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Tecniche di Comunicazione
La Comunicazione Verbale
Si intende principalmente quella costituita da parole.
Le competenze comunicative determinano la qualità delle relazioni, agisce principalmente in tre ambiti:
Sfera cognitiva (del pensiero);
Sfera emotivo – affettiva;
Sfera del comportamento.
Questi tre livelli non sono separati ma indipendenti tra loro, una comunicazione efficace richiede: l’espressività,
l’ascolto, l’osservazione, l’empatia e la chiarezza.
Oltre al messaggio è importante anche la forma che definisce il messaggio.
La Persuasione
Persuasione e Convincimento hanno lo stesso obiettivo.
La Persuasione consiste nel rendere piacevole, oggi ha un’accezione negativa ma in realtà è un insieme di strategie
per ottenere l’approvazione in condizioni di libertà. La Persuasione è bidirezionale, se il fine è buono è accettabile, se
il fine è subdolo è da condannare.
Il Convincimento è completamente l’opposto.
La distinzione delle due parole è ancora molto imprecisa perché:
È difficile fare discorsi completamente privi di ragione;
Raramente si usano mezzi SOLO persuasivi;
Si può persuadere solo se il soggetto è in qualche modo disposto.
Parte del processo di persuasione avviene anche grazie alla tendenza di generare comportamenti meccanici e
automatici, ovvero la creazione di stereotipi. Negli stereotipi c’è sempre qualcosa di vero ma l’eccessiva
generalizzazione costituisce anche da limite.
I comportamenti automatici non si basano solo sugli stereotipi ma anche su tre principi psicologici:
La reciprocità;
L’impegno e coerenza;
Simpatia.
Reciprocità: Se qualcuno ci fa un favore dovremmo restituirlo. Ci sono due aspetti uno positivo e uno negativo:
positivo perché è universalmente accettato, chi da qualcosa può pensare di essere ripagato, negativo
perché esistono persone che se ne approfittano facendo favori non richiesti per far sentire in debito.
Le tecniche usate da queste persone sono:
Rifiuto e ripiego: Consiste nel formulare una richiesta assurda, che verrà sicuramente rifiutata, per
ripiegare su una richiesta meno estrema che molto probabilmente verrà accettata.
Dare per avere: La tecnica che usano i promoter, ti offrono un bicchiere di vino per indurti a
comprare la bottiglia intera, ad esempio.
Impegno
e Coerenza: Il vincolo della coerenza è importante perché è ben visto dalla società e perché ci si fida, può
diventare un problema nel caso si cada nell’abitudine.
Simpatia: Questa persuasione gioca sulla bellezza fisica, somiglianza, complimenti e collaborazione.
La bellezza è considerata una virtù e quando questa domina si crea l’effetto alone (una caratteristica
che domina sulle altre).
La somiglianza, tutti veniamo attratti da chi è più simile a noi, la diversità crea sempre un minimo di
disagio.
I complimenti, a tutti piace piacere, chiunque potrebbe cadere nella trappola dell’essere descritto
come si vorrebbe.
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Il contatto e la collaborazione, è la familiarità, si sviluppa attraverso un contatto ripetuto tra i vari
membri però solo in circostanze positive.
Questo modello è una base fondamentale per descrivere compiutamente i processi di comunicazione.
Evitare la monopolizzazione
Il monopolizzatore è colui che parla eccessivamente e accentra l’attenzione solo su se stesso, dilungandosi
eccessivamente.
Sono molto più apprezzati interventi: brevi, coincisi, espressi nel momento giusto.
Ascolto Empatico: Capacità di capire, sentire e condividere pensieri e emozioni. Chi ascolta empaticamente
entra nel quadro di riferimento dell’altra persona.
L’ascolto empatico è indispensabile quando:
L’interazione ha una forte componente emotiva;
Il rapporto è teso;
Non siamo sicuri di aver capito;
I contenuti sono complessi o sconosciuti;
Non abbiamo certezza che l’interlocutore sia sicuro di essere compreso.
Nell’ascolto empatico l’attenzione va a:
Tono di voce;
Gestualità e postura;
Sguardo e movimento degli occhi;
Mimica facciale;
Pause;
Prossemica (quanto si è distanti dagli altri).
Ogni gesto può avere molteplici significati, non ci si può basare solo su un movimento, bisogna capire se il gesto è
dovuto a uno stimolo esterno oppure psicologo, più lo stimolo è forte e più il corpo reagisce.
Il linguaggio del corpo è più importante di quello verbale ed è composto da micro segnali e macrosegnali
Comunicazione non verbale statica: Fattori legati all’apparire estetico come abbigliamento, trucco, capelli,
statica perché il look che scegliamo non varia (a seconda del contesto in cui
ci si trova);
Comunicazione non verbale dinamica: È il linguaggio del corpo, si compone di tutti gli elementi non verbali in
continuo movimento.
Il Gruppo
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Esiste quando i suoi componenti si percepiscono come membri.
Da sempre l’uomo vive in gruppo, questo termine è stato usato in diversi modi:
Persone che si augurano di fare qualcosa assieme;
Chi osserva una comitiva di individui;
Vedendo persone che ridono e scherzano tra loro;
Un professionista o un ragazzo in contesti differenti che creano un gruppo.
In generale è definito come insieme di persone che interagiscono reciprocamente con un obiettivo/scopo comune.
Una prima suddivisione può essere quella in gruppi:
Ristretti e Estesi: Ristretti composti da un numero limitato di persone come famiglia o amici, i gruppi estesi
possono essere ad esempio partiti politici, aziende, sindacati.
Spontanei e
Istituzionali: Spontanei, tutti i gruppi che si formano liberamente, Istituzionali invece, quelli costituiti di
organizzazioni come classe di scuola, membri parlamento ecc…
Primari e Secondari: Quelli Primari sono ristretti e spontanei, regole e sanzioni non sono scritte, Secondari
sono estesi e possono essere a loro volta:
Secondari Istituzionali, regolati da norme esplicite formali;
Secondari Spontanei, decidono di organizzarsi per fondare qualcosa.
Gruppi Formali
e Informali: Formali sono quelli Secondari Istituzionali, regolati da norme esplicite, ciò non togli che
possano formarsi anche gruppi più informali.
Sono Informali quelli Primari e Secondari spontanei, le norme sono implicite.
La Coesione
Determinata da un campo di forze che agisce sui membri per tener compatto un gruppo.
In sociologia “coesione” indica l’insieme di comportamenti che spingono i membri a rimanere uniti.
La coesione è favorita nei gruppi di piccole dimensioni, elementi principali:
Attrattiva nei confronti dello scopo comune, le aspirazioni;
Attrattiva nell’appartenenza a un gruppo, desiderio di farne parte;
Attrattiva verso l’azione collettiva, il lavoro comune da compiere;
Affinità interpersonali, simpatie, relazioni, somiglianze;
Soddisfazione di bisogni individuali, fuga dalla solitudine, bisogno di essere accettati.
La coesione permette di gestire le conflittualità interne. Se il livello è troppo alto potrebbe trasformarsi in
uniformismo/conformismo.
Il Conformismo
Tendenza inconsapevole di uniformare linguaggio, abitudini, pensiero, abbigliamento.
È un atteggiamento istintivo adattivo, nei nostri giorni, in ogni gruppo è presente una certa quantità di conformismo,
fattori che favoriscono il conformismo:
Dimensioni del gruppo, maggiore conformità nei gruppi ristretti;
Coesione, più è alta e più è alto il conformismo;
Rilevanza dell’argomento, l’oggetto della discussione è più importante per il gruppo, i suoi componenti
esercitano pressione di convincimento;
Prestigio della maggioranza, il potere persuasivo risulta amplificato quando i componenti hanno
competenza e prestigio;
Ambiguità dello stimolo, ci si basa sul giudizio della maggioranza;
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Interazione futura, l’uniformità aumenta se si pensa che in futuro si avranno rapporti con gli altri.
Quando il conformismo è eccessivo il gruppo può essere manipolato e si dimentica che ogni opinione deve essere
sottoposta a verifica per valutare la credibilità.
Soggetti troppo conformisti sono coloro che hanno un basso livello di autostima o coloro che hanno bisogno di
approvazione e chi ha una forte tendenza autoritaria.
Il Membro Deviante
Colui che trasgredisce o modifica le norme del gruppo.
Pur creando destabilizzazione ha una funzione di promozione dei cambiamenti, necessari quando le regole del
gruppo non sono più adeguate.
Non sempre il membro deviante è positivo e creativo, a volte può avere anche una funzione distruttiva, ad esempio
gli adolescenti immaturi che scelgono di adottare un comportamento pericoloso (abuso di alcool e/o sostanze
tossiche).
Il Leader, figura negata dagli adolescenti ma comunque esistente è il ruolo con maggiori responsabilità.
Risponde a due aspettative contrapposte: Similarità e conservazione, Originalità e Innovazione;
Il Nuovo Arrivato, il nuovo componente che entra nel gruppo con avente agli inizi un comportamento
conformista e passivo;
Il Capro Espiatorio, in passato era la capra sacrificata nelle feste ebraiche. All’ interno del gruppo questo
ruolo è indispensabile, permette di liberarsi dalle proprie responsabilità e colpe proiettandole su qualcun
altro;
Il Leader Oppositivo, è il bastian contrario, non è un leader ma aspira ad esserlo;
Il Burlone, ha un ruolo socio – emozionale che serve ad allentare le tensioni attraverso scherzi e risate.
Il Bullismo dell’adolescenza
“To bully” significa “maltrattare”, una persona prepotente e arrogante che pratica bullismo, con questo termine si
definiscono tutti quei comportamenti offensivi e aggressivi su un singolo individuo.
Il bullismo può essere praticato sia da un singolo individuo sia da un gruppo. Esistono varie forme di bullismo:
fisico, verbale, indiretto.
I bulli sono prevalentemente maschi ma ultimamente sta aumentando anche nel contesto femminile.
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La differenza tra normali dispute e atti di bullismo consiste della predeterminazione, nell’intenzionalità del
comportamento nella ripetitività e soddisfazione. Questi atti si manifestano principalmente nelle scuole ma può
succedere anche in altri contesti pubblici.
Il bullo ha un’età media tra i 12 e i 17 anni con una condizione di disagio psicologico, l’aggressività del bullo
diventa un suo modo di essere e inizia a recitare con le vittime prescelte, insegnanti, genitori ecc…
Le vittime sono soggetti sensibili, ansiosi e insicuri che reagiscono chiudendosi in loro stessi, isolandosi e
piangendo.
Le vittime hanno paura di farsi male, sono impacciati e abitualmente non aggressivi, fanno fatica anche ad
affermarsi in un gruppo.
Quando subiscono devono utilizzare i fattori protettivi:
Dall’ambiente esterno, denunciando a insegnanti e genitori;
In loro stessi, sviluppando tutte le difese disponibili come gestione dello stress, buona stima di sé, equilibrio
interno.
Il Cyberbullismo
Si intende bullismo online, ovvero i comportamenti negativi citati in precedenza attraverso i mezzi tecnologici.
