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Bonino Josep-m-Sostres-Biografia PDF
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INTRODUZIONE p.5
1.Josep Maria Sostres a grandezza naturale.
2.Un metodo d’indagine microanalitico.
3.L’alfiere e il cavallo: Sostres ‘seguace’ del
tempo.
CAPITOLO 1 p.11
1.1. Il franchismo negli anni ‘40: perché la storia
monumentale?
1.2. Sostres prima di Sostres: tentativi di accesso
al movimento moderno.
1.3. Architetture e progetti alla fine degli anni ‘40.
1.4. ll progetto dell’Hotel al Montseny(1949-54).
Appendice: intervista a R.Tort.
CAPITOLO 2 p.33
2.1 Le ragioni del cambiamento: apertura
internazionale e crescita economica.
2.2. Verso una prima sintesi.
2.3. Una comunità manierista.
2.4. Il progetto degli appartamenti a
Torredembarra (1955-57).
Appendice: intervista a O.Bohigas.
CAPITOLO 3 p.57
3.1. Le possibilità dell’industria e l’architettura «di
mercato».
3.2. Gli sviluppi del dibattito e l’isolamento di
autore Sostres.
MICHELE BONINO 3.3. Sostres 1957-1980: l’autonomia di una
seconda sintesi.
titolo 3.4. ll progetto di casa Xampeny a Ventolà (1971-
74).
JOSEP MARIA SOSTRES, SEGUACE
Appendice: intervista a A.Puig.
DEL TEMPO.
Una storia dell’architettura catalana APPENDICI p. 75
(1939-1980). Biografia
Cronologia delle opere
Bibliografia
tesi di laurea Antologia di scritti inediti
Torino, dicembre 1999 Ringraziamenti m.bonino@tin.it
Prefazione. Nell’inverno del 1999, le indagini per l’Espo-
Josep Maria Sostres a grandezza naturale sizione promossa dal Col.legi d’Arquitectes
de Catalunya2 , dedicata per la prima volta
all’intera carriera di Sostres, hanno portato
alla luce scritti e progetti rimasti nascosti per
anni : rivelano una nuova statura dell’archi-
tetto, fondata su quarant’anni di professione
ed insegnamento, e danno la possibilità, fi-
nalmente ed inequivocabilmente, di conosce-
re Josep Maria Sostres a grandezza naturale.
Per approfittare a fondo di questa opportuni-
Dai primi anni ’50, a Barcellona, un gruppo di tà, si è scelto di concentrare il lavoro su tre
architetti riuniti sotto il nome di Grupo R si casi-studio. Nata per avvicinarsi al ricchissi-
impegnò nella definizione di un “programma” mo e sconosciuto materiale di archivio con
comune- elaborato e diffuso attraverso scrit- obiettivi precisi e delineati, questa decisione
ti, edifici, esposizioni- diretto a riavvicinare la ha permesso poi di muoversi con maggior si-
Catalogna al movimento moderno: curezza, a partire dai casi in esame, in due
soppiantato, in seguito alla guerra civile spa- direzioni diverse. Da un lato è stata riservata
gnola (1936-39),da un’architettura accademi- un’attenzione speciale ai processi progettuali
ca e rappresentativa degli ideali epici e con- da cui sono nati i tre edifici; dall’altro i tre
servatori promossi dal regime di Franco, il suo casi specifici sono stati considerati il punto di
difficoltoso recupero preparò gli architetti partenza per un loro inquadramento genera-
catalani a muoversi, a partire dagli anni ’80, le attraverso i fatti, gli scritti e le idee intorno
in un ambito di avanguardia mondiale. a loro sviluppatesi. Ogni caso è così introdot-
Josep Maria Sostres fu uno dei più attenti pro- to da un discorso generale, che ne definisce
tagonisti di questo rinnovamento. Le sue ca- il sottofondo culturale e professionale: se let-
pacità, tuttavia, sono state riconosciute esclu- te autonomamamnte in successione, queste
sivamente in riferimento alla sua attività di tre parti definiscono un filo critico continuo lun-
membro del Grupo R; scioltosi il gruppo, fu- go la carriera di Sostres, ancora mai tentato
rono progressivamente sotterrate ed il suo e qui per la prima volta ricostruito.
ruolo si fece piccolo. Nel 1983 Josep Prima di una presentazione dei tre casi in esa-
Quetglas, introducendo gli scritti di Sostres, me, merita di essere discusso il criterio che
raccolti e pubblicati con il titolo di Opiniones ha portato alla loro individuazione.
sobre arquitectura, descrisse “lo sforzo che è
costato agli attuali mandarini/mandatari della
cultura architettonica catalana elevarsi fino Nell’aprile 1951, una cartolina portò a Sostres
alle più alte posizioni che gli corrispondono, i saluti del ventiseienne Oriol Bohigas dal ser-
dovendo prima spostare, annullare e vizio militare: il mittente, indicando il grado
Il Grupo R in riunione: da sx Pep
cancellare José María Sostres dalla sua conferitogli dall’esercito franchista, firmò
Pratmarso’, Manuel Valls, J.M.
posizione naturale di guida indiscutibile, “alférez Bohigas”. Nel gioco degli scacchi, la Sostres, Antoni de Moragas, Oriol
riferimento sicuro e solido maestro” 1 . pedina dell’alfiere incrocia dritta lo spazio di Bohigas.
