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Comunicare vuol dire anche ascoltare in modo attivo ed empatico: vediamo come…
Nella relazione d’aiuto una corretta comunicazione interpersonale è indispensabile nel
lavoro dell’operatrice/operatore per raggiungere gli obiettivi rivolti al sostegno dell’altro.
La relazione d’aiuto si stabilisce tra una persona che è in difficoltà, una necessità o un bisogno
e, un’altra che è in grado di sostenere questa richiesta, perché dotata di conoscenze, abilità e
competenze specifiche.
Ci sono due presupposti che devono essere soddisfatti per essere in grado di aiutare
qualcuno: la capacità di restare sé stessi all’interno della relazione e anche di comprendere
empaticamente il mondo dell’altro senza restarne troppo coinvolti e senza dare giudizi.
Accettare qualcuno vuol dire creare una relazione e ciò avviene grazie a una comunicazione
interpersonale basata sull’accettazione incondizionata.
Spesso nella comunicazione quotidiana troviamo delle barriere che bloccano l’ascolto e che
devono essere evitate in un contesto professionale:
- non dare ordini o mettere in guardia l’altro sulle conseguenze del proprio comportamento;
- evitare di moralizzare il comportamento;
- non trarre facili interpretazioni o consolare;
- non usare la logica o fornire (costringere a) delle soluzioni.
La comunicazione empatica:
comprensione e ascolto attivo
L’empatia è la capacità di comprendere il mondo interiore altrui evitando i giudizi. La
comunicazione empatica è la strada che porta a questo obiettivo grazie a due tecniche: la
comprensione e l’ascolto attivo.
La comunicazione empatica non è solo una delle componenti principali della relazione
d’aiuto, ma si tratta uno strumento prezioso in qualunque ambiente di lavoro e nella sfera
sociale.
Il termine empatia deriva dal greco e fa riferimento alla capacità di vedere il mondo attraverso
gli occhi di un’altra persona. Chi è empatico riesce a comprendere il mondo interiore dell’altro
(affetti, pensieri, emozioni, ecc.) senza però farli propri. La comunicazione empatica è
un’attitudine che si possiede spontaneamente o si può acquisire grazie a percorsi formativi.
Ciò che si apprende è il modo di aprirsi verso il prossimo evitando errori che chiudono la
comunicazione. Gli elementi chiave della comunicazione empatica sono la comprensione e
l’ascolto attivo.
L’ascolto attivo è tipico di chi evita i blocchi della comunicazione per favorire l’empatia.
Vediamo quali sono le caratteristiche di questi blocchi:
• atteggiamento indagatore più attento ai particolari di ciò che è accaduto;
• imposizione di soluzioni in base alla propria esperienza. Chi offre facili soluzioni ai problemi
altrui spesso poi si offende se non viene ascoltato;
• frasi consolatorie generaliste che non tengono conto della specificità della situazione;
• espressione di giudizi personali su cosa sia accaduto.