Il bullo agisce indisturbato perché il web da una parziale invisibilità, gli attacchi possono essere diretti come
telefonate o indiretti come social, blog. Altri utenti possono salvare/condividere materiale online così da allungare
i tempi per rimuovere definitivamente il materiale.
In genere il bullo online tende a fare online quello che nella vita reale non avrebbe il coraggio di fare.
L’educazione digitale è la prima forma di prevenzione, conoscenza di opportunità e pericoli della rete, con questa
educazione si può:
Attenuare la superficialità delle proprie informazioni;
Limitare la fiducia;
Comprendere che autostima e integrità morale si costruiscono nella vita reale.
Le Relazioni Interetniche
In questi anni il numero di immigrati è in continua crescita.
Questo fenomeno ha messo in risalto il tema delle interazioni tra diversità:
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Superamento dei pregiudizi;
Eliminazione delle discriminazioni;
Diminuzione delle conflittualità;
Opportunità di conoscenza dell’altro;
Elaborazione delle variazioni.
La scuola è il posto principale dove realizzare una concreta interculturalità. Le difficoltà più comuni sono:
La scarsa conoscenza della lingua;
Religione diversa;
Modi di interpretare differenti;
Difficoltà ad adeguarsi alle regole sociali;
Adattarsi a un nuovo stile di vita;
I rapporti con i genitori.
Modello Jigsaw: Specifica tecnica di apprendimento in campo educativo e didattico, consiste nel far
collaborare un gruppo.
Con questa tecnica vengono stimolati: l’ascolto, l’empatia, il coinvolgimento, la
collaborazione, l’interazione, lo scambio, la valutazione dei contributi di tutti.
Viene assegnato un compito e ognuno ha la sua funzione.
Il pregiudizio è spesso inconsapevole, in questo caso pur essendo tolleranti non si riesce a comprendere la realtà del
prossimo. Se gli Italiani devono aiutare l’inserimento dello straniero, lo straniero deve accettare usi e costumi e regole
dello Stato in cui si trovano.
Gli elementi chiave del gruppo di lavoro sono: l’Obiettivo, il Metodo, il Ruolo, il Leader, la Comunicazione,
il Clima.
Comunicazione Finalizzata: Attività riferita alla presa di decisioni, sviluppo di ipotesi e soluzione
ai problemi;
Comunicazione Situazionale: Legata alla situazione del momento, coerente con quello che si deve
fare o raggiungere.
Una comunicazione è produttiva quando il gruppo arriva a un risultato concreto, condiviso e misurabile.
Per creare un vero team bisogna comprendere tre punti fondamentali:
Confronto e scambio;
Esposizione;
Feedback.
Le Relazioni Interpersonali
Aspettativa, Atteggiamento, Motivazione, Bisogni e Comportamento
Gli individui hanno in se stessi ampie risorse per auto comprendersi, eventualmente modificare l’idea che
hanno di sé.
La relazione interpersonale è il rapporto che intercorre tra due o più individui. Una corretta gestione
delle relazioni interpersonali non può prescindere da un costante miglioramento delle probabilità
relazionali che comprendono:
Nella formazione, gestione e mantenimento di qualsiasi relazione si possono individuare cinque elementi che
consentono di decifrarla:
L’Aspettativa;
L’Atteggiamento;
La Motivazione;
Il Bisogno;
Il Comportamento.
La Motivazione: È uno stato emozionale interiore complesso composto dalle ragioni che inducono un
individuo ad attivare e orientare determinati comportamenti e azioni nel tempo. La
motivazione può essere suddivisa in: intrinseca (impegnarsi per interesse) e estrinseca
(impegnarsi per il fine).
Il Bisogno: I bisogni nascono dalla mancanza totale o parziale di elementi di tipo materiale, spirituale
e/o affettivo.
Il Comportamento: Il comportamento è l’insieme stabile di azioni e reazioni, risposta a uno stimolo proveniente
dall’esterno/interno della persona.
Bisogni fisiologici: Definiti bisogni primari, indispensabili per il sostentamento della vita stessa cibo,
riposo, riproduzione, riparo dal freddo. Nella civiltà moderna la sopravvivenza è
un problema superato, l’evoluzione degli standard di vita ha creato altri bisogni non
fisiologici come l’automobile, il motorino, il telefono ecc…
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Bisogni di sicurezza: Comprendono la stabilità, la protezione, l’ordine, la libertà dalla paura, dall’ansia
e dal caos. Un mondo ordinato, sicuro, dominato da leggi e organizzato.
Bisogni sociali: Quelli che spingono l’individuo a compiere azioni per evitare la solitudine e
l’esclusione.
Bisogni di stima: Bisogno e desiderio di indurre una buona valutazione di se stessi e una
considerazione positiva da parte degli altri. Entrambi indispensabili per affrontare
con fiducia la vita. Quando questi bisogni vengono negati, le persone manifestano
condotte negative verso se stesse e gli altri.
Bisogno di autorealizzazione: “Un individuo deve essere quello che può essere”. L’autorealizzazione è il desiderio
profondo dell’essere umano di comprendere il proprio talento potenziale e attuarlo
diventando tutto ciò che è capace di diventare. Questa autorealizzazione varia da
individuo a individuo.
La Comunicazione Assertiva
A partire dagli anni ’60 si diffonde la comunicazione assertiva, definita dagli studiosi come forte e gentile.
Forte perché tiene in considerazione gli obiettivi, le capacità e esigenze di chi parla;
Gentile perché rispetta anche i bisogni e i diritti dell’interlocutore.
