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URBINO 12-01-2012
Antonella Scalognini
Spunto di riflessione…
Vi è mai capitato di interrompere, dare
giudizi, offrire consigli non richiesti,
minacciare, accusare, svalutare, deridere,
generalizzare, incalzare, imporre,
interpretare, di preparare un consiglio o
una risposta, mentre ancora l’altro sta
parlando, mostrando subito il vostro
repertorio di personali soluzioni…
…continuando a credere di essere buoni
ascoltatori?
Non c’è dialogo senza il
nostro impegno a
comprendere quanto l’altro ci
vuole comunicare;
ASCOLTARE
LA RISPOSTA AL MESSAGGIO
LA RICEZIONE DEL MESSAGGIO
E’ importante nella ricezione del messaggio,
facilitata da un’autentica disponibilità
affettiva, abbassare “il livello della propria
soggettività” per ascoltare realmente
l’altro.
PENSIERO
EMOZIONE
ENTRAMBI INCARNATI (IL CORPO)
PER POTERE “FARSI ESPERIENZA”
La sfida per chi intende cimentarsi
nell’ascolto empatico, profondo, attivo
è quella di accettare le proprie emozioni
difficili
Senza soffocarle
Senza agirle
Senza operare distrazioni
Senza trasformarle in modalità
iperaccudenti o dando consigli e
interpretazioni non richieste (modalità
passivo-aggressiva)
In altre parole…a volte o più…
si ascolta solo ciò che si vuole sentire (filtro)
si pensa a cosa si dirà, non concentrandosi su ciò che
sta dicendo l’interlocutore (prove)
si riferisce tutto quanto si ascolta alla propria
esperienza (identificazione)
si snobba o si accantona quanto viene detto perché
ritenuto di poca importanza (denigrazione)
si esprime accordo per ogni cosa viene detta
(accondiscendenza)
si cambia troppo rapidamente argomento mostrando
disinteresse (deviazione)
L’ELABORAZIONE DEL MESSAGGIO
SVELARE GLI IMPLICITI COMUNICATIVI
L’ascolto si deve concentrare su sei dimensioni:
- IL CONTESTO
Vediamo due esempi:
1. “Non riesco più a far fronte a tutti i miei impegni,
sbaglio spesso gli orari degli appuntamenti. Ne avrò
presi troppi…, tu cosa ne dici?”
CONTESTO: pausa di lavoro, ad una collega
CONTENUTO – la difficoltà a seguire tanti impegni
AUTORIVELAZIONE – sono frastornata e confusa
RELAZIONE – simmetrica/orizzontale
APPELLO – desidero che tu mi ascolti e mi dimostri
comprensione
2. “Possibile che quando programmiamo le date
delle riunioni ci sia sempre qualcuno di voi che ci
rimane male e poi crea un clima di insoddisfazione
sul lavoro?”
CONTESTO: posto di lavoro, durante una riunione
CONTENUTO – le date delle riunioni- clima di
insoddisfazione???.....
AUTORIVELAZIONE – sono arrabbiata e delusa?....
RELAZIONE – asimmetrica/verticale, chi parla ha
potere?....
APPELLO – desidero più collaborazione e impegno
da parte vostra?....
1 - CONTENUTO
Si tiene conto di che cosa l’altro ci
vuole informare e di che cosa
pensa in relazione all’oggetto della
comunicazione
METACOMPLEMENTARI
(l’uno chiede all’altro una relazione simmetrica ma la conferma
paradossalmente sul piano della complementarietà (“devi” essere
autonoma…!)
Nella dimensione della relazione si
cerca di rispondere alle domande: