90 La sintassi del periodo


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1
Nome: Manuel Francesco
LiVeLLo

4. individua i predicati e dividi i seguenti periodi in proposizioni singole mediante barrette verticali. poi
indica nell’apposito spazio da quante proposizioni sono formati i periodi (3 periodi sono formati da
2 proposizioni, 4 periodi sono formati da 3 e 1 periodo è formato da 4).
1. Mi hanno detto | che una famiglia di quattro persone si trasferirà nell’appartamento del secondo piano.
( 2 ) 2. Giovanna si è iscritta a un corso di cucina per imparare nuovi piatti da offrire ai suoi amici. ( )
3. Quando arrivi dai nonni, mandami un messaggio per dirmi come stanno. ( ) 4. Se le previsioni meteo
non hanno sbagliato, domani la temperatura dovrebbe scendere sotto lo zero. ( ) 5. Abbiamo sentito
dei rumori che provenivano dalla cantina e ci siamo spaventati. ( ) 6. Alessandro è andato a pattinare
e tornerà a casa tra un’ora. ( ) 7. Pedalando a ritmo sostenuto, siamo arrivati in tempo per la cena.
( ) 8. Il bambino si è messo a piangere quando si è accorto che qualcuno aveva mangiato l’ultima fetta
di torta. ( )

Memo Ricorda che le diverse proposizioni possono essere unite tra loro da:
• una congiunzione;
• una preposizione;
• un pronome relativo;
• un pronome o un aggettivo interrogativo;
• un segno di punteggiatura.
Altre volte, invece, non c’è alcun elemento di congiunzione o separazione.

La proposizione principale
5. nel periodo Pur essendo timido, ho molti amici che mi vogliono bene e giocano con me la propo-
sizione principale ho molti amici
A. dipende grammaticalmente da un’altra proposizione.
B. non può esistere da sola.
c. ha un predicato di modo indefnito (infnito, participio o gerundio).
d. regge altre proposizioni del periodo.

6. i seguenti periodi sono esempi di messaggi telefonici e sono tutti formati da due proposizioni. individua
e sottolinea la principale, cioè la proposizione portante del periodo.
1. Non ho risposto perché non ho sentito la tua chiamata. 2. Sono fuori da casa tua: esci. 3. Fammi sa-
pere se ci sarai domani alla festa. 4. Mamma, passi a prendermi a scuola? 5. Quando sei quasi arrivato,
mandami un messaggio. 6. Oggi vieni a scuola o sei ancora malato? 7. Ricordati di riportarmi il quaderno
di matematica. 8. Hai saputo che cos’è successo a Fabio?

7. che cosa esprime la proposizione principale indipendente È nato il bambino di Monica!?


A. dolore c. un desiderio
B. stupore d. un’ipotesi

Memo Ricorda che la proposizione principale, sia all’interno di un periodo sia da


sola, ha sempre uno scopo comunicativo ben preciso. Essa, infatti, può:
• informare (informativa: Luisa è arrivata tardi.)
• porre una domanda (interrogativa diretta: Luisa è arrivata?)
• esprimere un desiderio (desiderativa: Oh, se Luisa arrivasse in tempo!)
• esprimere una volontà (volitiva: Luisa, vieni subito qui!)
• esprimere un sentimento (esclamativa: Luisa è arrivata!)

La sintassi del periodo 91


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8. in quale delle seguenti proposizioni indipendenti è presente una proposizione principale volitiva?
A. Dai, fotografa quel meraviglioso platano!
B. Che colori meravigliosi hanno le foglie dei platani in autunno!
c. I platani in inverno perdono le foglie?
d. Il platano nel centro della piazza ha perso quasi tutte le foglie.

9. collega con una freccia ciascuna delle seguenti proposizioni principali con la tipologia corrispon-
dente. Attenzione: è possibile un solo abbinamento per ciascuna frase.
1. Quanti anni hai? a. volitiva
2. A chi sarebbe venuta in mente un’idea simile? b. informativa
3. Non preoccuparti per me. c. interrogativa semplice
4. Sarebbe meraviglioso incontrare Andrea! d. interrogativa retorica
5. Oggi in cielo non c’è una nuvola. e. desiderativa
6. Oh, se fosse domenica! f. esclamativa
7. Preferisci il calcio o il basket? g. interrogativa disgiuntiva

10. Le proposizioni principali interrogative dirette possono essere semplici, se pongono una sola domanda,
disgiuntive se propongono più alternative possibili, retoriche se suggeriscono già la risposta. collega
con una freccia ciascuna proposizione interrogativa con la tipologia corretta.
1. Preferisci suonare la chitarra o il basso? a. interrogativa diretta semplice
2. Che cosa c’è di più bello della musica? b. interrogativa diretta disgiuntiva
3. Sai suonare uno strumento? c. interrogativa diretta retorica

11. nel seguenti periodi individua e sottolinea le proposizioni incidentali, cioè le proposizioni che non
hanno legami sintattici con il resto della frase e sono “isolate” da due virgole o due trattini.
1. Ti presto volentieri la mia macchina fotografca, ma – mi raccomando – fai attenzione! 2. L’auto nuova,
e non me lo aspettavo, ha poca ripresa. 3. Il professore di educazione artistica – noi studenti gliene siamo
grati – ci permette di ascoltare la musica durante l’ora di disegno. 4. Davide, il suo allenatore ne era certo,
ha vinto anche nei 200 metri. 5. L’acqua – come tutti sanno – bolle a 100 gradi. 6. Ti passo a prendere –
ha promesso Beatrice – appena esco dall’uffcio. 7. I signori Cavalcanti, come era previsto, partiranno per
la montagna la settimana prossima. 8. Il prossimo flm di Spielberg, si legge sui giornali, sarà un colossal
sulla storia americana.

La proposizione coordinata
12. in quale dei seguenti periodi non è presente una proposizione coordinata?
A. Entri pure signora e si accomodi in sala d’attesa.
B. Piove a dirotto, perciò ricordati l’ombrello.
c. Andrea è andato al supermercato perché gli mancava la farina per la pizza.
d. Conosco Francesca da anni, tuttavia non sono mai stata a casa sua.

13. nei seguenti periodi individua e sottolinea le proposizioni coordinate alla principale.
1. Ragazzi, abbiamo terminato l’argomento quindi la settimana prossima faremo una verifca. 2. Luisa ha
aperto il libro e si è immersa nella lettura. 3. Piero non solo è mio cugino, ma è anche il mio migliore ami-
co. 4. Sabato sera andremo a cena dai nonni oppure i nonni verranno da noi. 5. L’ingegner Fideli è molto
in gamba, infatti il direttore lo ha premiato con una promozione. 6. Lungo il tragitto per la scuola Dario si è
affrettato, ma è arrivato ugualmente in classe dopo il suono della campanella. 7. Ho perso l’autobus, quindi
arriverò in uffcio dopo le 9. 8. Teresa salta di gioia: ha vinto un importante concorso fotografco.

92 La sintassi del periodo


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14. collega con una freccia le proposizioni principali della prima colonna con le coordinate presenti nella
seconda, in modo da formare periodi di senso compiuto.
1. Telefonami a. né voglio conoscerlo.
2. Lucia ha ricevuto una bicicletta in regalo b. e sollevava la polvere della strada.
3. Non conosco quell’uomo c. ma detesta le commedie romantiche.
4. Il papà ha acquistato un nuovo computer d. o mandami un’e-mail.
5. Il vento agitava i rami degli alberi e. e l’ha provata subito.
6. Paolo è appassionato di flm d’avventura f. perciò mi ha lasciato il suo vecchio PC.

15. nel periodo Sabato pomeriggio andremo al cinema o faremo un giro in centro, la proposizione
coordinata o faremo un giro in centro esprime
A. una contrapposizione rispetto a quanto espresso dalla principale.
B. un’alternativa a quanto espresso dalla principale.
c. una precisazione di quanto espresso dalla principale.
d. una conseguenza di quanto espresso dalla principale.

16. completa le seguenti frasi con la congiunzione coordinante più opportuna tra quelle nell’elenco.
o... o • quindi • ma • oppure • né • infatti • sia... sia
1. Non ho deciso dove andare in vacanza né quando partire.
2. Hai studiato con impegno, non hai avuto diffcoltà nella verifca.
3. Non solo hai fnito la maionese, hai anche lasciato il barattolo vuoto nel frigo!
4. Quest’estate vorrei insegnare a mio fratello Filippo ad andare in bicicletta a nuotare.
5. Oggi piove, la nostra mattinata in piscina è rimandata!
6. Ci sediamo qui preferite i posti nelle prime fle?
7. guardi la televisione studi. Non puoi fare le due cose insieme.

17. nelle seguenti frasi le proposizioni coordinate sono in corsivo. indica in parentesi di che tipo sono,
scegliendo la tipologia corretta tra quelle nell’elenco.
esplicativa • correlativa • copulativa • disgiuntiva • avversativa • conclusiva
1. Ho seguito con attenzione la lezione, ma non ho capito un passaggio. ( avversativa ) 2. Maurizio
ha cercato le chiavi del motorino dappertutto e le ha ritrovate in fondo allo zaino. ( )
3. Andiamo al cinema o ci guardiamo un flm a casa nostra? ( ) 4. Roberto ha diciotto
anni, cioè ha quattro anni in più di sua sorella. ( ) 5. Il flm era noioso, quindi mi sono
addormentato durante la proiezione. ( ) 6. Simona ora dice una cosa ora ne dice
un’altra. ( )

Memo Il modo più semplice di costruire un periodo è quello di collegare una prin-
cipale con una proposizione coordinata per mezzo di una congiunzione.
Le proposizioni coordinate posso essere:
• copulative quando sono introdotte dalle congiunzioni e, neppure, né;
• disgiuntive quando sono introdotte dalle congiunzioni o, oppure;
• avversative quando sono introdotte dalle congiunzioni ma, tuttavia;
• esplicative quando sono introdotte dalle congiunzioni cioè, infatti;
• conclusive quando sono introdotte dalle congiunzioni quindi, perciò;
• correlative quando sono introdotte dalle congiunzioni e… e, o... o, sia...
sia, né… né, ora… ora.
Quando invece la congiunzione manca e le coordinate sono accostate per
mezzo di un segno di punteggiatura, si tratta di coordinazione per asindeto.

La sintassi del periodo 93


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La proposizione subordinata
18. in quale di questi periodi è presente un rapporto di subordinazione?
A. Mio fratello Gabriele si è fatto male inciampando in un fl di ferro.
B. Gabriele è un ragazzo molto vivace e spesso si fa male.
c. Gabriele, o stai più attento o continuerai a cadere.
d. Il piccolo Gabriele corse sul prato, scivolò e cadde.

19. i seguenti periodi sono tutti costituiti da due proposizioni. individua e sottolinea quelli formati da una
proposizione principale reggente e da una proposizione subordinata (sono 5).
1. Alessandra mi ha chiesto se posso andare da lei nel pomeriggio. 2. Il ramo si è spezzato e lo scoiattolo
è caduto in un cespuglio sotto l’albero. 3. Dopo aver pranzato, il signor Somenzi fa sempre un riposino nella
veranda. 4. Se vedi Martino, salutalo da parte mia. 5. Paolo torna a casa per cena o va prima in palestra?
6. Attraversando la strada, sono quasi stata investita da una bicicletta. 7. Vi prego di ascoltarmi. 8. Le orche
hanno una muscolatura molto potente, infatti riescono a spiccare balzi di parecchi metri fuori dall’acqua.

20. nel periodo I bambini hanno percorso una vasca nuotando a rana la proposizione subordinata
nuotando a rana
A. è introdotta da una congiunzione subordinante.
B. è introdotta da un pronome relativo o da un aggettivo o pronome interrogativo.
c. contiene un verbo di modo indefnito (infnito, participio o gerundio).
d. è introdotta da una preposizione o da una locuzione prepositiva.

21. completa i seguenti periodi inserendo tra la proposizione principale e la subordinata il connettivo
(cioè l’elemento subordinante) più adatto tra quelli nell’elenco.
se • perché • che • anche se • quando • affnché • al punto che • benché
1. Karim ha partecipato alla gara scolastica di nuoto anche se stava poco bene. 2. Ho scaricato il
programma mi hai consigliato per la protezione del PC. 3. Claudia non è venuta al cinema
doveva ripassare per l’interrogazione. 4. Nicola è sempre molto stanco torna
dall’allenamento. 5. Sara è generosa aiuterebbe chiunque, anche una persona sconosciuta.
6. Paolo sia un ragazzo socievole, fatica a trovare amici nella nuova classe. 7.
nevicasse ancora, le strade diventerebbero presto impraticabili. 8. Ti comunico le date degli incontri di pal-
lavolo tu non prenda altri impegni.

22. in quale delle seguenti frasi è presente una proposizione subordinata di ii grado?
A. Non appena arrivate, avvisate.
B. I miei amici mi hanno chiesto se passerò con loro il Capodanno.
c. I dolci che ha portato Matteo dall’Alto Adige sono a base di farina di grano saraceno.
d. Se quello che dicono i giornali è vero, il prezzo della benzina dovrebbe rimanere stabile.

Memo La proposizione subordinata può essere di:


• I grado, se dipende dalla principale o da una coordinata
es. Martina fa uno spuntino | perché ha fame.
• II grado se dipende da una subordinata di I grado
es. Marta mi ha chiesto | di fare uno spuntino | perché ha fame.
Per analizzare una subordinata bisogna inoltre indicare se è:
• esplicita (quando il verbo è al modo indicativo, congiuntivo o condizionale)
• implicita (quando il verbo è al modo infnito, participio o gerundio).

94 La sintassi del periodo


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23. in quale dei seguenti periodi è presente una proposizione subordinata esplicita?
A. Ho fatto più fatica del previsto nella corsa.
B. Correndo, mi sono stancato molto.
c. Mentre correvo, mi sono stancato molto.
d. Ho corso per ore e mi sono stancato molto.

24. individua la proposizione subordinata esplicita contenuta nel periodo Benché fossero in ritardo, si
fermarono al bar per un caffè e trasformala in una proposizione subordinata implicita.
- Subordinata implicita:

Le proposizioni subordinate soggettive, oggettive


e interrogative indirette
25. in quale dei seguenti periodi è presente una subordinata soggettiva?
A. La mamma ha detto di chiudere le fnestre.
B. Bisogna chiudere le fnestre; sta per scoppiare un temporale.
c. Le fnestre – ha detto la mamma – vanno chiuse perché sta per scoppiare un temporale.
d. Dobbiamo chiudere le fnestre perché sta per scoppiare un temporale.

26. in quale dei seguenti periodi è presente una subordinata oggettiva?


A. Vorrei che tu venissi a vedere la nostra partita. c. Tarderò perché il mio treno è guasto.
B. Pare che lo sciopero si protragga fno alle 18. d. Dovevo salire sul treno che è appena partito.

Memo Le subordinate soggettive e le subordinate oggettive sono due tipi di subor-


dinate che svolgono all’interno del periodo la stessa funzione che il soggetto
e il complemento oggetto svolgono nella frase semplice:
es. Si prevedono abbondanti nevicate. (= soggetto)
Si prevede che nevicherà abbondantemente. (= subordinata soggettiva)
Marco mi ha promesso un regalo per il mio compleanno! (= complemento
oggetto)
Marco mi ha promesso che mi farà un regalo per il mio compleanno.
(= subordinata oggettiva)

27. nei seguenti periodi individua e sottolinea le subordinate soggettive. poi cerchia il verbo della pro-
posizione reggente. Attenzione: in una frase non c’è nessuna soggettiva.
1. Occorre che vi impegniate di più a scuola. 2. Sembra che Marco abbia cambiato lavoro. 3. Si dice che nei
prossimi decenni i giacimenti di petrolio si esauriranno. 4. Mi hanno detto che hai avuto una brutta infuenza.
5. È bene seguire una dieta varia ed equilibrata. 6. In estate bisogna bere almeno un litro e mezzo di acqua
al giorno. 7. Vi è stato detto che domani il professor Archetti sarà assente? 8. È necessario concentrarsi
bene prima di una gara.

28. nei seguenti periodi individua e sottolinea le subordinate oggettive. poi cerchia il verbo della propo-
sizione reggente. Attenzione: in una frase non c’è nessuna oggettiva.
1. I genitori di Marco hanno deciso di prendere un cane. 2. Mi avevi assicurato che saresti venuta alla festa.
3. Temo che questa merce non sia in saldo. 4. Ho sentito che a breve diventerai zio. 5. È inutile che suoni
il campanello: non c’è nessuno in casa. 6. Il magistrato ha ritenuto che l’imputato fosse colpevole di furto.
7. Il professore di scienze ci ha spiegato che i delfni sono mammiferi. 8. Spero di rivederti presto.

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29. completa i seguenti periodi con una subordinata oggettiva o soggettiva, specifcando la tipologia.
1. A colazione è bene non mangiare troppo (subordinata soggettiva) .
2. La mamma mi ha promesso .
3. Fin da bambino temevo .
4. In bicicletta bisogna .
5. È sempre consigliabile .
6. Il direttore dell’uffcio ha spiegato agli impiegati .

30. Le seguenti frasi hanno tutte signifcato interrogativo. individua e sottolinea solo quelle che conten-
gono una subordinata interrogativa indiretta (sono 4).
1. Non ricordo bene come si fa la crostata di mirtilli. 2. Dove state andando? 3. Mi chiedo dove sia fnito
il mio gatto Tigre. 4. A che ora gioca il Milan oggi? 5. Puoi dirmi a che ora arriva l’autobus? 6. Porteresti
in tavola la bottiglia dell’acqua? 7. Volete vedere la mia bicicletta nuova? 8. Il professore ha chiesto agli
studenti della III C se andrebbero volentieri in gita all’Acquario di Genova.

Le altre proposizioni subordinate (relative, fnali, causali, strumentali,


modali, temporali, locative) e il periodo ipotetico
31. nei seguenti periodi individua e sottolinea le subordinate relative (sono 6).
1. L’orologio che Laura ha ricevuto in regalo per il suo compleanno è fabbricato in Svizzera. 2. Una ragazza
di cui non ricordo il nome è venuta a cercarti. 3. Il fatto che tu sia stato premiato per il tuo lavoro, non mi
stupisce. 4. Ho un’insegnante che è di madrelingua inglese. 5. La giornata, che è cominciata con un tempo-
rale, si sta concludendo con un tramonto pieno di colori. 6. La giuria ha stabilito che l’imputato è innocente.
7. Qual è il paese in cui vorresti vivere? 8. Il tessuto con il quale è realizzata questa sciarpa è morbido e caldo.

32. collega in un unico periodo le seguenti due frasi, in modo che una diventi la proposizione principale
e l’altra la proposizione subordinata relativa. il periodo deve iniziare come indicato sotto.
a. La ragazza è una compagna di classe di Camilla.
b. Sono stato invitato al cinema da una ragazza.
La ragazza

33. nei seguenti periodi le proposizioni subordinate sono in corsivo. collega con una freccia ciascuna
subordinata della colonna di sinistra con la defnizione corretta della colonna di destra.
1. L’auto è fnita fuori strada perché viaggiava a forte velocità. a. indica il fne
2. Mescolando con energia ho ottenuto un impasto omogeneo. b. indica la causa
3. La professoressa ha restituito i compiti sorridendo. c. indica il mezzo
4. Ti porterò dove non sei mai stato. d. indica il modo
5. Marco mi ha telefonato per ringraziarmi. e. indica il tempo
6. Mentre stavi arrivando, ho fnito i compiti. f. indica il luogo

Memo Le diverse subordinate possono arricchire le informazioni espresse dalla


proposizione principale, specifcando per esempio:
• il fne: Ho messo un maglione per scaldarmi. (sub. fnale)
• la causa: Ho messo un maglione perché avevo freddo. (sub. causale)
• il mezzo: Mi sono scaldato mettendomi un maglione. (sub. strumentale)
• il modo: Ho messo un maglione come tu mi avevi consigliato. (sub. modale)
• il luogo: Mi sono seduto dove faceva più caldo. (sub. locativa)
• il tempo: Appena tornato a casa, ho messo un maglione. (sub. temporale)

96 La sintassi del periodo


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34. Quale dei seguenti periodi contiene una subordinata causale?


A. Marco non riusciva a studiare a causa dell’intenso rumore della strada.
B. Tua madre farebbe di tutto per renderti felice.
c. Siccome nevicava, preferimmo rimandare la passeggiata in centro.
d. Mentre vado a scuola in treno, ne approftto per un ripasso veloce prima delle lezioni.

35. nel periodo Per scrivere un libro con il computer bisogna avere un programma di videoscrittura
adatto la subordinata Per scrivere un libro con il computer esprime
A. uno scopo. B. un tempo. c. una causa. d. un modo.

36. nel periodo Ho passato la serata navigando in Internet la subordinata navigando in Internet è
A. una causale implicita. c. una modale implicita.
B. una temporale esplicita. d. una strumentale implicita.

37. collega con una freccia le subordinate condizionali della prima colonna con le proposizioni principali
della seconda. otterrai così dei periodi ipotetici.
1. Se hai tempo a. saremmo in quattordici.
2. Se Valeria fosse stata un po’ più attenta b. lo chiamerei Ricciolo.
3. Se nevicasse c. non avrebbe fatto un errore così banale.
4. Se avessi un gattino d. chiamami!
5. Se anche Tommaso venisse in pizzeria con noi e. dovrei mettere le catene alle gomme dell’auto.

38. Fai l’analisi del seguente periodo, inserendo nello schema la principale, la coordinata e la subordinata.
Ascolto attentamente e prendo appunti per capire bene la lezione.

Leggi il seguente periodo e svolgi gli esercizi. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto cor-
rettamente vale 1 punto.
La storia dell’Isola del Giglio è caratterizzata da una lunga serie di incursioni di pirati tra cui si ricorda
il celebre Barbarossa che è diventato famoso per aver saccheggiato l’isola nel 1544.
1. il periodo è formato da
A. 2 proposizioni. B. 3 proposizioni. c. 4 proposizioni. d. 5 proposizioni.
2. La proposizione principale è
A. la storia dell’Isola del Giglio è caratterizzata da una lunga serie di incursioni di pirati.
B. tra cui si ricorda il celebre Barbarossa.
c. il celebre Barbarossa che è diventato famoso.
d. per aver saccheggiato l’isola nel 1544.
3. il periodo contiene
A. 1 oggettiva e 1 causale. c. 2 relative e 1 fnale.
B. 1 relativa e 1 causale. d. 2 relative e 1 causale.
soLuzioni: 1. C; 2. A; 3. D.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

La sintassi del periodo 97


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LiVeLLo 2
La frase semplice e il periodo
1. Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.
Il re dei viaggi Ulisse, all’inizio, non voleva partire. Regnava contento su Itaca, che nel disegno del mondo
è solo un sasso del mare, ma per lui era la terra, la casa e la salute. Aveva vino e pane, e il buon Laerte,
suo padre, sedeva con lui all’ombra degli ulivi a guardare l’orlo del mare che baciava la spiaggia, e sem-
pre tornava via. Aveva vino e pane, e la quieta sposa Penelope dormiva e si svegliava con lui a guardare
5 le stelle nel gran letto, sul terrazzo della reggia. Aveva vino e pane, e il piccolo Telemaco, fresco e dolce
come un bambolotto di frutta, gli giocava fra i piedi, annusato dal cane Argo, cucciolo come lui, mentre i
servi andavano e tornavano dai campi, e le tortore, con il canto di zucchero in gola, vestivano e svestivano
di bianco il tetto della casa.
(adattato da R. Piumini, Il re dei viaggi Ulisse, Nuove Edizioni Romane)

1. Quante sono le frasi semplici nel testo che hai appena letto?
A. 1 B. 2 c. 3 d. 4

2. Quanti sono i periodi nel testo che hai appena letto?


A. 1 B. 2 c. 3 d. 4

3. nella periodo Regnava contento su Itaca, che nel disegno del mondo è solo un sasso del mare, ma
per lui era la terra, la casa e la salute (righe 1-2) quante proposizioni sono presenti?
A. 1 B. 2 c. 3 d. 4

La proposizione principale
2. Le proposizioni principali possono essere autonome ed esistere anche da sole o essere inserite in un
periodo come proposizioni reggenti. individua e sottolinea in rosso le proposizioni principali autonome
(sono 3) e in blu le proposizioni reggenti (sono 5).
1. In classe abbiamo letto un racconto divertente che parlava di un ragazzo maldestro con la passione per le
auto del padre. 2. I mari tropicali sono a volte infestati da squali, che per fortuna solo di rado attaccano l’uo-
mo. 3. Martina ha dimenticato le sue scarpette di danza sul letto, sotto una montagna di vestiti. 4. Siccome
era presto e al punto di ritrovo non c’era ancora nessuno, sono andato a fare colazione in un bar. 5. Dopo
che avrai sorpassato una grande rotonda, continua diritto per 500 metri circa e ti troverai al campo sportivo.
6. Guardando dalla fnestra del rifugio, si vedeva l’intera valle con i pascoli, i boschi e le baite. 7. Mi presti il
telefono cellulare, per favore? 8. La corsa campestre della scuola, come ogni anno, è stata vinta da Paolo.

3. trasforma le seguenti proposizioni informative in proposizioni indipendenti del tipo indicato in paren-
tesi. effettua tutte le trasformazioni del caso, aggiungendo e modifcando gli elementi della frase che
ritieni necessari.
1. La musica classica mi piace molto. (prop. esclamativa) Quanto mi piace la musica classica!
2. Alle sette ci troviamo a casa di Paolo. (prop. interrogativa reale)
3. La sincerità è una dote preziosa. (prop. interrogativa retorica)
4. Luisa non ha paura nel buio. (prop. volitiva)
5. L’autista ha sterzato verso destra. (prop. interrogativa disgiuntiva)
6. Ha smesso di piovere. (prop. desiderativa)

98 La sintassi del periodo


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4. nei seguenti periodi inserisci le proposizioni incidentali scegliendole tra quelle nell’elenco. ricorda:
una proposizione incidentale non ha legami sintattici con il resto del periodo.
si lamenta sempre Marco • come tutti sanno • questo proprio non lo sapevo • ha dichiarato il sindaco
lo sanno bene gli abitanti • a ben guardare
1. Partire alle 6 – a ben guardare – ci farebbe evitare il traffco del mattino.
2. Il petrolio, , galleggia sulla superfcie dell’acqua.
3. Il Municipio, , sarà chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione.
4. Il traffco di Roma – – a volte è insopportabile.
5. “Non voglio – – mettere in ordine la mia camera!”
6. La supernova – – non è una vera e propria stella ma un’esplosione
di stelle.

5. nel periodo Il tempo, ho letto sul giornale, rimarrà bello per tutto il fne settimana la proposizione
ho letto sul giornale
A. è la proposizione principale in quanto è la più importante del periodo e può stare anche da sola.
B. è una proposizione coordinata in quanto è collegata dalle virgole al resto del periodo.
c. è una proposizione incidentale in quanto non stabilisce alcun legame sintattico con le altre propo-
sizioni del periodo.
d. è una proposizione subordinata in quanto è collegata alla principale attraverso un elemento subor-
dinante.

La proposizione coordinata
6. in quale dei seguenti periodi è presente un rapporto di coordinazione?
A. Quest’inverno il clima è stato molto rigido, infatti la temperatura è scesa spesso sotto lo zero.
B. Quest’inverno il clima è stato così rigido che la temperatura è scesa spesso sotto lo zero.
c. Poiché il clima è molto rigido, la temperatura scende spesso sotto lo zero.
d. Pare che quest’inverno le temperature saranno molto basse.

7. collega le seguenti coppie di frasi in modo da ottenere un periodo formato da una proposizione
principale e una proposizione coordinata. ricorda che puoi utilizzare congiunzioni coordinanti (e, o,
ma, perciò…) o segni di punteggiatura, in particolare virgole e due punti.
1. La giornata era cupa e piovosa. Siamo rimasti a casa.
La giornata era cupa e piovosa, perciò siamo rimasti a casa.
2. Non mi sentivo molto in forma. Sono uscita con Chiara e Sofa.

3. Gabriele e Teresa hanno prenotato un volo per Parigi. Ora stanno cercando un albergo su Internet.

4. Mio fratello si è iscritto alla facoltà di Medicina. È sempre stato il suo sogno.

5. Faremo un giro in bicicletta al parco. Passeggeremo sul lungolago.

6. La mia gatta Zarina non vuole mangiare. La mia gatta Zarina non vuole dormire.

7. I bambini di Marzia e Paolo amano disegnare. I bambini di Marzia e Paolo amano giocare all’aria aperta.

8. La questione ambientale è un problema globale. La questione ambientale riguarda tutti i Paesi del mondo.

La sintassi del periodo 99


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8. completa le seguenti proposizioni principali con una coordinata del tipo indicato in parentesi.
1. Lunedì al mattino vado a scuola e al pomeriggio ho lezione di chitarra. (copulativa)
2. Stasera andiamo a mangiare una pizza (disgiuntiva)
3. Stanotte ha nevicato molto (avversativa)
4. Giovedì andiamo con la scuola al Planetario (esplicativa)
5. Domani il professore di matematica non ci sarà (conclusiva)
6. Sabato non c’è scuola (per asindeto)
7. Al momento della partenza non hai né ringraziato (correlativa)

9. in quale dei seguenti periodi è presente una proposizione coordinata a una subordinata?
A. Pur avendo prenotato la visita, i turisti non riuscirono a entrare nel museo, perché il custode aveva
perso le chiavi.
B. Marco è appassionato di viaggi e spende tutti i suoi risparmi in biglietti aerei, che acquista con
mesi di anticipo.
c. Passato il temporale, il sole brillava sui tetti e dava al paesaggio un’insolita aria serena.
d. Monica si è così stupita per il regalo ricevuto che è rimasta senza parole e ha pianto di gioia.

Memo Ricorda che le proposizioni coordinate possono essere anche coordinate a


una subordinata:
es. Avrei mangiato volentieri del gelato, ma non ce n’era più. (= coordinata
alla principale)
Il cane dei vicini abbaia spesso non perché sia aggressivo, ma perché viene
lasciato solo. (= coordinata alla subordinata di I grado)

10. nel seguente testo ci sono una coordinata alla principale e una coordinata alla subordinata. Riscrivile
negli appositi spazi.
Il World Wild Fund for Nature (WWF), Fondo Mondiale per la Natura, è una grande organizzazione che si
occupa, a livello mondiale, della tutela e della conservazione della natura. Fondato in Svizzera nel 1961,
il WWF promuove progetti per ridurre l’inquinamento e proteggere la biodiversità e incoraggia un uso
consapevole delle risorse naturali. Dalla fne degli anni Novanta il WWF cura la pubblicazione del Living
Planet Report (Rapporto sul Pianeta Vivente), che fornisce informazioni sullo stato di salute della Terra
e sui danni che le attività umane hanno provocato, soprattutto per quanto riguarda la riduzione della
biodiversità. (adattato da L. Morelli, R. Scelne, Terra Nostra, Mursia Scuola)
- Coordinata alla principale:
- Coordinata alla subordinata:

La proposizione subordinata
11. Riscrivi le seguenti coppie di frasi in modo da ottenere un periodo formato da una principale e una
subordinata. puoi costruire subordinate esplicite o implicite e puoi collegare le frasi in modi diversi.
1. Paola è molto alta. Paola viene scambiata spesso per una studentessa delle superiori.
Paola è così alta che viene scambiata spesso per una studentessa delle superiori.
2. La traduzione non sembrava diffcile. Non sono riuscito a terminarla nel tempo previsto.
3. La gara era ancora in corso. Gli spettatori hanno cominciato ad allontanarsi dal circuito.
4. Il professore non ha detto una parola. Il professore ci ha restituito i compiti.
5. Tutti i giorni alle 7 in punto sento il mio vicino. Il mio vicino esce di casa alle 7 in punto.
6. Internet è un utile strumento di studio. Internet è anche molto divertente.
7. Bevi una tazza di tè caldo. Ti sentirai meglio.

100 La sintassi del periodo


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12. trasforma le proposizioni subordinate esplicite presenti nei seguenti periodi in subordinate implicite
e viceversa.
1. a) Pur avendo parlato a lungo, il professore non sembrava stanco.
b) Anche se aveva parlato a lungo, il professore non sembrava stanco.
2. a) Sono stato così maldestro che ho fatto cadere il cellulare.
b) Sono stato così maldestro da far cadere il cellulare.
3. a) Gli escursionisti hanno controllato più volte la cartina, perché non conoscevano bene il sentiero.
b) Gli escursionisti hanno controllato più volte la cartina, .
4. a) Il profumo del pane fresco era così intenso da inondare tutta la via.
b) Il profumo del pane fresco era così intenso .
5. a) Ho risposto al telefono mentre aprivo la porta.
b) Ho risposto al telefono .
6. a) Leonardo ci ha promesso che arriverà alle 8 in punto.
b) Leonardo ci ha promesso .
7. a) Il palazzo è stato ristrutturato per poter ospitare gli uffci del Comune.
b) Il palazzo è stato ristrutturato .
8. a) Seguendo le indicazioni stradali, arriverete facilmente in centro città.
b) Arriverete facilmente in centro città .

13. nelle seguenti frasi alcuni elementi (soggetti, complementi oggetto, complementi indiretti) sono
sottolineati. Riscrivi le frasi sostituendo la parte sottolineata con una subordinata.
1. Giorgio si è rotto un femore a causa di una brutta caduta su una lastra di ghiaccio.
Giorgio si è rotto un femore cadendo malamente su una lastra di ghiaccio.
2. Ti chiamerò dopo pranzo.

3. Senza l’ombrello, con questa pioggia battente ti bagnerai completamente.

4. Perché non mi hai detto della tua partenza per la montagna?

5. Hai notato la strana pettinatura di Francesca?

6. Con un modem più potente avremmo una connessione Internet più veloce.

7. Sandra e Alberto hanno acquistato mobili antichi per l’arredamento della nuova casa.

Le proposizioni subordinate soggettive, oggettive,


interrogative indirette e dichiarative
14. nei seguenti periodi individua e sottolinea le subordinate sostantive indicando se si tratta di una
subordinata soggettiva S , oggettiva O , interrogativa indiretta II o dichiarativa D (sono 2 per
tipo). poi rispondi alla domanda che segue.
1. Hai visto che una rondine ha costruito un nido sotto il nostro tetto? S x
O II D 2. Pare che le piogge
degli ultimi tempi abbiano causato danni alle coltivazioni. S O II D 3. Ho la netta sensazione di aver di-
menticato qualcosa. S O II D 4. Teresa non si era resa conto del fatto che fosse così tardi. S O II D
5. Andrea mi ha domandato quando tornerai dalle vacanze. S O II D 6. Nessuno crede che tu non abbia
detto la verità. S O II D 7. Bisogna attraversare sulle strisce pedonali. S O II D 8. Fammi sapere
se vieni in piscina con noi. S O II D
due delle subordinate sostantive contenute nei periodi precedenti sono implicite. Quali?
La numero e la numero .

La sintassi del periodo 101


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competenza sintattica

La proposizione subordinata relativa


15. nei seguenti periodi le subordinate sono introdotte dalla parola che. analizza la funzione morfologica
e sintattica dei diversi che, scegliendo tra le analisi elencate di seguito.
a. congiunzione: introduce una subordinata soggettiva
b. congiunzione: introduce una subordinata oggettiva
c. congiunzione: introduce una subordinata dichiarativa
d. pronome relativo con funzione di soggetto: introduce una subordinata relativa
e. pronome relativo con funzione di complemento oggetto: introduce una subordinata relativa
1. Bianca ha avuto l’impressione che la sua amica Gaia fosse preoccupata.
2. L’autista che ci ha portato a Roma in pullman era molto simpatico.
3. Il negozio che mi hai consigliato è davvero a buon mercato!
4. Ho letto che negli anni ’60 in Italia il cinema era uno dei passatempi più diffusi.
5. Bisogna che qualcuno mi spieghi nuovamente il teorema di Pitagora.

16. nelle seguenti frasi gli attributi e le apposizioni sono sottolineati. sul tuo quaderno riscrivi le frasi in
modo da sostituire tali elementi con una subordinata relativa.
1. L’architetto Barenghi, il progettista del nuovo municipio, ha lo studio in centro.
L’architetto Barenghi, che ha progettato il nuovo municipio, ha lo studio in centro.
2. Il dottor Destefani, il nostro medico di famiglia, è molto disponibile e competente.
3. Lucia indossa solo vestiti in fbre naturali.
4. I turisti hanno visitato la città sotto una pioggerella fastidiosa.
5. Marcos, il mio nuovo compagno di classe, arriva dall’Ecuador.
6. L’esperto di economia ha fatto una relazione molto interessante per tutti.
7. Mio padre mi ha raccontato un episodio molto divertente della sua infanzia.
8. Il pittore ha dipinto un quadro ad olio stupendo.

Le altre proposizioni subordinate (fnali, causali, strumentali, modali,


temporali, locative, consecutive)
17. in ciascuno dei seguenti periodi individua e sottolinea la subordinata circostanziale. Quindi indica
se si tratta di una subordinata fnale (f), causale (c), strumentale (s), modale (m), temporale (t) o
locativa (L) (sono 1 per tipo).
1. Per combattere il freddo, abbiamo acceso un fuocherello. ( )
2. Mentre prendeva il sole in giardino, Sandra si è addormentata. ( )
3. Ho installato il programma sul computer come mi hai indicato passo passo nell’e-mail. ( )
4. A forza di studiare, Simone ha recuperato l’insuffcienza. ( )
5. Avendo acquistato i libri on-line, Andrea è riuscito ad averli a disposizione in poco tempo. ( )
6. Dove un fume sfocia nel mare, spesso si formano gorghi e correnti pericolose. ( )

18. in quale dei seguenti periodi è presente una subordinata consecutiva? ricorda che nella reggente
di una subordinata consecutiva trovi spesso un avverbio (così, tanto, talmente…).
A. Vincenzo si è preparato con grande impegno alla gara, pertanto ha ottenuto un buon risultato.
B. Per ottenere un buon risultato, Vincenzo si è preparato con grande impegno alla gara.
c. Vincenzo si è preparato alla gara con tanto impegno che ha ottenuto un buon risultato.
d. Essendosi preparato con grande impegno alla gara, Vincenzo ha ottenuto un buon risultato.
scrivi qui sotto da quali proposizioni sono formati gli altri tre periodi.
1.
2.
3.

102 La sintassi del periodo


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il periodo ipotetico e il discorso diretto e indiretto


19. Quale dei seguenti periodi è un periodo ipotetico?
A. Il punto da cui si gode la vista migliore è la fnestra del soggiorno.
B. Dalla fnestra del soggiorno si gode un panorama mozzafato.
c. Qual è il punto da cui si gode la vista migliore?
d. Se ti affacci dalla fnestra del soggiorno, vedrai un panorama mozzafato.

20. collega con una freccia ciascuno dei seguenti periodi ipotetici con il tipo di ipotesi che esprime.
1. Se tu non mi avessi provocato, non avremmo litigato. a. ipotesi della realtà
2. Se esci, chiudi la porta. b. ipotesi della possibilità
3. Se ci fosse qualcuno in casa, mi sentirei più tranquillo. c. ipotesi dell’irrealtà

21. trasforma i seguenti periodi passando dal discorso diretto al discorso indiretto. Apporta tutte le mo-
difche che ritieni necessarie.
1. Il bagnino ha detto: “È pericoloso fare il bagno con onde così alte!”
Il bagnino ha detto che era pericoloso fare il bagno con onde così alte.
2. Il papà di Michele ha chiesto: “Qualcuno può comprarmi il giornale?”

3. Il vigile ha intimato: “Mi consegni il libretto e la patente, per favore”.

4. Mia mamma dice spesso: “Questa casa non è un albergo!”

5. Il meccanico ha promesso a Tommaso: “Le rendo la sua auto entro questa sera”.

6. All’inizio della valle un cartello dice: “Non gettare rifuti”.

Leggi il seguente breve testo e rispondi alle domande. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio
risolto correttamente vale 1 punto.
La televisione italiana iniziò a trasmettere uffcialmente la mattina del 3 gennaio 1954 dagli studi di
Milano, Roma e Torino. Il vero decollo, però, si ebbe nel 1957 quando, grazie ai ripetitori, le trasmissioni
vennero diffuse sull’intero territorio nazionale e gli abbonati cominciarono a crescere tanto che tra il
1958 e il 1963 le famiglie con un televisore passarono dal 12 per cento al 49 per cento.
(adattato da «Focus Storia», giugno 2013)
1. Quante subordinate sono presenti nel testo?
2. Quali tipi di subordinate sono presenti nel testo?
3. nel testo è presente una coordinata alla subordinata. da quale congiunzione è introdotta?

soLuzioni: 1. 2; 2. temporale, consecutiva; 3. congiunzione coordinante e.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

La sintassi del periodo 103


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competenza sintattica

LiVeLLo 3
La proposizione principale
1. Leggi il seguente testo e rispondi alla domanda.
Nonostante debbano sopportare numerose insidie, sono migliaia le giovani tartarughe della specie “tarta-
ruga olivacea” che dopo la nascita riescono a raggiungere il mare. Da lì, nuotando ininterrottamente per
due giorni, si inoltrano in mare aperto. Dopodiché se ne perdono completamente le tracce. Nessuno è in
grado di dire dove vadano a vivere le piccole tartarughe e di che cosa si nutrano. Le piccole tartarughe
rappresentano una facile preda per gli squali o per gli uccelli marini, tuttavia molte di esse sopravvivranno.
I biologi sanno bene che dopo 15-20 anni torneranno sulla stessa spiaggia in cui sono nate.
(adattato da «Geo», giugno 2011)

nel testo che hai letto quante proposizioni reggenti sono presenti?

2. indica negli appositi spazi la tipologia di ciascuna delle seguenti proposizioni principali indipendenti
(informativa, volitiva, esclamativa ecc.).
1. Ah, se fossimo già arrivati! ( desiderativa )
2. Il viaggio non è forse parte della vacanza? ( )
3. Che noia è stato il viaggio in macchina per il mare! ( )
4. Arriveremo a destinazione a mezzogiorno. ( )
5. Frena! ( )
6. Torniamo insieme da scuola? ( )
7. Preferisci una pizza o un hamburger con patatine? ( )

3. trasforma le seguenti proposizioni principali informative in proposizioni interrogative che focalizzino


la domanda sull’informazione sottolineata. modifca tutti gli elementi della frase che ritieni necessari.
1. Tra pochi minuti sono pronti i biscotti. Che cosa è pronto tra pochi minuti?
2. Giovanni arriva da noi alle 18.
3. Massimo cammina velocemente.
4. Emma condivide la camera con sua sorella.
5. Da qualche anno i nonni vivono in montagna.
6. Rosa ha comperato una pianta di rose rampicanti per il terrazzo.
7. L’acqua bolle a 100°C.

4. per ciascuna delle seguenti proposizioni scrivi due periodi in cui siano usate come incidentali.
ha dichiarato la giornalista • lo capirebbe anche un bambino • a quanto si dice in giro
se non sbaglio • ha domandato mia zia
1. La nuova legge fnanziaria – ha dichiarato la giornalista – è stata approvata.
Gli archeologi – ha dichiarato la giornalista – hanno scoperto tracce
di antichi insediamenti umani nell’Amazzonia meridionale.
2.

3.

4.

5.

104 La sintassi del periodo


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LiVeLLo

La proposizione coordinata
5. completa il seguente testo scegliendo la congiunzione coordinante più opportuna tra quelle nell’elenco.
tuttavia • alcune... altre • eppure • alcuni... altri invece • infatti
L’Asia presenta al suo interno situazioni estreme e contrastanti, la abitano popolazioni molto
diverse: Stati sono ancora nomadi e , nel Borneo ma non solo, sono tutt’oggi
allo stato tribale. proprio nel Medio Oriente comparvero le prime grandi civiltà stanziali del
mondo. Inoltre si stanno sviluppando con una velocità impressionante, , come
per esempio il Bhutan, hanno ritmi e stili di vita ancora tradizionali. Ristretti gruppi di popolazioni con redditi
elevatissimi benefciano delle ricchezze petrolifere, decine di milioni di bambine e di bambini
non sono in grado di emanciparsi dalla condizione di sfruttamento in cui vivono.
(adattato da E. Fedrizzi, G. Della Valentina, Mondo sostenibile, Minerva Scuola)

6. completa i seguenti periodi aggiungendo alle proposizioni principali delle proposizioni coordinate di
tipo esplicativo. Attenzione: usa sempre congiunzioni coordinanti diverse (infatti, cioè, ossia…).
1. L’Antico Egitto era detto “dono del Nilo”, infatti la sua ricchezza derivava dal Nilo stesso.
2. Il legno è un materiale resistente e isolante
3. Alcuni studenti hanno scelto come seconda lingua il francese
4. Il prof Profumo è molto severo
5. Nel deserto la vegetazione è molto scarsa
6. Oggi c’era più traffco del solito
7. Quest’anno io e Anna andremo al mare in Sardegna

7. sul quaderno scrivi:


- un periodo che contenga due proposizioni collegate tramite una congiunzione coordinante;
- un periodo che contenga due proposizioni collegate per asindeto;
- un periodo che contenga due proposizioni collegate per polisindeto.

La proposizione subordinata e il discorso diretto e indiretto


8. sul quaderno completa le seguenti proposizioni principali in tre modi diversi: prima con una propo-
sizione coordinata, poi con una proposizione subordinata, infne con una incidentale a tua scelta.
Esempio: Pablo si è trasferito in Italia un anno fa, ma ha già molti amici. (coordinata)
Pablo si è trasferito in Italia un anno fa perché era in cerca di lavoro. (subordinata)
Pablo – come lui stesso ci ha detto – si è trasferito in Italia un anno fa. (incidentale)
1. I tetti delle case in montagna sono in forte pendenza…
2. Power Point è un programma per PC molto diffuso…
3. Questa strada è pericolosa…
4. In Toscana molti negozi vendono prodotti di artigianato locale…
5. Il nuovo centro ospedaliero verrà inaugurato il mese prossimo…
6. Nell’atrio della scuola è stata allestita una mostra fotografca…

9. analizza il seguente periodo e indica con una crocetta l’analisi corretta.


Sempre più spesso le persone, per informarsi su quello che accade nel mondo, usano Internet invece che
la televisione o i giornali come succedeva fno a poco tempo fa.
A. principale + sub. di I grado implicita + sub. di II grado esplicita + sub. di I grado esplicita
B. principale + coordinata alla principale + sub. di I grado esplicita + sub. di II grado esplicita
c. principale + sub. di I grado esplicita + sub. di II grado implicita + sub. di I grado esplicita
d. principale + sub. di I grado implicita + sub. di II grado esplicita + coordinata alla sub. di I grado

La sintassi del periodo 105


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competenza sintattica

10. nei seguenti periodi individua e sottolinea le subordinate, specifcando se sono esplicite o implicite.
poi riscrivi i periodi trasformando le subordinate esplicite in implicite e viceversa.
1. Dopo che ha lavorato nell’orto tutto il giorno, Guido si concede un po’ di riposo. (sub. esplicita )
Dopo aver lavorato nell’orto tutto il giorno, Guido si concede un po’ di riposo.
2. Superato l’imbarazzo iniziale, Giulia ha rivolto la parola a Pietro.

3. La guardia forestale ha visto uno stambecco mentre scendeva agile dal dirupo.

4. Nonostante sia stato assente da scuola qualche giorno, Paolo non ha avuto alcun problema al rientro.

5. Pur essendo compagne di classe da sei anni, Beatrice e Anna a stento si rivolgono la parola.

6. La voce del direttore era così forte da risuonare nell’intero uffcio.

7. Avendo un po’ di tempo libero, Claudia ha messo in ordine la sua camera.

8. Partito da Palos il 3 agosto 1492, Cristoforo Colombo sbarcò su un’isola sconosciuta il 12 ottobre.

11. i seguenti periodi sono formati da due proposizioni. in ciascuno di essi individua, sottolinea e ana-
lizza dal punto di vista grammaticale l’elemento che lega le due proposizioni. infne indica se esso
introduce una subordinata o una coordinata, specifcandone la tipologia.
1. Beatrice è andata dalla sua amica Giulia per studiare insieme.
per: preposizione ; introduce una proposizione subordinata fnale
2. La chiesetta dove si sono sposati i miei genitori sorge in cima a una collina.
introduce una proposizione
3. Vi prego di essere puntuali domani mattina.
introduce una proposizione
4. Nonostante sia in corso un importante restauro, il Museo Archeologico di Napoli è aperto ai visitatori.
introduce una proposizione
5. Il Preside ha mandato una lettera ai genitori della scuola al fne di informarli sui nuovi orari.
introduce una proposizione
6. Avrei voluto tornare a casa per l’ora di cena, ma ho perso il pullman.
introduce una proposizione
7. Chi di voi parteciperà alla gita a Mantova, porti il tagliando compilato entro domani.
introduce una proposizione
8. Davanti al ricchissimo bancone dei gelati il bambino non sapeva proprio che gusti scegliere.
introduce una proposizione
9. Ho fnito i compiti presto oggi, perciò posso rilassarmi davanti alla tv.
introduce una proposizione

Memo Ricorda che quando analizzi un testo devi:


• individuare i periodi;
• dividere i periodi in singole proposizioni;
• individuare la proposizione principale;
• individuare le eventuali proposizioni coordinate, di cui indicherai il tipo e
se si tratta di coordinate alla principale o a una subordinata;
• individuare le eventuali subordinate, di cui indicherai il tipo, il grado e se
sono esplicite o implicite.

106 La sintassi del periodo


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12. completa le seguenti proposizioni principali con una subordinata sostantiva adatta. poi indica che
tipo di subordinata sostantiva hai aggiunto.
1. È davvero piacevole trascorrere la domenica in compagnia degli amici. (sub. soggettiva)
2. L’ingegner Romani ha avuto la brillante idea
3. Durante gli scavi gli archeologi si sono chiesti più volte
4. La segretaria del dottor Graziani ha fatto sapere
5. Ragazzi, questo deve essere chiaro a tutti,
6. L’allenatore alla fne ha stabilito
7. Dopo tanta pioggia si spera
8. La commessa ha chiesto al cliente

13. da quali proposizioni è costituito il periodo Pur essendo di fretta, Paola si fermò per una breve chiac-
chierata con la sua amica Giovanna?
A. Da una principale e una coordinata avversativa.
B. Da una principale e una subordinata concessiva implicita.
c. Da una principale e una subordinata temporale implicita.
d. Da una principale e una subordinata esclusiva implicita.

come può essere riformulato il precedente periodo senza modifcarne il signifcato?

14. Quale dei seguenti periodi contiene una subordinata comparativa?


A. Valeria non avrebbe potuto correre più veloce di così.
B. Valeria è stata la più veloce di tutti i suoi compagni.
c. Se si fosse allenata di più, Valeria avrebbe ottenuto un risultato migliore.
d. Valeria ha corso tanto quanto ha potuto.

15. Quale dei seguenti periodi contiene una subordinata avversativa?


A. Mentre stavo guardando la televisione è andata via la luce.
B. Ho guardato un documentario, mentre avrei preferito vedere un flm.
c. Invece di un flm ho guardato un documentario.
d. Avrei fatto qualsiasi cosa tranne che guardare un documentario.

16. trasforma il seguente discorso diretto in discorso indiretto.


Massimo mi ha detto con tono seccato: “Se mi dici chiaramente quello che vuoi fare domani, anch’io posso
organizzarmi!”

17. Leggi attentamente il seguente testo. poi svolgi gli esercizi a pagina successiva.
Una notte di giugno del 1865, quando aveva quindici anni, mentre si trovava in una stanza dell’ospe-
dale di Edimburgo, Robert Louis Stevenson, futuro scrittore e viaggiatore, fece un sogno. Sognò che
era diventato un uomo maturo e che si trovava sopra un veliero. Il veliero aveva le vele gonfe di vento
e viaggiava nell’aria. Lui reggeva il timone e lo pilotava come si pilota un pallone aerostatico. Il veliero
5 passò sopra Edimburgo, attraversò le montagne di Francia, si allontanò dall’Europa e cominciò a sor-
volare un oceano azzurro.
(adattato da A. Tabucchi, Sogni di sogni, Sellerio)

La sintassi del periodo 107


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competenza sintattica

1. Quale delle seguenti proposizioni tratte dal testo non è una principale?
A. Una notte di giugno del 1865 Robert Louis Stevenson, futuro scrittore e viaggiatore, fece un sogno.
B. Sognò.
c. Il veliero aveva le vele gonfe di vento.
d. Attraversò le montagne di Francia.

2. Le proposizioni quando aveva quindici anni e mentre si trovava in una stanza dell’ospedale di Edim-
burgo (righe 1-2) indicano
A. la prima il tempo (è una temporale), la seconda lo spazio (è una locativa).
B. il tempo, infatti sono entrambe temporali.
c. la prima il tempo, la seconda lo spazio e sono entrambe coordinate.
d. lo spazio, infatti sono entrambe locative.

3. nella proposizione come si pilota un pallone aerostatico (riga 4) la parola come introduce una subor-
dinata
A. interrogativa indiretta. B. strumentale. c. consecutiva. d. modale.

4. Quale dei periodi del testo che hai letto ha la seguente struttura? Riscrivi le singole proposizioni negli
appositi spazi.

Leggi il seguente breve testo e svolgi gli esercizi. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
I social network, pur essendo utili per comunicare con persone che vivono a migliaia di chilometri di
distanza, vengono spesso utilizzati per contattare persone vicine, pertanto non sempre rappresentano
una reale apertura verso il mondo.
1. La proposizione principale di questo periodo è
A. all’inizio del periodo. c. in mezzo al periodo.
B. alla fne del periodo. d. divisa in due parti.
2. di che grado è la subordinata che vivono a migliaia di chilometri di distanza?
A. I grado B. II grado c. III grado d. IV grado
3. La proposizione pertanto non sempre rappresentano una reale apertura verso il mondo è una
A. coordinata conclusiva. c. subordinata consecutiva.
B. coordinata esplicativa. d. coordinata avversativa.
soLuzioni: 1. D; 2. C; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 hai completato il percorso sulla competenza sintattica, altrimenti ripassa
la teoria ed esercitati ancora con gli esercizi di livello 3.

108 La sintassi del periodo


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competenza lessicale

In questa sezione trovi un ampio repertorio di esercizi per sviluppare la compe-


tenza lessicale, cioè la capacità di comprendere e usare le parole, mettendone in
relazione forma e signifcato, nelle più diverse circostanze: scolastiche, personali,
professionali e sociali.

Per consolidare questa competenza ti proponiamo un percorso su 3 livelli di


diffcoltà, contraddistinti da tre diversi colori: giallo per il livello base, rosso per
il livello intermedio e blu per il livello avanzato. In particolare:

1 gli esercizi del livello 1 hanno la funzione di aiutarti ad acquisire e consolidare


la conoscenza e la competenza più elementare del lessico italiano: trattano
in modo semplice e graduale tutti gli aspetti fondamentali del lessico;

2 gli esercizi del livello 2 servono a consolidare ulteriormente queste cono-


scenze e competenze allargando l’ambito del lessico proposto e inserendo
argomenti e richieste più articolati;

3 gli esercizi del livello 3 ti guidano a perfezionare la tua competenza lessicale,


mostrandoti come reperire informazioni utili dagli strumenti più adatti (come
la grammatica stessa o il dizionario) e come utilizzare consapevolmente la
grammatica nelle attività di produzione libera.

Nello svolgimento delle attività di ciascuno di questi 3 livelli hai sempre a dispo-
sizione dei box Memo, che ti ricordano le principali regole e ti aiutano a risolvere
gli esercizi attraverso esempi.
Puoi infne valutare il tuo livello di apprendimento con la Prova : tre rapidi
esercizi che ti consentono di capire “come stai andando”.

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competenza lessicale

La formazione puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
puoi svolgere

deLLe paroLe gli esercizi indicati


con questo simbolo
in modo autocorrettivo
sul ME•book

liVello 1
Le parole primitive e le parole derivate
1. accanto a ciascuna delle seguenti parole derivate scrivi la parola primitiva da cui deriva.
1. panifcio: pane 4. disaccordo: 7. saliera:
2. orologiaio: 5. misterioso: 8. interculturale:
3. sfducia: 6. ricchezza: 9. velocemente:

Memo Ricorda che da una parola primitiva (come fore o attento) si formano pa-
role nuove attraverso alcuni meccanismi, tra cui quello di derivazione. Le
parole derivate si ottengono con l’aggiunta alla radice di un suffsso (fore
 for-iera) o di un prefsso (attento  dis-attento).

Le parole derivate mediante suffsso


2. completa le seguenti frasi con un nome derivato, aggiungendo il corretto suffsso alla parola primitiva
indicata in parentesi.
1. Ho comprato un etto di prosciutto in salumeria . (salume)
2. La di queste montagne lascia senza fato. (bello)
3. Ieri sera sono stato al concerto di un talentuoso giapponese. (piano)
4. Dal sofftto pendeva uno splendido di cristallo. (lampada)
5. Ogni squadra di calcio scende in campo con undici . (gioco)
6. Mi piace nuotare in mare aperto con maschera e . (bocca)

3. nelle parole nuvoloso, misterioso, spaventoso, il suffsso -oso aggiunge alla parola di base il
signifcato di
a. persona che. B. il contrario di. C. privo di. d. pieno di.

Memo Ricorda che i suffssi e i prefssi aggiungono alla parola primitiva un signi-
fcato particolare: ad esempio, nella parola derivata for-aio il suffsso -aio
indica colui che vende o coltiva fori.

Le parole derivate mediante prefsso


4. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le parole derivate mediante prefsso (sono 6).
1. Che sfortuna! Mario ha perso il treno. 2. Il mio bisnonno era di origine francese. 3. L’ammonizione dell’ar-
bitro è stata assolutamente ingiusta! 4. Il teatro era strapieno di persone per il concerto di Marco Mengoni.
5. Come aperitivo ho ordinato un cocktail analcolico alla frutta. 6. Con la riapertura delle scuole a settembre
il traffco tenderà ad aumentare.

110 La formazione delle parole


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1
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liVello

5. trascrivi nella prima colonna le parole derivate dell’esercizio precedente, cerchia i prefssi e scrivi
nella seconda colonna la parola primitiva da cui derivano. poi rispondi sul quaderno alle domande.
parola derivata parola primitiva
1. s fortuna fortuna
2.
3.
4.
5.
6.

Quali di questi prefssi hanno valore negativo, cioè rovesciano il signifcato della parola (sono 3)? Quale
invece ha valore intensivo (cioè rafforza il signifcato della parola)? e gli altri due prefssi che valore hanno?

6. in quale dei seguenti aggettivi il prefsso aggiunge alla parola primitiva il signifcato il contrario di?
a. ultraveloce B. transculturale C. incoerente d. iperattivo

7. completa la seguente tabella indicando, per ciascuna delle seguenti coppie di parole, la parola primi-
tiva e quella derivata. poi indica con una crocetta se la parola derivata è formata mediante l’aggiunta
di un prefsso, di un suffsso oppure di entrambi.

parola parola + prefsso + suffsso + prefsso


primitiva derivata (2 casi) (2 casi) e suffsso
(2 casi)
1. dolce / dolcezza dolce dolcezza X
2. inadatto / adatto
3. attaccare / inattaccabile
4. veloce / velocemente
5. deforestazione / foresta
6. intraprendere / prendere

Memo Ricorda che esistono parole derivate formate al tempo stesso mediante pre-
fsso e suffsso. Ad esempio il nome inter-scambi-abil-e viene dalla parola
primitiva scambio con l’aggiunta del prefsso inter- e del suffsso -abil(-e).

8. completa le seguenti frasi con l’opportuno verbo derivato dalla parola in parentesi.
1. Prima di mettere i biscotti in forno devi (burro) imburrare la teglia. 2. Questo detersivo riesce a
(macchia) anche a basse temperature. 3. Non devi lasciarti (timore)
dalle loro prepotenze! 4. Per fare la pizza bisogna (pasta) la farina con l’acqua. 5. Grazie
alla raccolta differenziata è possibile (ciclo) i rifuti. 6. Sto seguendo un corso per impa-
rare a (taglio) il legno. 7. Lisa (corda) la chitarra prima del concerto.

Memo Da una parola primitiva si possono formare parole derivate che apparten-
gono a un’altra categoria grammaticale: ad esempio, dall’aggettivo lento
si forma il verbo allentare.

La formazione delle parole 111


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Le parole alterate
9. nel seguente breve testo individua e sottolinea le parole alterate (sono 4).
In giardino tirava un gradevole venticello e me ne stavo seduto a rilassarmi sulla mia seggiolina. Mio fratello,
però, continuava a infastidirmi con le sue chiacchiere e non la smetteva di inflare le manacce nella mia
scatola dei biscotti. Alla fne decisi di ascoltarlo, ma quanto avrei preferito schiacciare un bel sonnellino!

10. Riscrivi le quattro parole alterate presenti nel testo dell’esercizio precedente, separando la radice dal
suffsso alterativo (ad es. simpatic-one). poi rispondi alla domanda.
1. 3.
2. 4.

Quale degli alterati presenti nel brano ha un signifcato peggiorativo?

i falsi alterati
11. indica con una crocetta se i seguenti nomi sono alterati o falsi alterati e, se sono alterati, scrivi la
parola primitiva da cui derivano.
alterato (sono 4) falso alterato (sono 4) parola primitiva
1. stradina X strada
2. fumetto
3. tacchino
4. stanzone
5. pagliuzza
6. visone
7. alberghetto
8. brevetto

Memo Ricorda che i falsi alterati presentano terminazioni simili a quelle dei nomi
alterati, ma non lo sono affatto: le loro sillabe fnali, infatti, non sono suffssi
alterativi, ma fanno parte della radice della parola. Così un bottone non è
una grande botte e il postino non è un piccolo posto!

12. nella frase A pranzo ho mangiato una bella insalatona e una focaccia al prosciutto, la parola
insalatona è un nome alterato
a. diminutivo.
B. peggiorativo.
C. accrescitivo.
d. vezzeggiativo.

La parola focaccia invece


a. è una parola alterata diminutiva.
B. è un falso alterato.
C. è una parola alterata peggiorativa.
d. è una parola alterata vezzeggiativa.

112 La formazione delle parole


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Le parole composte
13. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le parole composte (sono 8).
1. Il mio passatempo preferito è leggere fumetti. 2. Al termine di un lungo inseguimento, la polizia è riuscita ad
arrestare il capobanda. 3. Hai visto per caso dove ho messo il portachiavi? 4. Nei primi anni del dopoguerra
l’Italia ha conosciuto una profonda miseria. 5. Dopo la faticosa traversata oceanica, la nave raggiunse la terra-
ferma. 6. Da bambina mi chiamavano con un soprannome che detestavo. 7. In un teatro, il palcoscenico è il
luogo in cui recitano gli attori. 8. All’ingresso della camera dei miei nonni c’è una cassapanca antica.

Memo Ricorda che le parole composte si ottengono mediante l’unione o la fusio-


ne di due o più parole che già esistono come parole autonome, ma che si
uniscono a formarne una nuova dotata di un proprio signifcato: ad esempio
pescespada (da pesce + spada) e lavapiatti (da lava(re) + piatti).

14. trascrivi nella seguente tabella le parole composte dell’esercizio precedente in base alle categorie
grammaticali da cui sono formate.
nome + nome nome + aggettivo verbo + nome preposizione + nome
(sono 2) (sono 2) (sono 2) (sono 2)
passatempo

Le parole abbreviate
15. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le parole abbreviate (sono 6). poi scrivi accanto a ciascuna
di esse la parola di cui costituisce la riduzione.
1. Ieri pomeriggio mi sono fatto un bel giro in bici. bicicletta
2. Per questa ricetta serve circa un chilo di patate.
3. Mio fratello ha comprato una moto usata.
4. Stasera che cosa fanno di bello alla tele?
5. Ti ho lasciato qualcosa da mangiare nel frigo.
6. La prof di scienze interrogherà domani.

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret-
tamente vale 1 punto.
È stata una faticaccia risalire al rifugio sotto il sole di mezzogiorno.
1. La parola faticaccia è
a. una parola primitiva. C. una parola composta.
B. una parola alterata. d. un falso alterato.
2. Qual è la parola composta presente nella frase?
3. il verbo risalire è una parola derivata da salire con l’aggiunta del prefsso ri-.
a. Vero. B. Falso.
soluzioni: 1. B; 2. mezzogiorno; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

La formazione delle parole 113


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Nome: Manuel Francesco
competenza lessicale

liVello 2
Le parole derivate, alterate e composte
1. per ciascuna parola della seguente tabella indica con una crocetta il signifcato che le viene
conferito dal suffsso.
“mestiere” “oggetto che “ambiente in cui si “fornito di” “che può
contiene qualcosa” raccoglie qualcosa” essere”
(2 casi) (2 casi) (1 caso) (1 caso) (2 casi)
1. benzinaio X
2. formicaio
3. lavabile
4. fruttiera
5. pennuto
6. banchiere
7. zuccheriera
8. adattabile

Memo Ricorda che ogni suffsso e ogni prefsso aggiungono alla parola primitiva un
signifcato particolare. Sul dizionario puoi trovare tutti i principali suffssi e
prefssi, con la spiegazione del loro signifcato ed esempi di parole derivate.

2. in alcuni casi il prefsso semi- aggiunge alla parola di base il signifcato di “che ha in parte una data
qualità”. nel seguente elenco di parole sottolinea quelle in cui semi- ha questo signifcato (sono 3).
in caso di dubbio, consulta il dizionario.
semiautomatico • semiacerbo • semicirconferenza • seminterrato • semicrudo • semifnale

3. per ciascuna delle seguenti parole primitive scrivi una parola derivata appartenente alla categoria
grammaticale indicata.
parola primitiva nome derivato aggettivo derivato verbo derivato
1. calore caloria caloroso accalorare
2. casa
3. opera
4. socio
5. grado

4. leggi il seguente breve testo e svolgi gli esercizi.


Appena arrivata in cameretta, Laura prese l’astuccio portamatite dallo zaino e iniziò distrattamente ad
abbozzare dei disegnini colorati su un foglio. Improvvisamente le venne un’idea: inventare una storia e
illustrarla in un fumetto. Dopo averci pensato un pochino, iniziò a disegnare una casa di mattoni, una
valle in cui serpeggiava un fumiciattolo e, sullo sfondo, un minaccioso mulino a vento.
1. nel testo sono presenti quattro parole alterate. trascrivile di seguito.

114 La formazione delle parole


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2
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liVello

2. Le parole fumetto, mattoni e mulino sono


a. parole derivate. C. parole composte.
B. parole alterate. d. falsi alterati.

3. La parola portamatite è
a. una parola derivata. C. una parola composta.
B. una parola alterata. d. un falso alterato.

4. La parola disegnini è una parola alterata


a. peggiorativa. C. vezzeggiativa.
B. accrescitiva. d. diminutiva.

5. nel testo sono presenti due avverbi di modo, entrambi formati aggiungendo lo stesso suffsso a un agget-
tivo. Riscrivili qui di seguito.

6. da quale parola deriva il verbo serpeggiare?

7. scrivi il signifcato del verbo serpeggiare e spiegane la relazione con il signifcato della parola di base.
in caso di dubbio, consulta il dizionario.

Le parole composte mediante prefssoidi e suffssoidi


Memo I prefssoidi e i suffssoidi sono elementi linguistici che derivano da parole
greche o latine. Essi hanno un preciso signifcato e si combinano tra loro o
ad altre parole per formare parole composte. Ad esempio il nome geografa
è formato da geo- (“terra”) e -grafa (“descrizione”).

5. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le parole composte mediante prefssoidi (sono 3) o suffs-
soidi (sono 3).
1. Ho appoggiato il tuo portafogli sul tavolino, accanto al televisore. 2. Qui dentro fa troppo caldo! È meglio
spegnere il calorifero. 3. Questo miele è prodotto da un apicoltore della provincia di Catanzaro. 4. È nato il
fratellino di Giorgia: non ho mai visto un neonato più bello. 5. A forza di guardare flm, Dario è diventato un
vero cineflo. 6. Mi sono appassionato di arti marziali dopo aver seguito un corso di autodifesa.

6. di ciascuna delle parole che hai sottolineato nell’esercizio precedente indica il signifcato del pre-
fssoide o del suffssoide che contiene e il signifcato della parola che ne deriva. in caso di dubbio,
consulta il dizionario.
Esempio: televisore: tele = “lontano”; televisore = apparecchio che consente
di vedere immagini trasmesse a distanza

7. Tra le seguenti parole individua e sottolinea quelle composte sia da un prefssoide sia da un suffs-
soide (sono 4). trascrivile separando i due elementi e indica il signifcato di ciascuno. poi chiarisci
il senso dell’intera parola. in caso di dubbio, consulta il dizionario.
ecocompatibile • astronauta • cardiologo • erbicida • gastroscopia
dopopranzo • portavalori • zoofobia
Esempio: astronauta: astro-nauta = astro (= “astro, stella”) + nauta (= “navigatore”)
astronauta = chi viaggia nello spazio a bordo di un’astronave.
La formazione delle parole 115
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competenza lessicale

i conglomerati, le parole-frase, le unità lessicali e le parole macedonia


8. completa le seguenti frasi con le parole dell’elenco. poi indica se si tratta di conglomerati (sono 4)
o di parole-frase (sono 4).
treno merci • fuggi fuggi • saliscendi • toccasana • visita lampo • dormiveglia • deposito bagagli • palla gol
1. Prima di sprofondare nel sonno sono rimasto più di un’ora nel dormiveglia . conglomerato
2. Il percorso per arrivare alla spiaggia è tutto un .
3. L’attaccante ha fallito una clamorosa .
4. Il primo ministro ha fatto una a Berlino.
5. Quando ha iniziato a diluviare c’è stato un generale dalla piazza.
6. Arrivato in stazione, puoi lasciare le valigie al .
7. Questa crema è un vero per le scottature della pelle.
8. Attenzione! in transito sul binario 2.

Memo Ricorda che i conglomerati sono brevi porzioni di frase costituite da più parole
– di cui almeno una è un verbo – che formano un nome autonomo: possono
essere formati da parole separate (come in non ricordo: “Il testimone si è trin-
cerato dietro una lunga serie di non ricordo”) oppure unite (come in tiramolla).
Le parole-frase sono parole autonome formate da due elementi separati, di
solito due nomi (come cane poliziotto).

9. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le unità lessicali (sono 7).


1. Le modelle sulla passerella indossavano vertiginosi tacchi a spillo. 2. La sala da pranzo era arredata con
mobili antichi, tra cui un prezioso orologio a pendolo. 3. Lucio ha fnito i contanti e ha dovuto pagare con la
carta di credito. 4. Il dentista mi ha ricordato di sostituire lo spazzolino da denti ogni due mesi. 5. Attorno
al campo da gioco c’era un continuo viavai di giornalisti, fotograf e tifosi. 6. La zia mi ha raccontato di aver
redatto la sua tesi di laurea con la macchina da scrivere.

Memo Ricorda che le unità lessicali sono espressioni formate da più parole che
indicano un singolo oggetto e vengono considerate come se fossero un’unica
parola (come ferro da stiro).

10. abbina a ciascuna delle seguenti defnizioni la parola macedonia corrispondente, che otterrai unendo
ogni elemento del gruppo a con l’elemento adatto del gruppo B.
1. Negozio di articoli di cancelleria in cui si vendono anche libri. cartolibreria
2. Tipo di pantalone femminile elasticizzato e aderente.
3. Gioco che simula il campionato di calcio.
4. Edifcio in cui si svolgono convegni e seminari.
5. Veicolo blindato usato dal papa per i brevi spostamenti tra la folla.
6. Chi naviga abitualmente sulla rete informatica.
a B
carto(leria) (auto)mobile
panta(lone) fanta(sia) nauta congressi
pala(zzo dei) papa calcio libreria
inter(net) collant

116 La formazione delle parole


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2
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liVello

Memo Ricorda che le parole macedonia nascono dalla fusione di una parte di due
o più parole (come cantautore, che è formato da cant(ante) + autore).