Stile passivo: Colui che è considerato “troppo buono”, non si arrabbia mai, non affronta i problemi ed
evita il conflitto, lascia che siano gli altri a decidere per lui. Alla base di questo
comportamento ci sono spesso sensi di colpa non chiariti, frustrazione, inibizione, bisogno
di essere accettato. Emozioni presenti sono l’ansia, senso di colpa, inadeguatezza,
frustrazione.
Stile assertivo: Deciso ma non rigido, esplicito ma non offensivo, significa esprimere le proprie emozioni,
sentimenti e opinioni in modo propositivo, costruttivo e positivo. Rappresenta il punto di
equilibrio fra gli altri due stili. Emozioni presenti sono la sicurezza, energia, coraggio,
valore.
È importante evidenziare il fatto che è difficile trovare soggetti completamente aggressivi, passivi o assertivi.
I Diritti Assertivi
Sono linee guida generiche, le più importanti sono:
Il diritto di essere trattato con rispetto e dignità;
Il diritto di esprimere un’opinione ed essere ascoltato;
Il diritto di provare propri stati d’animo e di esprimerli in modo assertivo;
Il diritto di commettere errori;
Il diritto di non soddisfare sempre le aspettative altrui;
Il diritto di cambiare opinione e modo di pensare;
Il diritto di decidere che cosa fare di tutto ciò che è di propria pertinenza e non lede diritti altrui;
Il diritto di avere bisogni e necessità anche diversi da quelli di altre persone;
Il diritto di chiedere un chiarimento di fronte a un problema e di essere informato;
Il diritto di perseguire e raggiungere i propri obiettivi e il proprio successo superando gli altri.
Le Emozioni
Vivere è provare emozioni, elementi fondamentali della nostra esistenza.
La maggioranza degli antropologi sostenne la Teoria culturale delle emozioni. Secondo questa concezione ogni
società come tramandava al suo popolo la lingua madre, le tradizioni, la cultura anche le emozioni.
Le emozioni sono di origine biologica, universali e uguali, la cultura potrebbe influenzare invece le regole sociali
che possono rendere più o meno accettabile l’espressione dell’emotività.
Fore Ekman individuò sei emozioni primarie quali: gioia, tristezza, rabbia, disgusto, sorpresa e paura.
Anni dopo si aggiunsero: imbarazzo, gelosia, senso di colpa e orgoglio.
La funzione di ogni emozione primaria è quella di stimolare un comportamento conservativo.
Le altre emozioni si formano miscelando quelle primarie, come ad esempio:
Accettazione + Paura = Sottomissione;
Paura + Sorpresa = Spavento;
Sorpresa + Tristezza = Delusione;
Tristezza + Disgusto = Rimorso;
Disgusto + Collera = Disprezzo;
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Collera + Aspettativa = Aggressività;
Aspettativa + Gioia = Ottimismo;
Gioia + Accettazione = Amore.
Per Robert Plutchik le emozioni hanno una funzione comunicativa, le emozioni possono migliorare o peggiorare.
Se impariamo ad ascoltare il nostro organismo saremo anche in grado di comprendere meglio noi stessi.
Razionalità ed emotività sono facce della stessa medaglia. Ricordiamo che il pensiero razionale è capace di
acquisire conoscenza, di essere pragmatico e concreto, mentre l’emotività comprende le passioni, i sogni,
gli impulsi e anche la capacità di intuire senza sapere, comprendere senza parlare.
Perché PNL?
Programmazione: È l’esame di tutti i processi, abitudini e azioni;
Neuro: Tutto ciò che ha a che fare con la nostra mente;
Linguistica: Il linguaggio verbale e non verbale.
I movimenti oculari sono automatici e inconsci. Quando, per esempio, una persona deve rispondere a una
domanda, ha bisogno di accedere mentalmente a tutto il suo archivio psichico.
Al termine di questo rapidissimo lavoro cerebrale si è in grado di esprimersi chiaramente.
Direzione occhi:
Verso l’alto, a destra quando si elaborano informazioni nuove, a sinistra quando si richiamano ricordi o
fatti accaduti;
Lateralmente, a destra quando si elaborano suoni nuovi, a sinistra quando si ricordano suoni;
Verso il basso, a destra per rievocare sensazioni, a sinistra quando si entra in un dialogo interno.
Visivo: Brochure e giornali con foto attuali, non utilizzare troppe parole, evitare di toccarlo, rafforzare
concetti disegnandoli.
Auditivo: Dare informazioni precise, disponibilità al dialogo, rispondere a tutte le domande, attenzione alla
proprietà di linguaggio, fornire siti/blog;
Cenestesico: Proporre soluzioni, fornire prove o esempi concreti, sottolineare gli aspetti emozionali,
avvicinarsi per favorire il contatto, parlare lentamente.
I Metaprogrammi
La PNL osserva e non giudica. L’attenta osservazione consente di trovare l’unicità delle persone.
Uno dei modi migliori per rendersi conto della sorprendente differenza delle reazioni umane consiste nel parlare a
un gruppo di persone e notare come siano diverse le reazioni dei singoli alla stessa realtà.
I metaprogrammi sono mappe delle mappe, cioè ulteriori filtri.
L’istruzione è un’incombenza necessaria per poter avere un buon lavoro; è uno strumento che
offre notevoli alternative professionali;
La festa aziendale è un obbligo e una forma di rispetto verso il proprio superiore; è un’occasione di
svago e d’incontro con persone interessanti.
