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Prof Benito Marino History & Philosophy Teaching

Luomo a una dimensione 1964 L'uomo a una dimensione l'uomo che vive in una societ a una dimensione, societ giustificata e coperta da una filosofia (un modo di pensare) a una dimensione. La societ a una dimensione una societ senza op posizione, cio una societ che ha paralizzato la critica, attraverso la crea zione di un controllo totale. La filosofia a una dimensione la filosofia della razio nalit tecnologica e della logica del domi nio; la negazione del pensiero critico, della "logica della protesta"; [ cap. V ] la filosofia "positivistica" che giustifica la raziona lit tecnologica. Nella societ tecnologica avanzata l'apparato produttivo tende a diventare totalitario nella misura in cui determina non soltanto le occupazioni, le abilit e gli atteggiamenti socialmente richiesti, ma anche i bisogni e le aspirazioni indivi duali. E, come universo tecnologico, la societ industriale avanzata un uni verso politico, l'ultimo stadio della rea lizzazione di un progetto storico specifico, cio l'esperienza, la trasforma zione, 1'organizzazione della natura come un mero oggetto di dominio. Assume insomma l amministrazione totale della vita dellintera comunit. Il singolo viene cancellato dal sistema dentro un apparato socio-produttivo sempre pi vasto e complesso. In una tale societ il pluralismo politico qualcosa di puramente illusorio; gli istituti democratico-parlamentari sono svuotati di qualsiasi contenuto sostanziale; le decisioni che contano vengono prese sempre da altri e altrove, senza tener conto della sensibilit popolare, ma soltanto di quella elettorale [ clientelarismo ]. Questa societ, dice Marcuse, capace di reprimere ogni mutamento qualitativo per il tempo che vuole e le sue raffinate tecniche di controllo e di persuasione danno alluomo lillusione di essere liberi. In realt Una confortevole, levigata, ragionevole, democratica non-libert prevale nella civilt industriale avanzata [ I,1, pg. 20 ]. Essa raggiunge la pi alta produttivit, ma la usa per perpetuare il lavoro e la fatica, in essa lindustrializzazione pi efficiente pu servire a limitare e a manipolare i bisogni. Ebbene, quando si raggiunge questo punto, scrive Marcuse, la dominazione - sotto specie di opulenza e di libert - si estende a tutte le sfere dell'esistenza privata e pubblica, integra ogni opposizione genuina, assorbe in s ogni alternativa. In breve: la societ tecnologica avanzata crea un vero uni verso totalitario; in una societ matura, mente e corpo sono tenuti in uno stato di mobilitazione permanente per la difesa di questo stesso universo. In questo modo la societ industriale non crea al suo interno le forze che la dovrebbero superare; essa annulla la possibilit del pensiero negativo , cio del pensiero critico e con ci annienta la possibilit del cambiamento. un sistema in cui predomina la tolleranza repressiva. Tutto sostanzialmente permesso e concesso [ permissivismo ], purch non si ledano alcuni principi e interessi tanto forti da garantire la permanenza di quella societ repressiva stessa. Allessere umano concessa la massima libert di opinione e parola, ma non deve toccare il sistema, quindi concessa una libert astratta ed inoffensiva! Molto importante ed efficace nel sistema la persuasione , cio la capacit di convincere i propri membri che meglio di cos non pu andare [questo il migliore dei mondi possibili direbbe Leibniz], quindi inutile la critica!
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Prof Benito Marino History & Philosophy Teaching

Qui si perpetra la manipolazione pi grave: far apparire cose irrazionali come razionali, oggetti inutili come utili ed indispensabili. Gli sprechi pi evidenti vengono fatti passare come ineliminabili e cos man mano le persone si riconoscono nelle loro merci, trovano la loro anima nella loro automobile, nel loro hi-fi, ma nellapparente soddisfazione dei bisogni di tutti compare la realt di negare tale soddisfacimento a certi gruppi che pure fanno parte del sistema: il mondo capitalistico ha alterato qui anche la struttura e la funzione delle classi, perch linsoddisfatto non pi il lavoratore, tradizionale avversario di classe, ormai integrato nel sistema. La via da seguire non pi quella indicata da Marx. La lotta per il cambiamento deve prendere altre strade: Le tendenze tota litarie della societ unidimensionale rendo no inefficaci le vie ed i mezzi tradizionali di protesta. In ogni caso, per, la questione non appare disperata, giacch al di sotto della base popolare conservatrice vi il so strato dei reietti e degli stranieri, degli sfruttati e dei perseguitati di altre razze e di altri colori, dei disoccupati e degli inabili. Essi permangono al di fuori del processo democratico; la loro presenza prova, come non mai, quanto sia immediato e reale il bi sogno di porre fine a condizioni e istituzioni intollerabili. Perci la loro opposizione ri voluzionaria anche se non lo la loro co scienza. La loro opposizione colpisce il sistema dal di fuori e quindi non sviata dal sistema; una forza elementare che viola le regole del gioco, e cosi facendo mostra che il sistema un gioco truccato. Quando si riuniscono e scendono nelle strade, senza armi, senza protezione, per chiedere i pi elementari diritti civili, essi sanno di affrontare cani, pietre e bombe, galera, campi di concen tramento, persino la morte [...]. Il fatto che essi incominciano a rifiutare di prendere parte al gioco pu essere il fatto che segna l'inizio della fine di un periodo. A questi soggetti rivoluzionari Marcuse guarda con la massima speranza e a loro affida il compito di realizzare quello che viene definito il Grande Rifiuto, cio una contestazione del sistema in piena regola, di tipo non parziale, ma totale. Solo il reietto pu desiderare una trasformazione disinteressata e senza compromessi col mondo attuale, perch non ha nulla da perdere Questo non vuol affatto dire che le cose andranno cos. Quello che si dice che lo spettro di nuovo presente, den tro e fuori i confini delle societ avanza te. E questo quanto pu fare la teoria critica della societ: essa non possiede concetti che possano colmare la lacuna tra il presente e il suo futuro; non avendo promesse da fare n successi da mostra re, essa rimane una critica negativa. In questo modo essa vuole mantenersi fedele a coloro che, senza speranza, hanno dato e danno la vita per il Grande Rifiuto. Da questo testo sono venuti fuori una serie di motivi sociali: dai diritti civili alluguaglianza razziale, dalla tematica del femminismo a quella dei bisogni reali, dalla protesta contro il consumismo alla critica della famiglia e dellamore borghese.

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