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a isis et a | Sy Lz » OF Th Na ‘ASCE Te A US) DELIEASGG® LE wD ie P&P GO BIBLIOTECA A. SAFFI FORLI* G L O1 B. 05 59 C10 2643 ED 1Z1GN 1 9 3A N ORES BIBLIOTECA. A. SAFFI FORLI*” G L OL B. 05 59 C10 2643 SE PREFAZIONE Accade talora a chiunque debba — per ragioni d'ufficio o per curiosita — leggere eid che sul Partito e sul Regime si scrive negli ancor troppo numerosi giornali d'Ita- lia, di imbattersi in alcune storture di con- cezioni e di espressione, Storture che rivelano una preoccupante incomprensione dei principii fondamentali. Molti, presi dalla passione della dottrina e della argomentazione, perdono spesso di vista le grandi linee e scambiano i lumi col faro, Se tutto questo avviene nella schiera dei dotti o per lo meno di cotoro che della dot- trina sono i commentatori, é ovvio che peg- giore disordine pud prodursi nella mente degli umili e degli « orecchianti ». 5 LA DOTTRINA FASCISTA Necessita pertanto fermare in forma elementare i pit importanti concetti della nostra struttura politica. Questo libro, che il camerata Berlutti ha preparato, ha pretesa molto modesta e si ri- volge ai giovanissimi ed al popolo. Con umiltd, ricorrendo al testo unico ¢ perfetto, i discorsi del Duce, ha segnato in forma piana le risposte alle domande che ognuno pud rivolgere nel desiderio saggio di conoscere la luce di questa nostra fede nella Patria. Marzo 1929-VII Il Segretario del P. N. F. Dir IL FASCISMO SALVEZZA DELLA PATRIA M— Quando e come nacque il Fascismo ? ®— Il Fascismo nacque dopo la guerra mondiale, allorché I’Italia non ebbe la pace che meritava, e i disertori furono amnistia- ti, e gli eroi furono scherniti, feriti e uccisi. Quando i comunisti poterono spadroneg- giare prepotentemente e crudelmente sopra alcune regioni d'Italia, e i campi furono ab- bandonati, e le officine disertate, Benito Mus- solini gridb: — Basta! — e gli Italiani de- gni di questo nome si strinsero intorno a lui. H— Non cera allora un Governo ? @— Non c’era un vero Governo: c’erano degli uomini sottoposti ai capricci della Camera: uomini che cercavano di evitare le responsabilité anziché affrontarle. 5 LA DOTTRINA FASCISTA Il popolo vedeva, giudicava e aspettava il momento di liberarsi da quegli uomini. @ — II Fascismo era gid nato dunque nel popolo ? @ — Si. Prima che nei pochi uomini che si strinsero intorno al Duce, il Fascismo era nella coscienza della Nazione, la quale av- verti il pericolo e giudicéd il Governo impo- tente a salvarla. Ecco perché pochi uomini poterono sollevare tutta una Nazione. @— Perché il popolo fu subito col Duce? @— Appunto perché Egli era la espressio- ne della Patria che non voleva morire: Egli personificava il sentimento del popolo tra- dito e la volonta tenace della Stirpe. @— Ci fu dunque un cambiamento di mi- nistero ? @ — Nell’ottobre 1922 non ci fu un sem- plice cambiamento di ministerc, ma una profonda rivoluzione politica, morale, so- ciale. @ — Perché fu necessaria la rivoluzione? @ — Perché un nuovo ministero non avreb- be risolto il problema; soltanto la rivolu- 6 iS i “_ LA DOTTRINAFASCISTA zione, dando al Fascismo tutto il potere, po- teva assicurare la continuita dell’esperi- mento, sino al completo raggiungimento del fine. @— Che cosa é stato il Fascismo? @— II Fascismo non é stato solamente una rivolta politica contro governi fiacchi e in- capaci che avevano lasciato decadere lau- torita dello Stato e minacciavano di arre- stare I'Italia sulla via del suo maggiore sviluppo, ma é stato una rivolta spirituale contro le vecchie ideologie che corrompe- yano i sacri principii della patria, della re- ligione, della famiglia. B— Quali furono i primi risultati dellav- vento del Fascismo ? @— Al disordine interno fu sostituito un Governo; cessd la indisciplina. nelle offici- ne; cessarono gli scioperi; fu rimessa in attivita tutta la produzione del Paese; fu ispirato ai funzionari un maggior senso di dovere e di responsabilita; fu impresso un andamento pit severo ed energico alle fun- zioni dello Stato, delle Provincie e dei Co- muni. v © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA @ — Oggi che cos'é il Fascismo ? @ — Oggi il Fascismo é un movimento sin- dacale che raccoglie tutte le forze produt- trici della Nazione obbedienti alla stessa legge e alla medesima idea. E’ un movi- mento politico con milioni di iscritti di una stessa fede adamantina. E’ un movimento militare con un vero esercito di Camicie Nere. E tutto cid é fuso in una devozione quasi religiosa: la devozione alla Patria. @— Il Fascismo non é forse un partito ? @ — Si, ma non soltanto un partito. Educa- tore e promotore di vita spirituale, i] Fasci- smo vuol rifare non le forme della vita umana, ma il contenuto, l’uomo, il carattere, la fede. E a questo fine vuole disciplina e autorita, La sua insegna percié é il fascio littorio, simbolo dell’unita, della forza e della giustizia. Si — II Fascismo é dunque una dottrina? @ — Si, una dottrina di vita: e lo mostra il fatto che ha suscitato una fede: e che la fede abbia conquistato le anime, lo dimostra il fatto che il Fascismo ha avuto i suoi Ca- duti e i suoi Martiri. 8 LA DOTTRINA FASCISTA — Questa fede potra modificare il popolo italiano ? @®— Questa fede modifichera profonda- mente lo spirito del popolo italiano: dara ad esso un nuovo modo di vivere. @— Qual’é queslo modo di vivere ? @— Vivere coraggiosamente, pericolosa- mente; sentire ripugnanza per la vila co- moda e molle; essere sempre pronti a osare tanto nella vita individuale quanto nella collettiva; amare la verita e aborrire la men- zogna; amare la schietta sinceritaé e abor- vire cid che é subdolo; sentire in ogni ora Vorgoglio d’essere Italiani; lavorare con di- sciplina; rispettare l’autorita. B— E il Fascismo vuole imporre questo modo di vita? @— Il Fascismo I’ha gid imposto per for- giare la grande Italia dei nostri poeti, dei nostri guerrieri, dei nostri martiri. Di un po- polo che invecchiava sodisfatto di meschini interessi, il Fascismo ha fatto un popolo nuovo che ha una superba méta da raggiun- gere. © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA @— Qual'é la méta ultima? @ — Il secolo scorso é stato il secolo della nostra indipendenza. II secolo attuale deve essere il secolo della nostra potenza: po- tenza in tutti i campi, da quello della ma- teria a quello dello spirito: il secolo del Fa- scismo. @— Che cosa occorre per raggiungere que- sta potenza ? @— Occorre soltanto che i militi dell’Idea Fascista abbiano la volonta di raggiungerla a qualunque costo. 