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Equazione di Van Deemter

le scale hanno ordini di grandezza diversi:


precisamente, l'altezza del piatto teorico
molto minore in HPLC o in SFC rispetto alla
gascromatografia (GC);
le curve presentano un andamento molto
simile, che pu far pensare a una iperbole o
anche a una parabola.

H=f()
Y=a+

Metodologie
Speciali
in
Analisi
Farmaceutica
AA 2002/03

b
+cx
x

Y=a

b
Y= x

Y=cx

B
H=A+  +C
1

B
H=A+  +C
Nelle colonne impaccate A associato ai percorsi multipli

A=2Odp

O una costante associata alla granulometria (diametro e


distribuzione) e all'impaccamento della colonna, dp il diametro
medio delle particelle del riempimento.

In GC capillare il termine trascurabile in LC capillare non rilevante!

B=2JDM Il parametro B associato alla diffusione molecolare longitudinale

il fattore di tortuosit (o di ostruzione), che dipende


dall'impaccamento della colonna (vale a dire dalla geometria degli
spazi disponibili per la fase mobile) DM il coefficiente di
diffusione del solvente nella fase mobile.

B
H=A+  +C
Il parametro C associato alla resistenza al trasferimento di massa
C=CS+CM

CS =

qkd2f
(1+k)2DS

C: contributo del trasferimento di massa nella fase


stazionaria (CS) e in quella mobile (CM).

q una costante che tiene conto della non uniformit


della fase stazionaria e dipende dalla diversa geometria
dei pori del materiale di supporto della fase stazionaria

k il fattore di ritenzione
df lo spessore massimo della fase stazionaria
DS il coefficiente di diffusione della sostanza eluita
nella fase stazionaria.

CM =

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Zd2p
DM

Z una costante che dipende dal tipo di


impaccamento e dalla geometria della colonna
In GC DM grande e il termine in C trascurabile
3
Invece in HPLC determinante!!

B
H=A+  +(CS+CM)

2JDM
H= 2Odp +
+


qkd2f
(1+k)2DS

Zd2p
DM

Ottimizzazione dei parametri operativi


per il miglioramento dell'efficienza
Principali parametri operativi su cui intervenire:
velocit
caratteristiche fsiche della FM
pressione della FM;
diametro delle particelle della FS (o del supporto)
impaccamento della FS;
temperatura e geometria della colonna.
Velocit della fase mobile

Hmin=A+2 BC

opt=

B
C

I valori di A, B e C si ricavano sperimentalmente:


N=5.545

tR
wh

Per tre valori di u

H= L
N

B
H=A+  +C
Sistema di 3 eq in 3 incognite
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Caratteristiche fisiche della fase mobile


In GC il termine B incide sensibilmente su H e quindi, se si vuole
ridurre la diffusione molecolare (ovvero il coefficiente Dm), la
fase mobile gassosa deve avere una elevata densit. In LC si
presenta il problema opposto, perch il basso valore di Dm rende
praticamente nullo il termine B, ma fa aumentare il termine CM,
per cui consigliabile usare eluenti a bassa viscosit.
Pressione della fase mobile
Il controllo della pressione di ingresso della fase mobile (da cui
dipende la stabilit del flusso) essenziale per assicurare
un'adeguata riproducibilit di analisi. In GC su colonne impaccate
la caduta di pressione fra l'ingresso e l'uscita della colonna pu
essere calcolata mediante la relazione:
'P=

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KL
B0

K la viscosit della fase mobile (che deve


essere bassa)
L la lunghezza della colonna
B0 la permeabilit specifica cromatografica

In GC e LC capillare il 'P trascurabile!