Ethos, l’etica, il costume, la morale. Significa il posto da vivere, dalla radice greca ethikos ovvero la
teoria del vivere;
Logos, la logica, la ragione. Fornisce motivazioni razionali, l’esposizione deve essere logica, chiara,
lineare quindi vanno evitate parole antiquate, vocaboli di esclusivo uso regionale o termini
troppo specialistici;
Pathos, l’emotività. Significa sofferenza, corrisponde alla parte irrazionale dell’animo umano.
La Motivazione all’Ascolto
Le obiezioni – ostacolo che possono nascere da una esposizione classica affiorano, nella maggioranza dei casi,
quando i destinatari non sono totalmente consapevoli delle loro necessità.
Per stimolare questo atteggiamento possono essere usate due tecniche sequenziali:
L’analisi della situazione attuale è un’elaborazione preparata del relatore e condivisa con i partecipanti che prende
in considerazione i comportamenti inefficaci e le relative conseguenze in una situazione specifica.
Il Contatto Visivo
Segno di fiducia nella comunicazione sociale. Si possono ottenere notevoli benefici:
Un relatore non deve mai: guardare il vuoto, leggere testi, guardare solo i volti più compiacenti o importanti, fare
scanning (dare occhiate fugaci a scatti).
Sala con sedie a semicerchio oppure tavoli a ferro di cavallo – Gruppi piccoli e medi:
Il relatore rimane fermo al centro, guarda uno alla volta tutti i componenti del gruppo.
Sono tutti segnali che denotano disagio, invece un adeguata e armonica gestualità permette di:
Molti discorsi sono rimasti nella storia, fatti da maestri della comunicazione:
Cicerone;
Gesù;
Gandhi;
John Fitzgerald Kennedy;
Giovanni XXIII;
Martin Luter King.
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I Mass Media
I Mass Media sono i mezzi di comunicazione di massa.
È un termine composto da mass e media ma viene letto tutto insieme.
Le comunicazioni di massa sono quelle che coinvolgono direttamente un gran numero di persone e si differenziano
dalle comunicazioni interpersonali o quelle di gruppo perchè hanno un immediato rilievo sociale.
L'obiettivo è influenzare l'interlocutore, come ad esempio un imprenditore che vuole vendere il suo prodotto lo può
presentare a un amico, ma solo una persona risulta troppo poco.
Il salto di qualità già si potrebbe ottenere se quel prodotto cominciasse a essere mostrato in modo accattivante in
Internet, sui cosiddetti social media.
Si potrebbe mettere in atto quello che viene definito il buzz, ovvero il chiacchiericcio in rete.
Potrebbe dar vita a quello che si chiama il viral marketing, infatti il web è un mezzo di comunicazione di massa.
La comunicazione di massa per essere tale richiede l'utilizzo di mezzi di trasmissione particolari, i mass media,
sono considerati mezzi di comunicazione di massa:
• Le pubblicazioni a stampa;
• La radio;
• Le fotografie;
• La televisione;
• Internet.
Il Messaggio Televisivo
Oggi i media più diffusi sono:
• La televisione, che costituisce ancora, in Italia, la più importante fonte di informazione e per molti cittadini
anche l'unica;
• Internet, negli altri paesi Internet ha assunto un ruolo decisivo.
La televisione fonde informazione e spettacolo (infotaiment), le notizie più importanti diventano le più attraenti.
La notizia spettacolo è ovviamente rafforzata dalle immagini, che devono essere forti, sono la prova di ciò che
avviene.
La Radio
L'Utenza Radiofonica
La Radio ha rappresentato in Italia uno strumento di sviluppo culturale, ai suoi inizi fu un mezzo potentissimo
('30/'40), durante la seconda guerra mondiale fu una fonte di sopravvivenza.
A partire dalla metà degli anni '50 ha modificato sensibilmente il ruolo della radio, ma non annullato.
Rimane il mezzo di ricezione più importante, soprattutto quando si è in macchina.
Oltre agli automobilisti c'è anche chi la ascolta mentre sta lavorando, o coloro che non possono rinunciare a un
sottofondo musicale.
L'utenza radiofonica ha un'idea precisa di quello che cerca al contrario del pubblico della televisione che accende
principalmente il mezzo per fare zapping.
Chi accende la radio lo fa per un motivo preciso: ascoltare musica, sentire le ultime notizie, partecipare a un quiz
o dibattito o ascoltare cronache sportive.
I Network Radiofonici
Ci si è resi conto che l'ambito locale costituiva un limite a questa ascesa, così si crearono i Network, emittenti
locali di diverse città che fornivano trasmissioni di contenuto analogo, non producevano più programmi per la
limitata utenza della loro città, ma potevano dichiarare di raggiungere ascoltatori in diverse località italiane.
Le inserzioni pubblicitarie erano ascoltate da un numero crescente di spettatori e quindi potevano far sperare in
acquisti maggiori da parte degli inserzionisti.
Esistono diversi tipi di Network, quelli che trasmettono principalmente musica sono i più diffusi, la prima emittente
italiana di musica è stata Radio 101 (105, RDS, Radio DJ ecc... erano imitatori).
Esistono anche Network di natura diversa come Radio Maria, Radio Popolare o Radio Italia.
Le Emittenti Italiane
Le Radio in Italia sono più di 4.000 si distinguono tramite due criteri:
Ricezione:
• Radio Locali, operano in una sola città o provincia;
• Radio Nazionali, possono essere ascoltate in tutto lo Stato attraverso i ripetitori;
• I Network, radio locali con programmi unificati.
Specializzazione:
• Radio Musicali, quelle che trasmettono musica e pubblicità;
• Radio Generaliste, fornisce diversi tipi di trasmissione;
• Radio Specializzate, la tipologia maggiormente diffusa (Radio Maria, Radio 24, Radio Radicale).