10 COME I MILITI DEVONO SERVIRE L’IDEA FASCISTA M— Di che cosa ha bisogno un’idea per trionfare ? @ — Perché un’idea possa trionfare ha bi- sogno di servitori fedeli, di militi discipli- nati, di credenti intransigenti. H— Chi é fedele servitore del Fascismo ? @— E’ fedele servitore del Fascismo ogni fascista che si considera soldato anche se non indossa il grigio verde; soldato anche quando lavora nell’ufficio, nelle officine, nei cantieri, o nei campi; soldato legato a tutto il resto dell’esercito. Non é fedele servitore del Fascismo, cioé non é buon fascista, chiunque pensa che la propria fortuna vale pitt di quella della Patria. @— Quali privilegi sono concessi ai fa- scisti? @— Nessun privilegio: essi debbono sen- © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA tirsi cittadini privilegiati solo e in quanto hanno l’impegno di essere i migliori citta- dini, i pit: dotati di senso di responsabilita e di dovere, i primi cittadini quando si tratti di lavoro, di disciplina, di sacrificio. M— Come deve essere la disciplina del vero fascista ? @— La disciplina del vero fascista deve es- sere silenziosa, operante e devola. @ — Che significa disciplina silenziosa, ope- rante e devota? @ — Significa che la disciplina deve essere nello spirito piu che nella forma; che non deve manifestarsi solo nella parata, ma es- sere nel sentimento che anima la vita. M— Mase obbedire costa sacrificio ? @ — La vera, la saggia, la santa disciplina é nell’obbedire quando dispiace, quando rap- presenta sacrificio. @— E se questa disciplina non venisse ac- cettata ? @— Se questa disciplina non venisse ac- cettata, verrebbe imposta. 12 LA DOTTRINA FASCISTA m— E come viene imposta la disciplina? @ — II Fascismo bandisce dalle sue file i li- ligiosi, quelli che hanno bisogno costante di creare difficolta, che non potrebbero vivere senza seminare intorno a sé il litigio e la di- scordia. @— Anche i capi hanno una disciplina ? @ — Si: la disciplina serve anche a chi co- manda. Solo obbedendo ed avendo I’orgo- glio umile, ma severo, di obbedire, si con- quista poi il diritto di comandare. @— Perché bisogna obbedire a un Capo ? @— Perché nella subordinazione di tutti alla volonta di un Capo, che non é volonta capricciosa, ma é volonta seriamente medi- tativa, e provata dagli avvenimenti, il Fa- scismo ha trovato la sua forza ieri e trovera la sua forza e la sua gloria domani. Hi — Quali limiti ha questa obbedienza al Capo ? @— Non deve aver limiti, Bisogna obbe- dire anche se il Capo chiede troppo. Se qual- che volta il Capo del Fascismo é duro, se © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA qualche volta é inflessibile, se qualche volta pare che voglia comprimere e chiedere pit dello stretto necessario, é perché porta sulle spalle il peso formidabile del destino di tutta la Nazione, I veri fascisti hanno l’obbligo di aiutarlo a portare il grave fardello. @— Come il fascista deve allora trattare il non fascista ? @ — Vi sono dei cittadini non inscritti al Partito, ma onesti, lavoratori, disciplinati. Essi vanno rispettati. Vi sono degli altri che sordamente si ado- prano ai danni del Fascismo: combatterli senza quartiere é un dovere. @ — Che cosa significa la Camicia Nera? @ — La Camicia Nera é simbolo di ardente e umile devozione alla Patria, di spirito di sacrificio, di coraggio e di forza: essa percid non pud essere indossata se non da coloro che nel petto albergano una fede pura. @ — Basta la fede? @ — Si, se la fede nasce da una volonta fer- rea, tenace, che non indietreggia davanti ad alcun ostacolo. 14 LA DOTTRINA FASCISTA @ — Come si costruisce la propria volontd ? ®— Non si costruisce con gli evviva e con gli alald, ma con la fatica quotidiana, aspra, dolorosa, che non vuole e non chiede con- forto di parole. — Qual’é il comandamento del fascista ? @ — Ecco il comandamento del fascista: Amia il lavoro per l'orgoglio che da all’in- dividuo e per l’armonia che crea nella Nazione. Fa’ che la fede vinca sempre sulla ra- gione egoista del tornaconto, del puntiglio e del personalismo. Pensa che ogni bega ed ogni dissenso sono un ritardo frapposto all’ardore mira- bile del Costruttore, Pensa che ogni gesto inconsulto é un’of- fesa a coloro che realmente combatterono nella Guerra e nella Rivoluzione, @— Quali sono le virtu fasciste ? @— Le virti fasciste sono: la tenacia nel lavoro, la estrema parsimonia del gesto e della parola; il coraggio fisico e morale; la lealta assoluta nei rapporti della vita; la fer- © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA mezza nelle decisioni; l’affetto per i came- rali; ’odio per i nemici della Rivoluzione e della Patria; la fedelta senza limiti al giu- ramento prestato, il rispetto della tradizione e nel contempo I’ansia del domani. @ — Che cosa é la vita per i fascisti ? @®— F’ un combattimento continuo, inces- sante affrontato con grande disinvoltura, con grande coraggio, con la intrepidezza necessaria. Cosi il fascista accetta, ama la vita, ignora e ritiene vile il suicidio: comprende la vita come dovere, elevazione, conquista: la vita che deve essere alta e piena: vissuta per sé, ma sopratutto per gli altri vicini e lontani, presenti e futuri. 16 eS LA NAZIONE E LE SUE BASI — Che cosa é la Nazione ? @— Oltre cinquanta milioni di italiani che hanno lo stesso linguaggio, lo stesso costu- me, lo stesso sangue, lo stesso destino, gli stessi interessi: una unit morale, politica ed economica che si realizza integralmente nello Stato fascista: ecco la Nazione, @ — Un cittadino pus vivere a sé? @— Vivere a sé per amore di tranquillita significa disinteressarsi della Nazione per egoismo, e cid é da vile, ed essendo da vile non é fascista. Poi non é possibile straniarsi dalla vita della Nazione. M@ — Perché non é possibile ? @— Non é possibile, anche volendo, per- © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA ché non é possibile rinnegare la propria madre. B— Che cosa ci lega alla Nazione ? @ — Cid che soprattutto ci lega alla Nazione & Forgoglio di sentirci suoi figli, l’orgoglio di esser figli di questa Italia che le altre genti invidiano per il suo passato glorioso e il suo sicuro e fulgido avvenire. W— Che cos'é Roma per il Fascismo ? @— Roma é il nostro punto di partenza e di riferimento; é il nostro simbolo, 0, se si vuole, il nostro Mito, Noi sogniamo l'Italia romana, ciot saggia e forte, disciplinata ¢ imperiale. La tradizione romana per il Fascismo é un’idea di forza, una volont4 di potenza, di imperio, B— Come i fascisti debbono sentire l'orgo- glio del passato ? @ — L’orgoglio del passato non deve essere un orgoglio di passivita: bisogna essere de- gni di quella grandezza, non viverci sopra, non sfruttarla come figli degeneri. Dire: « Noi siamo grandi perché fummo i 18 LA DOTTRINA FASCISTA grandi», no! Noi saremo grandi quando il passato sara un impulso, un fermento di vita. In questo senso il Fascismo tende al- limpero., @— Il Fascismo come intende l'impero? @— Per il Fascismo l’impero non é soltanto una espapsione territoriale o militare o mer- cantile, ma spirituale o morale. Si pud pen- sare @ un impero, cioé a una nazione che di- retiamente o indirettamente guida altre na- zioni, senza bisogno di conquistare un solo chilometro quadrato. @— Cé anche un inleresse che ci lega alla Nazione ? oz Quali che siano le fortune della Pa- tria, un figlio le resta sempre devoto; ma se la Nazione é pacifica, é concorde, é labo- riosa, ¢ prosperosa ed ¢é ricca, é evidente che tutti coloro che sono in essa ne trarranno beneficio. Sta in cid l’interesse che ci lega alla Nazione. Mi — Che cosa occorre perché la Nazione sia potente ? @ — Non si arriva alla potenza senza una © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA solida disciplina interna, senza la collabora- zione intelligente, razionale, quotidiana di tutte le energie. Soltanto cosi Ja Nazione ap- parira come un esercito solo, inquadrato, saldo, sereno € silenzioso. : B—Siamo dunque servitori della Na- zione ? : e@ — Dobbiamo sentirci tutti servitori della Nazione, a cominciare dal Capo del Gover- no, Dobbiamo avere Vorgoglio sacro di que- sta devota servitu. W— Che cosa ci chiede la Nazione ? @— Soltanto questo: Vadempimento silen- zioso del nostro dovere. B— Qual’é questo dovere ? @— E' il dovere del figlio verso la Madre. Amarla gelosamente, tenacemente, devota- mente. ; Onorarla con ogni alto della propria vita. ‘Aver fede nei destini di essa, nom du- bitarne mai, non permettere che altri ne dubiti. Servirla fedelmente, senza chiedere, sen- za neanché aspettare compensi. 