Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Modulo 2
Dimensionamento di una rete di distribuzione
di fluidi
Perdite di carico
Cavitazione
Dispersioni termiche
2/51
Perdite di carico
Equazione di Darcy-Weisbach per il calcolo delle perdite distribuite lungo un condotto:
3/51
Perdite di carico
Arpa di Nikuradse
4/51
Perdite di carico
Diagramma per il calcolo della scabrezza
relativa media dei seguenti materiali:
Tratto da:
A. Cocchi, ‘‘ Termofisica per ingegneri’’,
Ed. Libreria Editoriale Petroni 1974, pag. 375-376
5/51
Perdite di carico
Esistono comunque alcune espressioni che con diverso grado di approssimazione
descrivono l’andamento di λ:
64
Per regime laminare: λ=
Re
1 2
Oppure per l’intero campo: λ= ⩝ Re
2 log Re λ−0,8
6/51
Perdite di carico
In caso di fluidi incomprimibili, le perdite di carico si esprimono come:
l v2 l 16 Q2 8 λQ2 l 𝜌
Δp = λ 𝜌=λ 𝜌=
D2 D 2 π2 D4 π2 D5
v πD2 4Q
essendo Q= → v=
4 π D2
l v2 l 16 G2 𝜌m 8 λG2 l
Δp = λ 𝜌 =λ =
D2 m D 2 π2 D4 𝜌m 2 π2 𝜌m D5
v πD2 4G
essendo: G = 𝜌m , 𝜌m = densità media → v=
4 𝜌m π D2
Facendo riferimento alla densità media 𝜌m , ovvero se sono note la densità iniziale e
finale del trasporto, il diametro del condotto rimane l’unica variabile da cui dipendono
le perdite di carico, essendo la portata un dato di progetto.
7/51
Perdite di carico
Calcolo delle perdite di carico concentrate lungo un condotto
Valori indicativi per il coefficiente ξ:
In questo caso, per analogia a quello delle
perdite distribuite, si utilizza un coefficiente di
perdita di carico ξ che lega la caduta di
pressione al quadrato della velocità del fluido.
𝚫𝐩 𝐯𝟐
=ξ
𝝆 𝟐
8/51
Perdite di carico
Lunghezza equivalente
𝚫𝐩 𝐯𝟐 𝚫𝐩 𝐥𝐞𝐪 𝐯 𝟐
=ξ oppure =𝛌
𝝆 𝟐 𝝆 𝐃 𝟐
9/51
Perdite di carico
10/51
Agenda
Perdite di carico
Cavitazione
Dispersioni termiche
11/51
Cavitazione
La cavitazione è un fenomeno che consistente nella formazione di bolle di vapore (’’cavità’’) a seguito
dell’abbassamento locale della pressione sino a raggiungere la tensione di vapore.
Il collasso delle bolle da cavitazione sulla girante della pompa, genera un urto meccanico molto intenso
e provoca una notevole perdita di efficienza, emissione di rumore e danneggiamento dei componenti.
Si vuole quindi evitare di raggiungere la pressione di saturazione prima dell’imbocco della girante.
12/51
Cavitazione
Si ha pertanto all’ingresso della girante una depressione tanto più
elevata, quanto più elevati sono: il dislivello, le perdite, l’energia
cinetica del liquido. La pressione p del liquido non deve
abbassarsi sotto il valore ps (pressione di saturazione).
pa 1 + c ps C2
− − g h − Rc > Ra +
𝜌 𝜌 2
dove c è un coefficiente di sicurezza (circa 0,3÷0,5).
A sinistra appaiono solo termini dipendenti dall’impianto, mentre a
destra quelli dipendenti dalla pompa. L’impiantista sa a che quota
installa la pompa (quindi conosce pa), a che temperatura lavora (e
quindi ps), il dislivello che deve vincere h, la portata Q e le
caratteristiche della condotta (e quindi Rc). Non conosce invece il
termine:
C2 C2
Ra + NPSH = (R a + )/g
2 2
che prende il nome di indice di cavitazione o NPSH (Net Positive Suction Head) e lo chiede al costruttore
della pompa.
