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Indaga su quali sono i processi mentali e i ragionamenti che negli anni ci hanno portato a
comunicare come comunichiamo oggi.
> comunicazione: interagire: inter-azione, qualcuno prende un’iniziativa e riceve un’azione in
risposta all’iniziativa. (Processo di interscambio di idee= pensieri generati dalla mente umana e
sono frutto di un ragionamento), NON c’è vera comunicazione tra gli animali. Lo scambio avviene
con la condivisione di un CODICE condiviso tra le persone.
La comunicazione è un PROCESSO (insieme di azioni)
> relazione: stabilire e mantenere un contatto con un’altra persona, avere attenzione reciproca.
> espressione: elaborare pensiero oggetto di comunicazione.
> trasmissione: decisione su come trasmetterla all’altro - momento in cui faccio conoscere il mio
pensiero.
> scambio: raccolta delle risposte (interazione)
> mezzo: strumento con il quale mi esprimo (voce, scritto, ecc..)
Durante la nostra vita è impossibile NON comunicare, la comunicazione esiste da milioni di anni, e
l’uomo durante la sua vita comunica SEMPRE, anche il silenzio è un tipo di comunicazione (il
“NON TI RISPONDO” è una scelta comunicativa/intenzione).
L’unica comunicazione non intenzionale è quella fatta dai gesti, non è speci ca e fa parte dei
comportamenti necessari alla sopravvivenza.
2 MODI DI COMUNICARE
> verbale: atto intenzionale, volontario e pensato - scegliamo cosa dire (può avere degli elementi
che vengono dall’inconscio).
> NON verbale: utilizzata per accompagnare la conversazione verbale, può smentire quello che
viene detto verbalmente come invece può sottolinearlo. Non è intenzionale la maggior parte delle
volte ma talvolta può avere dei fondi intenzionali. Può essere:
- GESTUALE: espressività dei gesti di tutto il corpo in particolare delle mani. 🤌
- MIMICA: espressività del volto, muscoli più o meno allenati.
- PROSSEMICA: posizione del corpo rispetto all’altro e allo spazio, rende possibile capire il
rende possibile capire il rapporto tra due persone. Ci sono 3 sfere d’azione:
• Sfera Sociale: più di 3 metri - disposti ad una certa distanza, rapporto poco con denziale
• Sfera Personale: 1,5 metri - la distanza è più ravvicinata e permette uno scambio diretto
• Sfera Intima/Privata: minore di 1,5 metri - si arriva a giocare sulle emozioni, viene invasa
la così detta AREA DI SICUREZZA
- APTICA: avviene tramite il tatto (es. stretta di mano, abbraccio)
- PRAGMATICA: comunicazione con segni e gesti in base a una cultura, luoghi e costumi
cambiano la percezione
COMUNICAZIONE VERBALE
Tendiamo a dare per scontato che il nostro interlocutore capisca cosa vogliamo dire, ma noi
dobbiamo assicurarci che il messaggio venga compreso. Fare comunicazione NON vuol dire solo
mantenere un contatto (infatti è un processo!). È importante quando si fa comunicazione il
FEEDBACK perchè ci permette di accertarci che l’altra persona abbia capito.
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La comunicazione non è diretta, bensì CIRCOLARE e continua, non si interrompe mai proprio
come la gura del cerchio.
LINGUAGGIO EGOCENTRICO
È importante conoscere le regole base per avere la garanzia di avere un ritorno rispetto al
messaggio che abbiamo trasmesso:
1- Non si interrompe: può alterare o distorcere il messaggio e la sua circolazione
2- Non dominare gli altri: fare in modo che non avvenga lo scambio
3- Non ignorare gli altri: escludendoli così dal processo
COMUNICAZIONE CULTURALE
Per lo più scritta, serve per trasmettere in modo scienti co e artistico concetti che devo spiegare
con un codice molto particolare e preciso
AUTORE: capacità estetica, cioè di produrre qualcosa di scienti co e artistico
FRUITORE: capacità poetica, cioè capisce e percepisce le opere
(tutti possiamo essere fruitori ma solo chi ha le capacità può essere autore)
OPERA: frutto di un pensiero dell’autore, creata per accrescere la nostra cultura.
COMUNICAZIONE DI MASSA
• C’è una partecipazione in diretta, chi riceve il messaggio non ha la possibilità di essere parte
attiva nella comunicazione.
• La circolarità non esiste, perchè il messaggio viene ricevuto e non si ha una risposta.
• Il messaggio è unidirezionale, il messaggio viene solo inviato senza possibilità di risposta, non
è previsto un vero e proprio feedback.
• Non esiste l’interazione in genere senza risposta.