20 LA DOTTRINA FASCISTA ‘ Lavorare con l’orgogliosa certezza di giovarle. Difenderla dentro e fuori da qualsiasi nemico, Perdonare tutto al fratello disgraziato, eccetto un atto, una parola ostile alla Patria. Adoperarsi perché il Governo possa in- teramente ed efficacemente esplicare la sua opera. i a— Quali sono, secondo il Fascismo, le basi della Nazione ? e Il Fascismo considera basi della so- cieta nazionale lo Statuto, la Monarchia, la Chiesa, il Parlamento, l’Esercito, @ — Che cos’é lo Statuto ? o— Lo Statuto é il Patto tra il Re e ’Italia stipulato nel 1848, quando I'Italia era for- mata dal Piemonte, dalla Liguria, dalla Sar- degna e dalla Savoia. B— F' dunque un patto inviolabile ? e — Si, non potra assolutamente essere violato in cid che é conquista incorruttibile del nostro Risorgimento, ma potra essere ag- 21 © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA giornato per renderlo, 14 dove é incompleto o manchevole, consono ai nostri tempi. m — E potra essere modificato un patto tan- to solenne ? @— Il potere legislativo puo modificare lo Statuto, e ha gid fatto per parecchi articoli che sono stali adattati a bisogni nuovi non prevedibili nel 1848. MB — Qual é la pitt importante di queste mo- dificazioni ? © _ L’inserzione del Gran Consiglio Fasci- sta tra i massimi organi della Costituzione italiana al fine di regolare i supremi rap- porti tra il Sovrano, il Governo « la Nazione, salvaguardando cosi gli inesorabili syiluppi della Rivoluzione fascista. @ — E la Monarchia che cos'é per il Fasci- smo ? e@ — La Monarchia é il simbolo sacro, glo- rioso, tradizionale, millenario della Patria. B_ Perché la Rivoluzione fascista non Cha toccata ? @ _ Perché essa rappresenta la continuita storica della Nazione e adempie percid ad ooo 22 LA DOTTRINA FASCISTA un compito d’una importanza incalcolabile. Non solo la Rivoluzione fascista non l’ha toccata, ma l’ha fortificata, I"ha resa pit augusta, @— E la Monarchia si oppose al Fascismo ? @ — Non si oppose e non poteva, perché il Fascismo si prefiggeva, prima di tutto, di - tistabilire il prestigio dell’autorita. Del resto, Casa Savoia non si é mai op- posta alla volonté popolare. E nell’ottobre del 1922 permise d’immettere nelle stracche arterie dello Stato Parlamentare la nuova impetuosa corrente fascista uscita dalla Guerra ed esaltata dalla Vittoria. m — Perché la Chiesa cattolica é considerata una delle basi della societa nazionale? e— Perché la Religione ¢ patrimonio- sa- cro dei popoli e la Chiesa ne ha la suprema podesta. a Che cosa il Fascismo riconosce alla Chiesa cattolica? @— II Fascismo riconosce alla Chiesa que- sta suprema podesta, la sua universalita, la sua necessaria libert& nel campo religioso, 25 i © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA la forza morale immensa esercitata nel mondo ed ha imposto ed impone nella vita pubblica il massimo rispetto per la Chiesa. @— Ha la Chiesa cattolica qualche partico- lare significato per il Fascismo? @— Per il Fascismo la tradizione latina ed imperiale di Roma é rappresentata anche dal Cattolicesimo, che é un’idea universale che si irradia da Roma. Mf — Puo il Fascismo non essere religioso ? @ — No. Il Fascismo non é ateo, é un eser- cito di credenti. Soltanto la religione rende possibile la realizzazione dei grandi ideali umani. La scienza cerca affannosamente di spiegare i fenomenj della vita, ma non ar- riva a spiegare tutto: rimane sempre una zona di mistero, una parete chivsa su cui una sola parola deve essere scritta: « Dio ». — E lEsercito che cosa rappresenta per il Fascismo ? @®— Lsercito ha diritto al maggior ri- spetto e alla devozione pit profonda: infatti esso occupa un posto d’onore nello spirito degli Italiani devoti alla Patria. 24 LA DOTTRINA FASCISTA MS — E perché in altri tempi era possibile vi- lipendere T' Esercito ? @ — Erano tempi bastardi. Se oggi i sol- dati possono portare sul petto i segni della gloria da loro conquistata in guerra, se i mu- tilati non sono costretti a piangere sui loro moncherini, lo si deve al Fascismo. H— Quol’é il compito dell’ Esercito secondo il Fascismo ? @— Il! Fascismo non chiede all’Esercito nulla che non sia l’adempimento del suo do- vere. L’Esercito ha un compito solo, il com- pito supremo: prepararsi per essere pronto in ogni momento a difendere gl’interessi della Nazione, — E il compito della Milizia? @— Il compito della Milizia é la difesa della Nazione e della Rivoluzione fascista. @ — £ un supplemento dell’Esercito ? @ — No, non é e non deve essere un supple- mento dell’Esercito, 0, peggio, un doppione dell’Esercito: i suoi compiti sono tali che lEsercilo, per la sua stessa natura, non pud pitt sopportare: e sono compiti limitati, spe- 25 : fs © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA cifici, nettamente definiti, in modo da evi- tare contrasti, @— Che cosa é la Milizia? @— La Milizia ¢ la guardia armata della Rivoluzione, H— Come é composta la Milizia? e@ — La Milizia é composta di cittadini, con- tadini, operai, combattenti che lavorano tutta la settimana e si presentano solo quan- do sono chiamati. La Nazione fa affidamento sul loro spirito volontaristico. @— Chi la comanda? @— | tre quarti degli ufficiali della Milizia vengono dall’Esercito: quasi tutti i coman- danti sono generali dell’Esercito. Capo su- premo é il Duce. Questo é garanzia della completa devo- zione della Milizia alla Patria. @— Quali sono pertanto gli organi fonda- mentali del Regime ? @— Sono tre: il Partito che é la riserva po- litica e spirituale del Regime; le Corpora- zioni che sono la riserva economica, e la Milizia che é la sua salvaguardia militare. 