13/51
Catalogo di una pompa
Cavitazione
14/51
Cavitazione
NPSH
Trascurando la pressione di saturazione e le perdite
nel condotto si ha:
pa
− h > NPSH [m]
𝜌g
Esempi:
1) Q = 100 m3/h NPSH ≃ 3 m
Posso installare la pompa a non più di 7 metri
d’altezza dal pelo libero del bacino da cui sto
pescando. Infatti:
pa 101300
h< − NPSH = −3≃7m
𝜌g 1000 ∙ 9,81
15/51
Cavitazione
Caratteristica della pompa centrifuga e variazione
del numero di giri
16/51
Agenda
Perdite di carico
Cavitazione
Dispersioni termiche
17/51
Dimensionamento di una rete di distribuzione di fluidi
Dimensionamento di una rete idrica con metodo del ramo principale
Dati di progetto:
– Portata richiesta dall’utenza
– Assonometrico e P&I della rete di distribuzione
(lunghezza, curve, valvole, …)
Obiettivi: F = filtro
P = pompa
– Scegliere la pompa e il motore elettrico. VM = valvola manuale di intercettazione
– Determinare le perdite di carico della condotta, VNR = valvola di non ritorno
la conseguente velocità dell’acqua, ovvero il
diametro della tubazione.
Il criterio per determinare la velocità all’interno dei condotti è quello riferito all’economicità
dell’intero impianto: a velocità piccole corrispondono tubi grandi e perdite di carico piccole (e
cioè tubazioni costose, pompa e motore elettrico più economici, consumo di energia elettrica
minore); viceversa a grandi velocità corrispondono tubazioni più piccole e maggiori perdite di
carico. Valutando l’andamento di questi parametri al variare della velocità si individuano quindi
le condizioni economicamente ottimali.
18/51
Dimensionamento di una rete di distribuzione di fluidi
Perdite di carico distribuite:
∆pd 𝜌 v2 Pa
R= = λD 2 (perdita di carico distribuita per unità di lunghezza)
𝑙 m
19/51
Dimensionamento di una rete di distribuzione di fluidi
Potenza elettrica assorbita. Sono possibili due casi:
1. Fluido incomprimibile:
∆ptot ∙ Q
P= [kW] → Si sceglie il motore elettrico commerciale di taglia immediatamente superiore.
η
η = ηpompa ∙ ηmeccanico ∙ ηmotore elettrico ∙ ηausiliari (rendimento totale)
Dove ∆ptot è la perdita di carico totale [kPa] e Q è la portata volumetrica elaborata [m3/s].
2. Fluido comprimibile:
2
1 𝑣𝑑𝑝 ∙ 𝐺
P= [kW] → Si sceglie il motore elettrico commerciale di taglia immediatamente superiore.
η
η = ηmeccanico ∙ ηmotore elettrico ∙ ηausiliari (rendimento totale)
2
Dove 1 e 2 sono gli stati reali di inizio e fine compressione, 1 𝑣𝑑𝑝 è la perdita di carico (dall’equazione
energetica del moto dei fluidi) [kJ/kg] e G è la portata in massa elaborata [kg/s].
Nel caso di fluido comprimibile, dunque, la potenza elettrica assorbita è strettamente legata al tipo di
compressore, di fluido elaborato e di trasformazione termodinamica realizzata.
20/51
Dimensionamento di una rete di distribuzione di fluidi
Dimensionamento economico:
Si sceglie la velocità di attraversamento delle tubazioni in maniera tale da minimizzare il costo
totale annuo dell’impianto. Questo è dato dai costi fissi di investimento ammortizzabili
moltiplicati per il tasso di ammortamento (anche se l’esborso avviene subito, il costo va ripartito
sui diversi anni e quindi, moltiplicando i costi per t, si ricavano i costi relativi all’esercizio
corrente) sommati al costo dell’energia elettrica annua spesa.
𝒄𝒕𝒐𝒕 = 𝒄𝒕 + 𝒄𝒑 + 𝒄𝒎 ∙ 𝒕 + 𝒄𝒆 [€]
ct = costo delle tubazioni [€]
cp = costo della pompa o del compressore (fluidi comp.)
cm = costo del motore elettrico [€]
t = tasso di ammortamento annuo
ce = costo annuo di energia elettrica [€]
ve = velocità economica [m/s]
𝒄𝒆 = 𝐏 𝐧 𝒄𝒌𝑾𝒉 [€]
P = Potenza assorbita dal motore [kW]
n = ore di funzionamento annuo [h/anno] ve
ckWh = costo del kWh [€/kWh]
21/51
Dimensionamento di una rete di distribuzione di fluidi
Velocità consigliate
Esistono valori consigliati di velocità. Questi dipendono dal materiale, dal diametro
della tubazione e dal tipo di fluido. Nelle tabelle si riportano i valori di velocità
consigliata per l’acqua.