Le famiglie di parole
11. nei seguenti elenchi di parole cancella l’intruso, cioè la parola che non appartiene alla stessa famiglia
lessicale. poi scrivi accanto la parola primitiva da cui derivano tutte le parole del gruppo, tranne l’intruso.
1. cassiere, scassare, cassapanca, accasarsi, cassetto, incassare cassa
2. pianeggiante, pianoforte, piangere, altopiano, pianifcare, spianare
3. capeggiare, caporale, capoluogo, capacità, grattacapo, capofla
4. bendisposto, bendaggio, benefco, benefattore, benedetto, benservito
5. fortezza, fortifcazione, confortare, roccaforte, fortuna, fortemente

Memo Ricorda che una famiglia di parole è l’insieme di tutte le parole che nascono
da una medesima radice: ad esempio, le parole marino, mareggiata, mare-
moto e molte altre appartengono alla famiglia lessicale ottenuta a partire
dalla radice mar-e.

il linguaggio comune e il linguaggio settoriale


12. classifca le seguenti parole ed espressioni di tipo specialistico in base all’ambito di appartenenza.
formattare • altopiano • metabolismo • usura • microprocessore • topografa • carboidrati • tundra
contrassegno • software • nutrizionista • capitalismo • masterizzare • lipidi • affuente • spread
- informatica: formattare
- alimentazione:
- geografa:
- economia:

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret-
tamente vale 1 punto.
Sembrava una banale infuenzina, ma siccome per tutto il fne settimana ho avuto febbre, dolori muscolari
e inappetenza, il dottore mi ha prescritto un antibiotico.
1. L’aggettivo muscolari è una parola
a. primitiva. B. alterata. C. derivata. d. composta.
2. nella parola antibiotico, il prefsso anti- signifca
a. prima nel tempo. B. che contrasta. C. che produce. d. che favorisce.
3. indica con una crocetta quali affermazioni sono vere V (3 casi) e quali false F (1 caso).
1. La parola infuenzina è un alterato diminutivo. V F
2. L’espressione cerniera lampo è un conglomerato. V F
3. L’espressione sacco a pelo è un’unità lessicale. V F
4. La parola alcali appartiene al linguaggio settoriale della medicina. V F
soluzioni: 1. C; 2. B; 3. V, F, V, V.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

La formazione delle parole 117


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Nome: Manuel Francesco
competenza lessicale

liVello 3
Le parole derivate, alterate e composte
1. accanto a ciascuna parola primitiva, scrivi una parola derivata o alterata seguendo le indicazioni in
parentesi. poi scrivi una frase con ogni parola nuova.
1. terra: (aggettivo derivato mediante suffsso) terrestre
La superficie terrestre è coperta in gran parte dall’acqua.
2. bocca: (nome derivato mediante suffsso)
3. freddo: (avverbio derivato mediante suffsso)
4. sentire: (verbo derivato mediante prefsso)
5. lungo: (aggettivo alterato diminutivo)
6. largo: (verbo derivato mediante prefsso)
7. tempo: (nome alterato peggiorativo)
8. mangiare: (aggettivo derivato con prefsso e suffsso)
9. veloce: (avverbio derivato mediante suffsso)

2. trascrivi nella tabella le seguenti parole derivate in base al signifcato assunto dal prefsso anti-. poi
sottolinea la parola intrusa.
antifurto • anticamera • antialone • antico • antipasto
antidiluviano • anticipare • antiporta • antibagno
antidolorifco • antinebbia • antincendio

“contro, contrario” (sono 5) “prima di” (sono 3) “davanti a” (sono 3)

antifurto

3. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le parole derivate (sono 3), le parole alterate (sono 3) e le
parole composte (sono 3). poi trascrivile nella tabella a pagina successiva, indicando per ognuna di
esse la categoria grammaticale e gli elementi da cui è formata.
1. Se sei scomodo prova a sistemare lo schienale della poltrona.
2. Dopo aver fatto una bella corsetta mi è venuta fame.
3. Sara ha una tuta grigioverde simile alla mia.
4. Dopo aver studiato per un’ora mi sento un po’ stanchino.
5. Le opere di Bach per pianoforte sono veri capolavori.
6. La tua sfducia nei confronti di Andrea mi sembra esagerata.
7. Sono un tantino stanca delle tue bugie.

118 La formazione delle parole


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3
Nome: Manuel Francesco
liVello

parola derivata parola alterata parola composta


scomodo: nome derivato
dall’aggettivo “comodo”
mediante il prefsso “s-”

Le parole composte mediante prefssoidi e suffssoidi


4. scrivi accanto a ciascun prefssoide e a ciascun suffssoide il relativo signifcato. poi scrivi cinque
parole collegando con una freccia ogni prefssoide della colonna di sinistra a un suffssoide della
colonna di destra.
prefssoidi Suffssoidi
1. oligo- = poco, pochi a. -logia =
2. agri- = b. -grafa =
3. crono- = c. -crazia =
4. antropo- = d. -coltura =
5. biblio- = e. -metro =

ora completa le frasi che seguono con le parole ottenute.


1. Quando il potere economico e sociale è nelle mani di poche persone si parla di oligocrazia .
2. Al giorno d’oggi l’ è un’attività molto meno praticata di un tempo.
3. L’ è la disciplina che si occupa dello studio dell’uomo e dei suoi comportamenti all’in-
terno della società.
4. Alla fne di un libro si trova spesso la , ovvero l’elenco delle opere di riferimento.
5. Il è uno strumento che serve a misurare gli intervalli di tempo.

Conglomerati, parole-frase, unità lessicali e parole macedonia


5. Riscrivi le seguenti frasi ripristinando la corretta successione degli elementi nelle espressioni in cor-
sivo. poi indica se contengono parole-frase (3 casi) o unità lessicali (3 casi).
1. Su questo treno è possibile cenare in un vagone lussuoso ristorante.
Su questo treno è possibile cenare in un lussuoso vagone ristorante (= parola-frase).
2. Alina ha letto sul giornale una notizia incredibile bomba.

3. Mia madre ha cucinato la carne in una pentola grossa a pressione.

4. In caso di incendio le persone devono uscire ordinatamente dalle uscite illuminate di sicurezza.

5. Questa estate andrò in Inghilterra per una vacanza breve studio.

6. Ho comprato un pacchetto di gomme alla menta da masticare.

La formazione delle parole 119


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competenza lessicale

6. nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso le parole composte (sono 3), in blu i conglomerati
(sono 3), in verde le parole-frase (sono 3) e in arancione le unità lessicali (sono 3).
1. Il cardiochirurgo ha dato il suo assenso alle dimissioni del paziente. 2. Stavo guardando un flm di fanta-
scienza, ma ho dovuto smettere per via del mal di testa. 3. Ho letto un interessante articolo sulla moda del
turismo mordi e fuggi. 4. Devo andare dal tabaccaio per comprare della carta da lettere e due francobolli.
5. Volevo usare un buono pasto per pagare la spesa, ma nel portafogli avevo solo un biglietto da visita. 6. Pre-
ferisco i pantaloni con i bottoni rispetto a quelli con la cerniera lampo. 7. Accedi al documento inserendo
la parola chiave, poi ricopia il testo facendo un copia e incolla. 8. Sul treno c’era un continuo andirivieni di
passeggeri alla ricerca di un posto libero.
La parola fantascienza presente nella frase 2 è
a. una parola derivata. B. un conglomerato. C. una parola macedonia. d. una parola-frase.

Le famiglie di parole
7. nei seguenti gruppi di parole cancella l’intruso, ovvero la parola che non fa parte della medesima
famiglia. poi classifca correttamente tutte le altre parole nella tabella.
1. malessere, male, malore, ammaliare, maledire, ammalarsi
2. panifcio, pandemìa, panettiere, panforte, pane, impanato
3. solare, solitudine, doposole, assolato, girasole, sole
4. testata, testardo, testa, intestare, testuale, testacoda

parola primitiva parola composta parola derivata parola derivata


(sono 4) (sono 6) con prefsso con suffsso
(sono 4) (sono 6)
male

Le parole nuove: i neologismi


8. leggi la defnizione di videoreporter dell’accademia della Crusca e completa la tabella sottostante.
Videoreporter 1999; ambito d’uso: Linguaggio giornalistico. Defnizione: giornalista che realizza servizi
televisi con una videocamera, senza l’ausilio di una troupe.
Il termine, composto da video- (prefsso che connota tutto ciò che ha relazione con l’utilizzazione di uno
schermo) e reporter “giornalista”, è entrato nell’uso in seguito all’affermarsi della nuova pratica di rea-
lizzare servizi televisi senza l’ausilio di troupe, soprattutto in luoghi e situazioni rischiose (si pensi agli
inviati di guerra) in cui è più agevole fare le riprese da soli.

Videoreporter Vero Falso


1. È una parola tipica del linguaggio giornalistico.
2. È riferito a un giornalista che si fa riprendere con una videocamera.
3. È sinonimo di inviato di guerra.
4. È una parola di origine recente.

120 La formazione delle parole


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3
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il linguaggio comune e il linguaggio settoriale


9. leggi il seguente testo, tratto da una enciclopedia medica online.
La polmonite è un processo infammatorio del parenchima polmonare causato da agenti infettivi, chimici o
fsici. Gli agenti fsici sono essenzialmente rappresentati dalle radiazioni; cause chimiche possono essere
acidi o alcali. Gli agenti infettivi sono i più frequenti responsabili di polmonite. Possono raggiungere il
polmone per inalazione, per aspirazione dal nasofaringe (soprattutto in condizioni di alterata motilità delle
ciglia dell’epitelio respiratorio), per disseminazione ematogena o, più raramente, per contiguità o per ferite
penetranti. Stati di immunodepressione o la depressione del rifesso della tosse favoriscono l’insorgenza
di polmoniti. Frequente causa predisponente è l’alterazione dell’attività delle ciglia vibratili dell’epitelio di
rivestimento delle vie respiratorie (come nel caso di alcolismo, nelle infezioni virali del tratto respiratorio
superiore e nei fumatori di sigarette). (adattato da sapere.it)

il testo è scritto con un linguaggio settoriale, comprensibile solo se si possiedono conoscenze mediche.
non è rivolto a specialisti, ma richiede comunque una conoscenza di base della disciplina.
nel testo sono evidenziate in corsivo alcune parole specifche del linguaggio medico-scientifco.
Riscrivile qui sotto, poi consulta il dizionario e riporta accanto a ciascuna parola il signifcato che
essa assume in campo medico.

Svolgi i seguenti esercizi, poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto correttamente vale 1 punto.
1. Scrivi sul quaderno tre frasi contenenti rispettivamente un nome, un aggettivo e un verbo derivati
dalla radice della parola “giorno”.
2. Leggi il seguente testo e indica se le seguenti affermazioni sono vere V o false F .
Quando sono salito sulla metro, ho notato che molti ascoltavano la musica con il cellulare e le cuffette.
Altri tempi quelli in cui si usavano le musicassette e il mangianastri. La tecnologia progredisce senza
sosta e chissà come ascolteremo le canzoni tra cento anni.
1. Metro è una parola abbreviata. V F 2. Musicassette è una parola macedonia. V F 3. Man-
gianastri è una parola macedonia. V F 4. Cuffette è una parola derivata. V F 5. Tecnologia è
una parola composta da un prefssoide e un suffssoide. V F
3. nella seguente serie di parole individua e sottolinea in rosso i conglomerati (sono 3), in blu le
parole-frase (sono 3) e in verde le unità lessicali (sono 3).
fai da te • anno luce • cessate il fuoco • messa in piega • carta da bollo • treno merci
divano letto • gratta e vinci • sala d’attesa
frase: anno luce, treno merci, divano letto; unità lessicali: messa in piega, carta da bollo, sala d’attesa
soluzioni: 1. soluzioni personali; 2. V, V, F, F, V; 3. conglomerati: fai da te, cessate il fuoco, gratta e vinci; parole-

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

La formazione delle parole 121


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iL SignifiCaTo puoi svolgere


questi esercizi
anche sul ME•book
puoi svolgere

deLLe paroLe gli esercizi indicati


con questo simbolo
in modo autocorrettivo
sul ME•book

liVello 1
il signifcato proprio e il signifcato fgurato
1. nelle seguenti frasi indica con una crocetta se le parole in corsivo sono usate con signifcato
proprio (sono 4) oppure con signifcato fgurato (sono 4).
signifcato signifcato
proprio fgurato
1. Dalla fnestra della mia camera vedo le cime di una catena di montagne. X
2. Quest’estate devo leggere una montagna di libri.
3. Questo sito è una miniera di informazioni utili.
4. In Sardegna sono attive diverse miniere d’oro.
5. Mi metto le calze perché ho i piedi freddi.
6. Hai dato una risposta fredda alla mia domanda.
7. La sala era illuminata da luci morbide e soffuse.
8. Senti quanto è morbido il pelo di questo gatto.

Memo Ricorda che il signifcato proprio di una parola è il suo signifcato di ba-
se, quello che indica chiaramente qualcosa (es. Nel cielo volava altissima
un’aquila); mentre il signifcato fgurato è il signifcato che deriva da quello
di base per effetto di un “trasferimento”, che porta la parola ad assumere
un signifcato diverso da quello puramente oggettivo (es. Quel ragazzo non
è certo un’aquila = il ragazzo manca di intelligenza, dato che l’aquila è
simbolo di acume e prontezza).

La metàfora, la metonìmia e l’antonomàsia


2. nelle seguenti frasi sottolinea le metàfore (sono 9).
1. Francesco può sembrare uno sprovveduto, ma in realtà è una vera volpe. 2. Il pubblico sulle tribune del
circuito di Formula 1 era assordato dal ruggito dei motori. 3. Nonostante la sua età, il nonno di Claudia
fa un sacco di sport e ha una salute di ferro. 4. Quell’oca di mia sorella ha dimenticato il portafogli a
casa. 5. La pasta alle vongole è sempre stata il cavallo di battaglia di mia nonna. 6. Nel caldo torrido di
mezzogiorno la piazza era un deserto. 7. Nel cuore della notte ho sentito sbattere l’anta della fnestra.
8. La mia amica Camilla è un libro aperto per me.

Memo Ricorda che la metàfora è una fgura basata su una relazione di somiglian-
za: al posto di una parola se ne usa un’altra che ha un signifcato affne
(es. L’impiegato delle poste mi ha riempito di un fume di parole = le parole
si susseguono così numerose da ricordare lo scorrere di un fume).

122 il significato delle parole


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3. nelle seguenti frasi sottolinea l’espressione che costituisce una metonìmia tra quelle proposte.
1. Marta ha bisogno di bere almeno una tazza di caffè/un caffè per cominciare la giornata. 2. La sinfonia
si apre con una breve introduzione degli strumenti in ottone/degli ottoni. 3. Usa l’intelligenza/la testa prima
di rispondere a una domanda! 4. Nel suo messaggio di fne anno il Quirinale/il Presidente della Repubblica
ha sottolineato l’importanza della cultura. 5. Non tradirei mai la maglia/la squadra nerazzurra. 6. Prendi
pure un po’ di aranciata, ma non scolarti tutta la bottiglia/tutto il contenuto della bottiglia. 7. Con il cambio
di stagione ho rinnovato il guardaroba/i vestiti del guardaroba. 8. Roberto Benigni reciterà Dante/l’opera
di Dante a teatro.

Memo La metonìmia è una fgura basata su una relazione di contiguità: si indica


una cosa non con il suo nome abituale, ma con il nome di un’altra cosa legata
a essa da affnità materiale o logica (es. Lucia non ha naso per gli affari = si
usa la parola concreta “naso” per indicare una qualità astratta: “intuizione”).

4. nelle seguenti frasi sottolinea le antonomàsie (sono 7).


1. Massimo fa da cicerone ai suoi amici per le vie di Roma. 2. Marco è molto intraprendente con le ragaz-
ze: è proprio un dongiovanni! 3. Grazie a un investimento fortunato, mio zio è diventato un paperon de’
paperoni. 4. Sei proprio un narciso! Non fai altro che guardarti allo specchio. 5. Sbagli di grosso se pensi
che Marisa sia una cenerentola. 6. Per fare il trasloco si sono presentati due marcantoni alti quasi due
metri. 7. La tua camera da letto è una vera babele!

5. trascrivi ciascuna antonomàsia individuata nell’esercizio precedente accanto al signifcato corrispondente.


1. guida a un luogo di interesse turistico = cicerone 2. ragazza maltrattata =
3. persona alta e robusta = 4. persona ricchissima = 5. gran-
de confusione = 6. grande corteggiatore di donne = 7. persona
innamorata di sé =

Memo Ricorda che l’antonomàsia è una fgura basata su una relazione di com-
parazione: si usa il nome proprio di un personaggio (o di un luogo) come
un nome comune per indicare una persona (o un luogo) che ne presenta le
caratteristiche, i pregi o i limiti (es. Paolo è un adone = è molto bello: nella
mitologia classica, infatti, Adone era un giovane di straordinaria bellezza).

i campi semantici
6. indica con una crocetta a quale dei quattro campi semantici indicati in tabella appartengono le
parole elencate. in caso di dubbio, consulta il dizionario.
trasporti architettura anatomia musica
(sono 2) (sono 2) (sono 2) (sono 2)
1. autobus X
2. capitello
3. pentagramma
4. teleferica
5. bicipite
6. rosone
7. aorta
8. ritornello

il significato delle parole 123


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7. nei seguenti gruppi individua e sottolinea la parola intrusa, ovvero quella che non appartiene allo
stesso campo semantico di tutte le altre.
1. salone, cucina, manubrio, bagno, garage 5. rana, giraffa, trampolino, tuffo, stile libero, cuffa
2. romanzo, racconto, poesia, quadro, saggio 6. spartito, nota, melodia, tromba, coro, emicrania
3. aranciata, bottiglia, acqua, chinotto, limonata 7. rosa, felino, gatto, aquila, siamese, delfno
4. punto, virgola, due punti, puntini, punto di vista 8. fauto, oboe, violino, arco, arpa, tromba

Memo Ricorda che alcune parole rimandano ad altre, insieme alle quali concorrono
a costituire un campo semantico, cioè un campo, un’area di signifcato (es.
carota, seminare e concime sono parole che appartengono al campo seman-
tico orto).

i sinònimi e i contrari
8. collega le parole della prima colonna con quelle della seconda. formerai così coppie di sinònimi.
1. posto a. gradinata 5. scialbo e. berretto
2. povertà b. luogo 6. cappello f. concentrato
3. remoto c. miseria 7. astro g. insignifcante
4. scalinata d. lontano 8. attento h. stella

9. sostituisci le parole in parentesi con i sinònimi corretti, scegliendoli tra quelli elencati (ricorda che
vanno concordati con i termini a cui si riferiscono). attenzione: nell’elenco ci sono due intrusi.
radioso • sereno • scocciarsi • maleducato • acquistare • triste • annunciare • sviluppo
1. Marina e sua sorella Federica (comprano) acquistano spesso vestiti uguali. 2. (La crescita)
dell’azienda fa sperare in un futuro (luminoso) . 3. La commessa del ne-
gozio è stata molto (scortese) : (si seccava) per qualunque nostra richiesta.
4. La mia collega Elisa mi (ha detto) che si sposerà tra due settimane.

10. nei seguenti gruppi di parole sottolinea i due contrari.


1. leggero / pesante / fresco 5. sensibilità / pignoleria / pressapochismo
2. positivo / neutro / negativo 6. presto / puntuale / tardi
3. pressante / assente / presente 7. ignorante / colto / conosciuto
4. dentro / sopra / fuori 8. avaro / intelligente / prodigo

gli iperònimi e gli ipònimi


11. inserisci correttamente nei grafci le parole in corsivo delle seguenti frasi, tenendo conto che il livello
più esterno è per gli iperònimi e quello più interno è per gli ipònimi.
1. Nel centro sportivo vicino a casa mia si possono praticare molti sport. I corsi più frequentati sono quelli
di pallavolo, ma in generale ci sono tanti iscritti per tutti gli sport di squadra. 2. La pizza è il mio cibo pre-
ferito, in particolare la Margherita. 3. “Mio” è un pronome: più precisamente, è un pronome possessivo.

1. 2. 3.

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Memo Ricorda che gli iperònimi sono parole che hanno un signifcato più ampio
e più generale di altre, mentre gli ipònimi sono parole che hanno un signi-
fcato più ristretto e più particolare (ad es. stanza è un iperònimo di bagno,
così come bagno è un ipònimo di stanza).

La polisemìa
12. in ciascuna delle seguenti frasi è presente la parola “arco”. collega ciascuna frase al signifcato con
cui viene utilizzata tale parola.
1. Robin Hood era un maestro nell’uso di arco e frecce. a. linea curva
2. Dal portico si può accedere alla piazza passando sotto un arco di pietra. b. periodo di tempo
3. La ferita è molto profonda e attraversa l’arco delle sopracciglia. c. arma da lancio
4. Nell’arco di due giorni ci faranno sapere se abbiamo superato l’esame. d. struttura architettonica

Memo Ricorda che le parole polisèmiche sono quelle che hanno più di un signifca-
to (ad es. tavola può indicare sia il mobile seduti al quale di solito si mangia
sia un’illustrazione all’interno di un libro).

gli omònimi
13. individua e sottolinea gli omònimi all’interno delle seguenti coppie di frasi.
1. a) Prima di andare a dormire chiudi la porta di casa. b) Mia madre porta sempre il ciondolo che le ho
regalato. 2. a) L’insegnante ha letto la relazione di Anna. b) Non devi andare a letto tardi o domani sarai
stanco. 3. a) Appena puoi, regola il riscaldamento a 21 gradi. b) Se vogliamo lavorare insieme dobbiamo
prima stabilire qualche regola. 4. a) Dovresti dirgli in faccia quello che pensi di lui! b) Che faccia pure ciò
che gli pare. 5. a) Lo stagno è un metallo molto usato per rivestire altri materiali. b) Nel giardino della
villa c’è un piccolo stagno ricoperto di ninfee.

Memo Ricorda che gli omònimi sono parole che presentano la stessa forma, ma
hanno signifcati diversi (ad es. calcio può indicare o il gioco del pallone o
un colpo dato con il piede o un elemento chimico).

Leggi il seguente breve testo e svolgi gli esercizi. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
A mezzogiorno, in cortile, c’era un sole bollente per cui rientrai a casa. Mi fondai in cucina per rin-
frescarmi con un bicchiere di acqua ghiacciata.
1. L’espressione un bicchiere di acqua è
a. una metàfora. B. una metonìmia. C. un’antonomàsia. d. una personifcazione.
2. Quali sono le due parole antònime contenute nel testo? Sottolineale.
3. La parola cucina è un ipònimo di cortile.
a. Vero. B. Falso.
soluzioni: 1. B; 2. bollente/ghiacciata; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

il significato delle parole 125


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il signifcato proprio e il signifcato fgurato
1. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le espressioni usate con signifcato fgurato (sono 8).
1. Ti parlo con il cuore in mano e ti chiedo di perdonarmi. 2. Silvia non ha molto orecchio, infatti è una
pessima ballerina. 3. Siccome è bravo a scuola, Lorenzo si è montato la testa. 4. Ci metto la mano sul
fuoco che Sabrina andrà a spifferare tutti i miei segreti. 5. Mio fratello ha completamente perso la testa
per una sua compagna di classe. 6. Mia madre ha le mani d’oro in cucina. 7. È un problema che non
dobbiamo prendere sotto gamba. 8. All’arrivo della polizia il ladro se l’è data a gambe.

La metàfora, la metonìmia e l’antonomàsia


2. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le metàfore. poi spiegane il valore fgurato.
1. Sergio sembra avere un cuore di pietra, ma è solo molto riservato. 2. Era una notte tempestosa: il cielo
era nero e il vento ululava minaccioso. 3. Capisco che tu sia una persona ambiziosa, ma in certi momenti
è meglio volare basso. 4. Il pugile sfdante aveva braccia possenti, spalle enormi e un collo taurino. 5. Le
spighe del grano ondeggiavano al vento fresco della sera. 6. L’intervento del relatore ha lasciato il segno
nel pubblico. 7. Enrico sarà anche una vipera, ma non si può dire che non sia un ragazzo intelligente.
8. Donatella non esce di casa se non si è messa almeno un velo di cipria e un flo di rossetto.

3. L’espressione avere cervello è una


a. antonomàsia. B. metàfora. C. metonìmia. d. personifcazione.

4. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le metonìmie. poi abbina ogni metonìmia al tipo di relazione
di contiguità che esprime.
1. Non vedo l’ora di mangiare un bel piatto di pasta al ragù di mia nonna. 2. Nella basilica di sant’Agostino
a Roma è possibile ammirare uno splendido Caravaggio. 3. Per evitare infezioni è fondamentale che il
chirurgo sterilizzi i ferri. 4. L’estate torrida ha seccato tutte le coltivazioni provocando gravi danni all’agri-
coltura. 5. Alla fne del concerto, l’arena ha tributato a Bocelli dieci minuti di applausi. 6. Fin da giovane
mio padre ha vissuto del sudore della sua fronte. 7. Bisogna avere fegato per tuffarsi in acqua con questo
freddo. 8. La sala più importante del museo è quella dedicata ai bronzi del VII secolo.
- il contenente al posto del contenuto (2 casi): piatto di pasta ,
- l’autore al posto dell’opera (1 caso):
- il concreto al posto dell’astratto (2 casi): ,
- l’astratto al posto del concreto (1 caso):
- la materia al posto dell’oggetto realizzato di quella materia (2 casi): ,

5. completa le seguenti frasi inserendo l’antonomàsia corretta tra quelle elencate.


Grande guerra • cerbero • ercole • mentore • sommo poeta • cassandra • olimpo
1. Il sommo poeta compose la Divina Commedia tra il 1304 e il 1321. 2. Laura è una persona molto
piena di sé, ma prima o poi dovrà scendere dal suo . 3. La prima guerra mondiale fu il
più grande confitto armato mai combattuto fno ad allora, tanto che fu denominata la .
4. La dote principale di questo atleta è la forza: è considerato l’ del pugilato. 5. Ogni
volta pensi che tutto fnirà in un disastro. Smettila di fare la ! 6. Mio zio mi ha sempre
aiutato: è stato il della mia giovinezza. 7. Volevo solo avere qualche informazione,
ma mi sono trovato davanti un scontroso e irascibile.

126 il significato delle parole


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i campi semantici
6. nei seguenti gruppi di parole individua e sottolinea i quattro termini appartenenti al medesimo campo
semantico. poi scrivi accanto il loro campo di appartenenza.
1. mocassino, suola, acconciatura, calzare, tacco, paragrafo scarpa
2. rosa, viola, gambo, mensola, foglia, spigola
3. rigore, segnare, angolo, cartella, cartellino, fucile
4. disegno, nuotare, tela, tempera, stendibiancheria, pennello
5. friggere, contrabbasso, padella, farina, forno, palcoscenico
6. cannuccia, cannella, pepe, camino, cumino, zafferano
7. cinepresa, motocicletta, inquadratura, geranio, scena, girare

7. scrivi un breve testo utilizzando almeno cinque parole che appartengano al campo semantico della
parola cielo.

i sinònimi e i contrari
8. nelle seguenti frasi le due parole in corsivo, prese singolarmente, possono essere considerate
sinònimi. individua e sottolinea la parola adatta al contesto.
1. Prima del semaforo, ruota/gira a sinistra.
2. Urlando davanti a tutti hai fatto una brutta immagine/fgura.
3. Alcuni Paesi dell’Africa sono governati da regimi prepotenti/autoritari.
4. Non sederti su quello sgabello: è instabile/debole.
5. Nonostante la diffcile situazione economica, il direttore ripone molte speranze/aspettative nel futuro
dell’azienda.
6. Mi sei stato vicino in un momento doloroso: spero di poterti ripagare/rimborsare.
7. Dopo anni di studio ha deciso di abbracciare/stringere la professione di avvocato.
8. Dopo un lungo interrogatorio la polizia ha ottenuto la confessione/confdenza del presunto ladro.

9. trasforma il senso delle seguenti frasi sostituendo le parole in parentesi con un contrario.
1. Di fronte a quel gesto tutti hanno immediatamente espresso la loro (approvazione) disapprovazione .
2. Ci siamo (divertiti) molto in spiaggia, anche perché il cielo era (sereno)
e il mare (piatto) .
3. Il gatto di Federico è molto (ingrassato) : è evidente che la dieta è stata (inutile)
.
4. Il maestro (ha elogiato) gli alunni per gli (ottimi) voti ottenuti all’esame.
5. Quelle scarpe sono (bruttissime) oltre che (costose) !
6. Come tecnico informatico l’azienda ha assunto un ragazzo (serio) e (competente)
.

10. accanto a ciascuna delle seguenti frasi scrivi il contrario più adatto delle parole in corsivo, scegliendolo
tra quelli elencati.
fazioso • inadeguato • disonesto • errato
1. Il verdetto della giuria è sembrato giusto.
2. In tutta la sua vita Luca è sempre stato un uomo giusto.
3. Credo che otterrò una giusta ricompensa per il lavoro che ho svolto.
4. La soluzione dell’esercizio è giusta.

il significato delle parole 127


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11. collega opportunamente gli aggettivi in corsivo nelle espressioni della colonna di sinistra con i rispet-
tivi contrari della colonna di destra.
1. una vecchia amicizia a. giovane
2. una zia vecchia b. fresca
3. una pagnotta vecchia c. recente
1. un duro compito a. mite
2. un pezzo di pane duro b. facile
3. un inverno duro c. morbido
1. un grande autore a. angusto
2. un grande rumore b. foco
3. un appartamento grande c. mediocre

gli iperònimi e gli ipònimi


12. nei seguenti gruppi di parole cerchia l’iperònimo di tutte le altre. poi cancella la parola intrusa.
1. zucchina, carciofo, ortaggio , pomodoro, melanzana, betulla
2. margherita, piadina, napoletana, pizza, capricciosa, vegetariana
3. storia, disciplina, matematica, nevralgia, biologia, geografa
4. recipiente, vaso, bacinella, ciotola, barattolo, forchetta
5. cassettiera, armadio, mobile, sportello, libreria, credenza
6. tennis, sportivo, atletico, scattante, resistente, aggettivo

13. scrivi almeno tre ipònimi per ciascuno dei seguenti iperònimi.
1. indumenti: camicia , scarpa ,
2. nazioni: , ,
3. preposizioni: , ,
4. edifci: , ,
5. cantanti: , ,
6. sentimenti: , ,

14. Riscrivi le parole in corsivo dei seguenti testi all’interno dei grafci a seconda che si tratti di iperònimi
o di ipònimi.
Mi piacciono tutti i tipi di sport. Preferisco gli sport individuali, come il tennis, ma mi capita di praticare
anche sport di squadra, in particolare il calcio.

Nel ristorante dove ti sto portando preparano ogni sorta di pietanza. Dai primi, come la pasta o il risotto,
ai secondi, con specialità di carne.

128 il significato delle parole


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La polisemìa
15. spiega con parole tue il signifcato che assumono le parole polisèmiche in corsivo nelle seguenti frasi.
1. Gli uccelli cambiano le penne una o due volte l’anno. 2. Ho fnito l’inchiostro. Puoi prestarmi la tua
penna? 3. A pranzo ho mangiato un piatto di penne al pesto. 4. Il volume del monolocale che hanno afft-
tato Chiara e Kamir è di novantacinque metri cubi. 5. L’azienda ha sviluppato un grosso volume di affari.
6. L’enciclopedia è formata da venti grossi volumi. 7. Il paziente lamenta forti dolori al capo. 8. Mio cugino
Luigi è a capo di un’azienda di elettrodomestici.

gli omònimi
16. nelle frasi seguenti inserisci gli omònimi indicati, usandoli una volta al genere femminile e una volta
al genere maschile.
(il) boa, (la) boa • (il) viola, (la) viola • (il) capitale, (la) capitale • (il) morale, (la) morale
1. Il boa è un serpente che soffoca le sue prede per poi ingoiarle.
2. Grazie a investimenti mirati Antonio è riuscito a far lievitare il suo .
3. Il prossimo inverno andrà di moda il per l’abbigliamento femminile.
4. La barca a vela ha appena circumnavigato la di metà gara.
5. Dopo l’ultima sconftta il della squadra è a terra.
6. Madrid è la e la città più grande della Spagna.
7. Tra gli strumenti ad arco, la è quello più antico.
8. Ho riletto la faba, ma continua a sfuggirmi la sua .

Leggi il seguente breve testo e svolgi gli esercizi. poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Mio padre è un uomo gentile e affettuoso, ma a volte è proprio un orso: se ne sta giorni interi nel suo
studio a guardare la televisione o ad ascoltare i Beatles, i Pink Floyd e altri gruppi musicali, e non c’è
modo di farlo uscire di casa. Fortunatamente ieri si è rotta la lavatrice, così ci siamo fatti una bella
passeggiata in centro per comprarne una nuova.
1. L’espressione mio padre è proprio un orso
a. ha signifcato proprio. C. contiene una metonìmia.
B. contiene un’antonomàsia. d. contiene una metàfora.
2. nel testo ci sono due ipònimi di elettrodomestici.
Scrivili di seguito.
3. indica con una crocetta quali affermazioni sono vere V (sono 2) e quali false F (sono 3).
1. Ascoltare i Beatles è un’antonomàsia. V F
2. Mio padre è un ipònimo di uomo. V F
3. Beatles è un iperònimo di gruppi musicali. V F
4. Nell’espressione bella passeggiata, bella è un sinònimo di piacevole. V F
5. Nel testo il verbo guardare potrebbe essere sostituito dal sinònimo sorvegliare. V F
soluzioni: 1. D; 2. televisione, lavatrice; 3. F, V, F, V, F.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

il significato delle parole 129


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il signifcato letterale e il signifcato fgurato
1. nelle seguenti frasi individua e sottolinea la parola usata in senso fgurato (sono 7).
1. Il pugile vittorioso è stato incoronato campione del mondo.
2. Non solo ti sei comportato male, ma hai anche detto un mucchio di bugie.
3. Nell’arco della sua vita Galileo è stato fsico, flosofo, astronomo e matematico.
4. Quando la modella salì sulla passerella, tutti rimasero abbagliati dalla sua bellezza.
5. Abbiamo mangiato bene, ma il conto era veramente salato.
6. Con il passare del tempo i ricordi tendono a sbiadire.
7. Una delle migliori qualità di Giuliano è che ha una mente elastica.
8. Dopo un primo periodo di ambientamento Paolo è cresciuto molto nel suo lavoro.

2. per ciascuna parola elencata scrivi due frasi, usandola nella prima frase con signifcato letterale e
nella seconda con signifcato fgurato.
brontolare • fresco • profondità • addolcire • volpe
Esempio: brontolare: (signifcato letterale) Carlo se n’è andato brontolando tra sé e sé.
(signifcato fgurato) I tuoni brontolavano in lontananza.

La metàfora, la metonìmia e l’antonomàsia


3. nelle frasi seguenti individua e sottolinea con colori diversi le espressioni usate con signifcato fgurato
(sono 10): in rosso le metàfore (sono 4), in blu le metonìmie (sono 3), in verde le antonomàsie (sono 3).
1. Mio zio Daniele è una certezza per i suoi colleghi di lavoro, anche se ogni tanto è un po’ sbadato.
2. Francesco è un vero watusso: alto, robusto e con un fsico di ferro.
3. Secondo alcuni scienziati, in passato, il pianeta rosso potrebbe essere stato ricoperto in parte di neve.
4. Questa automobile è una vera bomba: ha un’accelerazione eccezionale.
5. Il palazzo che hanno appena costruito in centro è un pugno in un occhio.
6. La notizia della sua bocciatura è stato un fulmine a ciel sereno.
7. In matematica Luigi è un Einstein, ma nelle altre materie fa molta fatica.
8. Nei pomeriggi d’inverno mi piace ascoltare Mozart mentre mi bevo una bella tazza di tè.

4. Sul quaderno scrivi una frase che contenga una metonìmia seguendo le indicazioni, come nell’esempio.
Esempio: Il contenente (bicchiere) al posto del contenuto (ad
es. chinotto).
In tutta la serata ho bevuto solo un bicchiere di chinotto e ora ho una gran sete.
1. L’autore (Jovanotti) al posto dell’opera ( ).
2. Il concreto (giovani) al posto dell’astratto ( ).
3. La materia (argento) al posto dell’oggetto formato con quella materia ( ).

5. nelle seguenti frasi individua e sottolinea le parole che formano un’antonomàsia (sono 6). attenzione:
una frase non ne contiene.
1. Per i suoi paesaggi naturali e la ricchezza di opere d’arte l’Italia è denominata il bel paese. 2. Il Parlamento
ha deciso di rimandare a domani la discussione sulla proposta di legge. 3. Quando l’Italia ha vinto la coppa
del mondo il tricolore sventolava su tutte le piazze italiane. 4. Questa sofftta diventa una siberia d’inverno.
5. Ogni volta che giochi con i tuoi cugini la tua stanza si trasforma in una babele. 6. Le tele esposte in que-
sta sala del museo furono commissionate dai principali mecenati del XVI secolo. 7. I pensieri fuivano con
chiarezza nella sua mente.

130 il significato delle parole


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i campi semantici
6. per ciascuna delle seguenti parole scrivi almeno due possibili campi semantici di appartenenza.
1. pagina: carta, libro 3. volare: 5. viola:
2. orrore: 4. dente: 6. arco:

7. il campo semantico di flm include diverse categorie di parole. scrivi almeno altre due parole, oltre
a quelle indicate, per ogni categoria.
- Tipi di flm: documentari, western,
- Elementi che compongono il flm e la sua storia: colonna sonora, sceneggiatura,
- Azioni legate alla realizzazione del flm: girare, recitare,
- Persone che lavorano per realizzare un flm: controfgura, comparsa,

8. Sul quaderno scrivi la recensione di un flm che ti è piaciuto utilizzando almeno due parole per ogni
categoria dell’esercizio precedente.

9. leggi il seguente testo e svolgi gli esercizi.


La regola aurea, in cucina, era molto semplice: “Quel che viene in tavola si mangia”. Sempre più
realista del re, mio padre la traduceva: “O mangiar questa minestra o saltar quella fnestra”. Tenden-
zialmente inappetente, mi sedevo a tavola senza alcuna gioia, sia a pranzo sia a cena. Per fortuna il
cibo si limitava generalmente ad essere monotono e senza voli di fantasia. Che ricordi, solo una volta
5 la nonna azzardò una carne in agrodolce apparentemente appetitosa: la rivolta della famiglia fu però
singolarmente compatta, e così – dopo averne mangiato lei stessa, e da sola, per più pasti – dovette
alla fne acconsentire a disfarsene.
La fame della guerra era ancora vicina, non si buttava via niente. Nonna Alfonsa era in grado di riciclare
tutto: gli avanzi di bollito nelle polpette, i pezzetti di baccalà nelle frittelle.
10 I crostini di pane raffermo (senza burro perché avevo l’acetone), conservati in una grande scatola di
latta rossa, erano una merenda molto apprezzata, in un’infanzia anni Cinquanta da cui i biscotti erano
ancora lontani. Quando ho cominciato a farli in casa mia, i crostini, per un certo tempo ho usato il pane
fresco: bisogna pur sprecare qualcosa, per recidere un cordone ombelicale.
(adattato da C. Sereni, Casalinghitudine, Einaudi)

1. a quale campo semantico appartengono le parole evidenziate?

2. alcune delle parole evidenziate possono essere classifcate nelle seguenti categorie. inserisci tali
parole negli appositi spazi.
- Tipi di cibo (sono 11): carne in agrodolce,
- Occasioni in cui si consuma il cibo (sono 4):

i sinònimi e i contrari, gli iperònimi e gli ipònimi


10. per l’aggettivo bello di ciascuna delle seguenti frasi scrivi almeno due sinònimi.
1. Ho letto un bel libro di poesie l’estate scorsa. = interessante, appassionante
2. La sera della sua laurea Lilia indossava un bell’abito di seta. =
3. A giugno ho trascorso una bella vacanza in montagna con i miei zii. =
4. Come avevano previsto in TV, oggi è una bella giornata. =
5. Non c’è che dire: Giorgio è proprio un bel ragazzo. =
6. Complimenti: hai fatto proprio un bel lavoro. =
7. Al vincitore della borsa di studio andrà una bella somma di denaro. =
8. Ho perso una bella occasione per trovare lavoro. =

il significato delle parole 131


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competenza lessicale

11. per ciascun gruppo di espressioni scrivi un contrario adatto alle tre parole in corsivo. scrivi la
parola al maschile singolare.
1. un formaggio molle / una bistecca tenera / un periodo felice duro
2. uno sguardo felice / una lieta notizia / una canzone allegra
3. una bibita fresca / un’accoglienza gelida / un colore freddo
4. un piccolo contenitore / uno studente mediocre / un operaio incapace
5. sintomo frequente / un tessuto comune / un avvenimento ordinario

12. per ciascuna delle seguenti coppie di parole scrivi il relativo iperònimo. poi scrivi sul tuo quaderno
una frase usando le tre parole.
lavatrice, forno • siamese, persiano • rosolia, morbillo • tablet, smartphone
Esempio: lavatrice, forno: elettrodomestico
La lavatrice e il forno sono elettrodomestici presenti ormai in ogni abitazione.

La polisemìa
13. per ciascuna delle seguenti parole polisèmiche scrivi due signifcati. in caso di dubbio, consulta il
dizionario. poi scrivi sul tuo quaderno una frase per ogni signifcato che hai individuato.
lingua • quadro • studio • base
Esempio: lingua:
1. Organo della bocca. Mentre mangiavo mi sono morso la lingua.
2. Sistema per comunicare. Ho deciso di studiare la lingua tedesca.

gli omònimi
14. scrivi sul quaderno una frase per i seguenti omònimi, di cui si indica la categoria grammaticale.
prima (aggettivo) • prima (avverbio) • nota (nome) • nota (verbo) • passo (verbo) • passo (nome)

Svolgi i seguenti esercizi, poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto correttamente vale 1 punto.
1. Leggi il seguente testo e svolgi le attività.
Io e mia sorella ce ne stavamo sole solette sul bagnasciuga, ascoltando i Negramaro con le cuf-
fette. Era presto e i bagnanti non avevano ancora affollato la spiaggia. Con il suo nuovo costume
mia sorella era proprio un fore: non era fdanzata, ma tutti eravamo sicuri che avrebbe presto
incontrato il suo romeo. Intanto i raggi del sole iniziavano a scottare e decidemmo di farci un bel
tuffo nell’acqua.
a. Sottolinea e classifca la metàfora, la metonìmia e l’antonomàsia presenti nel testo.
b. Cerchia la coppia di omònimi presenti nel testo.
2. Scrivi due frasi contenenti rispettivamente:
a. un verbo, due nomi e un aggettivo appartenenti al campo semantico della parola musica;
b. tre ipònimi di mestieri, un sinònimo di faticoso e un antònimo di inutile.
3. nei seguenti gruppi di parole sottolinea l’iperònimo e cerchia i due ipònimi.
a. zampa, cane, bassotto, cocker, muso, coda
b. lettura, starnuto, giardinaggio, hobby, capitombolo
3. a. cane; bassotto, cocker. b. hobby; lettura, giardinaggio.
soluzioni: 1. a. metàfora: un fore; metonìmia: i Negramaro; antonomàsia: romeo. b. sole. 2. soluzioni personali.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al capitolo successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 3.

132 il significato delle parole


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Quando e Come uSare


iL dizionario
La ricchezza di informazioni del dizionario
che cosa si trova nel dizionario
Oltre al signifcato delle parole e ai loro sinònimi, un buon dizionario fornisce moltissime altre
informazioni. Ci dice:
• qual è la grafa esatta della parola;
• la sua corretta divisione in sillabe;
• come va pronunciata la parola;
• le caratteristiche morfologiche della parola, soprattutto nei casi in cui il plurale o il femminile o
la coniugazione del verbo presentino diffcoltà particolari;
• la funzione grammaticale della parola; se una parola svolge più funzioni grammaticali, il dizionario
le riporta tutte distinguendole con una lettera maiuscola scritta in neretto (a, B...) oppure con
un numero, che può essere nero o colorato (1, 2...);
• la struttura della parola (per esempio se una parola è composta) e gli alterati (se è un nome);
• l’origine della parola (detta etimologia).
divisione in sillabe caratteristiche 1ª funzione,
signifcati
e pronuncia morfologiche 2ª funzione ecc.

romanzo 2 <ro-màn-z.o> s.m. 1. Genere moderno di composizione narrativa in prosa, di vario


sviluppo e complessità di personaggi e di vicende, caratterizzato dalla posizione più o meno
esplicitamente impegnata dello scrittore in un sistema ideologico e morale: r. psicologico, natu-
ralistico | Romanzo storico, in cui il lavoro d’invenzione ha come punto di partenza una serie di
eventi realmente accaduti e di personaggi realmente esistiti | Con riferimento al complesso della
produzione: il r. italiano del Novecento | generic. Ogni tipo di composizione narrativa di un certo
sviluppo, indipendentemente dall’impegno artistico | Romanzo giallo, legato allo svolgimento e
alla soluzione di vicende poliziesche | Romanzo rosa, d’argomento sentimentale e d’intonazione
leggera | Romanzo giallo-rosa, di argomento poliziesco e insieme sentimentale | Romanzo nero,
di argomento macabro con interesse suggestivo per il crimine e per il mistero | Romanzo gotico,
tipo di narrazione (popolarissimo nella seconda metà del ’700) le cui vicende piene di mistero e
di suspense sono ambientate in scenari per lo più medievali | Romanzo verità, storia di vita vis-
suta | Romanzo di vita, ispirato dagli ambienti del degrado morale e sociale e della prostituzione |
Romanzo d’appendice, che si pubblica a puntate per diletto dei lettori di un quotidiano | Romanzo
a fumetti, in cui la storia è raccontata attraverso immagini e didascalie | Romanzo epistolare, in
cui la trama narrativa si svolge attraverso una successione di lettere che s’immaginano scritte
dai protagonisti (per es. lo Jacopo Ortis del Foscolo) | Romanzo sceneggiato, adattamento sce-
nico o televisivo di un romanzo | fg. Fatto o avvenimento tanto singolare o insolito da risultare
inverosimile, frutto di invenzione o fantasia: sembra un r.! | Vicenda amorosa. 2. Designazione
di componimenti in prosa in lingua volgare delle origini delle letterature moderne, per lo più
d’amore e d’avventura: i r. cavallereschi; Versi d’amore e prose di romanzi Soverchiò tutti (Dante);
o, anche, di narrazioni di varia impostazione e ampiezza a sfondo generalmente avventuroso,
pervenuteci dal mondo classico: il r. alessandrino. • DIM. e PEGG. romanzétto (v.), romanzùccio,
romanzùcolo. ACCR. romanzóne. PEGG. romanzàccio. • Dal fr. antico romanz (vedi romanzo1),
reso sostantivo • sec. XIV. alterati origine

Quando e come usare il dizionario 133


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competenza lessicale puoi svolgere
questi esercizi
anche sul ME•book
puoi svolgere

1
gli esercizi indicati
con questo simbolo
liVello in modo autocorrettivo
sul ME•book

Memo Nel dizionario le parole sono disposte in ordine alfabetico. Normalmente:


• i nomi sono riportati al singolare e nella forma non alterata (ad es. gatto
e non gatti né gattino);
• gli aggettivi sono riportati al maschile singolare e al grado positivo (ad es.
bravo e non brave né bravissimo);
• i verbi sono riportati all’infnito presente (ad es. mangiare e non mangiai);
• gli avverbi in -mente sono in genere trattati nella spiegazione dell’aggettivo
da cui derivano (ad es. troverai allegramente alla voce allegro).

1. Riscrivi le seguenti parole nell’ordine in cui sono riportate sul dizionario.


casco • riforma • web • discussione • attore • discreto • forchetta • nome • kiwi

2. dove trovi più precisamente il termine scandalizzare sul dizionario?


a. tra scapestrato e scapola
B. tra scampare e scuola
C. tra scandalismo e scansione
d. tra scandalistico e scandaloso

3. Che voce cerchi sul dizionario per conoscere il signifcato dei seguenti termini? scrivila nell’apposito
spazio.
Verbi
ammisi: ammettere piacqui: espelleremo: ho istruito:
aggettivi
goffssimo: lineari: silenziosa: sagge:
nomi
topastro: foreste: automobilisti: dottoressa:
avverbi
velocemente: attentamente:

4. Tra le seguenti coppie di parole sottolinea quelle che sono divise correttamente in sillabe. poi controlla
le tue risposte sul dizionario.
1. gi-o-ia / gio-ia 3. pres-ta-zi-o-ne / pre-sta-zio-ne 5. a-cqui-si-re / ac-qui-si-re
2. scien-zia-to / sci-en-zia-to 4. in-u-ti-le / i-nu-ti-le 6. ac-qua / a-cqua

5. indica con una crocetta la corretta pronuncia delle seguenti parole. poi controlla le tue risposte
sul dizionario. Si pronuncia:
1. rùbrica o x rubrìca?
2. èdile o edìle?
3. salùbre o sàlubre?
4. persuadére o pèrsuadere?
5. càduco o cadùco?
6. pùdico o pudìco?

134 Quando e come usare il dizionario


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1
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liVello

6. scrivi il plurale dei seguenti nomi. poi controlla le tue risposte sul dizionario.
1. bar: bar 4. tripudio: 7. psicologo:
2. albergo: 5. cinguettio: 8. festival:
3. hamburger: 6. tram: 9. erborista:

7. leggi la voce “scendiletto”, tratta dal devoto-oli 2013, e indica se le seguenti affermazioni sono vere
(4 casi) o false (3 casi).

scendiletto <scen-di-lèt-to> s.m., invar. 1. Tappetino che si tiene vicino al letto per poggiarvi i piedi
nudi. 2. Veste femminile da camera. • Comp. di scendere e letto || 1897.

1. La parola si divide in quattro sillabe. xV F


2. L’accento cade sulla seconda sillaba. V F
3. Il plurale di scendiletto è scendiletti. V F
4. Ha due signifcati. V F
5. È una parola composta. V F
6. È un aggettivo maschile. V F
7. Indica un oggetto che si tiene vicino al letto. V F

8. cerca sul dizionario le seguenti parole e completa la tabella inserendo le informazioni richieste.
nel dizionario si divisione categoria signifcato
trova tra le parole in sillabe
1. cinepresa cineparco ci-ne-pre-sa s.f. = macchina per riprendere
e cinerama sostantivo immagini cinematografche
femminile
2. rugiada

3. cinereo

Leggi la seguente voce del dizionario, tratta dal devoto-oli 2013, e svolgi gli esercizi. poi controlla
le soluzioni: ogni esercizio risolto correttamente vale 1 punto.
abbraccio <ab-bràc-cio> s.m. (pl. -ci) 1. Dimostrazione d’affetto consistente nell’accogliere o nell’at-
trarre l’altra persona fra le proprie braccia; talvolta connessa a cerimonie rituali o tradizionali. […] | fg.
Dimostrazione di affetto o di intensa partecipazione: la squadra tornò in campo per ricevere l’a. dei tifosi
• ACCR. fam. abbraccióne (spec. nelle chiuse di lettere e simili). • Der. di abbracciare || prima del 1603.
1. Qual è il plurale di abbraccio? Scrivilo di seguito.
2. La parola abbraccio ha avuto origine
a. nel XX secolo. B. prima del 1603. C. nel 1500. d. dopo il 1603.
3. indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere V (sono 2) o false F (sono 3).
1. La parola si divide in cinque sillabe. V F
2. La parola ha anche un signifcato fgurato. V F
3. È una parola invariabile. V F
4. È una parola derivata. V F
5. Ha come peggiorativo abbracciaccio. V F
soluzioni: 1. abbracci; 2. B; 3. F, V, F, V, F.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

Quando e come usare il dizionario 135


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competenza lessicale

liVello 2
1. Che cosa signifcano le seguenti abbreviazioni utilizzate nei dizionari? Se hai dubbi, cerca nel dizio-
nario la tavola in cui vengono spiegate tutte le abbreviazioni utilizzate.
1. agg. aggettivo 4. lett. 7. s.f. invar.
2. aus. 5. part. pass. 8. v.
3. art. 6. s.m. pl. 9. fg.

2. consulta sul dizionario le parole che seguono e indica se le lettere evidenziate in rosso si pronuncia-
no con un suono aperto o chiuso. Tieni presente che l’accento grave (`) segnala un suono aperto e
l’accento acuto (´) segnala un suono chiuso.
1. tèsta  suono aperto 3. mela  suono 5. temere  suono
2. topo  suono 4. foto  suono 6. rozzo  suono

3. per ciascuno dei seguenti verbi sottolinea la forma corretta tra le due proposte. poi controlla le tue
risposte sul dizionario.
1. Verbo “condurre”: tu condussi o tu conducesti? 4. Verbo “istruire”: io istruii o io istrui?
2. Verbo “percuotere”: percosso o percorso? 5. Verbo “fettere”: fesso o fessuto?
3. Verbo “spargere”: io spargio o io spargo? 6. Verbo “cuocere”: io cossi o io cocei?

4. consulta il dizionario e indica da quali lingue derivano le seguenti parole.


1. jeans: inglese 3. pampa: 5. zucchero:
2. garage: 4. puerile: 6. würstel:

5. consulta il dizionario e scrivi accanto a ogni parola la data della prima attestazione. poi ordina le
parole in ordine cronologico, dalla più antica alla più recente.
1. missile: sec. XVIII 3. accetta: 5. blog:
2. albero: 4. motoslitta: 6. parasole:

6. il verbo contare ha molti signifcati. collega le frasi della colonna di sinistra con i rispettivi signi-
fcati nella colonna di destra.
1. Paolino usa ancora le dita della mano per contare. a. aver importanza
2. Per me il denaro non conta nulla. b. pensare, immaginare
3. Anna contava di fare una lunga vacanza. c. disporre i numeri in ordine progressivo
4. La squadra può contare numerose vittorie. d. vantare, annoverare

7. leggi la seguente voce, tratta dal devoto-oli 2013, e svolgi gli esercizi nella pagina successiva.
cima <cì-ma> s.f. 1. Sommità; il punto o la parte più alta: la c. del campanile, del cipresso; […] | In
geografa, il vertice di un rilievo e, per sineddoche, l’intera montagna: la c. del Cervino. 2. La zona
in prossimità dell’orlo che delimita una superfcie piana: non mettere il piatto troppo in c. alla tavola;
generic., estremità, parte terminale: giunto in c. alla strada svolti a destra; la c. dei capelli | averne
fno alla c. dei capelli, essere ai limiti di sopportazione di qualcuno o di una situazione | da c. a fon-
do, dall’inizio alla fne, interamente, completamente […] 3. fg. Il grado più elevato, il colmo, l’apice:
Taci! La cima della gioia è attinta! (D’Annunzio) | mettere qualcosa (o qualcuno) in cima ai propri
pensieri, farne motivo costante di meditazione o di passione | fam. Personalità eminente: nel suo
campo è una c.; antifrasticamente: è una c. di furfante. 4. In nautica, estremità di una corda; estens.,
la corda intera. 5. In botanica: ramifcazione a c., quella che si ha quando l’apice dell’asse primario

136 Quando e come usare il dizionario


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2
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liVello

cessa a un certo punto, per varie cause, il suo accrescimento, e viene sorpassato dai suoi assi
secondari (o rami) […] | cime di rapa, l’inforescenza della rapa. […] • DIM cimétta, cìmolo m. (v.).
Lat. cyma ‘germoglio’, dal gr. kŷma -atos ‘feto’, der. di kyo- ‘concepisco’ • seconda metà sec. XIII.

1. Leggi le seguenti frasi e indica accanto a ciascuna di esse con quale accezione è usata la parola cima.
a. Avvicinati al molo e butta la cima d’ormeggio.
b. Reinhold Messner è famoso per aver scalato le cime più alte dell’Himalaya.
c. Tu sei sempre in cima ai miei pensieri.
d. In cima al sentiero c’è una splendida sequoia.
e. Preparerò la pasta con le cime di rapa.

2. nella frase Karim è una cima in matematica la parola cima è propria


a. dell’ambito tecnico.
B. del registro familiare.
C. del settore botanico.
d. del registro colto.

3. nella voce cima del dizionario puoi trovare tre locuzioni o modi di dire. nelle frasi che seguono sosti-
tuisci le espressioni in corsivo con una delle tre locuzioni.
a. Mi sono proprio scocciato delle tue continue critiche.
b. Abbiamo letto il documento dall’inizio alla fne, ma non c’era traccia di errori.
c. Laura ha sempre messo lo studio al centro del suo mondo.

4. La parola cima ha forme alterate? Se sì, quali?

Leggi la seguente frase e svolgi gli esercizi, consultando opportunamente il dizionario. poi controlla
le soluzioni: ogni esercizio risolto correttamente vale 1 punto.
Mia nonna ha fatto un check-up e le hanno diagnosticato un’artropatìa.
1. La parola check-up ha origine
a. francese. B. tedesca. C. spagnola. d. inglese.
2. La parola check-up ha due signifcati, di cui uno estensivo. indica in quale delle seguenti frasi
viene usato con signifcato estensivo, cioè che si estende oltre il suo signifcato proprio.
a. Il check-up del motore ha evidenziato un problema al sistema di accensione.
B. Dopo l’intervento, mio nonno si sottopone periodicamente a un check-up di controllo.
3. indica se le seguenti affermazioni sono vere V (3 casi) o false F (2 casi).
1. Check-up è una parola composta. V F
2. La parola check-up si suddivide in cinque sillabe. V F
3. La parola check-up è un sostantivo maschile. V F
4. La parola check-up indica una malattia del cuore. V F
5. La parola check-up ha origine nel XIX secolo. V F
soluzioni: 1. D; 2. A; 3. V, F, V, F, V.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

Quando e come usare il dizionario 137


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competenza lessicale

liVello 3
1. leggi la seguente descrizione, tratta dal romanzo Il giro del mondo in 80 giorni dello scrittore Jules
Verne, e svolgi gli esercizi che seguono.
In quei pochi momenti in cui aveva intravisto Phileas Fogg, Passepartout aveva rapidamente, ma atten-
tamente, esaminato il futuro padrone. Era costui un uomo di forse quarant’anni, dal sembiante nobile e
bello, alto, capelli e favoriti biondi, fronte levigata e senza traccia di rughe.
1. Quale signifcato corrisponde al verbo intravedere così come è utilizzato nel brano?
a. vedere indistintamente o di sfuggita C. considerare in malo modo
B. intuire o prevedere vagamente d. guardare con disprezzo
2. La parola sembiante, così come utilizzata nel brano, è
a. un aggettivo che signifca “somigliante”. C. un nome che signifca “aspetto, apparenza”.
B. il participio presente del verbo “sembrare”. d. un nome che signifca “portamento”.

2. scrivi la tua defnizione della parola videogioco completando le parti mancanti. Segui le indicazioni
sottostanti.
Videogioco <1 >2 3 4
che, per mezzo di una grafca sofsticata, 5 ,
permettendo a uno o più giocatori di giocare sia tra loro sia contro il computer.
ORIGINE 6 DATA 7
1. inserisci la sillabazione. 2. inserisci la categoria grammaticale. 3. inserisci la forma del plurale.
4. inserisci l’iperònimo. 5. inserisci la frase che defnisce meglio che cosa è un videogioco, scegliendo
tra: a. riproduce personaggi immaginari (come supereroi, folletti ecc.); b. crea situazioni divertenti
e appassionanti (storie, avventure ecc.); c. simula situazioni di carattere ludico (gare sportive, com-
battimenti o sfde di vario genere); d. può essere usato sia in casa sia nelle sale giochi. 6. inserisci
l’origine corretta, scegliendo tra: a. derivato di video con l’aggiunta del suffsso gioco; b. composto di
video e gioco, traduzione dell’ingl. videogame; c. parola macedonia formata da video(amatore) e gioco.
7. inserisci la data corretta, scegliendo tra: a. XII secolo; b. XX secolo; c. V secolo; d. XVIII secolo.

Svolgi i seguenti esercizi, poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto correttamente vale 1 punto.
1. Leggi sul dizionario la voce costare. poi scrivi due frasi, usando il verbo una volta con il signi-
fcato proprio e una volta con un signifcato fgurato.
2. Leggi sul dizionario la voce distorsione. Qual è l’origine di questa parola?
3. Scrivi il signifcato delle seguenti locuzioni, che contengono tutte la parola occhio. Controlla sul
dizionario se hai risposto correttamente, quindi scrivi una frase con ciascuna locuzione.
a. chiudere un occhio:
b. a occhi chiusi:
c. sognare a occhi aperti:
illusioni. Soluzioni personali.
soluzioni: 1. soluzione personale; 2. dal latino distorsio; 3. a. lasciar correre; b. con grande facilità; c. crearsi

Se hai totalizzato 3 punti su 3 hai completato il percorso sulla competenza lessicale, altrimenti ripassa
la teoria ed esercitati ancora con gli esercizi di livello 3.

138 Quando e come usare il dizionario


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competenza testuale

Questa sezione propone un ampio repertorio di esercizi volti a farti sviluppare


la competenza testuale, cioè la capacità di leggere, comprendere, rielaborare e
produrre testi di ogni tipo, attivando le competenze grammaticali e lessicali che
hai acquisito.

Per consolidare questa competenza ti proponiamo un percorso su 3 livelli di


diffcoltà, contraddistinti da tre diversi colori: giallo per il livello base, rosso per
il livello intermedio e blu per il livello avanzato. In particolare:

1 gli esercizi del livello 1 puntano sulla comprensione di testi semplici e brevi
aiutandoti a coglierne le informazioni, attraverso l’utilizzo del vocabolario di
base e la conoscenza degli aspetti elementari della morfologia e della sintassi;

2 gli esercizi del livello 2 servono a consolidare ulteriormente le abilità di lettura


e comprensione, allargando l’ambito del lessico proposto e inserendo argo-
menti morfologici e sintattici più articolati;

3 gli esercizi del livello 3 ti guidano a padroneggiare aspetti testuali via via più
complessi, relativi all’organizzazione logica e formale dei testi, a cogliere
gli elementi di coesione testuale, a operare inferenze, ricavando contenuti
impliciti da informazioni esplicite.

Nello svolgimento delle attività di ciascuno di questi 3 livelli hai sempre a dispo-
sizione dei box Memo, che ti ricordano le principali regole e ti aiutano a risolvere
gli esercizi attraverso esempi.
Puoi infne valutare il tuo livello di apprendimento con la Prova : tre rapidi
esercizi che ti consentono di capire “come stai andando”.

prove invalsi
Conclude il percorso dedicato alla competenza testuale una serie di Prove Invalsi
complete: un aiuto prezioso per mettere alla prova la tua padronanza linguistica
e per prepararti all’Esame di Stato.

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competenza testuale Puoi svolgere
questi esercizi
anche sul ME•book

1
Puoi svolgere
gli esercizi indicati
con questo simbolo
livello in modo autocorrettivo
sul ME•book

TESTo 1
sofferenze di scolari nell’antica roma: il bello, il brutto e l’orribile
Bello: Le scuole non erano gratis. Così solo i genitori che potevano permetterselo ci mandavano i fgli.
Se nascevate poveri, potevate evitare la seccatura di andare a scuola.
Brutto: I bambini schiavi non andavano a scuola. Erano nati schiavi e appartenevano ai loro padroni.
orribile: I bambini poveri che saltavano la scuola dovevano lavorare il doppio per i genitori. Se non lo
5 facevano, i genitori potevano decidere di venderli! Era illegale vendere bambini liberi come schiavi, ma
questo non impediva certo ai genitori poveri di farlo. Non c’erano molte probabilità che venissero scoperti.
Bello: Più o meno come oggi, l’istruzione era suddivisa in elementare, secondaria e universitaria.
Brutto: Molti bambini non andavano oltre le elementari.
orribile: Nelle scuole elementari la pigrizia non veniva tollerata. Ecco come un antico poeta descrive
10 quell’energumeno del suo maestro: “La sua bocca non vale un granché, ma ha un pugno micidiale.
Perché non fa il pugile, invece del maestro?”
Bello: Le classi delle scuole elementari avevano solo dieci o dodici alunni.
Brutto: Le scuole elementari erano molto noiose. Si imparava solo a leggere, scrivere e far di conto.
orribile: I romani non conoscevano lo zero. Questo rendeva i calcoli diffcili in maniera rivoltante. Chie-
15 dete al vostro insegnante: “Quanto fa LXXXVIII più XII?” (La risposta è C.)
(adattato da T. Deary, I rivoltanti Romani, Salani)

Comprensione del testo


1. Nell’antica Roma
A. i bambini non andavano a scuola.
B. i bambini ricchi non andavano a scuola.
C. i bambini poveri non andavano a scuola.
D. le scuole erano gratuite.

2. Nell’antica Roma i genitori


A. erano obbligati a mandare i fgli a scuola.
B. se erano ricchi, potevano vendere i fgli.
C. non potevano vendere i fgli.
D. se erano schiavi, potevano mandare i fgli a scuola.

3. Come oggi, nell’antica Roma


A. la scuola era pubblica.
B. esistevano una scuola elementare, una secondaria e una universitaria.
C. le classi erano sovraffollate.
D. molti ragazzi arrivavano alla scuola secondaria.

4. Che cosa signifca la frase La sua bocca non vale un granché, ma ha un pugno micidiale (riga 10)?
A. Signifca che il maestro non solo è brutto, ma picchia anche gli alunni.
B. Signifca che il maestro non solo ha una brutta voce, ma picchia anche gli alunni.
C. Signifca che il maestro non è capace di insegnare, ma costringe con la violenza gli alunni ad
ascoltarlo.
D. Signifca che il maestro, oltre a insegnare, fa il pugile di professione.

140 Competenza testuale


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Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
livello

5. Se per gli antichi Romani la lettera L corrispondeva al numero 50, la lettera X al numero 10, la lettera
V al numero 5 e la lettera I al numero 1, a quale addizione corrisponde LXXXVIII + XII = C?
A. 83 + 12 = 95
B. 38 + 12 = 50
C. 88 + 12 = 100
D. 88 + 22 = 110

Competenze lessicali
6. Collega con una freccia le parole della colonna di sinistra con i relativi sinònimi nella colonna di destra.
1. seccatura (r. 2) a. ammessa
2. illegale (r. 5) b. bruto
3. tollerata (r. 9) c. disgustosa
4. energumeno (r. 10) d. fastidio
5. micidiale (r. 10) e. vietato
6. rivoltante (r. 14) f. mortale

Competenze grammaticali
7. Qual è il soggetto della frase Erano nati schiavi e appartenevano ai loro padroni (riga 3)?
A. i bambini C. gli schiavi
B. i bambini schiavi D. i bambini poveri

8. Che cosa esprime il punto esclamativo dopo la parola venderli (riga 5)?
A. dubbio C. rabbia
B. gioia D. sorpresa

9. Che cosa introducono i due punti dopo l’espressione quell’energumeno del suo maestro (riga 10)?
A. un elenco
B. una citazione
C. un discorso diretto
D. una spiegazione

10. Quali sono i soggetti delle due proposizioni La sua bocca non vale un granché e ma ha un pugno
micidiale (riga 10)?
A. la sua bocca, il maestro (soggetto sottinteso)
B. il maestro (soggetto sottinteso), il maestro (soggetto sottinteso)
C. la sua bocca, la sua bocca
D. il maestro (soggetto sottinteso), la sua bocca

11. Alla riga 13, per collegare le due frasi Le scuole elementari erano molto noiose e Si imparava solo
a leggere, scrivere e far di conto quale congiunzione useresti in sostituzione del punto fermo?
A. e
B. ma
C. infatti
D. dunque

Competenza testuale 141


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

TESTo 2
Quanti pianeti ci sono nello spazio?
Ce ne sono nove. Partendo dal più vicino al Sole, abbiamo Mercurio, Venere, la Terra, Marte, Giove,
Saturno, Urano, Nettuno e Plutone.
Girano tutti intorno al Sole, ciascuno in un’orbita sempre più grande. Per fare un giro completo intorno
al Sole la Terra ci mette un anno, ed è proprio questo che intendiamo per un anno: il tempo che impie-
5 ga la Terra a fare un giro completo intorno al Sole. L’anno di Plutone è il più lungo: 248 anni terrestri.
Mercurio fa un giro in 88 giorni terrestri, cioè in un quarto del tempo rispetto alla Terra. Perciò, se tu
hai dieci anni, diciamo, e se su Mercurio fosse nato qualcuno nello stesso giorno in cui sei nato tu,
oggi calcolerebbe di avere quarant’anni, cioè quarant’anni di Mercurio (ma non è mai nato nessuno su
Mercurio: essendo vicino al Sole, Mercurio è troppo caldo).
(adattato da R. Stannard, Chiedilo a zio Albert, Salani)

Comprensione del testo


1. Quali sono i pianeti più lontani dal Sole?
A. Plutone, Nettuno e Urano.
B. Mercurio, Venere e la Terra.
C. Marte, Giove e Saturno.
D. Plutone, Nettuno e Saturno.

2. Se per compiere un giro intorno al Sole la Terra impiega 365 giorni e Mercurio 88 giorni
A. la Terra è più veloce di Mercurio.
B. Mercurio è più veloce della Terra.
C. Mercurio impiega quattro volte il tempo impiegato dalla Terra.
D. la Terra è veloce come Mercurio.

3. Che cosa si intende per “anno”, se si parla di qualunque pianeta?


A. Il tempo impiegato da un pianeta per compiere un giro completo intorno al proprio asse.
B. Il tempo impiegato da un pianeta per compiere un giro completo intorno al Sole.
C. Un periodo di 365 giorni.
D. Il tempo impiegato da un pianeta per compiere un giro completo intorno alla Terra.

4. Com’è la vita su Mercurio?


A. È impossibile, perché è troppo lontano dalla Terra.
B. È impossibile, perché fa troppo freddo.
C. È impossibile, perché fa troppo caldo.
D. È possibile, perché la temperatura è mite.

Competenze lessicali
5. Che cosa signifca l’espressione ci mette (riga 4)?
A. impiega
B. richiede
C. assume
D. comincia

142 Competenza testuale


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1
Nome: Manuel Francesco
livello

6. Che cosa signifca il verbo diciamo (riga 7)?


A. dichiariamo C. chiamiamo
B. supponiamo D. consideriamo

Competenze grammaticali
7. Le parentesi tonde alle righe 8-9 servono a
A. isolare parole non indispensabili alla comprensione del discorso.
B. delimitare una citazione.
C. mettere in evidenza un concetto.
D. introdurre una spiegazione.

8. La forma verbale implicita essendo (riga 9) può essere resa esplicita da una subordinata introdotta
dalla congiunzione
A. poiché.
B. fuorché.
C. purché.
D. affnché.

9. Nelle seguenti frasi sottolinea il soggetto. Nelle frasi in cui è sottinteso scrivilo nello spazio apposito.
1. Abbiamo Mercurio, Venere, la Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone.
2. Girano tutti intorno al Sole, ciascuno in un’orbita sempre più grande.
3. L’anno di Plutone è il più lungo.
4. Mercurio fa un giro in 88 giorni terrestri.
5. Non è mai nato nessuno su Mercurio.
6. Mercurio è troppo caldo.

10. Di ciascuna delle seguenti espressioni indica con una crocetta se i complementi in corsivo sono
diretti D (sono 2) o indiretti I (sono 4).
1. girano tutti intorno al Sole D I
2. la Terra ci mette un anno D I
3. l’anno di Plutone è il più lungo D I
4. Mercurio fa un giro in 88 giorni D I
5. Mercurio fa un giro in 88 giorni D I
6. se su Mercurio fosse nato qualcuno D I

Memo I complementi sono espressioni che hanno il compito di completare il


signifcato della frase.
Si distinguono in:
• complementi diretti, se collegati direttamente al verbo senza l’aiuto di
una preposizione:
es. Entrambi udirono la promessa. (= la promessa è un complemento
diretto, in questo caso un complemento oggetto, perché è collegato diret-
tamente al verbo);
• complementi indiretti, se collegati al verbo da una preposizione:
es. Daria torna a casa. (= a casa è un complemento indiretto, in questo
caso un complemento di moto a luogo, perché è collegato al verbo dalla
preposizione a).

Competenza testuale 143


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

TESTo 3
ritratto della nonna
La nonna ha quasi settant’anni e per quasi tutta la vita è stata insegnante di canto. Ama tutti i tipi di
musica, ma più di tutti adora Puccini1. L’ha preso un po’ come lo scopo della sua vita farmi piacere La
Bohème, ma a dir la verità a me l’opera italiana sembra un po’ troppo sdolcinata, e La Bohème non fa
eccezione, è tutta una miscela beata di amore e tubercolosi2. Per il resto la nonna ama molto la natura,
5 e in particolare gli uccelli. Adora tutti i tipi di frutti di mare, e ha inventato per esempio una speciale
insalata di crostacei che chiama “insalata Tønsberg” (gamberetti, polpa di granchio e polpette di pesce.
La cosa originale sono le polpette di pesce). Ogni autunno poi mi porta con sé a Tjøme3 a raccogliere
funghi. Lato migliore: la nonna sa il nome di tutti gli uccelli e sa esattamente dove fanno il nido. Lato
peggiore: non riesce (purtroppo) a cucinare senza cantare un’aria di Puccini. Non ho cercato di toglierle
10 quest’abitudine, a dire la verità non mi ci sono neanche azzardato, perché cucina proprio bene.
(adattato da J. Gaarder, La ragazza delle arance, Einaudi Scuola)

1
Puccini: Giacomo Puccini (1858-1924), compositore di opere liriche; una delle sue opere più famose è La Bohème,
in cui si narra la storia dell’amore tra Rodolfo e Mimì.
2
Alla fne Mimì muore di tubercolosi.
3
Località della Norvegia.

