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tragici avvenimenti di
Parigi hanno congelato il clima dopinione
politica in Italia. Come se
lesigenza di unit avesse, in parte, stemperato le
tensioni interne. Le polemiche fra leader e partiti, al
proposito, sono apparse meno violente che in altre occasioni.
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Le rotte
dei jihadisti
Molenbeek
larea nelle vicinanze
di Bruxelles dal quale
vengono molti degli
attentatori
degli ultimi fatti:
Salah e Ibrahim
Abdeslam,
Bilal Hadfi,
Abdelhamid
Abaaoud
Parigi
Il luogo degli attentati
del 13 novembre.
Un gruppo
di attentatori
sarebbe arrivato
qui il 12 novembre.
Salah Abdeslam
riattraversa
il confine la notte
fra 12 e 13 sullauto
di un amico
che lo lascia nei pressi
dello stadio
di Bruxelles
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lia tra il 31 luglio e il 9 agosto di questanno durante
una trasferta in Grecia necessaria a raggiungere il
rifugio dove Abdelhamid Abaaoud sta entrando
nella fase operativa del piano che deve colpire al
cuore la Francia e lEuropa.
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E dunque. Nella notte di venerd, mentre il governo belga chiude la capitale del Paese, in un hotel a
cinque stelle sulla costa turca, in quel di Managvat,
viene ammanettato un giovane di 26 anni. Si chiama Ahmad Dahmani. di origini marocchine e cittadinanza belga ed sbarcato con un volo proveniente da Amsterdam allaeroporto di Antalya il 14
novembre, nei giorni in cui si tiene il vertice del
G20 alla presenza di Obama e di Putin. Il 16 novembre si sposta a Managvat e qui attende due siriani,
Ahmet Tahir e Mohammad Verd, che lo devono trasferire oltre il confine per riunirlo alle milizie
dellIs. Ma non riuscir a farlo. Perch con lui anche
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Su Ahmad Dahmani, infatti, tra il 14 e il 15 novembre, intelligence e polizie francesi e italiane
hanno fatto un gran lavoro. Sanno che trovare lui
pu significare accorciare il tempo che resta a Salah nella sua fuga. Sanno, infatti, che Ahmad a Parigi nelle 72 ore che precedono lorrore. Ed l per fare i sopralluoghi. Come dimostra il suo cellulare, catturato in quei giorni dalle celle in corrispondenza
dei luoghi degli assalti. Un cellulare cui i francesi sono arrivati sviluppando il traffico telefonico del tele-
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fonino che i tre kamikaze del Bataclan hanno gettato in un cestino dei rifiuti prima di entrare nel teatro. Un cellulare che, in quei giorni, dialogher, come ricostruito dai tabulati, anche con le utenze di
Hasna Aitboulachen, la cugina di Abaaoud che morir nel raid di saint Denis.
Ma c di pi. La Polizia italiana scopre che quel
nome Ahmad Dahmani nella lista passeggeri
del traghetto che, l1 agosto scorso parte da Bari
con destinazione Patrasso. E in quello che, il 4 agosto, da Patrasso far ritorno a Bari. Su quelli navi c
anche Salah Abdeslam. E c una macchina con targa belga. La ragione di quel viaggio, cominciato il
31 luglio e finito il 9 agosto (come dimostra la carta
di credito di Salah sviluppata dallIntelligence francese che registra movimenti presso sportelli bancari, stazioni di rifornimento, ristoranti) che i due
Salah e Ahmad devono incontrare in Grecia
Abaaoud. Perch li che si nasconde luomo che lIs
ha incaricato di pianificare la strage. Ed la Grecia
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Polonia
Oceano Atlantico
Germania
Kiev
Lussemburgo
Praga
Parigi
Slovacchia
Monaco
Vienna
Monaco
Kishinev
Slovenia
Croazia
Georgia
Bucarest
Mar Nero
Bulgaria
Mare Montenegro
Adriatico
Bari
2 Penisola
di Bodrum
Romania
Bosnia
Erzegovina Belgrado
R. S.Marino
Ciampino
Spagna
Budapest
Ungheria
Italia
Madrid
Moldavia
Austria
Liechtenstein
Berna
Svizzera
Treviso
Lisbona
Ucraina
Rep. Ceca
Orio al Serio
Andorra
Sofia
Skopie
Tirana
Macedonia
Istanbul
Albania
Mar
Tirreno
Algeri
Rabat
Ankara
Turchia
Mar
Ionio
Patrasso
Tunisi
Grecia
Atene
4
Pireo
3 2
M a r
M e d i t e r r a n e o
Bari- Patrasso
Salah Abdeslam e Ahmed Dhamani
viaggiono dallItalia alla Grecia il 1 agosto.
Rientrano il 5. Salah rester
in Italia fino al 10 per poi tornare a
Molenbeek
caricare Salah, scopre lamico sconvolto. Intabarrato in un grosso giaccone che sembra nascondere
una cintura esplosiva. Ma, soprattutto, che, una
volta rientrati a Bruxelles, Salah chiede di essere lasciato davanti ad un appartamento di Laeken, quartiere limitrofo a Molenbeek dove, venerd notte, arriva la polizia per scoprire un arsenale di armi ed
esplosivi.
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Salah Abdeslam, Ahmad Dahmani, la strage di
Parigi, la cellula franco-belga di Molenbeek, il viaggio in Italia, lhub greco come punto di ingresso del
commando Is. Se questo il contesto, si capisce anche per quale motivo, in questa settimana di spaventosa fibrillazione europea finiscano nella rete
italiana sette cittadini siriani.
Non hanno legami con la strage di Parigi, n con
chi ne porta la firma. Ma, la loro provenienza geografica comune, cos come la loro destinazione lisola di Malta - e la scelta di dividersi per il viaggio, li
porta dritti in un carcere. Si muovono tutti dallAustria. Passano il confine con lItalia e quindi prendono tre strade diverse. Soprattutto, hanno tutti in tasca passaporti falsi.
Il 15 novembre, allaeroporto di Treviso, vengono arrestati Aadel Alaayad, nato il 7 febbraio 1988
in Siria e due fratelli, siriani anche loro. Husain Alkhalaf (1 gennaio 1988) e Rudohan Mohamad Alkhalaf (1 gennaio del 1967). In tasca hanno carte
di identit rilasciate dal ministero dellInterno gre-
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Gi, larsenale. E lultimo segreto di Salah a crollare. Per oltre una settimana, i due uomini arrestati
in Belgio il 15 novembre per aver aiutato Salah a
rientrare da Parigi a Bruxelles, raccontano la storiella di averlo lasciato nei dintorni dello stadio della Capitale. Poi, Hamza Attou, 21 anni, crolla. Racconta alla Procura federale di Bruxelles che la notte
tra il 13 e il 14 novembre quando, insieme a Mohamed Amri, arriva a Parigi sulla golf grigia che deve
Libano
Damasco
Israele
Tel Aviv
Libia
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Siria
Nicosia
Cipro
Roma-Orio al Serio-Treviso
Aleppo
Beirut
Tripoli
500 km
Leros Bodrum
Malta
Tunisia
Il punto di passaggio
quasi sempre
la penisola
di Bodrum.