Allontanandosi dai valori di riferimento, si incontrano inconvenienti quali rumorosità e
vibrazione dei condotti (mettendo in vibrazione un condotto in pressione, si rischia di
entrare nel campo della sollecitazione a fatica).
22/51
Dimensionamento di una rete di distribuzione di fluidi
Stima semplificata delle perdite di carico:
Si stimano perdite di carico totali maggiorando del 25% le perdite di carico distribuite.
Bisognerà comunque verificare l’ipotesi di partenza che Δptot sia effettivamente uguale
a Δpc+ Δpd iterando il calcolo fino ad un’approssimazione ritenuta sufficiente.
Se ad esempio Δptot > Δpc+ Δpd , considero Δpc > 0,2 Δptot.
23/51
Dimensionamento di una rete di distribuzione di fluidi
Dimensionamento di una rete idrica a più rami
24/51
Agenda
Perdite di carico
Cavitazione
Dispersioni termiche
25/51
Dispersioni termiche
Dispersioni termiche λ = coefficiente di conduzione [W/(mK)]
S = superficie di scambio [m2]
dt t = temperatura [K]
Conduzione (mezzo stazionario): Q = −λ S [W] s = spessore [m]
ds
𝐫
𝐫
𝐥𝐧 𝐫𝟐 𝐥𝐧 𝐫𝟐
𝟏
𝐐 𝟐 𝛑 𝟏𝛌 = 𝐭 𝟏 − 𝐭 𝟐 , 𝐑= [K/W] resistenza termica
𝟐𝛑𝛌
26/51
Dispersioni termiche
Isolamento di un condotto
L’isolamento di una condotto è molto importante per evitare le dispersioni di calore, o evitare la
formazione di ghiaccio all’interno delle tubazioni.
Q R i = t i − t1
i = interna
Q R t = t1 − t 2
t = tubo
Q R is = t 2 − t 3
is = isolante
Q Re = t3 − ta
e = esterna
r r
1 ln r2 ln r3 1
1 2
Q + + + = ti − ta
2 π r1 αi 2 π λt 2 π λi 2 π r3 αe
I test per il calcolo della conducibilità di un materiale sono normati dalla EN ISO 8497
[relativa a manufatti a forma cilindrica (tubi)]
27/51
Dispersioni termiche
28/51
Dispersioni termiche
TIPI DI ISOLANTI PER TUBAZIONI:
3 1
2
4
I fogli di alluminio facilitano i lavori
di manutenzione riducendo le
quantità di polveri rilasciate
29/51
Dispersioni termiche
λ non dipende dalla geometria del corpo ma
Conduttività termica λ W/mK
solo dalla temperatura e dalla densità
30/51
Dispersioni termiche
Tabella caratteristica lana di vetro
31/51
Dispersioni termiche
LANA DI VETRO
LANA DI ROCCIA
32/51
Dispersioni termiche
metodo della piastra calda con anello di guardia in
metodo radiale secondo UNI EN ISO 8497
accordo alle norme ISO 8302, UNI EN 12667
33/51
Dispersioni termiche
COEFFICIENTE DI CONVEZIONE 𝜶
A sua volta il numero di Nusselt dipende dal regime di moto del fluido, se laminare o
turbolento.
Nella convezione forzata il regime di moto viene stabilito dal numero di Reynolds:
Nella convezione naturale invece Nu dipende dal numero di Grashof, definito come:
g= accelerazione di gravità (m/s2 )
Gr = g β D3 (Ts - Tf ) /ν² D= diametro equivalente (m)
Ts= temperatura della parete (K)
Tf = temperatura del fluido (K)
ʋ = viscosità cinematica (m²/s)
E viene calcolato attraverso la seguente formulazione:
35/51
Dispersioni termiche
Riportiamo alcuni valori caratteristici dell’aria in funzione della temperatura
36/51
Dispersioni termiche
𝛼 dipende quindi dal tipo di fluido e di moto. Riportiamo di seguito alcuni range di valori
caratteristici per alcuni fluidi maggiormente utilizzati e l’andamento del coefficiente
convettivo dell’aria in funzione della sue velocità.