Comprensione del testo


1. Che cosa riguarda il “ritratto” della nonna?
A. l’aspetto fsico della nonna
B. il carattere e i gusti della nonna
C. i difetti della nonna
D. la descrizione di un dipinto della nonna

2. Su che cosa nonna e nipote non concordano?


A. sulla bellezza della Bohème
B. sulla ricetta dell’insalata di crostacei
C. sulla cucina in generale
D. su tutti i tipi di musica

3. Il nipote ha provato a far cambiare idea alla nonna?


A. Sì. B. No.
motiva la tua risposta di seguito.

4. Che cosa signifca l’espressione La Bohème non fa eccezione (righe 3-4)?


A. La Bohème è sdolcinata come le altre opere liriche italiane.
B. La Bohème è troppo sdolcinata.
C. La Bohème è la più sdolcinata delle opere liriche italiane.
D. La Bohème è meno sdolcinata delle altre opere liriche italiane.

Competenze lessicali
5. Nel brano sono ripetuti due volte i verbi ama e adora: secondo te hanno lo stesso signifcato? Prima
di rispondere, rileggi il testo.
A. Sì, hanno lo stesso signifcato. C. No, ama ha un signifcato più forte.
B. No, adora ha un signifcato più forte. D. No, hanno signifcato contrario.

144 Competenza testuale


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1
Nome: Manuel Francesco
livello

6. Che cosa signifca la parola Lato (riga 8)?


A. caratteristica
B. fanco
C. ramo di famiglia
D. linea

7. Che cosa signifca la parola aria (riga 9)?


A. soffo di vento
B. aspetto
C. clima
D. brano cantato di un’opera lirica

Competenze grammaticali
8. a. sottolinea nel testo i verbi al tempo passato prossimo (sono 5).
b. trascrivi qui sotto i cinque verbi al passato prossimo e, accanto a ognuno di essi, scrivi la forma
corrispondente del passato remoto.
1. :
2. :
3. :
4. :
5. :

c. sostituisci nel brano le forme verbali al passato prossimo con quelle al passato remoto che hai
scritto nell’esercizio precedente. Ti accorgerai che i due tempi non si possono utilizzare indifferente-
mente in ogni situazione: nel nostro brano il passato prossimo, infatti, indica che
A. l’azione è avvenuta in un passato defnitivamente concluso.
B. l’azione è avvenuta nel passato, ma i suoi effetti durano ancora nel presente.

Memo I tempi passati dell’indicativo sono cinque:


• imperfetto: indica un’azione che si svolgeva nel passato, vista nella sua
durata;
• passato prossimo: indica a) un’azione appena accaduta, un fatto molto
recente (questo signifca “prossimo”), b) un’azione accaduta nel passato,
anche molto lontano, ma i cui effetti durano ancora nel presente;
• passato remoto: indica un’azione accaduta nel passato, defnitivamente
conclusa e vista al di fuori della sua durata;
• trapassato prossimo: indica un’azione avvenuta in un momento del pas-
sato prima di un’altra azione passata;
• trapassato remoto: indica un fatto defnitivamente concluso nel passato.

9. Nelle espressioni Lato migliore e Lato peggiore (righe 8-9) mancano il verbo e altri elementi sottintesi:
riscrivi le espressioni completandole.

10. Entrambe le espressioni sono seguite dai due punti: con quale congiunzione subordinante potrebbero
essere sostituiti?

Competenza testuale 145


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Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

TESTo 4
la città di Giovanni e di paolo
Eravamo arrivati a Punta Raisi. Papà aveva fermato la macchina nel parcheggio. Lessi la scritta sul
tetto: “Aeroporto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.
“È giusto così” spiegò papà. “Chi arriva a Palermo deve saperlo subito: questa non è la città della
mafa, questa è la città di Giovanni e di Paolo.”
5 Non disse più nulla fno alle porte di Palermo. Ci guardammo soltanto quando ripassammo davanti al
cartello di Capaci. Osservai un’altra volta la collina del maiale1 e cercai di immaginare le ultime cose
che aveva visto Giovanni prima di chiudere gli occhi per sempre: il verde dei campi, i tronchi dei vecchi
olivi, il mare là in fondo, verso l’orizzonte. Una specie di cartolina della sua Sicilia che amava tanto.
Una bella cartolina. Papà dice che Giovanni non ha fatto neppure in tempo ad accorgersi della bomba,
10 perciò ha chiuso gli occhi con un sorriso. Credo.
(adattato da L. Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, Rizzoli)

1
La collina dove si appostò l’attentatore della strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Nella strage morirono il giudice
antimafa Giovanni Falcone, sua moglie e i tre agenti della scorta. Il giudice Paolo Borsellino, amico di Falcone, fu
ucciso dalla mafa due mesi dopo, il 19 luglio, a Palermo.

Comprensione del testo e competenze lessicali


1. Che cosa intende dire il padre del protagonista con la frase È giusto così (riga 3)?
A. È giusto che chi arriva a Palermo veda una scritta sul tetto dell’aeroporto.
B. È giusto che l’aeroporto di Palermo sia dedicato ai due magistrati uccisi dalla mafa.
C. È giusto che l’aeroporto di Palermo appartenga ora agli eredi di Giovanni Falcone
e Paolo Borsellino.
D. È giusto che l’aeroporto sorga dove fu ucciso Giovanni Falcone.

2. Che cosa signifca la frase questa è la città di Giovanni e di Paolo (riga 4)?
A. Signifca che Palermo è il simbolo della lotta alla mafa.
B. Signifca che Palermo è considerata il simbolo della mafa.

3. Il termine cartolina (riga 8) è usato in senso


A. fgurato.
B. letterale.

Competenze grammaticali
4. leggi le frasi nella tabella e specifca con una crocetta se i due punti servono a introdurre un
elenco o una precisazione o spiegazione.
un elenco una precisazione
o una spiegazione
1. Lessi la scritta sul tetto: “Aeroporto Giovanni Falcone
e Paolo Borsellino”.
2. Chi arriva a Palermo deve saperlo subito: questa
non è la città della mafa.
3. Cercai di immaginare le ultime cose che aveva visto
Giovanni prima di chiudere gli occhi per sempre:
il verde dei campi, i tronchi dei vecchi olivi, il mare
là in fondo, verso l’orizzonte.

146 Competenza testuale


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1
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livello

Memo I due punti si usano per introdurre:


• un elenco (es. Pratico diversi sport: tennis, nuoto, sci, equitazione);
• un esempio o una citazione (es. L’articolo “una” si usa davanti a tutte le
parole femminili singolari: una casa, una farfalla);
• un discorso diretto (es. Laura esclamò: “Adesso basta!”);
• una precisazione o una spiegazione (es. Solo questo ti chiedo: non dimen-
ticarti di me).
Ricorda che i due punti non vanno mai usati tra il verbo e il complemento
oggetto, nemmeno se questo è un elenco di oggetti o persone.

5. Alle righe 1-2 come sono collegate le proposizioni?


A. con segni di punteggiatura C. con congiunzioni subordinanti
B. con congiunzioni coordinanti D. con preposizioni

6. Con quale funzione è usata la parola verde (riga 7)?


A. funzione di nome B. funzione di aggettivo C. funzione di avverbio
motiva la tua risposta di seguito.

7. a. individua nel testo tutti i tempi dell’indicativo che esprimono azioni passate: imperfetto (1 caso),
passato prossimo (2 casi), passato remoto (7 casi), trapassato prossimo (3 casi).
- imperfetto:
- passato prossimo:
- passato remoto:
- trapassato prossimo:

b. A che cosa si riferiscono i verbi al passato remoto?


A. al viaggio del protagonista con il padre
B. alle azioni del protagonista
C. alla vicenda di Falcone
D. alla vicenda di Borsellino

c. A che cosa si riferiscono i verbi all’imperfetto e al passato prossimo?


A. al viaggio del protagonista con il padre
B. alle azioni del protagonista
C. alla vicenda di Falcone
D. alla vicenda di Borsellino

d. Sulla base delle risposte alle due domande precedenti puoi affermare che nel brano
A. la vicenda più importante è quella del protagonista, perché si riferiscono ad essa più verbi.
B. la vicenda più importante è quella di Falcone, perché i tempi usati indicano la durata o gli effetti
dell’azione passata sul presente.
C. la vicenda più importante è quella del padre e del fglio perché sono i due protagonisti.
D. la vicenda più importante è quella di Borsellino perché amico di Falcone.

8. Che cosa indica il tempo presente nella frase Papà dice (riga 9)?
A. un’azione consueta, abituale C. un fatto sempre vero
B. un’azione che si svolge nel presente D. una verità accettata da tutti

Competenza testuale 147


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competenza testuale

TESTo 5
come atlante divenne un monte
Atlante era di statura enorme, superiore a quella di qualsiasi uomo. Regnava nell’estremo Occidente,
là dove tramonta il Sole. Possedeva mille greggi e altrettante mandrie, e nessun vicino minacciava le
sue vastissime terre. Sugli alberi, fronde lucenti d’oro sfavillante coprivano rami d’oro, frutti d’oro.
Giunse presso di lui l’eroe Perseo, fglio di Giove, e gli chiese ospitalità, per potersi riposare dalle sue
5 recenti imprese.
Ma un oracolo aveva predetto ad Atlante che un giorno i suoi alberi sarebbero stati spogliati dell’oro da
un fglio di Giove; per timore di ciò, egli aveva circondato i suoi frutteti con una solida muraglia, ne aveva
affdato la custodia a un enorme drago e vietava a tutti i forestieri di entrare nei suoi possedimenti.
Quindi anche a Perseo disse: “Vattene via! Se non lo fai, a nulla ti serviranno le imprese di cui ti vanti
10 né ti servirà essere fglio di Giove!”
Dotato di minor forza (e chi avrebbe mai potuto competere in fatto di forza con Atlante?), Perseo rispo-
se: “Ah sì? Visto che conto così poco per te, prenditi questo regalo”, e con la sinistra, girandosi dalla
parte opposta, estrasse l’orrido volto di Medusa, che aveva il potere di pietrifcare cose e persone.
In un attimo Atlante diventa un monte: la barba e i capelli si trasformano in selve, le spalle e le mani in
15 balze, quello che prima era il capo è ora la più alta cima della montagna, le ossa diventano sassi. Poi,
gonfandosi, crebbe smisuratamente in altezza e tutto il cielo con le sue tante stelle poggiò su di lui.
(adattato da Ovidio, Metamorfosi, libro IV)

Comprensione del testo


1. Il protagonista del racconto subisce una metamorfosi, cioè
A. si trasforma. C. muore.
B. viene punito per la sua crudeltà. D. viene minacciato.

2. Perché Atlante teme Perseo?


A. Perché Giove potrebbe venire in aiuto del fglio.
B. Per un oracolo.
C. Perché Perseo è un ladro.
D. Perché Perseo è più forte di lui.

3. Che cosa usa Perseo per avere la meglio su Atlante?


A. la sua astuzia C. un mezzo magico
B. le sue virtù di eroe D. l’aiuto di suo padre Giove

4. Giove interviene per proteggere il fglio Perseo.


A. Vero. B. Falso.

Competenze lessicali
5. Qual è il signifcato della parola fronde (riga 3)?
A. foglie d’oro C. grossi rami
B. ramoscelli ricoperti di foglie D. frutti d’oro

6. La frase prenditi questo regalo (riga 12) è pronunciata


A. minacciosamente. C. gentilmente.
B. ironicamente. D. dubbiosamente.

148 Competenza testuale


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1
Nome: Manuel Francesco
livello

7. Qual è il signifcato della parola balze (riga 15)?


A. pezzi di muro C. pezzi di stoffa
B. luoghi deserti D. luoghi scoscesi

Competenze grammaticali
8. Nelle espressioni per potersi riposare (riga 4) e per timore di ciò (riga 7) la preposizione per ha la
stessa funzione.
A. Vero. B. Falso.
motiva la tua risposta di seguito.

9. indica con una crocetta quale complemento introduce la preposizione di nelle seguenti espressioni.
a. fronde lucenti d’oro sfavillante coprivano rami d’oro, frutti d’oro (r. 3)
A. complemento di specifcazione
B. complemento di materia
C. complemento di mezzo
D. complemento di modo

b. Giunse […] l’eroe Perseo, fglio di Giove (r. 4)


A. complemento di specifcazione
B. complemento di qualità
C. complemento di denominazione
D. complemento partitivo

c. un giorno i suoi alberi sarebbero stati spogliati dell’oro (r. 6)


A. complemento di materia
B. complemento di privazione
C. complemento di causa
D. complemento di fne

d. Dotato di minor forza […], Perso rispose (r. 11)


A. complemento di abbondanza
B. complemento di qualità
C. complemento di specifcazione
D. complemento di limitazione

10. Il tempo presente delle forme verbali diventa, si trasformano (riga 14), è (riga 15)
A. indica un’azione ripetuta abitualmente (presente di consuetudine).
B. dà immediatezza ai fatti narrati (presente storico).
C. indica un fatto sempre vero (presente atemporale).
D. indica un fatto che si verifcherà in un prossimo futuro (presente per il futuro).

Memo Ricorda che la stessa preposizione può introdurre complementi diversi.


Per esempio, nella frase Atlante era di statura enorme, superiore a quella di
qualsiasi uomo (riga 1), la preposizione di introduce nel primo caso un com-
plemento di qualità, nel secondo caso un complemento di specifcazione.
Bisogna dunque prestare attenzione alla funzione logica del complemento
all’interno della frase.

Competenza testuale 149


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competenza testuale

TESTo 6
la scuola è fnita!
I risultati degli esami furono annunciati l’ultimo giorno del trimestre. Harry, Ron e Hermione erano stati
promossi in tutte le materie. Harry fu stupito di essersela cavata in Pozioni. Aveva il fondato sospetto
che Silente fosse intervenuto per impedire a Piton di bocciarlo. Il comportamento di Piton verso Harry
durante l’ultima settimana era stato piuttosto preoccupante: Harry non riteneva possibile che l’avver-
5 sione dell’insegnante nei suoi confronti potesse aumentare, ma di sicuro era così. […]
La Casa di Grifondoro, intanto, grazie soprattutto alla spettacolare prestazione di Harry nella Coppa del
Quidditch, aveva vinto la Coppa delle Case per il terzo anno di fla. E così il banchetto di fne trimestre
fu celebrato in un trionfo di decorazioni scarlatte e dorate, e il tavolo dei Grifondoro fu il più rumoroso
di tutti, perché tutti festeggiavano. Perfno Harry riuscì a dimenticare per un po’ il ritorno dai Dursley
10 che lo attendeva l’indomani, mangiando, bevendo, chiacchierando e ridendo assieme agli altri.
(adattato da J.K. Rowling, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Salani)

Comprensione del testo


1. Perché Harry non si aspettava di essere promosso in Pozioni?
A. Perché era sicuro che il professor Piton lo detestasse.
B. Perché non sperava che il preside Silente lo aiutasse.
C. Perché aveva preso diverse insuffcienze.
D. Perché Silente era concorde con il professor Piton sulla bocciatura di Harry.

2. Perché al banchetto di fne trimestre dominano le decorazioni scarlatte e dorate (riga 8)?
A. Perché sono i colori di Grifondoro.
B. Perché sono i colori tipicamente natalizi.
C. Perché sono i colori preferiti da Silente.
D. Perché sono i colori della scuola di Hogwarts.

3. In che stato emotivo si trova Harry durante il banchetto?


A. Euforico per la vittoria nella Coppa del Quidditch.
B. Preoccupato per l’avversione che il professor Piton ha nei suoi confronti.
C. Contento nonostante l’indomani debba tornare dai Dursley.
D. Contento per essere stato promosso in Pozioni.

Competenze lessicali
4. Che cosa signifca la parola spettacolare (riga 6)?
A. adatta a uno spettacolo
B. straordinaria
C. signifcativa
D. divertente

5. L’espressione in un trionfo di (riga 8) con quale altra espressione potrebbe essere sostituita?
A. in mezzo a una gran quantità di
B. durante il trionfo di
C. in mezzo ai festeggiamenti
D. durante il successo

150 Competenza testuale


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Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
livello

6. Il colore scarlatto (riga 8) è una particolare sfumatura di


A. rosso.
B. giallo.
C. viola.
D. blu.

Competenze grammaticali
7. Nelle espressioni Aveva il fondato sospetto che Silente fosse intervenuto (righe 2-3) e riuscì a dimen-
ticare per un po’ il ritorno dai Dursley che lo attendevano l’indomani (righe 9-10) la parola che ha la
stessa funzione.
A. Vero. B. Falso.
motiva la tua risposta di seguito.

8. In quale delle seguenti frasi il verbo essere non ha funzione di ausiliare?


A. I risultati degli esami furono annunciati l’ultimo giorno del trimestre.
B. Harry, Ron e Hermione erano stati promossi in tutte le materie.
C. Il banchetto di fne trimestre fu celebrato in un trionfo di decorazioni scarlatte e dorate.
D. Il tavolo dei Grifondoro fu il più rumoroso di tutti.

9. In quale delle seguenti frasi il verbo essere non ha funzione di copula?


A. Aveva il fondato sospetto che Silente fosse intervenuto.
B. Il comportamento di Piton verso Harry durante l’ultima settimana era stato piuttosto preoccu-
pante.
C. Il banchetto di fne trimestre era un trionfo di decorazioni scarlatte e dorate.
D. Il tavolo dei Grifondoro fu il più rumoroso di tutti.

Memo Ricorda che il verbo essere può avere funzione di:


• predicato verbale quando signifca esserci (es. C’è Alessandro?), trovarsi
(es. Alessandro non è in casa), appartenere (es. Il libro è di Alessandro).
• copula quando collega il soggetto con un aggettivo o un sostantivo che
ne indica una qualità, uno stato o una caratteristica (es. Marco è generoso;
Luisa è un’insegnante di matematica).
• ausiliare, in frasi attive e passive (es. Giovanni è partito per Roma; Lucrezia
è apprezzata da tutti).

10. In ciascuna delle seguenti coppie di frasi, una frase pone l’attenzione sul soggetto. Quale?
1. A. I risultati degli esami furono annunciati l’ultimo giorno del trimestre.
B. Annunciarono i risultati degli esami l’ultimo giorno del trimestre.

2. A. Harry, Ron e Hermione erano stati promossi in tutte le materie.


B. Avevano promosso Harry, Ron e Hermione in tutte le materie.

3. A. Il banchetto di fne trimestre fu celebrato in un trionfo di decorazioni scarlatte e dorate.


B. Celebrarono il banchetto di fne trimestre in un trionfo di decorazioni scarlatte e dorate.

Competenza testuale 151


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

TESTo 7
non era un ombrello
Personaggi: IL FUNGO, IL FIORELLINO
La scena si svolge in un bosco, ai giorni nostri. All’alzarsi del sipario si vedono IL FUNGO e IL FIORELLINO,
che è nato proprio accanto alla radice del FUNGO. Piove.
IL FIORELLINO al FUNGO
5 Che bella cosa esser nato vicino a te. Così tu mi ripari dalla pioggia. Ma dimmi, sei un vero ombrello
o fungi semplicemente da ombrello?
IL FUNGO
Fungo.
(Sipario) (adattato da A. Campanile, 87 tragedie in due battute, Rizzoli)

Comprensione del testo


1. Il testo di Campanile presenta una situazione
A. fuori dal tempo. B. storica. C. reale. D. irreale.

2. Che tipo di testo è?


A. narrativo B. poetico C. teatrale D. informativo
motiva la tua risposta di seguito.

3. Quando viene reso esplicito il signifcato del titolo Non era un ombrello?
A. alla riga 2 B. alla riga 3 C. alla riga 5 D. alla riga 8
motiva la tua risposta di seguito.

Competenze lessicali
4. Il testo ruota intorno a un esempio di omonimìa: riconoscilo e spiega a quali categorie grammaticali
appartengono i due omònimi.

Memo L’omonimìa è un particolare tipo di relazione di signifcato fra le parole, che si


verifca quando due o più parole hanno la stessa forma ma signifcati diversi:
es. canto (nome): Martina studia canto da cinque anni.
canto (verbo): Io canto sempre sotto la doccia.

5. Che cosa sono i nomi forellino e ombrello?


A. Sono entrambi diminutivi. C. Sono entrambi nomi alterati.
B. Sono entrambi vezzeggiativi. D. Il primo è un nome alterato, il secondo è un nome primitivo.

Memo Alcuni suffssi, applicati a una parola, possono alterarne il signifcato,


esprimendo così una particolare sfumatura: ad esempio, un ragazzino è
un ragazzo minuto e/o molto giovane, un ragazzone è un ragazzo grande e
grosso, un ragazzaccio è un ragazzo maleducato o violento.
Bisogna tuttavia fare attenzione a quelle parole che sembrano parole al-
terate ma non lo sono, ad esempio postino (che non è un posto piccolo),
burrone (che non è il burro grande), focaccia (che non è una foca cattiva). In
questi casi si parla di falsi alterati.

152 Competenza testuale


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

1
Nome: Manuel Francesco
livello

Competenze grammaticali
6. In ciascuna delle seguenti frasi sottolinea il soggetto e, quando è sottinteso, rendilo esplicito nell’ap-
posito spazio. Attenzione: non sempre è possibile indicare il soggetto.
1. La scena si svolge in un bosco. (r. 2)
2. All’alzarsi del sipario si vedono IL FUNGO e IL FIORELLINO. (r. 2)
3. Piove. (r. 3)
4. Così tu mi ripari dalla pioggia. (r. 5)
5. Sei un vero ombrello? (r. 5)
6. Fungo. (r. 8)

Memo I verbi che indicano fenomeni atmosferici sono verbi impersonali, cioè
non rimandano a una persona che compie l’azione che essi indicano.
Si usano solo alla 3ª persona singolare.

7. Nelle due frasi Così tu mi ripari dalla pioggia (riga 5) e o fungi semplicemente da ombrello (riga 6)
che cosa introduce la preposizione da (rispettivamente articolata e semplice)?
A. un complemento d’agente e un complemento di moto da luogo
B. un complemento di causa effciente e un complemento di qualità
C. un complemento di allontanamento e un complemento predicativo
D. un complemento di causa e un complemento di fne

Leggi il seguente brano e rispondi alle domande. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto
correttamente vale 1 punto.
Era una Firebolt, la gemella della meraviglia che Harry era andato a vedere tutti i giorni a Diagon Alley.
Il manico scintillò mentre lo afferrava. Harry lo sentì vibrare e lasciò la presa: si librò a mezz’aria, da
solo, esattamente all’altezza giusta per essere inforcato.
(adattato da J.K. Rowling, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Salani)
1. Che oggetto è la Firebolt che Harry si prepara a inforcare?
A. una forca B. una palla di fuoco C. una scopa volante D. una scopa
2. Che cosa signifca l’espressione si librò?
A. si liberò B. rimase sospeso in aria C. si innalzò D. valutò
3. Nella frase Il manico scintillò mentre lo afferrava che azione esprimono i due tempi passati?
A. Il verbo scintillò al passato remoto esprime un’azione momentanea; il verbo afferrava
all’imperfetto indica un’azione vista nel suo svolgersi.
B. Il verbo scintillò al passato remoto indica un’azione vista nel suo svolgersi; il verbo afferrava
all’imperfetto esprime un’azione momentanea.
C. Il verbo scintillò al passato remoto indica un’azione sempre vera nel passato; il verbo
afferrava all’imperfetto indica un’azione vista nel suo svolgersi.
D. Il verbo scintillò all’imperfetto esprime un’azione momentanea; il verbo afferrava al passato
remoto indica un’azione vista nel suo svolgersi.
soluzioni: 1. C; 2. B; 3. A.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 1.

Competenza testuale 153


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

livello 2
TESTo 1
salvo!
Enrico vide brillare qualcosa da lontano, come una fammata. Subito dopo, ci fu uno scoppio. Restò
con il fato sospeso, terrorizzato dalla paura, incapace di muoversi, con il proiettile che puntava dritto
nella sua direzione. Il tipo grande e grosso non fece nemmeno in tempo a gridargli: “Giù!” che si sentì
acchiappare per i pantaloni. Non era una mano, non aveva niente di umano la cosa che lo stava tirando.
5 Sentì pungere i polpacci. Si girò. Era un muso. Il muso di un cane che, afferratagli la gamba, lo tirava
con forza, facendolo cadere da questa parte della barricata. Salvo! Con furia il cane si affacciò per
ringhiare agli austriaci che continuavano a fare fuoco, poi, ansimando, ridiscese. Enrico sentiva scorre-
re nelle vene una scarica di adrenalina. Si chinò. Prese la testa del cane tra le mani, commosso. Era
un labrador di pelo chiaro, proprio come i cani del padrone della fornace. Aveva occhi buoni e fedeli.
10 L’animale gli leccò le mani e la guancia, poi se ne andò.
(adattato da D. Morelli, I ragazzi delle barricate, Mursia Scuola)

Comprensione del testo


1. Nel testo che hai letto è descritta una situazione di
A. gioiosa attesa. B. spensieratezza. C. guerra. D. calma apparente.

2. La barricata (riga 6) divide


A. gruppi di italiani. B. italiani e austriaci. C. giovani e adulti. D. uomini e animali.

3. ricostruisci la vicenda nei suoi fatti principali, creando i giusti abbinamenti.


1. antefatto a. Il cane se ne va.
2. situazione iniziale b. Enrico sta lottando.
3. fatto centrale c. Infuria la battaglia tra italiani e austriaci.
4. fatto fnale d. Un proiettile rischia di colpire Enrico.
5. conclusione e. Un cane trascina Enrico in salvo.

Competenze lessicali
4. sottolinea tutte le parole del testo che si riferiscono all’area di signifcato della parola animale, cioè
che appartengono allo stesso campo semantico.

5. Che cos’è la parola labrador rispetto alla parola cane?


A. sinònimo C. ipònimo
B. iperònimo D. antònimo

Memo Le parole legate da un rapporto di somiglianza di signifcato si chiamano


sinònimi.
Le parole che esprimono signifcati opposti si chiamano antònimi o contrari.
Le parole che hanno un signifcato più ampio e più generale di altre si chia-
mano iperònimi.
Le parole che hanno un signifcato più ristretto e più particolare di altre si
chiamano ipònimi.

154 Competenza testuale


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
livello

Competenze grammaticali
6. In ciascuna delle seguenti frasi sottolinea il soggetto e, quando è sottinteso, rendilo esplicito nell’ap-
posito spazio.
1. Subito dopo, ci fu uno scoppio. (r. 1)
2. Restò con il fato sospeso. (r. 2-3)
3. Non era una mano. (r. 4)
4. Era un labrador di pelo chiaro. (r. 8-9)
5. Poi se ne andò. (r. 10)

7. individua i verbi fraseologici presenti nel testo (sono 3) e precisa se si tratta di verbi aspettuali o
causativi.

Memo Alcuni verbi, oltre ad avere un loro signifcato autonomo, possono essere
usati “al servizio” di altri verbi, con i quali costituiscono un unico predicato.
Questi verbi si distinguono in:
• verbi ausiliari (cioè “di aiuto”): essere e avere;
• verbi servili (cioè “di servizio”): dovere, potere, volere (più altri verbi come
desiderare, preferire, osare, solere ecc.);
• verbi fraseologici, che segnalano un particolare modo in cui l’azione
viene svolta:
- aspettuali: specifcano come l’azione vada collocata nel tempo (essere
sul punto di, cominciare a, cercare di, continuare a, smettere di ecc.);
- causativi: fare e lasciare (che si accompagnano a un verbo all’infnito) quan-
do esprimono un’azione fatta eseguire o lasciata eseguire dal soggetto.

8. Nel testo che hai letto le azioni


A. sono descritte con obiettività. C. sono descritte attraverso le percezioni di Enrico.
B. sono narrate in prima persona da Enrico. D. sono meno importanti delle descrizioni.

9. considera le espressioni sentì pungere (riga 5) e sentiva scorrere (righe 7-8): il verbo è lo stesso
(sentire), ma il tempo cambia. L’effetto nelle due frasi è lo stesso?
A. Sì. Il verbo sentire regge in entrambe le frasi un verbo all’infnito, che esprime un’azione contem-
poranea a quella espressa nella reggente.
B. No. Il passato remoto (sentì) trasmette al verbo pungere l’idea di un’azione rapida, istantanea;
l’imperfetto (sentiva) sottolinea per il verbo scorrere l’idea di un’azione vista nel suo svolgimento.

10. In quale delle seguenti frasi la preposizione con non introduce un complemento di modo?
A. Restò con il fato sospeso, terrorizzato dalla paura.
B. (Restò) con il proiettile che puntava dritto nella sua direzione.
C. Il muso di un cane che… lo tirava con forza.
D. Con furia il cane si affacciò per ringhiare agli austriaci.

11. Nel testo ci sono due frasi costituite da una sola parola (che non è il verbo). Esse sottolineano i mo-
menti più importanti della storia. individuale e trascrivile, rendendo esplicito il verbo di ciascuna.

Competenza testuale 155


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

TESTo 2
Di notte gli alberi hanno molta paura
La sera, quando si è fnito col lavoro, nonno mi racconta le storie. Io lo so, fuori fa buio buio, la notte
è fredda fredda, c’è un vento furioso. In quelle notti anche i monti più alti hanno paura e si stringono
più che possono alla nostra casa, alla luce delle nostre fnestre. Questo m’intimorisce e insieme mi
rallegra. Se fossi un gigante, mi metterei addosso la mia pelliccia da gigante e uscirei. E alle montagne
5 direi, col mio vocione: “Non temete, monti! Sono qua io. Venga pure il vento, l’oscurità, la tempesta di
neve: nulla io temo, e neanche voi dovete aver paura. Restate al vostro posto, non vi ammucchiate a
questo modo”. Poi, a gran passi scavalcherei i mucchi di neve, varcherei il torrente – e via per la foresta.
Perché di notte gli alberi hanno molta paura, nella foresta. Sono soli, senza nessuno che gli dica una
parola. Si gelano, quei poveri alberi nudi; in quel freddaccio, non sanno dove fccarsi. Allora io andrei
10 nel bosco, e a ogni albero batterei con la mano sul tronco, per incoraggiarlo, perché non abbia tanta
paura. Quegli alberi che in primavera non ridiventano verdi, sono certamente quelli che restano gelati
dalla paura. Noi poi li tagliamo per farne legna per il caminetto.
A tutte queste cose penso, quando nonno mi racconta le storie.
(adattato da Č. Ajtmatov, Il battello bianco. Dopo la faba, De Donato)

Comprensione del testo


1. Le parole paura (riga 2), oscurità e tempesta (riga 5) si riferiscono
A. ai racconti degli anziani.
B. alle storie raccontate dal nonno.
C. alla realtà circostante.
D. ai pensieri del bambino quando ascolta il nonno.

2. Che cosa succede al protagonista quando ascolta il nonno?


A. Ha paura.
B. Si trasforma in un gigante.
C. È intimorito e allegro al tempo stesso.
D. Pensa alla natura.

3. Perché il protagonista del racconto desidera rassicurare monti e alberi?


A. Perché si sente un gigante, più forte di loro.
B. Perché li immagina come esseri umani, soli e impauriti.
C. Perché vorrebbe anche lui essere fuori e avventurarsi nella notte.
D. Perché è contento che monti e alberi siano fuori, nel freddo della notte.

Competenze lessicali
4. Qual è il signifcato della parola varcare (riga 7)?
A. guadare C. scavalcare
B. saltare D. procedere

5. individua nel testo le parole alterate mediante l’aggiunta di suffssi (sono 3). Poi completa la tabella,
specifcando le parole primitive da cui derivano e il tipo di alterazione.
parole alterate parole primitive tipo di alterazione

156 Competenza testuale


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
livello

Competenze grammaticali
6. Nell’espressione i monti più alti (riga 2) è presente
A. un comparativo di minoranza.
B. un comparativo di maggioranza.
C. un superlativo assoluto.
D. un superlativo relativo.

7. Le espressioni buio buio (riga 1) e fredda fredda (riga 2) sono aggettivi di grado
A. comparativo di minoranza.
B. comparativo di maggioranza.
C. superlativo assoluto.
D. superlativo relativo.

8. In base alle due risposte precedenti è possibile affermare che nella fantasia del bambino
A. tutto appare minuscolo. C. tutto appare spaventoso.
B. tutto appare ingigantito. D. tutto appare tranquillizzante.

9. Nelle seguenti frasi tratte dal testo che hai letto sottolinea il pronome personale. Poi analizzalo, spe-
cifcando la persona, il numero e la funzione logica (soggetto, complemento oggetto, complemento
di termine) svolta da ciascuno di essi.
frase persona numero funzione logica
1. La sera nonno mi racconta le storie. 1ª sing. = a me, complemento di termine
2. Questo m’intimorisce.
3. Nulla io temo.
4. Neanche voi dovete aver paura.
5. Sono soli, senza nessuno
che gli dica una parola.
6. Io andrei nel bosco.
7. A ogni albero batterei con la mano
sul tronco, per incoraggiarlo.
8. Li tagliamo.

10. completa la seguente tabella, analizzando le voci verbali nella prima colonna.
voce verbale modo tempo persona numero genere forma coniugazione
fa (r. 1)
fossi (r. 4)
metterei (r. 4)
temete (r. 5)
venga (r. 5)
restate (r. 6)
varcherei (r. 7)
dica (r. 8)
abbia (r. 10)

Competenza testuale 157


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

Memo Ricorda che per analizzare una voce verbale bisogna riconoscerne:
• la persona (1ª, 2ª, 3ª) e il numero (singolare o plurale);
• il modo: i modi possono essere fniti (indicativo, congiuntivo, condizio-
nale, imperativo) o indefniti (infnito, participio, gerundio);
• il tempo (presente, passato o futuro); il tempo può essere semplice (for-
mato da una sola parola) o composto (formato da più parole);
• il genere: transitivo (quando l’azione compiuta dal soggetto transita, cioè
passa su qualcuno o qualcosa) o intransitivo (quando l’azione compiuta
dal soggetto non transita, cioè non passa su qualcuno o qualcosa);
• la forma: attiva (quando il soggetto compie l’azione espressa dal verbo),
passiva (quando il soggetto subisce l’azione espressa dal verbo), rifessiva
(quando l’azione compiuta dal soggetto ricade, si rifette sul soggetto stesso).

11. Rileggendo le voci verbali dell’esercizio precedente puoi affermare che


A. prevale il modo indicativo, che presenta fatti considerati certi e sicuri.
B. prevale il modo congiuntivo, che esprime possibilità e desiderio.
C. prevale il modo condizionale, che presenta azioni possibili solo in determinate circostanze.
D. prevale il modo imperativo, che esprime un ordine o un’esortazione.

12. Il periodo a ogni albero batterei con la mano sul tronco, per incoraggiarlo, perché non abbia tanta
paura (righe 10-11) contiene due frasi subordinate. trascrivile e specifca se si tratta di subordinate
esplicite o implicite.

13. ora osserva le differenze tra le due frasi dell’esercizio precedente e completa la tabella.
Frasi subordinate Quale elemento Qual è il soggetto? il soggetto è lo stesso
introduce la frase? della reggente?

14. Sulla base di quanto hai osservato nell’esercizio precedente è possibile affermare che
A. la forma esplicita si usa quando la subordinata ha lo stesso soggetto della reggente
B. la forma implicita si usa quando la subordinata ha lo stesso soggetto della reggente
e che
A. per e perché hanno lo stesso signifcato.
B. per e perché hanno signifcati diversi.

15. Nella subordinata perché non abbia tanta paura (righe 10-11) la parola perché può essere sosti-
tuita con
A. poiché. C. giacché.
B. affnché. D. cosicché.

158 Competenza testuale


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Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
livello

TESTo 3
alessandro magno
Devi sapere che il giovane Alessandro non era solo un guerriero coraggioso e ambizioso, ma anche
un uomo bellissimo dai lunghi riccioli neri, che per di più sapeva tutto quello che all’epoca si poteva
sapere. Infatti aveva avuto il più famoso maestro che a quel tempo si poteva trovare sulla Terra: il
flosofo greco Aristotele. Effettivamente Aristotele aveva raccolto tutto il sapere di quel tempo. Scrisse
5 di scienze naturali, di stelle, animali e piante, di storia e di politica, e di molto altro ancora.
Alessandro studiò dunque tutte queste cose, ed era sicuramente un buon allievo. Quello che leggeva
più volentieri, però, era l’Iliade di Omero, e si racconta addirittura che la notte ne tenesse sotto il cu-
scino una copia, che gli era stata regalata dal suo maestro. Eppure Alessandro non era certo un topo
di biblioteca, ma anzi era un grande sportivo. Nel cavalcare nessuno era più bravo di lui. Una volta suo
10 padre Filippo, re di Macedonia, comprò un bellissimo cavallo selvaggio che nessuno riusciva a domare.
Si chiamava Bucefalo, e disarcionava chiunque tentasse di montarlo. Alessandro però si accorse del
motivo per cui il cavallo si comportava in quel modo: l’animale aveva paura della propria ombra. Allora
girò il cavallo in direzione del sole, cosicché non potesse vedere la propria ombra proiettata sul terreno,
lo accarezzò per un po’ e infne gli saltò in groppa, cominciando a girare in tondo, applaudito dall’intera
15 corte. Da allora Bucefalo rimase il suo cavallo preferito.
(adattato da E.H. Gombrich, Breve storia del mondo, Salani)

Comprensione del testo


1. Perché Alessandro era un buon allievo?
A. Perché era il fglio del re Filippo.
B. Perché studiava con impegno le lezioni del suo maestro.
C. Perché seguiva le lezioni del miglior maestro dell’epoca.
D. Perché era più intelligente dei suoi compagni.

2. Quali erano gli interessi di Alessandro?


A. flosofa e politica
B. sport ed equitazione
C. sia gli studi sia gli sport
D. il comportamento degli animali

3. Perché Alessandro riuscì a domare Bucefalo?


A. Perché aveva osservato con attenzione il comportamento dell’animale.
B. Perché era coraggioso come nessun altro.
C. Perché era un grande sportivo.
D. Perché doveva mostrarsi degno di suo padre.

Competenze lessicali
4. Che cosa signifca la frase Alessandro non era certo un topo di biblioteca (righe 8-9)?
A. Alessandro non era brutto come chi trascorre tutto il tempo in luoghi chiusi.
B. Alessandro amava gli studi e i libri, ma non al punto da tralasciare per essi le altre attività.
C. Alessandro si consumava negli studi e il suo aspetto ne risentiva.
D. Alessandro frequentava le biblioteche, spesso infestate dai topi.
motiva la tua risposta di seguito.

Competenza testuale 159


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

5. Che cosa signifca il verbo disarcionare (riga 11)?


A. rifutare
B. far cadere
C. scuotere
D. calciare

6. L’espressione l’animale aveva paura della propria ombra (riga 12) è usata in senso letterale o in senso
fgurato? motiva la tua risposta.

Competenze grammaticali
7. Quale dei seguenti complementi non è un complemento di tempo?
A. all’epoca (r. 2)
B. a quel tempo (r. 3)
C. di quel tempo (r. 4)
D. la notte (r. 7)
motiva la tua risposta.

8. I seguenti complementi sono tutti introdotti dalla preposizione di, ma si tratta di complementi diversi.
scrivi accanto a ciascuna delle seguenti espressioni di quale complemento si tratta.
- di scienze naturali (r. 5)
- di molto altro (r. 5)
- di Omero (r. 7)
- di lui (r. 9)
- della propria ombra (r. 12)

9. Nella frase si racconta addirittura che la notte ne tenesse sotto il cuscino una copia (righe 7-8) la
parola ne svolge la funzione logica di
A. complemento di specifcazione.
B. complemento partitivo.
C. complemento di luogo.
D. complemento di argomento.

10. Nel testo che hai letto sottolinea tutti i che, distinguendo in blu i pronomi relativi (sono 6) e in rosso
le congiunzioni (sono 2).

Memo La parola che può svolgere le funzioni di:


• pronome relativo, quando sostituisce un nome evitandone la ripetizione e
mette in “relazione” due proposizioni in modo da formare un’unica frase.
es. Mi piace il vestito che indossi. (= che è pronome relativo perché unisce
le due proposizioni mi piace il vestito e indossi, sostituendo la parola il
vestito ed evitandone la ripetizione);
• congiunzione, quando dipende da verbi o locuzioni verbali e collega due
proposizioni mettendo l’una alle dipendenze dell’altra.
es. Bisogna che Carlo studi di più. (= che è congiunzione perché dipende
dal verbo bisogna e introduce una subordinata soggettiva)
So che posso contare su di te. (= che è congiunzione perché dipende dal
verbo so e introduce una subordinata oggettiva)

160 Competenza testuale


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Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
livello

TESTo 4
la cosa più importante è l’istruzione
Sebbene lavorasse alla Silo, la gigantesca fabbrica di pane di Kabul, dove sgobbava in mezzo al calore
e al rumore delle macchine, alimentando tutto il giorno gli immensi forni e i mulini, Babi aveva una
cultura universitaria. Aveva insegnato in una scuola superiore prima che i comunisti lo licenziassero –
poco dopo il colpo di Stato del 1978, circa un anno e mezzo prima dell’invasione sovietica. Babi era
5 stato molto chiaro con Laila. Sin da piccola le aveva detto che la cosa per lui più importante era la sua
istruzione, una volta che la sua incolumità fsica fosse garantita.
“So che sei ancora piccola, ma voglio che tu lo capisca bene sin d’ora” le aveva detto. “Il matrimonio
può aspettare, la scuola no. Sei una ragazza molto intelligente. Non scherzo. Puoi scegliere la professio-
ne che vuoi, Laila. Ne sono certo. E so anche che, quando questa guerra sarà fnita, l’Afghanistan avrà
10 forse più bisogno di donne che di uomini. Perché una società non ha nessuna possibilità di progredire
se le sue donne sono ignoranti, Laila. Nessuna possibilità.”
(adattato da K. Hosseini, Mille splendidi soli, Salani Scuola)

Comprensione del testo


1. Che tipo di situazione descrive il testo che hai letto?
A. fuori dal tempo
B. fabesca
C. reale
D. irreale

2. Dov’è ambientata la vicenda?


A. in Iran
B. in Iraq
C. in Unione Sovietica
D. in Afghanistan

3. Secondo Babi che cosa è più importante per una donna?


A. la bellezza
B. l’intelligenza
C. l’istruzione
D. il matrimonio

4. Secondo Babi, al termine della guerra l’Afghanistan avrà forse più bisogno di donne che di uomini
(righe 9-10) perché
A. gli uomini sopravvissuti potranno sposare più mogli.
B. le donne saranno fondamentali per formare le nuove generazioni.
C. le donne avranno le stesse opportunità lavorative degli uomini.
D. le donne dovranno essere più tutelate a causa delle diffcoltà della guerra.

Competenze lessicali
5. individua le parole che si riferiscono al campo semantico dell’istruzione e trascrivile di seguito.

Competenza testuale 161


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

6. Se per Babi istruzione vuol dire progresso allora ignoranza signifca


A. proftto. B. conservazione. C. restaurazione. D. regresso.

7. Il verbo sgobbare (riga 1) signifca


A. subire. B. lavorare. C. faticare. D. spiccare.

8. Il verbo alimentare (riga 2) è usato in senso


A. letterale. B. fgurato.
motiva la tua risposta di seguito.

Competenze grammaticali
9. Che tipo di subordinata è alimentando tutto il giorno gli immensi forni e mulini (riga 2)?
A. causale
B. fnale
C. modale
D. concessiva

10. Quale delle seguenti espressioni non è un complemento di luogo?


A. alla Silo (r. 1)
B. in mezzo al calore (r. 1)
C. in una scuola superiore (r. 3)
D. poco dopo il colpo di Stato (r. 4)
Che tipo di complemento è?

11. Quale delle seguenti proposizioni non è una subordinata temporale?


A. prima che i comunisti lo licenziassero (r. 3)
B. Sin da piccola le aveva detto (r. 5)
C. una volta che la sua incolumità fsica fosse garantita (r. 6)
D. quando questa guerra sarà fnita (r. 9)
Che tipo di proposizione è?

12. In ciascuna delle seguenti proposizioni sottolinea il soggetto e, quando è sottinteso, rendilo esplicito
nell’apposito spazio.
1. Sebbene lavorasse alla Silo (r. 1)
2. prima che i comunisti lo licenziassero (r. 3)
3. Babi era stato molto chiaro con Laila (r. 4-5)
4. sei ancora piccola (r. 7)
5. Non scherzo (r. 8)

13. Le frasi una società non ha nessuna possibilità di progredire e le sue donne sono ignoranti (righe
10-11) sono unite dalla congiunzione subordinante condizionale se, che esprime la condizione da
cui dipende l’avverarsi di quanto è espresso nella reggente. Ciò signifca che
A. se le donne non vanno a scuola è possibile che non vi sia progresso sociale.
B. se le donne non vanno a scuola è certo che non vi sarà progresso sociale.
C. se le donne non vanno a scuola è dubbio che vi sia progresso sociale.
D. se le donne non vanno a scuola è ipotizzabile che non vi sia progresso sociale.

162 Competenza testuale


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Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
livello

TESTo 5
la scuola è nella moschea
La scuola è nella moschea. Più precisamente, la moschea fa da scuola. Ci si entra togliendosi le scar-
pe. Ma qui la maggior parte dei bambini non ha scarpe. Ha i piedi sporchi coperti di polvere. La terra
è secca. I muri sono rossi.
Alcuni pellegrini, di ritorno da La Mecca, la città in cui è nata la religione musulmana, hanno disegnato
5 sulla moschea un aereo o una barca. Qualcuno vi ha disegnato un dromedario. Tempo fa, si partiva per
La Mecca su un cammello. Il viaggio durava mesi. […] L’anno scorso, solo il capo e suo nipote sono
potuti andare a La Mecca. Qui, infatti, non c’è denaro.
Tutto il villaggio aveva partecipato a una colletta per pagare il viaggio di Baba e Moha. Fu l’evento più
importante della stagione. Erano incaricati di pregare perché il villaggio fosse salvato, cioè risparmiato
10 dalla siccità e dalla carestia.
Qui, chiacchierare sotto l’albero è più importante che andare a scuola. Conosco bene questa terra;
ho rischiato di perderci gli occhi. La polvere è piena di microbi che provocano il tracoma, una malattia
degli occhi contagiosa. Io sono stato curato in città e grazie a mio zio, taxista, ho avuto la possibilità
di studiare. Ma sono stato fortunato, io, molto fortunato.
(adattato da T. Ben Jelloun, La scuola o la scarpa, Bompiani)

Comprensione del testo


1. Che cosa signifca l’espressione la moschea fa da scuola (riga 1)?
A. Signifca che non c’è la scuola ma solo la moschea.
B. Signifca che si fa scuola nella moschea.
C. Signifca che la scuola è stata abbandonata e per questo è utilizzata la moschea.
D. Signifca che i disegni sulla moschea fungono da insegnamento per i bambini.

2. Prima di entrare a scuola, la maggior parte dei bambini


A. si toglie le scarpe perché è musulmana.
B. non si toglie le scarpe perché non è musulmana.
C. non si toglie le scarpe perché non le ha.
D. si pulisce i piedi coperti di polvere.

3. Perché gli abitanti del villaggio hanno partecipato alla colletta per pagare il viaggio di Baba e Moha
a La Mecca?
A. Perché Baba e Moha sono il capo e suo nipote.
B. Perché fanno tutti parte dello stesso villaggio.
C. Perché almeno Baba e Moha possano andare a pregare per la salvezza del villaggio.
D. Perché hanno bisogno del loro aiuto.

Competenze lessicali
4. Le parole dromedario (riga 5) e cammello (riga 6) sono sinònimi perché indicano lo stesso animale.
A. Vero. B. Falso.
motiva la tua risposta di seguito.

5. Che cosa signifca partecipare a una colletta (riga 8)? scrivi la tua risposta di seguito.

6. Che cosa indica la parola tracoma (riga 12)? scrivi la tua risposta di seguito.

Competenza testuale 163


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

Competenze grammaticali
7. Il verbo essere può avere, a seconda dei casi, funzione di copula all’interno di un predicato nomi-
nale PN , di ausiliare all’interno di un predicato verbale AUS , di verbo con signifcato autonomo
AUT . Nelle seguenti frasi indica con una crocetta la sua funzione.
1. La scuola è nella moschea. PN AUS AUT
2. La terra è secca. PN AUS AUT
3. I muri sono rossi. PN AUS AUT
4. Solo il capo e suo nipote sono potuti andare a La Mecca. PN AUS AUT
5. Fu l’evento più importante della stagione. PN AUS AUT
6. Erano incaricati di pregare. PN AUS AUT
7. La polvere è piena di microbi. PN AUS AUT
8. Io sono stato curato in città. PN AUS AUT

8. Nelle frasi Ci si entra togliendosi le scarpe (righe 1-2) e si partiva per La Mecca su un cammello
(righe 5-6) la particella si attribuisce al verbo valore
A. impersonale.
B. passivante.
C. rifessivo proprio.
D. rifessivo intransitivo.

Memo Ricorda che la particella si può avere:


• valore impersonale, quando il verbo si trova solo alla 3ª persona singolare
e corrisponde a un soggetto indeterminato come uno, qualcuno, la gente ecc.
es. Si dice che Marco abbia vinto alla lotteria.
• valore passivante, quando si trova con verbi transitivi di forma attiva, alla
3ª persona singolare e plurale.
es. Si raccolgono fondi per i terremotati.
• valore rifessivo, quando si trova con verbi transitivi, alla 3ª persona sin-
golare e plurale, con un soggetto che nello stesso tempo compie e subisce
l’azione (forma rifessiva propria).
es. Claudia si lava. (= forma rifessiva propria)
Un uso della particella si simile a quello rifessivo si ha nelle forme rifessi-
ve improprie (apparente e reciproca) e con i verbi pronominali intransitivi
(o rifessivi intransitivi).
Claudia si lava i capelli. (= forma rifessiva apparente)
Claudia e Alberto si vogliono bene. (= forma rifessiva reciproca)
Claudia e Alberto si sono annoiati al cinema. (annoiarsi è la forma prono-
minale intransitiva del verbo transitivo annoiare).

9. trasforma le seguenti frasi dalla forma attiva alla forma passiva.


1. Alcuni pellegrini hanno disegnato sulla moschea un aereo o una barca.

2. Qualcuno vi ha disegnato un dromedario.

3. Conosco bene questa terra.

4. I microbi provocano il tracoma.

164 Competenza testuale


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

2
Nome: Manuel Francesco
livello

Memo Nel passaggio dalla forma attiva a quella passiva:


• il soggetto diventa il complemento d’agente o di causa effciente;
• il complemento oggetto diventa il soggetto;
• il verbo di forma attiva assume la forma passiva. Ricorda di accordare il
verbo con il nuovo soggetto.
es. Il vento percuote le piante.
soggetto verbo di forma attiva compl. oggetto

Le piante sono percosse dal vento.


soggetto verbo di forma passiva compl. di causa effciente

10. Nel testo che hai letto individua e sottolinea le congiunzioni coordinanti (sono 5). Attenzione: non
considerare le congiunzioni che uniscono elementi della stessa frase.

11. Che cosa esprime la congiunzione ma nella frase Ma sono stato fortunato, io, molto fortunato (riga 14)?
A. La felicità del protagonista per la propria fortuna.
B. L’indifferenza del protagonista per la sorte degli altri bambini.
C. La consapevolezza del protagonista della propria fortuna rispetto agli altri bambini.
D. Il senso di superiorità del protagonista rispetto agli altri bambini.

Leggi il seguente brano (tratto dal discorso pronunciato all’onu il 12 luglio 2013 da Malala Yousaf-
zai, la ragazza afghana di 16 anni che i talebani avevano cercato di uccidere perché rivendicava
il diritto all’istruzione per le donne) e svolgi gli esercizi. Poi controlla le soluzioni: ogni esercizio
risolto correttamente vale 1 punto.
Le nostre parole possono cambiare il mondo, perché siamo tutti insieme, uniti per la causa dell’istru-
zione. E se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, cerchiamo di armarci con l’arma della conoscenza
e di farci scudo con l’unità e la solidarietà.
Cerchiamo di condurre una gloriosa lotta contro l’analfabetismo, la povertà e il terrorismo; dobbia-
5 mo imbracciare i libri e le penne: sono le armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e
una penna possono cambiare il mondo. L’istruzione è l’unica soluzione. L’istruzione è la prima cosa.
1. Che cosa bisogna innanzitutto eliminare per cambiare il mondo secondo Malala?
A. il terrorismo B. l’analfabetismo C. la divisione D. la povertà
2. Malala usa parole che rientrano nel campo semantico della guerra, ma ne capovolge il signifcato,
associando un’espressione negativa a una positiva. Completa l’esercizio già avviato.
a. armarci con l’arma della conoscenza c. lotta
b. farci scudo d. le armi più potenti
3. Nella frase dobbiamo imbracciare i libri e le penne: sono le armi più potenti (riga 5) da quale
congiunzione possono essere sostituiti i due punti?
A. cioé B. quindi C. infatti D. perciò
la povertà e il terrorismo - d. i libri e le penne; 3. C.
soluzioni: 1. B; 2. a. della conoscenza - b. con l’unità e la solidarietà - c. gloriosa lotta contro l’analfabetismo,

Se hai totalizzato 3 punti su 3 passa al livello successivo, altrimenti ripassa la teoria ed esercitati ancora
con gli esercizi di livello 2.

Competenza testuale 165


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

livello 3
TESTo 1
la tutela dell’ambiente
Secondo voi è suffciente che una regola esista perché venga osservata? Basta dire di non copiare perché
i ragazzi non copino i compiti dai compagni di scuola? Non basta; qualsiasi regola, anche la legge, esiste
per davvero soltanto se le persone fanno quello che dice.
È così anche per le regole che tutelano l’ambiente: se tante persone non le osservano, l’ambiente non
5 viene rispettato, le strade sono piene di rifuti, i boschi vengono incendiati, i mari e l’aria inquinati. Le
persone dovrebbero stare molto più attente a fare la raccolta differenziata, a non buttare la carta, le
bottigliette, le lattine per strada; dovrebbero stare attente a non buttare le sigarette accese; dovrebbero
– tutte le volte che possono – non usare l’automobile, ma andare in giro a piedi o con i mezzi pubblici.
Dovrebbero anche evitare di costruire le case dove non si può, perché è pericoloso o perché si rovina il
10 paesaggio. Invece i cittadini a volte sono distratti, o sono pigri, o non pensano alle conseguenze di quello
che fanno, o fanno anche delle cose sbagliate pur di avere un vantaggio su tutte le altre persone. Non
si accorgono, però, che in questo modo fanno danni anche a loro stessi, perché vivono in un mondo più
brutto e più inquinato.
(adattato da G. Colombo, A. Sarfatti, Sei stato tu?, A. Mondadori Scuola)

Comprensione del testo


1. Che cosa si dice nel testo riguardo alle regole?
A. Le persone osservano solo le regole esistenti.
B. Le persone osservano le regole per timore delle sanzioni.
C. Le regole non esistono veramente se non vengono osservate.
D. Le regole esistono indipendentemente dal fatto che vengano osservate.

2. Che cosa si dice nel testo riguardo alla tutela dell’ambiente?


A. La tutela dell’ambiente dipende dalla severità delle leggi.
B. La tutela dell’ambiente dipende da ciascun cittadino.
C. La tutela dell’ambiente è molto diffcile, a causa del crescente inquinamento.
D. La tutela dell’ambiente è impossibile, perché i cittadini non sono sensibili a questo problema.

Competenze lessicali
3. Che cosa signifca l’espressione osservare la legge? ricava la spiegazione dal testo.

4. Il termine tutela indica la protezione imposta dalla legge nell’interesse di qualcuno o di qualcosa che
non può proteggersi da solo. Tra le parole elencate individua e barra con una crocetta quella intrusa
perché non appartiene alla stessa famiglia lessicale delle altre. Poi scrivi accanto a ciascuna di esse
la defnizione fornita dal vocabolario.
tutela
tutelare
tutina
tutor
tutore

166 Competenza testuale


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

3
Nome: Manuel Francesco
livello

Memo Ricorda che una famiglia lessicale è costituita dalle parole che nascono dalla
stessa radice mediante processi di derivazione, alterazione o composizione.
Ad esempio, le parole accartocciare, cartello, cartiera, cartolibreria, cartone,
incarto, scartare appartengono tutte alla famiglia lessicale di carta.

5. Purtroppo i cittadini non sempre rispettano le regole. collega ogni defnizione al difetto corrispon-
dente.
1. sono distratti (r. 10) a. irresponsabilità
2. sono pigri (r. 10) b. prevaricazione
3. non pensano alle conseguenze di quello che fanno (r. 10-11) c. pigrizia
4. fanno cose sbagliate pur di avere un vantaggio (r. 11) d. sbadataggine

Competenze grammaticali
6. Da quanti periodi è costituito il testo che hai letto?

7. Nelle seguenti frasi o periodi sottolinea i soggetti. Se sono sottintesi rendili espliciti.
1. Secondo voi è suffciente che una regola esista? (r. 1)
2. Basta dire di non copiare? (r. 1)
3. Non basta. (r. 2)
4. Dovrebbero stare attente a non buttare le sigarette accese. (r. 7)
5. Dovrebbero anche evitare di costruire le case dove non si può. (r. 9)
6. Non pensano alle conseguenze di quello che fanno. (r. 10-11)

8. Nel periodo Basta dire di non copiare perché i ragazzi non copino i compiti dai compagni di scuola?
(righe 1-2) la proposizione introdotta dalla congiunzione perché è una
A. interrogativa diretta. C. subordinata causale.
B. subordinata interrogativa indiretta. D. subordinata fnale.

9. Nel periodo qualsiasi regola, anche la legge, esiste per davvero soltanto se le persone fanno quello
che dice (righe 2-3) la proposizione introdotta dalla congiunzione se è una
A. reggente.
B. coordinata alla reggente.
C. subordinata alla reggente, condizionale.
D. subordinata alla reggente, interrogativa indiretta.

10. A che cosa ci si riferisce con l’espressione È così anche per le regole che tutelano l’ambiente (riga 4)?
A. Al fatto che generalmente le regole non sono rispettate.
B. Al fatto che le regole, se non sono rispettate, è come se non esistessero.
C. Al fatto che generalmente a scuola le regole non sono rispettate.
D. Al fatto che generalmente le persone trascurano le regole.

11. Nella parte centrale del testo è ripetuta più volte l’espressione Le persone dovrebbero… A che cosa
serve, in questo caso, l’uso del modo condizionale del verbo?
A. A esprimere un’opinione. C. A esprimere una richiesta in forma cortese.
B. A esprimere un dubbio. D. A esprimere un rimprovero.

Competenza testuale 167


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

TESTo 2
la baraccopoli di Dharavi
Vivo in un angolo di Mumbai1, a Dharavi, in una minuscola baracca di nove metri quadrati, senza fne-
stre né luce naturale né ventilazione, con dei pannelli di lamiera ondulata a farmi da tetto. Vibrano
con violenza ogni volta che passa il treno. Non c’è acqua corrente né fognatura. È tutto quello che mi
posso permettere. Ma non sono il solo, a Dharavi. Ci sono un milione di persone come me, compresse
5 in un triangolo di duecento ettari di distesa urbana paludosa e desolata, dove si vive come animali e
si muore come insetti. Emigranti disperati, provenienti da tutto il paese, sgomitano per un posto al
sole nella più grande baraccopoli di tutta l’Asia. Tutti i giorni ci sono risse per un centimetro di spazio,
per un secchio d’acqua, che a volte degenerano in omicidi. Gli abitanti di Dharavi provengono dagli
acquitrini polverosi del Bihar, dell’Uttar Pradesh, del Tamil Nadu e del Gujarat2. Sono venuti a Mumbai,
10 la città dell’oro, portando nel cuore il sogno di fare fortuna e vivere una vita da classi elevate.
Ma quell’oro si è trasformato in piombo tanto tempo fa. Lasciandosi dietro cuori arrugginiti e menti
in cancrena. Come la mia.
(adattato da V. Swarup, Le dodici domande, Salani)

1
Mumbai: nota fno al 1995 come Bombay, è la città più popolosa dell’India.
2
Bihar… Uttar Pradesh… Tamil Nadu… Gujarat: Stati dell’India.

Comprensione del testo


1. Che cos’è Dharavi?
A. uno Stato dell’India
B. una regione dell’India
C. una città molto ricca e popolosa
D. una baraccopoli alla periferia di Mumbai

2. Il narratore del testo che hai letto è


A. esterno alla vicenda e onnisciente.
B. esterno alla vicenda ma non onnisciente.
C. interno alla vicenda, di cui è protagonista.
D. interno alla vicenda, di cui è solo testimone.

Competenze lessicali
3. Che cosa signifca il verbo sgomitare (riga 6)?
A. sbracciarsi
B. farsi largo a gomitate
C. sopraffare
D. sbuffare

4. Che cosa simboleggia l’espressione fgurata Lasciandosi dietro cuori arrugginiti e menti in cancrena
(righe 11-12)?
A. Le speranze e le aspettative dell’autore.
B. La perdita di speranza e il degrado morale provocati dalle dure condizioni di vita nella baraccopoli.
C. Le condizioni di vita malsane dovute alla miseria e al sudiciume della baraccopoli.
D. Il degrado economico e fnanziario della baraccopoli.

168 Competenza testuale


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

3
Nome: Manuel Francesco
livello

5. Qual è il sinònimo dell’espressione in cancrena (riga 12)?


A. in diffcoltà B. in ansia C. in angoscia D. in putrefazione

Competenze grammaticali
6. Da quanti periodi è costituito il testo che hai letto?

7. Nelle seguenti frasi o periodi sottolinea i soggetti. Se sono sottintesi rendili espliciti.
1. Vivo in un angolo di Mumbai. (r. 1)
2. Vibrano con violenza ogni volta che passa il treno. (r. 2-3)
3. Non c’è acqua corrente. (r. 3)
4. Tutti i giorni ci sono risse. (r. 7)
5. Sono venuti a Mumbai. (r. 9)
6. Ma quell’oro si è trasformato in piombo. (r. 11)

8. Perché nel testo i verbi di modo fnito sono tutti al tempo presente, tranne due forme al passato
prossimo?
A. Perché il testo è una cronaca in presa diretta.
B. Perché il presente è usato al posto del passato per dare immediatezza (presente storico).
C. Perché il presente esprime un fatto sempre vero (presente atemporale).
D. Perché il presente indica uno stato o un modo d’essere che sussiste nel momento in cui si parla.

9. I due verbi al passato prossimo esprimono


A. azioni compiute in un passato recente.
B. azioni compiute in un passato remoto.
C. azioni compiute in un passato remoto, ma che hanno effetti sul presente.
D. azioni compiute nel passato, senza legami con il presente.
motiva la tua risposta di seguito.

10. Nella frase sgomitano per un posto al sole (righe 6-7) da quale proposizione subordinata potrebbe
essere sostituito il complemento per un posto?
A. causale
B. temporale
C. fnale
D. modale
riscrivi di seguito la frase, sostituendo il complemento con la proposizione subordinata adatta.

11. Le ultime due righe del testo (da Ma quell’oro...) sono costituite da tre frasi, separate da un punto
fermo. Questa suddivisione del periodo
A. è scorretta.
B. è scorretta, perché due delle tre frasi non sono autonome dal punto di vista sintattico.
C. esprime effcacemente la corruzione dilagante nella baraccopoli, i cui effetti riguardano tutti i suoi
abitanti, compreso il narratore.
D. la suddivisione del periodo in tre parti è indifferente; è una scelta stilistica compiuta dal narratore.

Competenza testuale 169


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

TESTo 3
papà, che cos’è la mafa?
Papà si mise a sedere. Avevo la netta impressione che la storia fosse arrivata a un punto molto impor-
tante. “Avrai già sentito la parola mafa.”
“Sì, papà.”
“Cosa sia la mafa te lo spiego con un esempio. Prendiamo la tua classe: quanti siete?”
5 “Ventisette.”
“Bene. La tua classe è una piccola città di ventisette abitanti, guidata dalla maestra, che detta le regole,
dice cosa bisogna fare, dà buoni voti a chi fa bene i compiti, punisce chi arriva in ritardo o non si com-
porta bene. Mettiamo ora il caso che un giorno uno studente, chiamiamolo Tonio, si presenta da te e ti
ordina: – Dammi i soldi che hai in tasca. – Non è giusto. Quei soldi sono tuoi, è la tua mancia e tra l’altro
10 ti serve per comprare le fgurine dei calciatori. Allora tu vai dalla maestra per farti difendere. La maestra
ne dice quattro a Tonio. Tonio ci riprova. Tu torni dalla maestra. La maestra porta Tonio dal preside che
lo sospende per una settimana dalla scuola. È stata applicata la legge e tu sei stato difeso giustamente.
Chiaro?”
“Chiaro” risposi.
15 “Mettiamo invece che tu non vada dalla maestra, ma, spaventato dal coltellino di Tonio, gli dia i tuoi cinque
euro. E tutti i tuoi compagni di classe fanno lo stesso. Tutti, tranne uno, che chiamiamo Simone. Lui non
ha paura, non paga, ma un giorno Tonio, che è più grande e più forte, gli lega le stringhe delle scarpe, lo
spinge giù dalle scale e Simone si rompe un braccio. Tonio dovrebbe essere punito, ma la maestra non
può farlo perché non ha visto la scena e chi l’ha vista sta zitto per paura. Così Tonio può continuare a
20 mettersi in tasca soldi non suoi. Il risultato è che nella tua classe ora esistono due leggi: quella giusta,
della maestra e del preside, l’unica che dovrebbe valere; e quella di Tonio, illegale, la legge del più forte.
A forza di accettare l’ingiustizia, non vedrai più l’ingiustizia. Non vedrai più due leggi diverse in classe:
quella della maestra, giusta, e quella di Tonio, ingiusta. No, ne vedrai una sola: quella della maestra, del
preside e di Tonio. E ubbidirai allo stesso modo. Anzi, siccome Tonio usa il coltellino e la maestra no, ub-
25 bidirai alla legge di Tonio anche a costo di andare contro la legge della maestra. È quello che è successo
nella nostra Sicilia.”
(adattato da L. Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, Rizzoli)

Comprensione del testo


1. Quale delle seguenti affermazioni è quella corretta?
A. Il potere della mafa è legale.
B. Il potere della mafa è illegale.
C. Il potere della mafa è diventato ormai legale come quello delle istituzioni.
D. Il potere della mafa appartiene ormai al passato.

2. Il comportamento di Tonio a scuola


A. dimostra che bisogna farsi rispettare dai compagni.
B. è giustifcato dalla legge del più forte.
C. dimostra che non c’è spazio per i deboli.
D. è un esempio di bullismo.

3. Come viene giudicato nel testo il comportamento di Simone?


A. Sbagliato: non bisogna fare la spia.
B. Inutile: facendo così rischia solo la propria incolumità.
C. Corretto: bisogna sempre scegliere la strada della legge “giusta”.
D. Ingenuo: non bisogna reagire davanti a chi è più forte.
motiva la tua risposta di seguito.

170 Competenza testuale


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio

3
Nome: Manuel Francesco
livello

4. Che cosa signifca il periodo Tonio dovrebbe essere punito, ma la maestra non può farlo perché non
ha visto la scena (righe 18-19)?
A. Tonio verrà punito, quando la maestra avrà visto la scena.
B. Tonio dovrebbe essere punito, sebbene la maestra non abbia visto la scena.
C. Tonio dovrebbe essere punito, ma la maestra non se ne preoccupa.
D. Tonio dovrebbe essere punito, se la maestra avesse visto la scena.

5. Nel testo si fa riferimento a due possibili tipi di legge. Quali?

6. Qual è l’insegnamento che ricavi dal testo? spiegalo con parole tue.

Competenze lessicali
7. Nella frase Avevo la netta impressione (riga 1) l’aggettivo netta signifca
A. prima.
B. precisa.
C. pulita.
D. vaga.

8. La frase la maestra, che detta le regole (riga 6) ha lo stesso signifcato di un’altra presente nel testo.
Quale?
A. la maestra… dice cosa bisogna fare.
B. la maestra… dà buoni voti a chi fa bene i compiti.
C. la maestra… punisce chi arriva in ritardo.
D. la maestra porta Tonio dal preside.

9. Quale dei seguenti verbi è un sinònimo di mettiamo (riga 8)?


A. rifettiamo
B. escludiamo
C. collochiamo
D. supponiamo

10. Che cosa signifca l’espressione La maestra ne dice quattro a Tonio (righe 10-11)?
A. La maestra punisce Tonio con un quattro.
B. La maestra fa quattro chiacchiere con Tonio.
C. La maestra interroga Tonio davanti a quattro testimoni.
D. La maestra rimprovera Tonio.

11. Per ciascuna delle seguenti parole primitive tratte dal testo, scrivi una parola derivata o alterata
seguendo le indicazioni in parentesi.
1. parola ➝ (nome alterato dispregiativo)
2. punire ➝ (nome derivato mediante suffsso)
3. maestra ➝ (verbo derivato mediante prefsso)
4. giusto ➝ (avverbio derivato mediante suffsso)
5. grande ➝ (aggettivo alterato diminutivo)

Competenza testuale 171


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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

Competenze grammaticali
12. Nella frase dice cosa bisogna fare, dà buoni voti a chi fa bene i compiti (riga 7) che cosa sono le
parole cosa e chi?
A. Sono entrambi pronomi interrogativi.
B. Sono entrambi pronomi relativi.
C. Il primo è un pronome relativo, il secondo un pronome interrogativo.
D. Il primo è un pronome interrogativo, il secondo un pronome relativo.

13. Nelle seguenti espressioni i complementi sono tutti introdotti dalla preposizione da (semplice o arti-
colata). scrivi il tipo di complemento presente in ciascuna delle seguenti espressioni.
1. guidata dalla maestra (r. 6)
2. si presenta da te (r. 8)
3. tu vai dalla maestra (r. 10)
4. lo sospende... dalla scuola (r. 12)
5. spaventato dal coltellino (r. 15)

14. riscrivi il periodo uno studente… si presenta da te e ti ordina: “Dammi i soldi che hai in tasca” (righe
8-9), passando dal discorso diretto a quello indiretto.

15. Nel periodo Mettiamo invece che tu non vada dalla maestra (riga 15) il congiuntivo vada
A. è corretto perché nella frase reggente c’è un altro congiuntivo.
B. è scorretto perché nella frase reggente c’è l’indicativo.
C. è scorretto perché si tratta di un uso colloquiale.
D. è corretto perché esprime un’ipotesi.

16. Nel periodo A forza di accettare l’ingiustizia, non vedrai più l’ingiustizia (riga 22) l’espressione a
forza di può essere sostituita da
A. cercando di.
B. smettendo di.
C. continuando a.
D. iniziando a.

17. Nella frase No, ne vedrai una sola (riga 23) ne ha la funzione di
A. complemento di specifcazione.
B. complemento oggetto partitivo.
C. complemento partitivo.
D. congiunzione coordinante negativa.

18. Nella proposizione siccome Tonio usa il coltellino (riga 24) la parola siccome può essere sostituita
da
A. sebbene.
B. poiché.
C. come.
D. quando.