I terroristi in viaggio
tra la Siria e lEuropa
si intrufolano
nei gommoni
dei migranti
3 Leros
Mare Egeo
Marocco
Algeria
I responsabili
degli attacchi di Parigi,
Abdelhamid
Abaaoud, Ahmad
al Mohammad,
Bilal Hadfi,
Ismal Mostefa,
Samy Amimour
passano un periodo in
Siria per poi ritornare
in Europa.
Russia
Varsavia
Belgio
Portogallo
Bielorussia
Berlino
Bruxelles
Francia
1 Siria
Minsk
Amsterdam
Giordania Arabia
Saudita
4 Pireo
Abaaoud e gli altri tre, arrivano nel porto del Pireo
l8 ottobre. Da qui imboccano la strada dei migranti:
qualche giorno vengono avvistati in Croazia e in Serbia.
Da qui tornano a Molenbeek
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BRUXELLES. Il cane, un pastore belga, drizza le
orecchie e punta sul borsone di un ragazzo in
fila. E un attimo: il soldato in mimetica spiana il fucile automatico M-2 mentre due poliziotti mettono mano alla fondina. La folla
sbanda, qualcuno cade, rotolando sulle valigie. Il ragazzo alza le mani: ha le cuffie dello
smartphone nelle orecchie, non ha sentito
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BRUXELLES .Salah lo conosco. Siamo amici.
Molto amici. Nel taxi sale subito la tensione. Lautista, Mohamed, sulla trentina, ci
guarda nello specchietto. Scruta la nostra
espressione. Restiamo impassibili. Ma la
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deviati.
Bruxelles una citt fantasma. Gli sguardi
della gente sono contratti, seri, confusi. Laria pesante, resa ancora pi gelida dal nevischio che scende dal cielo grigio. Anche il Belgio si sveglia in guerra e si prepara al peggio.
Le voci si rincorrono. Sono in corso dei blitz
dei corpi speciali antiterrorismo. Hanno setacciato quartieri e grandi CBOMJFVF della periferia. Hanno trovato armi, esplosivo, perfi-
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pi che un jihadista. Jihadista voi usate
sempre questo termine: ma i soldi servono
in caso le cose siano andate male. Se devi
scappare, camuffarti. Lui non li aveva e si
lamentato con il fratello.
Ha scelto di restare in vita. Adesso lo cercano quelli del Daesh. Gente che lo vuole
morto. Per questo laltro fratello lo ha invitato a consegnarsi. Ma lui sa che significa il
carcere. A vita. Deve scegliere. Daesh potrebbe vendicarsi del tradimento con la famiglia. La famiglia ha paura.
Anche Mohamed, uno dei tanti amici
dellultimo uomo del commando di Parigi,
il grande latitante braccato dalle polizie di
mezzo mondo, resta sorpreso dal salto compiuto dal compagno. Insieme, se gli diamo
retta, facevano la vita che fanno tutti i giovani della loro et. Ragazze, spinelli, musica, calcio, chiacchiere e lunghe giornate al
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to. Daesh diventata una calamita. Non solo per lo stuolo di giovani disoccupati che
qui non trovano lavoro, ma anche per i figli
di quella piccola borghesia. Le storie dei
494 GPSFJHOGJHIUFST offerti da Molenbeek,
tra cui 54 donne, identica. Un impiego
pubblico, il licenziamento, i furti, le rapine,
le violenze, traffici di droga e documenti.
Le armi. Liegi famosa per ospitare la pi
grande fabbrica di esportazione di materiale bellico. E questo, assieme ad una passione da collezionisti e ad un vero e proprio culto per la materia, attribuisce al Belgio il ruolo di collettore del traffico legale e illegale
delle armi. Arrivano dai Balcani.
Le partenze per la Siria, il mito dellaKJ
IBE
ma soprattutto il ritorno dei combattenti, troppo a lungo tollerato e sottovalutato, ha creato una polveriera. Il Belgio era e
restava una base. Si contano sulle dita gli
attentati. Nel mirino cera la Francia. La cellula di Verviers stata smantellata il 15
gennaio scorso. Si appurato che era guidata da Abdelhamid Abaaoud, il regista delle
stragi di Parigi, morto a Saint Denis. Viveva qui. Come Amedy Coulibaly, come Mehdi Nemmouche, killer del museo ebraico,
come Ayoub el-Khazzani, attentatore del
treno Thalys nellagosto scorso. Come 3 degli 8 membri del commando di Parigi. Racconta un jihadista arrestato dalla polizia
belga: Una volta mi ha confidato di aver
trovato 25 chili di Tnt in Belgio. Mi diceva
che era stato complicato. Ma che nel Belgistan, come chiamava Molenbeek, alla fine
si trova tutto.
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I miei fratelli sono normali. Sono nati e hanno studiato qui. Siamo una famiglia. Che piange un
morto, Ibrahim, di cui sono rimasti brandelli sullasfalto di boulevard Voltaire. Che implora un latitante: Consegnati. E che appena ieri, ancora per voce di Mohammed, d limpressione di saperla pi lunga di quanto non la
racconti. Mi hanno detto degli
amici di mio fratello dice che
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marted scorso hanno avuto contatti con lui via Skype. Non credo
sia lontano da qui. E torno ad invitarlo a consegnarsi. Non fosse altro perch, come raccontano quegli stessi ragazzi alla tv americana "CD, Salah sta cercando aiuto, si sente sorvegliato dallIs,
preoccupato per la sua famiglia e dispiaciuto per non essersi riuscito a farsi saltare in aria,
ma vorrebbe ancora raggiunge-
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re la Siria.
Gi, gli amici. Salah ne aveva
molti, a quanto pare. Almeno prima del 13 novembre. Forse per
via del bar a Molenbeek Les Beguines che gestiva con il fratello Ibrahim da due anni, dopo
aver piantato un lavoro alla Stib,
la municipalizzata dei trasporti
di Bruxelles. O, forse, per leccellente hashish che si fumava tra
quelle quattro mura. Dove si tira-
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ABBANOA S.p.A.