26 LA DOTTRINA FASCISTA B— Che cosa é il Partito? @— II Partito é una forza civile e volon- taria agli ordini dello Stato; cosi come la Milizia é una forza armata agli ordini dello Stato. Il Partito é la organizzazione capillare del Regime. La sua importanza ¢ fondamen- tale. Esso arriva dovunque. Pili che eserci- tare una aulorita, esso esercita un aposto- lato e con la sola presenza della sua massa inquadrata esso rappresenta l’elemento defi- nito, caratterizzato, controllato, in mezzo pal popolo. @— Qual’é il compito del Partito? @— II Partito deve fascistizzare la Nazione dall’alto al basso e dal basso all’alto, il Par- tito deve dare le classi dirigenti fasciste per tutte le istituzioni maggiori e minori del Re- gime. 8 — II Fascismo e il Partito sono una cosa sola? @ — II Fascismo non é soltanto un raggrup- pamento d’Italiani intorno ad un determi- nato programma realizzato e da realizzare, ma é soprattutto una fede che ha avuto i suoi confessori e nei cui ordinamenti ope- 27 LA DOTTRINA FASCISTA rano, come militanti, gli Italiani nuovi. Il Partito é la parte essenziale di questi ordi- namenti e la funzione del Partito ¢ fonda- mentalmente indispensabile per la vitalita del Regime. @— Donde trae il Regime [a sua forza e la sua continuita ? @— Dai giovani: la gioventh fascista in- quadrata nell’Opera Nazionale Balilla rap- presenta la forza, l’orgoglio, la certezza del Regime fascista. M— Che cosa é la leva fascista ? @ — La leva fascista non é soltanto una ce- rimonia, ma un momento importantissimo di quel sistema di educazione e preparazion® totalitaria e integrale dell’uomo italiano che la Rivoluzione fascista considera come uno dei compiti fondamentali-dello Stato. @— Che cosa promette ai giovani il Fasci- smo ? @— II Fascismo non promette loro né ono- ri, né cariche, né guadagni; ma il dovere c il combattimento. 28 A ET LO STATO FASCISTA — Che cosa é lo Stato ? — Lo Stato é l’organizzazione politica, giuridica, economica della Societa Nazio- nale e si estrinseca in una serie di istituzioni di vario ordine. @— Il Fascismo come intende lo Stato? @— Secondo il Fascismo lo Stato é l’Au- torita suprema che subordina I’attivita e gli interessi dei singoli cittadini all’interesse generale della Nazione. Questa Autorita si esplica col Potere Ese- cutivo. @— Quali sono i compiti dello Stato ? @— Lo Stato educa i cittadini alla virtu ci- vile, li rende consapevoli della loro missione, li sollecita alla unita, armonizza i loro inte- ressi nella giustizia, tramanda le conquiste del pensiero nelle scienze, nelle arti, nel di- ritto, nella umana solidarieta, porta gli uo- mini dalla vita elementare delle tribu alla © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA pid alta espressione di potenza umana che ¢ V'impero, affida ai secoli i nomi di coloro che morirono per la sua integrita o per ubbidire alle sue leggi, addita come esempio e racco- manda alle generazioni che verranno, i ca- pitani che lo accrebbero di territorio o i geni che lo illuminarono di gloria. @— Quand’é che le societa nazionali vol- _gono al tramonto ? @ — Quando declina il senso dello Stato e prevalgono le tendenze dissociatrici e cen- trifughe degli individui o dei gruppi. @— E gliinteressi della Naztone coincidono allora con gli interessi dello Stato ? e@— Si. Lo Slato non pud essere che la espressione unitaria, assoluta della volonta, della potenza e della coscienza della Nazione intesa come espressione di razza, e Lulto cid che é dentro i confini della Nazione deve es- sere sottoposto all’autorita dello Stato. Lo Stato inteso in questo senso ha non solo il dovere ma ha il diritto di fissare le norme, le vie e le leggi con le quali, e attraverso le quali, l’attivita delle classi e degli individui é nettamente determinata. a EE 30 LA DOTTRINA'FASCISTA @— Cosa ha fatto il Fascismo per lo Stato? @— Il Fascismo ha restituito allo Stato la sua attivita sovrana, rivendicandone, contro tutti i particolarismi di classe e di categoria, l’assoluto valore etico: ha restituito al Go- verno dello Stato, ridotto a strumento ese- cutivo dell’Assemblea elettiva, la sua digni- ta di rappresentante della personalita dello Stato e la pienezza della sua potesta d’impe- rio: ha sottratto l’'amministrazione alle pres- sioni di tutte le faziosita e di tutti gl’interessi. — Che cos’é il Polere eseculivo ? @— E’ il potere onnipotente ed operante nella vita della Nazione: il potere che decre- ta le cose pitt grandi che possono avvenire nella storia di un popolo: é il potere che di- chiara la guerra e conclude la pace. @— E allora un Potere sovrano? @— Questo potere esecutivo, che dispone di tutte le forze armate dello Stato, é il po- tere sovrano della Nazione. Capo supremo di esso é il Re. M— Questa nuova concezione dello Stato urta contro veechie concezioni ? @— Si. Urta contro la concezione dello © ‘Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA Stato marxista e contro la concezione dello Stato liberale, ambedue poggiate su errori fondamentali. @— Qual’é l'errore fondamentale del mar- xismo ? @— L’errore fondamenlale del marxismo é quello di credere che nello Stato vi siano due classi soltanto: quella degli operai e quella dei capitalisti, Errore maggiore il cre- dere che queste due classi siano in perenne contrasto fra di loro. Il contrasto vi pud es- sere, ma é di un momento e non é siste- matico. @ — In merito alla lotta di classe quale dif- ferenza v'é tra il marzismo e il Fascismo ? @— Questa: che per i socialisti la lotta di classe é la regola, mentre per il Fascismo la lotta di classe é la eccezione: la collabora- zione di classe per loro é la eccezione e per il Fascismo la regola. @— Perché la lotta di classe non potrebbe essere la regola? @— La lotta di classe puo essere un episo- dio nella vita di un popolo, non pud essere la regola quotidiana, perché, se fosse la re- 52 LA DOTTRINA FASCISTA gola, produrrebbe Ja distruzione della ric- chezza e quindi la miseria universale, @— Qual’é il caposaldo dello Stato fa- scista? @— Il caposaldo dello Stato fascista é lo Stato forte: cioé lo Stato capace di difen- dersi e di difendere la Nazione da tutti gli attacchi. @ — Qual'é la formula mussoliniana dello Stato forte ? @® — Tutto nello Stato; nulla fuori dello Sta- to; nulla contro lo Stato. @ — Jl concetto di Stato forte non urta con- tro il concetto di liberta ? ® — Il concetto di Stato fascista urta certa- mente contro il vecchio concetto di liberta, per cui un cittadino pué tutto, perfino im- punemente cospirare contro lo Stato, vili- pendere le istituzioni e negare la Patria. @— Qual'é il giusto concetto di liberta ? @®— II concetto di liberta non pud essere assoluto, perché nella vita nulla vi é di asso- luto. Anche nelle prime societa barbare non era possibile la libertA illimitata, la liberta 5S LA DOTTRINA FASCISTA di fare cid che si vuole contro [’altro indi- viduo o contro la comunita. Anche allo- ta cera un capo, una legge o semplicemen- te un patto che limitava la liberta indivi- duale. @— Allora il concetto di liberta pud essere modificato dalle vicende storiche ? © — Certo, il concetto di liberta cambia se- condo le vicende e il grado di civilta. C’é una liberta in tempo di pace e una li- berta in tempo di guerra: c’é una liberta in tempo di ricchezza che non pud essere goduta in tempo di miseria. H — A ogni modo, la libertad é un diritto dei cittadino ? @—Nella concezione fascista la liberta non é un diritto del cittadino, ¢ un dovere del cittadino, E’ dovere del citiadino giudi- care liberamente, lavorare liberamente, ser- vire liberamente la Nazione. La liberta non é una concessione del Go- verno; é una conquista che i cittadini devo- no fare sopra se stessi, per rendersi cioé as- solutamente liberi da ogni altra idea, da ogni partito davanti alla Patria. 