Ormai tutte le Radio possono essere ascoltate online sul loro sito.
Le Web Radio
La modalità di trasmissione è lo streaming, segnali via audio/video che consentono di fruire del prodotto man mano
che il segnale arriva. Il termine è spesso associato a "trasmissione in diretta", in realtà indica che il contenuto può
essere erogato attraverso due modalità:
• Dal vivo (streaming live);
• Su richiesta (streaming on demand).
Il 1995 è considerato l'anno della prima web radio, gli eventi successivi furono:
• Nasper, programma di file sharing;
• Viene comprese il potere del file sharing;
• 1998 Bill Clinton firma il Digital Millenium Copyright Act (DMCA) per proteggere le opere;
• 2003, a Londra, viene stipulato un accordo che prevede una licenza unica per poter trasmettere musica in
streaming.
In Italia per aprire una web radio bisogna:
• Avere una licenza SIAE;
• Avere un accordo con SCF;
• Avere un abbonamento per il servizio streaming.
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La Televisione
Dalla TV sperimentale ai network
Le prime trasmissioni televisive risalgono al 1952, erano poche ore di programmi, solo serali.
Le trasmissioni avevano un ritmo molto lento, contenuti che oggi non interesserebbero nessuno. Uno dei programmi
più visti era Arrivi e Partenze di Mike Bongiorno, incontrava e intervistava in aeroporto personaggi conosciuti.
La programmazione ordinaria iniziò nel 1954, 6/8 ore al giorno.
Nel 1956 iniziarono i quiz Lascia o Raddoppia, sempre con Mike Bongiorno e si scoprì l'attrazione ipnotica, tutti
coloro che poterono comprarono un televisore, chi non poteva andava dal vicino, al bar o al cinema.
La TV si guardava in gruppo.
Le pubblicità iniziarono nel 1957 con il Carosello.
La svolta fondamentale si ebbe negli anni '70 con l'avvento del colore e la riduzione dei prezzi degli apparecchi.
Le reti private cominciarono a muoversi timidamente, con trasmissioni prodotte in modo artigianale, con film e
pornografia.
La qualità era molto bassa ma per lo spettatore ogni nuovo elemento era novità, quindi il benvenuto.
Nella seconda metà degli anni '70 venne introdotto lo zapping.
La TV via satellite
La trasmissione DBS è la trasmissione per mezzo di satelliti geostazionari.
I satelliti girano attorno alla terra con la stessa velocità di rotazione.
Ogni satellite è in grado di raccogliere e ritrasmettere segnali in molte emittenti televisive.
Sono canali che trasmettono in varie lingue, la maggior parte di queste possono essere ricevuti liberamente.
Le emittenti più importanti sono BBC e Euronews.
La TV via satellite è piuttosto diffusa nei paesi in cui le emittenti televisive locali sono poche e meno in quei paesi,
come l'Italia, nei quali l'offerta televisiva è molto alta.
Il Teletext e il Videotext
Il teletext è un archivio di diverse pagine di videate che l'utente può attivare tramite il telecomando, si trovano
informazioni di tutti i tipi: cronaca, orari dei treni, previsioni del tempo, viabilità, notizie sportive, ricette.
Il videotext è un vero terminale, si possono ottenere non solo servizi informativi, ma si possono svolgere diverse
operazioni, prenotazioni treni/aerei, operazioni bancarie, shopping ecc...
L'immagine e lo spettacolo
Quello televisivo è un messaggio dai contenuti complessi, si può dire che il messaggio televisivo è basato su due
elementi fondamentali:
• Immagine, ovvero l'ampia diffusione dei talk show dove non è più importante quello che si dice ma come lo
si dice, lo spettatore ricorda di più come un personaggio è vestito e come interviene. Spesso capita anche
nei telegiornali con il conduttore, o con le foto delle notizie come incidenti stradali, guerre, terremoti,
attraggono di più il pubblico;
• Spettacolo, le immagini attraenti costituiscono anche una forma di spettacolo, a volte si tenta di superare
la forza delle immagini con quella delle parole, tecnica dei politici, un dibattito pacato ed educato non attrae
pubblico.
La Pubblicità
Ogni programma è assoggettato dal controllo di Auditel, per il controllo dell'Audience, dati indispensabili. Una
trasmissione non finanziata dallo Stato può andare avanti solo grazie alle pubblicità, più la audience è alta e più si
possono ottenere pubblicità.
Anche i conduttori famosi hanno i loro sponsor, più attraggono pubblico e più sono testimonial richiesti.
I Conduttori
Sono gli anchormen, in sostanza il conduttore che caratterizza la trasmissione le da un taglio che lo spettatore può
riconoscere.
I Giornali
La carta stampata
I giornali sono tutte quelle pubblicazioni che hanno lo scopo di informare.
Oggi questo termine viene utilizzato per indicare le pubblicazioni stampate su carta.
Con la diffusione dei giornali online stanno diventando sempre meno cartacei.
• Esistono i quotidiani, pubblicati tutti i giorni;
• I bisettimanali, 2 volte a settimana;
• I settimanali;
• I quindicinali;
• Mensili;
• Bimestrali;
• Semestrali;
• Annuari.
I numeri unici sono le pubblicazioni destinate a non avere un seguito, mentre i numeri 0 sono la prova.
Nelle grandi città i quotidiani gratuiti hanno sostituito quelli a pagamento.
