Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Scienze Infermieristiche
Le alterazioni dell’emostasi
A.A. 2009-2010
L’EMOSTASI è un processo fisiologico
che l’organismo mette in atto per
evitare perdite di sangue.
Endotelio
Proteine Piastrine
plasmatiche
Hemostatic Plug Formation
PRIMARY
AGGREGATION
Platelet Clotting
aggregation
Hemostatic
clot
SECONDARY Fibrin
COAGULATION Thrombin
Piastrinopatie Piastrinopatie
- Tromboastenia di Glanzman - In corso di nefropatie
- Difetti dello storage-pool - In corso di epatopatie
- Sindrome di Bernard-Soulier - In corso di cardiopatie
- Malattia di von Willebrand - Da farmaci (ac. acetilsalicilico
e altri antinfiammatori)
- Difetti aspirino-simili
EMOSTASI
Procoagulant Anticoagulant
Factors Factors • Prostaciclina
• PAF • Trombomodulina
• Tromboplastina • Adenosina
• Fattori della • Molec. eparino-
coagulazione simili
• vWF • ADP-asi
• PAI-1 • t-PA
• Endotelina • Urochinasi
• Ossido nitrico
Fibrina instabile
+
Fattore XIII
FIBRINA STABILE
Le reazioni della
Vecchia e nuova teoria coagulazione
della coagulazione coinvolgono una
serie di proteine
presenti nel sangue
sotto forma di
proenzimi inattivi
(fattori della
coagulazione) e
consistono
essenzialmente nella
trasformazione
consecutiva o a
catena (“cascata
coagulatoria”) di
ognuno dei
precursori in enzima
attivo.
• Meccanismi aspecifici:
a) Flusso ematico
b) Adsorbimento della trombina sulla fibrina
c) Sistema reticolo-endoteliale
• Meccanismi di autocontrollo:
Inibiz. della protrombinasi da parte dei peptidi di
attivazione della protrombina
• Meccanismi specifici:
INIBITORI FISIOLOGICI DELLA COAGULAZIONE
Inibitori fisiologici della coagulazione
Denominazione Principale Emivita Conc. Principale funzione
luogo di plasm.
sintesi (µg/mL)
Antitrombina (AT) Fegato 65 150 Inibizione IIa e Xa
Caratteristiche: Caratteristiche:
Friabili, variegati, aderenti almeno in Umidi, lucidi, lisci, di
parte alla superficie vasale
Spesso con irregolarità della superficie colorito rossastro
che appare rugosa (strie di Zahn). Ben staccabili dalla parete
Specifica organizzazione strutturale vasale (perché non vi aderiscono)
(gli elementi cellulari del sangue sono
presenti in proporzione variabile perché Mancanza di una struttura
il loro accumulo è in parte selettivo,
dipendendo dalle modalità di organizzata
formazione e di accrescimento del
trombo stesso)
Trombi arteriosi Trombi venosi
(bianchi) (rossi)
• Aderenti ad una superficie • Si formano quasi sempre su
endoteliale lesa, spesso per superfici endoteliali integre di
vene degli arti inferiori e,
lesioni aterosclerotiche molto più raramente , di altre
• Sono costituiti inizialmente sedi, come il bacino
da piastrine, che aderiscono
alla parete vascolare • Sono quasi sempre di tipo
occludente, hanno maggiore
modificata e tendono ad consistenza rispetto ai trombi
aggregare tra di loro. arteriosi
• Quasi contemporaneamente
l’attivazione del sistema • Sono formati da strati
della coagulazione porta alla sovrapposti di fibrina con un
elevato contenuto di eritrociti
formazione dei primi
filamenti di fibrina, che
danno poi luogo ad un fitto
reticolo.
Differenze tra trombosi arteriose e
trombosi venose
T. arteriose T. venose
• Il trombo si sviluppa • Il trombo si forma su
su una parete una parete vascolare
vascolare gravemente apparentemente
lesa integra
• Il trombo è costituito
principalmente da • Il trombo è costituito
piastrine con un fine principalmente da
reticolo di fibrina fibrina e da eritrociti
• Il trombo può formarsi • Il trombo si forma
anche in presenza di spesso in
una normale velocità conseguenza di un
di flusso rallentamento del
flusso ematico
Meccanismi patogenetici
della trombosi
Nel 1856 Virchow riassunse i fattori patogenetici
essenziali della trombogenesi
in tre punti (triade di Virchow):
Proteine plasmatiche
Eritrociti
Leucociti
Piastrine
Sistema della coagulazione
Sistema della fibrinolisi
• Policitemia vera
• Emorragie
• Anemie emolitiche
• Malattie infettive acute
• Tubercolosi
Trombocitosi reattive • Decorso postoperatorio
• Cirrosi epatica
• Colite ulcerosa
• Vasculiti
• Artrite reumatoide
Viscositàà ematica
Viscosit
Incremento della viscosità
ematica
Aumento immediato delle
resistenze periferiche
Alterazioni
Diminuzione della portata
a carico
cardiaca e della velocità del
degli eritrociti flusso ematico (max capillari
e di alcune e distretto venoso)
proteine Maggior contatto tra le
plasmatiche piastrine, gli eritrociti e il
fibrinogeno
Ostacolo alla diluizione e
all’allontanamento dei fattori
attivati della coagulazione
(Xa e IIa)
Cause di incremento della viscosità ematica
– Fibrinogeno
– Fattore VII
– Fattore VIII
– FvW
Fibrinogeno e trombosi
Una iperfibrinogenemia spiccata costituisce una
condizione protrombotica, non tanto per
l’aumentata concentrazione in sé bensì perché il
fibrinogeno è una proteina ad elevato PM che
interviene nella regolazione della viscosità ematica
Esistono poi condizioni di disfibrinogenemia congenite
nelle quali anomalie molecolari rendono la proteina
abnormemente sensibile all’azione della trombina
e, di conseguenza, più facilmente convertibile in
fibrina.
Trombofilia
• Malignancies
• Pregnancy, puerperium
• Use of oral contraceptive, hormon replacement therapy
• Nephrotic syndrome
• Myeloproliferative disorders
• Hyperdislipidemia
• Pancreathic Diabetes
• Arterial hypertension
• Atherosclerosis
• Venous stasis
• Post-operative course ...
• Anticorpi antifosfolipidi(lac.anticardiolipina anti-beta-2
glicoproteina I
Tests to perform in case of suspected primary
thrombofilia
Venous Thrombofilia Arterial Thrombofilia
• Antithrombin • Fibrinogen
• Protein C • Factor VII
• Protein S • Homocysteine
• aPC Resistance • Antiphospholipid
• Homocysteine Antibodies
• G20210A mutation • (Leiden f. V)
• Antiphospholipid
Antibodies
• FVIII
MAA2
Valutazione del rischio trombotico
• Test globali
• Tempo di Trombina
• Fibrinogeno