37/51
Dispersioni termiche
Recipiente a pareti piane
S
dQ = λ t − t a dθ [J] M = massa del fluido [kg]
s
dQ = −M c dt = −M c d t − t a [J] c = calore specifico del fluido [J/(kgK)]
S
λ t − t a dθ = −M c d(t − t a ) [prendiamo ta= cost ]
s
𝜽
d t − ta λS 𝑡𝑓 −𝑡𝑎
d t − ta λS
− = dθ → න − =න dθ
t − ta sMc 𝑡 −𝑡𝑎 t − ta sMc
𝑖 𝟎
λS ti − ta λS
−(ln(t f −t a ) − ln(t i −t a ) ) = θ → ln = θ
sMc tf − ta s M c
λS
−sMcθ
tf = ta + ti − ta 𝑒 [°C] i = iniziale
f = finale
38/51
Dispersioni termiche
Variazione di temperatura di un fluido attraverso una condotta
2πλ
dQ = r t − t p d𝑙 = 2 π re α t p − t a d𝑙 [W]
ln re
i
t − ta t − ta
dQ = r d𝑙 = d𝑙 [W]
ln re 𝑅
i 1
+
2 π λ 2 π re α
Inoltre, essendo G la portata in massa di fluido che attraversa la condotta, il calore ceduto dal
fluido nel tratto dl, vale:
dQ = −G c dt [W] → dQ = −G c d t − t a [W]
𝑙
d t−ta 1 𝑑𝑙 t1 −ta 𝑙 −RGc
− = → ln = → t 2 = t a + t1 − t a 𝑒 [°C]
t−ta 𝑅𝐺𝑐 t2 −ta 𝑅𝐺𝑐
39/51
Dispersioni termiche
Accumulatore termico
Prendiamo un accumulatore di altezza 1 m e raggio 0,5 m contenente 800 litri di acqua a 80 °C
ed una Te esterna di 20°C, rivestito con 1 cm di lana di vetro. Considerando trascurabile lo
spessore del metallo, quanto tempo impiegherà l’acqua a raffreddarsi fino a 50°C?
2𝜋ℎ 𝑇 − 𝑇𝑒
𝑄1 = r ri
ln re 𝑄21
1 i 1 re
+ +
ri αi λ re αe 1 2𝜋ℎ 2𝜋ri 2
= r
ln re
+ 1 0,01 1 = 13,38 [W/K]
𝑅 + λ +α
2𝜋ri 2 𝑇 − 𝑇𝑒 1
+ i+ 1 αi e
𝑄2 = r i αi λ r e αe
1 𝑠 1
αi + λ + αe
R= 0,074 [K/W]
40/51
Dispersioni termiche
θ 𝑇 −𝑇𝑒 M= massa acqua in
−Mcl RdT d(T − Te)
−𝑄dθ = Mcl dT dθ = න dθ = න −MRcl kg/m3
𝑇 − 𝑇𝑒 0 𝑇 −𝑇𝑒 T − Te cl= calore specifico
0
acqua [J/(kgK)]
T−Te 50−20
θ = −MRcl 𝑙𝑛 T −Te = −800 ∗ 4186 ∗ 0,074𝑙𝑛 80−20 = 𝟏𝟕𝟏𝟕𝟔𝟗 [𝒔]
0
T
80 °C
20 °C
θ [s]
41/51
Dispersioni termiche
Valutazioni economiche relative all’isolamento di un condotto
Il costo dell’isolante per unità di lunghezza per una tubazione, è proporzionale al volume:
g = portata di combustibile
Costo del calore disperso: CQ = g cc [€] cc = costo unitario del combustibile
Q Q η = rendimento stagionale
η= → g= ki = potere calorifico inferiore
ki g η ki
2πλ 2 π λ ∆t 2 π λ ∆t A
Q= R ti − te → g= R → CQ = R cc = R
ln Re ln e ηki
Ri
ln e ηki
Ri
ln Re
i i
42/51
Dispersioni termiche
A
Costo totale: CT = π ci r R2e − R2i + R [€]
ln Re
i
dCT 𝐴 𝐴
=0 → 2 π ci r R e −
2 Re
=0 → B Re − R =0
dRe Re ln R Re ln2 e
Ri
i
A
Re Ri 2 A
Si divide per Ri e si pone Re/Ri=X: B
Ri
− Re 2 R e =0 → X 2 ln2 X =
B Ri 2
ln
Ri Ri
Da risolvere per
tentativi (il secondo
membro è noto)
Euro/anno
43/51
Dispersioni termiche
Stillicidio
È necessario verificare che non si abbia un gocciolamento costante
e continuo a seguito di condensazione sulla parete del tubo del vapor
d’acqua presente in aria.
La temperatura di parete esterna tp va confrontata con il punto di
rugiada tsat. Se risulta tp< tsat , occorre aumentare il diametro
dell’isolante, rinunciando ad avere il diametro economico.
Infatti l’isolante costantemente bagnato potrebbe andare incontro a
un processo di degradamento molto rapido.