Da pag. 1/8, 3° Anno, da 9/19 4° Anno, da 20/29 Mass Media
Classificazione
I Quotidiani Popolari, sono giornali che attraggono i loro lettori parlando di personaggi famosi, scandali e
pettegolezzi, i grandi inserzionisti condizionano l'informazione.
I Quotidiani di Informazione e opinione, sono quelli che hanno l'obiettivo di informare in modo imparziale,
vengono anche chiamati quotidiani indipendenti, i più famosi sono il New York Times, Washington Post, The
Times, The Guardian e The Indipendent. Quelli italiani sono il Corriere della Sera e la Repubblica.
I Quotidiani di Partito, sono quelli che si dichiarano apertamente a posizioni o gruppi politici.
I Quotidiani Economici, sono quelli con contenuti legati all'economia, la lettura è destinata ai manager, dirigenti,
alcuni impiegati, in Italia è Il Sole 24 ore.
I Quotidiani Sportivi, che contengono quasi solo notizie sportive come la Gazzette dello Sport o Tuttosport.
I Quotidiani Professionali, interessano solo determinate categorie, come le pubblicazioni periodiche per i baristi,
camionisti, gestori di mense o medici.
Le agenzie di stampa raccolgono le notizie che poi verranno diffuse immediatamente via Internet, le notizie
possono indurre i giornali a mandare inviati sul campo.
La prima pagina è la presentazione al lettore, quella visibile nelle edicole, la sua impostazione è ritenuta di grande
importanza per attrarre i lettori.
Il disegno schematico prende il nome di menabò.
In alto al centro c'è la testata, il nome della pubblicazione, a fianco ci sono le manchette (termine francese) sono
piccoli riquadri contenenti annunci pubblicitari.
La notizia più importante è l'apertura.
A sinistra è posto l'articolo di fondo.
A destra c'è l'articolo di spalla.
Quasi sempre nella parte alta della prima pagina appare una fotografia riferita all'argomento di apertura.
A metà pagina compare un altro titolo riferito a una notizia ritenuta particolarmente importante: il taglio alto.
Sotto appare il taglio medio e in fondo alla pagina c'è il taglio basso.
La pagina è riempita di civette, ovvero riquadri che rimandano a notizie o articoli contenuti all'interno.
Spesso nel taglio medio o basso appare una scritta in corsivo che è il commento di un fatto di attualità.
I titoli servono ad attrarre l'attenzione sugli articoli e sui contenuti delle notizie, devono rappresentare una sintesi
attraente.
Possono assumere diverse dimensioni, tradizionalmente più grandi.
I giornali popolari tendono ad inserire titoli più grossi.
I quotidiani di informazione usano titoli neutri a contrario di quelli popolari che enfatizzano di più.
Il titolo si compone di più parti:
• L'occhiello;
• Il titolo;
• Il sommario;
• Il catenaccio.
Gli articoli sono gli scritti presentati dai titoli, non possono avere la pretesa di esaurire gli argomenti ma di
sottolineare solo alcuni aspetti.
Gli articoli dei quotidiani possono essere divisi in due grandi categorie:
• Articoli di cronaca, ovvero che raccontano fatti e riferiscono eventi. Possono essere di cronaca locale,
politica/parlamentare, sportiva, nera e rosa;
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• Commenti e Interviste, dove vengono espresse in maniera dichiarata le opinioni, l'editoriale è posto in prima
pagina come articolo di fondo e esprime l'opinione del giornale. L'elzivero è un articolo che si occupa di
eventi o problemi culturali collocato come articolo di spalla o in taglio basso. Anche i corsivi rientrano nei
commenti del giornale. Le inchieste sono articoli che affrontano gli argomenti in modo più complesso e
esauriente. Le firme hanno l'obbligo di essere registrate presso il tribunale, così da avere un diretto
responsabile. Un giornale non può insultare una persona o azienda, la persona insultata ha il diritto di poter
denunciare. Gli articoli non firmati sono attribuiti alla redazione e i commenti non firmati sono ritenuti
del direttore.
Le pagine interne sono divise in sezioni, le prime dedicate agli eventi più importanti della giornata, seguono le
notizie di cronaca nazionale, fatti esteri, spettacoli, sport, cultura, cronaca locale, lettere dei lettori, inchieste e
commenti, l'ordine varia da giornale a giornale.
Gli articoli di commento e valutazione si trovano per lo più nelle pagine centrali.
Internet
L'evoluzione
Internet è una rete informatica mondiale che unisce attraverso reti dedicate o normali.
L'accesso alla rete è permesso da apposite strutture denominate ISP che consentono di entrare nel www.
Il collegamento avviene grazie a protocolli di rete, i primi esperimenti risalgono al 1958 quando venne creata dal
Pentagono (ARPA).
Nel 1969 Vinton Cerf creò Arpanet. Questo significò il passaggio dalla LAN alla WAN fino all'attuale dimensione
mondiale.
Una volta fuori dal controllo militare cominciarono a collegarsi reti locali e regionali, successivamente
internazionali.
Nel 1972 venne creato l'Internet working group per gestire la rete.
Nel 1982 nacquero i primi server, mentre la www nacque nel 1991, nacquero i primi browser nel 1993, da quel
momento lo sviluppo di Internet è stato inarrestabile.
La peculiarità di Internet
Non è l'evoluzione di qualcosa già esistente: è qualcosa di completamente nuovo.
Le tre regole della sua unicità sono:
• Nessuno lo possiede;
• Chiunque lo può usare;
• Chiunque lo può migliorare.
Una rete in cui tutti sono in collegamento con tutti, contemporaneamente.
Tutti possono comunicare e Internet è in grado di supportare tutto: immagini, testi, video.