54 LA DOTTRINA FASCISTA M@—Quale liberta il Fuscismo non potra mai dare ? @ — Se per liberta s’intende il diritto di so- spendere ogni giorno il ritmo tranquillo e ordinato del lavoro della Nazione; se per li- berta s’intende il diritto di cospirare contro jo Stato; se per liberta s’intende il diritto di offendere simboli della Religione, della Pa- tria e dello Stato, questa liberta il Fascismo non la dara mai. BM — Quali sono allora le liberta del Fasci- smo? @ — Quella di lavorare, quella di possedere, quella di onorare pubblicamente Dio, quella di esaltare la Patria ¢ le istituzioni, quella di avere la coscienza di se stesso e del proprio destino, quella di sentirsi un popolo forte e non gia un semplice satellite della cupidigia e della demagogia altrui. Ecco le liberta, gia compromesse o perdute, e ridate dal Go- verno fascista agli italiani, i quali oggi sen- ~ tono che solo lo Stato é la insostituibile ga- ranzia della loro unita e della loro indipen- denza, che solo lo Stato rappresenta la con- tinuita nell’avvenire della loro stirpe e della loro storia. © Atrium Forli Le CAPITALE E LAVORO B— Che cosa é il lavoro? @®— J] lavoro é un dovere sociale, perché colui che lavora non fa soltanto i] suo inte- resse, ma collabora agl’interessi della Na- zione, Mi— Capitale e lavoro sono termini in op- posizione? @— No. Capitale e lavoro non sono due termini in opposizione, sono due termini che si completano; l’uno non pud fare a meno dell’altro, e quindi devono intendersi. M— Come devono intendersi ? @ — Collaborando reciprocamente. E’ nell’interesse degli industriali che gli operai siano sereni, conducano una vita itranquilla e non siano assillati da bisogni insoddisfatti. 356 LA DOTTRINA FASCISTA Ma é anche nell’interesse degli operai che la produzione si svolga con ritmo or- dinato, poiché il lavoro é la cosa pit solen- ne, pili nobile, pit: religiosa della vita. M— Le sorti del lavoratore sono legate a quelle della Nazione ? @ — Si. Le sorti del popolo lavoratore sono intimamente legate alle sorti della Nazione. Se Ja Nazione grandeggia, anche il popolo diventa grande e ricco; ma se la Nazione perisce, anche il popolo muore. Per questa superiore ragione sociale la collaborazione tra capitale e lavoro é indi- spensabile. — Quali sono i caratteri del Sindacalismo fascista ? @— Non é dogmatico, non é teologico; non persegue finalitd remote, non intende cioé di sposare in anticipo un dato di economia e di societa, @— Che cosa si propone il Sindacalismo fascista ? @— I] Sindacalismo fascista si propone di organizzare nel modo pili razionale e reddi- © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA a tio tad tizio la produzione agricola e industriale. Aumentando la produzione, aumenta la massa dei beni disponibili per il consumo; aumenta il benessere collettivo. @— Anche il socialismo riconosceva i le. gittimi diritti degli operai ? @ — Si, ma perché riteneva che il numero, la massa, la quantita senz’altro potesse crea- re un tipo speciale di civilta nell’avvenire, IL Fascismo, invece, vuole il benessere fel proletariato, perché é convinto che non ci pud essere nazione tranquilla, concorde e forte, se i suoi operai sono condannati : condizioni di vita disagiata. @ — E” dunque giusto che gli operai voglia- no migliorare le loro condizioni di vita ? @— EF giusto ed é legittimo che gli operai si difendano per migliorare le loro condizio- ni di vita, materiali e morali, Ma per far cid non ¢ necessario di seguire le chimere inter- nazionalistiche; per far cid non é necessario di rinnegare la Patria e la Nazione, perché é assurdo, prima ancora di essere criminoso, rinnegare la propria madre. ee 38 LA DOTTRINA FASCISTA @— Perché il Fascismo ha combattuto i dirigenti del socialismo ? @ — Se il Fascismo non pud avversare le le- gittime aspirazioni dei lavoratori, ha il pre- ciso dovere di combattere i falsi profeti, che, profittando della ingenuita e della ignoran- za delle masse, dei loro reali bisogni, delle reali loro sofferenze, Ie spingevano cieca- mente e brutalmente contro la Nazione. — I capitalisti sono i nemici del proleta- riato? @ — Secondo la dottrina socialista, i capita- listi sono gli aguzzini, i vampiri del povero proletario, Secondo la dottrina fascista, i ca- pitalisti moderni sono dei capitani di indu- stria, dei grandissimi organizzatori; uomini che hanno e devono avere altissimo senso di responsabilité civile ed economica, uomini cai quali dipende il destino di migliaia e decine di migliaia di operai. @ — EF che cos'é la proprieta ? @ — La proprieta non é gia un furto, come si legge nella bassa letteratura socialista, ma spesso é il risultato di risparmi e di fatiche da parte di gente che si é sottoposta a prove © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA durissime, si é spesso privata del necessario pur di raggranellare quel peculio che ha poi il sacrosanto diritto di trasmettere a co- loro che verranno dopo. a ~ Alora la proprieté é un diritto ? @ — Si, ma non é soltanto un diritto, bensi anche un dovere; non é un bene egoistico, ma piuttosto un bene che bisogna impiegare € sviluppare a yantagaio degli altri. M— Qual’é lerrore fondamentale dello Stato liberale ? @ — L'errore fondamentale dello Stato li- berale é quello della neutralita assoluta da- vanti alle competizioni collettive dei citla- dini, i quali Possono combattersi sino ad annullarsi e a colpire, di conseguenza, lo Stato medesimo, @ — Quali erano le relazioni tra il popolo e fo Stato prima del Fascismo ? ®— Durante gli anni del regime demo- liberale, le masse lavoratrici guardavano con diffidenza allo Stato, la cui autorita non era benefica a loro; erano al di fuori dello Stato € percid operavano senza curarsi di esco; SF RR Pa ee lta a Ss 40 LA DOTTRINA FASCISTA erano contro lo Stato che consideravano co- me un nemico d’ogni giorno e di ogni ora. @— Quale posizione prendeva lo Stato libe- rale nei con/flitti fra capitale e lavoro ? @— Davanti ai conflitti fra capitale e la- voro lo Stato liberale si tirava in disparte, e solo quando il contrasto veniva a minacciare troppo pericolosamente e apertamente la compagine statale, esso interveniva e tron- cava il contrasto pronunciando la sentenza. & — E risolveva il conflitto ? @ — Non lo risolveva, perché nessuna delle parti accettava l’arbitrato, non riconoscendo allo Stato il diritto di sentenziare, ma preoc- cupandosi piuttosto di sfuggire alla volon- 1a statale. @— Che cosa si é sostituito al veechio Stato ? @— Al vecchio Stato ormai sepolto, si é sostituito lo Stato corporativo nazionale, lo Stato che raccoglie, controlla, armonizza € contempera gli interessi di tutte le classi so- ciali, le quali si vedono ugualmente tutelate. @— £’ possibile questa corporazione inte- grale ? @ — 8}, ma solo sul terreno dello Stato, per- 41 3 © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA ché solo lo Stato sta al disopra degl'inte- ressi contrastanti dei singoli e dei gruppi, per coordinarli a un fine superiore, L'at- tuazione é resa pil spedita dal fatto che tutte le organizzazioni economiche ricono- sciute, garantite, tutelate nello Stato corpo- rativo, vivono nel Fascismo; accettano cioé la dottrina e la pratica del Fascismo, w— E come si realizza la corporazione