sua fisica, la sua filosofia della storia soggetta alla legge universale del dol
ore, la sua politica, la sua etica, la sua difesa della verginit e del suicidio q
uali negazione della volont. In questa scelta radicale egli vede la possibilit di
una "redenzione dall'esistenza", la disingannata speranza di potere alla fine "g
uardare negli occhi il Nulla assoluto". Speranza che egli si affrett a esaudire d
a s, senza aspettare il capriccio di Madre Natura.
Ci fu un epilogo alla sua storia, che la rese ancora pi triste.
La sorella Minna, che lo aveva seguito nei suoi studi filosofici, e che con lui
aveva composto il dramma Gli ultimi Hohenstaufen, raccolse i saggi lasciati dal
fratello tra cui uno sul buddhismo e uno che sviluppa l'etica schopenhaueriana d
ella tolleranza e della solidariet in un socialismo filantropico e nel 1886 li pu
bblic come secondo volume della Filosofia della redenzione. Quindi si suicid anche
lei.
A fine Ottocento Mainlnder era considerato, assieme a Eduard von Hartmann e Juliu
s Bahnsen, uno dei grandi esponenti della "Scuola del pessimismo" nata dalla fil
osofia di Schopenhauer e allora molto seguita. Ma nel giro di pochi anni fin per
essere dimenticato. La sua opera stata nondimeno oggetto di solitarie ma signifi
cative rivisitazioni.
Non solo Nietzsche, che, impressionato dalla Filosofia della Redenzione, scrivev
a: "Abbiamo letto molto Voltaire, ora tocca a Mainlnder". Anche Alfred Kubin, Bor
ges e Cioran si sono interessati dell'opera di questo moderno Egesia, teutonico
"persuaditor di morte".
Oggi il maggior promotore del suo culto il menzionato MllerSeyfarth, che scrive s
ul proprio biglietto da visita: "dottore in filosofia, tanatologo". Dirige in ef
fetti a Berlino la principale impresa funebre della capitale, con una quarantina
di collaboratori, interpretando la sua professione con devozione quasi religios
a secondo la filosofia di Mainlnder, ossia aiutando i propri clienti e i loro con
giunti, con le tecniche della consolazione e l'arte del ben morire, a gestire ne
l migliore dei modi il doloroso trapasso dall'essere al non essere.