Il Web 1.0
I primi siti Internet che si sono creati negli anni '90 erano di informazioni, primi servizi per cittadini, proposte di
vendita e vetrine.
I limiti erano di due tipi:
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• Il primo, la memoria del computer;
• L'altro era che non si aveva idea di un linguaggio appropriato per il mezzo, si operava all'interno di una
logica che veniva definita web 1.0. L'unica interazione possibile era la possibilità di acquistare qualcosa, si
citano anche altre imprese come Expedia e altri portali che consentivano di collegarsi alla rete come Tiscali,
Libero ecc...
Con la creazione dei motori di ricerca si fece un ulteriore balzo in avanti, un modo di cercare informazioni del tutto
nuovo.
Il primo fu Aliweb, a sua volta ci fu Altavista, Excite, Google.
Il Web 2.0
Questo web è il progresso tecnologico che si è avuto negli anni, dai modem siamo passati alla banda larga e
all'ADSL una tecnologia che permette l'accesso a Internet ad alta velocità.
Un'ulteriore evoluzione è data dall'introduzione nel mercato della fibra ottica, questa fibra ottica ha la capacità di
ridurre i problemi di altri mezzi trasmissivi e presenta altri vantaggi come:
• Alta velocità di trasmissione;
• Una sicurezza superiore per quanto riguarda le intercettazioni;
• Alta resistenza elettrica e buona flessibilità.
Questi cambiamenti hanno contribuito al passaggio dal web 1.0 al web 2.0.
Termine coniato per definire un insieme di tendenze economiche, sociali, tecnologiche.
Un esempio di evoluzione è Wikipedia, un'enciclopedia online creata dagli utenti.
Il web 2.0 non è un Internet nuovo ma un nuovo modo di utilizzarlo.
I Social Network
Significa rete sociale, fino a pochi anni fa indicava solo una rete fisicamente esistente che consisteva principalmente
nell'incontrarsi e relazionarsi di persona.
Lo scopo era mettere in contatto persone che avevano interessi comuni attraverso chat personali, il primo sito con
funzionalità da social network fu SixDegrees.com, il motto era: Trova le persone che vuoi conoscere attraverso le
persone che già conosci.
Nel 1967 Stanley Milgram elaborò la teoria del mondo piccolo con un esperimento: selezionò a caso un gruppo di
residenti nel Midwest e chiese a ciascuno di mandare un pacchetto a un estraneo a diverse migliaia di chilometri di
distanza, tutti conoscevano il nome, impiego e zona ma non l'indirizzo.
Milgram si aspettava un tempo di arrivo lunghissimo, invece scoprì che i pacchi arrivavano al destinatario con soli
5/7 passaggi.
Il passaggio da una rete fisica a una virtuale non è altro che la naturale conseguenza dell'evolversi di una forma di
comunicazione.
I social, anche se di successo, rimangono comunque un fenomeno i cui risvolti psicologici e sociali non sono ancora
del tutto conosciuti, creando ulteriore spazio alla interrealtà.
In generale l'identità è la concezione che un individuo ha di se stesso come persona.
L'identità personale è composta dagli attributi specifici dell'individuo.
L'identità sociale è la rappresentazione di sè come parte del gruppo.
I social appagano anche ulteriori bisogni importanti per le persone come ad esempio il bisogno di sicurezza di
Maslow: le persone con cui si comunica non sono estranei ma amici; O il bisogno di stima o quello di
autorealizzazione, si può esprimere la parte migliore di se stessi senza che questa sia facilmente smentita.
Le opportunità sono:
• Scambio ampio di informazioni;
• Soddisfazione di molti bisogni;
• Possibilità di trovare supporto gratuitamente;
• Maggior facilità di nuove relazioni interpersonali;
• Comunicazione immediata, rapida e comoda;
• Potenziale contatto con tutto il mondo;
• Sviluppo di occasioni favorevoli per l'attività professionale.
I rischi invece sono:
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• Allontanamento dalle relazioni faccia a faccia;
• Creazione di un'identità fittizia;
• Perdita della privacy e abuso delle informazioni;
• Furto di identità;
• Vivere nell'interrealtà che può impedire di distunguere la realtà dal virtuale;
• Dipendenza;
• Analfabetismo emotivo.
I social network sono ambienti virtuali, le caratteristiche principali sono 3:
• Presenza di uno spazio virtuale;
• Possibilità di creare una lista di utenti;
• Sviluppare opportunità.
L'obiettivo principale è stabilire delle relazioni.
Le ragioni più comuni che inducono gli utenti ad aderire a un social sono:
• Socializzare;
• Condividere interessi;
• Raggiungere obiettivi comuni;
• Ricercare informazioni;
• Offrire o cercare aiuto;
• Individuare possibili risorse;
• Trovare un lavoro;
• Sviluppare il business della propria azienda.
I più conosciuti e frequentati sono:
• Facebook;
• Myspace;
• Twitter;
• Linkedin;
• Youtube;
• Care 2.
Il social commerce
L'organizzazione di acquisti di gruppo a prezzi molto scontati via Internet, come ad esempio Groupon.
I collegamenti mobili
Questi collegamenti si sono diffusi grazie alla nascita di tablet e smartphone.
Tutti possono essere collegati con tutti in continuazione in qualsiasi luogo.
La fine di Internet
Il passo successivo potrebbe essere il superamento della rete.
Si parla di un passaggio da Internet a Splinternet, chi utilizza uno smartphone o tablet può collegarsi a Internet nei
modi più tradizionali, spesso attraverso le app, così si entra in un futuro assolutamente imprevedibile.