inte- grale? @— La corporazione integrale si realizza attraverso il Ministero delle Corporazioni che é l’organo non burocratico ma operante per cui al centro o alla periferia si attuano gli equilibri fra gl'interessi e le forze del mondo economico, @ — Da che cosa é regolata la collaborazione tra capitale e lavoro nello Stato fascista ? ®@ —La collaborazione tra capitale e lavoro nello Stato corporativo fascista é regolata dalla Carta del Lavoro. M@ — Che cos'é la Carta del Lavoro ? @ — La Carta del Lavoro é una specie di sta- tuto il quale determina la formula dell’ac- 42 LA DOTTRINA FASCIST*® cordo che deve regolare la prestazione del lopera. io ed @— Perché lo Stato fascista tutela il lavoro ? @ — Perché il lavoro, sotto tutte le sue forme — intellettuali, tecniche e manuali — é un dovere sociale; e come tale, e soltanto come tale, lo Stato fascista lo tutela e lo disciplina. @— Cid significa che l'organizzazione é ob- bligatoria ? @® —No. L’organizzazione sindacale o pro- fessionale é libera; ma solo il sindacato le- galmente riconosciuto e sottoposto al con- trollo dello Stato ha diritto di rappresentare la categoria di datori del lavoro e di lavora- tori per cui é costituito. @ — Quali diritti concede questo riconosci- mento ? @— L’organizzazione sindacale riconosciuta dallo Stato, per questo riconoscimento, pud tutelare i suoi iscritti di fronte allo Stato e alle altre associazioni professionali, stipu- lare contratti collettivi di lavoro, imporre contributi agli appartenenti, esercitare, ri- spetto ad essi, funzioni delegate di interesse pubblico. © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISIA Mi — Che cosa si oftiene con la corporazione ? @—La corporazione, come tendenza dello spirito e come istituto, realizza ed é desti- nata sempre piti a realizzare l’equilibrio de- gli interessi opposti, sul piano di un ricono- scimento dell’interesse generale, senza del quale anche l’interesse dei gruppi e degli individui é compromesso. i — Allora le corporazioni sono organi dello Stato ? @— Si. La legge infatti le riconosce come organi di Stato. @— Qual’é organo massimo che disciplina leconomia nazionale ? = Er il Consiglio Nazionale delle Corpo- razioni, @— Che cosa é il Consiglio Nazionale delle Corporazioni ? @—II Consiglio Nazionale delle Corpora- zioni é, nell’economia nazionale, quello che lo Stato Maggiore é negli eserciti: il cervello Pensante che prepara e coordina. @ — Quali doveri hanno verso lo Stato i da- tori di lavoro ? @ —Le associazioni professionali di datori 44 LA DOTTRINA FASCISTA di lavoro hanno I’obbligo di promuovere in tutti i modi l’aumento e il perfezionamento della produzione e la riduzione dei costi. @— Come lo Stato interviene nelle contro- versie del lavoro ? @ — Interviene con la Magistratura del La- voro che é l’organo creato a tale scopo: essa opera quando le controversie sono causate da inadempienze dei contratti o da nuove condizioni di lavoro. @— Che cosa si é raggiunto con la Carta del Lavoro? @— Dopo secoli di lotte feroci e sterili si é raggiunta l’armonia delle varie classi: la so- lidarieta fra tutti i cittadini di fronte agli interessi superiori della Patria. Questi interessi sono i limiti a ogni di- ritto individuale, da quelli della proprieta a quelli Hel lavoro e del salario. © Atrium Forli 7) LA VITA E LA FORZA DELL’ITALIA FASCISTA M@ — La fede, la disciplina, il lavoro, la pro- duzione basteranno ad assicurare l'avvenire, il benessere e la potenza dell Italia e degli italiani ? @ —No, tutto cid é poggiato sulla vitalita e sulla natalité del popolo italiano, Bisogna fammentare che la prima forza di una Na- zione, la possibilita della sua potenza e del suo benessere sta nel numero dei suoi figli. @— In uno Stato bene ordinato quale posto deve occupare la cura della salute fisica del popolo ? @ — In uno Stato bene ordinato la cura della salute fisica del popolo deve essere al primo posto, 46 LA DOTTRINA FASCISTA @—Qual'é uno dei compiti fondamentali dello Stato nel campo sociale ? @— Vigilare seriamente sul destino della razza, curare la razza, a cominciare dalla ma- ternita e dall’infanzia. @— Ma il popolo italiano non é forse il pit prolifico ? @— Non é vero; la verita é diversa ed é tri- ste; anche in Italia diminuiscono le nascite. ll moto di diminuzione non é soltanto pro- gressivo, ma si accelera ogni anno di piu. I morti superano i nati, Le culle sono vuote, i cimiteri si allargano. @— Come si spiega allora che le citta diven- tano sempre pitt popolose ? @— Le citta diventano popolose ma non per virti’ proprie, sibbene perché vi accorrono i rurali. Cosi si fa il deserto nei campi; ma quando il deserto estende le sue plaghe ab- bandonate e bruciate, la citta é¢ presa alla gola; né i suoi commerci, né le sue industrie possono ristabilire l’equilibrio ormai irrepa- rabilmente spezzato perché le famiglie rurali che prima erano prolifiche, fattesi cittadine, divengono sterili. © ‘Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA @ — Come si potra impedire la diminuzione delle nascite ? @— E’ stato chiaramente dimostrato che la sterilita dei cittadini é in relazione diretta coll’aumento sproporzionato della citta. Occorre allora con ogni legge favorevole tener fermi i contadini e gli operai ai campi e ai piccoli centri; bonificare tutte le contra- de oggi malsane per dare possibilita di la- voro e di vita ai rurali; occorre venire in aiu- to con provvidenze varie alle famiglie che hanno ricca figliolanza. @ —E si potra riuscire ? @ — Non sara impossibile, perché il popolo italiano é ancora capace di reazione, perché il suo costume morale é sano e viva é la sua coscienza religiosa. @_—E se non si riuscisse ? @—Sarebbe la morte della Nazione. Una nazione esiste non solo come storia e come territorio, ma come massa umana che si ri- produce di generazione in generazione. Caso contrario é la servitu o la fine. Se non si riuscisse, ogni opera della Rivo- luzione fascista cadrebbe nel nulla. 48 LA DOTTRINA FASCISTA @ — Perché cadrebbe nel nulla? @ —Perché a un certo momento campi, scuole, caserme, navi, officine non avranno pid. uomini. Ma la natalita saré quello che distinguera il popolo fascista dagli altri popoli europei, in quanto indichera la sua vitalita e la sua volonta di tramandare questa vitalita nei secoli. B ——Ma ci sara posto e lavoro per altri mi- lioni d Italiani ? @ — Si, lo ha detto il Duce. In una Italia tutta bonificata, coltivata, irrigata, disciplinata, cioé fascista, c’é posto € pane ancora per dieci milioni di uomini. Sessanta milioni d’Italiani faranno sentire il peso della loro massa e della loro forza nella storia del mondo. @— Qual'é dunque il comandamento del Duce ? @ — Tornare alla Terra. Non si pud parlare di ricostruzione nazionale, non si pud par- lare di grandezza da conquistare, se non si risolve il problema agrario. 49 ; © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA In che cosa essenzialmente consiste il problema agrario ? @—Fssenzialmente consiste nella neces- sita urgente di ricavare dal suolo nazionale tutto quanto occorre alla vita materiale della Nazione, perché questa possa vivere del suo e affrancarsi da ogni dipedenza straniera. W@ — Perché é indispensabile risolvere il pro- blema agrario ? @—Perché I'Italia ha nella terra la sor- gente maggiore di produzione e di ricchezza, e il cittadino italiano é, nel suo intimo, con- tadino anche quando non maneggia gli istru- menti agricoli. @— Gli altri Governi non hanno studiato Timportante problema ? @—Sempre il problema agrario é stato studiato dai Governi; ma il Fascismo ha so- stituito la volonta tenace al desiderio vago, il provvedimento pronto ai lunghi studi delle Commissioni. [La ee 50 LA DOTTRINA FASCISTA @ — Potré essere risolto il problema agra- rio? @ — Deve essere risolto, e sara risolto. Il Duce, che ha viva simpatia per i rurali, tanto da qualificarsi, con orgoglio, contadino, vuole risolverlo, anche per un preciso do- vere verso i contadini. @— Che cosa occorre prima di tutto ? @ — Prima di tutto occorre che i lavoratori restino affezionati alla loro terra, non se ne allontanino, ma formino quasi una cosa sola con essa. M—Come si polra impedire che i conta- dini si allontanino dalla terra? @ — Aiutandoli perché trovino il loro tor- naconto a restare contadini; facilitando le varie forme di compartecipazione agli utili delle aziende agricole. M—I! contadino merita questo interessa- mento del Governo ? @— Si. Non bisogna dimenticare che i no- stri contadini, sani di corpo e di spirito, fe- cero la guerra eroicamente, e poi fermarono, col loro buon senso e il loro attaccamento © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA alle istituzioni, la marea bolscevica che mi- nacciava la Nazione. Essi hanno intatte le piu belle virtt della nostra razza e costitui- scono la spina dorsale della Nazione. @— Dunque il Fascismo é rurale ? @ — Si. Il Fascismo rivendica in pieno il suo preminente carattere contadino, Di qui la politica rurale del Regime nei suoi diversi aspetti: il credito agrario, la bonifica inte- grale, l’elevazione politica e morale delle genti dei campi e dei villaggi. @— Che cosa ha fatto il Regime per il po- polo ? @ — Vorganizzazione sportiva e l’educazio- ne fisica con stadii e palestre non indegni per amplitudine di quelli dell’antica Roma: il dopolavoro, il complesso delic manifesta- zioni artistiche non pit abbandonate ai sin- goli o ai gruppi, ma stabilite per legge; la ridonata dignita ai nostri massimi teatri; il ripristino e la scoperta delle antiche vesligia che testimoniano di quella meravigliosa sto- ria che é, prima e dopo Cristo, la storia di Roma, Tutto questo per fortificare il popolo nel corpo e nello spirito. 352 LA PATRIA NEL MONDO m — Pov'é che dobbiamo cercare il nostro destino ? ir I! nostro destino, senza copiare alcuno, ¢ stato e sara sempre sul mare, perché noi siamo mediterranei, @— Quali sono i capisaldi della politica estera fascista ? ®@— Sono due: la dignita e lutilita nazio- nale. Il Fascismo non fara mai una politica eslera che non salvaguardi gelosamente la dignita dell’Italia; o non ne difenda a viso aperto i giusti interessi. Esso Segue percié una politica di pace ma non di suicidio, @—Che cosa significa precisamente: poli- tica di pace ma non di suicidio ? ® — Significa una politica che mira sincera- mente e volontariamente a mantenere la pa- ce, senza per questo compromettere l’onore 53 : © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA e linteresse, cioé la vita della Nazione, in omaggio a false ideologie. @— Quali sono queste false ideologie ? @— FE’ falsa ideologia che il diritto vinca sempre sulla violenza, che il bene vinca sem- pre sul male; sono false ideologie la pace perpetua e universale, la fratellanza dei po- poli. Mi — Il popolo italiano ha creduto a queste ideologie ? @ — L'ltalia ha creduto a queste ideologie e ha sinceramente operato a servizio di esse, ma l’esperienza della pace dopo la guerra fu amara. A sue spese I’Italia imparé che le nazioni le quali proclamano piu forte quei principii, agiscono poi per i loro egoismi. @— Che cosa é la politica estera in tempo di pace ? @ — La politica estera in tempo di pace é la sagace preparazione di situazioni che pos- sono maturare assai lentamente, é la onni- presente difesa degli interessi materiali e morali della Nazione; é la realizzazione di trattati commerciali e politici che garanti- scono la pace e il progresso dei popoli. 54 LA DOTTRINA FASCISTA @ —/ trattati sono eterni? @ — Nessun trattato é stato mai eterno, poi- ché il mondo cammina, i popoli si costitui- scono, crescono, declinano, qualche volta muoiono: |’eternita di un trattato signifi- cherebbe che a un dato momento |’umanita, per un mostruoso prodigio, avrebbe subito un processo di mummificazione: in altri ter- mini, sarebbe morta. W—La Societa delle Nazioni non é suffi- ciente garanzia per la giustizia e la pace ? @— Ammettiamo pure che la Societa delle Nazioni abbia la buona intenzione di assicu- rare la pace; ma i mezzi di cui essa dispone non danno la sicurezza della buona riuscita. M— E’ possibile un disarmo generale ? @ — Nessuno puo essere contrario a qualsia- si tentativo di disarmo, ma bisogna essere prudenti e circospetti, @— Un disarmo generale pud assicurare Ia pace ? @ — Per assicurare la pace il disarmo deve essere universale e totale, se no é una brut- ta commedia: totale, sul mare, sulla terra, nell’aria, negli spiriti. © Rtrium Forli_ LA DOTTRINA FASCISTA — Avremo altre guerre ? @ —Nessuno pud sapere che cosa riserbi il destino all’Italia. Il Governo fascista vuole sinceramente la pace, e infatti nessun paese pud vantare tanti accordi e trattati di pace quanti, in questi ultimi anni, ne ha conclusi V'Italia. Ma desiderare la pace e adoperarsi per mantenerla non significa negare gli smodati egoismi, le gelosie, le invidie, i rancori inter- nazionali. L’Italia ha il preciso dovere di tenersi pronta alla difesa. w — E per essere sempre pronti alla difesa che cosa occorre? ®— Occorre essere forti. I popoli forti hanno amici vicini e lontani in tempo di pace, In caso di guerra sono temuli. I po- poli deboli in tempo di pace sono soli e tra- scurati, in caso di guerra corrono il rischio supremo di essere schiacciati. Bisogna essere forti prima di tutto nel nu- mero, poiché se le culle sono vuote la Na- zione invecchia e decade. Bisogna essere forti nel coraggio, non voltarsi mai indietro quando una decisione fu presa, ma andare 56 LA DOTTRINA FASCISTA sempre avanti, Bisogna essere forti nel ca- rattere in modo che l’equilibrio non si turbi né quando la Nazione é illuminata dal sole della gloria, né quando é percossa dai colpi immeritati del destino, : @—Si pud spiegare il fenomeno della guerra? @—No. Tutte le guerre si spiegano stori- camente, ma il fatto guerra che segue le so- cieté. umane da Caino ad oggi non é stato ancora spiegato; forse appartiene, come al- tri fenomeni, all’imperscrutabile. @— La Nazione cosa deve fare? @— Per fare una politica estera di dignita e di fermezza la Nazione deve dare quoti- dianamente spettacolo di ferrea disciplina, dentro e fuori i confini politici. @—Perché anche fuori i confini politici ? @ — Perché i cittadini italiani che vivono fuori della Patria devono essere i migliori collaboratori del Governo nella politica estera, M— Come possono gl'Italiani all’estero col- laborare alla politica di pace e di grandezza della Patria? @ — Gl'Italiani residenti all’estero, dando © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA quotidiano esempio di onesta laboriosita, di dignita, di geloso orgoglio nazionale, di civile disciplina, di fratellanza al di sopra delle classi e dei partiti, di rispetto per le leggi del paese che li ospita, danno la mi- gliore prova del buon diritto dell’Italia a col- laborare per la civilta del mondo. Insomma gl'Italiani all’estero devono es- sere i propagandisti della loro Patria, per tenerne alto il prestigio e facilitarne la sem- pre pili larga espansione spirituale. H— II Regime che cosa ha fatto per gl'Ita- liani residenti all’estero ? @— Il Fascismo si é preoccupato anche dei dieci milioni di Italiani sparsi per il mondo, ai quali ha dato un senso di orgoglio, come non fu mai dall’unita della Patria. @ — Che cosa significa espansione spirituale dell’ Italia ? @—La nostra Italia, che é stata sempre maestra di civilta, deve far conoscere agli altri popoli i prodotti del suo spirito, cioé la sua lingua, la sua arte, i suoi libri, le sue scoperte, le sue invenzioni, il suo lavoro: la sua civilta, insomma. ts 58 LA DOTTRINA FASCISTA W— E’ possibile lespansione della civilta fascista nel mondo? @— Certamente, poiché il Fascismo in quanto idea, dottrina, realizzazione, é¢ uni- versale: italiano nei suoi particolari istituti, esso é universale nello spirito. Lo spirito é universale per la sua stessa natura, Mi — Si pu quindi prevedere un’ Europa che ispwi le sue istituzioni alla dottrina e alla pratica del Fascismo? ®— Tutto il mondo guarda e studia il Fa- scismo, in quanto che il Fascismo oggi ri- sponde ad esigenze di carattere universale. Esso risolve infatti il triplice problema dei rapporti fra Stato e individuo, fra Stato e gruppi, fra gruppi e gruppi organizzati. M—Come si pud riassumere dunque la nuova politica estera dell'Italia ? @ — Si riassume in questa necessila che deve essere sempre presente ai governanti e al popolo: essere inesorabilmente forti, con- cordi, produttivi. La concordia da prestigio al Governo che parla in nome del popolo; la forza sostiene il prestigio del Governo; il lavoro produt- © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA tivo affranca la Nazione dagli altri e rende il Governo veramente indipendente. ™@— Che cosa sono i possessi e le colonie ? ©@— I possessi e le colonie sono la -proie- zione della potenza della Patria. @ — Perché riponiamo grandi speranze nelle colonie ? @ — Perché, pensando all’avvenire delle no- stre colonie africane, noi ci sentiamo sicuri che fra non molto una parte della nostra po- polazione trovera i] sodisfacimento dei suoi bisogni nei campi fertili della Libia che han- no gid dato prove di possibilita degne di es- sere rilevate. Gli Italiani sono stati i pionieri di parec- chi territori appartenenti ad altri: Jo saran- no tanto pid di un territorio posto sotto il dominio della Madre-Patria. Le grandi nazioni e i grandi popoli della nostra epoca hanno bisogno delle colonie per vivere ed espandersi. 60 I L D U C's @— Che cosa é necessario alla buona riu- scita di tutta la vasta opera di ricostruzione nazionale ? ® — Alla buona riuscita di tutta la vasta ope- ra di ricostruzione nazionale é necessario il concorde entusiastico sacrificio del popolo ilaliano guidato e illuminato dalla volonta ferrea di Benito Mussolini. @ — Chi é Benito Mussolini ? @— Benito Mussolini é¢ il Duce del Fascismo e il Capo del Governo fascista. E’ il figlio prediletto della Patria rinnovellata: é Colui che riusci a salvarla dal precipizio verso cui correva con occhi bendati, ed ora la guida per il raggiungimento di superbe méte de- gne del passato. — Perché é Duce del Fascismo ? @ — Perché é stato Lui che ha creato il Fa- scismo, cioé l’invitto difensore della Patria © Atrium Forli LA DOTTRINA FASCISTA contro i figli bastardi e i nemici esterni, il tenace assertore del diritto dell’Italia. @— Perché é Capo del Governo ? @—Perché soltanto il Capo del Fascismo, che aveva sbaragliato i vari partiti trasci- nanti I'Italia alla rovina, poteva raccogliere la misera eredita dei Governi precedenti e sulle miserie del tristo passato ricostruire lavvenire. Questo capi il popolo che lo chiamé a gran voce, questo capi il Re che gli affidé il governo del Paese. @ — Da chi gli deriva allora il potere ? @ — Il potere di Benito Mussolini deriva in- sieme dal Re e dal Popolo. @— Quando é nato Mussolini ? @— Mussolini é nato il 29 luglio del 1883, Tra gli uomini politici che guidano le grandi nazioni del mondo, Egli é il pit giovane e il pi grande. i — Dov’é nato? @—F’ nato a Predappio in provincia di Forli; ma non importa il paese dove é nato. Egli é figlio dell’Italia e I'Italia tutta lo adora come il migliore dei suoi figli. 62 LA DOTTRINA FASCISTA @— Viene da famiglia nobile ? @—No: suo padre era un fabbro che pie- gava sull’incudine il ferro rovente. Egli stes- so da piccino aiutava il padre nel duro e umile lavoro. @—E come é potuto salire cosi alto ? @— Con la volonta tenace, la operosita instancabile, la fiducia serena nelle sue forze, amore ardente per la Patria e per il Popolo. @— Quali sono le sue ambizioni ? @—Non ha alcuna ambizione personale. L’unica sua ambizione é quella di render forte, prosperoso, grande e libero il popolo italiano. @ — Qual’é dunque la sua grande méta? — Fare che il xx Secolo veda Roma, cen- tro della civilta latina, dominatrice del Me- diterraneo, faro di luce per tutte le genti. @ — Ama dunque il popolo? @ — Lo ama gelosamente, ma severamente: non cerca di blandirlo con la retorica so- nora di belle frasi, ma di educarlo a virili propositi: e se domani fosse necessario es- sere duro con esso, saprebbe esserlo, 635 : i © Atrium Forli LA DOTTRINA:FASCISTA @— Per questo il popolo lo segue ? @ — Per questo il popolo lo segue e lo ama, e questo amore é la migliore ricompensa alle sue fatiche. @ — Gli costa fatica il Governo ? @— Una fatica immane; e non si stanca, perché appartiene alla razza dei nuovissimi Italiani, che non si sgomentano mai, ma pro- cedono sempre intrepidamente per la strada segnata dal destino, Egli stesso dice: « Se avanzo, seguitemi; se indietreggio, uccide- temi; se mi uccidono, vendicatemi ». Panvaztong \. 2. 1 6 1 1 es ww ee Pag, 8 Il Fascismo salvezza della Patria. . . . . » 5 Come i militi devono servire Didea fascista. . » 11 @— Qual’é il motto della sua vita ? La Nazione ec le suebasi. . . . . . . . . » 17 @ — Il motto della sua vita é quello dell’Ita- Lo’ Stato’ Fassleta .°. 3 e-ss ss oo ee liano nuovo: « Durare e camminare ». ras ; Ree Capitale’s lavoro’ 4.205, 6 2.4974 @ — Qual’é il dovere deg! Italiani verso Mus- solini e verso la Rivoluzione fascista ? La vita e la forza dell'Italia fascista. . . . » 46 er contenuto in questo giuramento; La Patria nel mondo...) G) « Giuro di eseguire senza disculere gli ordini del Duce e di servire con le mie forze e, se é WDuce. - . eee ee ee ee EL necessario, col mio sangue, la causa della Rivoluzione fascista ». 65 . A © Atrium Forli 64

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