172 Competenza testuale


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Cognome: Natalizio

3
Nome: Manuel Francesco
livello

TESTo 4
Genitori (defnizioni)
Secondo il mio Garzanti il genitore è semplicemente chi genera (parole testuali, controllate se non vi
fdate). Richiudendo di botto il dizionario esclamo: “Magari!” Eh già, magari fosse solo così; la cosa
però mi intriga un po’ e così lo riapro subito, scoprendo che alla voce mamma c’è scritto: donna che
ha generato fgli (daglie!). In più dicendo: che si dedica alle cure dei fgli e della casa. E qui ti volevo.
5 Si dedica alle cure dei fgli. Cosa si intende per cura? Forse quando non ti fa uscire solo perché hai
appena 37 di febbre? “No amore, stai a letto che poi peggiori”. O forse quando ti infla a forza in
bocca il terzo piatto di pasta perché se no diventi anoressica: “Che voi giovani avete il mito di quelle
della televisione e poi diventate degli stuzzicadenti: dài a mamma, mangia su”. Quando poi si vuole
comportare da amica: “A me puoi dire tutto, sai che la mamma è sempre la mamma e non ti volta mai
10 le spalle, è la tua migliore amica. Ti capisce sempre”. Per quanto riguarda le cure della casa invece a
cosa ci si riferisce? A quando apre la porta della tua camera urlando: “E questa sarebbe una camera,
forse? Questa è una stalla... è un pagliericcio!!!” Oppure quando guardandosi intorno cerca di trovare
ancora qualcosa da dire: “Tutte queste cose appiccicate al muro, che te lo dico sempre che si rovina
con le puntine. Non puoi incorniciarli questi poster? Potresti avere la cameretta tanto carina come le
15 ragazze perbene e invece no! In questo porcile ti piace stare a te”. Il problema credo non sia tanto nel
fatto che loro sono genitori: è che tu sei il fglio.
(adattato da Quello che ho da dirvi. Autoritratto delle ragazze e dei ragazzi italiani,
a c. di G. Caliceti e G. Mozzi, Einaudi)

Comprensione del testo


1. Dal testo si ricava che
A. chi scrive è un ragazzo. C. chi scrive è un genitore.
B. chi scrive è una ragazza. D. chi scrive è un insegnante.

2. Qual è la posizione di chi scrive rispetto alla defnizione di genitore presente nel dizionario?
A. per nulla concorde C. abbastanza concorde
B. poco concorde D. molto concorde
motiva la tua risposta di seguito.

Competenze lessicali
3. Che cosa signifca l’espressione mi intriga (riga 3)?
A. mi confonde C. mi stupisce
B. mi affascina D. mi incuriosisce

4. Che cosa signifca l’espressione colloquiale E qui ti volevo (riga 4)?


A. Non bisogna credere a quanto è scritto nel dizionario.
B. Bisogna leggere con attenzione le defnizioni del dizionario.
C. Bisogna verifcare le parole del dizionario alla prova dei fatti.
D. Le defnizioni del dizionario non corrispondono affatto alla realtà.

5. Che cosa signifca l’espressione colloquiale dài a mamma (riga 8)?


A. Dai ascolto a tua madre.
B. Dai soddisfazione a tua madre.
C. Dai un bacio a tua madre.
D. Dai una mano a tua madre.

Competenza testuale 173


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
competenza testuale

6. Che cosa signifca l’espressione non ti volta mai le spalle (righe 9-10)?
A. Ti guarda sempre negli occhi.
B. Non si comporta mai da vigliacca.
C. Non ti abbandona mai.
D. Non ti colpisce mai a tradimento.

7. Che cos’è un pagliericcio (riga 12)?


A. un ammasso di paglia C. un comportamento da pagliaccio
B. un materasso riempito di paglia D. una mangiatoia per animali

8. oltre a quelle già evidenziate, anche la frase In questo porcile ti piace stare a te (riga 15) è caratte-
rizzata da un tono decisamente colloquiale: rintraccia altri due esempi di un uso simile della lingua
sul piano lessicale e/o grammaticale.
1.
2.

Memo Le diverse situazioni comunicative comportano variazioni nell’uso della


lingua e livelli espressivi diversi:
• il livello formale è caratterizzato da una lingua sostenuta e accurata, da
un lessico ricercato e da una sintassi complessa;
• il livello medio è caratterizzato da espressioni di uso comune, da un lessico
ricco e vario e da una sintassi più semplice;
• il livello informale è caratterizzato da un’ampia libertà sia sintattica sia
lessicale e da un tono decisamente colloquiale.

Competenze grammaticali
9. Che cosa esprime la frase magari fosse solo così (riga 2)?
A. un desiderio realizzabile C. una possibilità nel presente
B. un desiderio irrealizzabile D. una possibilità nel passato

10. Nell’espressione stai a letto che poi peggiori (riga 6) da che cosa potrebbe essere sostituita la
congiunzione che?
A. nonostante C. per quanto
B. tuttavia D. altrimenti

11. L’espressione diventate degli stuzzicadenti (riga 8) è


A. una metàfora C. una metonìmia
B. una similitudine D. una antonomàsia

12. Che funzione hanno i due che nella frase Tutte queste cose appiccicate al muro, che te lo dico sempre
che si rovina con le puntine (righe 13-14)?
A. Hanno entrambi funzione di pronome relativo.
B. Hanno entrambi funzione di congiunzione.
C. Il primo è un pronome relativo, il secondo una congiunzione.
D. Il primo è una congiunzione, il secondo un pronome relativo.

174 Competenza testuale


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3
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livello

13. premetti alla frase Potresti avere la cameretta tanto carina come le ragazze perbene (righe 14-15)
la frase condizionale adatta.
A. Se tu mettessi in ordine.
B. Se tu mi lasciassi mettere in ordine.
C. Se tu mi aiutassi nelle faccende domestiche.
D. Se avessimo più soldi.

14. prova a spiegare con parole tue, sulla base di quanto hai capito del testo, la frase Il problema credo
non sia tanto nel fatto che loro sono genitori: è che tu sei il fglio (righe 15-16).

Leggi il seguente brano e svolgi gli esercizi, poi controlla le soluzioni: ogni esercizio risolto corret-
tamente vale 1 punto.
I ragazzi non sono cittadini meno importanti. Anzi, se si guarda al futuro sono anche più importanti
degli adulti, perché saranno loro a lavorare, a inventare e scoprire nuove cose, a creare nuove opere
d’arte quando gli adulti saranno vecchi, e il loro benessere dipenderà dalla loro capacità di far fun-
zionare bene il mondo quando saranno grandi. Però i ragazzi sono ragazzi, e prima di fare quel che
5 faranno da grandi devono imparare tante cose. Non devono soltanto conoscere le lingue, la matema-
tica e le altre scienze. Devono anche imparare a scegliere tra cose che sembrano bellissime (come
giocare a pallone o alla Playstation) ma, se fatte in continuazione, diventano dannose, e cose che
sembrano faticose e noiose, ma sono molto utili per vivere meglio. Finché sono minorenni i ragazzi
non possono votare proprio perché non hanno ancora imparato a scegliere ciò che è veramente utile.
(adattato da G. Colombo, A. Sarfatti, Sei stato tu?, A. Mondadori Scuola)
1. Perché i ragazzi minorenni non possono votare?
A. Perché non sono abbastanza intelligenti.
B. Perché sono meno importanti degli adulti.
C. Perché non sono ancora in grado di fare scelte consapevoli.
D. Perché non sono abbastanza istruiti.
2. Che cosa signifca la parola benessere (riga 3)?
A. agiatezza economica C. bontà morale
B. salute D. soddisfazione materiale e spirituale
3. Il periodo il loro benessere dipenderà dalla loro capacità di far funzionare bene il mondo quando
saranno grandi (righe 3-4) equivale a
A. Quando saranno grandi, i ragazzi faranno funzionare bene il mondo e conquisteranno il be-
nessere.
B. Quando saranno grandi, i ragazzi conquisteranno il benessere solo se saranno capaci di far
funzionare bene il mondo.
C. I ragazzi faranno funzionare bene il mondo e conquisteranno il benessere solo quando saranno
grandi.
D. I ragazzi faranno funzionare bene il mondo e conquisteranno il benessere non prima di essere
diventati grandi.
soluzioni: 1. C; 2. D; 3. B.

Se hai totalizzato 3 punti su 3 hai completato il percorso sulla competenza testuale, altrimenti ripassa la
teoria ed esercitati ancora con gli esercizi di livello 3.

Competenza testuale 175


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Classe prima
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Utzel e sua figlia povertà
C’era una volta un uomo di nome Utzel. Era molto povero ed estremamente pigro. Quando qualcuno
gli offriva un lavoro, rispondeva sempre: “Oggi no”.
“Perché oggi no?” gli chiedevano.
Lui replicava: “Perché non domani?”.
5 Utzel viveva in una capanna costruita dal suo bisnonno. Il tetto di paglia aveva bisogno di essere ripara-
to: infatti anche se dai buchi entrava l’acqua, non ne usciva il fumo della stufa. Sulle pareti deformate
crescevano i funghi; il pavimento era in uno stato pietoso. La moglie di Utzel era morta di fame; prima
di morire, però, aveva dato alla luce una bimba. Il nome che Utzel aveva scelto per la fglia era molto
appropriato: l’aveva chiamata Povertà.
10 A Utzel piaceva molto dormire. Quando non dormiva, se ne stava sdraiato su una branda sgangherata
a sbadigliare e a lagnarsi.
Utzel era un uomo piccolo, ma sua fglia Povertà, crescendo, si sviluppò in tutte le direzioni. Era alta,
robusta e pesante. A quindici anni, doveva abbassare la testa per passare dalla porta. I suoi piedi
erano grandi quanto quelli di un uomo ed estremamente grassi. Gli abitanti del villaggio sostenevano
15 che più Utzel diventava pigro, più Povertà cresceva.
Utzel non voleva bene a nessuno, ma adorava la fglia. Sognava a occhi aperti che un giovane ricco si
sarebbe innamorato di lei e l’avrebbe sposata, prendendosi cura della moglie e del suocero. Purtroppo,
nessun giovane del villaggio mostrava il minimo interesse verso Povertà. Quando il padre la sgridava
perché non si faceva amici e non usciva con i ragazzi, Povertà diceva: “Come posso uscire vestita di
20 stracci e a piedi nudi?”.
Un giorno, Utzel venne a sapere dell’esistenza di un istituto caritatevole che prestava denaro ai poveri,
i quali potevano restituirlo in piccole rate e in un lungo lasso di tempo. Anche se era molto pigro, Utzel
fece un grande sforzo, si alzò, si vestì e si recò all’istituto. “Vorrei farmi prestare cinque gulden” disse
al funzionario di turno.
25 “Che cosa intendi fare con il denaro?” gli chiese l’uomo. “Concediamo prestiti solo per fni pratici.”
“Voglio far fabbricare un paio di scarpe per mia fglia” spiegò Utzel. “Se Povertà avrà un paio di scarpe,
potrà uscire con i ragazzi del villaggio, e qualche giovanotto abbiente si innamorerà sicuramente di lei.
Quando si saranno sposati restituirò i gulden.”
Il funzionario ci pensò su. Le probabilità che qualcuno si innamorasse di Povertà erano molto basse.
30 Utzel però sembrava così disperato che l’uomo decise di concedergli il prestito.
Qualche mese prima, Utzel aveva già tentato di commissionare un paio di scarpe per la fglia. Sandler,
il calzolaio, aveva perfno preso le misure di Povertà, ma poi aveva chiesto di essere pagato in anticipo.
Dall’istituto di carità Utzel andò direttamente dal calzolaio e gli domandò se avesse ancora le misure
dei piedi di Povertà.
35 “Anche se le avessi, che cosa potrei farci?” rispose Sandler. “Il mio compenso è di cinque gulden, che
voglio ancora in anticipo.”
Utzel tirò fuori i cinque gulden e li diede a Sandler. Il calzolaio aprì un cassetto e tirò fuori l’ordinazione
per le scarpe di Povertà. Gli promise che gliele avrebbe consegnate entro una settimana.
Il venerdì successivo Utzel sentì bussare alla porta ed entrò Sandler con le scarpe. Quando Povertà
40 vide il calzolaio con il paio di scarpe nuove in mano, lanciò un grido di gioia. L’uomo le porse le scarpe,
dicendole di provarle: ahimè, non riuscì a inflarsele per via dei piedi paffuti. Dal giorno in cui il calzolaio
le aveva preso le misure, i piedi di Povertà erano ingrassati ulteriormente. La ragazza lanciò un altro
urlo, stavolta di disperazione. Utzel era costernato. Anche Sandler per un po’ sembrò confuso. Poi si
informò: “Utzel, dove hai preso i cinque gulden?”.

176 Classe prima


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45 Utzel gli spiegò che li aveva ottenuti in prestito dall’istituto di carità, rilasciando una cambiale.
“Allora hai un debito!” esclamò Sandler. “E questo ti rende più povero di quanto non fossi un paio
di mesi fa. Siccome sei ancora più povero, Povertà è cresciuta e – ovviamente – i suoi piedi si sono
sviluppati con lei. C’è solo un modo per uscirne, che tu vada a lavorare. Prendendo un prestito ci si
impoverisce, lavorando ci si arricchisce.”
50 L’idea di lavorare non attirava nessuno dei due, tuttavia era ancora peggio avere un paio di scarpe nuove
e andare in giro scalzi. Sia Utzel che Povertà decisero che avrebbero cercato un’occupazione. Utzel
trovò lavoro come portatore d’acqua e Povertà come serva. Per la prima volta nella loro vita, lavorarono
diligentemente. Erano talmente occupati che non pensarono più alle scarpe nuove. Poi, una mattina,
Povertà decise di provarle di nuovo. Detto fatto. I suoi piedi ci scivolarono dentro senza alcuna diffcoltà.
55 Alla fne, Utzel e Povertà compresero che tutto ciò che un uomo possiede se lo guadagna col lavoro:
standosene a letto o oziando, non avrà niente.
Povertà perse ancora peso, si fece confezionare abiti nuovi e prese ad agghindarsi come tutte le ragazze
del villaggio. Il suo aspetto migliorò notevolmente e un giovanotto iniziò a corteggiarla.
Con il passare degli anni, Utzel divenne così rispettato da essere nominato direttore dell’istituto di
60 carità da cui aveva ottenuto il prestito. Appesa a una parete del suo uffcio c’era la corda con la quale
Sandler aveva preso le misure del piede di Povertà, e sopra un detto incorniciato: “Non rimandare a
domani quello che puoi fare oggi”.
(adattato da I.B. Singer, Storie per bambini, Mondadori)

a1 per quale motivo Utzel è molto povero?


a. Perché è rimasto vedovo.
B. Perché non riesce a trovare lavoro.
C. Perché non ha voglia di lavorare.
D. Perché si ritiene sfortunato.

a2 alla riga 6 la particella ne è riferita a


a. dai buchi.
B. l’acqua.
C. il tetto.
D. il fumo.

a3 Alla riga 11 con quale dei seguenti verbi si può sostituire lagnarsi?
a. rimpiangere
B. lamentarsi
C. riposarsi
D. reclamare

a4 Per quale ragione, secondo gli abitanti del villaggio, Povertà continua a crescere e a ingrassare?

a5 Chi è il suocero di cui si parla alla riga 17? scrivilo qui di seguito.

a6 Qual è il fne ultimo per cui Utzel si fa prestare del denaro?


a. Rendere felice la fglia, facendole un regalo.
B. Comprare un paio di scarpe alla fglia, così da mandarla a lavorare.
C. Consentire alla fglia di frequentare i giovani del villaggio, così da trovarsi un marito.
D. Premiare la fglia per i suoi sacrifci e dimostrarle il suo amore.

Classe prima 177


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a7 In che modo può essere restituito il denaro ricevuto in prestito dall’istituto di carità (riga 22)?
a. In piccole quote distribuite in un ampio periodo di tempo.
B. In più volte, ravvicinate le une alle altre.
C. Anche dopo un lungo periodo di tempo, ma in un’unica volta.
D. In piccole quote da distribuire nell’arco di un mese.

a8 perché il funzionario concede il prestito a Utzel?


a. Perché prova pena per Povertà.
B. Perché è convinto delle motivazioni di Utzel.
C. Perché si lascia impietosire dalle condizioni di Utzel.
D. Perché si fda delle promesse di Utzel.

a9 il termine costernato nella frase Utzel era costernato (riga 43) signifca
a. arrabbiato.
B. addolorato.
C. confuso.
D. deluso.

a10 In che modo Sandler si spiega la crescita dei piedi di Povertà? Scrivilo qui di seguito.

a11 Perché Utzel e Povertà si convincono a cercare un lavoro?


a. Perché devono restituire i cinque gulden presi in prestito.
B. Perché capiscono che, per le persone, il lavoro è l’unica fonte di guadagno.
C. Perché si rendono conto che persino gli animali sono laboriosi.
D. Perché vogliono che Povertà dimagrisca, così che possa indossare le scarpe.

a12 Il racconto si conclude con un detto. Quale altro proverbio sarebbe adatto a riassumere l’insegna-
mento della storia?
a. Chi cerca trova.
B. Fidarsi è bene, non fdarsi è meglio.
C. Chi troppo vuole nulla stringe.
D. Con niente non si fa niente.

a13 il racconto presenta le caratteristiche di


a. una favola.
B. una faba.
C. un mito.
D. una cronaca.

a14 su quale struttura narrativa è costruito il racconto?


a. Situazione iniziale positiva – incidente del protagonista – lieto fne.
B. Situazione iniziale negativa – azioni del protagonista e dei suoi aiutanti – lieto fne.
C. Situazione iniziale negativa – magia – lieto fne.
D. Situazione iniziale positiva – tranello – lieto fne.

a15 Quale ruolo svolge nel racconto il calzolaio sandler?


a. protagonista C. aiutante
B. antagonista D. donatore

178 Classe prima


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brano 2 - testo espositivo scarica il testo


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non fidatevi di Dumbo, bambi e Yoghi


Elefanti, cerbiatti, orsi: tra gli animali l’aspetto bonario spesso inganna. E chi ha l’aspetto truce spesso
nasconde un cuore d’oro
milano - Una volta assistetti a uno spettacolo straordinario. Vidi una sorta di fachiro che, tra
il raccapriccio generale, si faceva racchiudere in una bara di vetro con un centinaio di serpenti
velenosi. Gli ofdi gli passeggiavano sul corpo e sul viso, lo ispezionavano con la bifda lingua,
ma alla fne non successe niente. Dopo una mezz’oretta quel tizio se ne uscì tra gli applausi.
5 Certo è che nessuno dei presenti si sarebbe mai sognato di fare una cosa simile, così come
a nessuno verrebbe in mente di immergersi in acque affollate di piranha o di accarezzare una tigre o
una vedova nera. Perché, allora, capita che persone normali si mettano in situazioni di grave rischio
con animali altrettanto potenzialmente pericolosi? La risposta è quasi sempre questa: certi animali,
contrariamente ad altri, si sono fabbricati un’immagine amichevole al punto tale da indurre molta
10 gente ad avvicinarli senza alcuna prudenza. Noi li consideriamo amici, ma in realtà di loro non cono-
sciamo nulla. Semplicemente di loro ci siamo costruiti un’immagine generica che è stereotipata, in
defnitiva falsa.

i GriZZlY non sono YoGHi - Il caso più clamoroso è quello dei grandi orsi bruni, primo fra tutti il
grizzly, che nei parchi americani ogni anno mietono vittime perché la gente li avvicina fduciosa, condi-
15 zionata da immagini letterarie, come il saggio Baloo di Kipling o i personaggi dei cartoni animati tipo
Yoghi e Bubu. È evidente, non c’è niente di male in questi melensi personaggi di fantasia; certo è che
non bisognerebbe cadere nella trappola di scambiare le invenzioni con la realtà. E invece purtroppo
succede, perché nei grandi parchi americani, e non solo, gli orsi hanno appreso ad avvicinarsi alle
aree da picnic per raccattare gli avanzi nei cassonetti, e così mietono vittime tra i turisti più fduciosi
20 e disinvolti.

Gli attaCCHi Di DUmBo - Anche gli elefanti si sono costruiti un’ingannevole immagine di garantita
mitezza. Così, sia in Asia che in Africa, non rare sono le loro vittime tra i turisti che s’avvicinano ai
branchi per osservarli e per fotografarli. Può anche essere, pure in questo caso, che siano stati
suggestionati dalla bella storia di Dumbo, l’elefantino volante, della sua mamma e delle sue zie sim-
25 paticamente brontolone. Ma questa è soltanto una storia tipicamente disneyana. Perché gli elefanti,
quelli veri, sono tutt’altra cosa. Possono attaccare con determinazione esseri umani e, pertanto, con
loro la prudenza dovrebbe essere d’obbligo. Quanto ai motivi di questi attacchi, è noto che gli elefanti
maschi vanno incontro a una condizione detta musth, legata alla riproduzione e provocante irrequie-
tezza e irascibilità. Quando si trovano in questo stato basta davvero poco per provocare una carica.
30 Inoltre gli elefanti, che hanno una memoria formidabile, se per qualche motivo sono stati infastiditi
da un essere umano, il che purtroppo capita spesso, poi includono per sempre la nostra immagine
tra quelle dei nemici. Così talora va a fnire, apparentemente senza nessun motivo, che perfno le
solitamente miti elefantesse possano trasformarsi in terribili macchine da guerra.

periColoso anCHe BamBi - Anche certi animali di casa nostra possono nascondere, sotto un’appa-
35 rente dolcezza, un pericolo. Primo fra tutti il capriolo che, con quella sua aria da Bambi, può rivelarsi
oltremodo aggressivo, specialmente se ha imparato a conoscere l’uomo fn da piccolo. Non prova al-
lora alcun timore e, con le sue corna afflate come stiletti, può aggredirlo ferendolo anche gravemente.

i Finti Cattivi - Esiste anche, c’era da aspettarselo, il fenomeno opposto, cioè animali che, senza
ragione, vengono temuti e perfno perseguitati. È il caso dei pipistrelli, che pagano amaramente la
40 leggenda di Dracula e il fatto che esista una specie sudamericana che effettivamente si nutre di
sangue. Vi sono poi i tanti serpenti non velenosi che vengono temuti e ammazzati perché, quando

Classe prima 179


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si tratta di questi rettili privi di zampe, veramente si fa d’ogni erba un fascio. E che dire degli innocui
avvoltoi che pagano il loro aspetto falsamente rapace? E dello squalo balena che è grande sì, ma
che, nutrendosi di plancton, non sarebbe in grado di aggredire niente di più grande di un pesciolino?
45 Esistono insomma buone o cattive fame che niente hanno a che fare con l’effettiva pericolosità delle
specie coinvolte. Senza contare che gli animali, per loro natura, non sono né buoni né cattivi. Se si
vuole instaurare con loro un qualche rapporto – il che può essere bellissimo – occorre comunque
conoscerli bene e in ogni caso rispettarli. E non è leggendo fantastiche storie o guardando i cartoni
che si acquisisce tutto ciò.
(adattato da D. Mainardi, in «Corriere della Sera», 19 aprile 2006)

b1 il testo che hai letto è


a. un racconto sugli animali. C. una pagina di un libro di scienze.
B. la voce di una enciclopedia scientifca. D. un articolo di giornale.

b2 Come reagisce il pubblico quando il fachiro si fa rinchiudere in una bara di vetro con i serpenti
velenosi?
a. È incuriosito. C. È inorridito.
B. È elettrizzato. D. È ammirato.

b3 Che cosa sono gli ofdi (riga 3)? Nelle prime righe del testo l’autore li nomina utilizzando un sinonimo,
quale? scrivilo qui di seguito.

b4 il dizionario dice che la parola bifda (riga 3) deriva dal latino ed è composta da bi- (“in due”) e -fdus
(da fndere, “spaccare”, “dividere”). Dall’aggettivo bifda capiamo quindi che la lingua dei serpenti
a. ha due aperture. C. ha due facce.
B. è divisa in due parti. D. ha due fronti.

b5 per quale motivo, secondo l’autore, a nessuno verrebbe in mente di immergersi in acque affollate
di piranha (riga 6)?
a. Perché è risaputo che si tratta di animali pericolosi.
B. Perché si crede, erroneamente, che non siano amichevoli.
C. Perché in genere le persone mancano di coraggio.
D. Perché molte persone sono prevenute nei loro confronti.

b6 alle righe 8-10 l’autore afferma che


a. molte persone avvicinano animali potenzialmente pericolosi perché pensano che siano innocui.
B. molti animali erroneamente considerati pericolosi si sono semplicemente fatti “una cattiva fama”.
C. certi animali sono solo apparentemente pericolosi, in realtà sono amichevoli.
D. molte persone sono attratte da animali potenzialmente pericolosi perché amano il rischio.

b7 il pronome li nella frase Noi li consideriamo (riga 10) è riferito a


a. amici. B. noi. C. certi animali. D. molta gente.

b8 Quale insegnamento viene dato nel paragrafo I grizzly non sono Yoghi?
a. Nei parchi americani la gente avvicina fduciosa i grizzly.
B. Non bisognerebbe cadere nella trappola di scambiare le invenzioni con la realtà.
C. Baloo, Yoghi e Bubu sono personaggi di fantasia.
D. Gli orsi hanno imparato ad avvicinarsi alle aree da picnic per raccogliere gli avanzi nei cassonetti.

180 Classe prima


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b9 Alla riga 14 qual è il soggetto del verbo mietono? scrivilo qui di seguito.

b10 a che cosa possono essere dovute le aggressioni che gli elefanti muovono agli uomini?
a. A un particolare stato di irritabilità degli elefanti maschi.
B. A una reazione di autodifesa degli elefanti.
C. A una forma di vendetta degli elefanti verso i turisti.
D. A una malattia degli elefanti.

b11 Alla riga 28 il participio presente provocante può essere sostituito da


a. in quanto provoca. C. dal momento che provoca.
B. poiché provoca. D. che provoca.

b12 Alla riga 34 con l’espressione animali di casa nostra si intendono gli
a. animali domestici.
B. animali che vivono sul territorio italiano.
C. animali da appartamento.
D. animali da allevamento.

b13 Alla riga 37 a che cosa vengono paragonate le corna del capriolo?
a. a degli stiletti C. a un coltello
B. a una spada D. a un uncino

b14 perché, secondo l’autore, molti animali vengono ingiustamente perseguitati e temuti?
a. Perché ci si lascia ingannare dal loro brutto aspetto.
B. Perché molte persone credono alle storie che vedono nei cartoni animati.
C. Perché si sono diffuse delle false credenze su di loro.
D. Perché molte persone non sanno relazionarsi con gli animali.

b15 Quali, tra gli animali citati nel testo, è opportuno temere e quali no? Barra la casella opportuna.
da temere da non temere
a. pipistrello
b. serpente velenoso
c. serpente non velenoso
d. elefante
e. orso bruno
f. tigre
g. piranha
h. squalo balena
i. vedova nera
l. capriolo
m. avvoltoio

Classe prima 181


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b16 Quale insegnamento viene dato nella parte fnale del testo a proposito del rapporto con gli animali?
Scrivilo di seguito ricopiando le parole del brano.

Quesiti grammaticali
C1 nel seguente dialogo mancano gli accenti. Quanti? individua e sottolinea le parole che necessitano
di un accento e indica poi la risposta corretta.
“Dov’e Marco?”
“E su in solaio con il papa, che gli da una mano a cercare la sua vecchia scatola di macchinine.”
“Ma la scatola e li nell’armadio, non la vedi?”
a. 4
B. 5
C. 6
D. 7

C2 in ciascuno dei seguenti elenchi, c’è una parola con un signifcato più ampio e più generale che
include quello delle altre. Indicala barrando la relativa casella.
a. arancia mela frutta uva pera
b. felino pantera tigre gatto ghepardo
c. pino larice abete conifera cipresso
d. alluminio ferro rame piombo metallo
e. fagiolo legume pisello lenticchia fava
f. indaco lilla colore amaranto ocra

C3 Quale tra le seguenti parole è un derivato del nome mente?


a. menta
B. mento
C. mentino
D. mentale

C4 In quale delle seguenti frasi il verbo essere è usato come ausiliare?


a. Questa sarà una settimana molto impegnativa.
B. La nostra proposta non fu accettata.
C. I bambini sono in camera loro.
D. Briciola è un gattino affettuoso e vivace.

C5 in quale delle seguenti frasi la parola la è usata come pronome?


a. Elena? La chiamo più tardi.
B. Dov’è la chiave del cancello?
C. Carla, puoi ritirare la posta?
D. Luigi ha sempre la risposta pronta.

182 Classe prima


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C6 nelle frasi Nella hall dell’albergo sono stati ammassati tutti i bagagli. Questi sono stati poi caricati
sul pullman, a che cosa si riferisce il pronome questi? scrivilo di seguito.

C7 A partire dalla seguente espressione, scegli fra le quattro proposte quella che è indispensabile per
completare il signifcato del verbo.
La dottoressa Bianchi ha preparato…
a. la ricetta.
B. ieri.
C. per noi.
D. immediatamente.

C8 nella frase Le strade sono bloccate per la neve che cosa indica la preposizione per ?
a. luogo
B. scopo
C. mezzo
D. causa

C9 Considera la frase Benché fossero stanchi, tutti tornarono a casa tardi e indica la categoria gram-
maticale alla quale appartengono le parole elencate nella tabella.
congiunzione preposizione avverbio pronome
benché
tutti
a
tardi

C10 in quale delle seguenti frasi la parola risotto svolge la funzione di soggetto?
a. Chi ha preparato questo ottimo risotto?
B. Ho comprato i funghi per il risotto.
C. Nella pentola c’è un risotto fumante!
D. Ho preparato un piatto milanese: ossibuchi con risotto.

Nel ME•book trovi altre due Prove,


una per la classe prima
e una per la classe seconda

Classe prima 183


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Classe terZa
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la cura contro i topi
Davanti ai topi la mamma diventava debole e perdeva completamente il controllo. Le bastava veder
guizzare qualcosa sul pavimento e subito con un grido interrompeva le sue occupazioni, quali che
fossero – magari lasciando cadere l’oggetto che aveva in mano in quel momento – e poi scappava via
strillando, e nel fare questo, certo per sfuggire al nemico, si muoveva a zig-zag per la stanza in maniera
5 curiosissima. A ciò ero avvezzo da sempre; da quando avevo memoria, mi era capitato molte volte di
assistere a simili scene, ma fntanto che c’era mio padre la cosa non mi aveva coinvolto più di tanto,
lui era felice di proteggerla e sapeva come fare per calmarla. In men che non si dica mio padre riusciva
a far sparire il topo e a prendere la mamma fra le braccia, sollevandola da terra e portandola in giro
per la stanza come una bambina, e intanto le sussurrava qualcosa che riusciva a tranquillizzarla. In
10 quei frangenti faceva, direi quasi, due facce diverse: una seria, con la quale dimostrava di riconoscere
lo spavento di lei e di condividerlo, e una divertita, che prometteva una risoluzione e forse era anche
destinata a noi bambini. Una nuova trappola per i topi veniva quindi collocata con grande circospezione
e solennità, e lui prima di tutto la faceva vedere ben bene alla mamma vantandone l’effcacia e lodando
quell’irresistibile pezzo di formaggio che c’era dentro, e poi le dava un paio di dimostrazioni pratiche di
15 come era sicura la molla che la chiudeva. Allora d’un tratto, così com’era venuto, lo spavento svaniva.
La mamma, di nuovo in piedi, diceva ridendo: “Che cosa farei senza di te, Jacques!”.

A Vienna, quando mio padre non c’era più, tentai di assumermi io la sua parte, ma era diffcile. Prima
di tutto non potevo prendere la mamma in braccio perché ero troppo piccolo, poi non avevo le sue
parole, e infne sui topi non avevo lo stesso potere che aveva lui: la bestiola saettava su e giù per la
20 stanza per un bel po’ prima che io riuscissi a sbarazzarmene. Così da principio tentai di far scappare
la mamma in un’altra stanza, ma non sempre ci riuscivo, dipendeva dall’intensità del suo panico, che
cambiava di volta in volta. Ogni tanto perdeva talmente la testa che restava proprio nella stanza dove
il topo si era fatto vedere, e allora mi toccava una bella fatica, perché i suoi spostamenti a zig-zag si
incrociavano con quelli del topo.

25 In luogo delle spiegazioni che io più tardi pretendevo, la mamma mi forniva soltanto lunghe storie riguar-
danti la sua adolescenza: come usasse saltare sulla tavola, da cui poi non voleva più ridiscendere, come
con la sua paura contagiasse le due sorelle maggiori, che avevano anch’esse l’abitudine di mettersi a
correre in lungo e in largo per la stanza, così che alla fne si rifugiavano tutte sulla stessa tavola e se
ne stavano appollaiate lì sopra, una accanto all’altra, mentre uno dei fratelli diceva: “Devo per caso
30 salire anch’io a farvi compagnia?”. Di spiegazioni non ne dava e nemmeno cercava di trovarne, voleva
semplicemente trasformarsi di nuovo nella ragazzina di un tempo e non c’era che la comparsa di un
topo a offrirle questa opportunità.

Quanto più diventavo grande, tanto più mi vergognavo della metamorfosi che si verifcava in lei quando
era assalita dalla paura dei topi. Così una volta, di punto in bianco, le dissi che mi era capitata una
35 cosa straordinaria di cui volevo parlarle subito: su, nella mia piccola mansarda, c’era stato un raduno
di topi. Si erano incontrati al chiarore del plenilunio, erano parecchi, sicuramente una buona dozzina, e
muovendosi in circolo si erano messi a ballare. Dal mio letto avevo potuto seguire benissimo tutta la
scena, osservando ogni particolare, la notte era chiara e limpida, sicuro, era proprio una danza, ballavano
in tondo girando sempre nello stesso senso, e fra loro c’era una mamma sorcia che si teneva il suo
40 piccolo in bocca e partecipava anche lei alla danza. Bisognava vedere com’era grazioso quel topino che
lei si teneva a metà fra i denti, ma io avevo avuto l’impressione che quel girotondo della madre insieme

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agli altri non piacesse tanto al topolino, che a un certo punto si era messo a squittire pietosamente e
aveva continuato a squittire, sempre più forte, e poiché la madre, completamente assorta nella danza,
non voleva interrompersi, aveva strillato ancora più forte, fno a quando lei, incerta, forse un po’ di
45 malavoglia, era uscita dal cerchio e si era messa in disparte, sempre però nel fascio della luce lunare,
e lì aveva cominciato ad allattare il piccolo. Un vero peccato che non li avesse potuti vedere anche lei,
dissi alla mamma, parevano proprio degli esseri umani, la madre che offriva il seno al piccino.
La mamma mi interruppe per domandarmi concitata se di questo episodio avessi parlato con qualcuno.
No, naturalmente no, una cosa simile non la si poteva raccontare, nessuno mi avrebbe creduto. “Dunque
50 lo sai anche tu che la tua storia è veramente strana. Te la sei sognata.” Eppure, nonostante il dubbio
che esprimeva, compresi che avrebbe preferito prenderla sul serio. La mamma sorcia che allattava il
piccolo l’aveva profondamente colpita, cominciò a chiedermi particolari, e quanto più precisavo le mie
risposte, tanto più avevo la sensazione che la cosa fosse proprio vera, pur essendo perfettamente
consapevole di averla inventata io da cima a fondo. Lei, che provava una sensazione molto simile alla
55 mia, mi raccomandò di non farne parola con gli altri della casa. Aggiungendo ancora dettagli rafforzai
la sua convinzione. Ci accordammo di tenere la cosa per noi. E al prossimo plenilunio dovevo scriverle
che cosa era accaduto.

In questo modo si dissolse il terrore che la mamma aveva dei topi. Anche negli anni che seguirono
mi guardai bene dal confessarle che quella storia l’avevo inventata io di sana pianta. Lei cercò in vari
60 modi di scardinarla, ora facendo dell’ironia sulla mia grande capacità immaginativa, ora mostrandosi
preoccupata dell’aspetto bugiardo del mio carattere. Ma io restai irremovibile e continuai a sostenere
che così e non diversamente avevo visto quella scena, quell’unica volta però.
Nessun plenilunio riportò più i topi a danzare nella mia mansarda, forse quella volta si erano sentiti
osservati e avevano pensato bene di trasferire i loro rituali in un angolo della casa meno esposto al
65 pericolo.
(adattato da E. Canetti, La lingua salvata, Adelphi)

a1 il racconto presenta le caratteristiche


a. di una cronaca.
B. di una pagina di diario.
C. di un testo autobiografco.
D. di un racconto di fantasia.

a2 all’inizio del racconto


a. viene presentato il problema intorno a cui si sviluppa la vicenda.
B. vengono presentati i protagonisti del racconto.
C. vengono introdotti luogo e tempo in cui si svolge la vicenda.
D. viene proposta una rifessione sul carattere della mamma.

a3 Che cosa indicano i gerundi lasciando (riga 3) e strillando (riga 4)?


a. uno scopo
B. una condizione
C. un modo
D. un tempo

a4 Alla riga 5 con quale altra parola si può sostituire il termine avvezzo?
a. viziato
B. educato
C. allenato
D. abituato

Classe terza 185


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a5 Con quale intento il padre, quando interviene per calmare la mamma, ha contemporaneamente
due espressioni (righe 10-12)? Scrivilo di seguito.
- Espressione seria per:
- Espressione divertita per:

a6 perché il padre, nel collocare una nuova trappola, si muove con grande circospezione e solennità
(righe 12-13)?
a. Lui stesso è spaventato e si muove con molta attenzione.
B. Vuole dare importanza a quel momento, tranquillizzando così la mamma.
C. Vuole dimostrare alla mamma che lui non ha paura, che è tranquillo.
D. Cerca di far divertire la mamma, assumendo un’espressione seria e attenta.

a7 Da quali espressioni del brano possiamo capire che il ragazzo è diventato presto orfano di padre?
scrivile di seguito ricopiandole dal testo.

a8 Alle righe 20-21 il narratore-protagonista dice: Così da principio tentai di far scappare la mamma
in un’altra stanza, ma non sempre ci riuscivo. per quale motivo il protagonista non sempre riesce a
far scappare la madre in un’altra stanza della casa?
a. Perché la mamma ha talmente paura che non fa cose razionali.
B. Perché il topo corre a zig-zag, tagliando la strada alla mamma.
C. Perché la mamma si muove in modo insensato, intralciando la strada al topo.
D. Perché la mamma non si convince che è meglio spostarsi.

a9 il narratore-protagonista afferma che la mamma, alle sue pretese di spiegazioni, non ha mai dato
alcuna risposta (righe 25-26), preferendo invece raccontare episodi della sua adolescenza. Secondo
lui ciò avviene perché
a. non possono esserci risposte razionali al comportamento eccessivamente emotivo della mamma.
B. per la mamma qualsiasi occasione è buona per parlare della sua adolescenza.
C. la mamma non ha alcuna intenzione di far vedere che ha paura dei topi.
D. la mamma coglie quelle occasioni per rivivere alcuni episodi della sua adolescenza.

a10 Alla riga 29 la parola mentre indica che tra ciò che viene detto prima e ciò che viene detto dopo c’è
un rapporto di
a. opposizione.
B. causa-effetto.
C. contemporaneità.
D. consequenzialità.

a11 A che cosa è dovuto il senso di vergogna che prova il narratore-protagonista (riga 33), quando la
madre è assalita dalla paura dei topi?
a. Al cambiamento che avviene nel comportamento della madre.
B. Alla preoccupazione espressa dalla madre.
C. Alla profonda tristezza che assale la madre.
D. Alla sua impotenza di fronte alla paura della madre.

a12 Che cosa signifca plenilunio (riga 36)? Scrivila di seguito.

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a13 il narratore-protagonista inventa la storia del raduno dei topi con l’intento di tranquillizzare la mam-
ma. Quale aspetto degli animali vuole in particolare mettere in evidenza con questo racconto?
a. Che i topi ballano e giocano e non fanno male a nessuno.
B. Che i topi hanno comportamenti e sentimenti umani.
C. Che i topi sono esseri graziosi e allegri.
D. Che i topi con la luna piena si riuniscono per una danza rituale.

a14 Alla riga 39 quale parola è sostituita dal pronome loro? scrivila di seguito.

a15 Come reagisce la madre al racconto sul raduno dei topi?


a. Non crede alle parole del fglio e gli raccomanda di non raccontarlo a nessuno.
B. Rimane molto colpita dal racconto, che non esita a considerare vero.
C. Pensa che il fglio si sia inventato tutto e si vergogna di lui.
D. Pur rimanendo perplessa, vuole credere al racconto del fglio.

a16 Alla riga 62 la congiunzione però può essere sostituita da


a. tuttavia. B. ma. C. invece. D. anzi.

a17 Che cosa avviene negli anni che seguono, superata la paura dei topi?
a. L’episodio del raduno viene completamente dimenticato e la situazione si normalizza.
B. Il fglio cerca più volte di far capire alla madre che la storia del raduno è una pura invenzione,
ma lei continua a crederci.
C. La mamma cerca più volte di far riconoscere al fglio che si è inventato quella storia, ma lui
nega sempre.
D. Il fglio continua ostinatamente a ripetere che la storia del raduno non solo è vera, ma si è
ripetuta più volte.

a18 Con quale di questi aggettivi defniresti il fnale del racconto?


a. amaro
B. ironico
C. malinconico
D. comico

a19 nel testo l’autore, per indicare il topo femmina, usa per due volte la stessa espressione. Quale?

a20 Il brano è suddiviso in 5 paragraf, corrispondenti alle 5 sequenze temporali in cui si sviluppa la storia.
A ogni paragrafo è stato attribuito un titolo. Metti i titoli nello stesso ordine che hanno i paragraf
nel testo, numerandoli da 1 a 5.
titoli dei paragraf numero
a. I miei primi, inutili tentativi di tranquillizzare la mamma.
Come restai irremovibile davanti ai tentativi della mamma di scardinare
b.
la mia storia sul raduno dei topi.
c. Come il papà riusciva a tranquillizzare la mamma quando aveva paura dei topi.
d. I racconti della mamma: come da ragazzina reagiva di fronte ai topi.
e. La storia del raduno dei topi in mansarda.

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brano 2 - testo espositivo scarica il testo


e l’audio della prova
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in forma autocorrettiva
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Grandi invenzioni made in italy


Il telefono, l’elicottero, la plastica e l’energia nucleare. Che cos’hanno in comune tra loro? Sono tutte in-
novazioni concepite negli ultimi 150 anni dal genio e dalla creatività di menti sbocciate nel nostro Paese.
È nel 1865, mentre l’Italia unita sta muovendo i primi passi, che arriva, da parte del fsico pisano
Antonio Pacinotti, l’annuncio di un colpo di genio i cui effetti si vedono ancora oggi: Pacinotti inventa
5 un sistema che trasforma l’energia cinetica (cioè quella del movimento) in energia elettrica. È la
dinamo. La macchina, il cui “cuore” è una spira di flo conduttore che ruota all’interno di un campo
magnetico, funziona anche al contrario: alimentata da corrente elettrica continua, si mette in movi-
mento. È dunque anche un motore elettrico, elemento che oggi troviamo in quasi tutti gli apparecchi
che hanno parti rotanti, come i computer, i lettori di dischi, i ventilatori e tanti altri elettrodomestici.

10 Peccato solo che un franco-belga (Zénobe Gramme), con cui Pacinotti si confda ingenuamente, gli
rubi l’idea e registri il brevetto. E per decenni viene riconosciuto a torto come il “padre fondatore”
dell’elettricità.
A proposito di “furti di invenzioni”, c’è voluto più di un secolo anche per ristabilire la vera paternità,
sempre “italica”, di un’altra creazione rivoluzionaria – il telefono – per anni attribuita allo scozzese
15 Alexander Graham Bell. In realtà Bell sfrutta l’invenzione di un forentino, Antonio Meucci, un cultore
di fenomeni elettrici e magnetici, che nel 1871 mette a punto il telettrofono, un apparecchio elettrico
per comunicare a distanza. “Sarebbe però più corretto dire che Meucci scoprì il principio di funziona-
mento” dice Luca Reduzzi, del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di
Milano. “Creò anche alcuni prototipi” aggiunge Reduzzi “ma non arrivò alla produzione dell’oggetto
20 di uso comune. Un passo, questo, che richiede capacità organizzative e abilità imprenditoriali che
forse Meucci non possedeva”.
E che invece, una ventina di anni più tardi, a Guglielmo Marconi non difettano: oltre a scoprire il
modo per liberare le comunicazioni (del telefono e del telegrafo) dal vincolo dei cavi, Marconi trova
anche i fnanziatori per mettere in produzione e commercializzare i primi strumenti di trasmissione
25 via radio. È il primo passo verso la radiofonia, oltre che verso il premio Nobel per la fsica, che gli
viene assegnato nel 1909.

Se nel campo delle telecomunicazioni l’Italia ha prodotto importanti innovazioni, in quello dei trasporti
ha giocato un ruolo forse ancora più determinante. È il 1877 quando Enrico Forlanini costruisce un
apparecchio a eliche in grado di sollevarsi da terra. È un antenato dell’elicottero, il cui progetto viene
30 abbandonato da Forlanini per realizzare (nel 1905) una particolare imbarcazione dotata di ali che,
superata una certa velocità, solleva lo scafo dall’acqua: l’aliscafo.
E il destino dell’elicottero? Sarà l’ingegnere abruzzese Corradino D’Ascanio, diversi anni dopo, a
completare l’opera: ispirato dall’osservazione degli ortotteri (insetti), progetta (e brevetta, nel 1929)
un “elicottero a stabilità automatica e comandata”. In pratica, un telaio di tubi di acciaio, con due
35 rotori, lungo 13 metri e pesante 800 chilogrammi, che si solleva per oltre 8 minuti, percorrendo più
di un chilometro in linea retta.

Un altro settore in cui il contributo italiano è stato importante è la chimica. Specializzato nello studio
dei polimeri, l’ingegnere chimico Giulio Natta – laureatosi a soli 21 anni al Politecnico di Milano – nel
1954 scopre il sistema per produrre un materiale plastico economico, dotato di ottime caratteristiche
40 meccaniche: il polipropilene isotattico, che diventerà famoso col marchio Moplen, e verrà impiegato
per produrre contenitori, accessori da cucina, tubi.

Qualche volta sono le innovazioni stesse a portare – anche in modo non voluto – a grandi tragedie. Un
caso su tutti? Siamo nei primi anni Trenta del Novecento. A destare clamore in tutto il mondo sono gli

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studi del fsico Enrico Fermi, che pongono le basi dell’energia nucleare: Fermi dimostra che, in certe
45 condizioni e con certi elementi, è possibile ottenere energia in modo controllato sfruttando le inte-
razioni tra atomi. Per l’umanità si schiudono possibilità mai sperimentate prima: energia disponibile
in grandi quantità. A Fermi viene conferito il Nobel per la fsica nel 1938. Chissà se inizialmente lo
scienziato aveva messo in conto che, tra gli effetti sull’umanità, i suoi studi ne avrebbero avuti anche
di disastrosi. Come le bombe atomiche sganciate dagli USA sul Giappone nel 1945, che decretano
50 la fne della Seconda guerra mondiale.
(adattato da R. Graziosi, in «Focus», novembre 2011)

b1 Con quale intenzione l’autore ha scritto questo testo?


a. Informare i lettori sul contributo che gli scienziati italiani hanno dato al progresso tecnologico.
B. Presentare le caratteristiche tecnologiche di alcune tra le più importanti invenzioni italiane.
C. Descrivere le conseguenze che le invenzioni italiane hanno avuto nel mondo.
D. Esprimere la sua opinione sulle principali invenzioni italiane.

b2 il testo è scritto al tempo presente allo scopo di


a. indicare azioni che si ripetono con regolarità.
B. dare immediatezza ai fatti narrati, avvenuti in un passato ormai lontano.
C. indicare fatti sempre veri, come nelle leggi e nelle defnizioni scientifche.
D. indicare fatti che si verifcheranno in un futuro molto prossimo.

b3 Che cosa si intende dire con l’espressione L’Italia unita sta muovendo i primi passi (riga 3)?
a. Che lo sviluppo industriale dell’Italia è ai suoi albori.
B. Che la ricerca scientifca in Italia è un fatto recente.
C. Che l’Italia si è resa da poco indipendente.
D. Che l’unifcazione dell’Italia si è compiuta da poco.

b4 Quale fatto viene riportato dall’autore a sostegno della sua affermazione un colpo di genio i cui
effetti si vedono ancora oggi (riga 4)?
a. Pacinotti inventa un sistema che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica.
B. La macchina funziona anche al contrario: alimentata da corrente elettrica continua, si mette in
movimento.
C. Il cuore della dinamo è una spira di flo conduttore che ruota all’interno di un campo magnetico.
D. La macchina è anche un motore elettrico, elemento che oggi troviamo in quasi tutti gli apparecchi
che hanno parti rotanti.

b5 alla riga 10 a chi è riferito il pronome cui?

b6 Che cos’è un prototipo (riga 19)?


a. un esperimento
B. un esemplare
C. un apparecchio
D. una prova

b7 Di Guglielmo marconi, rispetto ad antonio meucci, si dice che


a. è più abile nel proteggere la sua invenzione.
B. ottiene il premio Nobel per la fsica.
C. sa vendere il suo brevetto.
D. ha buone capacità organizzative e imprenditoriali.

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b8 a quale momento del passato si riferisce l’espressione una ventina di anni più tardi (riga 22)? Cioè
più tardi rispetto a che cosa?
a. Al momento in cui si riesce a stabilire chi ha inventato il telefono.
B. Al momento in cui sono stati creati dei prototipi del telefono.
C. Al momento in cui è stata inventata la radio.
D. Al momento in cui sono state vendute le prime radio.

b9 Alla riga 31 il participio passato superata signifca


a. una volta superata.
B. poiché è superata.
C. al fne di superare.
D. in quanto ha superato.

b10 i due punti al termine della frase Sarà l’ingegnere abruzzese Corradino D’Ascanio, diversi anni dopo,
a completare l’opera (righe 32-33) introducono
a. una citazione.
B. un elenco.
C. una spiegazione.
D. un esempio.

b11 nell’espressione Giulio Natta laureatosi a soli 21 anni (riga 38), per quale motivo l’autore introduce
il termine soli?
a. Vuole farci capire l’età dello scienziato.
B. Vuole sottolineare il fatto che a quei tempi ci si laureava in giovane età.
C. Vuole specifcare l’epoca in cui lo scienziato si è laureato.
D. Vuole mettere in evidenza che lo scienziato è stato molto precoce.

b12 per quale motivo la scoperta di Fermi apre possibilità mai sperimentate prima (riga 46)?
a. Perché questa scoperta porta all’invenzione della bomba atomica.
B. Perché questa scoperta apre la possibilità di ottenere enormi quantità di energia.
C. Perché questa scoperta ha avuto effetti anche disastrosi.
D. Perché questa scoperta sfrutta le interazioni tra gli atomi.

b13 Alle righe 48-49 si legge i suoi studi ne avrebbero avuti anche di disastrosi. a che cosa si riferisce
la particella ne?
a. studi B. effetti C. bombe D. disastrosi

b14 Completa la tabella assegnando a ogni invenzione la data e il suo inventore.

invenzione data inventore


a. dinamo
b. telefono
c. radio
d. apparecchio a eliche
e. aliscafo
f. elicottero
g. Moplen
h. energia nucleare

190 Classe terza


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b15 Il testo è suddiviso in 5 paragraf. A ognuno è stato attribuito un titolo. Metti i titoli nello stesso
ordine che hanno i paragraf del testo, numerandoli da 1 a 5.
titoli dei paragraf numero
a. Nuovi materiali.

b. E luce fu.

c. Pronti al decollo.

d. L’idea non basta.

e. La sfda del nucleare.

Quesiti grammaticali
C1 nella frase Stefania porterà una torta, Michele delle bibite, la virgola è utilizzata per
a. dividere le parole di un elenco.
B. separare due frasi senza utilizzare la congiunzione e.
C. isolare un inciso, separando dal resto del testo parole che si potrebbero togliere.
D. isolare un vocativo, cioè separare il nome della persona a cui ci si rivolge interpellandola.

C2 Leggi il seguente testo, quindi sottolinea le forme verbali e riportale tutte nella tabella sottostante.
indica, poi, per ciascuna di esse il modo e il tempo.
Partendo presto sono arrivato in tempo per vedere lo spettacolo. Se fossi uscito mezz’ora dopo avrei
trovato molto traffco e sarei arrivato in ritardo.

forma verbale modo tempo


a.
b.
c.
d.
e.
f.

C3 Completa la seguente frase con la forma opportuna del verbo posto tra parentesi.
Mi sembrava che la mamma non ancora pronta. (essere)

C4 nella frase Ha ottenuto un pessimo punteggio, c’è un aggettivo di grado


a. positivo.
B. superlativo relativo.
C. comparativo di maggioranza.
D. superlativo assoluto.

Classe terza 191


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C5 Considera le seguenti parole. sono primitive, alterate o derivate? Barra la casella opportuna.
parole primitive parole derivate parole alterate
a. medicinale
b. festaiolo
c. fguraccia
d. calcolo
e. demotivato

C6 Quale congiunzione connette in modo corretto le due frasi seguenti?


a. Non puoi uscire… b. … non hai fnito i compiti
a. benché
B. purché
C. affnché
D. fnché

C7 Quale funzione logico-sintattica svolge il pronome che in ciascuna delle due frasi seguenti?
a. Denise, rispondi immediatamente alla domanda che ti ho fatto!
b. Ho incontrato Giovanna che mi ha detto di salutarti.

C8 In quale dei seguenti periodi è presente una proposizione subordinata con valore temporale?
a. Svitato il tappo, la mamma inserì il liquido nel barattolo.
B. Lavorando giorno e notte, il ragionier Locatelli ha fatto una rapida carriera.
C. Volendo, avrei potuto arrivare prima.
D. Spaventato dalle previsioni del maltempo, Giorgio non si mosse di casa.

C9 In quale dei seguenti periodi la proposizione subordinata si riferisce a un accadimento che è poste-
riore al momento cui si riferisce la proposizione principale?
a. Mi sembra che tutti siano usciti.
B. Tutti mi chiedono se sei andato in vacanza.
C. Mangiando, Marco si è sporcato.
D. Sapevo che avremmo fatto bella fgura.

C10 Quale tra le seguenti defnizioni, tutte tratte da un dizionario, si adatta alla parola fgura così come
è utilizzata nella frase Ogni fgura ha una didascalia?
a. forma, aspetto esterno
B. disegno, illustrazione
C. apparenza, mostra
D. corporatura

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192 Classe terza


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recupero e grammatica facile

recupero
Le attività di questa sezione possono essere utili a tutti. A tutti, infatti, può
capitare di “rimanere indietro” su un argomento in qualche momento dell’anno
scolastico. Ecco allora gli strumenti per “recuperare”: esercizi mirati per colma-
re, argomento per argomento, eventuali lacune morfologiche e sintattiche, per
sviluppare un buon metodo di studio e per consentire a ciascuno di riprendere
il lavoro al pari con il resto della classe.

grammatica facile
La sezione di Grammatica facile è stata ideata per offrirti una guida semplice ed
effcace lungo il percorso di apprendimento delle strutture e delle regole fonda-
mentali della Grammatica italiana. Essa costituisce un valido aiuto per sviluppare
ed esercitare le competenze di base, quelle che ti serviranno per utilizzare la
lingua in modo corretto, a scuola e nella vita.
Di grande importanza, in questo percorso di studio, sono gli esercizi, che ti per-
metteranno di mettere a frutto ciò che hai imparato e di stabilire a che punto è
la tua preparazione.

Alcuni esercizi, contrassegnati dal simbolo , possono essere utilmente svolti in coppia.
Procedete così: leggete insieme a bassa voce la “consegna”, poi uno dei due inizia a leg-
gere il primo quesito e l’altro risponde alla domanda; quindi prima di scrivere la soluzione
confrontatevi e verifcate se entrambi siete d’accordo. A quel punto scrivete la soluzione e
procedete con il quesito successivo, scambiandovi le parti.

Il simbolo rimanda all’audio delle regole e dei testi degli esercizi nel ME•book.

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recupero

MorfoloGia Puoi svolgere questi esercizi


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l’articolo
1. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso gli articoli determinativi (sono 4), in blu gli articoli
indeterminativi (sono 4) e in verde gli articoli partitivi (sono 4). attenzione: ogni frase può contenere
più di un articolo.
1. Al centro commerciale abbiamo incontrato un’amica di tua sorella. 2. Sulla bancarella erano esposti dei
fumetti da collezione e dei romanzi gialli. 3. Giorgio ha acceso il computer per controllare le e-mail. 4. Per
colazione il mio amico Dave mangia un uovo e delle fettine di pancetta abbrustolita. 5. Mentre si dondolava
sulla sdraio, Beatrice sentiva una zanzara ronzarle intorno. 6. Un assistente di volo ci ha aiutato a sistemare
le valigie nel vano portaoggetti. 7. Nella ricetta di questo dolce c’è scritto di aggiungere del latte a metà
cottura e mescolare.

2. leggi il seguente testo e inserisci dove indicato gli articoli determinativi e gli articoli indeterminativi
opportuni.
Per il suo compleanno, gli amici di Emanuela hanno pensato di portarla a pranzo in un ristorante
giapponese. Non sapendo in quale andare, hanno deciso di consultare guida qualsiasi di quelle
che elencano i ristoranti famosi e hanno scelto ristorante giapponese in piazza della Stazione,
perché il locale si affaccia su bellissimo giardino interno. guida dice che giardino
è stato creato dal proprietario secondo tradizione giapponese.

3. Nelle seguenti frasi sottolinea la forma che presenta l’uso corretto dell’articolo.
1. Hai visto il Marco/Marco alla partita? 2. Quest’estate abbiamo raggiunto Elba/l’Elba con il traghetto. 3. La
bandiera sventola sul pennone se la regina Elisabetta/regina Elisabetta è a Buckingham Palace. 4. Paolo
si scotta sempre, ma la sua sorella/sua sorella si abbronza facilmente senza mai diventare rossa. 5. Gli
Esposito/Esposito sono stati veramente gentili a portarci il tiramisù. 6. Il Cairo/Cairo è la capitale dell’Egitto.
7. Nella vetrina di una galleria d’arte di Parigi era esposto un Boccioni/Boccioni.

il nome
4. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso i nomi comuni (sono 18) e in blu i nomi propri
(sono 10). attenzione: alcuni nomi propri sono scritti con l’iniziale minuscola. correggili tu.
1. Lo zio porta spesso Emilia e suo fratello a pescare sul fiume tanaro. 2. Ian ha imparato a usare una nuova
piattaforma per videogiochi. 3. Puoi spegnere lo stereo nella camera di philip? 4. Il cane di Giulia, ettore, è
un bellissimo bassotto. 5. Tornando da milano, Federica ha dimenticato l’ombrello sul treno. 6. Quest’estate
io e il nonno abbiamo costruito un enorme castello di sabbia sulla spiaggia di cefalù. 7. Dumbo è l’elefantino
più famoso del cinema.

5. Ti diamo un elenco di nomi. trasforma i nomi maschili in femminili e i nomi femminili in maschili.
1. l’archeologo l’archeologa 4. la giornalista 7. l’eroina
2. la nonna 5. l’allenatore 8. il fratello
3. il professore 6. la farmacista 9. il padre

6. ora trasforma i nomi dell’esercizio 5 (sia maschili sia femminili) dal singolare al plurale.
1. gli archeologi, le archeologhe 4. 7.
2. 5. 8.
3. 6. 9.

194 Morfologia
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7. collega ciascun nome derivato della prima colonna con il corrispondente primitivo della seconda
colonna. Poi sottolinea in blu i nomi derivati mediante l’aggiunta di un prefsso (sono 3) e in rosso
quelli derivati mediante l’aggiunta di un suffsso (sono 3).
1. giornalaio a. nonna
2. merceria b. giornale
3. bisnonna c. fortuna
4. batterista d. nipote
5. pronipote e. batteria
6. sfortuna f. merce

8. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i nomi composti (sono 7). Poi separa con una barretta
verticale gli elementi che li compongono.
1. Per il suo compleanno Chiara ha ricevuto un mazzo di gira|soli. 2. L’aspirapolvere fa troppo rumore: è
meglio andare a leggere in salotto. 3. Al ritorno dalle vacanze, sull’autostrada si era formata una coda inter-
minabile. 4. Per non sbagliare, Huda ha affrancato il pacco con tre francobolli. 5. Enrico ha un guardaroba
composto solo di magliette bianche e nere. 6. Una volta arrivato al capolinea, Matteo si è accorto di avere
sbagliato treno. 7. Nel giardino comunale crescono diversi alberi sempreverdi.

l’aggettivo
9. completa la seguente tabella inserendo le forme mancanti degli aggettivi qualifcativi proposti.
maschile singolare femminile singolare maschile plurale femminile plurale
saggio saggia saggi
leggibile
momentanei
multietnica

10. Ti diamo una lista di aggettivi qualifcativi al grado positivo. trasformali in comparativi di maggioranza
o di minoranza, superlativi relativi o assoluti, come ti viene richiesto tra parentesi. attenzione: uno
degli aggettivi è privo di comparativo e superlativo.
1. ricco (superlativo relativo) il più ricco 2. eterno (comparativo di maggioranza) 3. sem-
plice (superlativo assoluto) 4. classico (superlativo assoluto) 5. leale
(comparativo di maggioranza) 6. infantile (comparativo di minoranza)
7. famoso (superlativo relativo)
- Quale aggettivo non può essere modificato? Perché?

11. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso gli aggettivi possessivi (sono 3), in blu gli aggettivi
dimostrativi (sono 2) e in verde gli aggettivi indefniti (sono 4).
1. Mia madre ha comprato una macchina a gas. 2. Da giovane ero una volontaria del canile. A quei tempi la
sede dell’associazione era in un altro quartiere. 3. Il centro della nostra città ha poche attrattive. 4. Paolo
e Ivo adorano la matematica: il loro professore è bravissimo. 5. Ho trovato questi pantaloni nell’armadio.
6. Elia ha parecchi motivi per essere orgoglioso. 7. Per qualsiasi problema chiamami pure.

12. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea la forma corretta degli aggettivi numerali.
1. A dieci minuti dall’inizio della partita l’attaccante aveva già ricevuto il primo/un ammonimento per fallo.
2. L’aula della triplice/III A sta al primo piano. 3. Ho guardato l’ora ed erano le ventitré/ventitreesime. 4. Posso
avere mezzo/mezza litro di acqua frizzante? 5. Poiché siamo arrivati a teatro presto, siamo riusciti a sederci in
terza fila/tre file. 6. Fadi e Mattia sono proprio un bel duo/paio. 7. La professoressa ha restituito il compito
di inglese e non sono mancati i quattro/quarti.

Morfologia 195
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13. Per ciascuna delle risposte elencate a destra, scrivi una domanda che contenga l’aggettivo interro-
gativo suggerito tra parentesi.
1. (che) Che mestiere fa tua madre? Mia madre è infermiera.
2. (che) Sono le sette e quarantacinque.
3. (quanti) A tennis si può giocare in singolo o in coppia.
4. (quale) La pallavolo.
5. (che) Del sagittario.
6. (quanti) Suo fratello ha quattordici anni.
7. (quanto) Il flm dura novantadue minuti.

il pronome
14. Nelle seguenti frasi individua il pronome personale corretto tra i due proposti in corsivo e cancella
quello sbagliato.
1. Me/Mi piace questa canzone: alza il volume della radio. 2. Caterina mi ha aiutato a scegliere i mobili della
nuova stanza, e quindi le/gli devo un favore. 3. È arrivato Paolo; vado a vedere la partita di basket con egli/
lui. 4. Non ti preoccupare per i soldi: mi/me li darai un altro giorno. 5. Giorgio è scosso. Neppure lui/egli ha
voluto raccontare quello che è successo. 6. Sulle scale sono incappato in Roberto e Niccolò e gli ho detto
loro che sto organizzando una serata in pizzeria. 7. Lucia si chiede se tu andrai con lei/con sé a comprare
gli occhiali da sole.

15. Nelle seguenti frasi individua il nome sostituito dal pronome possessivo e scrivilo nell’apposito
spazio.
1. I miei amici sembrano molto più espansivi dei tuoi. ( amici ) 2. Vorrei avere un cane docile come il suo.
( ) 3. Mi si è scaricato il lettore mp3; mi presteresti il tuo? ( ) 4. Poveri i
miei cugini! Le loro vacanze sono state molto più brevi delle nostre. ( ) 5. Io ero senza bi-
cicletta, per cui ho chiesto a Laura di prestarmi la sua. ( ) 6. Mira ha avuto un’idea diversa
dalla tua ma ugualmente buona. ( ) 7. Prepariamo la borsa con i costumi: dove hai messo
il tuo? ( )

16. completa le seguenti frasi con l’opportuno pronome dimostrativo o indefnito scegliendolo tra quelli
dell’elenco.
qualcuno • pochissima • chiunque • quella • nessuno • coloro • stessa
1. Sembrava dovesse scendere molta neve, invece ne è caduta pochissima . 2. Qui c’è
che non ha raccontato tutta la verità. 3. A che parteciperanno al concorso verrà dato un
omaggio. 4. sarebbe in grado di capire quello che ho capito io. 5. La bicicletta di nonno
Carlo è la da quarant’anni. 6. Questa sedia è rotta. Ho preso vicino alla
scrivania. 7. È possibile che di voi abbia svolto gli esercizi assegnati?

17. Nelle seguenti frasi indica se il pronome in corsivo è un pronome relativo (Pr, sono 2), un pro-
nome misto (PM, sono 2), un pronome interrogativo (Pi, sono 2) oppure un pronome esclamativo
(PE, sono 2).
1. Che farai durante le vacanze estive? PI
2. La segreteria darà l’attestato di frequenza a quanti lo chiederanno.
3. Questo è il romanzo da cui hanno tratto il film.
4. Guardate chi sta entrando dalla porta!
5. I cioccolatini nella scatola sono tutti squisiti: non so quale prendere.
6. Chi ti ha detto questo ha raccontato una versione dei fatti incompleta.
7. Quanti potrebbero lamentarsi e non lo fanno!
8. Malik mi ha restituito il DVD che gli avevo prestato.

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il verbo
18. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i verbi. Poi specifcane la persona e il numero.
a
1. L’appartamento mi piacque sin dal primo momento. ( 3 pers. sing. ) 2. Hai messo il bollitore sul
fornello? ( ) 3. Ho preparato la valigia per la mia breve vacanza. ( ) 4. Voi
studiereste meglio in una stanza più silenziosa di questa. ( ) 5. Io e Marzia eravamo compa-
gne di classe e vicine di banco. ( ) 6. Mio fratello Salim e il suo amico Fabio giocano ancora
con le macchinine. ( ) 7. Lucio aiuta sua moglie nelle pulizie di casa. ( )

19. Nelle seguenti frasi sottolinea e correggi nell’apposito spazio gli errori di coniugazione. attenzione:
devi mantenere lo stesso modo verbale (l’indicativo) in tutte le frasi.
1. Giulia sembro molto felice in questo periodo. (sembra) 2. Da bambina la nonna pettinavano i capelli
a Matilde tutti i giorni. ( ) 3. La settimana scorsa l’aereo per Londra incrociai una turbolenza
sopra la Manica. ( ) 4. Domani pranzeranno fuori io e te da soli. ( ) 5. Io sarai
già partito quando tu arriverai. ( ) 6. Daria avevi appena finito di mangiare, quando i suoi amici
la invitarono in pizzeria. ( ) 7. Avete lasciato tu la bicicletta davanti alla porta? ( )

20. Nelle seguenti frasi individua il modo (congiuntivo, condizionale e imperativo) corretto tra i due
proposti in corsivo e cancella quello sbagliato.
1. Mi passeresti/avresti passato l’asciugacapelli? 2. Pensi che gli zii abbiano ricevuto/hanno ricevuto la no-
stra cartolina? 3. Spero solo che Michele non sappia/sa la bella notizia da qualcun altro. 4. Avevo sempre
pensato che la casa fosse/fosse stata disabitata. 5. Sta’ zitto/sto zitto, per favore. 6. Ah, se solo passassi/
avessi passato più tempo a studiare! Avresti superato facilmente il test.

21. completa le frasi inserendo i verbi in parentesi opportunamente coniugati nei modi indefniti.
1. Ieri sera ho visto un film (appassionare) appassionante. 2. Non vorrei (dormire)
troppo: svegliami per tempo. 3. George Clooney è un attore molto (apprezzare) . 4. Quel
giovane è un compositore di musica (promettere) . 5. (Intrattenere) da
un’orchestrina jazz, aspettavamo di incontrare i nostri ospiti. 6. Sul conto di Giorgio mi sbagliavo, eppure
credevo di (conoscere) bene le sue abitudini.

22. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso i verbi transitivi (sono 3), in blu quelli intransitivi
(sono 4).
1. Andrea ride sempre alle mie battute. 2. I due contendenti hanno litigato aspramente. 3. Per tutto il tempo
della proiezione Francesco guardò lo schermo in silenzio. 4. Alla vista del malintenzionato il vecchio cane
fedele abbaiò con tutte le sue forze. 5. La tua opinione su questo argomento coincide con il mio pensiero.
6. La zia sfoglia spesso una rivista d’arte dopo cena. 7. Il cagnolino scava una buca in giardino.

23. Ti diamo un elenco di verbi. trasforma in forma passiva i verbi attivi e in forma attiva i verbi passivi,
mantenendo lo stesso modo e tempo verbale.
1. bere essere bevuto 5. percependo
2. io ero capito 6. che egli bloccasse
3. tu sceglieresti 7. noi fummo temuti
4. essi saranno stati lodati 8. che voi abbiate gettato

24. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i verbi e le locuzioni impersonali (sono 7).
1. Il temporale non era ancora scoppiato: piovigginava soltanto. 2. Se non accendi il calorifero, in questa
stanza farà freddo. 3. Devi sapere che non bisogna fidarsi di quel tipo. 4. Non sta bene parlare con la bocca
piena. 5. Nevicò tutta la notte e la mattina dopo Pisa si risvegliò sotto un manto di neve. 6. È necessario
che tu studi di più se vuoi avere risultati migliori. 7. Conviene tornare a casa subito.

Morfologia 197
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25. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea l’ausiliare corretto tra i due proposti in corsivo.
1. Quell’irresponsabile ha/è lasciato il gatto senz’acqua. 2. Domenica sera mi ho/sono addormentato sul PC.
3. Per tornare da Bologna, Andrea e Giulia hanno/sono preso il Frecciarossa. 4. Il concerto è/ha iniziato con
un assolo del cantante. 5. Ieri sono/ho passato tutta sera a organizzare le squadre per il torneo di calcio.
6. Ieri sono/ho passato da te per vedere come stavi. 7. Ho/sono mangiato un panino a merenda.

26. completa le seguenti frasi inserendo un verbo servile (sono 3) oppure fraseologico (sono 3) scelto
fra quelli dell’elenco.
siamo voluti • mi sforzo di • oso • stavo per • sa • potreste
1. Sei arrivato, fnalmente! Stavo per chiamarti. 2. Viola nuotare davvero bene, sia a rana
sia a dorso. 3. venire anche noi: non avremmo mai potuto perderci la cerimonia di laurea di
Chiara. 4. Non dire che Laura l’abbia fatto apposta. 5. pensare sempre positivo.
6. smetterla di parlare a voce così alta?

27. completa le seguenti frasi coniugando il verbo irregolare tra parentesi al modo e al tempo indicati.
1. Alessio (conoscere, ind. pass. rem.) conobbe Roberta a una partita di tennis. 2. La mamma (scendere,
ind. pass. pross.) le scale di corsa. 3. Dove (condurre, ind. fut. sempl.) que-
sta stradina? 4. Per arrivare in orario io (dovere, condiz. pass.) alzarmi alle 5. 5. Mahmoud
(stare, ind. pass. rem) diverso tempo in attesa di risposta. 6. Vorrei che tu mi (dedicare, cong.
imperf.) un po’ del tuo tempo. 7. I bambini hanno trascorso il pomeriggio (disegnare, gerundio
pres.) .

l’avverbio
28. Nei seguenti titoli di flm individua e sottolinea gli avverbi. Poi indica nell’apposito spazio se sono
qualifcativi o di modo (sono 3), di tempo (sono 2), di negazione (sono 2), di quantità (sono 2).
1. Wall street - Il denaro non dorme mai ( negazione , )
2. 28 giorni dopo ( )
3. Tutti insieme appassionatamente ( , )
4. L’uomo che sapeva troppo ( )
5. La verità è che non gli piaci abbastanza ( , )
6. Stanno tutti bene ( )

29. completa le seguenti frasi con un avverbio del tipo di volta in volta indicato, scegliendolo tra quelli
dell’elenco.
adesso • velocemente • dopodomani • ci • come • troppo • certamente
1. (Interrogativo) Come ti è sembrato Simone? Io l’ho visto pallido. 2. A quest’ora Nora è (valutazione)
arrivata a casa. 3. Carlo parla (modo) . 4. Vai tu in cantina a prendere il vino?
Michele ha detto che non (luogo) va perché ha paura del buio. 5. (Tempo) il
mio cantante preferito si esibisce a Palermo. 6. A pranzo ho mangiato (quantità) e (tempo)
non ho fame.

30. Nelle seguenti frasi sostituisci le espressioni in corsivo con gli avverbi di corrispondente signifcato.
1. All’imbarco in aeroporto i viaggiatori si sono messi in fila in modo ordinato (ordinatamente). 2. La platea
osservava la scena con attenzione ( ). 3. Di sicuro ( ) domenica pros-
sima andremo all’acquario di Genova. 4. Questo tratto di strada lo percorro tutti i giorni ( ).
5. La questione è stata trattata con superficialità ( ) da tutti. 6. In tempi recenti
( ) io e Lucia abbiamo scoperto di avere molto in comune. 7. Avresti dovuto accettare
la sconfitta con spirito sportivo ( ).

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31. Nelle seguenti frasi indica se l’avverbio in corsivo è un avverbio o una locuzione avverbiale di valuta-
zione (aV, 3 casi), un avverbio interrogativo (ai, 2 casi) oppure un avverbio esclamativo (aE, 1 caso).
1. A giudicare dalle nuvole, senza dubbio domani pioverà. AV 2. Quando si terrà la festa di inaugurazione
del locale? 3. I tulipani che mi hai regalato hanno proprio dei bei colori. 4. Come sei stato gentile
ad aiutarmi! 5. Quasi quasi accetto l’invito di Maria e parto per la montagna anch’io. 6. Perché
non ci hai telefonato prima di venire?

32. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso gli avverbi di grado comparativo (sono 3), in blu
gli avverbi di grado superlativo (sono 2) e in verde gli avverbi alterati (sono 2).
1. Da quando ha l’infuenza, Roberto mangia pochino. 2. Questa volta lo zio ha cucinato meglio del solito.
3. Stanotte ho dormito più della notte scorsa. 4. Jacopo dice sempre che sta benone. 5. Il tuo amico non
si è minimamente preoccupato di ciò che avrebbe scatenato con il suo comportamento irresponsabile. 6. Il
flm mi è piaciuto meno del romanzo da cui è tratto. 7. I ragazzi si sono divertiti moltissimo alla tua festa
di compleanno.

la preposizione
33. Nel seguente testo individua e sottolinea in rosso le preposizioni proprie, semplici o articolate
(12 casi), in blu quelle improprie (5 casi) e in verde le locuzioni prepositive (1 caso).
Il treno da Padova per Venezia era in ritardo, così l’uomo e la donna decisero di prendere un caffè al
bar davanti alla stazione. Seduti sotto il pergolato, stabilirono il programma per la giornata: lui propo-
se di fare un giro in battello lungo i canali la mattina e di visitare piazza San Marco dopo pranzo; lei
espresse il desiderio di passeggiare tra le calli senza meta. Un fschio annunciò che il treno era in
arrivo: i due si avviarono verso il binario.

34. completa le seguenti frasi inserendo le preposizioni (proprie e improprie) oppure le locuzioni prepo-
sitive che ritieni adatte al contesto.
1. Gaia è andata a fare acquisti Giulia un negozio centro. 2. Nonostante fosse solo
portiere, l’attaccante ha tirato il pallone campo. 3. Solitamente mia madre beve il
caffè zucchero, ma un po’ latte. 4. i tuoi calcoli, dovremmo essere quasi
arrivati. 5. il viaggio i ragazzi visiteranno anche Madrid e Barcellona. 6. Anna è arrivata ap-
puntamento negozio di dischi anticipo. 7. Riccardo se ne è andato suoi amici.

35. analizza le preposizioni in corsivo e specifca se collegano due parole e quindi introducono un com-
plemento (sono 3), oppure se collegano due frasi e quindi introducono una subordinata (sono 4).
1. Questa mattina Marco è andato a correre al parco. ( sub. ) 2. Il mercoledì pomeriggio Piero frequenta un
corso di chitarra. ( ) 3. Stavo proprio pensando di chiamare Claudio, quando l’ho visto davanti a me.
( ) 4. Filippo ha dormito per due ore sul divano e poi si è trascinato nel suo letto. ( ) 5. Il pa-
lombaro stava preparando l’attrezzatura per immergersi. ( ) 6. Ho lasciato le chiavi da Marina: possiamo
tornare indietro? ( ) 7. Io e papà abbiamo impacchettato i regali da mettere sotto l’albero. ( )

36. completa le seguenti coppie di frasi con la preposizione adeguata al signifcato.


1. a) Nella vetrina di quel negozio c’erano dei bicchierini da liquore.
b) Chi sedeva a capotavola ha ordinato un bicchierino di liquore.
2. a) Il vassoio con le tazzine caffè mi è scivolato dalle mani e il caffè ha sporcato il tappeto.
b) Il cameriere stava risciacquando le tazzine caffè quando è entrato nel bar un cliente.
3. a) La vicina ha riempito la casa di piante appartamento.
b) Le piante casa tua sono rigogliosissime.
4. a) Il pollo, l’oca e il coniglio sono animali cortile.
b) In questa foto puoi vedere gli animali quel fattore che abbiamo incontrato la settimana scorsa.

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la congiunzione
37. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso le congiunzioni coordinanti (sono 2), in blu le
congiunzioni (o locuzioni congiuntive) subordinanti (sono 7).
1. A Londra la scolaresca ha visitato la National Gallery e la Tate Modern.
2. Nonostante si sia appena trasferita a Roma, Alessandra si è già ambientata.
3. Puoi salire sul sedile anteriore purché tu allacci la cintura.
4. Si è fatto tardi, quindi è meglio che io vada a casa.
5. Ti ascolto a patto che tu mi spieghi tutto con calma.
6. Affinché la vernice non macchi la moquette, prima di imbiancare copri tutto il pavimento con teli di plastica.
7. Anche se ho bevuto la spremuta, ho ancora sete.

38. completa le seguenti frasi con una congiunzione coordinante del tipo indicato in parentesi, sceglien-
dola tra quelle dell’elenco.
inoltre • nemmeno • oppure • ma • perciò • o… o
1. Possiamo aspettare il prossimo bus (disgiuntiva) oppure prendere il treno.
2. Sotto il televisore sistemiamo (correlativa) lo stereo il lettore DVD.
3. In campeggio ci mancavano tutte le comodità: non avevamo (copulativa negativa) le docce
calde.
4. Daniele e Simona devono trasferirsi a Roma, (conclusiva) stanno cercando casa.
5. Marco tiene la casa pulita come uno specchio; (copulativa positiva) è un bravo cuoco.
6. Parigi è una città caotica (avversativa) affascinante.

39. analizza le seguenti congiunzioni coordinanti, specifcandone il tipo (ci sono 2 copulative, 2 disgiun-
tive, 2 conclusive, 2 avversative, 2 esplicative o dichiarative, 2 correlative).
1. anche copulativa 5. pertanto 9. altrimenti
2. né… né 6. inoltre 10. ossia
3. dunque 7. anzi 11. ovvero
4. però 8. cioè 12. sia… sia

40. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea la congiunzione subordinante o la locuzione congiuntiva
subordinante più adatta tra le due proposte in corsivo.
1. Non so perché/se mangiare qualcosa adesso o aspettare più tardi.
2. Qualora/Per quanto arrivassimo tardi a teatro, prendi tu i biglietti.
3. Domenica siamo usciti a fare una passeggiata benché/purché il cielo fosse nuvoloso.
4. Mentre/Salvo che Miriam schiacciava la palla oltre la rete, Clara era in difesa.
5. In estate bisogna bere molta acqua, come/quando consigliano i medici.
6. Fuorché/Che io sappia, i nonni hanno già lasciato la casa al mare.
7. Dal momento che/Perché ho un’ottima memoria, ho riconosciuto subito quell’uomo.

41. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea le congiunzioni subordinanti. Poi classifcale scegliendo
tra le proposte in corsivo.
1. Paolo è uscito di casa senza prendere le chiavi. (sub. dichiarativa/sub. esclusiva)
2. Per quanto io ne sappia, Hassan ha una grande stima nelle tue capacità. (sub. limitativa/sub. condizionale)
3. Cecilia mi telefonerà appena sarà arrivata a Berlino. (sub. temporale/sub. condizionale)
4. Filippo e Francesca mi hanno detto che hanno fatto pace. (sub. causale/sub. oggettiva)
5. Stamattina Alex è andato via presto perché aveva un appuntamento dal dentista alle 8. (sub. condizio-
nale/sub. causale)
6. Stefano è così disponibile che ti aiuterà sicuramente. (sub. consecutiva/sub. comparativa)
7. Se stai cercando le tue scarpe, guarda sotto la poltrona in salotto. (sub. interrogativa/sub. condizionale)

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42. collega le congiunzioni subordinanti della colonna di sinistra con le espressioni contenute nella
colonna destra, in modo da formare frasi corrette.
1. Anche se a. sia olandese, Birgit parla italiano molto bene.
2. Dato che b. abbia avuto tutto il tempo necessario, Giacomo non ha ancora finito i compiti.
3. Nonostante c. hai finito di mangiare, ricordati di sparecchiare la tavola.
4. Quando d. insisti, ti accompagnerò dal parrucchiere.
5. Benché e. non sa ancora nuotare, Eloisa adora il mare.

43. Nelle seguenti frasi individua la congiunzione perché e sottolineala in rosso quando ha valore di
congiunzione subordinante interrogativa indiretta (sono 2), in blu quando è una congiunzione subor-
dinante fnale (sono 2), in verde quando si tratta di una congiunzione subordinante causale (sono 2).
1. Mi piacerebbe sapere perché Sara non esce mai il sabato pomeriggio.
2. La stanza si è riempita di zanzare perché Luigi ha lasciato la finestra aperta.
3. Ho voluto avvisarti perché tu stia più attento la prossima volta.
4. Il risotto scotta perché è stato appena servito in tavola.
5. Fa troppo freddo perché tu possa andare fuori a giocare con la neve.
6. Sarebbe interessante capire perché Stefano ha cambiato opinione.

44. Nelle seguenti frasi individua la congiunzione quando e sottolineala in rosso quando ha valore di
avverbio interrogativo (sono 2), in blu quando è una congiunzione subordinante temporale (sono 2)
e in verde quando è una congiunzione subordinante interrogativa indiretta (sono 2).
1. Quando mia sorella è nervosa è intrattabile.
2. Sono uscita proprio quando ha iniziato a piovere.
3. Dimmi quando posso passare da te.
4. Quando sono gli esami per il patentino?
5. Non so mai quando posso disturbarti.
6. Quando hai scattato questa foto?

l’interiezione
45. Nelle seguenti frasi individua le interiezioni e sottolinea in rosso quelle proprie (sono 3), in blu quelle
improprie (sono 3) e in verde le locuzioni interiettive o esclamative (sono 3).
1. Avanti! Aiutaci a caricare gli scatoloni in auto.
2. Beh, Federico è molto timido: per questo ha reagito così.
3. Buongiorno, ti sei svegliato presto oggi!
4. “Come pensi di tornare a casa con due ruote sgonfie?” “Boh.”
5. Marta è quella che ha già in mano l’estintore quando gli altri gridano ancora “al fuoco”!
6. Santo cielo! La grandine sta danneggiando le automobili parcheggiate all’aperto.
7. Evviva! Finalmente abbiamo vinto una partita!
8. Per carità, non dire nulla a Roberto di quello che hai saputo.
9. Pensavo che l’allenatore mi facesse giocare, e invece sono in panchina, uffa!

46. completa le seguenti frasi con le interiezioni (proprie o improprie) adatte scegliendole tra quelle
proposte nell’elenco.
bravo! • bah! • bene! • ahi! • ehilà! • peccato! • su!
1. Bene! I ragazzi hanno superato il debito di matematica. 2. È ora di alzarsi dal divano.
3. Continuo a non capire perché tu sia andato via. 4. Guarda: mi sono tagliato con la carta.
5. Come mai da queste parti? 6. Non siamo riusciti a trovare i biglietti
per lo spettacolo. 7. Ahmed ha aiutato suo fratello a fare i compiti.

Morfologia 201
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SiNTaSSi Puoi svolgere questi esercizi


anche sul ME•book

la frase semplice e la frase minima


1. leggi attentamente le seguenti sequenze di parole e di ciascuna indica se costituisce una frase,
scrivendo nell’apposito spazio “Sì” (sono 4) o “No” (sono 3).
1. È deragliato il citofono. ( No ) 2. L’interprete ha tradotto il discorso dal mandarino all’inglese. ( )
3. Sta piovendo. ( ) 4. Valeria non capiva come mai l’arrosto nel forno non cucisse più. ( ) 5. Prima
di entrare in campo Anna corse per dieci minuti davanti alla panchina. ( ) 6. Attenzione non se avesse
fatto, partita con il mano a freno sarebbe! ( ) 7. Ho rotto il salvadanaio. ( )

2. tra le seguenti frasi individua e sottolinea le frasi semplici (sono 4).


1. Al piano di sopra, Caterina si sta provando il cappotto nuovo davanti allo specchio. 2. Quanto ai nostri
programmi per sabato sera, dovremmo andare alla festa per gli 80 anni di nonno Giulio. 3. Mauro aveva
sottobraccio il casco quando è uscito. 4. Che buon profumo hai addosso: come si chiama? 5. Ha ceduto il
chiodo ed è caduto il quadro in corridoio. 6. Sicuramente Piero si divertirà molto con la sua prima macchina
fotografica, digitale e manuale allo stesso tempo. 7. Rachele intonò con sicurezza la canzone, senza errori,
nonostante l’emozione.

3. ordina le parole negli elenchi e componi frasi minime come indicato.


1. Componi una frase a zero argomenti e due frasi a un solo argomento.
il cane • nevica • le campane • abbaia • suonano

2. Componi tre frasi a due argomenti.


al mare • la nonna • i bambini • il gatto • l’auto • a papà • va • appartiene • accarezzano

3. Componi due frasi a tre argomenti.


un caffè • ha restituito • il barista • il libro • in biblioteca • Leonardo • al cliente • offrì

4. riduci le seguenti frasi a frasi minime cancellando le espansioni del gruppo del soggetto e del
gruppo del predicato che non sono necessarie per dare un senso compiuto alla frase.
1. In cucina il telefono fisso squilla senza sosta da un quarto d’ora.
2. L’ingegnere, alto, sempre benvestito, nel suo lavoro era scrupolosissimo, sia per carattere sia per dovere
professionale.
3. Durante la settimana il multisala in centro è affollato come il sabato.
4. Marina, la ragazza di Gabriele, dorme sul divano.
5. L’altra sera, per la prima volta dopo tanto tempo, io e mio fratello siamo andati in pizzeria con i nostri
genitori.
6. Luca, il figlio della mia vicina di casa, gioca a pallavolo in una squadra semiprofessionista.
7. A diciott’anni, mia cugina Alessandra, una ragazza intraprendente, si è trasferita a Roma per l’università.

202 Sintassi
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il soggetto
5. completa le seguenti frasi con un soggetto adatto al contesto.
1. La racchetta ha colpito la pallina da tennis. 5. ha miagolato tutto il tempo.
2. ripara la gola dal freddo. 6. ci ha spiegato la lezione.
3. ha girato un documentario. 7. ha stabilito un nuovo record.
4. scrive un articolo di cronaca. 8. suona il basso con la mano sinistra.

6. Ti proponiamo questo breve testo, tratto da una guida turistica della città di Stoccolma. individua e
sottolinea tutti i gruppi del soggetto (sono 6).
Molte tracce dell’antica città di Stoccolma (XIII secolo) sono ancora visibili a Stadsholmen, la più grande
isola di Gamla Stan (Città Vecchia). L’intera isola è un’immensa area storica con gioielli del passato a
ogni angolo. Il Palazzo Reale è il simbolo del periodo d’oro della Svezia (XVII e XVIII secolo) e i suoi stra-
ordinari saloni ufficiali, arredati con mobilio originale, si aggiungono a un esterno in fine stile barocco. Il
più maestoso edificio di Stoccolma si staglia su Slottsbacken, a testimonianza del ruolo di capitale della
città. Tutta la zona è attraversata da un’atmosfera speciale. (adattato da AA.VV., Stoccolma, Mondadori)

7. Nelle seguenti frasi specifca se il soggetto, scritto in corsivo, compie un’azione (a, 2 casi), subisce
un’azione (B, 1 caso), si trova in una certa condizione o situazione (C, 3 casi), oppure ha determinate
caratteristiche e qualità (D, 2 casi).
1. Il computer è stato acceso per ore. C 2. Le chitarre sono a fianco della scrivania. 3. Roberto
porta la macchina all’autolavaggio. 4. Michela è estremamente pigra. 5. Il gatto di Antoinette e
Giuseppe è rosso. 6. I miei fumetti stanno in quelle scatole dal trasloco. 7. Giulio torna a casa
in bicicletta. 8. La betulla è stata potata.

8. in ciascuna delle seguenti frasi è stato commesso un errore nel concordare il soggetto con il predi-
cato, cioè con il verbo, nella persona, nel numero o nel genere. Sottolinea il soggetto di forma errata
e correggilo nell’apposito spazio. attenzione: una frase è corretta.
1. Il motociclista devono essere particolarmente prudenti sulle strade bagnate. ( I motociclisti ) 2. L’arancio
verranno raccolte perché sono già mature. ( ) 3. L’acqua del lago si è alzata fino all’orlo del
molo. ( ) 4. Il disco di mio padre sono pezzi di antiquariato. ( ) 5. Voi stai
andando a fare una passeggiata da solo? ( ) 6. La cassaforte della posta rapinata venne-
ro forzate da ladri esperti. ( ) 7. I pattinatori non è riuscita nel cosiddetto “salto del tre”.
( )

9. completa le seguenti frasi con il soggetto adeguato, come indicato in parentesi, scegliendolo tra
quelli proposti nell’elenco.
ah! • Clara • ma • scarabocchiare • adesso • tu
1. (Verbo) Scarabocchiare aiuta la concentrazione. 2. Alla mia domanda fu risposto un (interiezione)
“ ” di sorpresa. 3. (Pronome) sai il fatto tuo. 4. (Nome) si è iscrit-
ta a un corso di cucina. 5. (Congiunzione) “ ” è l’inizio di tutte le tue risposte. 6. Per alcuni
(Avverbio) “ ” è un concetto molto soggettivo.

10. Nelle seguenti frasi sottolinea il gruppo del soggetto e cerchia il soggetto vero e proprio.
1. Gli occhiali da vista di Eva hanno la montatura quadrata. 2. Il divano blu nel soggiorno può diventare un
letto di una piazza e mezza. 3. Nella caduta si è rotto il fanale posteriore della bicicletta. 4. Una collega di
ufficio di mia madre si è tinta i capelli di viola. 5. Il mestolo da minestra nel primo cassetto va bene anche
per il ragù. 6. Questa mattina è arrivata la cartolina di Mara da Lisbona. 7. L’esibizione dell’acrobata russa
al trapezio è stata impressionante.

Sintassi 203
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11. leggi attentamente le seguenti coppie di frasi e individua in quale delle due è presente un soggetto
partitivo.
1. a) Sono rimaste delle cuffie audio sotto il banco di Sebastian. X b) Ho rotto delle cuffie audio nuo-
vissime. 2. a) L’altra sera abbiamo cucinato degli arancini di riso. b) Alla fine della festa sono
avanzati degli arancini di riso. 3. a) Sveva mi ha versato del caffè ancora caldo. b) Del caffè si
è rovesciato sul tappeto. 4. a) Alla fine del concerto, su richiesta, sono state autografate anche delle
magliette. b) Ho trovato nell’armadio delle vecchie magliette dai colori molto accesi.

12. Nelle seguenti frasi individua e scrivi nell’apposito spazio il soggetto sottinteso.
1. Alla fine degli allenamenti siamo andati in gelateria. ( noi ) 2. “È sveglia Matilde?” “No, dorme ancora”.
( ) 3. Prendete l’auto per andare al cinema? ( ) 4. A malincuore, ho dovuto
visitare la mostra molto velocemente. ( ) 5. L’altra sera Florian è andato via dalla festa senza
dire nulla. Forse aveva un impegno. ( ) 6. Hanno preso tutto? Si sono ricordati dei panettoni?
( ) 7. Io e Federica siamo state compagne di scuola. Anche adesso siamo molto amiche.
( )

13. le seguenti frasi sono prive di soggetto. indica se il soggetto è sottinteso S (4 casi) o se è assente
A (5 casi).
1. In montagna nevicava sopra i milleduecento metri. S Ax
2. Non sono d’accordo con voi. S A
3. Per il pranzo al sacco ci si arrangerà. S A
4. Abbiamo dimenticato i panni in terrazza. S A
5. Verso la fine del pomeriggio ha cominciato a tuonare. S A
6. Hai visto il film di Woody Allen? S A
7. Accidenti, questa notte ha diluviato! S A
8. Ieri ti ho visto in centro verso metà pomeriggio. S A
9. In questa trattoria si mangia bene. S A

il predicato verbale e nominale


14. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea il gruppo del predicato.
1. Renata ha messo l’acqua nella teiera rossa. 2. Mio fratello spala la neve nel vialetto. 3. Quella ragazza
non è una brava cuoca. 4. Sergio è un ragazzo molto impaziente. 5. Durante la vacanza studio eserciteremo
il nostro inglese. 6. Gaia si è appena laureata in scienze infermieristiche. 7. Il figlio della signora del piano
di sopra è stato assunto come geometra in un’impresa di Todi.

15. Tra i seguenti verbi sottolinea quelli che non hanno bisogno di alcun complemento per avere senso
compiuto (sono 8).
chiedere nascere inviare ridere
sbadigliare tramontare dormire tradurre
mentire guardare volare miagolare

16. le seguenti frasi, composte soltanto da soggetto e predicato, non hanno senso compiuto. completale
con gli elementi nell’elenco.
un album fotografco • i guanti a pois • il fantino imprudente • una doccia
una pianta di rododendro • il canestro
1. Noi sfogliamo un album fotografico . 2. Il cavallo ha disarcionato . 3. Sa-
brina ha perso . 4. Nessun giocatore ha centrato .
5. Mi faccio . 6. Marcello innaffiava .

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17. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea tutti i predicati. Poi specifca se si tratta di predicati verbali
PV (sono 4) o di predicati nominali PN (sono 4).
1. L’idraulico cambierà una guarnizione della lavastoviglie. PV x PN 2. Rachele è una ragazza studiosa.
PV PN 3. Mattia è il nostro nuovo portiere. PV PN 4. Io e Alessandro siamo andati in montagna per Natale.
PV PN 5. Giulietta ha sempre il sorriso sulle labbra. PV PN 6. Mi passi il temperino? PV PN 7. Il telefono
dell’ufficio di mio padre è occupato. PV PN 8. L’Inter e il Milan sono due squadre di calcio milanesi. PV PN

18. Nelle seguenti coppie di frasi, sottolinea in rosso il gruppo del predicato che contiene un predicato
verbale e in blu il gruppo del predicato che contiene un predicato nominale.
1. a) Evelina dà lezioni di pianoforte. b) Evelina è un’insegnante di pianoforte. 2. a) Matteo è il difensore
della squadra. b) Matteo gioca in difesa. 3. a) Mio fratello gioca a calcio. b) Mio fratello è un calciatore.
4. a) Carla è una disegnatrice di fumetti. b) Carla disegna fumetti.

19. in ciascuna delle seguenti frasi è presente un predicato nominale: cerchia la copula e sottolinea la
parte nominale del predicato.
1. Le valigie di Roberto sono pesanti. 2. L’acqua del lago era trasparente. 3. John Keats è stato un grande
poeta inglese. 4. Linda è una ragazzina supponente. 5. Lo spettacolo del mimo è stato molto comico. 6. La
pazienza di mia mamma è infinita. 7. Solitamente d’inverno la spiaggia è deserta.

20. Nelle seguenti frasi sottolinea il verbo essere e specifca se ha la funzione di copula (C, sono 3), di
ausiliare all’interno di un predicato verbale (a, sono 3) oppure di verbo con signifcato autonomo
(V, sono 3).
1. Martina si è trasferita in un’altra città. A 2. Il mio ombrello è rosso. 3. Mio cugino di Napoli è
ingegnere termonucleare. 4. In questa scena del film il protagonista è dietro alla porta con il suo cane.
5. Mio padre è andato a Vicenza per lavoro. 6. Di chi è il motorino fuori dal cancello? 7. Il
mio gruppo è composto di due chitarristi, un bassista e un batterista. 8. Il pacchetto con il nastro
azzurro è per noi. 9. Il termosifone è freddo da stamattina.

21. completa le seguenti frasi con un verbo copulativo tra quelli proposti nell’elenco.
fu soprannominato • rimase • è considerata • si riteneva • è diventata • diventerà
1. Luca si riteneva molto arguto. 2. Dopo quell’episodio Lucia intrattabi-
le. 3. Quanto allo spirito, la nonna sempre una ragazzina. 4. Tra pochi mesi Giorgio
padre di due gemelli. 5. A scuola Sandro “scheggia”. 6. Teresa
una persona affidabile.

22. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea le frasi nominali, cioè quelle prive di predicato (sono 5).
1. Tanti auguri, Carlo! 2. Accordo difficile tra governo e sindacati. 3. La nuova stagione sciistica al via.
4. “Una cioccolata calda, per favore.” 5. Rimane alto il livello di inquinamento in città. 6. Vololibero: l’unica
compagnia aerea senza costi aggiuntivi. 7. Compri oggi, paghi domani.

23. Ti diamo delle brevi notizie. Scrivi per ciascuna un titolo adatto, costituito da una frase nominale.
1. Rolling Stones in studio, ma senza Paul. I Rolling Stones confermano la lavorazione di un nuovo
album, ma smentiscono le voci che vedrebbero una loro collaborazione con Paul McCartney.
2. La Juventus torna a vincere al Marassi di Genova dopo
la battuta di arresto contro l’Udinese e riguadagna il secondo posto dopo il Milan.
3. Non accenna a diminuire la perturbazione atlantica
sul sud dell’Inghilterra: un metro di acqua in tre giorni su Londra.
4. Debutta l’attesissima produzione dell’opera teatrale
L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht, che ha incontrato non poche difficoltà di realizzazione.

Sintassi 205
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l’attributo e l’apposizione
24. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso le apposizioni (sono 4) e in blu gli attributi (sono 6).
attenzione: una frase contiene più di un’apposizione.
1. Il signor Giovi, un compagno di studi di mio padre, si è trasferito in Brasile. 2. Per la festa di classe potrei
indossare un vestito elegante. 3. Oggi abbiamo conosciuto Valerio, l’istruttore di nuoto. 4. Da grande, Hassan
farà il veterinario. 5. Ho preso l’autostrada perché le vie secondarie erano trafficate. 6. L’altra sera abbiamo
giocato a ping pong con i tuoi vicini di casa. 7. Quanto tempo pensi di fermarti da noi?

25. classifca gli attributi in corsivo distinguendo gli attributi del soggetto AS (sono 3), gli attributi della
parte nominale del predicato APN (sono 3) e gli attributi di un complemento AC (sono 3).
1. Siamo passati attraverso un sentiero impervio. AS APN x
AC
2. Il canottaggio è uno sport impegnativo. AS APN AC
3. Il tuo caposquadra è conosciuto per essere molto severo. AS APN AC
4. Amina partirà da Bologna tra quattro giorni. AS APN AC
5. La Tube è la metropolitana londinese. AS APN AC
6. Quell’appartamento è arredato con molto gusto. AS APN AC
7. La bottiglia in frigorifero è uno spumante secco. AS APN AC
8. Quale stazione radio vuoi mettere? AS APN AC
9. Nessuno spettatore si è lamentato per il freddo in sala. AS APN AC

26. Nelle seguenti frasi cancella gli attributi che, a tuo giudizio, possono essere eliminati senza alterare
in modo signifcativo il senso della frase (sono 5). Sottolinea invece gli attributi che costituiscono un
determinante necessario del nome cui si riferiscono (sono 3).
1. Dopo la lezione di danza, Elena ha le gambe toniche. 2. La battuta spiritosa del comico ha fatto ridere
l’auditorio. 3. Mi sono addormentata subito sprofondando la testa nel soffice cuscino. 4. Karim non sopporta
le persone arroganti. 5. Un tuono fragoroso rimbombò nel cielo. 6. La settimana prossima cominceremo a
studiare per gli esami. 7. Irene ha apprezzato il pranzo squisito. 8. Una volta in casa, mi sono riscaldato
vicino alla stufa rovente.

27. completa le seguenti frasi con un’apposizione, semplice o composta, scegliendola tra quelle proposte
nell’elenco.
fume • capolavoro del pittore francese Claude Monet • la fdanzata di Topolino
avvocato • la capitale dei Paesi Bassi • multipremiato flm del regista James Cameron
1. I papaveri, capolavoro del pittore francese Claude Monet , è stato dipinto nel 1873.
2. L’altra sera mia sorella ha rivisto Titanic, .
3. Il Danubio ha origine nella Foresta Nera.
4. Amsterdam, , è detta “la Venezia del Nord”.
5. Il mio zainetto è decorato con il viso di Minnie, .
6. L’ Bianchi ha trasferito il suo studio nella palazzina dove abito.

28. Nelle seguenti coppie di frasi è presente un nome in corsivo: individua quando esso ha funzione di
apposizione AP e quando di nome del predicato NP .
1. a) Málaga, città dell’Andalusia, è famosa per aver dato i natali a Picasso. x
AP NP
b) Cordova è una città affascinante, soprattutto per la presenza di culture diverse. AP NP
2. a) Lassie, il protagonista di innumerevoli film e storie, è un collie. AP NP
b) Il cane di Elisa, un collie, è molto affettuoso. AP NP
3. a) Il fiume Po sfocia nel mare Adriatico. AP NP
b) L’Adige è un fiume dell’Italia nordorientale. AP NP
4. a) La signora Rossi è famosa per avere un bel portamento. AP NP
b) La madre di Allegra è una signora molto elegante. AP NP

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il complemento oggetto
29. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi oggetto.
1. Jacopo ha preso l’abitudine del caffè a colazione. 2. Solitamente il sabato mio padre cucina la pizza.
3. Stirerò la camicia più adatta per i pantaloni blu. 4. Il vento di ieri ha spazzato via le nuvole. 5. In auto
Nadia accende sempre la radio. 6. Quest’estate con i miei ho visitato gli scavi di Ercolano. 7. Ti ho mandato
un messaggio sul cellulare.

30. collega ciascuna espressione della colonna di sinistra con il complemento oggetto più adatto tra
quelli elencati nella colonna di destra. attenzione: due frasi contengono un complemento oggetto
partitivo.
1. In quel negozio Filippo ha comprato a. una limonata.
2. Per rinfrescarmi dopo la corsa berrò b. una zuppa piccante.
3. Al ristorante indiano ho assaggiato c. un film drammatico.
4. Valentina vorrebbe vedere d. dei jeans nuovi.
5. Per il tuo raffreddore compra e. i primi passi.
6. Il fratello di Simone muove ora f. dei fazzoletti.

31. Quattro frasi tra le seguenti contengono un complemento oggetto interno: individualo e sottolinealo.
1. Ultimamente la mia coinquilina non dorme più sonni agitati. 2. Stavo cercando di svitare il tappo della
bottiglia con lo schiaccianoci. 3. Ieri sera i miei genitori hanno dimenticato in giardino l’ombrellone aperto.
4. Lina, la nostra tartaruga, aveva vissuto una vita felice nella sua vaschetta. 5. Ho sbattuto la porta, ar-
rabbiatissimo. 6. Alla fine del quadrimestre piangiamo lacrime da coccodrillo. 7. L’altra mattina è piovuta
una pioggerellina fine. 8. Gli operatori umanitari portarono cibo e acqua agli sfollati.

32. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi oggetto. Poi specifca da quale parte del
discorso sono costituiti.
1. Edoardo non ama nuotare. ( verbo ) 2. Questa felpa ha una macchia. ( ) Puoi passar-
mi quella? ( ) 3. Solo più tardi ho capito il perché del tuo gesto. ( ) 4. Non mettere
questo CD. ( ) L’abbiamo già sentito. ( ) 5. Certe persone dicono troppo spesso
“uffa”. ( ) 6. Nicoletta ci raggiungerà. ( ) Non ci ha detto quando. ( )
7. Stasera non può accompagnarci mio padre. ( ) 8. Dopo un’ora di attesa non avevamo ancora
visto nessuno. ( )

33. Sul quaderno trasforma le seguenti frasi contenenti un predicativo del soggetto in frasi dal signifcato
corrispondente contenenti un predicativo dell’oggetto.
1. Francesco è ritenuto dall’allenatore un bravo centravanti. L’allenatore ritiene Francesco un bravo
centravanti. 2. Emanuele era stato assunto come educatore dal Comune. 3. Il maratoneta keniota è
stato proclamato vincitore dalla giuria. 4. Mia sarà nominata vicepresidente dall’assemblea. 5. Da molti
Laura è considerata una brava contabile.

i complementi di specifcazione, di termine, di denominazione,


partitivo, d’agente e di causa effciente
34. completa le seguenti frasi con i complementi di specifcazione proposti nell’elenco.
di Pasqua • della nonna • della bicicletta • di Italo Calvino • dei canditi • della gomma
1. Con questa pompa puoi gonfiare senza fatica le ruote della bicicletta. 2. Sto leggendo un romanzo
. 3. Questa sera mangeremo la torta . 4. L’albero può
superare i trenta metri di altezza. 5. Elisa è amante . 6. Per le vacanze
andremo al mare.

Sintassi 207
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35. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea il complemento di specifcazione. Poi scrivi tra parentesi
se indica: a. l’appartenenza o il possesso; b. una relazione affettiva; c. la natura o il genere di una
cosa; d. l’autore di un’opera; e. le persone o le cose che compiono un’azione espressa da un nome;
f. l’uso cui è destinata una cosa; g. la precisazione temporale di un fatto.
1. Durante le vacanze di Natale andremo in Sicilia dai nonni. ( g ) 2. La palazzina ha un impianto di riscal-
damento all’avanguardia. ( ) 3. Dal finestrino dell’auto abbiamo visto le piantagioni di riso. ( )( )
4. Lo scherzo di Riccardo è piaciuto solo a me. ( ) 5. Per la settimana bianca ho preso in prestito l’at-
trezzatura dello zio. ( ) 6. Federico, il nuovo ragazzo di mia sorella, si sta facendo crescere la barba.
( ) 7. In quel cinema danno il nuovo film di Tim Burton. ( )

36. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi di termine. attenzione: in una frase non
compare nessun complemento di termine.
1. Per correttezza dovrò dire loro la verità dei fatti. 2. Quel pomeriggio avrei dovuto chiedere a Latifa un aiuto
per la traduzione. 3. Ti manderò tutto per posta elettronica. 4. Parlerò a Mario dei nostri programmi per le
vacanze. 5. In spiaggia abbiamo giocato a pallavolo con un gruppo di ragazzini del posto. 6. Il professore ha
assegnato alla classe una ricerca sulle fonti di energia rinnovabili. 7. Devi una risposta a lui.

37. Nelle seguenti frasi sono stati mescolati i complementi di termine, evidenziati in corsivo e talvolta
accompagnati da attributi. Sul quaderno riscrivi le frasi collocandoli al posto giusto.
1. Fido è molto fedele all’ombrello. Fido è molto fedele ai suoi padroni.
2. Per la partita in orario serale dovremmo domandare il permesso ai suoi padroni.
3. Per l’occhio rosso chiedi consiglio alla sua fidanzata Teresa.
4. L’ombrellaio ha cambiato il manico al nostro allenatore.
5. Filippo vorrebbe dedicare per radio una canzone al farmacista.

38. Nel seguente breve testo individua e sottolinea in rosso i complementi di specifcazione (sono 10)
e in blu i complementi di termine (sono 4).
Marco era in biblioteca già da una buona mezz’ora senza avere ancora scelto un libro. Leggeva e
rileggeva i titoli dei libri di Jack London, di Jules Verne, di Robert Louis Stevenson e di Emilio Salgari,
ma non riusciva a decidersi: voleva essere anche lui grato a Buck, mantenere fede alla promessa di
girare il mondo in ottanta giorni con Fogg e Passepartout, dare ascolto al racconto di Jim Hawkins o
sguainare la sciabola di Sandokan? Non lo sapeva. Fino a pochi mesi prima, a Marco piacevano solo
i fumetti. Solo una volta esaurita la disponibilità di fumetti della biblioteca, aveva preso in mano un
romanzo: era stato l’inizio di una passione travolgente.

39. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi di specifcazione (S, sono 4), i complementi
di denominazione (D, sono 3) e i complementi partitivi (P, sono 2). Poi classifcali nell’apposito spazio.
1. Erika era seduta in un bar in piazza della Signoria. D 2. A Venezia abbiamo visto i quadri di Canaletto.
3. Tra due settimane arriverà nelle sale italiane il documentario di Scorsese. 4. Quest’anno po-
tremmo prendere le ferie nel mese di giugno. 5. La città di Istanbul è molto popolosa. 6. Seduta
sulla poltrona, Chiara sfogliava un album di foto. 7. Chi di voi vuole rispondere alla mia domanda?
8. Con il tuo permesso, mangerei un po’ della tua pizza. 9. In valigia metterò anche il libro di
Buzzati.

40. Sul quaderno trasforma le seguenti frasi da attive a passive, in modo che ciascuna contenga un
complemento d’agente o di causa effciente.
1. Elisa ha preparato l’acqua calda per il tè. L’acqua calda per il tè è stata preparata da Elisa. 2. Il
calzolaio riparerà il tacco della scarpa. 3. Un raggio di sole rallegrava la stanza. 4. La rete respinse la palla.
5. Le lancette dell’orologio hanno battuto le 20. 6. Il poliziotto ha fermato un’automobile sospetta. 7. Fiona
spruzza l’antiparassitario sulle rose.

208 Sintassi
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41. collega con una freccia ciascuna espressione della colonna di sinistra con un complemento d’agente
o di causa effciente della colonna di destra, in modo da formare frasi di senso compiuto.
1. A Capodanno, il nostro cane è stato spaventato a. da tutti i quotidiani.
2. Il giorno dopo l’incidente la notizia è stata ripresa b. dal proprietario del bar.
3. L’ambasciatore sarà accolto c. dall’attaccante.
4. Il caffè è stato offerto d. dal protagonista.
5. Il calcio di rigore è stato tirato e. dai fuochi d’artificio.
6. Il monologo finale della commedia è recitato f. dal presidente della Repubblica.

42. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso i complementi d’agente (sono 4) e in blu i com-
plementi di causa effciente (sono 4).
1. In questa occasione il discorso sarà pronunciato dal sindaco. 2. La scoperta delle rovine di Troia è stata
fatta da Heinrich Schliemann. 3. Il tiro dell’attaccante avversario è stato respinto dalla traversa. 4. Virginia
fu svegliata dalla voce di Fabio. 5. Il cellulare di Stefano è stato requisito dalla professoressa. 6. La spiag-
gia era battuta dalle onde. 7. Una nuvola di polvere ed erba fu sollevata dall’elicottero in partenza. 8. Per
prudenza, davanti al rischio di deragliamento, il treno era stato fermato dal macchinista.

43. Nelle seguenti frasi analizza le parole scritte in corsivo e di volta in volta specifca di quale comple-
mento si tratta: ci sono 2 complementi di termine, 2 complementi di specifcazione, 2 complementi
d’agente e 2 complementi di causa effciente.
1. La richiesta di scarcerazione è stata avanzata dal giudice. ( compl. d’agente) 2. La cassetta degli
attrezzi è rimasta in garage per mesi. ( ) 3. Sono stato aiutato molto dai miei amici.
( ) 4. Da tempo nessuno mi riferiva più nulla. ( ) 5. Le auto a bordo
strada sono state ammaccate dalla grandine. ( ) 6. Giovanni è venuto a conoscenza
del disastro e ne è stato sconvolto. ( ) 7. L’arrivo della pioggia è atteso da giorni.
( ) 8. Ho prestato i miei pattini a Francesca. ( )

i complementi di causa e di fne


44. collega con una freccia le espressioni della prima colonna con i complementi di causa della seconda,
in modo da formare frasi di senso compiuto.
1. Siamo tornati a casa con i vestiti fradici a. per lo sciopero dei mezzi.
2. Abbiamo dovuto attendere il carro attrezzi b. a causa dell’acquazzone.
3. Non riesco a vedere la strada c. per un guasto al motore.
4. Dopo ogni goal l’attaccante esultava d. per la sorpresa.
5. Siamo arrivati in ritardo e. con questa nebbia.
6. Caterina rimase senza parole f. dalla gioia.

45. Nelle seguenti frasi individua i complementi introdotti dalla preposizione da (sia semplice sia
articolata): sottolineali in rosso quando sono complementi di causa (sono 3), in blu quando sono
complementi d’agente (sono 3) e in verde quando sono complementi di causa effciente (sono 2).
1. La palla venne mandata fuori campo dal battitore.
2. Il capannone industriale del mio vicino è stato colpito da un fulmine.
3. Ho iniziato a guardare quel programma televisivo, ma mi sono addormentata dalla noia.
4. Il film del regista esordiente è stato acclamato vincitore dai critici.
5. Quella sera Michelle ciondolava dal sonno.
6. L’immagine di Narciso era riflessa dallo specchio d’acqua.
7. Giulia era fuori di sé dalla contentezza.
8. Nella mostra saremo accompagnati da una guida.

Sintassi 209
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recupero

46. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea il complemento di fne o scopo. attenzione: in una frase
non compare nessun complemento di fne o scopo.
1. In previsione degli esami Valeria ha iniziato a studiare con maggiore impegno.
2. Alla guida dovrò sempre portare gli occhiali da vista.
3. Carlo si è procurato l’attrezzatura per le immersioni subacquee.
4. Per me il tuo comportamento è inopportuno.
5. I gemelli hanno ricevuto in dono due sciarpe identiche ma dai colori complementari.
6. In sua difesa, l’imputato ha prodotto prove inoppugnabili.
7. Ascoltate dalla hostess le istruzioni per la sicurezza in volo.

47. Nelle seguenti frasi specifca se le parole scritte in corsivo sono un complemento di causa (sono 3)
o un complemento di fne o scopo (sono 4).
1. La piccola Eleonora batteva i denti per il freddo. ( compl. di causa )
2. In vista del torneo abbiamo iniziato ad allenarci tutti i pomeriggi. ( )
3. Con questo baccano infernale non riesco proprio a sentirti. ( )
4. Giulietta ha comprato un servizio di tazze da tè di porcellana finissima. ( )
5. In taverna c’è ancora la vecchia macchina per scrivere dello zio. ( )
6. Per la festa di compleanno del mio fratellino, ho comprato quattro candeline. ( )
7. Anche Roberta è felice per il suo nuovo lavoro. ( )

48. Nelle seguenti coppie di frasi, specifca se l’espressione scritta in corsivo costituisce un complemento
di causa (CC) oppure un complemento di fne o scopo (Cf).
1. a) Per l’arrivo di Paolo abbiamo preparato la stanza degli ospiti. CF
b) Ho rimandato la mia partenza per l’arrivo di Paolo.
2. a) Per la finale del campionato l’allenatore ha rivoluzionato la squadra.
b) Venendo qui abbiamo trovato traffico per la finale del campionato.
3. a) Per il trasloco non posso muovermi di casa.
b) Ci siamo dati da fare per il trasloco.
4. a) Oggi, contrariamente al solito, ero molto agitato per l’interrogazione.
b) Per l’interrogazione ho ripassato anche i primi capitoli del volume.

i complementi di mezzo e di modo


49. collega con una freccia le espressioni della prima colonna con i complementi di mezzo o strumento
della seconda, in modo da formare frasi di senso compiuto.
1. Lo zio potrebbe andare all’aeroporto a. a pallone.
2. Il pacco dei libri arriverà a casa tua b. con la navetta.
3. Lucia è fuori a giocare c. tramite un corriere espresso.
4. Oggi per la prima volta sono salita su una barca d. per mano dei congiurati.
5. Giulio Cesare è stato assassinato e. con gli incensi.
6. Marianna ha profumato la stanza f. a vela.

50. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea le preposizioni e le locuzioni prepositive che introducono i
complementi di mezzo o strumento presenti. attenzione: in una frase non compare il complemento
di mezzo.
1. L’infortunato è stato portato via in barella. 2. Fuori dalla nostra tenda abbiamo fatto un tè sul fornello a
gas. 3. Alcuni si informano unicamente tramite i siti internet dei quotidiani. 4. Anna si è comportata così
per paura. 5. Grazie al padre di Luigi, abbiamo avuto dei biglietti omaggio. 6. Nonno Oscar paga solo in
contanti. 7. Ho scattato una foto con il cellulare.
- In quale frase non compare alcun complemento di mezzo?

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51. completa le seguenti frasi con un complemento di modo o un complemento avverbiale di modo,
scegliendo tra quelli nell’elenco.
malissimo • a vanvera • con soggezione • di fretta • con sicurezza • correttamente
1. Durante la prova di corsa, Simone saltava gli ostacoli con sicurezza . 2. Anche se spesso non ne ha
motivo, Antonia cammina sempre . 3. Ho sempre guardato il ritratto
del mio bisnonno in anticamera. 4. Con simili preoccupazioni questa notte dormirò . 5. I
presentatori di quella trasmissione televisiva parlano . 6. Silvia, la mia sorellina, non sa
ancora scrivere il proprio nome.

52. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi avverbiali di modo. Poi trasformali in
complementi di modo non avverbiali.
1. Il conducente si espresse confusamente con il vigile. ( in modo confuso ) 2. La maschera del
teatro ci accompagnò gentilmente ai nostri posti. ( ) 3. Huda accarezzò dolcemen-
te il gatto soriano. ( ) 4. Chiara risolveva facilmente anche i problemi più com-
plessi. ( ) 5. Alla curva, l’auto sbandò pericolosamente. ( )
6. Carlotta pensava nostalgicamente al suo passato di ballerina. ( ) 7. Luca mi ha salu-
tato frettolosamente con la mano. ( )

53. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso i complementi di mezzo o strumento (sono 4) e
in blu i complementi di modo (sono 4).
1. Nel garage, accendi la lampadina al neon. 2. Gianni ha sistemato alla rinfusa i vestiti dentro l’armadio.
3. Marianna non si è comportata bene. 4. In biblioteca si deve parlare piano. 5. Per i suoi ospiti la signora Verdi
ha preparato gli gnocchi alla romana. 6. Abbiamo avuto notizie dei nostri parenti italoamericani tramite e-mail.
7. Solo con lo studio potrai superare l’esame finale. 8. Ho dato un passaggio in macchina ai miei vicini di casa.

i complementi di compagnia, di rapporto e di unione


54. in ciascuna delle seguenti frasi individua e sottolinea il complemento di compagnia. Poi cerchia la
preposizione o la locuzione prepositiva che lo introduce.
1. Martedì sera io e Philip andremo al cinema con Marco e Beatrice. 2. Alla festa di Carnevale verremmo
anche noi con Alessandro. 3. Insieme con Marco suonerà anche il bassista di un’altra band. 4. Mia zia Anna
è uscita in compagnia del suo cane. 5. Tra il pubblico ho visto Federico assieme ai suoi amici.

55. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso i complementi di compagnia (sono 5) e in blu i
complementi di rapporto (sono 2).
1. Con Davide alla partita c’era anche quel brontolone di suo fratello. 2. Enrico vuole un incontro con Luigi
al più presto. 3. Il medico visiterà i bambini in corsia insieme con il pagliaccio della nostra associazione di
volontari ospedalieri. 4. Ho avuto una discussione con Laura per una questione futile. 5. Samir si stava
preparando per l’escursione assieme al padre. 6. Fuori dalla palestra abbiamo incontrato l’istruttore di pal-
lavolo in compagnia della moglie. 7. Ieri l’idraulico è arrivato insieme a un apprendista.

56. completa le seguenti frasi con un complemento di unione, scegliendo tra quelli nell’elenco.
con il computer • insieme con le borse • agli asparagi • con la macchina digitale
unitamente alla richiesta • insieme al giornale
1. Con il computer a mio padre hanno dato anche una borsa a tracolla. 2. in-
vio la copia del documento d’identità. 3. All’ingresso del museo ci hanno chiesto
di lasciare la macchina fotografica. 4. domani sarà distribuito l’inserto culturale.
5. Non è facile cucinare un buon risotto . 6. Mio fratello fotografo esce sempre di
casa nello zainetto.

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57. Nelle seguenti frasi sono stati mescolati i complementi di unione, evidenziati in corsivo e talvolta ac-
compagnati da attributi. riscrivi le frasi sul quaderno collocando i complementi di unione al posto
giusto.
1. Ho sempre trovato scomodi i maglioni al pesto. Ho sempre trovato scomodi i maglioni con i bottoni.
2. Susanna è scesa dal treno con un rastrello. 3. Lo sceneggiatore si presentò sul set con i bottoni. 4. In
forno ci sono le lasagne con il copione. 5. Il giardiniere smontò dal furgoncino con una cappelliera.

58. Specifca se nelle seguenti frasi la preposizione con introduce un complemento di compagnia
(C, sono 4) o un complemento di unione (U, sono 4).
1. Roberto è arrivato sulla pista da sci con la tavola da snowboard. U 2. Al bar Amina ordina sempre
un caffè con panna. 3. Questo mese potrei partire con Massimo per un fine settimana. 4. Uno
dei miei piatti preferiti è la pasta con le zucchine. 5. Anna aveva iniziato a ballare con un ragazzo alto.
6. Posso venire al lago con voi? 7. Con due DVD era in omaggio un terzo. 8. Presto andrò
con mio padre nel nuovo negozio di elettronica.

i complementi di qualità, di argomento e di materia


59. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi di qualità (sono 5). attenzione: in due frasi
non compare il complemento di qualità.
1. Pagoda è un gatto di grossa taglia. 2. Mi piace la tua nuova maglietta a quadretti bianchi e blu. 3. Chi è
Clara? La ragazza bionda con la coda di cavallo? 4. Il signor Rapetti è un uomo di grande cultura. 5. Ricordati
di legare la bicicletta con il lucchetto. 6. Michele ha scritto una lettera di difficile comprensione. 7. Stefania
parla sempre del suo lavoro con entusiasmo.
- In quali frasi non compare il complemento di qualità?

60. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi di argomento.


1. A Davos si è tenuto l’annuale convegno di economia.
2. A proposito di queste dicerie non ho ancora un’opinione precisa.
3. Sul giornale di oggi c’erano diversi articoli sul terremoto.
4. Daniela non ha mai smesso di parlare di te.
5. In vista del viaggio sto leggendo un saggio sulla cultura spagnola.
6. Circa le sue prossime intenzioni, Claudio non è stato molto chiaro.
7. Molto spesso i miei compagni di scuola discutono animatamente di tattiche di gioco.

61. Nelle seguenti frasi specifca se l’espressione scritta in corsivo costituisce un complemento di ma-
teria M (sono 5) o un complemento di specifcazione S (sono 5).
1. a) La Russia è uno dei maggiori produttori d’oro nero. M x S b) Non porto più la collanina d’oro che mi
ha regalato Simone. M S 2. a) L’età del bronzo in Italia si estende dal 2200 a.C. al 900 a.C. circa. M S
b) Per la cottura dei cibi gli antichi Romani usavano anche recipienti di bronzo. M S 3. a) Le pellicce con il
collo di volpe mi hanno sempre fatto impressione. M S b) Dalle favole di Esopo in poi, la furbizia della volpe
è proverbiale. M S 4. a) Il legno di acero è usato per fabbricare i violini. M S b) Per la camera da letto
ho comprato un mobile d’acero. M S 5. a) Murano è celebre in tutto il mondo per l’arte del vetro. M S
b) Nella caduta, il bicchiere di vetro si è scheggiato sul bordo. M S

62. Nelle seguenti espressioni trasforma gli aggettivi scritti in corsivo con un complemento di materia
dal signifcato corrispondente.
1. nube gassosa di gas 5. cielo plumbeo
2. recinzione metallica 6. portale marmoreo
3. moneta aurea 7. volontà ferrea
4. vapore acqueo 8. ponte ligneo

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63. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso i complementi di argomento (sono 4) e in blu i
complementi di materia (sono 4).
1. Le opinioni sull’energia nucleare sono discordanti. 2. Con i tuoi genitori abbiamo parlato del tuo compor-
tamento. 3. Una regola d’oro è evitare i pettegolezzi sempre e comunque. 4. Il presidente dell’associazione
umanitaria ha pronunciato un discorso molto duro sulla guerra dei diamanti. 5. Una collega di mio padre ha
comprato una borsa di finto coccodrillo. 6. I familiari degli alunni si sono espressi circa la riduzione delle ore
di sostegno. 7. Per cucinare abbiamo bisogno di un tegame di rame. 8. La nonna mi ha lasciato in eredità
un anellino d’argento.

i complementi di luogo e di tempo


64. completa le seguenti frasi con un complemento di luogo, scegliendolo tra quelli nell’elenco.
dall’uffcio • verso i Paesi caldi • per la testa • alla volta di Sidney • a Berlino • al parco • ci
1. Dopo il corso di tedesco Carla si è trasferita a Berlino.
2. Vuoi andare allo stadio? andremo domenica pomeriggio.
3. Ogni autunno le rondini migrano .
4. Che cosa ti passava in quel momento?
5. Mia madre esce alle 6 del pomeriggio.
6. Ogni mattina Carla va a correre .
7. L’aereo è decollato .

65. Specifca quale complemento di luogo indicano le parole in corsivo (sono 2 complementi di stato in
luogo, 2 complementi di moto a luogo, 2 complementi di moto da luogo e 2 complementi di moto
per luogo).
1. La spesa è nel bagagliaio della mia auto. ( stato in luogo )
2. La mela di Newton è caduta dall’albero al momento giusto. ( )
3. Per di là non possiamo passare: il terreno è troppo scivoloso. ( )
4. Questo sabato pomeriggio potremmo andare al cinema tutti insieme. ( )
5. La rabbia mi ha fatto salire il sangue al cervello. ( )
6. Mio cugino Matteo era tornato entusiasta da Parigi. ( )
7. Milena leggeva un romanzo d’amore sulla poltrona. ( )
8. Il gatto è riuscito a passare fra le sbarre del cancello. ( )

66. Specifca se nelle seguenti frasi la preposizione da, semplice o articolata, introduce un complemento
di stato in luogo A (sono 2), un complemento di moto a luogo B (sono 2), un complemento di moto
da luogo C (sono 2) o un complemento di moto per luogo D (sono 2).
1. Sicuramente da lassù scenderemo nel tardo pomeriggio. A B x C D 2. Dopo l’incidente, Marco è andato
dal carrozziere. A B C D 3. Il tabellone dice che il treno è in partenza dal secondo binario. A B C D
4. Per le vacanze Emanuela è stata dai nonni in Campania. A B C D 5. Per arrivare dall’altra parte del
fiume abbiamo preso una canoa. A B C D 6. Gli scout decisero di passare dal bosco. A B C D
7. Questo pomeriggio ho appuntamento dall’oculista. A B C D 8. Per arrivare a Berna passeremo dal
San Gottardo. A B C D

67. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso i complementi di origine o provenienza (sono 4)
e in blu i complementi di allontanamento o separazione (sono 4).
1. Il padre di Eddie è originario di Dublino. 2. Le Alpi separano l’Italia da altri Paesi europei. 3. Quanto dista
il centro cittadino da qui? 4. Domitilla discende da una famiglia di nobili origini. 5. La parola “quotidiano”
deriva dal latino quotidie. 6. Dopo la discussione in campo, Tiziano è stato allontanato dalla squadra. 7. Il
film Bar Sport è molto diverso dal romanzo omonimo. 8. Spesso i litigi nascono da fraintendimenti.

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68. in ciascuna delle seguenti frasi individua e sottolinea i complementi di tempo, anche avverbiali.
Poi specifca nell’apposito spazio se si tratta di complementi di tempo determinato (TD, sono 4) o
continuato (TC, sono 4).
1. In casa Verdi si pranza all’una. TD
2. Per tutta la settimana il centralino non ha ricevuto alcuna chiamata.
3. L’aereo proveniente da Londra atterrerà alle sette.
4. I fan della saga hanno aspettato per oltre un anno il seguito del film.
5. Durante la mattinata non ha mai smesso di piovere.
6. Due anni fa siamo andati in vacanza in Cornovaglia.
7. A lungo ho aspettato un’occasione di riscatto.
8. Non sono riuscito a svegliarmi di buon’ora.

la frase complessa e la proposizione principale


69. Ti diamo un elenco di frasi. Scrivi nell’apposito spazio se si tratta di frasi semplici (sono 3) oppure
di frasi complesse (sono 3).
1. L’aspirante cuoco pensava di cucinare del pesce, ma scoprì di non avere una teglia adatta. (complessa)
2. Lucia si trucca troppo gli occhi con la matita nera. ( )
3. Nonostante sia un ragazzo alto, Carlo non ha mai giocato a pallacanestro. ( )
4. Il pittore mise il cavalletto sulla strada per avere una visuale migliore. ( )
5. Chiara frequenterà l’università a New York. ( )
6. Piero ha comprato la sua prima moto a vent’anni. ( )

70. Nei seguenti periodi individua le proposizioni e dividile tramite barrette.


1. Al bar ho chiesto una spremuta | ma non avevano arance.
2. Sebbene fossi uscita di casa in ritardo, sono arrivata in stazione in orario.
3. Comprerei lo stesso vestito di Carola, se ci fosse la mia taglia.
4. Quando Marta schiaccia a rete, è un punto sicuro.
5. La nonna prepara la valigia: lei e il nonno passeranno una settimana alle terme.
6. Alessio non aveva studiato ed è stato colto impreparato.
7. Mattia ha fermato il pallone prima di passarlo a Yuri.

71. collega ciascuna proposizione principale della prima colonna con una proposizione della seconda
colonna in modo da formare un periodo di senso compiuto.
1. Teresa stava prendendo il sole in giardino a. per raggiungere il centro dall’aeroporto.
2. Non posso chiamare i miei b. quando improvvisamente si è messo a piovere.
3. Credevo di rimanere in panchina c. perciò non dovreste litigare per futili motivi.
4. Tu e Youssef siete buoni amici d. perché gliele ha fatte conoscere Milena.
5. Matteo frequenta queste persone e. dal momento che sono fuori casa senza il cellulare.
6. Abbiamo dovuto chiamare un taxi f. invece sono sceso in campo al secondo tempo.

72. classifca le seguenti proposizioni indipendenti sottolineando il tipo di proposizione corretto tra i
due proposti tra parentesi.
1. Con questo rumore non riesco a concentrarmi. (informativa/volitiva) 2. Come era fine la sabbia della
spiaggia in Sardegna! (esclamativa/informativa) 3. Chi avrebbe mai potuto pensare a una fine così misera?
(interrogativa diretta disgiuntiva/interrogativa diretta retorica) 4. Quanti chilometri mancano all’arrivo? (inter-
rogativa diretta semplice/interrogativa diretta disgiuntiva) 5. A pranzo vuoi mangiare un trancio di pizza o un
kebab? (interrogativa diretta disgiuntiva/interrogativa diretta semplice) 6. Ah, se solo avessi qualche anno in
più! (volitiva/desiderativa) 7. Mantieni la calma. (informativa/volitiva) 8. Non gettare cibo agli animali. (infor-
mativa/volitiva) 9. Dove hai messo i tuoi occhiali? (interrogativa diretta semplice/interrogativa diretta retorica)

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la coordinazione e la subordinazione
73. completa i seguenti periodi in modo che abbiano un senso compiuto, inserendo le congiunzioni
coordinanti proposte nell’elenco.
anzi • tuttavia • perciò • o • altrimenti • né
1. Abbassa il volume dello stereo altrimenti sveglierai i vicini.
2. La coda al botteghino era lunga, siamo riusciti a comprare i biglietti per il film.
3. Filippa ha la carnagione chiara, non dovrebbe esporsi al sole.
4. Federica non è affatto sprovveduta, è una ragazza molto intelligente.
5. Non ho visto sentito nulla.
6. Parti oggi rimandi a domani?

74. analizza i seguenti periodi e precisa nell’apposito spazio se la coordinazione è realizzata mediante con-
giunzione coordinante (3 casi), per asindeto (1 caso), per polisindeto (1 caso) o per correlazione (1 caso).
1. Francesco era a conoscenza del segreto, ma non ha detto nulla. ( cong. coordinante ) 2. Yamami
si veste sempre di blu: è il suo colore preferito. ( ) 3. Potremmo mangiare fuori
oppure cucinare qualcosa noi. ( ) 4. Ora confessi di avere sbagliato ora sostieni
di avere ragione! ( ) 5. Il portiere era fuori area, quindi non è riuscito a difendere
la porta. ( ) 6. Né trovai i miei amici in mezzo a quella folla né incontrai volti noti.
( )

75. Nei seguenti periodi individua e sottolinea le proposizioni subordinate.


1. Se potessi, passerei tutti i miei pomeriggi in piscina.
2. Ti richiamerò appena avrò finito i compiti.
3. Le previsioni dicono che avremo un fine settimana sereno.
4. Possiamo fermarci per una pausa a patto che tra dieci minuti ci rimettiamo in marcia.
5. La mamma è comparsa alle spalle di Stefano senza che lui se ne accorgesse.
6. Nonostante fosse influenzato, Enrico ha voluto alzarsi dal letto.
7. Giulio ha divorato il piatto di lasagne come se non mangiasse da giorni.

76. riscrivi i seguenti periodi sul quaderno trasformando ciascuna subordinata implicita in una subor-
dinata esplicita.
1. Avendo finito di spiegare, la professoressa di scienze interrogò.
Poiché aveva finito di spiegare, la professoressa di scienze interrogò.
2. Dovendo scegliere, Riccardo avrebbe preferito un film al documentario. 3. Il nonno usa un apparecchio
acustico per poter sentire meglio. 4. Pur non avendo molta voglia, ieri sera sono uscito. 5. Aperta la porta,
Giulia ha cercato di fare meno rumore possibile.

77. indica se le espressioni in corsivo nelle seguenti coppie di periodi sono complementi (C) o propo-
sizioni (P).
1. a) Anche gli alunni della I B hanno collaborato all’allestimento della mostra. C
b) Anche gli alunni della I B hanno collaborato ad allestire la mostra.
2. a) Nonostante la dieta, Mauro ieri ha mangiato una porzione di budino.
b) Nonostante sia a dieta, Mauro ieri ha mangiato una porzione di budino.
3. a) Daria stava aspettando la telefonata di Samuele.
b) Daria stava aspettando che Samuele le telefonasse.
4. a) Con la cessazione delle ostilità, fu concordata la pace.
b) Una volta cessate le ostilità, fu concordata la pace.
5. a) Oggi come oggi è indispensabile la conoscenza dell’inglese.
b) Oggi come oggi è indispensabile conoscere l’inglese.

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le proposizioni soggettive e oggettive


78. Nei seguenti periodi individua e sottolinea le proposizioni soggettive. attenzione: un periodo non
contiene alcuna proposizione soggettiva.
1. Dopo alcuni tentativi infruttuosi, pare che il commissario abbia fermato il colpevole.
2. Considerata la gravità delle accuse, è bene che l’indiziato risponda a tutte le domande.
3. È chiaro che una confessione farebbe chiudere subito il caso.
4. È risultato che l’uomo non ha un alibi convincente.
5. Sembra che la vicina di casa della vittima lo abbia visto sulla scala antincendio subito dopo l’omicidio.
6. Licia nega ciò che è evidente.
7. Si dice che il commissario abbia avuto un lungo colloquio con lui.
8. Sembra che l’assassino si sia arreso.

79. completa i seguenti periodi coniugando il verbo della proposizione soggettiva al modo e al tempo
corretti.
1. Sembra che Emanuela (vedere) abbia visto Luca in compagnia di una ragazza bionda. 2. È giusto
che il terzino (sostituire) a metà del secondo tempo. 3. Un tempo si credeva che la Terra
(essere) piatta. 4. Bisogna che Alessandro (capire) le priorità della si-
tuazione. 5. Si temeva che il fiume (esondare) a causa delle piogge prolungate. 6. È una
vergogna che io non (sapere) nulla di questa faccenda!

80. in ciascuno dei seguenti periodi individua e sottolinea il predicato da cui dipende la proposizione
oggettiva.
1. Fela mi ha promesso che ci rifletterà. 2. Le cronache riferiscono che la premiazione è stata interrotta da
un gruppo di manifestanti. 3. Luigi è convinto di avere sempre ragione. 4. Speriamo ancora di riconquistare
la loro fiducia. 5. Il professore vorrebbe che gli alunni lo ascoltassero maggiormente. 6. La polizia teme che
il malvivente sia già espatriato. 7. Vi proibisco di uscire così tardi.

81. i seguenti periodi contengono tutti una proposizione sostantiva, evidenziata in corsivo. indica nell’ap-
posito spazio di quale tipo è.
1. Alle sue domande insistenti seppe solo rispondere che non sapeva nulla. ( oggettiva ) 2. Su questo non
c’è alcun dubbio, che Edoardo sia sincero. ( ) 3. Mi chiedevo se riferire subito al mio amico la brutta
notizia. ( ) 4. Sembra che il concerto sia stato rinviato per problemi organizzativi. ( )
5. Dimmi dove sei stato tutto questo tempo. ( )

la proposizione relativa
82. Nei seguenti periodi individua e sottolinea le proposizioni relative.
1. L’altro giorno ho acquistato in Internet il disco di cui mi hai parlato. 2. L’albero cui sono tanto affezionati gli
abitanti del quartiere sta per essere abbattuto. 3. Incontro il ragazzo della III C ovunque io vada. 4. La città dove
Giulia si è trasferita non è lontana da qui. 5. Chiunque abbia mai tirato un rigore, sa quanto è difficile. 6. La bi-
cicletta, che ha una ruota sgonfia, è in garage. 7. Alla festa indosserò il vestito nero che mi ha prestato Simona.

83. Utilizzando le coppie di frasi semplici date, sul quaderno costruisci dei periodi formati da una prin-
cipale e da una subordinata relativa.
1. Michele ha voluto in squadra John. / Con John Michele aveva giocato molto bene in passato.
Michele ha voluto in squadra John, con cui aveva giocato molto bene in passato.
2. Carlotta assomigliava a una bambola di porcellana. / Carlotta aveva i ricci scuri e le guance rosse. 3. Chiara
è un’amica. / Di Chiara ci si può sempre fidare. 4. David parla perfettamente tre lingue. / David è madre-
lingua francese. 5. Ho conosciuto un ragazzo. / Quel ragazzo un giorno vorrebbe pilotare gli aerei di linea.

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84. completa i seguenti periodi con gli elementi che introducono le proposizioni relative, scegliendoli
tra quelli proposti nell’elenco.
a cui • di cui • sul quale • in cui • che • chiunque • per cui
1. Chiunque abbia una connessione internet può essere aggiornato sulle notizie da tutto il mondo in tempo
reale. 2. Non si conoscono le ragioni Francesco si è trasferito. 3. Il computer
avevo salvato i miei appunti non vuole più accendersi. 4. Il bar andavamo a fare colazione
ha cambiato proprietario. 5. La strada costeggiava il bosco è stata finalmente asfaltata.
6. Non ci sono più biglietti per lo spettacolo teatrale abbiamo visto la locandina. 7. La festa
abbiamo partecipato era in maschera.

85. Nei seguenti periodi sottolinea le proposizioni relative improprie e specifca quale valore assumono:
1 ha valore fnale, 2 temporale, 1 causale, 1 consecutivo e 1 concessivo.
1. Tornato al campo base, l’esploratore si preparò un tè bollente che lo riscaldasse. ( finale ) 2. Da lontano ave-
vo visto Riccardo e Mattia che entravano in una sala giochi. ( ) 3. Mi piacerebbe regalarti qualcosa
che possa piacerti. ( ) 4. Abbiamo ritrovato il gatto che gironzolava nel quartiere. ( )
5. Ammiro Marta che è sempre così spigliata. ( ) 6. Non si è arrabbiato neanche Marco, che pure
aveva motivi seri. ( )

le proposizioni fnali e causali


86. Nei seguenti periodi individua e sottolinea le proposizioni fnali.
1. Accendi il forno affnché raggiunga la temperatura ottimale. 2. Gli alpinisti scalano la montagna nell’inten-
to di raggiungere la vetta. 3. Vicino al tornio abbiamo indossato i grembiuli per non sporcarci con la creta.
4. I nonni ci portavano in spiaggia perché respirassimo l’aria di mare. 5. Sto imparando l’inglese per potere
cercare un lavoro a Londra. 6. Paolo si allena tutti i giorni per prepararsi alla maratona. 7. Sono venuto a
casa tua con l’intento di scusarmi.

87. Nei seguenti periodi completa le proposizioni fnali coniugando opportunamente il verbo in parentesi.
1. Lascia spazio perché Paolo (posteggiare) posteggi accanto a te. 2. Vi conviene alzarvi presto
affnché (partire) in orario. 3. Il mio fratellino faceva di tutto affnché la mamma non lo
(sgridare) . 4. Perché la carne (cuocere) bene, devi alzare la famma
sotto la piastra. 5. L’istruttore ci fece allenare parecchio perché (vincere) quella partita.
6. Porto mia sorella a fare una passeggiata affnché (distrarsi) .

88. completa i seguenti periodi con le proposizioni causali, scegliendole tra quelle dell’elenco.
perché non hai controllato la cottura • Poiché questo gruppo rock è il tuo preferito
che tu ed Elisabetta abbiate fatto pace • perché riccia non si piace più
Dato che lo zaino è piccolo • perché siamo arrivati in ritardo
1. Mia madre vuole cambiare acconciatura perché riccia non si piace più . 2. Non possiamo sce-
gliere i posti migliori . 3. non ti
perderai il mega concerto! 4. Sono felice . 5. Il sugo si è bruciato
. 6. non possiamo portare tanti vestiti.

89. Nei seguenti periodi individua e sottolinea in rosso le proposizioni fnali (sono 4) e in blu le propo-
sizioni causali (sono 3).
1. Per dimagrire, Caterina si è affidata alle cure di un dietologo. 2. Siccome ha fatto tardi, Giacomo ci rag-
giungerà dopo. 3. Roberto si iscriverà in palestra per fare un po’ di esercizio fisico. 4. Prendiamo il treno,
dato che ci sarà molto traffico in superstrada. 5. Mio fratello sta risparmiando affinché l’anno prossimo
possa comprare la moto. 6. Dovendo fare un colloquio di lavoro, Stefano si è messo la cravatta. 7. Matilde
avrebbe dovuto impegnarsi di più per superare l’esame.

Sintassi 217
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recupero

le proposizioni consecutive, temporali e locative


90. Nei seguenti periodi sono state mescolate le proposizioni consecutive, evidenziate in corsivo. Sul
quaderno riscrivi le frasi collocando le consecutive al posto giusto.
1. Giulia era talmente felice del suo viaggio a Dublino che potrebbe giocare in una serie maggiore.
Giulia era talmente felice del suo viaggio a Dublino che ne parlava con tutti.
2. Sono tanto stanco da farci dimenticare l’Italia. 3. Bali è un luogo così bello che potrei addormentarmi in
piedi. 4. Il centravanti della nostra squadra è un tale campione che ne parlava con tutti. 5. Il mio cane è così
affettuoso che gli telefona ogni mezz’ora. 6. Jacopo ha una madre apprensiva a tal punto che la sera aspetta il
mio arrivo fuori dalla porta.

91. collega le frasi principali della colonna di sinistra con le proposizioni temporali della colonna di
destra.
1. Matteo fa un tifo scatenato a. mentre aspettavamo il benzinaio.
2. Dovresti uscire più spesso b. prima di partire per Berlino.
3. Non c’era ancora Internet c. quando va allo stadio.
4. Io e mio padre ci siamo appoggiati al cofano d. finché ci sono ancora queste belle giornate.
5. Non vedo più il figlio del signor Rossi e. al tempo in cui il nonno era bambino.
6. Passa per un saluto f. da quando ha iniziato a lavorare a tempo pieno.

92. Nei seguenti periodi individua e sottolinea le proposizioni locative. attenzione: in una frase la locativa
non compare.
1. Il cinema non è lontano dal ristorante cinese dove andremo a cena. 2. Dove vorrebbe vivere Federica, il
tempo non è mai uggioso. 3. Dove vuoi andare adesso? 4. A Gibilterra, dal luogo in cui eravamo, si vedevano
le coste dell’Africa. 5. Dove abitavano prima i Bianchi non c’era mai stato un terremoto. 6. Nel punto del bosco
dove c’eravamo spinti non passava luce tra i rami.
- In quale frase non compare la proposizione locativa?