2πλ
Q= t − ti = 2 π α Re ta − tp
Re p
ln R
i
ta − tp λ
=
t p − t i α R ln R e
e Ri
44/51
Dispersioni termiche
45/51
Dispersioni termiche
Stillicidio
Una condotta da DN100 da 4” in acciaio, con diametro interno pari a 100 mm e diametro
esterno pari a 114 mm, percorsa internamente durante tutto l’anno da un fluido freddo a 7°C,
si trova in un ambiente chiuso a temperatura Ta= 30°C e grado igrometrico φ= 0,65.
Si prevede l’utilizzo di un isolante in lana di vetro con conducibilità λi= 0,04 W/m*K e si
supponga che il coefficiente di convezione termica all’esterno dell’isolante sia pari a 𝛂𝐞 = 10
W/m2*K, mentre quello interno 𝛂𝐢 = 300 W/m2*K Trovare lo spessore minimo di isolante
necessario per evitare la condensa. Ipotizziamo inoltre λtubo= 17 W/m*K
r1
r2
re
46/51
Dispersioni termiche
METODO GRAFICO PER IL CALCOLO DELLA Tsat ATTRAVERSO DIAGRAMMA
PSICOMETRICO
Tbsecco = 30°C
φ = 0,65
Asse delle ordinate (US): Titolo g/kg
La temperatura di rugiada
è la temperatura alla
quale l’aria raggiunge le
condizioni di saturazione
(U.R.=100%). Su ogni
elemento che si trova ad
A una temperatura appena
inferiore alla temperatura
di rugiada si forma
condensa
r r
lnr2 lnre
1 2
Analizziamo i vari contributi: ≪ in quanto 𝛌𝐭 /𝛌𝐢 = 𝟒𝟐𝟓 (Tale rapporto risulta
2 π λt 2 π λi
alto in quanto
1 1 abbiamo un liquido in
≪ 2πr in quanto 𝛂𝐢 /𝛂𝐞 = 30
2 π r1 αi e αe movimento all’interno
mentre all’esterno
Otteniamo quindi: aria ferma)
r
lnre 1
2
Q + 2πr = Ti − Ta
2 π λi e αe
48/51
Dispersioni termiche
2 π λi Ta − Te λ
Andiamo a calcolare re : Q = re Te − T1′ = 2 π αe re Ta − Te =
ln Te − T1′ α re ln re
r2 e r2
re 0,04∗(22,68 − T1′)
re 𝑙𝑛 =
0,057 αe(30 − 22,68)
𝑄 Ti −Ta 1 2 π λi
𝑐𝑎𝑙𝑐𝑜𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑇1′ = 𝑇𝑒 − 𝐫
𝐥𝐧 𝐫𝐞
= 𝑇𝑒 − re 𝐫
𝐥𝐧 𝐫𝐞
[In quanto Q = r Te − T1′ ]
lnr 1 lnre
𝟐 2+ 𝟐 2
𝟐 𝛑 𝛌𝒊 2 π λi 2 π r e αe 𝟐 𝛑 𝛌𝐢
E lo inseriamo 7 − 30 1
nell’ugualianza ottenendo: 0,04∗(22,68 −22,68 − re re )
ln 1 ln
0,057 0,057
re +
2 π 0,04 2 π re 10 2 π 0,04
re 𝑙𝑛 =
0,057 10(30 − 22,68)
Otteniamo una equazione con unica incognita re risolvendola per tentativi otteniamo che
re deve essere almeno 0,16 m
49/51
Dispersioni termiche
Considerazioni generali:
Analizziamo i due fattori predominanti nel calcolo di Q, ovvero la resistenza dell’isolante e quella
esterna:
r
ln re 1
2
Q + = Ti − Ta
2 π λi 2 π re αe
r 0,16
lnre ln0,057
2
Risolante= = = 4,11 [K/W]
2 π λi 2 π 0,04
1 1
Resterna= = = 0,1 [K/W]
2 π re αe 2 π 0,16∗10
Non considerare l’apporto della resistenza esterna equivale quindi ad un errore di circa il
2,5%, tale valore può oscillare però, in caso di diametri di isolante minori, fino al 30%.
Inoltre la conducibilità termica varia in funzione delle temperature e della densità del materiale.
In caso quindi di abbassamento o di innalzamento della temperatura del fluido, la conducibilità
del materiale varia e di conseguenza la resistenza termica. Tali considerazioni devono essere
calcolate in fase di progettazione.
50/51
Corso di Impianti Meccanici – Laurea Triennale
Modulo 2
Dimensionamento di una rete di distribuzione
di fluidi