gioco, lasciando segno della sua azione in rispose soltanto, dalle caselle vicine, qual-
qualsiasi punto scelga di fermarsi: strategi- che raro controcanto; solo ora, quattro de-
camente, può muovere su caselle contigue o cenni dopo e molte caselle più in là, si inizia
“mangiare” più lontano. Il cavallo, invece, con a cogliere la loro influenza e ad apprezzarne
movimento non rettilineo, agisce soltanto su gli effetti.
caselle relativamente distanti, in ogni dire- Sono così oggetto prevalente di questo stu-
zione. dio gli atteggiamenti di Sostres nei confronti
Josep Maria Sostres, per le condizioni cultu- del tempo: di questo, e delle sue possibili ri-
rali in cui si trovò ad operare, acquisì presto salite, proiezioni, distorsioni, si fece “segua-
la consapevolezza che “l’unica direzione an- ce”. La sua indole introversa, perplessa, in-
cora possibile nelle condizioni della disfatta tempestiva fu infatti raramente capace di tro-
si trova nei discreti interstizi della composi- vare, nel suo momento, gli spunti su cui im-
zione, dell’applicazione, della ripetizione di postare le proprie mosse. I tre casi-studio di-
qualcosa che una volta è stato nuovo”3 : si scutono altrettante posizioni eccentriche di
dedicò quindi a esercizi di intonazione su spar- Sostres, cavallo sulla scacchiera catalana,
titi composti da maestri del passato, posizio- rispetto al proprio tempo.
nati su caselle distanti. A queste intonazioni
Quattro blocchi a doppia altezza, collegati da di Sostres, dove appaiono riferimenti incro-
ponti che contengono le camere da letto, si ciati ai vari progetti, dall’hotel, alla casa Cusí,
affacciano sul mare a sud di fino agli appartamenti: si tratta di un docu-
Barcellona.Sostres riprende una tipologia che mento importante per comprendere l’origina-
il GATCPAC1 2 aveva proposto negli anni ‘30. lità di questa veloce transizione, che produs-
Questo riferimento, con altri molto evidenti, se, nel corso del suo passaggio, una forma
dimostra il carattere a-processuale del pro- di “terza modernità” non riferibile
getto, che si compone sinteticamente sulla precisamente a quella razionalista né a quella
fiducia riposta in pochi modelli acquisiti: Ignasi organica.
de Solà-Morales lo chiama razionalismo acri-
tico , dove l’obiettivo principale è la determi- a) Passaggio da un linguaggio “sensibile” e
nazione di un linguaggio architettonico “cor- soggettivo, che lavora su texture, rivestimen-
rente” (“no necesariamente genial”1 3) e facil- ti, superfici sinuosamente scolpite, ad un al-
mente diffondibile. tro astratto, che lo traduce in forma più com-
Tre ipotesi evolutive descrivono, i modi di
individuazione, acquisizione ed elaborazione
degli argomenti dell’architettura internazionale
in grado di condurre verso questo risultato.
Definiscono inoltre un legame tra il progetto
dell’Hotel al Montseny e quello degli apparta-
menti a Torredembarra. Il progetto dell’Hotel,
in elaborazione fino al 1954, fu continuamen-
te presente in questi anni: la ricchezza del
repertorio cui attinse fu un ottimo sostegno in alto: gli appartamenti a
per queste nuove ricerche in direzioni poco Torredembarra.
conosciute. Il legame è evidente in un’agen- a lato: JMS, agenda.
mo linguaggio, individuabile nello scritto
Sentimiento y simbolismo del espacio o nel
paragrafo sull’ “organico regionale” di El
funcionalismo y la nueva plástica , ebbe come
riferimento le idee del new empiricism del
nord Europa: suo manifesto la casa di Elissa
e Alvar Aalto a Muuratsalo, che accosta sulla
stessa facciata laterizi di diversa qualità, va-
riamente lavorati: l’edificio era in fase di pro-
getto quando Aalto visitò Barcellona.
Nella fase di traduzione ad un linguaggio sem-
plificato, si cercò di “valorizzare le linee della
struttura e le ombre come equivalenti della
modanatura”1 4; la forza espressiva che prima
era delegata alla scabrosità dei materiali,
all’accentuazione dei giunti, all’irregolarità de-
gli incastri volumetrici, si cercò in equivalen-
ze astratte: il colore, per esempio, fu simboli-
camente scelto come rappresentante elemen-
tare di texture, la cui realizzazione era troppo costruttivi e funzionali. Si collocano in questo
legata a talento e capacità individuali del processo gli studi in pianta per la Casa
progettista. Agustí: uno schema strutturale e distributivo
Tutto ciò è evidente, per esempio, nell’evolu- razionale accoglie episodi che rivelano
zione tra la Casa Cusí (prima versione 1950, attenzioni “organiche”. La sala da pranzo, per
realizzazione 1952) e la Casa Agustí (1953- esempio, gode di doppio affaccio all’esterno,
55). Nonostante si tratti di due edifici realiz- ponendosi lungo un pronunciato asse visuale
zati in situazioni ambientali diverse, in mon- che attraversa l’edificio e individua relazioni
tagna il primo, sulla costa il secondo, si pos- tra sala e giardino, sui due lati.
sono considerare come un progetto unico Uno studio analitico di questa evoluzione si
che, su una durata di 5 anni, giunse ad una può effettuare sul progetto della hall dell’Ho-
prima sintesi con la costruzione della Casa tel Maria Victoria a Puigcerdá (1952-56), at-
Cusí e proseguì il suo corso fino al secondo traverso le sue diverse versioni.
cantiere.