93. Nei seguenti periodi individua e sottolinea le subordinate. Poi indica nell’apposito spazio se si tratta
di proposizioni consecutive (C, sono 3), temporali (T, sono 3) o locative (l, sono 3).
1. Nel punto in cui sono sulla Torre Eiffel vedo tutta Parigi. L
2. Luca stava talmente bene sulla sdraio che non avrebbe più voluto alzarsi.
3. Da dove stai chiamando ora non si sente bene.
4. Prima che tu esca di casa chiudi tutte le finestre.
5. Domenica a pranzo ho mangiato tanto da scoppiare.
6. Il collega di mio padre mi saluta tutte le volte che lo incontro per la strada.
7. Spesso la nonna arriva davanti al supermercato così in anticipo che trova le saracinesche ancora ab-
bassate.
8. Dove siamo andati con gli scout c’erano gli stambecchi.
9. Mentre stavamo parlando, Filippo si rabbuiò.

le proposizioni modali, strumentali, concessive, condizionali


e il periodo ipotetico
94. Nei seguenti periodi individua e sottolinea in rosso le proposizioni strumentali (sono 3) e in blu le
proposizioni modali (sono 4).
1. Mi sono iscritta a un corso di cucina come mi avevi suggerito tu. 2. Teresa è migliorata imparando dai
suoi errori. 3. Carla passa i weekend leggendo romanzi. 4. A furia di insistere, Mario è riuscito a conquistare
Luisa. 5. Florian è andato via correndo. 6. A forza di allenarsi, tuo fratello diventerà un campione. 7. Lo zio
sa far fronte alle difficoltà mantenendo la calma.

218 Sintassi
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95. Nel seguente testo individua e sottolinea in rosso le proposizioni strumentali (sono 2) e in blu le
proposizioni concessive (sono 2).
A forza di recitare nella sua vecchia compagnia di teatro, l’attore si era specializzato in parti dramma-
tiche. Sebbene non avesse mai interpretato un ruolo comico, decise di partecipare al provino per una
commedia. Quando l’attore si presentò alle audizioni, il regista lo riconobbe e si stupì, ma, nonostante
fosse scettico, lasciò che l’attore recitasse il monologo che aveva preparato. E l’attore convinse tutti
recitando magnificamente.

96. Nei seguenti periodi individua e sottolinea le congiunzioni e le locuzioni che introducono le subor-
dinate condizionali.
1. Qualora tu non avessi fretta, potremmo prendere un caffè insieme. 2. È sempre interessante ascoltare
altre opinioni, se ben argomentate. 3. Emanuela disse che ci aiuterà per il trasloco, a patto che poi la ac-
compagnamo a casa in auto. 4. Nell’eventualità che qualcuno rinunciasse al proprio biglietto, noi saremmo
i primi della lista. 5. Nel caso in cui Rachida perdesse l’autobus, potrei darle un passaggio io. 6. Elisabetta
può incontrarti giovedì, purché tu voglia ancora vederla. 7. Nell’eventualità in cui ci sia brutto tempo, l’agenzia
annullerà il viaggio e ci restituirà la caparra.

97. in ciascuno dei seguenti periodi ipotetici coniuga opportunamente il verbo tra parentesi così da
completare l’apòdosi.
1. Se passi dal centro, (guardare) guarda le luminarie di Natale.
2. Pietro (calciare) il rigore, se gliel’avessimo chiesto.
3. Nel caso volessi fare uno spuntino, (prendere) lo yogurt dal frigorifero.
4. (Accendere) il navigatore, se non vuoi perderti.
5. Se Carlo non fosse stato così nervoso, gli (parlare) .
6. Se mi avessi mandato un messaggio, ti (rispondere) subito.

il discorso diretto e indiretto


98. Nei seguenti periodi individua e sottolinea in rosso i discorsi diretti (sono 3) e in blu i discorsi indiretti
(sono 3).
1. Laura garantì che si sarebbe occupata lei della spesa. 2. Riconsegnandoci le verifiche, la professoressa ci
ha ricordato di stare attenti agli errori banali. 3. Al telegiornale il ministro disse: “Non dobbiamo alimentare
le preoccupazioni dei cittadini”. 4. Amina mi ha detto che arriverà in ritardo in palestra. 5. All’inaugurazione
del nuovo ospedale il sindaco ha affermato: “Questo istituto sarà il vanto della nostra città”. 6. Federica ha
gridato a Luca: “Ce la puoi fare!”.

99. Sottolinea i discorsi indiretti nella prima colonna e collegali con i corrispondenti discorsi diretti della
seconda colonna.
1. Il nonno chiese a che ora saremmo partiti. a. A che ora saremmo partiti?
b. A che ora partite?
c. A che ora sareste partiti?
2. Giulia promise che sarebbe tornata presto. a. Tornerei presto.
b. Tornerò presto.
c. Tornerà presto.

100. trasforma i seguenti discorsi diretti in discorsi indiretti. attenzione: coniuga opportunamente i verbi.
1. Sergio disse: “In futuro sarò più attento alla guida”.
Sergio disse che in futuro sarebbe stato più attento alla guida.
2. Il sergente ordinò alle reclute: “Alzatevi!” 3. Carlo mormorò: “Non è vero”. 4. Matteo ammise: “Ho sba-
gliato”. 5. Milena dice sempre: “Ho sonno”.

Sintassi 219
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grammatica facile

l’articolo Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

Anna indossa una camicia rossa con le maniche lunghe e dei quadrati grigi.

una camicia

le maniche

dei quadrati

che cos’è l’articolo? L’articolo è una parola che si mette davanti al nome,
in modo da stabilire se la persona, animale o cosa indicati siano da intendersi
in senso preciso (le maniche) o generico (una camicia, dei quadrati).

articOlO articOlO articOlO


DetermiNatiVO iNDetermiNatiVO PartitiVO
L’articolo determinativo indica L’articolo indeterminativo L’articolo partitivo indica una
una persona o una cosa indica una persona o una cosa parte di un insieme o alcune
precisa. imprecisata. cose imprecisate.
Es. le maniche (sono proprio le Es. una camicia (è una camicia Es. dei quadrati (sono alcuni
due maniche di quella camicia). nominata per la prima volta). elementi decorativi - non si sa
quanti - della camicia).
Gli articoli determinativi sono: Gli articoli indeterminativi sono: Gli articoli partitivi sono:
Singolare Plurale Singolare Plurale Singolare Plurale
maschile il, lo (l’) i, gli maschile un, uno non c’è maschile del dei,
femminile la (l’) le femminile una (un’) non c’è dello (dell’) degli
femminile della (dell’) delle

220 L’articolo
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DetermiNatiVO iNDetermiNatiVO PartitiVO


L’articolo determinativo si usa L’articolo indeterminativo si Puoi sostituire l’articolo partitivo
per: usa per: al singolare con un po’ di.
1) indicare qualcosa o qualcuno 1) indicare una persona o una Es. del pane = un po’ di pane
di conosciuto a chi parla cosa qualsiasi; Puoi sostituire l’articolo partitivo
o ascolta; 2) indicare qualcosa o qualcuno al plurale con alcuni, alcune,
2) indicare qualcosa o qualcuno di cui non si è ancora parlato. qualche.
di cui si è già parlato. Es. degli amici = alcuni amici
Gli articoli il e i si usano davanti L’articolo un si usa davanti a Gli articoli del, dello, dei, degli
a parole maschili che parole maschili singolari che si usano davanti a parole
cominciano per consonante cominciano per: maschili.
tranne X, Y, Z, gN, PN, PS, S + 1) vocale, ma non per i + vocale; Es. dello stufato; dei bambini
consonante. 2) consonante tranne X, Y, Z,
Es. il tetto - i tetti; gN, PN, PS, S + consonante.
il seme - i semi Es. un autista; un tavolo
Gli articoli lo e gli si usano L’articolo uno si usa davanti a
davanti a parole maschili che parole maschili singolari che
cominciano per: cominciano per:
1) vocale (e in questo caso lo 1) i + vocale;
si apostrofa in l’); 2) X, Y, Z, gN, PN, PS, S +
2) X, Y, Z, gN, PN, PS, S + consonante.
consonante. Es. uno iettatore; uno gnomo
Es. l’albero - gli alberi;
lo scafo - gli scaf
Gli articoli la e le si usano con L’articolo una si usa davanti Gli articoli della, delle si usano
tutti i nomi femminili. a tutte le parole femminili davanti a parole femminili.
L’articolo la si apostrofa in l’ singolari. Es. della farina; delle calze
davanti a parole che iniziano Una si apostrofa in un’ davanti
per vocale, ma non davanti a parole femminili che
a i + vocale. iniziano per vocale.
Es. l’aiuola - le aiuole; Es. una zia; un’alunna
la ionosfera

articOlO DetermiNatiVO: il, lo, la, l’, i, gli, le


L’articolo determinativo indica una persona o una cosa precisa.
1. Sotto ciascuna delle figure scrivi il nome preceduto dall’articolo determinativo. Scegli dall’elen-
co seguente.
l’amo - gli orsi - lo zaino - il cappello - l’albero - gli gnomi - lo yogurt - lo specchio - la scuola - i pesci

l’amo

L’articolo 221
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grammatica facile

2. Scrivi l’articolo determinativo corretto davanti ai nomi degli elementi raffigurati.

gli occhi fiore angolo erba barche

spago elefanti piedi matita api

3. ricopia gli articoli determinativi dell’esercizio precedente nelle colonne della seguente tabella.

articolo determinativo articolo determinativo articolo determinativo articolo determinativo


maschile singolare maschile plurale femminile singolare femminile plurale
gli,

articOlO iNDetermiNatiVO: un, uno, una, un’


L’articolo indeterminativo indica una persona o una cosa imprecisata.
4. Nelle seguenti espressioni individua e sottolinea gli articoli indeterminativi.
1. un sogno 5. uno sforzo 9. lo yoga
2. lo zoccolo 6. un mattone 10. una pera
3. una calza 7. l’eredità 11. un’azione
4. un elenco 8. un’industria 12. l’amico

5. ricopia gli articoli indeterminativi individuati nell’esercizio precedente nelle colonne della
seguente tabella.
articolo indeterminativo maschile singolare articolo indeterminativo femminile singolare
un,

articOlO iNDetermiNatiVO: un, un’


L’articolo indeterminativo “un” NON deve mai avere l’apostrofo quando è seguito
da un nome maschile. “Un’” con l’apostrofo precede SemPre nomi femminili.
6. le seguenti espressioni contengono nomi sia maschili sia femminili. leggi ciascuna espressione,
scrivi m se il nome è maschile, f se il nome è femminile. Poi cancella l’apostrofo tra gli articoli
indeterminativi e i nomi maschili.
1. un’ uovo M 4. un’ esercizio 7. un’ attore
2. un’ ora 5. un’ ancora 8. un’ esempio
3. un’ esperimento 6. un’ attrice 9. un’ elica

222 L’articolo
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7. le seguenti espressioni contengono nomi sia maschili sia femminili. leggi ciascuna espressione,
scrivi m se il nome è maschile, f se il nome è femminile. Poi scrivi l’apostrofo tra gli articoli
indeterminativi e i nomi femminili.
1. un’ azione F 4. un unghia 7. un ortica
2. un articolo 5. un antenna 8. un ombra
3. un uomo 6. un urlo 9. un elicottero

articOlO PartitiVO SiNgOlare: del, dello, della, dell’


Puoi usare l’articolo partitivo singolare al posto dell’espressione un po’ di.
8. ciascuna delle seguenti frasi contiene un articolo partitivo. leggi le frasi, rispondi alle domande
e scrivi l’articolo partitivo nell’apposito spazio. riscrivi poi sul quaderno le frasi sostituendo
gli articoli partitivi in corsivo con l’espressione un po’ di.
1. Ho comprato del pane. Che cosa ho comprato? del pane
2. Offrirò agli ospiti del caffè. Che cosa offrirò agli ospiti?
3. C’è della frutta in frigorifero. Che cosa c’è in frigorifero?
4. Ho rovesciato del sale per terra. Che cosa ho rovesciato per terra?
5. Per preparare lo sciroppo servono dell’acqua e dello zucchero.
Che cosa serve per preparare lo sciroppo?
6. Hai della colla da prestarmi? Che cosa hai da prestarmi?
7. Per impanare le cotolette uso della farina di riso.
Che cosa uso per impanare le cotolette?

articOlO PartitiVO PlUrale: degli, delle


Puoi usare l’articolo partitivo plurale al posto delle espressioni alcuni, alcune.
L’articolo partitivo plurale equivale al plurale dell’articolo indeterminativo “un”, “una”.
9. Volgi al plurale le seguenti frasi nei due modi suggeriti: a) sostituendo l’articolo indeterminativo
con l’articolo partitivo plurale; b) sostituendo l’articolo partitivo plurale con alcuni, alcune.
1. Ho trascorso una piacevole giornata in montagna. a) Ho trascorso delle piacevoli giornate in
montagna. b) Ho trascorso alcune piacevoli giornate in montagna.
2. Mi servirebbe un limone. a) Mi servirebbero limoni. b) Mi servirebbero limoni.
3. In giardino è fiorita una rosa. a) In giardino sono fiorite rose. b) In giardino sono fiorite
rose.
4. Fabio arriverà con un amico. a) Fabio arriverà con amici. b) Fabio arriverà con
amici.
5. Michela ha mangiato un pasticcino al cioccolato. a) Michela ha mangiato pasticcini al cioc-
colato. b) Michela ha mangiato pasticcini al cioccolato.
6. Camilla ha una maglietta nuova. a) Camilla ha magliette nuove. b) Camilla ha
magliette nuove.
7. Ho visto una rondine e un passero. a) Ho visto rondini e passeri. b) Ho visto
rondini e passeri.

L’articolo 223
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grammatica facile

il nome Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

martina sta giocando sul letto con il suo gatto e lo guarda con afetto.

letto

martina

gatto

afetto

che cos’è il nome? Il nome è una parola che serve a indicare persone (Martina),
cose (letto), animali (gatto), idee, sentimenti e stati d’animo (afetto).

il SigNificatO NOme cOmUNe quando indica una persona, un animale o una cosa in
Del NOme modo generico. Es. ragazzo (un ragazzo qualunque), isola (un’isola qua-
lunque), cane (un cane qualunque).
NOme PrOPriO quando indica una particolare persona, animale o cosa,
distinguendola dalle altre simili. Attenzione: i nomi propri si scrivono con
la lettera maiuscola.
Es. Non un ragazzo qualunque, ma Marco.
Es. Non un’isola qualunque, ma la Sicilia.
Es. Non un cane qualunque, ma Pluto.
NOme cONcretO quando indica qualcosa che puoi percepire con i 5
sensi, cioè che puoi vedere, sentire, annusare, gustare, toccare.
Es. mare, tuono, profumo, caramella, coperta.
NOme aStrattO quando indica qualcosa che non puoi percepire con i
5 sensi, cioè non puoi vedere, sentire, annusare, gustare, toccare, ma solo
immaginare con la mente. Es. affetto, fantasia, bontà.

224 Il nome
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il geNere NOme maScHile quando indica persone o animali di sesso maschile (il
Del NOme nonno, il gatto), ma anche tutti i nomi che hanno l’articolo maschile (il
libro, l’inverno).
NOme femmiNile quando indica persone o animali di sesso femminile
(la nonna, la gatta), ma anche tutti i nomi che hanno l’articolo femminile
(la matita, l’estate).
il NUmerO NOme SiNgOlare quando indica una sola persona, un solo animale o
Del NOme una sola cosa.
Es. ragazzo, uccello, albero.
NOme PlUrale se indica più persone, animali o cose.
Es. ragazzi, uccelli, alberi.
Attenzione: ci sono nomi invariabili che restano uguali al singolare e al
plurale. In questo caso cambia solo l’articolo.
Es. il re - i re; la gru - le gru.
la StrUttUra NOme PrimitiVO quando non deriva da nessun’altra parola.
Del NOme Es. cane, lavoro, giardino.
NOme DeriVatO quando deriva da altre parole.
Es. canile, lavoratore, giardiniere.

il NOme
Il nome è una parola che indica persone, animali, cose, idee, sentimenti, stati d’animo.
1. leggi i nomi in corsivo e rispondi alle domande scrivendo PerSONa se il nome indica una
persona, aNimale se indica un animale, cOSa se indica una cosa, StatO D’aNimO se indica
uno stato d’animo o un’idea o un sentimento.
1. gallina è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti? aniMale
2. paura è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti?
3. letto è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti?
4. medico è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti?
5. allegria è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti?
6. vigile è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti?
7. semaforo è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti?
8. zanzara è un nome di persona, di animale, di cosa o di idee e sentimenti?

2. ricopia i nomi dell’esercizio precedente nelle colonne della seguente tabella.


Nomi di persona Nomi di animale Nomi di cosa Nomi di stati d’animo,
idee e sentimenti
gallina

Il nome 225
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grammatica facile

NOmi cOmUNi: ragazzo, isola, cane


I nomi comuni indicano persone, animali e cose in modo generico.
3. le seguenti espressioni sono costituite da un nome comune e un nome proprio. individua i
nomi comuni rispondendo alle domande.

1. il fiume Tevere Che cos’è il Tevere? Il Tevere è un fiume.


2. le montagne delle Alpi Che cosa sono le Alpi? Le Alpi sono
3. l’amico Alberto Chi è Alberto? Alberto è un
4. il cane Rex Chi è Rex? Rex è un
5. il pianeta Saturno Che cos’è Saturno? Saturno è un

NOmi PrOPri: Marco, Sicilia, Pluto


I nomi propri indicano particolari persone, animali e cose e si scrivono con la lettera
maiuscola.
4. le seguenti espressioni sono costituite da un nome comune e un nome proprio. individua i
nomi propri rispondendo alle domande.

1. il nonno Pietro Qual è il nome del nonno? Pietro


2. la città di Napoli Qual è il nome della città?
3. lo scrittore Rodari Qual è il nome dello scrittore?
4. l’imperatore Augusto Qual è il nome dell’imperatore?
5. il cantante Jovanotti Qual è il nome del cantante?
6. il lago di Garda Qual è il nome del lago?
7. l’isola della Sardegna Qual è il nome dell’isola?
8. il drago Eragon Qual è il nome del drago?

NOmi cONcreti: mare, tuono, profumo, caramella, coperta


I nomi concreti indicano ciò che puoi percepire con i 5 sensi: vista (vedi), udito (senti),
odorato (annusi), gusto (gusti), tatto (tocchi).
5. leggi i nomi concreti del seguente elenco e rispondi alle domande specificando con quali sensi
puoi percepire ciò che essi indicano.
1. il cioccolato
lo vedi? sì no - lo senti? sì no - lo annusi? sì no - lo gusti? sì no - lo tocchi? sì no
2. il profumo
lo vedi? sì no - lo senti? sì no - lo annusi? sì no - lo gusti? sì no - lo tocchi? sì no
3. il rumore
lo vedi? sì no - lo senti? sì no - lo annusi? sì no - lo gusti? sì no - lo tocchi? sì no
226 Il nome
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4. la lampada
la vedi? sì no - la senti? sì no - la annusi? sì no - la gusti? sì no - la tocchi? sì no
5. il fiore
lo vedi? sì no - lo senti? sì no - lo annusi? sì no - lo gusti? sì no - lo tocchi? sì no
6. l’automobile
la vedi? sì no - la senti? sì no - la annusi? sì no - la gusti? sì no - la tocchi? sì no

NOmi aStratti: affetto, fantasia, bontà


I nomi astratti indicano ciò che puoi solo immaginare con la mente.
6. Nel seguente elenco ogni coppia di nomi è formata da un nome concreto e da un nome astrat-
to. rispondi alle domande e scrivi solo i nomi astratti.
1. pioggia - vita
Quale dei due nomi indica qualcosa che NON puoi percepire con i sensi? vita
2. onestà - scarpa
Quale dei due nomi indica qualcosa che NON puoi percepire con i sensi?
3. maestro - scienza
Quale dei due nomi indica qualcosa che NON puoi percepire con i sensi?
4. telefono - tranquillità
Quale dei due nomi indica qualcosa che NON puoi percepire con i sensi?
5. impegno - pizza
Quale dei due nomi indica qualcosa che NON puoi percepire con i sensi?

NOmi maScHili: il nonno, il pallone


I nomi maschili sono i nomi che indicano le persone o gli animali di sesso maschile
e i nomi di cosa che hanno l’articolo maschile, che può essere il (il rubinetto),
lo (lo zerbino), l’ (l’orologio).
7. i nomi nel seguente elenco sono tutti maschili. Scrivi l’articolo determinativo davanti a ogni
nome.
1. il pane 10. zio
2. lo straccio 11. albero
3. prosciutto 12. scienziato
4. zoccolo 13. astuccio
5. indice 14. guardiano
6. giocattolo 15. aereo
7. treno 16. iodio
8. zaino 17. gnocco
9. amore 18. arcobaleno

Il nome 227
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Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

NOmi femmiNili: la zia, la corona


I nomi femminili sono i nomi che indicano le persone o gli animali di sesso femminile
e i nomi di cosa che hanno l’articolo femminile, che può essere la (la pesca), l’ (l’ora).
8. i nomi nel seguente elenco sono tutti femminili. Scrivi l’articolo determinativo davanti a ogni
nome.
1. la casa 7. fragola
2. l’ edera 8. sincerità
3. onda 9. Asia
4. sarta 10. operazione
5. gomma 11. amica
6. parrucchiera 12. alunna

NOmi SiNgOlari e NOmi PlUrali: ragazzo, ragazzi


I nomi singolari indicano una sola persona, animale o cosa.
I nomi plurali indicano più persone, animali o cose.
9. Sotto ogni immagine completa il nome corrispondente e poi scrivi se è un nome singolare o
un nome plurale.

CAS a MEL BICICLETT


è nome singolare è nome è nome

ARMAD PESC LIBR


è nome è nome è nome

228 Il nome
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NOmi PrimitiVi e NOmi DeriVati: cane, canile


I nomi primitivi non derivano da altre parole.
I nomi derivati derivano da altre parole e sono più lunghi dei nomi primitivi.
10. Nel seguente elenco ogni coppia di nomi è formata da un nome primitivo e da un nome de-
rivato. rispondi alla domanda scrivendo i nomi primitivi.
1. sfiducia/fiducia Qual è il nome più breve? Fiducia che quindi è il nome primitivo.
2. libreria/libro Qual è il nome più breve? che quindi è il nome
3. viaggio/viaggiatore Qual è il nome più breve? che quindi è il nome
4. gomito/gomitata Qual è il nome più breve? che quindi è il nome
5. campionato/campione Qual è il nome più breve? che quindi è il nome
6. ordine/disordine Qual è il nome più breve? che quindi è il nome
7. sfortuna/fortuna Qual è il nome più breve? che quindi è il nome

11. i nomi derivati servono a indicare qualcosa o qualcuno che ha uno stretto legame con ciò che
è indicato dal nome primitivo. rispondi alle seguenti domande e scrivi il nome derivato.
1. Qual è il nome derivato dalla parola calcolo che sta a indicare un apparecchio che fa i calcoli?
Calcolatrice
2. Qual è il nome derivato dalla parola occhio che sta a indicare uno strumento per vedere bene
quando si ha un difetto visivo?
3. Qual è il nome derivato dalla parola biglietto che indica un posto dove si acquistano i biglietti?

4. Qual è il nome derivato dalla parola braccio che indica un gioiello che si mette al braccio?

5. Qual è il nome derivato dalla parola scarpa che indica un mobile in cui si ripongono le scarpe?

6. Qual è il nome derivato dalla parola chitarra che indica una persona che suona la chitarra?

12. i nomi del seguente elenco sono tutti nomi primitivi. rispondi alle domande scrivendo i nomi
derivati da questi nomi.

1. muro Chi costruisce i muri? (il) muratore


2. giornale Chi vende il giornale?
3. cassa Chi sta alla cassa del negozio?
4. ballo Chi pratica il ballo?
5. olio Quale oggetto contiene l’olio in tavola?
6. caffè Con quale oggetto si prepara il caffè?
7. porta Qual è il nome della porta dell’automobile?

Il nome 229
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Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

l’aggettivo Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

Livia e Fàtima hanno messo nei loro zainetti rosa la merenda


per l’intervallo: due mele e qualche biscotto.

che cos’è l’aggettivo?


L’aggettivo è una parola
che si aggiunge a un nome
per indicare una qualità
del nome (zainetti rosa) o
un’informazione sul nome
(loro zainetti, due mele,
qualche biscotto).

due mele

loro zainetti

zainetti rosa
qualche biscotto

aggettivi che indicano una qualità del nome aggettivi che danno un’informazione sul nome
L’aggettivo QUalificatiVO specifica una Gli aggettivi POSSeSSiVi indicano a chi ap-
qualità o una caratteristica della persona, della partiene qualcosa o con chi si è legati.
cosa o dell’animale indicato dal nome. Sono: mio + nome, tuo + nome, suo + nome,
Concorda con il nome, cioè ha lo stesso genere nostro + nome, vostro + nome, loro + nome,
del nome a cui si riferisce: proprio + nome, altrui + nome.
Nome maschile aggettivo maschile Es. Il suo zainetto è rosso.
bambino contento
Gli aggettivi DimOStratiVi indicano se
treno veloce
qualcosa o qualcuno è vicino o lontano da chi
Nome femminile aggettivo femminile parla o chi ascolta.
Sono: questo + nome, quello + nome.
bambina contenta
Es. Vorrei queste caramelle qui.
bicicletta veloce Vorrei quei biscotti là.

230 L’aggettivo
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

aggettivi che indicano una qualità del nome aggettivi che danno un’informazione sul nome
L’aggettivo qualificativo ha anche lo stesso Gli aggettivi iNDefiNiti indicano in modo
numero del nome a cui si riferisce: impreciso una caratteristica del nome.
Sono: poco + nome, tanto + nome, troppo +
Nome singolare aggettivo singolare
nome, tutto + nome, nessuno + nome, alcuno +
cavallo bianco nome, qualche + nome, ciascuno + nome, altro
+ nome, qualsiasi + nome…
Nome plurale aggettivo plurale
Es. Lo zio mangia troppi dolci.
cavalli bianchi
Gli aggettivi NUmerali indicano con pre-
Anche l’aggettivo qualificativo, come il nome,
cisione la quantità del nome.
può essere:
Sono: uno + nome, due + nome, tre + nome…
1) primitivo (felice)
primo + nome, secondo + nome, terzo + no-
2) derivato (infelice)
me… doppio + nome, triplo + nome...
Quando l’aggettivo si usa per fare un confronto Es. Stella abita al terzo piano.
fra due o più persone, animali o cose, è di grado
comparativo. Gli aggettivi iNterrOgatiVi accompagna-
Es. Carlo è più alto di Daniele. no il nome nelle domande.
(comparativo di maggioranza) Sono: quale + nome? che + nome? Quanto +
Carlo è alto come Giovanni. nome?
(comparativo di uguaglianza) Es. In quale squadra giochi?
Carlo è meno alto di Francesco.
(comparativo di minoranza) Gli aggettivi eSclamatiVi accompagnano
il nome nelle esclamazioni.
Sono: quale + nome! che + nome! Quanto +
nome! Quanta + nome!
Es. Quale meraviglia! Che tempaccio!
Quanto fumo! Quanta pazienza!

aggettiVi QUalificatiVi: zainetto rosso, maglietta larga


L’aggettivo qualificativo specifica una qualità della persona, della cosa o dell’animale
indicato dal nome.
1. leggi le seguenti frasi e rispondi alle domande scrivendo gli aggettivi qualificativi corretti.
1. Ho scalato una montagna rocciosa. Com’è la montagna che ho scalato? rocciosa
2. Conosco ragazzi studiosi. Come sono i ragazzi che conosco?
3. Sul vassoio ci sono dei fichi dolcissimi. Come sono i fichi sul vassoio?
4. Hai iniziato un quaderno nuovo? Com’è il quaderno che hai iniziato?
5. Abbiamo dipinto delle mele rosse. Come sono le mele
che abbiamo dipinto?
6. Sta arrivando una signora anziana. Com’è la signora che sta arrivando?
7. Comprami del pane fresco. Come deve essere il pane
che mi comprerai?

L’aggettivo 231
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

2. trovi qui di seguito le stesse frasi dell’esercizio precedente, ma con una parola in corsivo: è
l’aggettivo. individua a quale nome si riferisce ogni aggettivo.

1. Ho scalato una montagna rocciosa. Che cos’è rocciosa? (una) montagna


2. Conosco ragazzi studiosi. Chi è studioso?
3. Sul vassoio ci sono dei fichi dolcissimi. Quali cose sono dolcissime?
4. Hai iniziato un quaderno nuovo? Che cos’è nuovo?
5. Abbiamo dipinto delle mele rosse. Quali cose sono rosse?
6. Sta arrivando una signora anziana. Chi è anziana?
7. Comprami del pane fresco. Che cosa deve essere fresco?

NOme maScHile + aggettiVO maScHile: anello largo


NOme femmiNile + aggettiVO femmiNile: acqua fredda
L’aggettivo è maschile o femminile come il nome cui si riferisce.
3. leggi le espressioni della colonna a sinistra: gli aggettivi sono incompleti (manca l’ultima
lettera). Per scrivere la lettera che manca, rifletti sul genere (maschile o femminile) del nome
al quale si riferisce l’aggettivo. Poi rispondi alle domande: vedi che il genere dell’aggettivo
è lo stesso del genere del nome cui si riferisce?
1. giocattolo nuov o Com’è il giocattolo? nuovo
2. cappello giall Com’è il cappello?
3. uovo sod Com’è l’uovo?
4. divano comod Com’è il divano?
5. pavimento lucid Com’è il pavimento?
6. gallina bianc Com’è la gallina?
7. tovaglia pulit Com’è la tovaglia?
8. matita appuntit Com’è la matita?
9. arancia matur Com’è l’arancia?
10. onda marin Com’è l’onda?

NOme SiNgOlare + aggettiVO SiNgOlare: zaino nero


NOme PlUrale + aggettiVO PlUrale: zaini neri
L’aggettivo è singolare o plurale come il nome cui si riferisce.
4. completa gli aggettivi in corsivo in modo che concordino con il nome cui si riferiscono,
cioè abbiano lo stesso numero del nome. fatti mentalmente una domanda simile a quella
dell’esempio.
Es. Maglioni cald i Come sono i maglioni? Cald i
1. viso sorrident 4. tavolo quadrat 7. musica modern
2. piante spinos 5. storie divertent 8. calze ross
3. cuccioli affettuos 6. panini saporit 9. automobile nuov

232 L’aggettivo
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aggettiVi PrimitiVi e DeriVati: capace/incapace


Gli aggettivi primitivi non derivano da altre parole; gli aggettivi derivati derivano
da altre parole.
5. Nell’elenco seguente ogni coppia di aggettivi è formata da un aggettivo primitivo e da un
aggettivo derivato. Osserva: l’aggettivo primitivo è più breve dell’aggettivo che ne deriva.
trascrivi sui puntini l’aggettivo primitivo.
1. maturo/immaturo maturo è un aggettivo primitivo
2. dispari/pari è un aggettivo primitivo
3. scontento/contento è un aggettivo primitivo
4. mobile/immobile è un aggettivo primitivo
5. disordinato/ordinato è un aggettivo primitivo
6. abitato/disabitato è un aggettivo primitivo
7. fortuna/sfortuna è un aggettivo primitivo
8. felice/infelice è un aggettivo primitivo
9. scarico/carico è un aggettivo primitivo
10. unito/disunito è un aggettivo primitivo

6. le seguenti espressioni contengono un nome e un aggettivo derivato. Scrivi il nome da cui


deriva ciascuno degli aggettivi evidenziati in corsivo.

1. animale terrestre Dove vive un animale terrestre? sulla Terra


2. pianta acquatica Dove vive una pianta acquatica? nell’
3. film pauroso Che cosa suscita un film pauroso?
4. viaggio avventuroso Di che cosa è ricco un viaggio avventuroso? di
5. luce solare Da dove proviene la luce solare? dal
6. area boscosa Da che cosa è coperta un’area boscosa? da un
7. tovaglia rettangolare Di che cosa ha forma una tovaglia rettangolare? di un
8. uomo barbuto Che cos’ha un uomo barbuto? la
9. esercizio finale Quando si fa l’esercizio finale? alla
10. cittadino italiano Di quale Paese è cittadino un italiano? dell’

7. i seguenti aggettivi sono tutti derivati. Scrivi il nome da cui deriva ciascuno degli aggettivi
evidenziati in corsivo.

1. erboso deriva dal nome erba 7. cittadino deriva dal nome


2. boscoso deriva dal nome 8. paesano deriva dal nome
3. montano deriva dal nome 9. francese deriva dal nome
4. marino deriva dal nome 10. cinese deriva dal nome
5. campagnolo deriva dal nome 11. statale deriva dal nome
6. collinare deriva dal nome 12. scolastico deriva dal nome

L’aggettivo 233
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grammatica facile

aggettiVi cOmParatiVi di maggioranza, minoranza, uguaglianza:


più alto, meno alto, alto come
Gli aggettivi di grado comparativo indicano un confronto tra due nomi riguardo
a una qualità, che può essere presente in misura maggiore, minore o uguale
in uno rispetto all’altro.
8. in ciascuna delle seguenti frasi c’è un confronto tra due elementi riguardo a una certa qualità.
la qualità è espressa da un aggettivo qualificativo di grado comparativo. rispondi alle domande
e trascrivi gli aggettivi di grado comparativo.
1. Matteo è più robusto di Gabriele.
Com’è Matteo rispetto a Gabriele? più robusto
2. La tua casa è meno nuova della mia.
Com’è la tua casa rispetto alla mia?
3. Il leone è più grosso del giaguaro.
Com’è il leone rispetto al giaguaro?
4. Le tue scarpe sono più nuove delle mie.
Come sono le tue scarpe rispetto alle mie?
5. La mia moto è meno potente della tua.
Com’è la mia moto rispetto alla tua?
6. Le arance sono più dolci dei limoni.
Come sono le arance rispetto ai limoni?

9. in ciascuna delle seguenti frasi due nomi vengono confrontati rispetto a una qualità: scrivi “più”,
“meno”, “quanto” in modo da completare gli aggettivi di grado comparativo. Poi specifica se
il comparativo è di maggioranza, di minoranza o di uguaglianza.
1. I mari sono più grandi dei laghi. comparativo di maggioranza
2. Il grigio è scuro del nero. comparativo di
3. Un topo è alto di un elefante. comparativo di
4. Le zanzare sono fastidiose le mosche. comparativo di
5. Una formica è piccola di una lucertola. comparativo di
6. In alta montagna l’aria è fredda che in pianura. comparativo di

aggettiVi POSSeSSiVi: mio…, tuo…, suo…, nostro…, vostro…,


loro…, proprio…, altrui…
Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene qualcosa o a chi è legato qualcuno.
10. leggi le seguenti frasi, sottolinea gli aggettivi possessivi e cerchia il nome a cui si riferiscono.
1. Il vostro cane è un barboncino.
2. Mi dai un po’ della tua merenda?
3. Domenica sarà il mio compleanno.
4. Ognuno ritiri i propri libri.
5. Conosci Marco? Sabato vado a casa sua a studiare.
6. I nostri amici sono in palestra.
7. Non toccate le cose altrui.

234 L’aggettivo
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11. Scrivi l’aggettivo possessivo che sostituisce l’espressione in parentesi.


1. Ho visto Fabio con il suo cane (di Fabio).
2. Ricordi Omar e Miriam? Quella è la casa (di Omar e di Miriam).
3. Domani arrivano i (di voi) nonni.
4. La sciarpa di Nicola è rossa, la sciarpa (di me) è blu.
5. Questo è il (di te) zainetto.

aggettiVi DimOStratiVi: questo…, quello…


Gli aggettivi dimostrativi indicano se qualcosa o qualcuno è vicino o lontano
da chi parla o chi ascolta.
12. Si trova vicino o lontano da noi la cosa indicata da ciascuno degli aggettivi dimostrativi scritti
in corsivo nelle seguenti frasi? completa le domande e poi rispondi cerchiando la casella
corretta.
1. Quella sedia è rotta. Dov’è la sedia ? vicino lontano
2. Questa radio è nuova. Dov’è la ? vicino lontano
3. Guarda quei bambini. Dove sono i ? vicino lontano
4. Prendi questo bicchiere. Dov’è il ? vicino lontano
5. Quel vaso va aggiustato. Dov’è il ? vicino lontano
6. Ti regalo questo libro. Dov’è il ? vicino lontano
7. Hai assaggiato quelle caramelle? Dove sono le ? vicino lontano

aggettiVi iNDefiNiti: poco…, tanto…, troppo…, tutto…,


nessuno…, qualche…, ciascuno…
Gli aggettivi indefiniti indicano una qualità o una quantità non precise.
13. leggi le seguenti frasi, sottolinea gli aggettivi indefiniti e cerchia il nome a cui si riferiscono.
1. Hai qualche foto dei tuoi genitori?
2. Ciascun foglio deve avere l’intestazione.
3. Ti abbiamo aspettato per tanto tempo.
4. Rita non ha mai avuto nessun animale in casa.
5. Ti sei mangiato troppi cioccolatini!
6. Oggi ho poco appetito.
7. Mi piace qualsiasi tipo di frutta.

14. completa le seguenti frasi. Scegli l’aggettivo indefinito adatto e cancella l’altro aggettivo.
1. La stanza era quasi vuota: c’erano troppe/poche persone sedute.
2. Ho mangiato solo una mela perché avevo tanta/poca fame.
3. Hai bisogno di qualche/nessun foglio a quadretti?
4. Sono poco/molto stanco e vado a dormire.
5. Qualsiasi/Ogni alunno ha il proprio diario.
6. Non ho visto nessuna/qualche bicicletta in cortile, stamattina.

L’aggettivo 235
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grammatica facile

aggettiVi NUmerali: uno/una…, primo/prima…, secondo/


seconda…, doppio/doppia…
Gli aggettivi numerali indicano con precisione la quantità del nome.
15. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea gli aggettivi numerali e cerchia il nome a cui si rife-
riscono.
1. Noi abitiamo al terzo piano .
2. Nella mia classe ci sono venti alunni.
3. Il film dura due ore.
4. Francesco è stato il primo concorrente a ritirarsi.
5. Mia sorella frequenta la classe terza.
6. Ti avrò telefonato almeno cinque volte.
7. Lidia ha mangiato due fette di torta.
8. Ho riletto l’esercizio una seconda volta.

aggettiVi iNterrOgatiVi: quale…? Che…? Quanto…?


Gli aggettivi interrogativi accompagnano i nomi nelle domande.
16. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea gli aggettivi interrogativi e cerchia il nome a cui si
riferiscono.
1. In quale palazzo abita Silvia?
2. Quale sport preferisci?
3. Quanti chili pesi?
4. Che libro stai leggendo?
5. Quali guanti hai comprato?
6. Quanta farina ti serve per la torta?
7. Che giorno è oggi?
8. Che ore sono?

aggettiVi eSclamatiVi: quale…! Che…! Quanto…!


Gli aggettivi esclamativi accompagnano i nomi nelle esclamazioni.
17. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea gli aggettivi esclamativi e cerchia il nome a cui si
riferiscono.
1. Che cielo azzurro c’è oggi!
2. Quanti soldi spesi per niente!
3. Che bella idea hai avuto!
4. Quante volte mi hai ripetuto la stessa cosa!
5. Che festa grandiosa!
6. Quanto vento stanotte!
7. Che bella giornata!
8. Quanto tempo sprecato per nulla!

236 L’aggettivo
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

il pronome Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

io e Myriam andiamo in biblioteca oggi pomeriggio per fare la ricerca di scienze.


lei è veramente brava! Vieni anche tu?

lei è veramente brava! io e Myriam

Vieni anche tu?

che cos’è il pronome? Il pronome è una parola che sostituisce un nome


per evitarne la ripetizione o che sta al posto di un nome.

i pronomi sono vari.


I PrONOmi PerSONali sostituiscono o stanno al posto di un nome proprio o comune:
Pronomi personali soggetto
Persone singolari Persone plurali
1 persona
a
io 1a persona noi
2 persona
a
tu 2 persona
a
voi
3 persona maschile
a
egli, lui, esso 3 persona maschile
a
loro, essi
3 persona femminile
a
ella, lei, essa 3 persona femminile
a
loro, esse
Es. Paolo e Marzia sono veri atleti: lei è la migliore della scuola nella corsa e lui è un asso del nuoto.

Il pronome 237
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grammatica facile

Pronomi personali complemento di forma forte


Persone singolari Persone plurali
1a persona me (a me piace) 1a persona noi (a noi piace)
2a persona te (a te piace) 2a persona voi (a voi piace)
3a persona lui, lei (a lui/a lei piace) 3a persona loro (a loro piace)
Es. Questo libro è per te. Stasera venite da noi a cena?
Pronomi personali complemento di forma debole
Persone singolari Persone plurali
1a persona mi (mi piace) 1a persona ci (ci piace)
2a persona ti (ti piace) 2a persona vi (vi piace)
3a persona gli, le, lo, la (gli/le piace, lo/la chiamo) 3a persona li, le (li chiamo, le chiamo)
Es. Mi passi il dizionario? Questo flm non ci piace.
I PrONOmi POSSeSSiVi indicano a chi appartiene qualcosa o con chi si è legati. Sono uguali
agli aggettivi possessivi, ma non accompagnano un nome: lo sostituiscono.
Sono: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui.
Es. La mia bicicletta è rossa, la tua è gialla. (Mia è un aggettivo perché accompagna il nome bicicletta;
tua è un pronome perché sta al posto del nome bicicletta.)
I PrONOmi DimOStratiVi indicano la posizione, cioè se qualcosa o qualcuno è vicino o
lontano rispetto a chi parla o ascolta. Alcuni sono uguali agli aggettivi dimostrativi, ma non accom-
pagnano un nome: lo sostituiscono.
Sono: questo, quello, colui, colei, coloro, ciò.
Es. Questo maglione è verde, quello è blu. (Questo è un aggettivo perché accompagna il nome
maglione; quello è un pronome perché sta al posto del nome maglione.)
I PrONOmi iNDefiNiti indicano in modo impreciso una caratteristica del nome. Alcuni sono
uguali agli aggettivi indefiniti, ma non accompagnano un nome: lo sostituiscono.
Sono: poco, parecchio, tanto, molto, troppo, tutto, nessuno, alcuno, ciascuno, altro, uno, qual-
cuno, ognuno, chiunque, qualcosa, niente, nulla.
Es. Alcune persone sono sedute, altre sono in piedi. (Alcune è un aggettivo perché accompagna il
nome persone; altre sta al posto del nome persone.)
I PrONOmi relatiVi sostituiscono un nome di persona, animale o cosa e collegano due frasi.
Sono: che, cui, il quale.
Es. Mio fratello è il ragazzo che vedi. (Mio fratello è il ragazzo + tu vedi il ragazzo. Che = il ragazzo)
I PrONOmi iNterrOgatiVi introducono le domande. Sono uguali agli aggettivi interrogativi,
ma non accompagnano un nome: lo sostituiscono.
Sono: quale? che? Quanto?
Es. Che libro leggi? (Che è un aggettivo perché accompagna il nome libro.)
Che leggi? (Che è un pronome perché non ha vicino un nome.)
I PrONOmi eSclamatiVi introducono le esclamazioni. Sono uguali agli aggettivi esclamativi,
ma non accompagnano un nome: lo sostituiscono.
Sono: quale! che! Quanto!
Es. Quanto gelato hai mangiato! (Quanto è un aggettivo perché accompagna il nome gelato.)
Quanto hai mangiato! (Quanto è un pronome perché non ha vicino un nome.)

238 Il pronome
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Nome: Manuel Francesco

il PrONOme
I pronomi sostituiscono i nomi.
1. le parole scritte in corsivo nelle seguenti frasi sono pronomi. rispondi alle domande e scrivi
il nome che sostituiscono.
1. Ho incontrato Paolo e gli ho detto di tornare a casa.
A chi ho detto di tornare a casa? (a) Paolo
2. Questo maglione è caldo, quello no.
Che cosa non è caldo?
3. La mamma ha comprato delle uova e le ha cucinate.
Che cosa ha cucinato la mamma?
4. Non usare la tua vecchia bicicletta, usa la mia.
Che cosa devi usare?
5. Ho invitato degli amici a casa mia e sono venuti tutti.
Chi è venuto a casa mia?
6. Ho visto il film del quale mi hai parlato.
Di che cosa mi hai parlato?
7. Hai dei fratelli? Quanti sono?
Di chi chiedo il numero?

2. Nelle domande sono scritti in corsivo i nomi. Nelle risposte sono invece scritti in corsivo i
pronomi che sostituiscono i nomi delle domande. collega con una freccia le domande della
prima colonna con le risposte della seconda.
1. Conosci Tommaso? Te lo prestiamo sicuramente.
2. Mi potete prestare l’ombrello? Sì, le mangio spesso.
3. Ti piacciono le lasagne? No, ma lo leggerà questa estate.
4. Alessandro ha letto Pinocchio? La comprerò appena uscirò.
5. Vuoi un’aranciata? Sì, grazie, la bevo volentieri.
6. Hai comprato la frutta? Lo conoscerò alla tua festa.

il PrONOme
I pronomi non sostituiscono solo i nomi, ma anche altre parti del discorso.
3. Nelle seguenti frasi ciascun pronome scritto in corsivo sostituisce un verbo o una frase. ri-
spondi alle domande e scrivi quale verbo o frase sostituisce.

1. Volevo studiare un po’ più tardi, ma lo farò ora. Che cosa farò ora? studiare
2. Avevo fame e mia mamma lo capì subito. Che cosa capì subito mia mamma?
3. Sono stanco, ma non lo dimostro. Che cosa non dimostro?
4. Sei sicuro di partire? Sì, lo sono. Di che cosa sei sicuro?
5. È sempre solo e questo lo rende triste. Che cosa lo rende triste?

Il pronome 239
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

PrONOmi PerSONali: io, tu, lui/lei, noi, voi, loro…


I pronomi personali indicano la persona che parla, che ascolta e di cui si parla.
Attenzione: i pronomi non accompagnano il nome, ma lo sostituiscono.
4. leggi i seguenti verbi, rispondi alle domande e scrivi i pronomi personali adatti.

1. leggi Chi legge? tu 7. balla Chi balla?


2. giochiamo Chi gioca? 8. scherzo Chi scherza?
3. correte Chi corre? 9. nuotano Chi nuota?
4. mangiano Chi mangia? 10. sciate Chi scia?
5. disegni Chi disegna? 11. ridi Chi ride?
6. cantate Chi canta? 12. saltiamo Chi salta?

PrONOmi POSSeSSiVi: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro,


proprio, altrui
I pronomi possessivi indicano a chi appartiene qualcosa o con chi si è legati.
5. Nelle seguenti frasi viene ripetuto il nome scritto in corsivo. elimina il secondo e scrivi la frase
con il pronome possessivo corretto.
1. Piero ha il berretto simile al mio berretto. Piero ha il berretto simile al mio.
2. Il mio gatto è più piccolo del suo gatto.
3. Prendi il mio compasso se non hai il tuo compasso.
4. La mia casa ha il cortile, e la tua casa?
5. Abbiamo detto le nostre idee, ora dite le vostre idee.
6. Usa il mio telefono se il tuo telefono non funziona.
7. Abbiamo gli occhiali uguali ai loro occhiali.
8. Prendi questa penna se la tua penna non scrive.

PrONOmi DimOStratiVi: questo, quello, colui/colei, coloro, ciò


I pronomi dimostrativi indicano se qualcosa è vicino o lontano a chi parla o a chi ascolta.
Attenzione: i pronomi non accompagnano il nome, ma lo sostituiscono.
6. Nelle seguenti frasi trova e sottolinea i pronomi dimostrativi.
1. I bicchieri sul tavolo sono sporchi, prendete quelli sul lavandino.
2. Ti serve un quaderno? Prendi questo.
3. Questi sono i ragazzi che ho conosciuto in montagna.
4. Non pensare a ciò che ti rende triste.
5. Ascolta coloro che ti consigliano bene.
6. Il coltello del pane non taglia, userò questo.
7. Laura non mi ha telefonato e questo mi dispiace.

240 Il pronome
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PrONOmi iNDefiNiti: poco, tanto, molto, troppo, tutto, nessuno,


alcuno, ciascuno, qualcuno, ognuno, qualcosa, niente…
I pronomi indefiniti indicano una qualità o una quantità non precise.
Attenzione: i pronomi non accompagnano il nome, ma lo sostituiscono.
7. Nelle seguenti frasi scegli il pronome indefinito adatto fra i due proposti in corsivo in modo
che la frase abbia senso, poi elimina quello sbagliato.
1. Ognuno/Tutti sanno dov’è il duomo.
2. Con questo buio non si vede poco/niente.
3. Alcuni/Alcuno non hanno finito i compiti.
4. Hai comprato qualcuno/qualcosa al centro commerciale?
5. Faceva freddo e non c’era in giro ciascuno/nessuno.
6. Qualcuno/Molti ha visto dov’è finito il mio zaino?
7. Non avevano fame e hanno mangiato poco/troppo.
8. In questa piscina non c’è mai nessuno/qualcuno.

PrONOmi relatiVi: che, cui, il quale


I pronomi relativi sostituiscono una persona, un animale o una cosa e collegano due frasi.
8. leggi le frasi e poi rispondi alle domande scrivendo i nomi sostituiti dai pronomi relativi in
corsivo.

1. È Rita la ragazza che mi ha salutato.


Chi mi ha salutato? (la) ragazza
2. Leggete la lettera che vi ho mandato.
Che cosa vi ho mandato?
3. Questo è un amico di cui ti puoi fidare.
Di chi ti puoi fidare?
4. Luca è l’autista che mi accompagnerà a Torino.
Chi mi accompagnerà a Torino?
5. Mi interessa l’argomento di cui stiamo parlando.
Di che cosa stiamo parlando?
6. È bello il parco in cui vai sempre?
Dove vai sempre?
7. È nuovo il divano sul quale sei seduto.
Su che cosa sei seduto?
8. Marco è il ragazzo di cui sono innamorata.
Di chi sono innamorata?
9. Quella è la ragazza che mi ha aiutato.
Chi mi ha aiutato?

Il pronome 241
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Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

9. Nelle seguenti coppie di frasi viene ripetuta la parola scritta in corsivo. elimina la seconda e
sostituiscila con il pronome relativo che. Otterrai così un’unica frase.
1. Questa è una bella cintura. La cintura mi è stata regalata da Antonio.
Questa è una bella cintura che mi è stata regalata da Antonio.
2. Verrà con me al mare Anna. Anna è la mia migliore amica.
Verrà con me al mare Anna è la mia migliore amica.
3. È vicina la piazza. La piazza è famosa per i suoi palazzi antichi.
È vicina la piazza è famosa per i suoi palazzi antichi.
4. Ho usato l’aspirapolvere. L’aspirapolvere è stato appena riparato.
Ho usato l’aspirapolvere è stato appena riparato.
5. Andrete a Madrid. Madrid è la capitale della Spagna.
Andrete a Madrid è la capitale della Spagna.
6. Ho mangiato un panino al bar. Il bar è vicino alla stazione.
Ho mangiato un panino al bar è vicino alla stazione.
7. Ho ascoltato le sue parole. Le sue parole sono sempre sagge.
Ho ascoltato le sue parole sono sempre sagge.
8. Prenderanno il traghetto. Il traghetto va in Sicilia.
Prenderanno il traghetto va in Sicilia.

PrONOmi iNterrOgatiVi: quale? Che? Quanto?


Ricorda che i pronomi interrogativi non accompagnano un nome, ma lo sostituiscono
nelle domande.
10. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i pronomi interrogativi.
1. Che hai detto?
2. Quanto ci vuole per arrivare a casa tua?
3. Quanto pesi?
4. Che stai leggendo?
5. Quali sono i tuoi guanti?
6. Che fai oggi pomeriggio?

PrONOmi eSclamatiVi: quale! Che! Quanto!


Ricorda che i pronomi esclamativi non accompagnano un nome, ma lo sostituiscono
nelle esclamazioni.
11. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i pronomi esclamativi.
1. Che avete fatto!
2. Quanto ho studiato oggi!
3. Che mi hai regalato!
4. Quanto parlano!
5. Che ho visto in strada!
6. Quanto costa quell’anello!

242 Il pronome
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

il verbo Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

Stefania ascolta la musica e Chiara sonnecchia.

Stefania ascolta la musica


che cos’è il verbo?
Il verbo è una parola che
serve a dare informazioni
sul soggetto della frase,
cioè a indicare quale
azione compie o subisce
il soggetto (Stefania
ascolta la musica) oppure
in quale stato o situazione
si trova il soggetto
(Chiara sonnecchia).

Chiara sonnecchia

analizzare il verbo signifca riconoscere:


cONiUgaZiONe 1a cONiUgaZiONe = verbi che all’infinito hanno la desinenza -are
Del VerbO Es. ascolt-are
2a cONiUgaZiONe = verbi che all’infinito hanno la desinenza -ere
Es. rid-ere
3a cONiUgaZiONe = verbi che all’infinito hanno la desinenza -ire
Es. scopr-ire
PerSONa chi compie (o subisce) l’azione o si trova in una certa situazione. Le persone
Del VerbO sono sei.
Numero Persona radice Desinenza
Singolare 1a (io) ascolt- -o
2a (tu) ascolt- -i
3a (egli, lui, lei, esso, essa) ascolt- -a
Plurale 1a (noi) ascolt- -iamo
2a (voi) ascolt- -ate
3a (loro, essi, esse) ascolt- -ano

Il verbo 243
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

temPO informa se l’azione:


Del VerbO - avviene nel temPO PreSeNte. Es. Oggi Cecilia è una ragazza.
- è avvenuta nel temPO PaSSatO. Es. Anni fa Cecilia era una bambina.
- avverrà nel temPO fUtUrO. Es. Tra qualche anno Cecilia sarà una donna.
Può essere:
- temPO SemPlice quando è formato da una sola parola. Es. scrivo.
- temPO cOmPOStO quando è formato da più di una parola. Es. ho scritto.
mODO - Il mODO iNDicatiVO si usa per indicare un fatto che accade, è accaduto o si
Del VerbO pensa che accadrà realmente. Es. Oggi Luigi parte. Ieri Luigi è partito. Domani
Luigi partirà.
- Il mODO cONgiUNtiVO si usa per indicare un fatto solo possibile, che può
accadere o essere accaduto, o può anche non accadere o non essere accaduto.
Es. Credo che domani Luigi parta. Credevo che Luigi partisse ieri.
- Il mODO cONDiZiONale si usa per indicare qualcosa che è accaduto o accade
solo se prima avviene un altro fatto. Es. Se domani non piovesse, Luigi partirebbe.
- Il mODO imPeratiVO si usa per esprimere un comando o un invito. Ha solo
la 2a persona. Es. Parti (tu)!
- Il mODO iNfiNitO non dà informazioni sulla persona. Sul dizionario i verbi
sono scritti all’infinito. Es. sognare, vedere, seguire.
- Il mODO ParticiPiO è usato spesso come aggettivo o sostantivo. Es. Un film
divertente. Una porta chiusa.
- Il mODO gerUNDiO esprime un fatto collegato al verbo della frase vicina.
Es. Cammina cantando.
geNere Può essere:
Del VerbO - traNSitiVO quando l’azione compiuta dal soggetto passa su qualcosa o qual-
cuno (che si chiama complemento oggetto). Es. La mamma legge un libro.
Qual è l’azione? L’azione è leggere.
Chi compie l’azione? La mamma compie l’azione di leggere (la mamma è il sog-
getto).
La mamma legge: che cosa? Su che cosa passa l’azione di leggere? La mamma legge
un libro (un libro è il complemento oggetto).
- iNtraNSitiVO quando l’azione compiuta dal soggetto non passa su qualcosa
o qualcuno. Es. La mamma ride.
Qual è l’azione? L’azione è ridere.
Chi compie l’azione? La mamma compie l’azione di ridere (la mamma è il sog-
getto).
La mamma ride: che cosa? Su che cosa passa l’azione? L’azione non passa su nessun
elemento (non ci può essere il complemento oggetto).
fOrma Può essere:
Del VerbO - attiVa quando il soggetto compie l’azione indicata dal verbo.
Es. Antonio lava il cane.
- PaSSiVa quando il soggetto subisce da parte di qualcuno o qualcosa l’azione
indicata dal verbo. Es. Il cane è lavato da Antonio.
- rifleSSiVa quando l’azione compiuta dal soggetto ricade sul soggetto.
Es. Antonio si lava = Antonio lava se stesso.

244 Il verbo
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

I verbi imPerSONali non hanno il soggetto. Sono impersonali i verbi che indicano feno-
meni atmosferici o sono alla 3a persona singolare preceduti da si. Es. Nevica. Si mangia presto.
- Qual è l’azione? L’azione è nevicare o mangiare. - Chi compie l’azione? Non si può rispondere.
I verbi essere e avere sono anche verbi aUSiliari: aiutano a formare i tempi composti e il passivo
degli altri verbi. Es. Io ho passeggiato. Tu sei stato promosso.
I verbi dovere, potere, volere sono verbi SerVili che si uniscono a un altro verbo (all’infinito)
per dare un particolare significato. Es. Devo leggere (sono obbligato a leggere). Posso leggere (ho la
possibilità di leggere). Voglio leggere (ho il desiderio di leggere).

il VerbO: giocare, essere


Il verbo indica un’azione, uno stato, una situazione.
1. Ognuna delle seguenti frasi contiene un verbo: individualo e sottolinealo.
1. Elisa legge. 5. Noi cantiamo.
2. Oscar corre. 6. Tu sei felice.
3. Il cane abbaia. 7. Io sono stato uno scolaro.
4. Le piante fioriscono. 8. Loro sono sportivi.

le cONiUgaZiONi: mangiare, correre, finire


Le coniugazioni del verbo dipendono dalla vocale presente nella desinenza dell’infinito
presente: 1a -are, 2a -ere, 3a -ire.
2. individua a quale coniugazione appartengono i seguenti verbi e scrivila nello spazio apposito.
1. trov-are 7. sal-ire
2. colp-ire 8. stend-ere
3. lav-are 9. offr-ire
4. ved-ere 10. parl-are
5. fin-ire 11. b-ere
6. corr-ere 12. guard-are

le PerSONe: io, tu, egli, noi, voi, essi


Le persone del verbo indicano chi compie (o subisce) l’azione o si trova in una certa
situazione.
3. leggi ognuno dei seguenti verbi, rispondi alla domanda e scrivi la persona.
1. trovate Chi compie l’azione? voi 7. offro Chi compie l’azione?
2. lavo Chi compie l’azione? 8. beviamo Chi compie l’azione?
3. salgono Chi compie l’azione? 9. stendete Chi compie l’azione?
4. colpisce Chi compie l’azione? 10. corriamo Chi compie l’azione?
5. parli Chi compie l’azione? 11. finisce Chi compie l’azione?
6. vede Chi compie l’azione? 12. guardi Chi compie l’azione?

Il verbo 245
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

temPO PreSeNte: scrivo


temPO PaSSatO: ho scritto
temPO fUtUrO: scriverò
I tempi dei verbi indicano quando avviene l’azione.
4. Nelle seguenti frasi i verbi sono scritti in corsivo. leggi ogni frase, rispondi alla domanda e
indica con una crocetta il tempo del verbo.

1. Noi torneremo alle 19. Quando torneremo? (ieri) (adesso) X (domani)


passato presente futuro
2. Il telefono squilla. Quando squilla il telefono? (ieri) (adesso) (domani)
passato presente futuro
3. Ha piovuto. Quando ha piovuto? (ieri) (adesso) (domani)
passato presente futuro
4. Le api ronzano. Quando ronzano le api? (ieri) (adesso) (domani)
passato presente futuro
5. Marisa riposava. Quando riposava Marisa? (ieri) (adesso) (domani)
passato presente futuro
6. Mio zio partirà. Quando partirà mio zio? (ieri) (adesso) (domani)
passato presente futuro

temPi SemPlici: pedalo, vedrai


temPi cOmPOSti: ho pedalato, avevi visto
I tempi sono semplici (1 parola) o composti (più di 1 parola).
5. Vicino ai seguenti verbi scrivi S se il tempo è semplice e c se il tempo è composto.
1. vado S 5. è uscito 9. abbiamo portato
2. hai servito 6. chiedeva 10. chiede
3. rientreranno 7. avevamo curato 11. avete ascoltato
4. avete 8. sarete arrivati 12. guardiamo

iNDicatiVO: scrivo, ho fatto, vedrò


L’indicativo si usa per un fatto che accade, che è accaduto o si pensa che accadrà.
6. ciascuna delle seguenti frasi contiene un verbo al modo indicativo. individualo e sottolinealo.
1. La mia amica Giorgia corre molto velocemente.
2. Verso le cinque andremo dai nonni per la merenda.
3. Dopo il temporale il cielo è tornato sereno.
4. La piccola Valentina ha spinto il carrello della spesa per la mamma.
5. Per precauzione, prima della gita guarderò le previsioni meteorologiche.

246 Il verbo
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
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iNDicatiVO: guardavo
cONgiUNtiVO: guardassi
L’indicativo indica un fatto reale, il congiuntivo indica un fatto solo possibile.
7. Ogni frase della seguente tabella contiene un verbo scritto in corsivo. rispondi alla domanda,
individua se il verbo in corsivo è all’indicativo o al congiuntivo e trascrivi il verbo nella colonna
corretta.

è un fatto reale o possibile? indicativo congiuntivo


1. La mamma crede che Laura abbia La mamma crede. Crede
preso il raffreddore. reale
2. Speravo che tu fossi arrivato. Che tu fossi arrivato.

3. Auguratemi che io guarisca Che io guarisca in fretta.


in fretta.
4. Tutti pensano che tu abbia detto Che tu abbia detto la verità.
la verità.
5. Pensavo che i negozi fossero Pensavo.
ancora chiusi.
6. Temo che domani piova. Che domani piova.

7. Mi sembra che i ragazzi Mi sembra.


si divertano molto.
8. Ho il dubbio che Barbara Ho il dubbio.
sia arrabbiata con me.

cONDiZiONale: guarderei
Il condizionale indica un fatto che può accadere solo se prima avviene un altro fatto.
8. le frasi della prima colonna contengono verbi al condizionale. collega correttamente le frasi
della prima colonna con le frasi della seconda colonna in modo che abbiano senso.
cONDiZiONale: questo fatto avviene... … solo se prima avviene questo fatto
1. Saremmo arrivati in orario se ci fosse il sole.
2. Riprenderemmo il lavoro più riposati se fosse stata più attenta.
3. Marta non sarebbe inciampata nel tappeto se non avessimo perso il pullman.
4. Chiederei il vostro aiuto se avessi studiato di più.
5. Mario verrebbe sicuramente alla tua festa se mi trovassi in difficoltà.
6. Farebbe più caldo se facessimo una pausa.
7. Avresti passato il test se tu lo invitassi.

Il verbo 247
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

imPeratiVO: guarda!
L’imperativo indica un comando o un invito.
9. Nelle seguenti frasi tutti i verbi sono scritti in corsivo. leggi le frasi, rispondi alle domande e
scrivi nell’apposito spazio solo i verbi all’imperativo.
1. C’è corrente: per favore, chiudi la porta.
Quale verbo indica un comando o un invito? chiudi
2. Se hai sporcato, pulisci!
Quale verbo indica un comando o un invito?
3. Ve lo dico di nuovo: non cogliete i fiori.
Quale verbo indica un comando o un invito?
4. È tardi, finite i compiti.
Quale verbo indica un comando o un invito?
5. Quando suona la campanella, uscite.
Quale verbo indica un comando o un invito?
6. Raccogli la matita che è caduta.
Quale verbo indica un comando o un invito?

iNfiNitO: sognare, vedere, seguire


L’infinito ha le desinenze -are -ere -ire.
10. completa le seguenti frasi con un verbo all’infinito. Scegli tra i verbi scritti nell’elenco qui
sotto. Per non sbagliare, prova a inserire un verbo alla volta finché individui quello corretto.
Quando ne hai inserito uno, cancellalo dall’elenco e prosegui.
aspettare - arrivare - partire - suonare - incontrare - perdere
1. Dopo mangiato, devi aspettare tre ore prima di fare il bagno.
2. Ecco i vincitori della corsa.
3. Sono sul punto di la pazienza.
4. Mi esercito a la chitarra un’ora al giorno.
5. Non vedo l’ora di per le vacanze.
6. Non ti aspettavi di Dario in piazza?

ParticiPiO: vedente, visto


Il participio è usato spesso come aggettivo o sostantivo.
11. i verbi del seguente elenco sono all’infinito. Di fianco a ciascuno scrivi i corrispondenti verbi
al participio presente o passato, come indicato.
Presente Passato
1. brillare brillante 5. incoraggiare
2. calmare 6. vincere
3. sognare 7. interessare
4. insegnare 8. appassionare

248 Il verbo
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
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gerUNDiO: parlando, vedendo, partendo


Il gerundio indica un fatto collegato al verbo della frase vicina.
12. completa le frasi della prima colonna collegandole con i corretti verbi al gerundio della se-
conda colonna in modo che abbiano senso.
1. Marco salutava con la mano cadendo.
2. Non parlare correndo.
3. Sono arrivati borbottando.
4. Ivo dimostra la sua allegria cantando.
5. Mi sono rotto un dito mangiando.
6. Il vecchio brontolone passa il tempo partendo.

Verbi traNSitiVi: il gatto beve il latte


Verbi iNtraNSitiVi: il gatto miagola
I verbi transitivi hanno il complemento oggetto, i verbi intransitivi non hanno
il complemento oggetto.
13. le espressioni della prima colonna contengono solo verbi transitivi. rispondi alle domande e
completa ogni frase scrivendo un complemento oggetto adatto.

chi è il soggetto? che cosa fa Su chi o che cosa passa l’azione


il soggetto? compiuta dal soggetto?
1. Linda saluta... linda saluta i genitori
2. Il cartolaio vende...
3. Il coniglietto mangia...
4. Il meccanico ripara...
5. Le api producono...
6. Il medico visita...
7. In giardino ho annaffiato...

14. la prima colonna della seguente tabella contiene verbi transitivi e verbi intransitivi. leggi
ciascun verbo, rispondi alla domanda e trascrivi i verbi nelle colonne corrette.
transitivi intransitivi
1. scrivere Può avere il complemento oggetto? sì scrivere
2. sorridere Può avere il complemento oggetto?
3. partire Può avere il complemento oggetto?
4. studiare Può avere il complemento oggetto?
5. dire Può avere il complemento oggetto?
6. viaggiare Può avere il complemento oggetto?

Il verbo 249
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
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Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

Verbi Di fOrma attiVa: ammiro, chiami, hanno superato


La forma del verbo è attiva quando il soggetto compie l’azione indicata dal verbo.
15. Nella seguente tabella leggi ogni frase, rispondi alle domande e indica la forma del verbo.

Qual è il verbo che chi è il soggetto? il soggetto compie


indica l’azione? l’azione perciò
la forma è
1. Federico lava la bicicletta. lava Federico attiva
2. Il cane rincorre la palla.
3. Il papà legge il giornale.
4. Il vigile controlla il traffico.
5. Il cuoco prepara la pizza.
6. Il vento agita le foglie.
7. Sara suona il flauto.

Verbi Di fOrma PaSSiVa: sono ammirato, sei chiamato,


sono stati superati
La forma del verbo è passiva quando il soggetto subisce l’azione indicata dal verbo.
16. Nella seguente tabella leggi ogni frase, rispondi alle domande e indica la forma del verbo.

Qual è il verbo che chi è il soggetto? il soggetto subisce


indica l’azione? l’azione perciò
la forma è
1. La bicicletta è lavata è lavata la bicicletta passiva
da Federico.
2. La palla è rincorsa dal cane.
3. Il giornale è letto dal papà.
4. Il traffico è controllato
dal vigile.
5. La pizza è preparata
dal cuoco.
6. Le foglie sono agitate
dal vento.
7. Il flauto è suonato da Sara.

250 Il verbo
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

17. le frasi nella prima colonna della tabella contengono verbi attivi e verbi passivi. leggi ciascuna
frase, rispondi alla domanda e trascrivi nelle colonne corrette i verbi.
il soggetto compie attivi Passivi
o subisce l’azione?
1. Giulia è accompagnata (Giulia) è accompagnata
dalla mamma. subisce
2. Le Alpi sono attraversate (Le Alpi)
da trafori.
3. I turisti visitano le città (I turisti)
italiane.
4. Francesco ha acquistato (Francesco)
una calcolatrice elettronica.
5. Sono stato aiutato dai miei (sottinteso, io)
compagni.

Verbi Di fOrma rifleSSiVa: mi profumo, si vestono


La forma è riflessiva quando l’azione compiuta dal soggetto ricade sul soggetto.
18. Nella seguente tabella leggi ogni frase, rispondi alle domande e indica la forma del verbo.

Qual è il verbo che chi è il Su chi ricade l’azione Perciò la forma è


indica l’azione? soggetto? del verbo?
1. Io mi lavo. lavo io me riflessiva
2. Il gatto si lecca.
3. I ragazzi si pettinano.
4. La mamma si specchia.
5. Tu ti prepari.

Verbi imPerSONali: piove


I verbi impersonali non hanno il soggetto.
19. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea i verbi impersonali che indicano fenomeni atmo-
sferici.
1. Durante il temporale tuonava da fare paura.
2. A luglio piove poco.
3. Di solito nelle zone marittime non nevica quasi mai.
4. Ieri diluviava e le strade sono state allagate.
5. Prendi l’ombrello perché pioviggina già.

Il verbo 251
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

Verbi aUSiliari: essere, avere


I verbi ausiliari servono a formare i tempi composti degli altri verbi.
20. leggi le seguenti frasi. Scegli il verbo ausiliare corretto, tra quelli in parentesi, per completare
le frasi. Per non sbagliare, rileggi ogni frase usando prima un ausiliare proposto e poi l’altro,
quindi scrivi nell’apposito spazio l’ausiliare corretto.
1. Io (ho/sono) salito sull’autobus.
Io ho salito sull’autobus (è giusto? No).
Io sono salito sull’autobus (è giusto? Sì, scrivilo nell’apposito spazio).
2. Dove (siete/avete) andati domenica pomeriggio?
3. Le rondini (sono/hanno) tornate nei nostri cieli.
4. I miei cugini (hanno/sono) fatto un regalo alla zia.
5. Tommaso (è/ha) vinto la gara di ping pong.
6. Questa notte (sono/ho) sognato Babbo Natale.
7. Lo sciatore (è/ha) sceso dalla cima in pochi minuti.

Verbi SerVili: dovere, potere, volere


I verbi servili accompagnano un altro verbo per dargli un particolare significato.
21. le seguenti frasi contengono verbi servili scritti in corsivo. leggi ciascuna frase, rispondi alle
domande e individua il significato di ogni verbo servile. Poi trascrivi il verbo servile nella co-
lonna corretta della tabella.
il verbo servile Quale significato dà il verbo servile al verbo
accompagna all’infinito?
un verbo
essere avere la possibilità, Desiderare
all’infinito: quale?
obbligati essere in grado
1. Potrei andare fuori, ma non andare potrei
ne ho voglia.
2. Anche se non ho finito
i compiti, voglio riposare
una mezz’ora.
3. Il semaforo rosso informa
che ci si deve fermare.
4. Il mio vecchio cane
non può rosicchiare ossi
perché ha perso i denti.
5. Volevano avvisarti, ma non
hai risposto al telefono.
6. Nessuno ha detto che devi
andare a letto così presto.

252 Il verbo
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

l’avverbio Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

Mario ha schivato abilmente gli avversari e ha fatto canestro!


Ha giocato benissimo! È molto soddisfatto della sua prestazione!

ha giocato benissimo

molto
soddisfatto
ha schivato
abilmente

che cos’è l’avverbio? L’avverbio è una parola che serve a precisare il significato
di altre parole o dell’intera frase. Soprattutto, gli avverbi modificano i verbi
(ha schivato abilmente, ha giocato benissimo) e gli aggettivi (molto soddisfatto).

gli aVVerbi si distinguono in:


aVVerbi Di mODO: indicano in che modo si compie l’azione espressa dal verbo.
Rispondono alla domanda: come?
Es. Il gatto ha dormito tranquillamente. (Come ha dormito il gatto? Tranquillamente.)
Papà ha cucinato bene. (Come ha cucinato papà? Bene.)
aVVerbi Di QUaNtitÀ: danno informazioni sulla quantità o la misura di ciò che è espresso
dal verbo o dall’aggettivo.
Rispondono alla domanda: quanto?
Es. Luca studia molto. (Quanto studia Luca? Molto.)
Luca è molto studioso. (Quanto è studioso Luca? Molto.)

L’avverbio 253
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

aVVerbi Di temPO: indicano il momento in cui avviene un’azione o un fatto.