Chi scrive il messaggio seleziona attentamente gli elementi da comunicare.
I mass media sono un’istituzione, punto di riferimento per il popolo, creano informazione secondo
delle regole. Oggi la comunicazione è pervasiva, ci arrivano continuamente informazioni da tutte
le parti, la comunicazione di massa è sempre stata prerogativa dei gruppi dominanti, infatti chi fa
comunicazione di massa è direttamente collegato a chi ha il potere.
L’ autore lancia un messaggio che arriva al pubblico che inizia a scambiarsi opinioni, questo
scambio è detto opinione pubblica.
COS’È LA MASSA?
Popolazione nel mondo non de nita, non possiamo distinguerla e non ha ne forma ne sostanza.
> NEGATIVA: insieme di persone di culture diverse che non si può distinguere, vista anche come
qualcosa di rozzo e ignorante
> POSITIVA: massa con uno scopo di solidarietà
Tra le due accezioni prevale però quasi sempre quella negativa.
Nel 1939 arriva la prima de nizione di massa, e vengono individuati tre tipi principali di
aggregazione sociale:
• GRUPPO: tutti i componenti si conoscono e possono condividere dei valori/obiettivi. È più
facile stabilire delle regole, scambiarsi delle opinioni e decidere se e come agire all’interno della
società con un obiettivo in comune.
• FOLLA: più grande del gruppo, tipo di aggregazione sociale dove io posso ancora vedere da
quante persone è formata, le persone non si conoscono tra di loro, non si muovono in modo
compatto e ordinato, ha comunque un obiettivo in comune.
• PUBBLICO: dimensione di cilmente controllabile e quanti cabile, più grande della folla, tipo di
aggregazione sociale che non si trova per un obiettivo in comune ma si trovano per una causa
senza però un obiettivo.
• MASSA: più grande del gruppo, della folla e del pubblico. È la popolazione del mondo va al di
la di unire le persone, è senza forma e sostanza, non si può distinguere ma si può manipolare,
siccome è ingestibile può essere raggiunta da un tipo di informazione uguale per tutti pero
ognuno verra in uenzato in modo diverso
L’evoluzione della tecnologia ha portato a nuovi tipi di aggregazione sociale come la FOLLA
VIRTUALE che prende le caratteristiche della folla però tramite il dispositivo elettronico, si
riuniscono in un luogo virtuale e non sico, persone interessate a uno stesso argomento e
potenzialmente tutti sconosciuti.
L’accesso a tutte queste forme simboliche è immediato e chi crea il messaggio deve farlo nel
miglior modo possibile in quanto una volta pubblicato non sarà più modi cabile.
AGENDA SETTING: decidiamo in che ordine gerarchico presentare questi aspetti, tutti quelli che
fanno comunicazione di massa scelgo quali informazioni dare alla massa, queste informazioni
possono essere:
> Temi soglia alta:
> Temi soglia bassa:
SPIRALE DEL SILENZIO: quello che si decide di non raccontare, i dettagli omessi e una notizia
molto alta e poi con il tempo va a scendere no a scomparire (farla scemare), tutti gli editori
possono essere d’accordo
SCARTI DI CONOSCENZA
Contrario della competenza quasi statistica, di erenze che hanno le persone tra di loro (quindi
non più o meno tutti uguali) c’è qualcuno che sa di più e qualcuno che sa di meno in base allo
status socio-economico di chi accede alla comunicazione di massa, questo crea gli scarti ( o
knowledge gap). Altri motivi possono essere:
• Capacità delle persone di comunicare, meglio riesce a chiedere e ottenere informazioni
• Enciclopedia personale, ciò che già conosce
• I contatti sociali, il passaparola è il mezzo più importante di tutti, ci permette di raggiungere le
persone
• L’esposizione selettiva, cioè capacità di scegliere cosa guardare e cosa non guardare e dove
informarsi
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• Sistema di distribuzione dei contenuti, se voglio accedere a un argomento più profonditi la
maggior parte delle volte ci accedo pagando (dalla stampa ai libri)
Internet ha eliminato gli scarti di conoscenza, ma non del tutto e questa cosa è il digital divide
DIGITAL DIVIDE
Internet dal punto di vista tecnologico funzionava dal punto di vista sociale meno, il digital divide
è sia uno scarto tecnologico di chi ha e non ha internet (non solo questione economica è anche
una questione di tipo demogra co e sociale) e informazioni ci travolgono e siamo riempiti di
informazioni e da fonti poco attendibili senza riuscire a selezionarle correttamente ( accade per
voglia/pigrizia e cultura); sbagliamo a pensare che i primi su google e internet in generale perchè è
più attendibile.
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