ESTRATTO BANDO DI GARA
AZIENDA OSPEDALIERO
UNIVERSITARIA DI CAGLIARI
ESITO DI GARA
NUMERO GARA 5699260
AZIENDA OSPEDALIERO
UNIVERSITARIA DI CAGLIARI
AVVISO DI GARA- NUMERO
GARA 6143360
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AZIENDA OSPEDALIERO
UNIVERSITARIA DI CAGLIARI
BANDO DI GARA
NUMERO GARA 6186476
SISTEMA DINAMICO DI ACQUISIZIONE A RILEVANZA COMUNITARIA PER LA FORNITURA
BIENNALE DI SPECIALITA' MEDICINALI GENERICI ED EMODERIVATI DESTINATA ALLE ESIGENZE
DELL'AZIENDA
OSPEDALIERO
UNIVERSITARIA DI CAGLIARI. Importo biennale
presunto euro 4.000.000,00 I.V.A. esclusa. Criterio Aggiudicazione: prezzo pi basso. Termine di
scadenza per la presentazione delle offerte: ore
13,00 del giorno 11/10/17. Inviato per la pubblicazione sulla G.U.U.E. in data 12/10/2015. Responsabile del Procedimento: Dott.ssa Maria
Teresa Piras, tel. 070/51093801, e-mail: mariapiras@aoucagliari.it, pec: ser.provveditoratofarmacia@pec.aoucagliari.it.
F.to: IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
Dott. Giorgio Sorrentino
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BAMAKO
CCO, guardi lei stesso con quanta fe-
rocia hanno agito gli uomini di Mokhtar Belmokhtar, dice il commissario Denis Coulibaly. Siamo alla morgue
dellOspedale Gabriel Faur, dove hanno portato i corpi delle vittime dellattacco allHotel
Radisson Blu di Bamako. Nella prima stanza
ne contiamo sei, tutti occidentali. Ancora riposano sulle barelle con cui sono stati raccolti
venerd scorso. Mentre solleva il lenzuolo che
li ricopre, il commissario scuote silenziosamente il capo. Vicino a uno di essi, leggiamo
su un cartoncino imbrattato di sangue un cognome russo. Tutti sono stati giustiziati con
un colpo alla testa. I jihadisti hanno sparato a
bruciapelo. A Belmohktar diamo la caccia
da anni, ma pi furbo del diavolo. Soprattutto, conosce il deserto come io conosco Bamako, dove sono nato e dove vivo da 53 anni, aggiunge il commissario maliano.
Non soltanto la polizia del Mali a voler acciuffare il Guercio o Marlboro man,
com stato soprannominato Belmokhtar
per via dellocchio che perse combattendo
contro i sovietici in Afghanistan e per il vasto
traffico di sigarette che cre per finanziare la
sua KJIBE. Il leader islamista anche ricercato da agenti ben pi esperti, dellintelligence
francese e statunitense, e non solo per aver
per aver rivendicato due giorni fa, assieme
ad Al Qaeda nel Maghreb islamico, lattacco
al Radisson che secondo lultimo bilancio
avrebbe provocato 19 morti, tra cui unamericana, un israeliano, due belgi, sei russi e tre cinesi.
Dato per morto pi volte, le ultime a mar-
zo nel Ciad e a giugno nel sud della Libia, Belmokhtar comincia la sua militanza negli anni
Novanta in Algeria, suo Paese dorigine, nel
sanguinario Gruppo islamico armato. Nel
2007, una volta diventato uno dei capi di Al
Qaeda per il Maghreb islamico, Belmokhtar
inizia a imperversare in vari altri Paesi del Sahel, dal Niger alla Libia al Mali.
Due anni fa, allontanato da Al Qaeda per la
componente troppo banditesca della sua leadership, fonda del gruppo Al Mourabitoun,
ossia Coloro che firmano con il sangue. E
nel gennaio 2013 orchestra il micidiale attac-
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presa di ostaggi non c un secondo da perdere, perch hai a che fare con jihadisti che vengono solo per uccidere il pi gran numero di
persone possibile prima di farsi uccidere loro
stessi. Venerd stata una corsa contro il tempo, e ci sono stati di grande aiuto i droni che
cha fornito lambasciata cinese. Prima
dellultimo, decisivo blitz al settimo piano
dellhotel sapevamo esattamente dove erano piazzati gli ostaggi e i due terroristi.
Dopo anni vissuti da fuggiasco, tra un covo
o una cittadina sperduta tra le sabbie, Belmokhtar s forgiato un nuovo nome di battaglia: limprendibile. Ma com possibile che
questa vecchia conoscenza dei servizi di Parigi e di Washington, sulla cui testa pende una
taglia di cinque milioni di dollari, non sia stato ancora snidato o fatto fuori da un missile
ad alta precisione? Giriamo la domanda a
Grard, chiamiamolo cos, un ex agente
dellintelligence di Parigi che adesso si occupa della sicurezza di personalit francesi allestero e che incontriamo sulla Collina del sapere, cos viene chiamato il monte dove ha sede
luniversit di Bamako e che sovrasta la citt.
Dice Grard: Per la sua cattura gli americani mettono a disposizione droni sofisticatissimi in grado di riconoscere perfino le tracce
dei copertoni sulla sabbia. I francesi, invece,
partecipano alla sua caccia infiltrando uomini tra le fila jihadiste.
Eppure Belmokhtar ancora uccel di bosco perch troppo spesso manca la coordinazione tra i due servizi di intelligence o il coraggio per intervenire. Recentemente era stato
individuato un accampamento nel deserto,
con la moglie e le figlie del leader islamista.
Americani e francesi erano certi della sua presenza al 95%. Che hanno fatto? Ebbene, non
sono intervenuti.
Dalla sua parte, la primula rossa del terrore ha anche la geografia, ossia gli 800 chilometri tra Niger e Mali praticamente incontrollabili, o i 900 chilometri a nord di frontiera con lAlgeria. Senza contare che soltanto
250 chilometri separano il Paese dal Nord della Nigeria, roccaforte di Boko Haram. Di quella porzione di Sahel, Charles ci mostra una
mappa dei servizi francesi piena di crocette
che indicano i campi di addestramento o i feudi di una ventina di sceicchi, tutti potenzialmente nefasti quanto Belmokhtar.
Uscendo dalla morgue dellospedale Gabriel Faur, incrociamo il convoglio del presidente del Mali, Ibrahim Boubacar Keita, giunto a salutare i feriti di venerd scorso. Il presidente ha appena ordinato lo Stato di emergenza nazionale per dieci giorni, e il lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezzasta a partire da luned. Come se non potesse
fare di pi per un Paese di nuovo nel mirino
dei jihadisti.
