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Gatto? Quale gatto? Non vedo nessun gatto!

testi Fabio Andruccioli illustrazioni Giulia Gioacchini

Cera una volta in una casa qua vicino un allegro e simpatico cagnolino, ogni giorno giocava e saltava contento anche se doveva stare sempre un po attento...

Eh gi, cari amici, perch dovete sapere che aveva una padrona, una di quelle megere, vecchia, cattiva e sempre arrabbiata che lo sgridava alla prima abbaiata.

Ed per questo che il nostro cagnetto con il tempo smise di giocare e stava ai piedi del letto senza fiatare, niente salti o abbaiate per non ricevere in testa delle ciabattate.

Lunico suo sollievo, carissimi lettori, era un amico per alleviare i suoi dolori: un pappagallo che stava l in cucina a chiacchierare con tante storie ogni giorno da raccontare.

Finch un pomeriggio la padrona assonnata disse al poveretto: Non voglio essere svegliata! Se provi ad abbaiare, far rumore o limpudente ricordati che sarai punito severamente!

Cos il cagnolino si mise in cucina ad ascoltare il suo volatile amico che stava l sproloquiare e, ad un tratto, dalla finestra spalancata vide entrare un gattaccio dalla coda spelacchiata.

Fai qualcosa, mio vecchio compare! Disse il pappagallo senza esitare. Basta che abbai e lo farai tremare cos questo gatto mi lascer andare! Quel cattivo felino, senza rimorso o pudore si diresse alla gabbia delluccello oratore, lo prese tra le zampe e con aria affamata cominci a dirigersi verso la finestra spalancata.

Gatto? disse il cagnolino alzandosi di scatto. Gatto? Quale gatto? Non vedo nessun gatto! Infatti, per non svegliare la padrona addormentata pens di non abbaiare e ignorare la scena incriminata.

E il gatto fugg via con il pappagallo ormai perduto e non un fiato emesse il cagnolino, aveva taciuto! Per la paura di fare infuriare la megera aveva perso il suo unico amico, mentre si faceva sera.

Mentre stava l a piangere in poltrona (sempre pian pianino per non svegliare la padrona) vide tornare il pappagallo dalla porta del terrazzone con qualche piuma in meno ma in perfetta condizione.

Che bello sei tornato, non sei stato mangiato! Sussurr il cane accorrendo, tutto agitato. Ma il pappagallo lo guardava con lo sguardo austero e cominci a parlare con tono severo.

Per la paura della tua padronaccia non hai abbaiato a un gatto che mi dava la caccia! Da un amico non mi aspettavo un simil trattamento, quindi me ne vado, cos sarai contento!

E mentre guardava il pennuto amico volar lontano si accorse che nella vita non si pu far tutto pian piano. Per gli amici si pu far tanto, a costo di una ciabattata, ma questa lezione troppo tardi laveva imparata.

E, cari lettori, se avete letto con attenzione questa storia ci insegna una grande lezione: si pu guardare dallaltra parte e far finta di niente ma anche se le ignoriamo le cose accadono ugualmente.

Quindi se c un amico che ha bisogno di aiuto non bisogna far finta che niente sia accaduto. Perch tutte le padrone non ci potranno mai ridare un amico che abbiam perso, per paura di farle arrabbiare.

Per la paura della tua padronaccia non hai abbaiato a un gatto che mi dava la caccia! Da un amico non mi aspettavo un simil trattamento, quindi me ne vado, cos sarai contento!

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