Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
6
PAOLA SUPINO MARTINI
1.6
una ad una le singole parole, quanto articolando e modulando la voce secondo il significato di una
sequenza di parole.
Quanto allindagine sulla scrittura dei rogatari di documenti privati, circoscriviamo la ricerca al territorio
lombardo e campano. Alcune caratteristiche sono comune ad entrambe le realt:
- Lo stato laicale dei rogatari;
- Una diversa situazione grafico-culturale tra rogatari delle citt e quelli dei centri minori;
- Una sensibilit nei confronti della leggibilit limitata a pochi rappresentanti;
- Una variazione nellofferta di leggibilit correlata spesso con la qualifica dei richiedenti della
documentazione scritta.
La corsiva nuova presenta nel milanese del IX secolo esecuzioni di vario livello (il pi alto a Milano, Pavia e
Brescia, con luso di ausili minimi alla leggibilit, quali spazi bianchi separatori del protocollo dal testo o
littera notabilior). Che la separazione delle parole con piccoli spazi non costituisse un consapevole obiettivo
certo, mentre non sappiamo in che modo taluni rogatari acquisissero rispetto ad altri una migliore,
ancorch omogenea, educazione grafica: alcuni rogatari rimasero immuni da ogni influenza morfologica
della nuova leggibilissima libraria.
Per quanto riguarda il salernitano, una offerta di leggibilit proviene da quei rogatari che usano, tra terzo e
ultimo decennio del IX secolo, una cancelleresca di tipo beneventano o, ad alti livelli di esecuzione, una
corsiva beneventana (partizione del documento con spazi e interpunzione, ricorso a litterae notabiliores).
Diversamente da quanto accaduto nel milanese, qui non sembra essersi verificata unirrimediabile frattura
tra leducazione grafica dei laici addetti alla documentazione e quella dei copisti di libri: la cancelleresca
adottata nel Palatium salernitano era sostanzialmente analoga a quella della cancelleria beneventana.
In conclusione:
1. La separazione delle parole con spazi non rispondeva ad un requisito di leggibilit nel periodo e nei
territori considerati;
2. Il cambio grafico della carolina non riguard tale aspetto e costitu forse lespressione non di
unesigenza nuova di migliore leggibilit e calligraficit, ma di un complesso processo di
unificazione e normalizzazione della scrittura.
3. Il IX secolo, a prescindere dalladozione della carolina, comport una scrittura dei libri soprattutto
ma non solo- sempre pi funzionale alla lettura, grazie ad un ampio ricorso ad un sistema di
aggregazione di parole per unit di significato, separate da spazi bianchi e segni di interpunzione.