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ROMA. Un migliaio a Roma in piazza Santi Apostoli,
altrettanti a Milano in piazza San Babila. LIslam italiano
scende in strada con i rappresentanti delle sue comunit, con
gli imam, con i fedeli ma la partecipazione ai sit-in (complice
il maltempo) non raggiunge i grandi numeri. La voce dei
musulmani che vivono nel nostro Paese (oltre un milione e
duecentomila persone) si alza per dire Not in my name, lo
slogan del movimento per la pace contro i bombardamenti in
Iraq del 2003, utilizzato ora dallIslam per prendere le
distanze dalle stragi del Venerd 13. In piazza si urlano tanti
no: No al terrorismo, No alla paura e No Isis sono gli
slogan di quella romana. Mentre da Milano si chiede il
riconoscimento delle moschee scandisce al megafono
Davide Piccardo, del coordinamento associazioni islamiche
perch cos ci sarebbe maggiore sicurezza per tutti. Il piccolo
palco a Santi Apostoli affollato di oratori, tutti uomini, a
partire da Abdellah Radouane, segretario della Grande
Moschea di Roma: Il terrorismo non pu continuare a colpire
ovunque in nome dei musulmani dice e da qui vogliamo
che il mondo ci ascolti. Viene letto il messaggio del
presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Gli assassini
vogliono piegarci facendoci rinunciare ai valori di solidariet
e al nostro umanesimo. Noi non ci piegheremo scrive il
capo dello Stato I tanti cittadini italiani di fede musulmana
che in voi si riconoscono, insieme ad altri fedeli che vivono e
lavorano nel nostro paese, sono e devono sentirsi parte di
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CITT DEL VATICANO. Le parole del presidente
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ROMA. Da ieri a Khalid Chaouki stata assegnata la scorta. Una tutela della quale il deputato italo-marocchino del Pd preferisce non
parlare. Ora mi impegner ancora di pi.
Ha detto che non bisogna avere paura: lei
spaventato?
No, anche se la paura un sentimento irrazionale ma legittimo. Anche i musulmani in questi giorni hanno paura di
essere additati tutti come terroristi.
Come si combatte questa paura?
Con gesti concreti, denunciando e isolando gli
estremisti, con limpegno solenne di rafforzare
la collaborazione con le
istituzioni.
La partecipazione al
sit in, per, stata
scarsa.
Rispetto alle adesioni, invece, la partecipa- %BJFSJTPOP
zione stata importante. TPUUPTDPSUB
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mo passo che segna una NJJNQFHOFS
svolta: mai, prima dora, BODPSBEJQJ
i musulmani erano scesi &MJNJOJBNP
in piazza tutti uniti, met- MF[POFEPNCSB
tendo da parte le differenze, per dire in modo
netto che non si pu uccidere in nome dellIslam.
Dovevano esserci le stragi del Venerd 13
per arrivare a questo risultato?
Davanti al salto di qualit del terrorismo
serviva un salto di qualit nella reazione dei
musulmani italiani.
C il rischio che nelle nostre periferie monti un clima di malcontento stile banlieue
francesi?
Dobbiamo recuperare il lavoro non fatto
in questi anni ma pretendere una partecipazione forte di tutte le comunit straniere, a
partire dai luoghi di culto che non sempre sono in un percorso di piena cittadinanza. Vanno eliminate le zone dombra che possono diventare luoghi di malessere e terreno fertile
per chi vuole fare proselitismo.
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sto. Ma il Corano esorta anche alla guerra santa. in nome della jihad che i terroristi uccidono e si fanno uccidere unaltra interpretazione sbagliata replica Dania. Il Corano distingue tra grande e piccola jihad. La prima il combattimento
spirituale del Bene contro il Male, che
ogni credente deve affrontare. La seconda
una guerra, s, ma soltanto difensiva tanto che si legge: scacciali come loro hanno
scacciato te.
I cinque pilastri della nostra religione
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PARIGI.
Belle Equipe, Stphane e gli altri due colleghi si sono fermati per indossare i giubbotti
antiproiettili. Quelli che abbiamo in dotazione non sono sufficienti nel caso di armi automatiche. Pensavamo di essere a Parigi, non a
Tel Aviv. Ci sbagliavamo.
I flics, poliziotti un po spacconi che si vedono nei film noir, sono parigini come gli altri, in questa citt dove le vendite di sonniferi e tranquillanti sono raddoppiate, alcune famiglie mandano i figli in taxi per non andare
nel metr, altri si iscrivono ai corsi che danno il brevetto di soccorritori. Ognuno reagisce alla paura come pu. Stphane e i suoi uomini non possono permettersi questo lusso.
Alla Belle Equipe cerano gi molte persone
morte. Un telefono squillava accanto a un
cadavere, forse era la madre o la moglie della
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PARIGI . Un ragazzo, 25 anni, sorride, si stringe nella pettorina rossa della protezione civile, poggia una mano sulla spalla di Catherine e le apre un sorriso: Siediti, parliamone. Poi le offre un bicchiere di the. Al secondo piano del municipio dellundicesimo arrondissement c una stanza, imponente ed
elegante come tutto il palazzo di place Leon
Blum, assai stretta e molto lunga. Squadrata. Eppure somiglia a un labirinto. Qui dentro, infatti, da dieci giorni si sta raccogliendo gente che si persa, smarrita dietro gli
spari, ingoiata dalle facce feroci di Salah,
Abaaoud e i suoi amici, ragazzi e ragazze
sfregiati dal colore del sangue, dal rumore
delle urla e dei vetri
rotti sotto i piedi. Qui
dentro ci vengono le
altre vittime del 13
novembre, quelli che
non sono morti. Ma
un po come se lo
fossero.
Il municipio ha attrezzato in questa sala un grande centro
di ascolto psicologico
per tutti coloro che
hanno, in qualche
maniera, vissuto lattacco del 13 novembre: volontari della
protezione civile a fare da accoglienza. Psicologi, nascosti dietro dei box, pronti ad
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ascoltarti e a offrirti
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il loro supporto. Sono
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dallundicesimo,
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duemila nel prime
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48 ore racconta il
dottor Eric Cheucle,
psichiatra, che da Lione arrivato sabato
mattina per prestare soccorso ai ragazzi e alle ragazze quando ancora nellaria si sentiva
lodore della polvere da sparo. Hanno bisogno di parlare. Parlare, parlare e poi ancora
parlare. E lunica maniera che hanno poi
per dimenticare. Catherine non lo ha fatto.
Era in una delle ragazze del Carillon. Ricorda attimo dopo attimo il commando della
Seat Nera che scende e si mette a sparare.
Quando sono arrivati si raccolta come una
pallina di lana sotto i tavolini. E si salvata,
forse. Il ragazzone dellaccoglienza le passa
le mani per i capelli. E lei non smette di piangere. Prova a calmarla. In mano ha uno dei
questionari. Ci metter qualche minuto prima che la ragazza riesca, semplicemente,
riesca a dirgli il suo nome. Funziona cos: arrivi allingresso e comunichi ai poliziotti di
guardia che hai bisogno di un aiuto, che tu
sei uno di quelli dellXI. Non chiedono niente. Semplicemente ti sorridono. E una ragazza, ugualmente gentile, ti chiede di seguirla. Si attraverso tutto il palazzo, cos grande
da occupare praticamente un intero isolato.
Si attraversano un paio di androni, nel secondo ci sono tre ragazze che hanno gli occhi bassi e non parlano tra loro. Una sta sbriciolando tabacco in una cartina piccola. Alza
la testa: e ti chiede, anche tu?. E come se
lungo una pagina. Ci sono le indicazioni anagrafiche e poi tutta una serie di domande
spiazzanti: Sei stato nellattacco?, sei stato ferito?, morto un tuo parente?, un
tuo amico?, hai sentito gli spari?, hai
paura a uscire di casa?, e poi gi una serie
di domande. Il primo screening tocca ai volontari. Un quarto dora di attesa, circa, e poi
si viene smistati dai vari professionisti Questo raccontano gli assistenti un municipio particolare: Charlie, prima. Ora i Caf, il
Bataclan. I poliziotti hanno visto uccidere
un loro collega dai terroristi e ora sono tornati per strada a raccogliere pezzi di ragazzi.
Ne abbiamo dovuti assistere molti in questi
giorni. Hanno paura del loro lavoro. Il trauma racconta il dottor Chaucle, che corso
da Lione a Parigi, la notte della strada, poi
tornato a casa ma presto sar ancora nella
capitale diverso da quello che pu accadere durante una catastrofe naturale, penso a
un terremoto: qui c un cattivo che ti vuole
fare male. E allora dobbiamo aiutarli a controllare le emozioni: che rabbia, ma soprattutto sofferenza, dolore. Si apre una ferita
subito. E il nostro ruolo quella di non farla
diventare infetta, soprattutto per il futuro.
Sulle cicatrici non possiamo fare nulla, ma
necessario elaborare subito per evitare che
possa affiorare domani qualcosa di brutto.
Molto brutto.. La migliore medicina, dunque, parlare. Anche con i bambini: allundicesimo hanno i cassetti pieni di disegni. Ne
tirano fuori una decina. Sono tutti molto colorati.
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NEW YORK
islamico al nazismo.
una minaccia ugualmente grave per la civilt: ci sono ovviamente
molte differenze, ma anche varie affinit, a cominciare dalla barbarie delle idee professate, alla violenza estrema anche nei confronti dei pi indifesi, alla capacit di conquistare alle rispettive cause i pi deboli, frustrati e
ignoranti. Io continuo a sperare che
questo radicalismo cos estremo si riveli insostenibile a lungo: Hitler durato 12 anni, e, per cambiare colore
politico, Pol Pot ancora meno.
Quando ha usato questo paragone
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stiamo affrontando qualcosa di inedito: ad esempio luso di terroriste donne, cosa che Al Qaeda non faceva. E
non si pu sottovalutare lattrazione
nei confronti dei giovani che vedono
qualcosa di forte in quel messaggio di
morte e distruzione. Quello che per
noi abominevole per questi ragazzi
motivo di vita: unopportunit di riscatto, anche sociale, e di redenzione. necessario poi ricordare che il
bacino nel quale crescono questi fermenti allinterno di stati falliti e disastrati. su queste basi che si forma
un nuovo tipo di essere umano, un fa-
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to nuovo. Anche in questo caso bisogna riflettere sullignoranza, la frustrazione, e la necessit di affermarsi: un personaggio come Jihadi John
voleva essere potente e temuto. necessario riflettere anche sulla perdita
di valori forti: fin quando il loro credo
assoluto come la religione, e il nostro relativo come il nostro pensiero attuale, saremo pi deboli.
Raccontando lhitlerismo lei ha affermato che ci sono molti elementi
incomprensibili: si pu affermare
lo stesso sul fondamentalismo islamico?
certo che in questa loro violenza
ci siano molti elementi irrazionali,
ma per quanto riguarda Hitler riprendevo pareri di molti storici illustri,
che ritengono che sia fuori dalla logica e in qualche modo fuori dalla storia. Oggi ci troviamo di fronte alla degenerazione di una religione professata da pi di un miliardo di persone:
non si pu affatto sottovalutare questa matrice, anche se la violenza
perpetrata da unesigua minoranza.
La loro arma nasce dalla fede, prima
ancora dei mitra o le bombe.
Gli attacchi parigini sono stati ad
uno stadio, un ristorante e una sala da concerto.
evidente il significato simbolico: odiano quello che siamo, il nostro
modo di vivere e le nostre libert. C
un elemento propagandistico per cui
colpiscono la Babilonia di corruzione delloccidente.
Nella lectio magistralis pronunciata a Ratisbona, Benedetto XVI parl di violenza insita in alcuni passi
del Corano.
Fece un discorso molto preciso e
colto, sul quale bisogna riflettere senza volgarizzarlo o strumentalizzarlo.
C un dato oggettivo, sul quale tuttavia si deve riflettere: Maometto stato non solo un profeta, ma anche un
soldato. stato Cristo e Cesare.
Lei crede nella possibilit di dialogo con lIslam moderato?
Pi che credere lo auspico, ma vedo un mondo, certamente maggioritario, intimidito e tenuto sotto scacco
da unidentit religiosa.
C chi attribuisce parte del problema al conflitto israelo-palestinese.
Quello che succede in Medio
Oriente ha certamente un ruolo in
questa tragedia, ma ho sempre paura quando si comincia ad accusare gli
ebrei di responsabilit morali, sociali
o economiche: la storia ci ha insegnato cosa ha generato questo modo di
pensare.
Ritiene che esistano alternative alla guerra?
Neanche io ho risposte precise:
posso solo augurarmi che il califfato
venga distrutto o fallisca perch rigettato dalle stesse popolazioni. E
penso che pi dei bombardamenti
sia efficace colpire ci che finanzia il
fondamentalismo, a cominciare dal
petrolio e le armi.
