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De Inventione
Ispirato alla retorica ad Herennium (I secolo autore sconosciuto) e alla Retorica di
Aristotele.
Disposizio:
Propositio
Argumentatio
Narratio
Peroratio : pi forte di tutte
De oratore (55a.C.)
3 libri argomento simile allopera successiva anche se scritta successivamente.
Dialogo tra Crasso e Antonio nella villa tuscolana di Crasso avvenuto nel 91 aC.
Partono dal problema della crisi della repubblica e ne analizzano le cause di questa
decadenza e le fanno coincidere con la scomparsa delloratoria antica. I due
protagonisti descrivono cos le caratteristiche fondamentali che un oratore deve avere
Antonio( tesi contraria)
Crasso (tesi di Cicerone)
Inclinazione naturale
Vasta cultura generale che gli
Pratica del foro
deve permettere di poter spaziare
Conoscenza di tutti gli oratori
PROBITUS puntare allanimo
precedenti
degli ascoltatori
PRUDENTIA agire dopo che ha
meditato
Essere un uomo onesto
Nella seconda parte prima Antonio e poi Crasso intervengono sulla divisione in parte
delleloquenza .
SIGNIFICATO DELLLOPERA
1. Cicerone alloratore non basta conoscere le clausole delloratoria dettate da
Gorgia in poi
2. PROBITAS PRUDENTIA Lratore deve essere onesto e soprattutto credibile.
Cicerone ad esempio per poter supportare i siciliani ed essre scelto come
difensore deve aver avuto un comportamento ineccepibile e irreprensibile
3. FORMANDO LE COSCIENZE SI PUO ARGINARE LA CRISI
Loratore con queste premesse deve amministrare lo stato . Lars oratoria non
serve per blandire il popolo con false illusioni demagogiche. Ma deve far agire
e formare i BONI CIVES , ma bisogna dare lesempio per farli venire fuori,
opera di prevenzione.