MODULO 4
LEZIONE 19
L'importanza del linguaggo nelle relazoni
La comunicazione con noi stessi costituisce una premessa indispensabile per comunicare
meglio con gli altri. Spesso tendiamo a proiettare sull'altro alcuni conflitti personali,
provocando blocchi della comunicazione con l'altro e facendo degenerare le relazioni.
Ecco cinque modi per evitarlo:
• non focalizzarsi sul problema
• non catastrofizzare
• non aspettarsi il peggio
• evitare di pensare per stereotipi
• evitare doverizzazioni
1
Presentare il tipo di conversazione che vogliamo sostenere e verificare che l'altro sia
disponibile offre dei vantaggi:
• diamo la possibilità di accettare o rifiutare l'invito e quindi se partecipa lo farà con
motivazione
• capire in anticipo l'obiettiva della conversazione aiuta l'altro a comprenderla meglio.
• dare la possibilità di prepararsi psicologicamente a ciò che verrà detto
• aiutare a comprendere il ruolo che vogliamo che assuma
I problemi di relazione
In ogni relazione entrano inevitabilmente in gioco le differente tra due individualità e questo
porta problemi.
Si sente il bisogno di trovare un “capro espiatorio”, ma questo risulta poco utile e alimenta il
conflitto e crea disagio, ciononostante lo facciamo molto più spesso di quanto crediamo.
Mentalmente siamo programmati a reagite secondo determinate modalià.
Queste strategie ci sono talmente connaturate che tendiamo a considerarle delle risposte
naturali e spontanee.
Per poterle mettere in discussione e sostituirle con altre modalità più funzionali dobbiamo
riprogrammare le nostre reazioni alle situazioni relazionali tese e difficili ed apprendere nuovi
modi di stare insieme e di comunicare. Dobbiamo cambiare il nostro modo di affrontare i
problemi.
Bisogna considerare ogni problema com il risultato collettivo del rapporto e non come
qualcosa che dipende da un singolo individuo.
2
LEZIONE 20
Le tipologie di pensiero
Esistono varie tipologie di pensiero:
• Il pensiero logico o razionale, detto anche operatorio rappresenta la capacità di
procedere attraverso operazioni mentali astratte.
• Il pensiero produttivo ci aiuta in ogni situazione vissuta come problematica attraverso
un'attività di ragionamento che produce una conoscenza nuova.
La ristrutturazione del campo cognitivo e dunque il processo di soluzione del problema
viene indicata con il termine di “insight”.
Il problem solving (risolvere un problema significa trovare la strada per passare dallo
stato o disposizione iniziale a quello finale o meta da raggiungere) secondo la
psicologia cognitivista si suddivide in 3 fasi principali: lo stato iniziale, le mete e il set
o insieme di operazioni intraprese per raggiungere la soluzione.
• Il pensiero quotidiano si definisce tale perché entra in gioco in moltissime situazioni
quotidiane, le situazioni sono quelle in cui è difficile dare un giudizio ponderato.
Il pensiero razionale propone solo e sempre soluzioni sufficientemente motivate,
realiste e attuabili per affrontare il problema.
Per colmare il vuoto tra dati di partenza e conclusioni, spesso facciamo riferimento a
ricordi personali che si presentano alla nostra mente.
Le conclusioni sono accettate e asserite con convinzione anche se è impossibile
dimostrarne la validità.
La maggiore difficoltà sta nell'utilizzo di concetti e materiali di tipo astratto: con
problemi logici tratti dal mondo reale la prestazione migliora decisamente.
Noi tutti cerchiamo inconsapevolmente delle conferme all'ipotesi di partenza e non
delle disconferme procedendo secondo un metodo definito verificazionista.
3
Questa tendenza è il frutto dell'economizzazione degli sforzi nella ricerca della
soluzione di un problema.
La schematicità di questo tipo di comportamento tende nel tempo ad automatizzarsi.
• Il pensiero infantile: chi usa questa forma di pensiero tende a prediligere solo il suo
punto di vista.
• Il pensiero primitivo: è simile al pensiero infantile: magico e animistico.
• Il pensiero onirico: fa largo uso di simboli, allegorie, metafore, allusioni. Il contenuto
può essere manifesto (la realizzazione di un desiderio), latente, mascherato,
condensato (se la censura entra in azione).
• Il pensiero prevenuto: chi tende ad utilizzare questo tipo di pensiero è spesso vittima di
pregiudizi, false credenze o stereotipi, che rendono rigido il funzionamento intellettivo.
Questa forma di pensiero prevede una grossa componente affettiva-irrazionale e
ricorre frequentemente ad affermazioni di tipo regressivo-difensivo.
Il pregiudizio non è una generalizzazione errata, ma è una falsa operazione deduttiva:
riesce a trovare sempre conferma perché è basata su un circolo vizioso.
Il pensiero prevenuto è costituito da una credenza (il carattere della credenza è
espresso da uno stereotipo) e da un oggetto al quale la credenza si applica.
Il limite del pensiero prevenuto è la rigidità: la credenza non si modifica di fronte alle
esperienze contrarie e la conoscenza appare completa e definitiva.
Esiste una bipolarità tipica: all'antipatia verso un'altra collettività corrisponde una
simpatia per la propria.
4
LEZIONE 21
Le Teorie Psicologiche Naives sono una parte molto ampia delle nostre teorie sul mondo e
guidano le relazioni sociali e il rapporto con se stessi e possono farlo in modo più o meno
efficace.
Sono vere e proprie teorie della mente che si formano nei primi anni di vita e dipendono
dall'influenza dell'ambiente culturale e del patrimonio genetico.
Costituiscono una filosofia personale costruita su una struttura reticolare e/o gerarchica di
credenze che filtra la realtà sia sotto il profilo esistenziale/valutativo, sia sotto quello
epistemico.
La psicologia ingenua naives appartiene al campo della metacognizione ed è un termine con il
quale Clark ha indicato lo studio della facoltà umana di riconoscere, comprendere ed
interpretare gli stat d'animo propri e altrui, allo scopo di spiegare e prevedere il
comportamento normale e patologico.
5
Le teorie sulla sofferenza e sulla cura hanno caratteristiche:
• gradi di modificabilità (cause biologiche o psicologiche)
• coerenza delle teorie (coerenza interna e coerenza tra teoria della sofferenza e teoria
della cura)
• superficialità (costruite rapidamente in situazioni d'emergenza per incrementare la
capacità di previsione e fronteggiamento)
Le teorie psicologiche naives non sono principalmente implicate nella genesi della malattia,
possono restare inapplicate o silenti per lungo tempo, sono spesso inefficaci e hanno un ruolo
importante nel mantenimento della seofferenza.
6
Il Naif Ideas Survey
Strumento d'analisi delle teorie psicologiche naives è il Naif Idea Survey, composto di due
liste di credenze relative alle cause della sofferenza e al come si può guarire.
L'intervistato esprime per ogni affermazione una valutazione su una scala che va dal
fortemente d'accordo a fortemente in disaccordo.
Le sue variabili:
• cause esterne impersonali (sfortuna, segno zodiacale, influssi degli astri)
• cause relazionali (mancanza di sostegno e affetto, conflitti con altre persone)
• cause cognitivo-comportamentali (rigidità delle regole a cui mi attengo, modo di
valutare ciò che accade)
• cause relative al funzionamento biochimico del cervello e al malfunzionamento del
sistema nervoso
• cause relative alla propria incapacità (mia mancanza di capacità, scarsa fiducia in me
stesso)