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TRIBUNALE DI FIRENZE
Fallimento N. R.F. 110/2014
AVVISO DI VENDITA IMMOBILIARE CON INCANTO
L'anno 2016 ed il giorno 15 del mese di marzo alle ore 12.45 innanzi
al Giudice Delegato, Dott. Silvia Governatori, nel Suo Ufficio del Tribunale di Firenze in Viale Guidoni n.61, avr luogo la vendita con incanto del bene immobile di seguito indicato, a corpo e non a misura,
con esclusione di garanzia per eventuali vizi, nello stato di fatto e di
diritto in cui si trova, anche in riferimento alla legge 47/85, immobile
meglio descritto nella perizia estimativa in atti redatta dall' Ing. Giuliano a cui si rinvia e che si intende interamente richiamata nel presente avviso.
LOTTO UNICO
Piena propriet del complesso industriale ubicato nel Comune di Pontassieve, loc. Le Sieci, Via della Stazione
1, che si estende su unarea di circa mq 29.640, costituito da vari fabbricati di diverse dimensioni e consistenze
per un totale di superficie in pianta di mq 13.500 circa, gi destinati alla produzione di rivestimenti di ceramica
e cotto, deposito materiali, laboratorio, officina, uffici, servizi, casa custode, con annesse aree scoperte adibite
a piazzali e viabilit interna; il complesso industriale identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Pontassieve al foglio 89, particella 50, con i seguenti subalterni: - sub 500, cat.D/7 - sub 501, cat A/3, classe 3 sub 502, unit collabente. All'interno dell'area presente una cabina di trasformazione dell'energia elettrica
di propriet Enel. Fanno inoltre parte della propriet appezzamenti di terreno di modeste dimensioni adiacenti
al predetto complesso industriale ed identificati al catasto Terreni dello stesso Comune al foglio 89, particelle
51, 52 e 53. Il bene libero.
Prezzo base d'asta
Euro
3.400.000,00
Aumento minimo
Euro
20.000,00
Deposito cauzionale
Euro
340.000,00
La vendita soggetta ad IVA, ad imposta di registro, ad imposta ipotecaria e catastale.
Eventuali oneri per adeguamenti per difformit alle prescrizioni di legge, sanatoria edilizia e/o per interventi di
bonifica resteranno a carico dell' aggiudicatario.
*****
Coloro che intendono partecipare all'incanto dovranno depositare domanda in carta bollata accompagnata
dal deposito della somma sopra determinata per cauzione per il lotto unico, a mezzo assegno circolare non
trasferibile intestato a "Fallimento R.F. n. 110/2014 Tribunale di Firenze", presso la Cancelleria Fallimentare
del Tribunale di Firenze entro le ore 12.00 del giorno antecedente la vendita, a mani del Cancelliere della Cancelleria Fallimentare.
Laggiudicatario dovr versare il residuo prezzo, detratto quanto gi versato a titolo di cauzione, a mani del
Cancelliere suddetto entro il termine di 60 giorni dalla provvisoria aggiudicazione, a mezzo assegno circolare
non trasferibile intestato a "Fallimento R.F. n.110/2014 Tribunale di Firenze". Le spese sono a carico dell'aggiudicatario e dovranno essere corrisposte unitamente al versamento del saldo prezzo.
Maggiori informazioni presso la Cancelleria fallimentare del Tribunale di Firenze o presso il Curatore Dott.
Silvio De Lazzer (tel.055/461512; e-mail s.delazzer@studiodelazzerweber.it) oppure sul sito web:
www.astegiudiziarie.it.
Dellodio che prova per noi, questo nemico non ha mai fatto mistero. Eppure abbiamo trascurato di identificarlo.
Prima del 13 novembre, cera molta tensione nel dibattito tra gli intellettuali francesi. possibile ora ununit?
Sulla mia testa stata messa una taglia per il crimine di
aver menzionato il nemico e di
aver fatto il processo al S (vale
a dire, allidentit nazionale),
invece di denunciare le umiliazioni inflitte allAltro. Contro
questo pensiero nauseabondo, -0CTFSWBUFVS ha riproposto lappello dei nuovi intellettuali di sinistra prendendosela
con Finkielkraut, Zemmour e
altri. Alain Badiou ha spiegato
perfettamente serio che non poteva partecipare alla mia trasmissione 3FQMJDBTperch nel
mio pensiero era diventato
centrale il concetto neonazista di Stato etnico. Questa impudenza dimostra la ferocia
dellideologia che oggi regna in
Francia. Si preferisce abbattere il messaggero piuttosto che
ascoltare un messaggio che obbliga a confrontarsi con la realt.
Lesercizio di osservare la
realt, non un modo di resistere alla tentazione dellintegrazione?
Lislamismo non tutto lislam. Tuttavia, esso non neppure un fenomeno marginale o
una creazione dellOccidente.
Noi non abbiamo generato questo mostro con le nostre politiche neocoloniali e la nostra discriminazione. Non stiamo pagando per i nostri crimini. Lobbligo della jihad, come spiega
Bernard Lewis, poggia sulluniversalit della rivelazione islamica. La jihad non contraccolpo, bens un progetto di conquista. LOccidente deve liberarsi
della convinzione megalomane
di dettare sempre lui le danze.
Siamo pronti per questa lunga lotta?
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Lottare contro lislamismo
vuol dire trovare i mezzi per riconquistare i territori perduti
in Francia ricostruendo, per
esempio, la scuola repubblicana. Occorre anche controllare i
flussi migratori, perch pi arrivano immigrati dal mondo arabo-musulmano, pi la comunit nazionale si frammenta e la
propaganda radicale prende
piede. Ma siamo in tempo?.
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re migliaia di Fratelli Musulmani, che pure avevano compensato in parte le carenze dello Stato
egiziano con la loro azione sociale. Pochi mesi dopo, la Francia
cancell tutto con un colpo di
spugna per poter vendere le sue
fregate e accaparrarsi una parte delle scarse risorse del Paese.
Un caso di democrazia negata.
Resta un punto interrogativo: com possibile che alcuni
giovani cresciuti in Francia confondano Bagdad con la banlieue
parigina, cercando di importarvi i conflitti che nascono laggi?
Non vi sono scusanti. Salvo forse notare che la disoccupazione
e le discriminazioni nelle assunzioni non migliorano le cose.
LEuropa, che prima della crisi
riusciva ad accogliere un flusso
migratorio netto di 1 milione di
persone allanno, oggi deve rilanciare il suo modello dintegrazione. stata lausterit a
far esplodere gli egoismi nazionali e le tensioni identitarie. Solo con uno sviluppo sociale ed
equo si potr sconfiggere lodio.
