I pronomi indiretti si usano per sostituire una persona o un oggetto preceduti dalla
preposizione a:
Ho visto Carlo e gli ho dato il regalo: (gli - a lui, a Carlo)
Ho parlato con Rita e le ho detto tutto: (le - a lei, Rita)
Perché non mi telefoni domani?: (mi - a me)
Il pronome indiretto di terza persona plurale ha due forme: gli e loro. Il pronome loro è meno
comune e si usa dopo il verbo:
I miei genitori festeggiano le nozze d’argento. Io gli ho regalato un fine settimana a Capri:
(gli - a loro, ai miei genitori)
I miei genitori festeggiano le nozze d’argento. Io ho regalato loro un fine settimana a Capri:
(loro - ai miei genitori).
Pronomi indiretti
Singolare Plurale
1. Metti in ordine i dialoghi e poi sottolinea i pronomi indiretti e spiega a che cosa si
riferiscono.
a
1. Sì, grazie, gli può dire che ha telefonato Ricci e che gli ritelefono più tardi?
2. Pronto buongiorno, c’è il dottor Rossetti?
3. Certo signora, arrivederLa.
4. No, mi dispiace, il dottore è fuori. Vuole lasciargli un messaggio?
b
1. Non gli piace molto il nero. Non avete niente di blu o grigio?
2. Prego, che taglia Le serve?
3. Buongiorno desidera?
4. Una L per favore. È per il mio marito.
5. Vorrei vedere quel maglione in vetrina.
6. Le va bene nero? Abbiamo solo questo colore di quella taglia.
7. No, mi dispiace.
dialogo a
dialogo b
dialogo c
2. Leggi il testo e poi sostituisci tutte le parole sottolineate con un pronome indiretto.
3. Chi parla? Scegli il pronome indiretto corretto e indovina chi dice queste frasi, come
nell'esempio.
1. Guardi avvocato che ti/Le ho detto tutto quello che so! ___________
2. Mi dispiace ma ci/ti devo dare un brutto voto. Non hai studiato. ___________
3. Per ritirare la raccomandata mi/vi deve fare una firma qui. ____________
4. Quante volte mi/vi devo dire che la musica troppo alta disturba i vicini? ________
5. Non ha il biglietto? Allora ti/Le devo fare una multa. ________
6. Signorina, gli/mi servono quei documenti a più presto. ________
7. No, la banana non ti/mi va! Non ti/mi va e non ti/mi va! ________
8. Queste pantaloni gli/Le stanno proprio bene, signora! ________
9. Gli/mi mancano la mamma, la pizza e il vino buono! ________
a. Ieri sera siamo andati da Carla e _____ abbiamo portato un regalo. Abbiamo
mangiato la torta e ______ abbiamo cantato “Tanti aguri a te”.
b. I bambini hanno trovato una calza con dentro i dolci che ____ piacciono di più.
c. Abbiamo mangiato le uova benedette e l’agnello e gli invitati (a noi) ____ hanno
portato le uova di cioccolata.
d. È stato un pranzo lunghissimo! ( a noi) ___ hanno fatto mangiare antipasti, 4 primi, 4
secondi, frutta, formaggi e naturalmente i dolci di nozze Quando gli sposi sono partiti
___ abbiamo fatto molto scherzi.
Trova sull’internet i giorni festivi che ti piace di più e scrivi un testo che fa un paragone tra
un giorno festivo italiano e brasiliano.
Curiosità
Esempio:
Che palle! indica che qualcosa ci infastidisce o ci annoia e il suo sinonimo più cortese è
Che noia!
Esempio:
Che culo! indica che qualcuno è stato fortunato dunque il sinonimo più cortese è Che
fortuna!
Esempio:
Rompipalle indica una persona che vi dà fastidio, vi irrita e il sinonimo più cortese è
Rompiscatole
Esempio:
Fa cagare indica che qualcosa non vi piace. Il sinonimo più cortese è fa schifo, è brutto
Esempio:
Questo piatto fa cagare! Non è stato cucinato da uno chef!
Cazzata indica qualcosa di stupido o una bugia. Sinonimo più cortese è stupidaggine,
bugia, fesseria, sciocchezza
Esempio:
Cazzo letteralmente, apparato genitale maschile. È usata molto frequentemente dagli italiani,
sia come imprecazione, esclamazione (proprio come “Merda!” ma ancora più forte), sia per
dare enfasi a qualcosa all’interno della frase. Sinonimo più cortese = cavolo
Esempio:
Coglione è un insulto rivolto a qualcuno che non capisce immediatamente o che ci dà fastidio
o che agisce in maniera insensata. Il sinonimo più cortese è idiota, cretino, stupido.
Esempio:
Ancora non hai capito quello che voglio dire? Ma sei coglione?
Ancora non hai capito quello che voglio dire? Ma sei idiota?
Vaffanculo / Va’ a cagare è usato per invitare qualcuno a smettere di fare qualcosa o ad
andarsene. Il Sinonimo più cortese = vai a quel paese!
Esempio:
Mi stai dicendo che non hai fatto quello che ti ho chiesto? Ma vaffanculo!
Mi stai dicendo che non hai fatto quello che ti ho chiesto? Ma vai a quel paese!
Puttana / Troia = letteralmente, prostituta. Usato per offendere una donna che è vista come
traditrice o dai facili costumi
Esempio:
Scopare è avere un rapporto sessuale con qualcuno. Il sinonimo più cortese è fare l’amore.
Esempio:
Stronzo è un insulto rivolto a una persona malvagia e spregevole. Il sinonimo più cortese è
cattivo, malvagio, insensibile.
Esempio:
Figata è usato per indicare qualcosa di fantastico, molto bello o divertente. Il sinonimo più
cortese è bellezza, incanto, divertimento, spasso, forte, mitico.
Esempio:
Esempio:
Allora scrivi:
La forma impersonale esprime azioni generali comuni a molte persone. Es. A Natale si
mangia sempre troppo = In generale tutti a Natale mangiano troppo; D’estate si beve più che
d’inverno = D’estate a gente beve più che d’inverno .
Per fare la forma impersonale usiamo: si + verbo (3ª persona del singolare):
Da Roma a Milano si fa prima con il treno che non la macchina.
Dove sono quando facciamo queste azioni? Metti i verbi alla forma impersonale e indovina
dove facciamo tutte queste azioni.
Cominciare a uscire per fare delle passeggiate; andare a sciare; andare al mare; stare in casa
con il riscaldamento accesso; andare in campagna a fare un pic-nic; cucinare con i funghi;
cominciare ad andare a scuola; finire di andare a scuola; andare alle feste di Carnevale;
cucinare per il pranzo di Pasqua; fuggire dal caldo della città; stare insieme per festeggiare il
Natale; andare alle feste di Capodanno; andare nei boschi a cogliere le castagne.
Cominciare a uscire
per fare delle
passeggiate
Música!
RICORDATI!!
I verbi reciproci descrivono un’azione che si svolge tra due o più persone. La forma di
queste verbi è uguale a quella dei verbi riflessivi.
Marta e Carlo si vedono ogni sabato = (Marta vede Carlo e Carlo vede Marta)
Io e Claudia ci sposiamo a Luglio = (io sposo Claudia e Claudia sposa me).
Quasi tutti i verbi italiani possono avere una forma riflessiva o reciproca.
Quando c’è un verbo modale o fraseologico (potere, dovere, volere, sapere, cominciare a,
stare per, stare + gerundio, finire di) + l’infinito di un verbo riflessivo o reciproco, il pronome
può andare prima del verbo o dopo l’infinito.
Pettin-arsi
io mi pettino
tu ti pettini
lui-lei-Lei si pettina
noi ci pettinamo
voi vi pettinate
loro si pettinano
Sara è in vacanza e scrive un’e-mail ad un’amica per raccontarle come passa le sue giornate!
Ciao Michela,
Appena torno a casa ti faccio vedere le foto e ti racconto tutto nel dettaglio! E tu, come stai?
Sara
La forma impersonale del verbo riflessivo è ci + si + verbo (3ªpersona singolare): sposarsi ---
ci si sposa; divertirsi ---- ci si diverte.
Quando si è stanchi e stressati ci si deve rilassare un po’.
In Italia ci si sposa sempre più tardi.
Al giorno d’oggi ci si diverte con sport sempre più estremi.
Quando non ci si ama più ci si separa.
CHE SI FA SE?
Scegli i verbi giusti per ogni situazione e usa la forma impersonale normale e quella
impersonale riflessiva. Es: