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La vita: un uomo misterioso

età republicana
Sappiamo molto poco della vita di Tito Lucrezio Caro: secondo san Girolamo, visse tra il 94 e il 50 a.C. esi uccise in

preda alla follia provocatagli da un ltro d'a-more; secondo il grammatico Donato, mori invece nel 55 a.C. La sua opera,

sempre a detta di san Girolamo (ma gli studiosi moderni si dividono sull'argo-mento), fu scritta negli intervalli di

lucidita dalla pazzia (per intervalla insaniae) e pubblicata da Cicerone, che)


Uso i versi perchi
in una lettera al fratello Quinto dichiarò di apprezzare ha più facile tramandare
Argomenti difficili
molto i versi di questo poeta.

Il De rerum natura leopere e i giovanidiEsiodo


Lucrezio e il cantore latino della loso a epicurea. Il suo De rerum natura («La natura delle cose») è un poema
epico
didascalico in esametri - erede del genere nato in Grecia con Esiodo, ripreso in età ellenistica da Arato di Soli e
e
Nicandro di Colofone e importato a Roma da Ennio e Accio - che racchiude i principi della loso a di Epicuro e del suo

trattato Sulla natura.


il modello più moderno e Catone con il de agricoltura
Lopera è suddivisa in sei libri, organizzati in tre cop-pie, ciascuna dedicata a un diverso aspetto dell'epicureismo

• libri I-II: la sica. Si parla dell'organizzazione della materia, della sua eternità e degli atomi, che si aggregano in un

ciclo in nito secondo le leggi materiale dell'universo (tra cui il clinamen) e senza l'intervento di forze divine. Anche

l'uomo deve sottostare a queste leggi non facendosi turbare da passioni o paure (atarassia);

• libri III-IV: l'antropologia. Dimostrando che l'anima umana è fatta di atomi che si disgregano e si ricompongono in

forme sempre nuove, Lucrezio cerca di liberare gli uomini dalla paura della morte e dell'oltretomba e dalle

superstizioni della religione istituzionale, Illustra inoltre il processo della conoscenza (teoria dei simulacra);

• libri V-VI: la cosmologia. Sono illustrati l'origine del mondo e la sua caducità, la nascita e l'evoluzione dell'umanità

(spinta da necessità materiali), le cause di una serie di fenomeni naturali) La Terra è intesa come un qualsiasi essere

vivente, destinato a morire e rinascere in un continuo ciclo di materia. La visione di Lucrezio esclude ogni intervento

degli dei nelle vicende del mondo: gli dèi esistono, ma vivono negli in- il Chinaman è il Maiani
termundia senza curarsi del mondo e degli uomini.

ingannano
L'eroismo della ragione
ri
istintivamente
feritttteratee
duraturo
Il De rerum natura sembra pensato da Lucrezio come un poema epico: si apre con uninvocazione a una divinità (l'inno
a Venere) e si chiude con la drammatica descrie zione della peste di Atene (emblema dellinevitabilità della morte nel

ciclo materialistico dell'universo). Il losofo Epicuro è celebrato come un eroe con ben quattro elogi, proposto come

incarnazione dell'eroismo della ragione che vince l'opprimente superstizione (religio).

Grazie alla sua virtus, Epicuro ha liberato i mortali dalla paura che li vessava, oltrepassando le porte della conoscenza

per scoprire le leggi che regolano la natura: così la ricerca razionale del vero ha vinto la barbara superstizione e le sue

pratiche assurde (come obbedire a una profezia che imponeva a un padre di far uccidere la glia sopra un altare: è il

caso della giovane I genia).

Lingua e stile

Nonostante l'opera sia rimasta incompiuta per la prematura morte di Lucrezio, essa manifesta un perfetto equilibrio

tra il contenuto dotto e la qualità della versi cazione. La profondita del messaggio epicureo si unisce alla forza

visionaria del linguaggio poetico di Lucrezio, trasformando una materia arida in un'opera d'arte bella e utile per

l'umanità.

Gli esametri racchiudono la forza dello stile sublime presentando elementi del linguaggio poetico arcaico

(aggettivi composti, genitivo in -ai) e della nuova lingua della loso a, fatta di tecnicismi della tradizione greca

reinventati in latino (per esempio semina, «ato-

mi»; simulacra, ximmagini»; inane, «vuoto»). Qui risiede l'originalità dello stile di Lucrezio, arcaico e moderno

nello stesso tempo.

l'elogio di epicuro

puchi ha avuto la capolutà di liberare l'omanita


dalla paura

lucrezio descrive una natura selvaggiache viene antropizzata


Inenzio dava a disposizione pochi termini e
si novanta parole spesso orrendo due parole latine
insieme

Inerzia dedica la sua pena a Gaia Memmio

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