Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Gli uomini hanno quasi sempre stabilito relazioni faccia a faccia: le persone interagivano
scambiandosi forme simboliche o impegnandosi in altri tipi di azione all'interno di un luogo fisico
condiviso, il luogo in cui si incontravano.
Le tradizioni erano essenzialmente orali (struttura aperta e mutevole) e la loro sopravvivenza
dipendeva da un processo di continuo rinnovamento costituito dal racconto di storie e da altre
analoghe attivita;
ma poiche la loro trasmissione dipendeva dall'interazione faccia a faccia e dallo
spostamento fisico degli individui da un luogo ad un altro, dal punto di vista geografico, la
loro forza di penetrazione era relativamente limitata.
Lo sviluppo dei media ha creato nuovi tipi d’azione ed interazione e nuove forme di relazioni sociali:
le dimensioni di spazio e tempo si riorganizzano (l'interazione sociale si emancipa dal vincolo a un
particolare luogo) e quindi non e piu necessario condividere lo stesso spazio-temporale.
⤑ genera, in fine, nuove forme di «azione a distanza»: consente agli individui di agire o per altri
lontani nello spazio e nel tempo, o in risposta ad azioni ed eventi in corso in luoghi remoti.
2. interazione mediata:
richiede l'utilizzazione di un mezzo tecnico che consenta la trasmissione di informazioni
o di contenuti simbolici tra persone lontane nello spazio, nel tempo o in entrambe le
dimensioni. Gli interlocutori non condividono lo stesso sistema di riferimento spazio-
temporale.
Gli indizi simbolici a disposizione dei partecipanti sono assai limitati, essi devono ricorrere
in misura maggiore alle risorse in loro possesso per interpretare i messaggi trasmessi;
Rispetto all’interazione mediale, essa assume dunque un carattere di maggiore
indeterminatezza.
3. quasi-interazione mediata:
1
La nascita dell’interazione mediata
Precisazioni:
- molti dei rapporti che si stabiliscono nella vita quotidiana consistono in una combinazione
di diverse forme d’interazione: sono “ibridi”
- questi tre tipi di interazione non sono gli unici e soli: lo sviluppo di nuove tecnologie della
comunicazione crea nuove forme d’interazione (comunicazione mediata da computer)
- l'importanza sempre crescente dell'interazione e della quasi-interazione mediate e il
graduale sviluppo di nuove forme di ricezione e appropriazione (come l'abitudine a leggere
a voce bassa e in solitudine) dimostrano che la vita sociale nel mondo moderno è costituita
in misura sempre maggiore da forme d'interazione non dirette. Con la nascita
2
La nascita dell’interazione mediata
È raro che il confine tre ribalta e retroscena sia netto. È possibile ridurre al minimo
l’indeterminatezza dei confini tra ribalta e retroscena erigendo barriere fisiche.
Nell’interazione mediata si crea una cornice interattiva costituita da due o piu ribalte separate
nello spazio e forse anche nel tempo. Ciascuno di questi spazi ha i propri retroscena, e tutti i
partecipanti all’interazione mediata devono cercare di controllare il confine tra essi (es. uomo che
parla al telefono + rumori di sottofondo).
3
La nascita dell’interazione mediata
Nel caso della quasi-interazione tecnicamente mediata, la cornice interattiva si articola in modo
diverso.
Le forme simboliche sono prodotte in un contesto (cornice interattiva della produzione) e
ricevute in una molteplicita di altri contesti (cornici interattive della ricezione). Poiche il flusso
della comunicazione e prevalentemente unidirezionale, in genere la ribalta della cornice di
produzione e accessibile ai riceventi: e una ribalta rispetto alle cornici di ricezione, mentre gli
spazi che definiscono la sfera della ricezione non entrano in contatto in modo diretto con la
struttura di produzione.
Gli individui che partecipano ad un'interazione, sia essa mediata o faccia a faccia, utilizzano sempre
particolari capacità e diversi tipi di risorse. La loro azione e parte di un campo d'interazione
strutturato che sia crea sia limita l'insieme di opportunità a loro disposizione. Ma nel caso
dell'interazione e della quasi-interazione mediate, tali campi appaiono ancora piu complessi
perche:
- queste interazioni si estendono attraverso grandi distanze nello spazio (e forse anche nel
tempo)
- e possibile che coloro che vi partecipano si trovino in contesti profondamente diversi dal
punto di vista sia istituzionale sia strutturale.