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TRIBUNALE DI FIRENZE
Fallimento N. 39/2013
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M5S
20,0
19,1
16,8
Forza Italia
18,6
6,2
Lega Nord
6,9
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26,7
14,0
19,8
19,7
16,2
15,8
13,5
14,2
13,0
11,5
14,0
15,0
10
26,1
10,8
27,2
20,4
11,4
13,2
12,5
14,1
12,8
4,0
4,3
5,8
6,3
4,3
4,8
5,2
4,5
4,2
5,5
Ncd-Udc
4,4
6,7
2,9
3,8
4,8
3,6
3,5
2,7
3,1
3,0
Fdi -An
3,7
2,7
2,1
3,6
3,3
4,8
3,3
3,5
4,5
4,0
Altri
2,9
2,3
2,6
3,2
2,8
4,8
1,5
4,1
3,5
1,6
Gennaio
2015
Marzo
Giugno
Settembre
Settembre Novembre
Ottobre Novembre
2015
* Nelle elezioni europee di maggio 2014: Laltra Europa con Tsipras. Fino a ottobre 2015: Sel + altri di sinistra
SI, infatti, potrebbe intercettare una
quota di elettori dalla base del PD. Non
detto che si tratti di un prezzo eccessivo,
per Renzi. Il quale mira ad attrarre maggiormente gli elettori moderati. E, quindi, a distinguersi dalle posizioni di Sinistra pi marcate. Ora interpretate ed
espresse dalla SI.
Tuttavia, interessante osservare come una maggioranza limitata di elettori del PD (53%) sosterrebbe lipotesi
di unintesa, in vista delle prossime elezioni politiche. Si tratta, tuttavia, di un
consenso assai pi ridotto rispetto a
quello espresso dalla base elettorale di
Sel-SI. La cui sopravvivenza, senza il
traino del PD, verrebbe messa seriamente in discussione dalla nuova legge elettorale. Un motivo in pi, probabilmente, per spingere il premier a non tornare
indietro. E ad allontanare il nuovo soggetto politico dal (sempre pi) suo
Pd(R).
Riprendendo le stime elettorali, luni-
ca vera novit appare la risalita della Lega di Salvini, oltre il 14%. E il parallelo arretramento di FI, sotto il 13%. Da ci, il
ri-sorpasso della Lega, che ri-supera, anche se di poco, FI. Da ci, anche il consenso, largamente maggioritario, per una lista comune, che unisca Lega e FI. Una
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prospettiva sostenuta da circa 8 elettori
su 10, in entrambi i partiti. Per necessit. Ma se il percorso unitario, a destra,
appare con-diviso, le idee su chi lo debba
guidare appaiono divise. Prevale, fra gli
altri, Matteo Salvini. Oltre un terzo degli
elettori di Centrodestra lo vorrebbe leader di una lista unitaria. Ma il 27% prefe-
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Novembre 2015
Ottobre 2015
Matteo Renzi
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Matteo Salvini
Diego Della Valle
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35
n.r.
Beppe Grillo
34
31
Luigi Di Maio
33
31
Giorgia Meloni
33
n.r.
29
27
28
23
Silvio Berlusconi
27
26
Pippo Civati
23
23
22
n.r.
Nichi Vendola
Corrado Passera
36
Angelino Alfano
Stefano Fassina
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Maurizio Landini
20
20
19
n.r.
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Novembre 2015
Ottobre 2015
PD vs M55
60
52,2
52,7
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40
IPOTESI 2
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NORD
59,9
58,9
60
50
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IPOTESI 3
PD vs lista di
centrodestra:
FI e
LEGA
NORD
60
55,7
51,7
44,3
48,3
50
40
(valori %)
ELETTORI DI CENTRO-DESTRA
Matteo Salvini
Silvio Berlusconi
Giorgia Meloni
Un altro leader
Non sa/non risponde
35
27
17
14
7
FONTE DEMOS & Pi, novembre 2015 (base 1.010 casi)
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sinistra (inclusi i marchi storici di Rc e
Pdci) le forze alla sinistra del Pd(R),
nellultima rilevazione dellAtlante Politico, si attestano al 5.5% dei voti.
Il risultato del sondaggio va preso per con cautela: non esiste ancora, di fatto, un unico partito, chiaramente riconoscibile. Va verificato, inoltre, se i voti
dei suoi soci fondatori - inclusi quelli
che ancora non hanno aderito al progetto - siano effettivamente sommabili.
Pu essere comunque utile analizzarne, fin dora, il profilo, i punti di forza e
di debolezza. Una formazione unitaria
otterrebbe, naturalmente, il suo migliore risultato fra gli elettori di sinistra
(19%). Anche in questarea, tuttavia,
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Pd, ma ci sono quelli che guardano ai grillini, quelli di de Magistris, poi ci sono giovani che
non vanno a votare, che emigrano per studiare e lavorare. E sono giovanissimi anche quelli
che scelgono la camorra, che diventano killer.
Il fallimento dei rifiuti. Lei
uscito a testa alta da numerosi processi. Ma ha una condanna della Corte dei Conti
di Roma per danno erariale.
Secondo alcuni, ci renderebbe illegittima la sua candidatura. Cosa risponde?
Ci sar tempo. Abbiamo tanto tempo, sette mesi fino allelezione per il sindaco. Parleremo
di tutto, e con precisione. Anche dei rifiuti. Non mi sottraggo.
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NEW YORK. Ho preso una decisione molto personale, dopo la nascita di mia figlia rester casa per
due mesi. Lannuncio non poteva arrivare che via Facebook, visto che a farlo stato Mark Zuckerberg che del social network
pi conosciuto, importante e ricco del mondo fondatore, Ceo e
padrone (quasi) assoluto. Nella
cerchia dei suoi amici pi cari
qualcuno dice adesso che se lo
aspettava, ma la notizia delle otto settimane di congedo di paternit che ha deciso di prendere colui che (stando alle varie classifiche) fa parte della ristretta cerchia dei cinquanta uomini che
pi hanno influenza nel mondo
di oggi, non poteva suscitare che
scalpore e sorpresa. E ha fatto rapidamente il giro del mondo.
Zuckerberg, che a soli 31 anni
il settimo uomo pi ricco del
mondo (patrimonio stimato di
46,9 miliardi) non ha chiarito chi
prender il suo posto durante la
lunga pausa per un amministratore delegato di una societ
cos rilevante dal lavoro e negli uffici di Facebook a Menlo
Park nessuno ha risposto alle domande poste con insistenza da
tutti i grandi media Usa. Nel messaggio che ha postato sul suo
social network, si limitato a
spiegare come le ricerche dimostrino che quando i genitori che
lavorano prendono del tempo a
casa per rimanere con i figli appena nati, ci sono risultati migliori
sia per i bambini che per le famiglie. Il post accompagnato da
una foto del salotto di casa Zuckerberg, con il cane Beast e un
passeggino. Mark e la moglie Priscilla Chan (amore sbocciato sui
banchi del college ad Harvard,
che il fondatore di Facebook ha
abbandonato prima di laurearsi)
avevano annunciato nel luglio
-BTPDJFUEJ.FOMP1BSL
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EJTUPQSFUSJCVJUP
scorso ovviamente sempre su
Facebook che sarebbero diventati genitori di una bambina.
