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01|Il Congresso di Vienna e la Santa alleanza

Il Congresso di Vienna si apr ufficialmente il 1 novembre 1814 e vide


la partecipazione delle delegazioni di tutti gli Stati, grandi e piccoli,
dEuropa.

Le decisioni pi importanti furono per il risultato degli accordi


raggiunti tra i rappresentanti delle quattro principali potenze il
cancelliere austriaco Metternich, lo zar di Russia Alessandro I, il
ministro degli Esteri inglese Castelreagh, il ministro degli Esteri
prussiano Hardenberg cui si aggiunse labile ministro degli Esteri
francese Talleyrand, che fu in grado di far valere anche per i Borbone di
Francia il principio di legittimit, in base al quale dovevano essere
restaurati i diritti legittimi violati dalla rivoluzione.

Latto finale del consesso, datato 9 giugno 1815, ridisegn la carta


geografica europea alla ricerca di un rapporto di forze bilanciato tra i
vari Stati del Vecchio Continente, senza tenere in alcun conto del
Alessandro I di Russia, Francesco I d'
principio di nazionalit e della volont dei popoli.
Austria, Federico Guglielmo III di Prussia
Per quel che riguarda lItalia, il nuovo assetto fece registrare la
stringono il patto della Santa Alleanza
scomparsa delle vecchie repubbliche di Genova e Venezia e un netto
rafforzamento dellAustria che, oltre a tornare in possesso dello Stato di Milano, divenne padrona dei territori
lombardi (Bergamo e Brescia) e veneti gi appartenuti alla Serenissima, della Valtellina e del Trentino,
organizzandoli nel Regno del Lombardo-Veneto.

Il Congresso di Vienna. Seduta dei plenipotenziari delle otto potenze firmatarie del trattato di Parigi - stampa - da
un dipinto di J.-B. Isabey - Museo del Risorgimento - Milano

Altri tre Stati italiani furono poi affidati a principi asburgici: il Granducato di Toscana ritorn a Ferdinando III di
Lorena, fratello minore dellimperatore Francesco I; il Ducato di Parma e Piacenza fu assegnato a Maria Luigia,
ex imperatrice dei francesi e figlia dellimperatore dAustria (con la clausola che alla sua morte il Ducato fosse
retrocesso ai Borboni di Parma, entrati provvisoriamente in possesso dellex Repubblica di Lucca, trasformata in
Ducato); il Ducato di Modena e Reggio venne attribuito a Francesco IV dAustria-Este.

LAustria ottenne inoltre il diritto di presidiare militarmente le cittadelle di Piacenza, nel Ducato di Parma, e di
Ferrara e Comacchio, nello Stato pontificio, restaurato sotto Pio VII.

Anche il Meridione entr nellorbita austriaca grazie al trattato di alleanza difensiva firmato con Ferdinando IV di
Borbone, ritornato sul trono del Regno meridionale con il titolo di re delle Due Sicilie e il nome di Ferdinando I.

In una posizione di relativa autonomia rest invece il sabaudo Regno di Sardegna, ingrandito per lacquisizione
dellex Repubblica di Genova e tornato a Vittorio Emanuele I; per linteressamento dello zar Alessandro I fu in
ogni caso riconosciuto ai Savoia il diritto di affidare la successione ai Savoia-Carignano nel caso quasi certo di
estinzione del ramo primogenito.

Nel tentativo di garantire gli equilibri interni e internazionali stabiliti a Vienna, lo zar Alessandro I propose la
creazione di una Santa alleanza che avrebbe impegnato i sovrani a fondare la loro politica estera sui principi della
giustizia, della carit cristiana e della pace e a prestarsi vicendevole aiuto in ogni caso e circostanza.

Sottoscritto da
Austria, Russia e
Prussia e da Stati
minori, ma non
dallInghilterra, il
26 settembre 1815,
questo trattato
precedette di quasi
due mesi la
Quadruplice
alleanza che,
conclusa tra
Inghilterra,
Austria, Prussia e
Russia in funzione
antifrancese,
impegn le potenze
vincitrici a
consultarsi ogni
volta fosse messo in
discussione
lequilibrio
europeo.
Da un atlante del XIX secolo: Europe after the Congress of Vienna. Neele sculpt., 352 Strand, London.
Le due alleanze Drawn & engraved for Thomson's New general atlas - 1816
diedero cos origine
alla cosiddetta politica dei congressi, riunioni annuali tra i vari Stati europei che permisero a Metternich di
definire il principio dellintervento allinterno di paesi interessati da movimenti rivoluzionari e di agire per
conservare lordine politico-sociale restaurato nel 1815.

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