Tuttavia l'insieme degli indizi simbolici utilizzabili dagli spettatori televisivi e diverso e limitato
rispetto a quello a disposizione di chi partecipa alle interazioni faccia a faccia:
- diverso
o perche richiama l'attenzione dei riceventi su alcuni particolari aspetti a spese di altri
o e perche puo utilizzare una serie di tecniche che non rientrano tra quelle
caratteristiche dell'interazione faccia a faccia
- limitato
o poiche non puo utilizzare mezzi tecnici legati all'olfatto o al tatto
o e poiche, chi prende parte a una quasi-interazione mediata creata dalla televisione,
viene privato delle continue ed immediate risposte che caratterizzano l'interazione
faccia a faccia
4
La nascita dell’interazione mediata
❃Interpolazione spazio-temporale
La quasi-interazione creata dalla televisione presuppone un continuo processo di congiunzione di
questi tre insieme di coordinate (interpolazione spazio-temporale): i soggetti si adattano a
coordinate spazio-temporali diverse da quelle che caratterizzano i loro contesti di ricezione e
interpolano le coordinate mediate alle strutture spazio-temporali della loro vita quotidiana.
Si crea così un’esperienza spazio-temporale discontinua, per cui:
soggetti, esploratori dello spazio e del tempo, attraversano diverse strutture spazio-
temporali per poi ricondurre l’esperienza mediata di altri luoghi e tempi ai contesti della
loro vita quotidiana.
La buona riuscita di una quasi-interazione creata dalla televisione dipende dalla capacita dei
riceventi di varcare con successo le diverse strutture spazio-temporali in gioco (i messaggi
televisivi suggeriscono una serie di indizi simbolici).
La loro esperienza di spazio e tempo non e limitata dalla possibilita di spostarsi fisicamente o dalle
interazioni faccia a faccia che intrattengono con altri all'interno di un luogo condiviso. Poiche
riescono a passare tra mondi diversi, sia reali sia immaginari, semplicemente schiacciando un
pulsante, la loro esperienza dello spazio e del tempo e sempre piu discontinua.
A differenza dell’interazione faccia a faccia, nella quale le coordinate dei partecipanti sono o
identiche o molto simili, la quasi-interazione creata dalla televisione prevede che gli spettatori
siano interpolatori spazio-temporali pronti ad attraversare continuamente i confini.
5
La nascita dell’interazione mediata
Tuttavia, nonostante questa mobilita, per la maggioranza degli spettatori la struttura spazio-
temporale del contesto della ricezione resta quella “ancorante”: i loro progetti di vita si
radicano in primo luogo nei contesti partici dell’esperienza quotidiana.
6
La nascita dell’interazione mediata
Per quanto i produttori siano nella condizione di decidere sia il corso sia i contenuti della
rappresentazione, e dai destinatari che dipende la loro sopravvivenza come attori.
La relazione tra produttori e destinatari e un legame di mutua dipendenza, anche se la natura di tale
vincolo non e nei due casi la stessa.
Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione ha dato origine a nuovi tipi di azione a distanza la cui
caratteristica piu generale e che si rivolgono o rispondono alle azioni di persone situate in luoghi
lontani.
Nelle forme d’azione rese possibili dalla televisione seppur i destinatari non siano fisicamente
presenti nel contesto di produzione, e verso di essi che i produttori orientano la propria azione.
Èsistono quattro diverse forme di azione per altri lontani: messaggio al ricevente, attivita
quotidiana mediata, eventi mediali ed azione di fantasia.
1. Il messaggio al ricevente
❃Il messaggio al ricevente diretto
Il messaggio al ricevente diretto e il tipo piu semplice di azione per altri lontani e puo essere sia
diretto che indiretto.
- Un esempio della forma diretta e la situazione in cui i produttori si rivolgono agli spettatori
senza distogliere gli occhi dalla telecamera, suscitando l'impressione che il messaggio sia
rivolto direttamente a loro.
dei messaggi alla nazione del presidente o del primo ministro. In questi casi il discorso deve
rivolgersi direttamente al popolo ponendosi su un piano essenzialmente personale
trovando il giusto equilibro fra solennita e familiarita. Tale equilibrio si riflettera
sull’ideazione della ribalta: simbolo riconoscibile dell’identita della nazione, ambiente
intimo, membri della famiglia, ecc.
L'intervista televisiva e un’interazione faccia a faccia che ha luogo sulla ribalta di una quasi-
interazione mediata e per affrontarla con successo e necessario sapere come combinare gli
orientamenti o direzioni dell'azione indicati ai due tipi di interazione, trovando il giusto
equilibrio tra i due tipi di riceventi (uno presente ed uno assente).
Il pubblico in studio e parte di un'interazione che essi sono in grado di guardare e ascoltare, ma
alla quale non possono partecipare direttamente.
- i suoi membri sono essenzialmente spettatori di un'interazione alla quale possono
contribuire in maniera assai limitata
- fornisce agli spettatori una serie di modelli di risposte imitabili e condivisibili.
I produttori sono nella condizione di perseguire nello stesso tempo due obiettivi:
1. assicurare a presentatori e ospiti un gruppo di destinatari compresenti le cui risposte sono
in parte controllabili
2. fornire ai riceventi non presenti (spettatori a casa) una serie di modelli di reazione che
8
La nascita dell’interazione mediata
probabilmente agiranno da stimolo per le loro stesse risposte (ridere, piangere, battere le
mani).
Tuttavia il fatto che tali azioni o interazioni vengano filmate su nastro e quindi trasmesse ad un
insieme di riceventi non presenti, e che dunque siano parte di una quasi-interazione mediata, puo
incidere sia sulla natura di tali azioni, sia sui loro successivi sviluppi.
9
La nascita dell’interazione mediata
4. Azione di fantasia
Gran parte della produzione televisiva e esplicitamente una creazione dell’immaginazione: e
composta di storie interamente preparate, messe in scena da individui consapevoli di essere attori
e che in genere i destinatari assenti riconoscono come tali.
Per quanto l’azione di fantasia si distingua dalle altre forme di azione per altri lontani, nella pratica
quotidiana e difficile, talvolta, tracciare tale distinzione.
Grazie alla distanziazione spazio-temporale generata dai media, le persone sono in grado non
solo di conoscere azioni ed eventi lontani, ma anche di reagire a tali eventi e notizie.
L'azione di risposta ha perso la natura dialogica dell'interazione faccia a faccia e puo svilupparsi in
modi difficili da controllare e dominare, una circostanza che determina un nuovo tipo di
indeterminatezza mediale, le cui conseguenze sono talvolta di vasta portate.
La risposta dei riceventi spesso non fa parte della quasi-interazione mediata: i riceventi non
prendono parte all’interazione quasi mediata allo stesso modo dei produttori e possono quindi
prestare meno attenzione al loro modo di apparire. All’interno di queste risposte i messaggi mediali
vengono “elaborati discorsivamente” dai riceventi e scambiati, talvolta, anche con persone che non
hanno fruito direttamente dei messaggi in oggetto. Tale processo e definibile come mediatizzazione
estesa.
❃L’appropriazione
Thompson utilizza il termine di appropriazione per riferirsi all’estensione del processo di ricezione
oltre il momento della fruizione.
Appropriarsi significa:
“far proprio” qualcosa di estraneo e sconosciuto e trovare un modo per rapportarsi ad esso
e incorporarlo nella propria vita, attraverso il proprio bagaglio di competenze, conoscenze,
inclinazioni.
10
La nascita dell’interazione mediata
Èssendo i riceventi della quasi-interazione mediata illimitati e dispersi nello spazio (e nel tempo),
molto diversi saranno gli attributi sociali che metteranno in gioco nel processo di ricezione.
Percio l’appropriazione dei messaggi deve essere intesa come:
un processo continuo e socialmente diseguale che dipende dai contenuti dei messaggi ricevuti,
dall’elaborazione discorsiva, e dagli attributi sociali dei destinatari sia diretti sia indiretti.
Il fenomeno dell’azione di risposta concertata dimostra che i media non si limitano a raccontare un
mondo sociale che per il resto rimane uguale a come sarebbe se essi non esistessero. È vero il
contrario: i media concorrono a costruirlo.
11