Diametro delle particelle della fase stazionaria (o del supporto)


Quasi tutti i termini della Van Deemter suggeriscono l'uso di
una granulometria ridotta e uniforme ma potrebbe venir meno
la permeabilit B0 !
Impaccamento della fase stazionaria
E talmente determinante che si preferisce luso di colonne preimpaccate
Fase stazionaria liquida
Quando si lavora con fasi stazionarie liquide depositate su
supporto solido granulare, il liquido prescelto deve essere
poco viscoso e deve formare un film molto sottile
Temperatura della colonna
H=a+

b
+ cT
T

Geometria della colonna


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In genere diminuendo il diametro della colonna migliora lefficienza7

Risoluzione
RS, Indica il grado di separazione dei picchi ottenuti al rilevatore di
un sistema cromatografico

RS=

tR2-tR1
wb1+wb2

2 (tR2-tR1)
RS=
wb1+wb2

2
Espressa in funzione della deviazione standard di ciascun picco diventa:

RS=

(tR2-tR1)
2 (Vb1+Vb2)

Nel caso (reale) di picchi asimmetrici

RS=

2 (tR2-tR1)
a+b

Se RS=0.8 la sovrapposizione del 2%


Se RS=1.5 la sovrapposizione del 0.3%

Utilizzando la larghezza del picco a met altezza wh si ha:


Rh=1.699RS

La risoluzione pu essere messa in relazione al numero dei piatti teorici


N, alla selettivit D e al fattore di ritenzione k.

1
RS=
4

N2

D-1
D

k2
1-k2

Ottimizzazione della risoluzione:


Scegliere una colonna con un numero di piatti elevato
Ottimizzare il fattore di ritenzione modificando la fase
stazionaria e la mobile (1.5-5)
Variare la temperatura (D e k f(T))
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In GC N talmente grande che ci si pu


permettere di lavorare con Dpiccolo

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Effetto della selettivit,


dell'efficienza e del
fattore di ritenzione
sulla risoluzione

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(a) Selettivit ed efficienza insufficienti: i picchi dei componenti A e B si


sovrappongono, (b) Se si migliora l'efficienza (per esempio facendo
aumentare N, semplicemente allungando la colonna), la risoluzione diventa
accettabile: le basi dei picchi si restringono e i picchi risultano nettamente
separati, (c) Se si migliora la selettivit (per esempio cambiando la fase
stazionaria), si ottiene una buona risoluzione: i tempi di ritenzione dei due
componenti cambiano e i picchi sono separati. (d) Nonostante la colonna
abbia una buona efficienza, la risoluzione insoddisfacente a causa del
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basso valore di k. Per migliorare la risoluzione, pu essere sufficiente
iniettare
una
minore
quantit
di
miscela.

I vari parametri cromatografici (D, KC, k, N) possono essere modificati


anche in corsa

in GC, anzich lavorare in condizioni isoterme, si pu effettuare una


programmazione di temperatura;
in HPLC, dove la temperatura non ha effetti di grande rilevanza,
anzich lavorare in condizioni isocratiche, si pu effettuare una
programmazione di polarit dell'eluente (Gradiente di polarit)
in SFC, si pu agire sia sulla temperatura sia sulla composizione
dell'eluente e anche sulla pressione del fluido supercritico.

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Tempi di lavoro
Se RS>1 si ottiene una buona separazione, ma
importante minimizzare i tempi di ritenzione

tM=

L


NH
tR=  (1+k)

tR=16RS2

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L=NH

tR=tM(1+k)

N=16RS2

D
D-1

D
D-1

(1-k)
k2

1-k
k

H


Il tempo di ritenzione dipende da molti fattori, per


ridurre i tempi di lavoro bisogna intervenire su essi

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tR=16RS

D
D-1

(1-k)
k2

H


Il tempo di ritenzione dipende da molti fattori, per


ridurre i tempi di lavoro bisogna intervenire su essi
RS deve essere compreso tra 1 e 1.5
D
D-1

Per minimizzare
in ogni caso >1

bisogna tenere la selettivit a valori elevati,

(1-k)
Il termine
assume il minimo per k=2, sono accettabili
2
k
valori compresi tra 1.5 e 3

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