Rispondono alla domanda: quando?
Es. Oggi il gatto ha dormito tranquillamente. (Quando ha dormito tranquillamente il gatto? Oggi.)

aVVerbi Di lUOgO: indicano il luogo dove avviene un fatto o dove si trova qualcuno o qual-
cosa. Rispondono alla domanda: dove?
Es. Poi Luca è andato fuori. (Dov’è andato Luca? Fuori.)

aVVerbi Di affermaZiONe: affermano qualcosa.


Es. Ci rivedremo sicuramente a Roma. (Ci rivedremo a Roma? Sì, sicuramente.)
aVVerbi Di NegaZiONe: negano qualcosa.
Es. L’aranciata non mi piace. (Ti piace l’aranciata? No, non mi piace.)
aVVerbi Di DUbbiO: esprimono un dubbio su qualcosa.
Es. Forse Laura è stanca. (È stanca Laura? Forse.)

aVVerbi iNterrOgatiVi: introducono una domanda che riguarda l’azione.


Es. Come stai? Quando torni? Dove abiti? Quanto sei alto? Perché ridi?
aVVerbi eSclamatiVi: introducono un’esclamazione.
Es. Come sei cresciuto! Dove abita quel poveraccio! Quanto ho mangiato!

Attenzione: alcune parole come vicino e lontano, piano e forte, molto e poco possono essere
sia AVVERBI sia AGGETTIVI. Per non sbagliare ricorda che:
- sono avverbi quando sono invariabili (non concordano con il nome) e sono di solito legati a un
verbo. Es. La nonna abita lontano./I nonni abitano lontano.
- sono aggettivi quando sono variabili e concordano con il nome che accompagnano (hanno lo
stesso genere e lo stesso numero). Es. Quella casa è lontana./Quelle case sono lontane.

l’aVVerbiO
1. le seguenti frasi contengono avverbi scritti in corsivo. leggi ciascuna frase, rispondi alla doman-
da e scrivi a che cosa si riferisce l’avverbio, cioè di quale o di quali parole precisa il significato.
l’avverbio è riferito a
1. Piero corre sempre. Che cosa fa Piero sempre? corre
2. I bambini sono molto vivaci. Che cosa sono molto i bambini?
3. Ho studiato abbastanza la lezione. Che cosa ho fatto abbastanza?
4. Luigi è poco attento. Che cosa è poco Luigi?
5. Abbiamo parlato bene. Che cosa abbiamo fatto bene?
6. Ci incontreremo qui. Che cosa faremo qui?
7. Mara legge volentieri. Che cosa fa Mara volentieri?
8. Non sono stato io! Chi non è stato?

254 L’avverbio
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

aVVerbi Di mODO: serenamente, insieme…


Gli avverbi di modo rispondono alla domanda: come?
2. Osserva i disegni e completa le frasi che li descrivono aggiungendo l’avverbio di modo adatto.
Scegli dall’elenco proposto.
volentieri - allegramente - velocemente - piano - tranquillamente

Tonino legge Oscar e Laura Le automobili Il neonato dorme Anita ride


volentieri parlano passano

3. leggi le seguenti frasi. Scegli l’avverbio di modo corretto, tra quelli in parentesi, per completare
la frase. Per non sbagliare, rileggi ogni frase usando prima un avverbio proposto e poi l’altro,
quindi scrivi nell’apposito spazio quello corretto.
1. Ascolta (come? attentamente/forte) attentamente le mie parole.
2. Enrico veste (come? tranquillamente/elegantemente) .
3. Non sono stato (come? bene/male) ieri, infatti ho avuto la febbre.
4. Domenica sono entrato allo stadio (come? coraggiosamente/gratis) .
5. Cerco di comportarmi (come? volentieri/correttamente) in ogni occasione.
6. L’anziano camminava (come? rumorosamente/lentamente) .

aVVerbi Di temPO: adesso, domani…


Gli avverbi di tempo rispondono alla domanda: quando?
4. leggi ciascuna frase, rispondi alla domanda e trascrivi l’avverbio di tempo nell’apposito spazio.
1. Ieri era domenica.
Quando era domenica? ieri
2. Non dico mai bugie.
Quando non dico bugie?
3. Adesso è mezzogiorno.
Quando è mezzogiorno?
4. Dopodomani incontrerò Katia.
Quando incontrerò Katia?
5. Stasera c’è un bel film al cinema.
Quando c’è un bel film al cinema?
6. Recentemente ho migliorato i miei voti.
Quando ho migliorato i miei voti?

L’avverbio 255
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

aVVerbi Di lUOgO: là, davanti…


Gli avverbi di luogo rispondono alla domanda: dove?
5. completa le seguenti frasi con un avverbio di luogo adatto. Scegli dall’elenco.
qui - lontano - davanti - fuori - lassù
1. Allontanati da (dove?) qui .
2. Prendi la sciarpa perché fa freddo (dove?) .
3. Siamo stanchi, arriviamo da (dove?) .
4. (Dove?) , sulla cima della montagna, c’è ancora la neve.
5. Visto che sai la strada, cammina tu (dove?) .

aVVerbi Di QUaNtitÀ: poco, troppo…


Gli avverbi di quantità rispondono alla domanda: quanto?
6. completa le seguenti frasi con un avverbio di quantità. Scegli dall’elenco proposto.
minimamente - troppo - più - molto - poco
1. Mi sono divertito a leggere questo libro: non era (quanto?) minimamente noioso.
2. Lo spettacolo è piaciuto (quanto?) del previsto.
3. Giacomo mi è (quanto?) simpatico; infatti è il mio migliore amico.
4. Non avevo fame e ho mangiato (quanto?) .
5. Non stancarti (quanto?) o ti verrà mal di testa.

aVVerbi Di affermaZiONe: davvero…


aVVerbi Di NegaZiONe: non, neppure, nemmeno…
aVVerbi Di DUbbiO: magari, eventualmente…
Gli avverbi di affermazione affermano qualcosa, quelli di negazione negano qualcosa,
quelli di dubbio esprimono un dubbio riguardo a qualcosa.
7. Nelle seguenti frasi gli avverbi di affermazione, negazione e dubbio sono scritti in corsivo.
trascrivi ciascun avverbio nella colonna corretta.

avverbi avverbi avverbi


di affermazione di negazione di dubbio
1. A Roma forse visiteremo il Colosseo. forse
2. Non ti decidi neppure a preparare lo zaino?
3. Se correte, certamente riuscirete a prendere
l’autobus.
4. Vincenzo ha probabilmente la mia età.
5. Non ho ancora fatto merenda.
6. Sicuramente lo sport fa bene.

256 L’avverbio
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

aVVerbi iNterrOgatiVi: quando? Perché?…


aVVerbi eSclamatiVi: come! Dove!…
8. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso gli avverbi interrogativi e in blu gli avverbi
esclamativi.
1. Quanto sei bravo! 4. Come è forte il vento oggi!
2. Perché mi avete telefonato? 5. Quanto rumore per niente!
3. Come sta tua mamma? 6. Quando è nato il tuo fratellino?

aVVerbi O aggettiVi?
Poco, tanto, lontano, vicino sono avverbi se sono invariabili e riferiti a un verbo;
sono aggettivi se sono variabili e riferiti a un nome.
9. Nelle seguenti coppie di frasi le parole in corsivo sono usate una volta come avverbi e una volta
come aggettivi. leggi ciascuna frase, completa e scrivi se la parola in corsivo è un avverbio o
un aggettivo.
1a. La poltrona è lontana dal televisore. A che parola si riferisce lontana? poltrona . Questa
parola è un nome . Lontano è un avverbio o un aggettivo? aggettivo
1b. Andrò lontano. A che parola si riferisce lontano? . Questa parola è un
. Lontano è un avverbio o un aggettivo?
2a. Abito vicino. A che parola si riferisce vicino? . Questa parola è un .
Vicino è un avverbio o un aggettivo?
2b. Gli amici vicini ti vogliono bene. A che parola si riferisce vicini? . Questa parola è
un . Vicini è un avverbio o un aggettivo?
3a. Nello zaino ho molte matite. A che parola si riferisce molte? . Questa parola è un
. Molte è un avverbio o un aggettivo?
3b. Abbiamo scritto molto. A che parola si riferisce molto? . Questa parola è un
. Molto è un avverbio o un aggettivo?

10. Nelle seguenti frasi individua gli avverbi e indica a quale tipo appartengono.

modo quantità tempo luogo negazione interrogativo


1. Abito qui da tanti anni. X
2. I cugini non mangiano con noi.
3. Quanto pesa il tuo cane?
4. Racconta brevemente la tua avventura.
5. La cucina italiana è molto famosa
in tutto il mondo.
6. In inverno il sole tramonta presto.

L’avverbio 257
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

la preposizione Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

Il treno in arrivo da Roma non ferma a Fidenza.

treno in arrivo
da Roma
non ferma a Fidenza

che cos’è la preposizione?


La preposizione è una parola
che collega due parole o due
frasi tra loro.

PrePOSiZiONi PrOPrie
SemPlici
Sono formate da una sola parola: di, a, da, in, con, su, per, tra o fra.
Es. Ho bisogno di sonno.
articOlate
Sono formate dall’unione di una preposizione semplice e di un articolo determinativo:
di, a, da, in, su + articolo determinativo
articoli
il lo (l’) la (l’) i gli le
di del dello (dell’) della (dell’) dei degli delle
Preposizioni
semplici

a al allo (all’) alla (all’) ai agli alle


da dal dallo (dall’) dalla (dall’) dai dagli dalle
in nel nello (nell’) nella (nell’) nei negli nelle
su sul sullo (sull’) sulla (sull’) sui sugli sulle
Es. Cado dal sonno.

258 La preposizione
Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco

PrePOSiZiONi imPrOPrie
Le preposizioni improprie sono:
- avverbi di luogo e di tempo che vengono messi davanti a un nome e funzionano da preposizione.
Es. L’orto sta dietro la casa.
(Dietro collega il verbo sta con il nome casa = è una preposizione impropria.)
Es. Tu stai dietro. (Dietro in questo caso non collega nessuna parola: è avverbio di luogo.)
- aggettivi che vengono messi davanti a un nome e funzionano da preposizione.
Es. Cammino lungo la riva.
(Lungo collega il verbo cammino con il nome riva = è una preposizione impropria.)
Es. Il treno è lungo. (Lungo in questo caso accompagna il nome treno: è un aggettivo.)

PrePOSiZiONi SemPlici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra
Le preposizioni semplici sono formate da una sola parola e sono invariabili.
1. Nelle seguenti frasi individua e sottolinea le preposizioni semplici, poi ricopiale nell’apposito
spazio.
Preposizione semplice
1. Sono uscito con mio fratello. con
2. L’autobus per Venezia è partito puntualmente.
3. Vivo qui da dieci anni.
4. Prendete il libro di storia.
5. Il cane è in giardino.
6. Tra il tennis e il nuoto preferisco il nuoto.
7. Hai telefonato a Francesca?
8. Mia zia dipinge su vetro.

PrePOSiZiONi articOlate: del, al, dal, nel, sul…


Le preposizioni articolate sono formate da preposizione semplice + articolo (l’articolo
concorda con il nome a cui si riferisce).
2. Nelle seguenti frasi le parole scritte in corsivo sono una preposizione semplice e un articolo
determinativo. riscrivi ciascuna frase sostituendo le parole in corsivo con la preposizione
articolata corretta.
1. Annuso il profumo di+il fiore. Annuso il profumo del fiore.
2. Porta il giornale a+la nonna.
3. Gianni scende da+la bicicletta.
4. Il borsellino è in+la borsa.
5. Il motoscafo corre su+il mare.
6. Questo è l’elenco di+i libri necessari.
7. Le pecore pascolano su+i prati.
8. Sei sempre in+i miei pensieri.

La preposizione 259
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Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

3. completa le seguenti frasi scrivendo una preposizione semplice adatta. Scegli dall’elenco
proposto.
di - tra - a - di - in - per - da - di
1. Il padre di Andrea è un musicista.
2. Sei passato ritirare il libro che hai ordinato?
3. Nessuno ti ha detto non parlare.
4. Ho preparato una torta il tuo compleanno.
5. Abbiamo percorso un sentiero i boschi.
6. Cinzia è la sorella Mauro.
7. Sali auto.
8. A che ora esci scuola?

4. completa le seguenti frasi scrivendo una preposizione articolata adatta. Scegli dall’elenco
proposto.
al - dalla - sul - nella - dall’ - delle - dell’
1. Ci siamo trovati al ristorante.
2. Il gusto ciliegie mature è squisito.
3. Abbiamo tolto le decorazioni albero di Natale.
4. Il ladro è stato messo in fuga sirena allarme.
5. Un tipo strano viveva casa dietro la piazza.
6. Conto sempre tuo aiuto.

PrePOSiZiONi imPrOPrie: sopra, dentro, prima…


Le preposizioni improprie sono avverbi e aggettivi che funzionano come preposizioni
quando sono messi davanti a un nome o a un pronome.
5. Nelle seguenti coppie di frasi, la parola in corsivo è una volta preposizione impropria, cioè
avverbio o aggettivo che funziona come preposizione, e una volta è solo avverbio o aggettivo.
leggi ciascuna frase e trascrivi nella colonna corretta la parola in corsivo.

Preposizione impropria avverbio o aggettivo

1a. Sara ha i capelli lunghi. lunghi


1b. È una siepe lungo la strada.
2a. Ci vedremo dopo lo spettacolo.
2b. Studierò dopo.
3a. Tu stai dietro.
3b. Giorgio è dietro Luca.
4a. Monica frequenta la classe seconda, sezione B.
4b. Secondo me, sei il migliore.

260 La preposizione
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Nome: Manuel Francesco

la congiunzione Studia con la mappa attiva,


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Marco e Chiara si sono alzati presto perché


volevano fare una corsa in riva al mare.

Marco e Chiara

Marco e Chiara si sono alzati presto


perché
volevano fare una corsa in riva al mare.

che cos’è la congiunzione? La congiunzione è una parola che congiunge tra


loro due nomi (Marco e Chiara) o due frasi (Marco e Chiara si sono alzati presto
perché volevano fare una corsa in riva al mare).

le cONgiUNZiONi sono di due tipi:


cONgiUNZiONi cOOrDiNaNti
Le congiunzioni coordinanti collegano due parole oppure due frasi che sono sullo stesso piano.
Le congiunzioni coordinanti si distinguono in:
- copulative: e, né, neanche… Es. Nel cassetto ci sono matite e pennarelli.
- disgiuntive: o, oppure… Es. Uscite o restate in casa?
- avversative: ma, però, tuttavia… Es. Questa pianta è bella ma delicata.
- conclusive: quindi, perciò… Es. Domani verrò interrogato, quindi devo studiare.
- dichiarative: cioè, ossia… Es. L’abbonamento è semestrale, cioè vale sei mesi.
- correlative: o… o, né… né, sia… sia… Es. Dovrai fare così o per amore o per forza.

La congiunzione 261
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grammatica facile

cONgiUNZiONi SUbOrDiNaNti
Collegano due frasi che sono su piani diversi perché una dipende dall’altra.
Le principali congiunzioni subordinanti sono:
- finali: perché, affinché… Es. Ti ho avvisato del ritardo perché tu non ti preoccupassi.
- causali: perché, dato che, siccome… Es. Non ti ho avvisato perché il mio cellulare era scarico.
- temporali: quando, appena, mentre, prima che, dopo che… Es. Ti chiamo quando arrivo.
- consecutive: (così)… che… Es. Marta è così ingenua che chiunque potrebbe ingannarla.
- concessive: nonostante, anche se, benché… Es. Anche se piove, non fa freddo.
- condizionali: se… Es. Se piove, prendi l’ombrello.

cONgiUNZiONi cOOrDiNaNti: e, né, neanche, o, oppure,


ma, però, tuttavia, cioè, quindi, o… o, sia… sia
Le congiunzioni coordinanti uniscono due parole o due frasi che sono sullo stesso piano.
1. Ognuna delle seguenti frasi contiene una congiunzione coordinante. individuala e poi trascrivila
nella colonna a destra.
congiunzione coordinante
1. Io camminavo e tu correvi. e
2. Sandro non è bello, ma è simpatico.
3. Abbiamo comprato i panini, le bibite e delle pizzette.
4. Non abbiamo pranzato né abbiamo fatto colazione.
5. Pensavamo di non farcela, tuttavia siamo riusciti
ad arrivare al traguardo.
6. Mi piacciono sia le pesche sia le albicocche.
7. Il dottor Bianchi è un pediatra, cioè un medico specializzato
nella cura dei bambini.
8. Tuo fratellino sta dormendo, quindi non fare baccano.
9. O mi chiedi scusa o non ti parlerò più.
10. Roberta studia molto, ma non ha buoni voti.

2. le seguenti frasi contengono congiunzioni coordinanti. leggi e completa ciascuna frase sce-
gliendo la congiunzione coordinante corretta tra quelle in parentesi. Per non sbagliare, rileggi
ogni frase usando prima una congiunzione proposta e poi l’altra; quindi scrivi nell’apposito
spazio quella corretta.
1. Ho seguito i tuoi consigli (neppure/e) e ho completato il lavoro correttamente.
2. Fatima disegna (e/o) Livio legge.
3. Ho incontrato per strada Bruno, (perciò/ma) non mi ha salutato.
4. Il film non era (o/né) bello (o/né) brutto.
5. Si sta facendo tardi (ma/perciò) vestiti in fretta.
6. Sono piuttosto bravo (né/sia) in musica (né/sia) in arte.
262 La congiunzione
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cONgiUNZiONi SUbOrDiNaNti: perché, siccome, affinché,


dato che, quando, mentre, prima che, dopo che, se, benché,
anche se, nonostante
Le congiunzioni subordinanti uniscono due frasi di cui una dipende dall’altra.
3. Ognuna delle seguenti frasi contiene una congiunzione subordinante. individuala e poi tra-
scrivila nella colonna a destra.
congiunzione subordinante
1. Indossa il cappotto dato che fa freddo. dato che
2. Lisa ha successo benché non se lo meriti.
3. Appena fummo usciti, smise di piovere.
4. Desidero parlarti affinché tu cambi idea.
5. Ero così stanco che cadevo dal sonno.
6. Siccome Giacomo mi ha mentito, non mi fiderò più di lui.
7. Mandami un messaggio quando sarai arrivato a destinazione.
8. Se dovrò cambiare casa, ne cercherò una con il terrazzo.
9. Rientrate prima che faccia buio.
10. Tutti gli vogliono bene perché è un ragazzo generoso.

4. le seguenti frasi contengono congiunzioni subordinanti. leggi e completa ciascuna frase sce-
gliendo la congiunzione subordinante corretta tra quelle in parentesi. Per non sbagliare, rileggi
ogni frase usando prima una congiunzione proposta e poi l’altra; quindi scrivi nell’apposito
spazio quella corretta.
1. Ti stimo molto (mentre/perché) perché sei una persona sincera.
2. Sono inciampato (mentre/perché) scendevo dalla scala.
3. Abbiamo fatto di tutto (dato che/affinché) la festa di fine anno riuscisse bene.
4. Sono così felice (perché/che) continuo a ridere.
5. Farei un viaggio in Grecia (se/prima che) potessi.
6. Sono così distratto (che/se) dimentico tutto in giro.

5. Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso le congiunzioni coordinanti e in blu le congiunzioni


subordinanti.
1. Ho sonno, ma voglio stare ancora alzato.
2. Dopo che ebbe parlato, Marco se ne andò via.
3. Preferisci una spremuta d’arancia o di pompelmo?
4. Guardami negli occhi quando mi parli.
5. Ho dimenticato la cuffia, quindi non posso entrare in piscina.
6. Mi piace la musica rock, purché non sia troppo rumorosa.

La congiunzione 263
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grammatica facile

l’interiezione
ehi! Laura, non abbatterti! Puoi recuperare
nella prossima interrogazione!

accidenti, non mi ricordavo niente!

che cos’è l’interiezione? L’interiezione è una parola che serve a


esprimere stati d’animo o intenti comunicativi come un richiamo (Ehi!)
o una preoccupazione (Accidenti!).

le iNterieZiONi sono di due tipi:


iNterieZiONi PrOPrie iNterieZiONi imPrOPrie
Sono suoni o parole che riproducono suoni Sono nomi, aggettivi, avverbi usati per esprimere
come: sensazioni e stati d’animo come:
ah, eh, oh, ahi, ohi, ehi, ehm, puah, mah. cavoli! (nome usato come interiezione);
Es. Ah! Adesso ho capito! bravo! (aggettivo usato come interiezione);
bene! (avverbio usato come interiezione).
Es. Partirai per le ferie domani? Bene!

264 L’interiezione
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l’iNterieZiONe
1. leggi le seguenti frasi e rispondi alle domande scrivendo quale sensazione o stato d’animo
esprimono le interiezioni scritte in corsivo. Scegli dall’elenco proposto.
sorpresa - incertezza - disgusto - timore - noia - esortazione
1. Toh! Guarda chi si vede! Toh! Esprime sorpresa
2. Che barba! Questo gioco non mi piace. Che barba! Esprime
3. Bleah! Questa mela è marcia! Bleah! Esprime
4. Accidenti! Che brutto temporale! Accidenti! Esprime
5. Bah! Non so che strada prendere. Bah! Esprime
6. Su! Fatti forza! Su! Esprime

iNterieZiONi PrOPrie: oh! Uffa! Ehi!


Le interiezioni proprie vengono usate solo come interiezioni ed esprimono suoni.
2. Nelle seguenti frasi individua le interiezioni proprie e poi trascrivile nella colonna a destra.
interiezione propria
1. Ah, che piacere sentirti! ah!
2. Eh, adesso esageri!
3. Uffa! Questo lavoro mi ha sfinito!
4. Ehi! Cerca di darti da fare!
5. Mah! Non so che fine farà quell’uomo!
6. Ehilà! Sono arrivato anch’io!
7. Beh, ora che cosa rispondi?
8. Oh! Che bella sorpresa!

iNterieZiONi imPrOPrie: accidenti! Evviva!


Le interiezioni improprie sono parole usate come interiezioni per esprimere sensazioni
e stati d’animo.
3. Nelle seguenti frasi individua le interiezioni improprie e poi trascrivile nella colonna a destra.
interiezione impropria
1. Salve! Come state? Salve!
2. Basta! Non ne posso più di te!
3. Attento! Quel cane è senza museruola.
4. Caspita! Hai una bicicletta nuova!
5. Ottimo! Non ho mai mangiato lasagne così gustose.
6. Maledizione! Ho perso l’orologio.
7. Coraggio! Abbiamo quasi finito.
8. Strano! Mi sembrava di aver visto Mario.

L’interiezione 265
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grammatica facile

La frase sempLice Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
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e La frase compLessa
francesca legge un libro.

che cos’è la frase semplice, detta anche proposizione?


La frase semplice è una sequenza di parole ordinata
e corretta, con un preciso significato, costruita intorno
a un verbo (Francesca legge un libro).

mentre i suoi amici fanno un giro in bicicletta,


francesca legge un libro.

Francesca legge un libro

mentre i suoi amici fanno


un giro in bicicletta.

che cos’è la frase complessa, detta anche periodo? La frase complessa è


una frase in cui sono presenti più verbi (Mentre i suoi amici fanno un giro in
bicicletta, Francesca legge un libro).

frase semplice (proposizione) frase complessa (periodo)


La frase semplice o proposizione contiene La frase complessa o periodo contiene
un solo verbo. Inizia con la lettera maiuscola più verbi.
e finisce con un punto. Es. Mentre i suoi amici fanno un giro in bicicletta,
Es. Francesca legge un libro. Francesca legge un libro.
Finalmente il sole splende nel cielo terso. Cessato il temporale, ora il sole splende nel cielo
terso e l’aria è tiepida.

266 La frase semplice e la frase complessa


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1. trovi qui di seguito alcune sequenze di parole. rispondi alle domande e fai una crocetta ac-
canto a quelle che costituiscono una frase.
È una sequenza di parole ordinata È una sequenza di parole
e corretta? con un preciso significato?
1. Ieri andrò a scuola perché. sì no sì no

2. nonostante la pioggia, sono uscito sì no sì no


senza ombrello.
3. La porta macchina per neanche ecco. sì no sì no

4. nevica da due giorni. sì no sì no

5. Manda radio musica la classica. sì no sì no

frase semplice o proposizione: Il gatto miagola.


La proposizione ha un solo verbo.
2. nelle seguenti frasi semplici o proposizioni individua e sottolinea il verbo. poi completa le
spiegazioni.
1. Il vaso è caduto dal tavolo. La frase contiene 1 verbo, quindi è una proposizione.
2. Le stelle brillano nel cielo. La frase contiene verbo, quindi è una
3. I ragazzi correvano verso scuola. La frase contiene verbo, quindi è una
4. Tu e Luca siete i miei migliori amici. La frase contiene verbo, quindi è una
5. Faremo un giro in bicicletta. La frase contiene verbo, quindi è una

frase complessa o periodo: Il gatto miagola e agita la coda.


Il periodo ha più verbi.
3. leggi ciascuna frase, rispondi alla domanda e scrivi se è una frase semplice (proposizione) o
una frase complessa (periodo).
1. Ho preparato un budino e l’ho messo in frigorifero.
Quanti verbi ci sono? 2 La frase contiene 2 verbi quindi è un periodo.
2. Carlo legge sul giornale le notizie della cronaca cittadina.
Quanti verbi ci sono? La frase contiene quindi è
3. Anche se domani è domenica, mi alzerò presto.
Quanti verbi ci sono? La frase contiene quindi è
4. se vai in bicicletta, prendi i guanti e indossa il casco.
Quanti verbi ci sono? La frase contiene quindi è
5. Ho acquistato un orologio in un negozio del viale principale della città.
Quanti verbi ci sono? La frase contiene quindi è
6. D’inverno, quando fa freddo, alcuni animali si ritirano nella tana e vanno in letargo.
Quanti verbi ci sono? La frase contiene quindi è

La frase semplice e la frase complessa 267


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grammatica facile

iL soggetto Studia con la mappa attiva,


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la professoressa spiega un nuovo argomento.


i libri sono stati aperti al capitolo corrispondente.
i ragazzi stanno attenti. la lezione è interessante.

la professoressa i ragazzi

i libri la lezione

che cos’è il soggetto? Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa che compie


un’azione (La professoressa spiega un nuovo argomento), subisce un’azione
(I libri sono stati aperti al capitolo corrispondente), si trova in un certo stato
(I ragazzi stanno attenti) o ha una certa caratteristica (La lezione è interessante).

Il soggetto può essere costituito da una sola o più parole:


Es. Marco è arrivato. (una parola)
Tu sei sempre polemico. (una parola)
Libri e quaderni sono già stati tolti dagli zaini. (più parole)
Io e Sofia siamo amiche. (più parole)
Il soggetto può essere partitivo, quando è introdotto da un articolo partitivo:
Es. Delle persone mi hanno chiesto di te. C’è del formaggio in frigorifero.
Il soggetto può essere sottinteso, quando è rappresentato da un pronome personale come
io, tu, noi, voi non espresso (ma che si può capire dalla desinenza del verbo o dalla frase
precedente):
Es. Andiamo in barca. (noi) Vieni qui. (tu)
Il soggetto può mancare del tutto, quando non esiste una persona che compie l’azione: succede
così con i verbi impersonali, cioè con verbi alla terza persona singolare che indicano fenomeni
atmosferici o sono preceduti da si.
Es. oggi nevica. Qui si mangia bene.

268 Il soggetto
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soggetto: Il nonno dorme. Noi studiamo.


Il soggetto determina la forma del verbo, imponendogli la persona e il numero.
1. completa le seguenti frasi o proposizioni con un soggetto adatto, che sceglierai dall’elenco.
per non sbagliare, in ciascuna frase prova a inserire tutti i soggetti proposti e poi scegli quello
che ti sembra corretto. Quando ne hai inserito uno, cancellalo dall’elenco e prosegui.
Adriana e sergio - noi - voi - io - tu - Michele
1. Adriana e Sergio si conoscono da cinque anni.
2. è appassionato di videogiochi.
3. sei il mio migliore amico.
4. state sempre insieme.
5. parlo bene l’inglese.
6. andremo a teatro.

soggetto: Il cane abbaia. La frutta è stata lavata.


Il soggetto indica chi compie un’azione, se il verbo è in forma attiva, o chi subisce
un’azione, se il verbo è in forma passiva.
2. nelle seguenti proposizioni i verbi sono scritti in corsivo. ricopia il verbo di ciascuna frase nella
seconda colonna, rispondi alla domanda e trova il soggetto. poi indica se il soggetto compie
o subisce l’azione espressa dal verbo e scrivi a se il verbo è in forma attiva, p se il verbo è in
forma passiva.

Verbo soggetto il soggetto compie forma


o subisce l’azione? del verbo

1. Il calciatore corre. corre Chi corre? il calciatore compie A


2. I cavalli trottano Chi trotta?
sulla pista.

3. È stato rovesciato Che cosa è stato


del latte. rovesciato?

4. Delle mele sono Che cosa


cadute dalla pianta. è caduto?

5. Carlo e Anna sono Chi è stato


stati premiati. premiato?

6. noi partiremo Chi partirà?


per la montagna.

7. Il numero vincente Che cosa sarà


sarà estratto estratto?
domani.

8. La zia lavora Chi lavora?


in un ristorante.

Il soggetto 269
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grammatica facile

soggetto partitiVo: Del riso è caduto per terra.


Nella vetrina sono esposti dei dolci.
Puoi sostituire il soggetto partitivo singolare con un po’ di e il soggetto partitivo plurale
con alcuni/alcune.
3. nelle seguenti proposizioni sottolinea il verbo, rispondi alle domande e scrivi il soggetto
partitivo.
soggetto partitivo
1. nella vasca nuotano dei pesci. Chi compie l’azione indicata dal verbo? dei (= alcuni) pesci
2. Delle rondini hanno fatto il nido sotto il tetto. Chi ha compiuto l’azione indicata dal verbo?

3. Della musica zigana ha rallegrato la festa. Che cosa ha fatto l’azione indicata dal verbo?

4. Degli alunni sono andati in palestra. Chi ha compiuto l’azione indicata dal verbo?

soggetto sottinteso: (Noi) parliamo cinese.


soggetto mancante: Pioviggina. Oggi si dorme.
Il soggetto può essere sottinteso quando è un pronome personale come io, tu, noi, voi.
Il soggetto manca con i verbi alla terza persona singolare che indicano fenomeni
atmosferici o sono preceduti da si.
4. in alcune delle seguenti proposizioni il soggetto è sottinteso, in altre il soggetto manca del
tutto. leggi ciascuna proposizione, sottolinea il verbo e rispondi alle domande.
1. nevica da due giorni.
Il verbo è alla terza persona singolare? sì
Il soggetto è sottinteso? no ➝ Chi o che cosa è il soggetto?
Il soggetto manca del tutto? sì: non c’è
2. si esce da quella porta.
Il verbo è alla terza persona singolare?
Il soggetto è sottinteso? ➝ Chi o che cosa è il soggetto?
Il soggetto manca del tutto?
3. Abbiamo visto una volpe.
Il verbo è alla terza persona singolare?
Il soggetto è sottinteso? ➝ Chi o che cosa è il soggetto?
Il soggetto manca del tutto?
4. sei stato molto gentile con me.
Il verbo è alla terza persona singolare?
Il soggetto è sottinteso? ➝ Chi o che cosa è il soggetto?
Il soggetto manca del tutto?

270 Il soggetto
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iL predicato Studia con la mappa attiva,


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Ieri pomeriggio Fabrizio ha scritto un tema.


Stamattina il suo tema è stato corretto dal professore.
Ora Fabrizio è al parco con gli amici ed è contento per il suo bel voto.

Fabrizio Fabrizio
è al parco ha scritto

Il suo tema
è stato
corretto

Fabrizio
è contento

che cos’è il predicato? Il predicato è l’elemento della frase che indica un’azione
compiuta dal soggetto (Fabrizio ha scritto), un’azione subita dal soggetto
(Il suo tema è stato corretto), una situazione in cui il soggetto si trova (Fabrizio
è al parco), una qualità o caratteristica del soggetto (Fabrizio è contento).

il predicato può essere:


predicato Verbale predicato nominale
Il predicato verbale è costituito da un verbo Il predicato nominale è costituito da una voce del
che dice (predica) qualcosa a proposito del verbo essere e da un nome o un aggettivo riferito
soggetto. al soggetto.
predicato verbale = un verbo che dice da solo predicato nominale =
qualcosa di senso compiuto verbo essere + nome/aggettivo
Es. Il pittore dipinge. (verbo transitivo attivo) Es. L’insalata è fresca.
Tu sei stato interrogato. (verbo transitivo passivo)(fresca = qualità del soggetto)
Mauro si lava. (verbo riflessivo) La nonna è malata.
Il pesce nuota. (verbo intransitivo) (malata = situazione del soggetto)
Voi siete ragazzi.
Attenzione: i verbi servili formano un unico predi-
(ragazzi = caratteristica del soggetto)
cato con l’infinito del verbo che reggono.
Es. Tutti devono rispettare le regole. ➝ devono
rispettare = unico predicato verbale

Il predicato 271
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Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

il predicato: Il vento soffia. La notte è scura.


Il predicato indica un’azione, una situazione, oppure una qualità o caratteristica
del soggetto.
1. nelle seguenti proposizioni i soggetti sono scritti in corsivo. ricopia il soggetto di ciascuna
frase nella seconda colonna, rispondi alla domanda, poi individua e trascrivi il predicato.
soggetto predicato
1. Il salumiere affetta il prosciutto. il salumiere Che cosa fa il soggetto? affetta
2. Lo scoiattolo correva sui rami. Che cosa fa il soggetto?
3. La neve ha imbiancato il paesaggio. Che cosa fa il soggetto?
4. In marzo arriverà la primavera. Che cosa fa il soggetto?
5. La musica era assordante. Quale caratteristica
o qualità ha il soggetto?
6. Il vicino di casa di Carla Quale caratteristica
è un medico. o qualità ha il soggetto?
7. Probabilmente la settimana Quale caratteristica
sarà piovosa. o qualità ha il soggetto?
8. Sara e Giovanni sono in giardino. In quale situazione
si trova il soggetto?

2. nelle seguenti proposizioni i predicati sono scritti in corsivo. rispondi alle domande e indica
se il predicato indica un’azione compiuta o subita dal soggetto ( A ) oppure una qualità o ca-
ratteristica del soggetto ( Q/C ).
1. Filippo scrive. Il predicato indica un’azione del soggetto? sì
Il predicato indica una qualità o caratteristica
del soggetto? no xA Q/C
2. omar era concentrato. Il predicato indica un’azione del soggetto?
Il predicato indica una qualità o caratteristica
del soggetto? A Q/C
3. La minestra è bollente. Il predicato indica un’azione del soggetto?
Il predicato indica una qualità o caratteristica
del soggetto? A Q/C
4. Il temporale è stato spaventoso. Il predicato indica un’azione del soggetto?
Il predicato indica una qualità o caratteristica
del soggetto? A Q/C
5. La pioggia scrosciava. Il predicato indica un’azione del soggetto?
Il predicato indica una qualità o caratteristica
del soggetto? A Q/C
6. Sono spuntate le margherite. Il predicato indica un’azione del soggetto?
Il predicato indica una qualità o caratteristica
del soggetto? A Q/C

272 Il predicato
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il predicato: studiamo, sono soddisfatto


Il predicato concorda con il soggetto nella persona (1a, 2a o 3a), nel numero
(singolare o plurale) e nel genere (maschile o femminile).
3. completa le seguenti proposizioni con un predicato adatto. scegli tra i predicati scritti nell’elen-
co qui sotto. per non sbagliare, prova a inserire un predicato alla volta finché individui quello
corretto. Quando ne hai inserito uno, cancellalo dall’elenco e prosegui.
si conoscono - parlo - sono sportive - è appassionato - è stata gentile - andremo - state -
hai dimenticato - suona
1. Adriana e sergio si conoscono da cinque anni.
2. Michele di videogiochi.
3. Tu il diario sul banco.
4. Voi sempre insieme.
5. Io bene l’inglese.
6. noi a teatro domani.
7. serena e le sue sorelle .
8. Carlo la chitarra in una band.
9. Paola con noi.

predicato Verbale: (Noi) siamo stati invitati.


Il predicato verbale è costituito da qualunque verbo che abbia significato compiuto.
4. nelle seguenti proposizioni i soggetti sono scritti in corsivo. ricopia il soggetto di ciascuna frase
nella seconda colonna, poi individua e trascrivi il predicato verbale. rispondi alla domanda
della quarta colonna e indica se il verbo che costituisce il predicato verbale è in forma attiva,
passiva o riflessiva scrivendo una croce su A (attiva), P (passiva) o r (riflessiva).
soggetto Qual è il predicato il soggetto compie forma del
verbale? o subisce l’azione? predicato verbale
1. L’auto è stata riparata l’auto è stata riparata subisce x
A P r
dal meccanico.

2. Il latte bolle. A P r

3. Il mare era illuminato dalla luna. A P r

4. Maria si specchia. A P r

5. Franco ha un astuccio rosso. A P r

6. Laura si trucca tutti i giorni. A P r

Il predicato 273
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grammatica facile

Verbi serVili: Il cane vuole uscire. L’esercizio deve essere terminato.


I verbi servili formano un unico predicato con l’infinito del verbo che reggono.
5. nelle seguenti proposizioni i verbi servili sono scritti in corsivo. ricopia il verbo servile di cia-
scuna frase nella seconda colonna, rispondi alla domanda, poi individua e trascrivi il predicato.
Verbo servile Qual è l’azione compiuta predicato
o subita dal soggetto?
1. I pedoni devono attraversare devono attraversare devono attraversare
sulle strisce.
2. Forse potrò fare una vacanza
al mare.
3. Vuoi bere dell’aranciata?
4. Dovete conservare il latte
in frigorifero.
5. Il mio gatto vuole dormire
sul divano.
6. Potresti chiudere la porta?
7. Il giardiniere doveva potare
le rose.
8. ognuno può esprimere
la propria opinione.

predicato nominale: Il cane è un quadrupede.


La visita è stata interessante.
Il predicato nominale è formato dal verbo essere + un nome o un aggettivo.
6. nelle seguenti proposizioni i soggetti sono scritti in corsivo. ricopia il soggetto di ciascuna
frase nella seconda colonna, rispondi alla domanda, individua e trascrivi il predicato nominale.

soggetto che cosa viene detto predicato nominale


del soggetto?
1. I tigli sono piante ad alto fusto. i tigli che sono piante sono piante
2. I papaveri sono rossi.
3. Marco è cugino di Davide e di Miriam.
4. Noi eravamo stanchi di quel lavoro.
5. Sonia ed Emanuele sono amici
per la pelle.
6. Tutti sono stati felici della tua visita.
7. L’Italia è una penisola.
8. Tu sei molto fortunato!

274 Il predicato
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L’attributo Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

e L’apposizione
Il brutto caso è stato risolto. Il dottor Galli è il miglior medico della città.

il dottor
Galli

il brutto caso
è stato risolto

che cosa sono l’attributo e l’apposizione?


L’attributo è un aggettivo che si unisce a un nome (brutto caso).
L’apposizione è un nome che si unisce a un altro nome (il dottor Galli).

attributo apposizione
Es. Anna indossa una maglietta blu. Es. Il professor Mori insegna matematica.
maglietta (nome) + blu (aggettivo = attributo) professor (nome = apposizione) + Mori (nome)

L’attributo è un aggettivo che si unisce a un nome L’apposizione è un nome che si unisce a un altro
per meglio precisarlo. nome per meglio determinarlo.
Es. Isa mangia una pesca matura. Es. Il signor Mario ripara le lavatrici.
pesca (nome) + matura (aggettivo = attributo) signor (nome = apposizione) + Mario (nome)

A che cosa serve l’attributo? L’attributo serve a A che cosa serve l’apposizione? L’apposizione serve
precisare un nome, attribuendogli una qualità o a precisare un nome, attribuendogli una caratteri-
una caratteristica. stica (spesso, specifica la professione della persona
Concorda con il nome cui si riferisce. di cui si parla).

L’attributo e l’apposizione 275


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grammatica facile

attributo: cinque mele verdi, miei quaderni, quel libro


L’attributo è costituito da ogni tipo di aggettivo.
1. completa le seguenti proposizioni con un attributo adatto, che sceglierai dall’elenco. per non
sbagliare, in ciascuna frase prova a inserire tutti gli attributi proposti e poi scegli quello che ti
sembra corretto. Quando ne hai inserito uno, cancellalo dall’elenco e prosegui.
questo - quattro - sinceri - difficile - profonde - mia
1. Bene! Avete risolto un problema difficile .
2. In camera non c’è il televisore.
3. Prendi quaderno, non quello.
4. La quercia ha radici .
5. Ci si confida con gli amici .
6. nella scarpiera ci sono paia di scarpe.

attributo: brutto caso, rose rosse, pane croccante


L’attributo è un aggettivo e concorda con il nome cui si riferisce: ha lo stesso genere
(maschile o femminile) e lo stesso numero (singolare o plurale).
2. in ciascuna delle seguenti proposizioni c’è un attributo scritto in corsivo. rispondi alla doman-
da e scrivi a quale nome si riferisce l’attributo.
1. Marco e siria sono ragazzi studiosi. A quale nome si unisce studiosi? ragazzi
2. Una leggera pioggia ha bagnato i campi. A quale nome si unisce leggera?
3. Abbiamo amici e molte amiche. A quale nome si unisce molte?
4. Il mio è il secondo banco della fila. A quale nome si unisce secondo?
5. Quale gusto di gelato vuoi? A quale nome si unisce quale?
6. Usa pure queste matite. A quale nome si unisce queste?
7. I miei fratelli si chiamano Enzo e Luca. A quale nome si unisce miei?

apposizione: dottor Galli, fiume Po, dottoressa Bianchi


L’apposizione è un nome: ha genere e numero propri.
3. in ciascuna delle seguenti proposizioni c’è un’apposizione scritta in corsivo. rispondi alla
domanda e scrivi a quale nome si riferisce l’apposizione.
1. Il fiume Tirso è il più lungo della sardegna. A quale nome si riferisce fiume? Tirso
2. Il monte Miletto fa parte dell’Appennino
campano. A quale nome si riferisce monte?
3. Le isole Baleari appartengono alla spagna. A quale nome si riferisce isole?
4. Mia sorella Irma ha quindici anni. A quale nome si riferisce sorella?
5. Il pianeta Mercurio è il più vicino al sole. A quale nome si riferisce pianeta?
6. Il nonno Federico ha settant’anni. A quale nome si riferisce nonno?
7. L’avvocato sassi ha lo studio in centro. A quale nome si riferisce avvocato?

276 L’attributo e l’apposizione


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oggetto
Silvia ha svolto l’esercizio, ma ha sbagliato un passaggio.
Il professore le sta spiegando il perché dell’errore. Silvia lo ascolta attenta.
il professore le sta
spiegando il perché

Silvia ha svolto
l’esercizio,
ma ha sbagliato
Silvia lo ascolta attenta un passaggio

che cos’è il complemento oggetto? Il complemento oggetto è la persona,


l’animale o la cosa su cui ricade direttamente l’azione espressa dal verbo. Spesso
è un nome (Silvia ha svolto l’esercizio… ha sbagliato un passaggio), ma può essere
anche altri elementi della frase, come una congiunzione preceduta dall’articolo
(Il professore le sta spiegando il perché) o un pronome (Silvia lo ascolta attenta).

il complemento oggetto
Il complemento oggetto si chiama anche complemento diretto poiché si unisce direttamente al verbo
senza l’aiuto di preposizioni.
Il complemento oggetto può essere costituito da:
- un nome: Es. Paolo usa il pennarello.
- un verbo: Es. I bambini amano giocare.
- un pronome personale complemento oggetto sia di forma forte (me, te, lui, lei, noi, voi, loro) sia di
forma debole (mi, ti, lo, la, ci, vi, li, le). Es. Ho incontrato anche lei.
- una congiunzione: Es. Dimmi il perché del tuo malumore.
- altre parole usate come nomi: Es. I ragazzi gridarono un urrà!
Il complemento oggetto partitiVo è il complemento oggetto introdotto da un articolo partitivo.
Es. Piero usa dei pennarelli.
ATTEnZIonE: solo i verbi transitivi possono avere il complemento oggetto, perché solo i verbi transitivi
permettono il passaggio diretto di un’azione dal soggetto su un oggetto.
Es. Gli alunni suonano (che cosa?) il flauto.

Il complemento oggetto 277


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grammatica facile

complemento oggetto: Gli alunni seguono la lezione.


La mamma abbraccia il bambino.
Il complemento oggetto si chiama anche complemento diretto perché si unisce
direttamente al verbo senza l’aiuto di preposizioni.
1. le seguenti proposizioni contengono un soggetto, un predicato verbale e un complemento
oggetto. riscrivi ogni elemento di ciascuna proposizione nelle colonne corrette della tabella.
soggetto predicato verbale complemento oggetto
1. Il cane rosicchia un osso. il cane rosicchia un osso
2. Il Tevere attraversa roma.

3. La mamma ama cucinare.

4. Il professore ha chiamato te.

5. nicola ha studiato tutto.

6. Il pescatore ha pescato una trota.

complemento oggetto = complemento diretto:


Il musicista compone una canzone.
Solo i verbi transitivi hanno il complemento oggetto.
2. i verbi della colonna di sinistra sono verbi transitivi. rispondi alla domanda e abbina a ciascun
verbo il complemento oggetto adatto tra quelli elencati nella colonna di destra. per non sba-
gliare, prova a collegare un complemento oggetto alla volta finché individui quello corretto.
Verbo chi? che cosa? complemento oggetto
1. cantare un libro
2. cucinare una camicia
3. dipingere l’arrosto
4. leggere una canzone
5. dirigere un grattacielo
6. stirare l’automobile
7. costruire un ritratto
8. guidare un’orchestra

il pronome personale come complemento oggetto:


Ti ho visto. Sandro l’adora.
Il complemento oggetto può essere costituito da un pronome personale complemento
sia di forma forte (me, te, lui, lei, noi, voi, loro) sia di forma debole (mi, ti, lo, la, ci, vi, li, le).
3. in ciascuna delle seguenti proposizioni il complemento oggetto è costituito da un pronome
personale complemento di forma debole. leggi ciascuna frase, rispondi alla domanda e com-
pleta le proposizioni, scrivendo nello spazio apposito il pronome personale complemento di
forma forte.

278 Il complemento oggetto


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1. Il babbo ti chiama.
Il babbo chiama chi? Il babbo chiama te .
2. In ogni occasione vi aiuterò.
In ogni occasione aiuterò chi? In ogni occasione aiuterò .
3. Da molto tempo non la vedi?
Da molto tempo non vedi chi? Da molto tempo non vedi .
4. All’intervallo li incontro in cortile.
All’intervallo incontro in cortile chi? All’intervallo incontro in cortile .
5. Il tuo comportamento ci ha deluso.
Il tuo comportamento ha deluso chi? Il tuo comportamento ha deluso .
6. Tutte le mattine la mamma mi sveglia alle sette.
Tutte le mattine la mamma sveglia chi? Tutte le mattine la mamma sveglia .
7. non voglio ascoltarlo più.
non voglio ascoltare più chi? non voglio ascoltare più .

4. nelle seguenti proposizioni il complemento oggetto è costituito da un pronome personale


complemento di forma forte. riscrivi ciascuna frase trasformando il pronome personale com-
plemento nella forma debole.
1. Ho visto lui. ➝ L’ ho visto.
2. Ho chiamato voi. ➝ ho chiamato.
3. Accompagni me? ➝ accompagni?
4. Conosci lei? ➝ conosci?
5. Ascoltate noi. ➝ Ascoltate .
6. sto guardando loro. ➝ sto guardando.
7. Aiuterò lui. ➝ aiuterò.

complemento oggetto partitiVo: Abbiamo visto del fumo.


Abbiamo comprato delle mele.
Puoi sostituire il complemento oggetto partitivo singolare con un po’ di e il complemento
oggetto partitivo plurale con alcuni/alcune.
5. completa le seguenti proposizioni scrivendo un complemento oggetto partitivo adatto. sce-
gli dall’elenco proposto. per non sbagliare, prova a usare un complemento oggetto alla volta
finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno, cancellalo dall’elenco e prosegui.
dell’acqua - dei vasi - delle guarnizioni - dei danni - dei campi - del gelato - dei pattini
1. Ho rovesciato… (Che cosa?) dell’acqua sul pavimento.
2. Il fiume allagò… (Che cosa?) di granoturco.
3. Il temporale sta causando… (Che cosa?) lungo la provinciale.
4. L’elettricista ha sostituito… (Che cosa?) nella caldaia.
5. riccardo ha mangiato… (Che cosa?) con le fragole.
6. A Piera abbiamo regalato… (Che cosa?) da ghiaccio.
7. sulle mensole ho messo… (Che cosa?) di fiori.
Il complemento oggetto 279
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i compLementi
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le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

di specificazione, di termine,
d’agente e di causa efficiente
I libri di questa collana vengono dati in prestito agli utenti registrati
dal servizio bibliotecario solo agli utenti registrati.

sono dati in prestito dal servizio bibliotecario

i libri di questa collana

che cosa sono i complementi di specificazione, di termine, d’agente e di causa


efficiente?
• Il complemento di specificazione precisa il significato generico di un nome
(di questa collana).
• Il complemento di termine indica a chi o a che cosa è rivolta l’azione espressa
dal verbo (agli utenti registrati).
• Il complemento d’agente e di causa efficiente indica da chi (compl. d’agente)
o da che cosa (compl. di causa efficiente) viene compiuta l’azione espressa
da un verbo in forma passiva (dal servizio bibliotecario).

il complemento di specificazione
Es. Luca ha regalato a Myriam un mazzo di fiori.
A che cosa serve il complemento di specificazione? Il complemento di specificazione serve per speci-
ficare o precisare il significato generico di un nome.
Es. Il corriere ha consegnato il pacco di libri a mio zio.
risponde alle domande: di chi? Di che cosa?
È sempre introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata.

280 I complementi di specificazione, di termine, d’agente e di causa efficiente


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il complemento di termine
Es. Luca ha regalato a Myriam un mazzo di fiori.
A che cosa serve il complemento di termine? Il complemento di termine serve per indicare la persona,
l’animale o la cosa a cui è rivolta e su cui “termina” l’azione espressa dal verbo.
Es. Il corriere ha consegnato il pacco di libri a mio zio.
risponde alle domande: a chi? A che cosa?
È sempre introdotto dalla preposizione a, semplice o articolata.
Il complemento di termine può essere costituito da un pronome personale sia in forma forte sia in
forma debole. Es. Faccio gli auguri anche a voi. La nonna ti manda un bacio.
il complemento d’agente
Es. Il mazzo di fiori è stato regalato da Luca.
A che cosa serve il complemento d’agente? Il complemento d’agente serve per indicare la persona o
l’animale da cui viene compiuta l’azione espressa da un verbo in forma passiva.
Es. Il pacco di libri è stato consegnato dal corriere a mio zio.
risponde alle domande: da chi? Da parte di chi?
È introdotto dalla preposizione da o dall’espressione da parte di.

il complemento di causa efficiente


Es. nadia è stata colpita dalla gentilezza di Luca.
A che cosa serve il complemento di causa efficiente? Il complemento di causa efficiente serve per
indicare l’essere inanimato da cui viene compiuta l’azione espressa da un verbo in forma passiva.
Es. La macchina fotografica è stata danneggiata dall’acqua.
risponde alle domande: da che cosa? Da parte di che cosa?
È introdotto dalla preposizione da o dall’espressione da parte di.

complemento di specificazione: Il sorriso di Lidia è affascinante.


Di solito mi fido degli amici. Davide è desideroso di riposo.
Il complemento di specificazione spesso dipende da un nome, ma può dipendere anche
da un verbo o da un aggettivo.
1. le seguenti proposizioni contengono un complemento di specificazione. rispondi alla do-
manda e trascrivi il complemento di specificazione nello spazio apposito.
1. Matteo aspetta la telefonata di Aldo. Matteo aspetta la telefonata di chi? di Aldo
2. Abbiamo letto una fiaba di Andersen. Abbiamo letto una fiaba di chi?
3. Martino è un ragazzo degno di stima. Martino è un ragazzo degno
di che cosa?
4. ricordatevi dell’appuntamento. ricordatevi di che cosa?
5. Mi ha sorpreso il risultato dell’esame. Mi ha sorpreso il risultato
di che cosa?
6. Questa è la borsa della professoressa. Questa è la borsa di chi?
7. Molti hanno paura del buio. Molti hanno paura di che cosa?
I complementi di specificazione, di termine, d’agente e di causa efficiente 281
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grammatica facile

2. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento di


specificazione adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento di
specificazione alla volta finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno, cancellalo
dall’elenco e prosegui.
di sci - della cucina - del ghiro - di Elena - di Clint Eastwood - della neve - del pubblico
1. Michele è appassionato… (Di che cosa?) di sci.
2. L’attore ha ricevuto l’applauso… (Di chi?)
3. Ero abbagliato dal candore… (Di che cosa?)
4. Poggia il bicchiere sul tavolo… (Di che cosa?)
5. Ho visto un film… (Di chi?)
6. Questa è la fotografia… (Di chi?)
7. I ragazzi hanno trovato la tana… (Di quale animale?)

complemento di termine: A Marco piace la matematica.


Non mi avete dato ascolto.
Il complemento di termine può essere costituito da un pronome personale sia in forma
forte (me, te, lui, lei, noi, voi, loro) sia in forma debole (mi, ti, gli, le, ci, vi, le).
3. le seguenti proposizioni contengono un complemento di termine. rispondi alla domanda e
trascrivi il complemento di termine nello spazio apposito.
1. Paolo mette il guinzaglio al cane. Paolo mette il guinzaglio a chi? al cane
2. Il calciatore invia la palla al portiere. Il calciatore invia la palla a chi?
3. Teresa si dedica alla danza. Teresa si dedica a che cosa?
4. Questo comportamento è contrario Questo comportamento è contrario
ai miei principi. a che cosa?
5. Ai miei cuginetti piacciono molto i dolci. Piacciono i dolci a chi?
6. Ho portato un regalo a Monica. Ho portato un regalo a chi?
7. riferisci tutto al poliziotto. riferisci tutto a chi?

4. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento di


termine adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento di termine
alla volta finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno, cancellalo dall’elenco e
prosegui.
ai suoi impegni - alle vacanze - al postino - agli sposi - all’imputato - agli alunni
1. L’uomo non tenne fede… (A che cosa?) ai suoi impegni.
2. Tutti hanno fatto gli auguri… (A chi?)
3. Il giudice si rivolse… (A chi?)
4. L’insegnante ha restituito le verifiche… (A chi?)
5. Consegna questo pacco… (A chi?)
6. ripenso spesso con piacere… (A che cosa?)

282 I complementi di specificazione, di termine, d’agente e di causa efficiente


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5. in ciascuna delle seguenti proposizioni il complemento di termine è costituito da un pronome


personale in forma debole. leggi ciascuna frase, rispondi alla domanda e completa la colonna di
destra scrivendo il pronome personale di forma forte che esprime il complemento di termine.
1. simone mi telefona. simone telefona a chi? a me
2. Le ho restituito il libro prestato. Ho restituito il libro prestato a chi?
3. Livia gli ha suggerito la risposta. Livia ha suggerito la risposta a chi?
4. Vi ho dato ascolto in molte occasioni. Ho dato ascolto in molte occasioni a chi?
5. Gli ho prestato volentieri i guanti. Ho prestato volentieri i guanti a chi?
6. Ti regalo un ingresso al cinema. regalo un ingresso al cinema a chi?
7. Il tuo intervento ci è piaciuto. Il tuo intervento è piaciuto a chi?

6. nelle seguenti proposizioni il complemento di termine è costituito da un pronome personale


in forma forte. riscrivi ciascuna frase trasformando in forma debole il pronome personale che
esprime il complemento di termine.
1. Presta il compasso a noi. ➝ Presta ci il compasso.
2. spiega il tuo progetto a me. ➝ spiega il tuo progetto.
3. sono molto affezionato a lui. ➝ sono molto affezionato.
4. Chiedi un’informazione a lei. ➝ Chiedi un’informazione.
5. Questa casa appartiene a voi. ➝ Questa casa appartiene.
6. Manderò un messaggio a te. ➝ manderò un messaggio.
7. nicola presenterà suo cugino a noi. ➝ nicola presenterà suo cugino.

complemento d’agente: Il pallone è stato lanciato oltre la siepe


da Mario.
Il complemento d’agente dipende da un verbo di forma passiva e risponde alla domanda
da chi?
7. le seguenti proposizioni contengono un soggetto, un predicato verbale in forma passiva e un
complemento d’agente. riscrivi ogni elemento di ciascuna proposizione nelle colonne corrette
della tabella.
soggetto predicato verbale complemento
d’agente
1. La bambola è stata rosicchiata dal cane. la bambola è stata rosicchiata dal cane
2. Tu sei stato interrogato
dal professore?
3. La torta è stata preparata da papà.
4. Quelle trote furono pescate dagli zii.
5. L’automobilista è stato fermato
dal vigile.
6. Il cane è stato graffiato dal gatto.
7. Il cantante fu intervistato dai giornalisti.

I complementi di specificazione, di termine, d’agente e di causa efficiente 283


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8. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento


d’agente adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento d’agente
alla volta finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno, cancellalo dall’elenco e
prosegui.
dai nonni - dal giardiniere - dall’allenatore - da un ladro - da un’inglese - dal chirurgo
1. Il braccialetto mi è stato regalato… (Da chi?) dai nonni.
2. Il paziente è stato operato… (Da chi?)
3. La siepe sarà potata… (Da chi?)
4. La squadra è stata preparata bene… (Da chi?)
5. La maratona femminile è stata vinta… (Da chi?)
6. Il denaro è stato sottratto… (Da chi?)

complemento di causa efficiente: L’auto è stata urtata


da un camion.
Il complemento di causa efficiente dipende da un verbo di forma passiva e risponde
alla domanda da che cosa?
9. le seguenti proposizioni contengono un soggetto, un predicato verbale di forma passiva e
un complemento di causa efficiente. riscrivi ogni elemento di ciascuna proposizione nelle
colonne corrette della tabella.
soggetto predicato verbale complemento
di causa efficiente
1. Il fuoco fu spento dalla pioggia. il fuoco fu spento dalla pioggia
2. Il maglione è stato macchiato dalla vernice.

3. Il computer è stato danneggiato dall’umidità.

4. Il paese era circondato da vigneti.

5. Il ferro è corroso dalla ruggine.

6. Il vetro è stato rotto da una pallonata.

7. Il pubblico era disturbato dal rumore.

10. completa le seguenti proposizioni scrivendo un complemento di causa efficiente adatto.


scegli dall’elenco.
dal fango - dall’oceano - dalla gru - da un fulmine - dallo smog - dalla fortuna
1. Lo scantinato è stato invaso… (Da che cosa?) dal fango.
2. Il vincitore è stato baciato… (Da che cosa?)
3. La costa è bagnata… (Da che cosa?)
4. Molte città sono inquinate… (Da che cosa?)
5. L’albero fu abbattuto… (Da che cosa?)
6. Il carico è stato sollevato… (Da che cosa?)

284 I complementi di specificazione, di termine, d’agente e di causa efficiente


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le attività autocorrettive

di causa e di fine
La partenza dell’autobus è ritardata a causa di uno sciopero.
Sonia e i suoi amici controllano l’orario per il ritorno.

controllano l’orario
la partenza per il ritorno
è ritardata
a causa
di uno sciopero

che cosa indicano i complementi di causa e di fine?


• Il complemento di causa indica il motivo per cui si verifica o non si verifica
ciò che è espresso dal verbo (a causa di uno sciopero).
• Il complemento di fine indica il fine o lo scopo in vista del quale si compie un’azione
(per il ritorno).

complemento di causa complemento di fine


Es. sono in ritardo per un guasto al treno. Es. Mi alleno per la gara.
A che cosa serve il complemento di causa? A che cosa serve il complemento di fine?
Il complemento di causa serve a precisare Il complemento di fine serve a precisare il fine
la causa per cui succede o non succede qualcosa. o lo scopo per cui si compie un’azione.
Es. stefano e Luisa trattenevano il respiro dalla Es. Davide dipinge per divertimento.
paura.
risponde alle domande: per quale motivo? A causa risponde alle domande: per quale fine? Con quale
di chi? A causa di che cosa? scopo?
È introdotto da: per, di, a, da, con, a causa di… È introdotto da: per, a, allo scopo di…

I complementi di causa e di fine 285


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complemento di causa: Sono arrivato tardi a causa del traffico.


Sorrido di felicità.
Il complemento di causa indica il motivo di ciò che è espresso dal verbo.
1. le seguenti proposizioni contengono un complemento di causa. leggi ciascuna proposizione,
rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di causa nello spazio apposito.
1. Il raccolto è stato scarso per la siccità.
Il raccolto è stato scarso per quale motivo? per la siccità
2. non si riusciva a dormire dal rumore.
non si riusciva a dormire per quale motivo?
3. Molti anziani soffrono per i reumatismi.
Gli anziani soffrono per quale motivo?
4. Per errore ti ho dato un mio quaderno.
Ti ho dato un mio quaderno per quale motivo?
5. sono sorpreso per il tuo comportamento.
sono sorpreso per quale motivo?
6. sono inciampato per distrazione.
sono inciampato per quale motivo?
7. Fabio era pallido dalla paura.
Fabio era pallido per quale motivo?

2. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento


di causa adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento di causa
alla volta finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno, cancellalo dall’elenco e
prosegui.
per il terremoto - dalla felicità - per l’inquinamento - per la febbre - dalla nebbia -
per la sua sincerità
1. Molti edifici storici sono crollati… (A causa di che cosa?) per il terremoto.
2. Tutti apprezzano Marco… (Per quale motivo?)
3. non ci si vedeva… (A causa di che cosa?)
4. Giorgio non stava nella pelle… (Per quale motivo?)
5. L’aria è irrespirabile… (A causa di che cosa?)
6. Il piccolo è stato a letto… (Per quale motivo?)

3. in ognuna delle seguenti proposizioni c’è un complemento di causa. individua i complementi


di causa e sottolineali.
1. La gente sbuffava dal caldo.
2. La città è rimasta al buio per un guasto elettrico.
3. A causa della neve la circolazione è interrotta.
4. Piangevano di gioia.
5. sono stato assente per motivi familiari.
6. A quella conferenza morivo di noia.

286 I complementi di causa e di fine


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complemento di fine: Sonia e Luigi si stanno preparando


per la partenza. Preparerò un dolce per la festa.
Il complemento di fine indica lo scopo dell’azione espressa dal verbo.
4. le seguenti proposizioni contengono un complemento di fine. leggi ciascuna proposizione,
rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di fine nello spazio apposito.
1. siamo stati invitati per la cena.
siamo stati invitati per quale fine? per la cena
2. Per le operazioni mi serve la calcolatrice.
Mi serve la calcolatrice per quale fine?
3. sergio si esercita per la verifica.
sergio si esercita per quale fine?
4. Dario ha speso tutta la paghetta per un maglione.
Dario ha speso tutta la paghetta per quale fine?
5. La donna indossava un abito elegante per l’occasione.
La donna indossava un abito elegante per quale fine?
6. Ho bisogno di occhiali da sole.
Ho bisogno di occhiali per quale fine?
7. Per merenda, Eleonora ha comprato un panino.
Eleonora ha comprato un panino per quale fine?

5. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento


di fine adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento di fine
alla volta finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno, cancellalo dall’elenco e
prosegui.
per il tuo bene - per una pizza - per la musica - per l’indipendenza - da montagna
1. Ti consiglio questo… (Per quale fine?) per il tuo bene.
2. Il popolo ha combattuto… (Per quale fine?)
3. Ti servono degli scarponi… (Per quale fine?)
4. Ci siamo trovati… (Per quale fine?)
5. Ci vuole orecchio… (Per quale fine?)

6. in ciascuna delle seguenti proposizioni c’è un complemento di fine. individua i complementi


di fine e sottolineali.
1. Ho comprato un regalo per il tuo compleanno.
2. È stata assunta una guardia a difesa della banca.
3. Ci siamo preparati per la recita.
4. sara ha ricevuto in dono un bel braccialetto.
5. Ho bisogno di un nuovo paio di scarpe da ginnastica.
6. Partiamo alle sette per la gita.

I complementi di causa e di fine 287


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di mezzo o strumento,
di modo o maniera
Durante il periodo natalizio le piazze risplendono di luminarie.
Molta gente osserva con attenzione le bancarelle alla ricerca di regali.

Molta gente osserva


risplendono
con attenzione
di luminarie

che cosa indicano i complementi di mezzo e di modo?


• Il complemento di mezzo indica lo strumento per mezzo del quale viene
compiuta l’azione o avviene il fatto espresso dal verbo (risplendono di luminarie).
• Il complemento di modo indica il modo in cui si svolge un’azione o si verifca
un fatto (osserva con attenzione).

complemento di mezzo complemento di modo


o strumento o maniera
Es. Ho spedito il pacco per posta celere. Es. studiate la poesia a memoria.
A che cosa serve il complemento di mezzo A che cosa serve il complemento di modo
o strumento? o maniera?
Il complemento di mezzo o strumento serve per Il complemento di modo o maniera serve
indicare lo strumento per mezzo del quale viene a precisare il modo in cui si svolge un’azione
compiuta un’azione o avviene un fatto. o si verifica un fatto.
Es. Ho riparato la scatola con la colla. Es. Ti ascolto con piacere.
I ragazzi sono arrivati in cima alla montagna Hanno ammirato con calma il bel panorama.
con la bicicletta. risponde alle domande: come? In che modo?
risponde alle domande: per mezzo di chi? È introdotto da: con, per, a, alla maniera di,
Per mezzo di che cosa? in modo…
È introdotto da: con, per, a, attraverso…

288 I complementi di mezzo o strumento, di modo o maniera


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complemento di mezzo o strumento: Cancello l’errore


con la gomma. Ti manderò un pacco attraverso il corriere.
Il complemento di mezzo o strumento indica l’essere vivente o la cosa per mezzo
della quale avviene quanto espresso dal verbo e risponde alle domande:
per mezzo di chi? per mezzo di che cosa?
1. le seguenti proposizioni contengono un complemento di mezzo o strumento. leggile, rispondi
alla domanda e trascrivi il complemento di mezzo o strumento nello spazio apposito.
1. Ti farò avere l’atlante per mezzo di Massimo.
Ti farò avere l’atlante per mezzo di chi? per mezzo di Massimo
2. La squadra è stata convocata con una e-mail.
La squadra è stata convocata per mezzo di che cosa?
3. Ho vinto la causa con un bravo avvocato.
Ho vinto la causa per mezzo di chi?
4. L’automobile è stata sollevata con il cric.
L’automobile è stata sollevata per mezzo di che cosa?
5. sono salito al primo piano con l’ascensore.
sono salito al primo piano per mezzo di che cosa?
6. Il piccolo colora il disegno con le tempere.
Il piccolo colora il disegno per mezzo di che cosa?
7. Ho eseguito questa ricerca con il computer.
Ho eseguito questa ricerca per mezzo di che cosa?

2. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento di


mezzo o strumento adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento
di mezzo alla volta finché individui quello corretto, poi cancellalo dall’elenco e prosegui.
attraverso Donatella - con la scala - tramite un poliziotto - con l’annaffiatoio -
con luci colorate - in autobus
1. Abbiamo saputo della festa… (Per mezzo di chi?) attraverso Donatella.
2. Fabiola bagna i vasi… (Per mezzo di che cosa?)
3. Molti vengono a scuola… (Per mezzo di che cosa?)
4. sono salito sul tetto… (Per mezzo di che cosa?)
5. Ho sporto denuncia… (Per mezzo di chi?)
6. Addobberemo il salone… (Per mezzo di che cosa?)

3. ciascuna delle seguenti proposizioni contiene un complemento di mezzo o strumento. indi-


vidua i complementi di mezzo o strumento e sottolineali.
1. Paola è andata in Francia con l’aereo.
2. Ti ho spedito un pacco per posta.
3. Il mio tagliaerba funziona a benzina.
4. raggiungeremo l’isola per mezzo di un motoscafo.
5. Ho lavato i denti con lo spazzolino.
6. Il mio gatto si nutre solo di croccantini.
I complementi di mezzo o strumento, di modo o maniera 289
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complemento di modo o maniera: Lorenza suona con passione.


Giuliana parla velocemente.
Il complemento di modo o maniera può essere espresso anche da un avverbio di modo.
Risponde alle domande: come? in che modo?
4. le seguenti proposizioni contengono un complemento di modo o maniera. leggi ciascuna
proposizione, individua e sottolinea il predicato, poi rispondi alla domanda e trascrivi il com-
plemento di modo o maniera nello spazio apposito.
1. Ho ascoltato il tuo discorso con attenzione. Come? con attenzione
2. I ragazzi sono usciti dalla palestra di corsa. Come?
3. Luca mi ha salutato cordialmente. Come?
4. ripenso con rimpianto ai giorni di vacanza. Come?
5. I bambini giocano allegramente in cortile. Come?
6. Ho raggiunto il traguardo a fatica. Come?
7. Mi piace lavorare con precisione. Come?

5. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento


di modo o maniera adatto. scegli dal seguente elenco. per non sbagliare, prova a usare un
complemento di modo alla volta finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno,
cancellalo dall’elenco e prosegui.
in diretta - con ansia - violentemente - con eleganza - rapidamente - con gentilezza
1. La finale sarà trasmessa… (In che modo?) in diretta.
2. Elisa veste sempre… (In che modo?)
3. Abbiamo eseguito gli esercizi… (In che modo?)
4. La pioggia batteva sui vetri… (In che modo?)
5. Gli ospiti vanno trattati… (In che modo?)
6. Aspetto la notizia… (In che modo?)

6. ciascuna delle seguenti proposizioni contiene un complemento di modo o maniera. individua


i complementi di modo o maniera e sottolineali.
1. I tifosi gridavano a squarciagola.
2. Tutti trattano Lucia con affetto.
3. Mauro a volte parla a scatti.
4. La serata è trascorsa serenamente.
5. Molti anziani camminano lentamente.
6. Guidate sempre con prudenza!

7. nelle seguenti proposizioni individua e sottolinea in rosso i complementi di mezzo o strumento


e in blu i complementi di modo o maniera.
1. Il conflitto è stato risolto con un compromesso.
2. Laura e Federico mi hanno salutato affettuosamente.
3. Entrate in silenzio!
4. Mio zio pesca con la canna.
5. saliremo in vetta con la seggiovia?
6. L’insegnante ha ascoltato la nostra proposta con interesse.

290 I complementi di mezzo o strumento, di modo o maniera


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di compagnia e di unione
La domenica Federica esce di casa presto con una felpa addosso
e va a passeggio con il cane.

con una felpa

con il cane

che cosa indicano i complementi di compagnia e di unione?


• Il complemento di compagnia indica la persona o l’animale con cui ci si trova in
una certa situazione, si compie o si subisce un’azione (con il cane).
• Il complemento di unione indica la cosa con la quale ci si trova in una certa
situazione, si compie o si subisce un’azione (con una felpa).

complemento di compagnia complemento di unione


Es. stasera ceni con i nonni? Es. Giorgio vende il suo PC con la stampante.
A che cosa serve il complemento di compagnia? A che cosa serve il complemento di unione?
Il complemento di compagnia serve per precisare Il complemento di unione serve per precisare una
la persona o l’animale con cui si fa qualcosa o ci cosa collegata a un’altra o una cosa con la quale si
si trova in una certa situazione. compie un’azione.
Es. Vado al cinema con Claudia. Es. Prenderò un gelato con la panna.
stefano, insieme con i compagni, aspetta I ragazzi entrano in classe con lo zaino
il suono della campanella. in spalla.
risponde alla domanda: in compagnia di chi? risponde alla domanda: insieme con che cosa?
È introdotto da: con, insieme con, in compagnia di. È introdotto da: con, insieme con, insieme a.

I complementi di compagnia e di unione 291


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complemento di compagnia: Marco esce con gli amici.


Laura va al mare con i genitori.
Il complemento di compagnia indica un essere animato (persona o animale)
e può essere introdotto da con, insieme con, in compagnia di.
1. le seguenti proposizioni contengono un complemento di compagnia. leggi ciascuna proposi-
zione, rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di compagnia nello spazio apposito.
1. Luigi vive con la zia.
Luigi vive in compagnia di chi? con la zia
2. Da due anni sono in squadra con silvia.
Da due anni sono in squadra in compagnia di chi?
3. La nonna dorme sulla poltrona con il gatto.
La nonna dorme sulla poltrona in compagnia di chi?
4. Andiamo al cinema con i signori rossi.
Andiamo al cinema in compagnia di chi?
5. Il medico è uscito dallo studio con l’infermiera.
Il medico è uscito dallo studio in compagnia di chi?
6. Ho viaggiato insieme a gente simpatica.
Hai viaggiato in compagnia di chi?

2. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo il complemento


di compagnia adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento di
compagnia alla volta finché individui quello corretto. Quando ne hai scritto uno, cancellalo
dall’elenco e prosegui.
con il guardalinee - con l’ingegnere - con me - con il ladro - con il suo criceto -
con due insegnanti
1. L’arbitro si è avvicinato alla porta… (Insieme con chi?) con il guardalinee.
2. Puoi venire alla festa… (Insieme con chi?)
3. sull’autobus gli alunni viaggiano… (Insieme con chi?)
4. Mio fratello gioca spesso… (Insieme con chi?)
5. Il muratore è in cantiere… (Insieme con chi?)
6. I poliziotti sono saliti in auto… (Insieme con chi?)

3. ciascuna delle seguenti proposizioni contiene un complemento di compagnia. individua i


complementi di compagnia e sottolineali.
1. Il chirurgo ha eseguito l’operazione con il suo assistente.
2. Luca studia sempre insieme con un suo compagno.
3. Andrò in montagna con i ragazzi del Centro estivo.
4. stasera andrò a mangiare una pizza con sara.
5. Insieme a te il tempo vola.
6. Domenica verranno gli zii con i loro figli.

292 I complementi di compagnia e di unione


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complemento di unione: Ho acquistato un computer


con la stampante. Mi piace il risotto ai funghi.
Il complemento di unione indica cose con le quali si compie un’azione o che sono
collegate ad altre cose e può essere introdotto da con, insieme con, insieme a.
4. le seguenti proposizioni contengono un complemento di unione. leggi ciascuna proposizione,
rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di unione nello spazio apposito.
1. Ho mangiato un panino con il formaggio.
Ho mangiato un panino insieme con che cosa? con il formaggio
2. Con l’estate arriva il caldo.
Arriva il caldo insieme con che cosa?
3. È entrato un signore con un pacco.
È entrato un signore con che cosa?
4. Il nonno cammina con il giornale sotto il braccio.
Il nonno cammina con che cosa sotto il braccio?
5. Ho spedito ad Allegra un biglietto con dei fiori.
Ho spedito ad Allegra un biglietto con che cosa?
6. Con la febbre mi è venuto il mal di testa.
Mi è venuto il mal di testa insieme con che cosa?
7. Ho piantato un cespuglio con le spine.
Ho piantato un cespuglio con che cosa?

5. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento di


unione adatto. scegli dall’elenco. per non sbagliare, prova a usare un complemento di unione
alla volta finché individui quello corretto, poi cancellalo dall’elenco e prosegui.
con un bel regalo - con gli attrezzi - con i documenti - con il conto - con le olive -
con un cappellino
1. Andrò al matrimonio di Giorgio… (Con che cosa?) con un bel regalo.
2. simona è uscita… (Con che cosa?)
3. L’operaio si è presentato al lavoro… (Con che cosa?)
4. L’avvocato va sempre in giro… (Con che cosa?)
5. Mi piace la pizza… (Con che cosa?)
6. sta arrivando il cameriere… (Con che cosa?)

6. ciascuna delle seguenti proposizioni contiene un complemento di unione. individua i com-


plementi di unione e sottolineali.
1. Marco va allo stadio con la maglia della sua squadra.
2. Piove: uscite con l’ombrello.
3. La mattina bevo il latte con il cacao.
4. Mattia ha ordinato un tè alla pesca.
5. In stazione c’era parecchia gente con le valigie.
6. Ho ordinato un piatto di spaghetti al ragù.

I complementi di compagnia e di unione 293


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i compLementi
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di argomento e di materia
Laura e Michela discutono spesso di pallavolo. Sperano che quest’anno
la loro squadra vinca la medaglia d’oro al torneo regionale.

che cosa indicano i complementi di argomento e materia?


• Il complemento di argomento indica l’argomento di cui si parla
(discutono spesso di pallavolo).
• Il complemento di materia indica la materia o la sostanza di cui è fatto
un oggetto (la medaglia d’oro).

complemento di argomento complemento di materia


Es. Ho letto un libro sulle energie rinnovabili. Es. Quel cantante indossa pantaloni di pelle.
A che cosa serve il complemento di argomento? A che cosa serve il complemento di materia?
Il complemento di argomento serve a precisare Il complemento di materia serve a precisare
l’argomento di cui si parla, si scrive o si tratta. la materia o la sostanza di cui è fatto un
Es. Ho visto un documentario sugli Indiani. determinato oggetto.
Dimmi tutto delle tue vacanze. Es. nel giardino c’è una statua di marmo.
Indosso degli stivali di gomma.
risponde alle domande: di chi? Di quale risponde alla domanda: fatto di che cosa?
argomento? Su quale argomento?
È introdotto da: di, su, a proposito di, riguardo a. È introdotto dalla preposizione di.

294 I complementi di argomento e di materia


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complemento di argomento: Ho fatto una ricerca sulle fonti


di energia. Parlami di Luca.
Il complemento di argomento indica una persona, un animale o una cosa
che costituisce l’argomento di cui si parla o si scrive.
1. le seguenti proposizioni contengono un complemento di argomento. leggi ciascuna proposi-
zione, rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di argomento nello spazio apposito.
1. L’esperto parlerà di geologia.
L’esperto parlerà di quale argomento? di geologia
2. Ho visto un documentario sulla Francia.
Ho visto un documentario su quale argomento?
3. In classe abbiamo fatto una lezione sui diritti umani.
In classe abbiamo fatto una lezione su quale argomento?
4. Hai qualche notizia riguardo alla gita?
Hai qualche notizia su quale argomento?
5. La riunione tratterà del regolamento condominiale.
La riunione tratterà di quale argomento?
6. I medici si consultarono sul nuovo medicinale.
I medici si consultarono su quale argomento?
7. In aereo ho visto un film su napoleone.
In aereo ho visto un film su quale argomento?

complemento di materia: Ho comprato un abito di seta.


Mia sorella ha una volontà di ferro.
Il complemento di materia indica la materia o la sostanza di cui è fatto un determinato
oggetto. Come altri complementi, può essere usato in senso figurato.
2. le seguenti proposizioni contengono un complemento di materia. leggi ciascuna proposizione,
rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di materia nello spazio apposito.
1. L’avvocato aveva con sé una borsa di pelle.
L’avvocato aveva con sé una borsa fatta di che cosa? di pelle
2. Mi sono tagliato con una scheggia di vetro.
Mi sono tagliato con una scheggia fatta di che cosa?
3. I serramenti di legno richiedono manutenzione.
richiedono manutenzione i serramenti fatti di che cosa?
4. Gli isolani vivevano in capanne di fango.
Gli isolani vivevano in capanne fatte di che cosa?
5. Quell’uomo sembra avere un cuore di ghiaccio.
Quell’uomo sembra avere un cuore fatto di che cosa?
6. Mi puoi dare un fazzolettino di carta?
Mi puoi dare un fazzolettino fatto di che cosa?

I complementi di argomento e di materia 295


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i compLementi di Luogo
e di tempo
Carla si trova in montagna
con i suoi cugini.
Rimarrà in vacanza con loro
per due settimane.

che cosa indicano


i complementi
di luogo e di tempo?
• I complementi di luogo indicano
i luoghi in cui si verifca l’azione
o la situazione espressa
dal verbo (si trova in montagna).
• I complementi di tempo indicano
quando avviene qualcosa Carla si trova in montagna
o si verifca la situazione espressa
dal verbo (per due settimane). Carla rimarrà in vacanza per due settimane

il complemento di stato il complemento di moto a luogo


in luogo
Indica il luogo in cui si verifica l’azione o la situazione Indica il luogo verso il quale si muove qualcuno o
espressa dal verbo. Es. Fabio è al parco. qualcosa. Es. Fabio va al parco.
risponde alle domande: dove? In quale luogo? risponde alle domande: dove? Verso dove?
È introdotto da: in, a oppure da su, tra, sopra, sotto. È introdotto da: in, a, da, sopra, sotto.
il complemento di moto il complemento di moto
da luogo per luogo
Indica il luogo da cui arriva il soggetto o da cui si muo- Indica il luogo che si attraversa o per cui si passa.
ve l’azione. Es. Fabio esce dal parco. Es. Fabio passa attraverso il parco.
risponde alle domande: da dove? Da quale luogo? risponde alle domande: per dove? Attraverso quale
È introdotto da: da, di. luogo? È introdotto da: per, attraverso, in, da.
il complemento di tempo il complemento di tempo
determinato continuato
Indica quando (l’ora, il giorno, il mese, l’anno, l’oc- Indica il periodo di tempo per cui dura l’azione o la
casione) avviene qualcosa o si verifica la situazione situazione espressa dal verbo.
espressa dal verbo. Es. Giulia va a scuola alle 8. Es. Giulia sta a scuola tutta la mattinata.
risponde alla domanda: quando? risponde alle domande: per quanto tempo? Da
È introdotto da: in, a, di. quanto tempo? Fino a quando?
È introdotto da: per, in, durante, da.

296 I complementi di luogo e di tempo


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complemento di stato in luogo: Il diario è sul banco. Piero è qui.


Il complemento di stato in luogo può essere costituito da un avverbio di luogo come
qui, qua, lì, là.
1. le seguenti proposizioni contengono un complemento di stato in luogo. in ciascuna proposi-
zione sottolinea il verbo, rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di stato in luogo
nello spazio apposito.
1. Al ristorante ho mangiato risotto e cotoletta. Dove si verifica l’azione? al ristorante
2. Marco dorme sul divano. Dove si verifica l’azione?
3. In cucina sento profumo di torta. Dove si verifica l’azione?
4. Ti aspetto qui con i miei genitori. Dove si verifica l’azione?
5. In classe c’è il riscaldamento acceso. Dove si verifica la situazione?
6. Quel quadro è appeso lì da sempre. Dove si verifica la situazione?

2. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scegliendo il complemento


di stato in luogo adatto tra quelli scritti in parentesi.
1. Le rondini volano… (Dove? sotto la siepe/lassù) lassù.
2. I maglioni sono… (Dove? sulla panchina/nel cassetto)
3. Giacomino si è appisolato… (Dove? lassù/sulla panchina)
4. I panni sporchi sono… (Dove? nella lavatrice/nel cassetto)
5. I miei nonni hanno una casa… (Dove? in strada/in Liguria)

complemento di moto a luogo: Verrò a casa tua. Corri là.


Il complemento di moto a luogo può essere costituito da un avverbio di luogo come
qui, qua, lì, là.
3. le seguenti proposizioni contengono un complemento di moto a luogo. in ciascuna proposi-
zione sottolinea il soggetto, rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di moto a luogo
nello spazio apposito.
1. La barca si avvicina a riva con le vele spiegate. Verso dove si muove il soggetto? a riva
2. La squadra entra in campo al completo. Verso dove si muove il soggetto?
3. I ragazzi si dirigono verso l’uscita della scuola. Verso dove si muove il soggetto?
4. Lisa è salita sul treno all’ultimo momento. Verso dove si muove il soggetto?
5. Dopo la passeggiata la comitiva torna in albergo. Verso dove si muove il soggetto?
6. Gli invitati vengono qui prima della cerimonia. Verso dove si muove il soggetto?

4. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento


di moto a luogo adatto. scegli dall’elenco.
verso casa - sul tetto - in acqua - nel porto - per Bologna
1. Dopo la visita ai nonni tornerò… (Verso dove?) verso casa.
2. Alle 7 precise l’autobus parte… (Verso dove?)
3. Al segnale i nuotatori si tuffarono… (Dove?)
4. A causa della tempesta la nave si è diretta… (Verso dove?)
5. L’antennista è dovuto salire… (Dove?)
I complementi di luogo e di tempo 297
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complemento di moto da luogo: Il treno arriva da Parigi.


Esco di casa.
Il complemento di moto da luogo può essere costituito da espressioni come da qui,
da qua, da lì, da laggiù.
5. le seguenti proposizioni contengono un complemento di moto da luogo. in ciascuna proposi-
zione sottolinea il verbo, rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di moto da luogo
nello spazio apposito.
1. Al calar del sole gli sciatori si allontanano dalle piste. Da dove? dalle piste
2. I bagnanti uscirono dal mare all’arrivo del temporale. Da dove?
3. Tornerò dal lago domenica sera. Da dove?
4. Dopo le 4 esco di casa con mia sorella. Da dove?
5. scappate da qui al più presto. Da dove?
6. Da lassù si scende con la funivia. Da dove?

6. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento


di moto da luogo adatto. scegli dall’elenco.
da qui - dal mio orto - dall’albero - dal balcone - dalla circolazione
1. Ci vuole mezz’ora di autobus per raggiungere Firenze… (Da dove?) da qui.
2. In Italia, le lire sono ormai sparite… (Da dove?)
3. sono caduti due vasi… (Da dove?)
4. Questi pomodori maturi provengono… (Da dove?)
5. Ho raccolto parecchie mele… (Da dove?)

complemento di moto per luogo: Il gatto è passato per i tetti.


Entra per di là.
Il complemento di moto per luogo può essere costituito da espressioni come
per di qua, per di là, per di qui, da lì.
7. le seguenti proposizioni contengono un complemento di moto per luogo. in ciascuna pro-
posizione sottolinea il verbo, rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di moto per
luogo nello spazio apposito.
1. Il treno corre attraverso la campagna. Per dove? per la campagna
2. La lepre è fuggita per i prati. Per dove?
3. Ho camminato attraverso un fitto bosco. Per dove?
4. Il ladro è passato di qui. Per dove?
5. Il taxi procedeva lento per le vie del centro. Per dove?
6. Le rondini raggiungono l’Africa attraverso il Mediterraneo. Per dove?

298 I complementi di luogo e di tempo


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8. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento


di moto per luogo adatto. scegli dall’elenco.
tra gli alberi - per la prateria - tra i rami - tra rive ripide - attraverso il comignolo
1. La valanga è scesa… (Attraverso che cosa?) tra gli alberi.
2. Il fumo del camino esce… (Attraverso che cosa?)
3. Lo scoiattolo correva… (Attraverso che cosa?)
4. I cavalli galoppano… (Attraverso che cosa?)
5. Il torrente scorre… (Attraverso che cosa?)

complemento di tempo determinato: Il complesso suonerà


alle 9. Io compio gli anni domani.
Il complemento di tempo determinato può essere costituito da un avverbio di tempo
e quindi non essere introdotto da una preposizione.
9. le seguenti proposizioni contengono un complemento di tempo determinato. in ciascuna
proposizione sottolinea il verbo, rispondi alla domanda e trascrivi il complemento di tempo
determinato nello spazio apposito.
1. Domenica sono stato dagli zii. Quando? domenica
2. Di sera le luci dei lampioni si accendono. Quando?
3. Ci rivedremo al mio ritorno. Quando?
4. All’alba siamo partiti per Torino. Quando?
5. sono nato il 15 giugno a Genova. Quando?
6. Ieri la neve ha ricoperto le cime dei monti. Quando?

complemento di tempo continuato: Starò qui fino alle tre.


La strada è rimasta interrotta per due giorni.
Il complemento di tempo continuato (come pure il complemento di tempo determinato)
può essere costituito da un avverbio di tempo.
10. completa le seguenti proposizioni rispondendo alla domanda e scrivendo un complemento
di tempo continuato adatto. scegli dall’elenco.
da sette anni - per otto ore - lungamente - tutta la notte - dalla nascita - un minuto
1. Abito qui… (Da quanto tempo?) da sette anni.
2. Edoardo ti ha atteso… (Per quanto tempo?)
3. Vivo in Italia… (Da quanto tempo?)
4. In montagna ha nevicato… (Per quanto tempo?)
5. Luca non sta zitto neppure… (Per quanto tempo?)
6. Gli operai di solito lavorano… (Per quanto tempo?)

I complementi di luogo e di tempo 299


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iL periodo
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e La proposizione principaLe
Quando il concerto è finito, i musicisti hanno salutato il pubblico
per ringraziarlo dell’entusiasmo.

che cos’è il periodo?


Il periodo è formato da più proposizioni (principali, coordinate e subordinate) che
formano un testo di senso compiuto. La proposizione che costituisce l’elemento
portante è la proposizione principale (i musicisti hanno salutato il pubblico).

frase complessa o periodo


Mi preparo un panino / perché ho fame / e non mangerò altro fino a sera.
Che cos’è la frase complessa o, come d’ora in avanti la chiameremo, il periodo?
Il periodo è un testo formato da più proposizioni.
il periodo è costituito da tante proposizioni quanti sono i predicati (verbali o nominali) che contiene.
mi preparo un panino perché ho fame e non mangerò altro fino a sera.
preparo = predicato ho fame = predicato mangerò = predicato
1 proposizione 1 proposizione 1 proposizione
Il periodo comincia con la lettera maiuscola e finisce con un punto.
Es. Mi preparo un panino perché ho fame e non mangerò altro fino a sera .

300 Il periodo e la proposizione principale


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proposizione principale
mi preparo un panino / perché ho fame / e non mangerò altro fino a sera.
Che cos’è la proposizione principale?
La proposizione principale è l’elemento portante del periodo.
La proposizione principale spesso può esistere anche da sola perché il più delle volte ha un senso
compiuto.
La proposizione principale è detta anche reggente in quanto regge o introduce una o più proposizioni.

mi preparo un panino perché ho fame.


proposizione principale: da sola, senza la proposizione
anche da sola principale che la regge,
ha senso compiuto non ha senso compiuto

mi preparo un panino / perché ho fame.

è reggente della proposizione perché ho fame.

La proposizione principale non può essere eliminata perché le altre proposizioni da sole non avrebbero
senso.
Le proposizioni principali possono essere usate con lo scopo di:
- informare, riferire un avvenimento (informative): Es. Arriva mio fratello.
- esprimere un ordine, un invito, un divieto (volitive): Es. Non toccare!
- esprimere un desiderio (desiderative): Es. Magari vincessimo!
- porre una domanda diretta (interrogative dirette): Es. Che ore sono?
- esprimere stupore o altre emozioni (esclamative): Es. Che figuraccia hai fatto!

il periodo: Entrai in classe, vidi che non c’era nessuno e uscii.


Il periodo è formato da tante proposizioni quanti sono i predicati.
1. le seguenti frasi hanno i predicati scritti in corsivo. alcune hanno un solo predicato e perciò
sono frasi semplici o proposizioni, altre hanno più predicati e perciò sono frasi complesse o
periodi. leggi ciascuna frase e metti una crocetta su Pr se è una proposizione, su PE se è un
periodo.
1. Ho letto il libro che mi ha prestato Federico. x
Pr PE
2. Corri o perderai il treno. Pr PE
3. nella cassetta della posta c’è una grossa busta per te. Pr PE
4. Ti ringrazio di cuore per il bellissimo regalo di compleanno! Pr PE
5. Per spiegare la lezione, il professor Bassi usa molti esempi. Pr PE
6. Luisa ha una cameretta luminosa e sempre in ordine. Pr PE
7. se non avessi pranzato, gradirei il dolce che mi offri. Pr PE

Il periodo e la proposizione principale 301


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2. leggi ciascuno dei seguenti periodi, sottolinea i predicati e rispondi alle domande scrivendo
da quante proposizioni è costituito.

Quanti sono Quante sono


i predicati? le proposizioni?
1. Il sentiero era ripido e decidemmo di fermarci. 3 3
2. Dissi a Marco che non sarei andato a giocare con lui.

3. Appena mi sono addormentato, è suonato il campanello.

4. Fa freddo, piove e corro per arrivare a casa al più presto.

5. Ti avrei chiamato se avessi avuto bisogno di parlare con te.

6. se arrivi tardi, forse non trovi più nessuno che ti aspetti.

7. Ascolta, osserva, ragiona e parla solo dopo avere riflettuto.

proposizione principale: Un’auto transita sul viale.


Sono fiero di te.
La proposizione principale può esistere anche da sola.
3. ciascuno dei seguenti periodi è formato da due proposizioni di cui una è la proposizione prin-
cipale. leggi ciascun periodo e rispondi alla domanda: quale proposizione ha senso compiuto?
poi scrivi nell’apposito spazio la proposizione principale.
1. Essendo stanco, sono andato a letto. Sono andato a letto.
2. La casa era al buio poiché c’era stato un guasto elettrico.
3. Telefonerò a Carmine o gli scriverò un biglietto.
4. Tornando da scuola ci siamo fermati in gelateria.
5. Pur essendo ben coperto, tremavo dal freddo.
6. Togli i piatti dalla lavastoviglie e prepara la tavola.

proposizione principale: Conosci Arturo?


Arturo è un mio compagno di scuola.
La proposizione principale può avere diversi scopi.
4. leggi ciascuna delle seguenti proposizioni principali e, barrando la casella opportuna, individua
il suo scopo.
1. Chi ha bussato? informa x pone una domanda
2. Domani è sabato. informa pone una domanda
3. Alzatevi! informa esprime un ordine
4. Ho appena spento la luce. informa esprime un ordine
5. Che bellissima giornata! informa esprime un’emozione
6. oggi il tempo è sereno. informa esprime un’emozione

302 Il periodo e la proposizione principale


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Le proposizioni
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coordinate e subordinate
Il sole splende e fa molto caldo. dopo aver fatto il bagno,
i ragazzi giocano a pallavolo in spiaggia.

Dopo aver fatto il bagno

e fa molto caldo

che cosa sono le proposizioni coordinate e subordinate?


• Le proposizioni coordinate sono proposizioni collegate alla principale
da una congiunzione o un segno di punteggiatura che le mette sullo stesso piano
della principale, aggiungendo qualcosa (e fa molto caldo).
• Le proposizioni subordinate sono proposizioni collegate alla principale mediante
una congiunzione o un altro elemento che le mette su un piano secondario,
dipendente (dopo aver fatto il bagno).

proposizioni coordinate
Es. Il mare è calmo e i ragazzi fanno il bagno. - un segno di punteggiatura debole (, :)
Il mare è calmo: i ragazzi fanno il bagno. Es. Il mare è calmo: i ragazzi fanno il bagno.
Che cos’è la proposizione coordinata? A seconda del tipo di congiunzione che la introduce,
La proposizione coordinata è una proposizione la proposizione coordinata può essere:
posta sullo stesso piano di un’altra proposizione.
• copulativa se introdotta da: e, né, neanche,
La proposizione coordinata può essere coordinata neppure;
a una proposizione principale o a una proposizione • disgiuntiva se introdotta da: o, oppure;
subordinata. • avversativa se introdotta da: ma, però;
La proposizione coordinata può essere unita a un’al- • esplicativa se introdotta da: cioè, infatti;
tra proposizione da: • conclusiva se introdotta da: dunque, perciò,
- una congiunzione coordinante quindi;
Es. Il mare è calmo e i ragazzi fanno il bagno. • correlativa se introdotta da: o… o, sia… sia, né… né.

Le proposizioni coordinate e subordinate 303


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proposizioni subordinate
Es. Dopo che sono usciti dall’acqua, i ragazzi si Le proposizioni subordinate possono essere:
asciugano al sole. - esplicite quando il predicato è costituito da
Che cos’è la proposizione subordinata? un verbo al modo indicativo, congiuntivo o
La proposizione subordinata è una proposizione condizionale.
unita a una proposizione reggente dalla quale Es. La mamma chiede a Luca che compri il
dipende per avere signifcato. giornale.
La reggente può essere la principale o una - implicite quando il predicato è costituito da
coordinata o un’altra subordinata. un verbo al modo infnito, participio o gerundio.
La proposizione subordinata può essere unita Es. La mamma chiede a Luca di comprare
a un’altra proposizione da una congiunzione il giornale.
subordinante.
I ragazzi dopo che sono usciti
si asciugano congiunzione
dall’acqua
al sole subordinante
reggente proposizione subordinata

proposizione coordinata: Ho bussato e sono entrato.


Ho bussato, sono entrato.
La proposizione coordinata può essere introdotta da una congiunzione coordinante
(e, o, cioè, dunque…) o da un segno di punteggiatura (, ;).
1. nei seguenti periodi le proposizioni coordinate sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo
e scrivi c se la proposizione coordinata è introdotta da una congiunzione coordinante, p se è
introdotta da un segno di punteggiatura debole (virgola, due punti).
1. La brocca è vuota: la riempirò. ( P )
2. Bevi un’aranciata o preferisci un frullato? ( )
3. C’è voluto del tempo, ma ho terminato la potatura della siepe. ( )
4. L’uomo non parlava più con nessuno: era davvero adirato. ( )
5. Alcuni camminavano, altri erano seduti. ( )
6. stamattina non ho mangiato né ho bevuto niente. ( )
7. Il sentiero è pericoloso: state attenti! ( )

2. collega ciascuna proposizione principale della colonna di sinistra con una proposizione coor-
dinata della colonna di destra in modo da formare periodi che abbiano senso.
1. supereremo questo momento difficile ma resterò in panchina.
2. sarò presente alla partita e risolveremo tutti i problemi.
3. Ho raccolto le pesche dall’albero ma non si è pentito.
4. Puoi iniziare il lavoro da solo e guardò in strada.
5. L’arrosto è cotto: va sostituito.
6. Questo vetro è incrinato: o aspettare la mia collaborazione.
7. Cristian si è comportato malissimo tuttavia non sono ancora mature.
8. Uscì sul balcone toglilo dal forno.
304 Le proposizioni coordinate e subordinate
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proposizione subordinata: Credo che ti raggiungerò.


Nonostante lo abbia chiamato, Kevin non ha risposto.
La proposizione subordinata acquista significato solo se la si collega alla proposizione
reggente da cui dipende.
3. il seguente elenco contiene alcune proposizioni principali e alcune proposizioni subordinate
che sono state estratte dal periodo cui appartenevano e riproposte da sole. leggi ogni pro-
posizione, rispondi alla domanda e sottolinea solo le proposizioni subordinate, ossia quelle
che da sole non hanno senso.
1. Essendo il mio compleanno. Questa proposizione ha significato da sola? No
2. siccome non sei venuto. Questa proposizione ha significato da sola?
3. Il giardino è pieno di fiori. Questa proposizione ha significato da sola?
4. Mentre guardo il film. Questa proposizione ha significato da sola?
5. Vado al ristorante ogni domenica. Questa proposizione ha significato da sola?
6. Luca è mio cugino. Questa proposizione ha significato da sola?
7. se nessuno mi vedesse. Questa proposizione ha significato da sola?

proposizione subordinata: Laura ascoltava la musica


mentre studiava. A volte si impara sbagliando.
La proposizione subordinata nella forma esplicita ha il predicato costituito da un verbo
all’indicativo, al congiuntivo, al condizionale; nella forma implicita ha il predicato
costituito da un verbo all’infinito, al participio, al gerundio.
4. nei seguenti periodi le proposizioni subordinate sono scritte in corsivo. leggi ciascun perio-
do, sottolinea il predicato della proposizione subordinata e indica nell’apposito spazio se la
proposizione subordinata è esplicita (e) o se la proposizione subordinata è implicita (i).
1. Ho incontrato nicola andando al supermercato. I
2. non credo che domani piova.
3. Mi si è gonfiata una mano perché mi ha punto una vespa.
4. Finite le vacanze estive, ritorniamo tutti a scuola.
5. non speravo più di rivedere il paese dei miei nonni.
6. Penso che il rispetto per gli altri sia alla base della democrazia.

5. collega ciascuna proposizione principale della colonna di sinistra con una proposizione su-
bordinata della colonna di destra in modo da formare periodi che abbiano senso.
1. Ho preso un aereo che mi hai presentato ieri.
2. Ho incontrato il ragazzo guardando le fotografie.
3. La mamma ha chiamato il pediatra di essere stata promossa.
4. I miei genitori sperano per tornare dalla Grecia.
5. Marta ancora non sa perché la mia sorellina ha la febbre.
6. Ho ripensato alle vacanze che io, da grande, trovi un buon lavoro.
Le proposizioni coordinate e subordinate 305
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Le proposizioni
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soggettive e oggettive
È importante che tutti si impegnino al massimo.
Penso che faremo una bella partita!
che faremo
una bella partita

che tutti si impegnino


al massimo

che cosa sono le proposizioni soggettive e oggettive?


Le proposizioni soggettive e le proposizioni oggettive sono proposizioni che
completano il senso della reggente (È importante che tutti si impegnino
al massimo ➝ la reggente ha bisogno di una proposizione che ne completi
il senso). Sono usate in funzione di soggetto o di complemento oggetto.

proposizione soggettiVa proposizione oggettiVa

È evidente che Maria è preparata. Tutti riconoscono che Maria è preparata.

proposizione soggettiva proposizione oggettiva

la preparazione di maria è evidente. Tutti riconoscono la preparazione di maria.

soggetto complemento oggetto

306 Le proposizioni soggettive e oggettive


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proposizione soggettiVa proposizione oggettiVa


Che cos’è la proposizione subordinata soggettiva? Che cos’è la proposizione subordinata oggettiva?
La proposizione soggettiva è una proposizione La proposizione oggettiva è una proposizione
subordinata che fa da soggetto al verbo subordinata che fa da complemento oggetto
della reggente. al verbo della reggente.
La proposizione soggettiva dipende da verbi o La proposizione oggettiva dipende sempre da
espressioni impersonali o usati impersonalmente verbi “personali” (che hanno il soggetto) come:
come: - dire, raccontare, scrivere, rispondere;
- capita, bisogna, sembra (verbi alla 3a persona sing.); - vedere, sentire, capire, ricordare;
- si dice, si crede, si pensa, si spera; - credere, sapere, pensare, ritenere;
- è ora, è tempo (verbo essere + nome); - desiderare, sperare, comandare, vietare.
- è bello, è necessario, è bene (verbo essere +
aggettivo).
nella forma esplicita, la proposizione soggettiva nella forma esplicita, la proposizione oggettiva è
è introdotta dalla congiunzione che. introdotta dalla congiunzione che.
Es. È meglio che voi ascoltiate. Es. Nicolò afferma che ha detto la verità.
nella forma implicita la proposizione soggettiva nella forma implicita la proposizione oggettiva
ha il verbo all’infinito, preceduto o meno dalla è introdotta dalla preposizione di e ha il verbo
preposizione di. all’infinito.
Es. Succede di sbagliare. È meglio ascoltare. Es. Nicolò afferma di avere detto la verità.

proposizione soggettiVa: Pare che tra poco arrivi un temporale.


Si spera che tutto vada per il meglio.
La proposizione soggettiva fa da soggetto al predicato della reggente.
1. nei seguenti periodi i predicati delle proposizioni principali reggenti sono scritti in corsivo. leggi
ciascun periodo, rispondi alla domanda e trascrivi nello spazio apposito la proposizione soggettiva.
1. A volte è necessario modificare i propri progetti.
Che cosa è necessario? modificare i propri progetti
2. Alla riunione pareva che tutti fossero d’accordo.
Che cosa pareva?
3. Si dice spesso che il tempo vale oro.
Che cosa si dice?
4. Per la vendita della casa è necessario firmare i documenti dal notaio.
Che cosa è necessario?
5. nel centro storico è vietato circolare con un’automobile.
Che cosa è vietato?
6. Sembra che Piero abbia avuto una giornata difficile.
Che cosa sembra?

2. nei seguenti periodi, le proposizioni sono divise da una barretta. leggi ciascun periodo, indi-
vidua e sottolinea le proposizioni soggettive.
1. sembra / che i negozi siano già chiusi. 3. È sicuro / che Gianni ha comprato il motorino.
2. si dice / che nino e Lara si sposeranno presto. 4. occorre / riflettere sulle proprie azioni.
Le proposizioni soggettive e oggettive 307
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3. la colonna di sinistra contiene proposizioni principali reggenti, la colonna di destra contiene


proposizioni subordinate soggettive. collega ciascuna proposizione reggente della colonna di
sinistra con una proposizione soggettiva della colonna di destra in modo da formare periodi
che abbiano senso.
1. Bisogna di rientrare a casa.
2. non è giusto che il sole girasse intorno alla Terra.
3. Qui è permesso di commettere qualche errore.
4. È ormai ora che tu mi ascolti.
5. si racconta in giro approfittarsi dei più deboli.
6. Una volta si credeva che quell’uomo sia un disonesto.
7. Per distrazione capita a tutti parcheggiare per un’ora.

proposizione soggettiVa: Sarebbe bene che tu seguissi


una dieta equilibrata. Occorre esercitare le proprie capacità.
La proposizione soggettiva nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che, nella
forma implicita può essere introdotta dalla preposizione di o da nessuna preposizione.
4. nei seguenti periodi le proposizioni soggettive sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo,
sottolinea il predicato della proposizione subordinata e trascrivilo nella seconda colonna.
poi scrivi nella colonna di destra e se la forma della proposizione soggettiva è esplicita, i se la
forma della proposizione soggettiva è implicita.
il predicato è la proposizione
soggettiva è

1. si diceva che Ester fosse un’abile cuoca. fosse E


2. È giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità.

3. Capita di essere insoddisfatti del proprio lavoro.

4. si sa che il traffico inquina l’aria.

5. È bene rispettare le persone e le loro cose.

6. È tempo di andare a letto.

proposizione oggettiVa: Ritengo che Alessandro sia un bravo


tecnico. Luca mi ha detto che sono il suo migliore amico.
La proposizione oggettiva fa da complemento oggetto alla proposizione reggente.
5. nei seguenti periodi i predicati delle proposizioni principali reggenti sono scritti in corsivo.
leggi ciascun periodo, rispondi alla domanda e trascrivi nell’apposito spazio la proposizione
oggettiva.
1. Credo che Ada sia stata promossa. Credo che cosa? che Ada sia stata promossa
2. Ricordo di essere uscito presto ieri. ricordo che cosa?
3. Sapete che il ciclo lunare dura 28 giorni. sapete che cosa?

308 Le proposizioni soggettive e oggettive


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4. Penso di avere ragione. Penso che cosa?


5. Ho visto che tutti si salutavano con affetto. Ho visto che cosa?
6. I ragazzi sentirono abbaiare un cane. sentirono che cosa?

6. la colonna di sinistra contiene proposizioni principali reggenti, la colonna di destra contiene


proposizioni subordinate oggettive. collega ciascuna proposizione reggente della colonna di
sinistra con una proposizione oggettiva della colonna di destra in modo da formare periodi
che abbiano senso.
1. Tutti desiderano che il concerto fosse terminato.
2. I marinai temevano di essere colpevole.
3. Le previsioni affermano di rientrare subito in classe.
4. Il professore ha detto che i parassiti hanno danneggiato le rose.
5. Il giardiniere ha visto che il mare si agitasse.
6. Il pubblico riteneva vivere in pace.
7. L’imputato ha negato che domani ci saranno precipitazioni.

7. nei seguenti periodi, le proposizioni sono divise da una barretta. leggi ciascun periodo, indi-
vidua e sottolinea le proposizioni oggettive.
1. Ci hanno detto / di non correre nei corridoi. 4. Il vigile ha visto / che l’auto è in sosta vietata.
2. Lorena crede / che tu le abbia fatto un dispetto. 5. La mamma ha detto / di preparare la tavola.
3. non ricordo / che cosa mi hai detto. 6. speriamo / di vederci presto.

proposizione oggettiVa: Desidero che tu sia felice.


Pensiamo di partire presto.
La proposizione oggettiva nella forma esplicita è introdotta dalla congiunzione che,
nella forma implicita è introdotta dalla preposizione di.
8. nei seguenti periodi le proposizioni oggettive sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo,
sottolinea il predicato della proposizione subordinata e trascrivilo nella seconda colonna. poi
scrivi nella colonna di destra e se la proposizione oggettiva è di forma esplicita, i se la propo-
sizione oggettiva è di forma implicita.
il predicato è la proposizione
oggettiva è
1. Temo che ci abbiano ingannati. abbiano ingannati E
2. I compagni di squadra non hanno dimenticato
che quel giorno c’eri anche tu.
3. Ho pensato di cambiare l’arredamento di casa.
4. Carlo mi comunicò di avere trovato lavoro in banca.
5. Il preside ha deciso di sospendere tre alunni.
6. Un proverbio dice che dopo il brutto arriva il sereno.

Le proposizioni soggettive e oggettive 309


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La proposizione reLativa
Vittorio abita a Lipari, che è un’isola dell’arcipelago delle eolie, e studia
all’università di Catania. Lipari è un’isola che incanta al primo sguardo.

che è un’isola
dell’arcipelago
delle Eolie

che incanta

che cosa è la proposizione relativa?


La proposizione relativa è una proposizione che precisa il senso di un nome incluso
nella reggente. La proposizione relativa:
- è spesso collegata al nome cui si riferisce mediante un pronome relativo
(Lipari è un’isola che incanta);
- talvolta svolge la funzione di attributo (un’isola che incanta = un’isola incantevole);
- talvolta svolge la funzione di apposizione (Vittorio abita a Lipari, che è un’isola
dell’arcipelago delle Eolie = Vittorio abita a Lipari, isola dell’arcipelago delle Eolie).

proposizione relatiVa

Ho terminato il disegno che avevo iniziato ieri.

reggente proposizione relativa


Che cos’è la proposizione subordinata relativa? La proposizione relativa è una proposizione subordinata
che completa il senso della reggente, precisando un nome della reggente con il quale è spesso collegata
mediante un pronome relativo.
La proposizione relativa è generalmente introdotta da un pronome relativo come che, cui, il quale.
nella forma esplicita, la proposizione relativa ha il verbo all’indicativo, al congiuntivo, al condizionale.
Es. Conosco un ragazzo che uscirebbe volentieri con noi.
nella forma implicita la proposizione relativa ha il verbo all’infinito introdotto da una preposizione o da
una preposizione con pronome relativo:
Es. L’insegnante ha affidato i compiti da fare entro giovedì. ➝ da + infinito
Vorrei conoscere qualcuno con cui fare amicizia. ➝ con + pron. relativo + infinito

310 La proposizione relativa


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proposizione relatiVa: L’aereo fa scalo a Monaco, che è


la mia città natale.
Ho conosciuto una ragazza con cui farò il corso di chitarra.
La proposizione relativa è introdotta da un pronome relativo (che, cui, il quale)
preceduto o meno da una preposizione.
1. nei seguenti periodi le proposizioni relative sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo,
rispondi alla domanda e scrivi il nome della reggente il cui significato viene precisato dalla
proposizione subordinata.
1. Cerco una persona che mi accompagni.
Chi potrebbe accompagnarmi? una persona
2. Ho buoni amici con cui confidarmi.
Con chi mi confido?
3. Da ieri è interrotta la strada che percorro con lo scuolabus.
Che cosa percorro con lo scuolabus?
4. Facciano un passo avanti i ragazzi dei quali leggerò il nome.
Di chi leggerò il nome?
5. Voglio vendere il televisore che ho appena acquistato.
Che cosa ho appena acquistato?
6. Torno spesso nel paese del quale vi ho mostrato alcune foto.
Di quale cosa vi ho mostrato le foto?

2. la colonna di sinistra contiene proposizioni principali reggenti, la colonna di destra contiene


proposizioni subordinate relative. collega ciascuna proposizione reggente della colonna di
sinistra con una proposizione relativa della colonna di destra in modo da formare periodi che
abbiano senso.
1. Mi hanno fatto piacere le parole che si praticano all’aria aperta.
2. nell’officina c’è l’auto nel quale hai soggiornato anche tu.
3. È molto saporita la frittata che oggi soffia davvero forte.
4. Amo gli sport che ha avuto l’incidente ieri.
5. Ho prenotato una stanza nell’albergo a cui hai aggiunto pezzetti di pancetta.
6. Proteggiti dal vento che mi hai detto.

proposizione relatiVa: L’albero che ho potato


lo scorso autunno ha fatto molti frutti.
La proposizione relativa può essere inserita all’interno della reggente.
3. nei seguenti periodi le proposizioni relative sono inserite all’interno della proposizione reg-
gente. individuale e sottolineale.
1. La traccia del tema che hai scelto tu era la più difficile.
2. L’autobus con il quale sono arrivato è partito in ritardo.
3. Il ragazzo a cui Luisa ha prestato l’ombrello è sparito.
4. Daniele, che ha sempre freddo, oggi è in maglietta.
5. I parenti che vivono in Argentina ci mandano sempre il regalo di natale.

La proposizione relativa 311


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grammatica facile

4. completa ciascuno dei seguenti periodi scrivendo nell’apposito spazio un pronome relativo
adatto a formare una proposizione relativa.
1. Questo è il libro nel quale ho trovato informazioni sui cetacei.
su scriverò una relazione.
preferisco.
2. Andranno in gita i ragazzi si sono iscritti.
dai ho ricevuto l’adesione.
con ho organizzato l’itinerario.
3. Myriam ha un cane è molto affettuoso.
con fa lunghe passeggiate.
per il stravede.

proposizione relatiVa: C’è una donna che chiede informazioni.


Non conosco nessuno a cui chiedere informazioni.
La proposizione relativa nella forma esplicita ha il verbo all’indicativo o al congiuntivo
o al condizionale; nella forma implicita ha il verbo all’infinito.
5. nei seguenti periodi i predicati delle proposizioni relative sono scritti in corsivo. leggi ciascun
periodo, rispondi alla domanda e poi indica nella colonna di destra se la proposizione subor-
dinata ha forma esplicita ( E ) o implicita ( I ).
Qual è il modo la proposizione
del predicato? relativa è

1. non trovo il quaderno che avevo messo sul tavolo. indicativo xE I

2. L’Arno è il fiume che scorre attraverso Firenze. E I


3. In vacanza, non voglio avere niente cui pensare. E I
4. Ho trovato qualcuno che potrebbe aiutarci. E I
5. non sopporterei nessuno che nascondesse la verità. E I
6. Questa è la teglia da mettere in forno. E I

6. nei seguenti periodi le proposizioni relative sono scritte in corsivo. distingui le proposizioni
esplicite dalle implicite trascrivendole nelle colonne corrette.
proposizioni esplicite proposizioni implicite
1. Ho portato le carte con cui con cui giocare a scala
giocare a scala quaranta. quaranta
2. seguiremo il sentiero
che costeggia il fiume.

3. Maggio è il mese in cui


i giardini sono più fioriti.
4. Marcella è una ragazza
di cui avere fiducia.

312 La proposizione relativa


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Le proposizioni Studia con la mappa attiva,


le carte domanda-risposta,
le attività autocorrettive

finaLi e causaLi
Roberto oggi non esce perché ha
la febbre. Ha avvisato i suoi compagni
perché lo sostituiscano nella partita.

non esce (per quale causa?)


perché ha la febbre

ha avvisato (a quale fine?)


perché lo sostituiscano nella partita

che cosa sono le proposizioni fnali e causali?


Le proposizioni fnali e causali sono proposizioni che arricchiscono
la reggente e svolgono, nel periodo, la stessa funzione dei complementi
indiretti di fne (per la sostituzione) e di causa (per la febbre).

proposizione finale proposizione causale


Es. Ti accompagno in auto affinché tu arrivi in Es. Ti accompagno in auto perché oggi c’è
orario. lo sciopero dei mezzi pubblici.
Che cosa indica la proposizione subordinata Che cosa indica la proposizione subordinata
finale? La proposizione finale indica il fine causale? La proposizione causale indica la causa
o lo scopo dell’azione espressa nella proposizione dell’azione o della situazione espressa nella
reggente. proposizione reggente.
nella forma esplicita, la proposizione finale è nella forma esplicita, la proposizione finale
introdotta dalle congiunzioni perché, affinché è introdotta dalle congiunzioni e dalle espressioni
e ha il verbo al congiuntivo. perché, poiché, siccome, dato che
Es. Gli telefonerò perché non si preoccupi. e ha normalmente il verbo all’indicativo.
nella forma implicita la proposizione finale Es. Corro dato che sono in ritardo.
è introdotta dalle preposizioni per, a, di, da nella forma implicita la proposizione causale
e da espressioni come con lo scopo di, al fine di è costruita con:
e ha sempre il verbo all’infinito. - il gerundio: Es. Essendo finito il pane, mangerò
Es. Ti prego di ascoltare i miei consigli (= affinché i grissini. (= Siccome è finito il pane...);
tu ascolti i miei consigli). - il participio passato: Es. Offeso dal rimprovero,
il bambino non parlò più. (= Poiché era offeso
dal rimprovero...);
- l’infinito preceduto da per, di, a:
Es. I ragazzi sono stati lodati per essere stati
generosi (= perché sono stati generosi).

Le proposizioni finali e causali 313


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grammatica facile

proposizione finale: Ci prepariamo per partire.


(= Ci prepariamo per la partenza)
La proposizione finale ha una funzione simile a quella svolta dal complemento di fine.
1. leggi ciascuno dei seguenti periodi, rispondi alla domanda e trascrivi nello spazio apposito la
proposizione finale.

1. Ho comprato un annaffiatoio per bagnare i vasi sul balcone.


Ho comprato un annaffiatoio per quale fine? per bagnare i vasi sul balcone
2. I camerieri fecero il possibile affinché gli ospiti fossero a proprio agio.
I camerieri fecero il possibile per quale fine?
3. Franco prepara i pennelli per dipingere.
Franco prepara i pennelli per quale fine?
4. La mamma mi ha mandato a Londra perché impari l’inglese.
La mamma mi ha mandato a Londra con quale scopo?
5. L’investigatore studia gli indizi affinché sia trovato il colpevole.
L’investigatore studia gli indizi con quale scopo?
6. Carlo risparmia per comprare un’automobile.
Carlo risparmia con quale scopo?

2. collega ciascuna proposizione principale reggente della colonna di sinistra con una proposi-
zione finale della colonna di destra in modo da formare periodi che abbiano senso.
1. Fu aperta una discussione per vaccinare rex.
2. L’uomo gridava affinché tu cambi idea.
3. sono andato dal veterinario per andare in America.
4. Ho portato una borsa termica con il ghiaccio affinché le bibite rimangano fresche.
5. Insisto per trovare un punto d’incontro.
6. Ho rinnovato il passaporto perché tutti lo sentissero.

proposizione finale: Studierò affinché la mia conoscenza


della grammatica migliori.
Studierò per migliorare la mia conoscenza della grammatica.
La proposizione finale nella forma esplicita è introdotta da affinché, perché, nella forma
implicita ha il verbo all’infinito spesso (ma non sempre) preceduto dalle preposizioni per, a, di, da.
3. nei seguenti periodi, le proposizioni finali sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo, sot-
tolinea il predicato della proposizione subordinata e scrivi nell’apposito spazio se si tratta di
una proposizione subordinata esplicita (e) o implicita (i).
1. Lo pregò affinché non se ne andasse. E
2. Il professore richiamò l’alunno perché stesse zitto.
3. Molti usano il tempo libero per aiutare gli altri.
4. Chiamo il medico affinché mi visiti.
5. Andremo a Firenze per vedere una mostra d’arte.
6. Il vigile fischiò per fermare il traffico.

314 Le proposizioni finali e causali


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proposizione causale: Il piccolo ride perché è felice.


Dato che è tardi, fermati a cena.
La proposizione causale ha una funzione simile a quella svolta dal complemento di causa.
4. leggi ciascuno dei seguenti periodi, rispondi alla domanda e trascrivi nello spazio apposito la
proposizione causale.

1. Ho perso una buona occasione perché sono stato pigro.


Ho perso una buona occasione per quale causa? perché sono stato pigro
2. siccome la meta era lontana, partimmo all’alba.
Partimmo all’alba per quale causa?
3. Ho preso una multa per avere parcheggiato davanti a un garage.
Ho preso una multa per quale causa?
4. Dato che non stai bene, rivolgiti a uno specialista.
rivolgiti a uno specialista per quale ragione?
5. I nipotini erano contenti perché avevano ricevuto dei bei regali.
I nipotini erano contenti per quale ragione?

5. collega ciascuna proposizione principale reggente della colonna di sinistra con una proposi-
zione causale della colonna di destra in modo da formare periodi che abbiano senso.
1. Vado a pranzo da Luigi perché piove forte.
2. Il ritardatario è stato rimproverato perché il serbatoio è quasi vuoto.
3. La pizza non è ancora cotta perché la temperatura del forno è troppo bassa.
4. Mettiti l’impermeabile perché ho i capelli troppo lunghi.
5. Andrò dal parrucchiere perché adoro i balli sudamericani.
6. Fermiamoci dal benzinaio perché ha fatto tardare tutti per colpa sua.
7. sabato andrò alla discoteca “Cuba” perché mi ha invitato.

proposizione causale: Mi rallegro con te perché sei stato


promosso. Ti ringrazio per avermi ascoltato.
La proposizione causale nella forma esplicita ha il verbo all’indicativo, nella forma
implicita ha il verbo al gerundio, al participio, all’infinito.
6. nei seguenti periodi le proposizioni causali sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo,
sottolinea il predicato della proposizione subordinata e scrivi nell’apposito spazio se si tratta
di una proposizione subordinata esplicita (e) o implicita (i).
1. Il cane soffriva perché era stato abbandonato. E
2. Avendo male a un dente, vado dal dentista.
3. Poiché ha un carattere allegro, Linda è benvoluta da tutti.
4. Dato che il vento ha spostato due tegole, dovrò fare sistemare il tetto.
5. Per avere preteso troppo, alla fine orlando non ha avuto niente.
6. sono stanco di ascoltare le vostre lamentele.

Le proposizioni finali e causali 315


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Le proposizioni consecutive,
temporaLi e Locative
Lucia è così gentile che tutti la vogliono come amica. dopo che è partita,
abbiamo sentito la sua mancanza. Si è trasferita dove abitano i suoi nonni.

che cosa sono le proposizioni consecutive, temporali e locative?


• Le proposizioni consecutive sono proposizioni che indicando la conseguenza di
quanto avviene nella reggente (che tutti la vogliono come amica).
• Le proposizioni temporali sono proposizioni che indicano il momento in cui
si verifica quanto dichiarato nella reggente; svolgono, nel periodo, la stessa funzione
del complemento di tempo (Dopo che è partita = dopo la partenza).
• Le proposizioni locative sono proposizioni che indicano il luogo in cui accade
quanto detto nella reggente; svolgono, nel periodo, la stessa funzione
del complemento di luogo (dove abitano i suoi nonni = nel paese dei nonni).

proposizione consecutiVa
Es. Pioveva così tanto che il lago si alzò di venti centimetri.
Che cosa indica la proposizione subordinata consecutiva? La proposizione consecutiva indica
la conseguenza di quanto viene detto nella reggente.
nella forma esplicita, la proposizione consecutiva è introdotta da che, cosicché, in modo tale che
ed è accompagnata dal verbo all’indicativo, al congiuntivo, al condizionale. Es. Fa un tale caldo
che serve il ventilatore. Accenderei il ventilatore in modo tale che circoli aria.
nella forma implicita la proposizione consecutiva è introdotta dalla preposizione da
e accompagnata dal verbo all’infinito. Es. Fa un tale caldo da accendere il ventilatore.
La nebbia è così fitta da impedire la circolazione.

316 Le proposizioni consecutive, temporali e locative


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proposizione temporale
Es. Quando uscimmo di casa pioveva forte.
Che cosa indica la proposizione subordinata temporale?
La proposizione temporale indica quando si verifica, si è verificato o si verificherà quanto è detto
nella reggente.
nella forma esplicita, la proposizione temporale è introdotta da quando, mentre, dopo che, prima
che, nel momento in cui, fin quando e ha il verbo all’indicativo e al congiuntivo.
Es. scola la pasta quando è cotta. Prima che scuocia, scola la pasta.
nella forma implicita la proposizione temporale ha il verbo all’infinito (introdotto da prima di,
dopo di, nel), al gerundio, al participio passato.
Es. Prima di scolare la pasta, assicurati che sia cotta. Cominciando il lavoro, ti tranquillizzerai.
proposizione locatiVa
Es. Dove abbiamo trascorso le vacanze c’è sempre bel tempo.
Che cosa indica la proposizione subordinata locativa?
La proposizione locativa indica il luogo in cui accade quanto detto nella reggente.
La proposizione locativa esiste solo nella forma esplicita; è introdotta da dove, da dove,
nel punto in cui e ha il verbo all’indicativo o al condizionale.
Es. Andrò anch’io dove sei stato tu. Dove vorrei abitare, c’è un parco molto grande.

proposizione consecutiVa: Ho così tanti libri che alcuni non


stanno nello zaino. C’era tanta nebbia da non vedere niente.
La proposizione consecutiva è anticipata nella reggente da così, tanto, talmente.
1. nei seguenti periodi le proposizioni sono divise da una barretta. leggi ciascun periodo e tra-
scrivi nelle colonne corrette la proposizione principale reggente e la proposizione consecutiva.
proposizione reggente proposizione consecutiva
1. Dario è talmente contento / Dario è talmente contento che si è messo a cantare
che si è messo a cantare.
2. L’uomo era così stanco /
da non reggersi in piedi.
3. Mi sono così spaventato /
che tremo ancora.
4. Valerio è tanto gentile /
da aiutarmi sempre nei compiti.
5. Ho letto così tanto / che mi
è venuto male agli occhi.
6. orietta ci fece innervosire
talmente / che quasi litigammo.

Le proposizioni consecutive, temporali e locative 317


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grammatica facile

2. la colonna di sinistra contiene proposizioni principali reggenti, la colonna di destra contiene


proposizioni subordinate consecutive. collega ciascuna proposizione reggente della colonna di
sinistra con una proposizione consecutiva della colonna di destra in modo da formare periodi
che abbiano senso.
1. sono sempre così affamato da sembrare un gigante.
2. L’uomo era così alto che non si cammina.
3. In piazza c’è talmente tanta gente da credere a ogni sciocchezza.
4. Il camion era così carico da sembrare di cristallo.
5. non sono così ingenuo che ci siamo addormentati.
6. Mario è talmente forte che mangerei tutto il giorno.
7. Il film era noioso al punto che ha sollevato quel sacco senza sforzo.
8. L’acqua era così limpida che rischiò di ribaltarsi.

proposizione consecutiVa: Il cantante era così stonato che tutti


lo fischiarono. Non sono così miope da non vederti!
La proposizione consecutiva nella forma esplicita ha il verbo all’indicativo, al congiuntivo,
al condizionale, mentre nella forma implicita ha il verbo all’infinito.
3. nei seguenti periodi, le proposizioni consecutive sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo,
sottolinea il predicato della proposizione subordinata e scrivi nell’apposito spazio se si tratta
di una proposizione subordinata esplicita (e) o implicita (i).
1. Quella bimba è così capricciosa da meritare un rimprovero. I
2. C’era talmente coda sulla strada che restammo fermi due ore.
3. Il malato migliorò talmente da essere dimesso in pochi giorni.
4. È piovuto tanto al punto che si è allagata la cantina.
5. Paolo è così vanitoso che sta davanti allo specchio per ore.
6. C’è un tale vento che un tetto è stato scoperchiato.

proposizione temporale: Ho riflettuto molto dopo che abbiamo


discusso. Appena finito l’anno scolastico, vado al mare.
La proposizione temporale ha una funzione simile a quella svolta dai complementi di tempo.
4. completa ciascuno dei seguenti periodi scrivendo nell’apposito spazio la congiunzione o
l’espressione corretta, tra quelle in parentesi, per introdurre la proposizione temporale.
1. non tengo il televisore acceso (dopo che/quando) quando studio.
2. Chiudi tutte le finestre (prima di/mentre) uscire.
3. non parlerò a Gianni (dopo che/fin quando) non si sarà scusato.
4. Mi viene il raffreddore (da quando/tutte le volte che) prendo freddo.
5. stai pure qui (nel momento in cui/finché) vuoi.
6. Il nonno ansima (nel/prima di) salire le scale.

318 Le proposizioni consecutive, temporali e locative


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5. la colonna di sinistra contiene proposizioni principali reggenti, la colonna di destra contiene


proposizioni subordinate temporali. collega ciascuna proposizione reggente della colonna di
sinistra con una proposizione temporale della colonna di destra in modo da formare periodi
che abbiano senso.
1. ritira i panni prima di avere mangiato un frutto.
2. Il traghetto partì maneggiando un coltello.
3. I viaggiatori scesero prima che piova.
4. Mi sono tagliato mentre nuotavo.
5. Il mio cane abbaia dopo avere imbarcato tutti i passeggeri.
6. non mi alzo da tavola ogni volta che un estraneo si avvicina al cancello.
7. In piscina, ho avuto un crampo alla gamba appena il treno si fu fermato.

proposizione temporale: La pasta va lavorata finché i grumi


scompaiono. Spegni il computer prima di uscire.
La proposizione temporale nella forma esplicita ha il verbo all’indicativo e al congiuntivo;
nella forma implicita ha il verbo all’infinito, al gerundio e al participio passato.
6. nei seguenti periodi, le proposizioni temporali sono scritte in corsivo. leggi ciascun periodo,
sottolinea il predicato della proposizione subordinata e scrivi nell’apposito spazio se si tratta
di una proposizione subordinata esplicita (e) o implicita (i).
1. Dopo avere visto la tua borsa, ne ho comprata una uguale. I
2. Quando arriva la primavera, l’aria si riscalda.
3. Indosso i guanti di gomma prima di lavare i piatti.
4. Mi svegliai appena suonò la sveglia.
5. Mio padre sente sempre la radio mentre guida.
6. Finiti i compiti, telefonerò a silvana.

proposizione locatiVa: Ho spostato la mia camera da letto


dove prima c’era un salottino.
La proposizione locativa ha una funzione simile a quella svolta dai complementi di luogo.
7. ciascuno dei seguenti periodi è formato da due proposizioni di cui una è la proposizione
principale reggente e l’altra è una proposizione locativa. leggi ciascun periodo, individua la
proposizione principale e la proposizione subordinata, poi trascrivile nelle colonne corrette.
proposizione principale proposizione locativa
1. si vedeva bene la partita si vedeva bene la partita da dove eravamo seduti
da dove eravamo seduti.
2. Dal punto in cui si trovava,
il testimone ha scorto l’incidente.
3. Mi piacerebbe avere una casa
da dove si vedano i boschi.
4. Dove c’è ombra si sta più freschi.

Le proposizioni consecutive, temporali e locative 319


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Le proposizioni
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strumentaLi, concessive
e condizionaLi
Ludovico si diverte suonando le tastiere.
anche se lo studio della musica è impegnativo,
Ludovico è molto appassionato.
se suonasse con costanza tutti i giorni,
diventerebbe un bravo tastierista.

suonando le tastiere

anche se lo studio
della musica è impegnativo

se suonasse
con costanza tutti i giorni

che cosa sono le proposizioni strumentali, concessive e condizionali?


• Le proposizioni strumentali sono proposizioni che indicano il mezzo con cui si può
realizzare quanto espresso nella reggente. Svolgono la stessa funzione del
complemento di mezzo (suonando le tastiere = con le tastiere).
• Le proposizioni concessive sono proposizioni che indicano la circostanza nonostante
la quale avviene l’azione espressa nella reggente. Svolgono la stessa funzione del
complemento concessivo (anche se lo studio della musica è impegnativo
= nonostante l’impegno dello studio).
• Le proposizioni condizionali sono proposizioni che indicano la condizione da cui
dipende l’avverarsi di quanto espresso nella reggente (se suonasse con costanza tutti
i giorni = se ci fossero le condizioni per suonare tutti i giorni con costanza).

320 Le proposizioni strumentali, concessive e condizionali


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proposizione strumentale
Es. I bambini si divertono giocando.
Che cosa indica la proposizione subordinata strumentale? La proposizione strumentale indica
il mezzo con cui si può o non si può realizzare quanto viene espresso nella reggente.
La proposizione strumentale ha solo la forma implicita con il verbo:
- al gerundio senza alcuna preposizione: Es. non si risolve nulla litigando.
- all’infinito preceduto dall’articolo e retto da con o da espressioni come a furia di, a forza di.
Es. A forza di allenarsi, salvatore è diventato il più bravo.
proposizione concessiVa
Es. I bambini giocano in cortile nonostante faccia freddo.
Che cosa indica la proposizione subordinata concessiva? La proposizione concessiva indica
la circostanza nonostante la quale avviene il fatto o l’azione della reggente.
nella forma esplicita, la proposizione concessiva è introdotta da benché, nonostante, per quanto,
anche se e ha il verbo all’indicativo o al congiuntivo.
Es. Lo ascolto anche se a volte dice sciocchezze.
nella forma implicita la proposizione concessiva ha il verbo al gerundio preceduto da pur, anche
e al participio passato preceduto da sebbene, benché. Es. spende molto pur guadagnando poco.
proposizione condizionale
Es. se fossero troppo stanchi, i bambini smetterebbero di giocare.
Che cosa indica la proposizione subordinata condizionale? La proposizione condizionale indica
la condizione da cui dipende l’avverarsi di quanto è espresso nella reggente.
nella forma esplicita, la proposizione condizionale è introdotta da se, nel caso che, a patto che,
nell’eventualità in cui e ha il verbo all’indicativo o al congiuntivo.
Es. Sarei felice se qualcuno mi regalasse un bel libro. Es. Supererai gli esami se studierai.
nella forma implicita la proposizione condizionale ha il verbo al gerundio, al participio passato,
all’infinito preceduto dalla preposizione a. Es. rischi di cadere a correre così.

proposizione strumentale: Mi sono riposato dormendo dieci ore filate.


La proposizione strumentale ha una funzione simile a quella svolta dal complemento
di mezzo o strumento.
1. leggi i periodi, rispondi alle domande e trascrivi nell’apposito spazio le proposizioni strumentali.
1. Mi rilasso ascoltando la musica.
Mi rilasso per mezzo di che cosa? ascoltando la musica
2. Con l’alzare tanto la voce, attirerai l’attenzione dei presenti.
Attirerai l’attenzione dei presenti per mezzo di che cosa?
3. A furia di provare, hai imparato la tua parte benissimo.
Hai imparato benissimo la tua parte per mezzo di che cosa?
4. Correggete gli errori rileggendo con attenzione.
Correggete gli errori per mezzo di che cosa?
5. Ho raccolto le foglie usando il rastrello.
Ho raccolto le foglie per mezzo di che cosa?

Le proposizioni strumentali, concessive e condizionali 321


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2. completa i seguenti periodi rispondendo alla domanda e scrivendo una proposizione stru-
mentale adatta. scegli dall’elenco.
a furia di insistere - usando una pomata lenitiva - lasciandomi in casa tutto il pomeriggio -
seguendo i consigli del medico - aggiungendo del cloro all’acqua -
mangiando frutta e verdura - inserendo le marce basse - raccontandogli una fiaba
1. Paolo è riuscito a convincermi… (Per mezzo di che cosa?) a furia di insistere.
2. La nonna calmò il nipotino… (Per mezzo di che cosa?)
3. I miei genitori mi hanno punito… (Per mezzo di che cosa?)
4. L’automobilista superò la salita… (Per mezzo di che cosa?)
5. sono guarito perfettamente… (Per mezzo di che cosa?)
6. Mi nutro in modo sano… (Per mezzo di che cosa?)
7. Ho curato la bruciatura… (Per mezzo di che cosa?)
8. La piscina viene disinfettata… (Per mezzo di che cosa?)

proposizione concessiVa: Ho fame anche se ho mangiato


solo un’ora fa. L’investigatore non individuò il ladro, pur avendo
seguito una buona pista.
La proposizione concessiva indica un fatto o una condizione che porterebbe o avrebbe
potuto portare a una realtà diversa da quanto detto nella reggente.
3. nei seguenti periodi le proposizioni sono divise da una barretta. sottolinea la proposizione
concessiva e poi rispondi alle domande completando la tabella.

Quale fatto o situazione avrebbe che cosa ci si aspetterebbe


potuto portare a una realtà diversa? o ci si sarebbe aspettati?
1. Mara è in spiaggia / nonostante fa freddo che Mara non andasse
faccia freddo. in spiaggia
2. sebbene Lina non nuoti / le piace
il mare.

3. Pur avendo frenato / l’auto non


evitò l’ostacolo.

4. Verrò in palestra / anche se ho poco


tempo.

5. sebbene indisposto / Livio è venuto


a scuola.

6. Questa casa è molto accogliente /


pur essendo molto piccola.

322 Le proposizioni strumentali, concessive e condizionali


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4. la colonna di sinistra contiene proposizioni principali reggenti, la colonna di destra contiene


proposizioni subordinate concessive. collega ciascuna proposizione reggente della colonna di
sinistra con una proposizione concessiva della colonna di destra in modo da formare periodi
che abbiano senso.
1. Gianni è sereno nonostante fosse prevista una burrasca.
2. I pescatori uscirono in mare anche se non vi piace il sapore piccante.
3. Luca non chiede niente a nessuno sebbene abbia avuto molte disavventure.
4. Elisa è stata rimproverata pur essendo ancora un bambino.
5. Avete ordinato un cibo con peperoncino nonostante siamo già in ottobre.
6. sandro a volte si comporta da adulto pur avendo bisogno di aiuto.
7. Fa ancora un gran caldo benché non avesse nessuna colpa.

proposizione condizionale: Se guardi dalla finestra,


vedrai la luna piena. Potresti pentirti, cambiando idea adesso.
La proposizione condizionale indica ciò che deve, doveva o dovrà verificarsi perché
si realizzi o si realizzasse quanto detto nella reggente.
5. ciascuno dei seguenti periodi è formato da due proposizioni di cui una è la proposizione prin-
cipale reggente e l’altra è una proposizione condizionale. leggi ciascun periodo, individua la
proposizione principale e la proposizione subordinata, poi trascrivile nelle colonne corrette.
proposizione principale proposizione condizionale =
la condizione necessaria perché si
avveri quanto detto nella reggente
1. risolverai il problema mettendoti risolverai il problema mettendoti d’impegno
d’impegno.
2. Gli atleti avrebbero migliori risultati
se si allenassero di più.
3. A studiare si ottengono grandi
soddisfazioni.
4. Avvisami per tempo nel caso
tu venga a cena.
5. se Lorenzo avesse avvertito,
l’avrei aspettato.

6. completa i seguenti periodi aggiungendo alla proposizione principale la proposizione


condizionale adatta. scegli dal seguente elenco.
se hai qualche dubbio - a patto che tu guidi con prudenza -
se fossi stato attento con il pallone - se grandinasse - allenandoti con costanza
1. Parla con me se hai qualche dubbio.
2. L’uva si danneggerebbe .
3. non avresti rotto il vetro della finestra .
4. Ti presto il motorino .
5. Potresti vincere la corsa campestre .

Le proposizioni strumentali, concessive e condizionali 323


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grammatica facile

iL discorso diretto
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le attività autocorrettive

e iL discorso indiretto
Giacomo disse a Luca che il giorno successivo sarebbe andato al cinema con marta.

Domani andrò
al cinema con Marta!

che cosa sono il discorso diretto e quello indiretto?


• Il discorso diretto è costituito da parole riportate esattamente, tra virgolette,
così come sono state pronunciate, introdotte o seguite da una frase che spiega
chi ha parlato (“Domani andrò al cinema con Marta!” disse Giacomo a Luca).
• Il discorso indiretto è costituito da parole riferite da un’altra persona
che le riporta dal suo punto di vista (Giacomo disse a Luca che il giorno successivo
sarebbe andato al cinema con Marta.)

discorso diretto discorso indiretto


Es. Matteo disse: “Questa è la torta migliore che Es. Matteo disse che era la torta migliore
abbia mai mangiato!” che avesse mai mangiato.
A che cosa serve il discorso diretto? A che cosa serve il discorso indiretto?
Il discorso diretto serve a riportare direttamente Il discorso indiretto serve a riportare le parole
ed esattamente le parole di chi parla o ha parlato. di qualcuno facendole riferire da qualcun altro.

324 Il discorso diretto e il discorso indiretto


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dal discorso diretto al discorso indiretto


Il discorso diretto è introdotto da /:/ ed è Il discorso indiretto non è introdotto da
chiuso tra virgolette /“ ”/ o lineette /-/. /:/ e non è chiuso tra virgolette /“ ”/ o
lineette /-/.
nel discorso diretto diVentano nel discorso indiretto
- pronomi personali, aggettivi e pronomi - pronomi personali, aggettivi e
possessivi di 1a e 2a persona pronomi possessivi di 3a persona
Es. Giorgio disse: “Io vado a casa mia”. Es. Giorgio disse che lui sarebbe andato a
casa sua.
- questo e qui - quello e lì
Es. Giorgio disse: “Abito qui in questa via”. Es. Giorgio disse che abitava lì in quella via.
- ieri, oggi e domani - il giorno precedente, quel giorno,
Es. Giorgio disse: “Oggi piove”. il giorno seguente
Es. Giorgio disse che quel giorno pioveva.
se il verbo che introduce il discorso diretto è al presente, al passato prossimo, al futuro, nel discorso
indiretto modi e i tempi restano uguali.
se il verbo che introduce il discorso diretto è un tempo passato
diVentano
- presente indicativo - imperfetto indicativo, imperfetto
Es. Giorgio disse: “Vi saluto”. congiuntivo, condizionale passato
Es. Giorgio disse che li salutava.
- passato prossimo e passato - trapassato prossimo
remoto Es. Giorgio disse che era tornato.
Es. Giorgio disse: “Sono tornato”.
- indicativo futuro - condizionale passato
Es. Giorgio disse: “Andrò a casa”. Es. Giorgio disse che sarebbe andato
a casa.
- imperativo - congiuntivo imperfetto
Es. Giorgio ordinò: “Correte!”. Es. Giorgio ordinò che corressero.

discorso diretto e discorso indiretto:


Antonio ci disse: “Andiamo in piscina?”
Antonio ci propose di andare in piscina.
Il discorso diretto inizia con la lettera maiuscola.
Il discorso indiretto è introdotto da che, se, dove, seguiti da un verbo al modo
indicativo, congiuntivo, condizionale o dalla preposizione di seguita dall’infinito.

Il discorso diretto e il discorso indiretto 325


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d
Cognome: Natalizio
Nome: Manuel Francesco
grammatica facile

1. nei seguenti periodi individua e sottolinea in rosso i discorsi diretti e in blu i discorsi indiretti.
1. Carlo gridava: “Aspettatemi!”
2. Laura mi chiese se avevo usato il suo cellulare.
3. “si salvi chi può!” gridò il comandante della nave che stava affondando.
4. I miei genitori mi hanno detto: “sei stato bravissimo”.
5. Mia sorella mi chiese dove stessi andando.
6. L’autista ordinò che tutti si sedessero ai loro posti.

2. nelle seguenti coppie di periodi, il primo periodo contiene un discorso indiretto, il secondo
va completato con un discorso diretto dello stesso significato. completa i periodi contenenti
discorsi diretti.
1. Il vigile mi ha detto di spostare il motorino da lì.
Che cosa mi ha detto il vigile? Il vigile mi ha detto: “Sposta il motorino da qui”.
2. Giulio mi sussurrava che non aveva terminato i suoi compiti.
Che cosa mi sussurrò Giulio? Giulio mi sussurrò
3. La hostess raccomandò ai passeggeri che allacciassero le cinture.
Che cosa raccomandò la hostess ai passeggeri?
La hostess raccomandò ai passeggeri
4. Monica ha riferito a sergio che quel giorno non era andata alla conferenza.
Che cosa ha riferito Monica a sergio?
Monica ha riferito a sergio
5. Il mio compagno di banco mi ha chiesto che ore fossero.
Che cosa mi ha chiesto il mio compagno di banco?
Il mio compagno di banco mi ha chiesto

3. nelle seguenti coppie di periodi, il primo contiene un discorso diretto, il secondo va comple-
tato con un discorso indiretto dello stesso significato. completa i periodi contenenti discorsi
indiretti scegliendo il verbo corretto tra quelli in parentesi.
1. Elena ha detto: “Comprerò una borsa nuova”.
Elena ha detto che (compra/avrebbe comprato) avrebbe comprato una borsa nuova.
2. Fabio mi confessò: “sono innamorato di Martina”.
Fabio mi confessò che (era/è) innamorato di Martina.
3. L’arbitro diceva: “La partita è finita zero a zero”.
L’arbitro diceva che la partita (sarebbe finita/era finita) zero a zero.
4. La guida affermò: “Domani vedremo un albero secolare”.
La guida affermò che il giorno seguente (vedranno/avrebbero visto)
un albero secolare.
5. Il preside ha comunicato: “Gli esami inizieranno il giorno 15”.
Il preside ha comunicato che gli esami (sarebbero iniziati/iniziano) il
giorno 15.

326 Il discorso diretto e il discorso indiretto


Codice Fiscale: ntlmlf05h15e506d

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