La societ di Menlo Park, insieme a Google la pi importante
della Silicon Valley, ha avuto da
sempre una politica sulla maternit (e paternit) decisamente
avanzata rispetto a quelli che sono tradizionalmente gli standard americani. Tutti i dipendenti hanno diritto a quattro mesi di
congedo parentale tutto pagato, che possono essere usati o in
modo continuativo o divisi in periodi pi brevi durante il primo
anno di vita del neonato/a. Non
la sola. Per restare nella Silicon
Valley o comunque nelle grandi aziende legate al digitale
Netflix, la societ di streaming
che ha rivoluzionato la tv (e i serial televisivi) concede ai suoi dipendenti (non tutti per la verit)
un congedo maternit/paternit
illimitato, ma non retribuito, du-
LA PATERNITA IN ITALIA
1 giorno
Il congedo obbligatorio
per i padri in Italia,
retribuito al 100% dallInps
2 giorni
Il congedo facoltativo,
attingendo dal congedo
obbligatorio della madre
(provvedimento introdotto
dalla legge Fornero
per il periodo 2013-2015)
2 giorni obbligatori e
4 facoltativi
lestensione del congedo
per i padri prevista dalla
legge di stabilit per il 2016
Lastensione facoltativa
(i padri che ne usufruiscono)
18.023
22.519
26.043
29.279
28.201
2008
2009
2010
2011
2012
12%
I padri che
hanno
usufruito
dellastensione
facoltativa
di 6 mesi
entro i primi
12 anni del bambino
(al 30% dello stipendio)
(JPWFEOPWFNCSFWFOVUBBNBODB
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Magari ci fosse ancora
Rodolfo Siviero. In principio fu
lui, lo 007 dellarte. Investigatore, seduttore, poi ministro.
Uno capace di recuperare qualcosa come 3mila opere darte italiane trafugate dai nazisti o sottratte da ladri comuni nel caos del dopoguerra. Da dove inizierebbe,
Siviero, morto nell83, per risolvere il giallo di Verona, o il colpo
del secolo, come lhanno ribattezzato in citt? Qui il problema
uno solo, ed molto banale:
non perdere nemmeno un secondo. Perch ogni secondo di vantaggio che regaliamo a questi signori li chiama cos un mese di speranza che dobbiamo togliere alla probabilit di recuperare i 17 quadri. Magari passeranno anni, magari no. Il detective che ragiona fa parte del pool
investigativo congiunto al lavoro da 48 ore sulla clamorosa rapina al Museo di Castelvecchio.
Una squadra formata dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico e dai poliziotti della
Squadra mobile di Verona. Su
questa tipologia di reati ha esperienza da vendere. Ma Verona
un rompicapo da togliere il sonno. Dire che si tratta di unindagine complessa un eufemismo.
Per tanti motivi. Che in questo
momento non saggio elencare.
VERONA.
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Possiamo fare solo delle considerazioni.... Da dove inizia uninvestigazione su un maxifurto di capolavori che ha mutilato larte
italiana? In quale direzione si
orienta? In 99 casi su 100 opere
di questo tipo vengono trafugate
quando nei musei o nelle gallerie
non c nessuno. Qui siamo di
fronte a una rapina. Il che, da un
punto di vista investigativo, pu
essere di aiuto, spiega la fonte.
Per quale ragione? Parti da
unindagine tradizionale. Rilievi
scientifici, telecamere, esame
dei testimoni. Due. La cassiera
imbavagliata, e la guardia giurata che, sotto la minaccia delle armi, accompagna i tre uomini incappucciati e vestiti di nero nelle
sale dove, in silenzio, per quasi
unora, staccano i dipinti di Tintoretto, Rubens, Mantegna, Bellini, Pisanello. La banda sapeva dove e cosa cercare? Conosceva la
numerazione precisa della quadreria da trafugare o ha preso
nel mucchio? Restiamo sul furto. In questi casi spiega linvestigatore chiaro che vai subito ad analizzare le anomalie. Ce
n una che parla. Il sistema di allarme del museo. Viene inserito,
normalmente, alle 20. Dopo il
cambio della guardia tra il personale comunale e gli addetti della societ di vigilanza privata. Se
lallarme non viene inserito, il
protocollo prevede che alle 20.10
scatti in automatico una segnalazione alla centrale operativa. Cosa che non avvenuta. Perch?
La banda stata cos abile da disinserire i sistemi di sorveglianza e azzerare il protocollo? Aveva una talpa? Poi i ladri. La tipologia. Continua la fonte: In questi
casi in pochi pensano al gruppo
di malviventi che tentano il jolly
alla lotteria. Se stacchi una tela
del 1500 e non vuoi danneggiarla devi saperlo fare. Non la metti
in un bagagliaio con lumidit.
Non la porti via alla belle meglio. Bisogna immaginare, per
capire il tipo di indagine, un bivio: da una parte le ricerche dei ladri, dallaltra le ricerche dei ricettatori, o mandanti. Che, quasi
certamente, attendevano al caldo lesito della rapina. Il merca-
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to parallelo dellarte un ginepraio. l solo l che possono finire queste opere. Non alle aste,
non in un museo, non in una galleria. Per smascherare la banda e
il mandante pu bastare una
perizia. Un esperto o un mediatore che vende la soffiata tra un
passaggio e laltro del quadro.
Muovendosi, il ricettatore, lerrore lo fa. E quindi? Pi probabile
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CITT DEL VATICANO.
La fase istruttoria
dellinchiesta Vatileaks 2 si conclusa a
tempo di record.
E, infatti, si va al processo. Il 24 novembre prossimo fissata la prima
udienza nel tribunale della Citt del Vaticano per la sottrazione e la diffusione di
documenti riservati della Santa Sede,
con cinque imputati: oltre ai nomi gi
previsti di monsignor Lucio Vallejo Balda (tuttora trattenuto in cella in Vatica-
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Vallejo Balda aveva passato a
Nuzzi e non solo, perlopi via
Whatsapp, una lettera indirizza-
ta al papa TVCTFDSFUPQPOUJGJDJPe
poi un documento di cinque pagine della Cosea commissione
nella quale Balda era lunico
membro religioso voluto l, nel
2003, proprio da Francesco
contenente 87 password: consentivano di navigare tra i materiali
della commissione. Ancora, Balda aveva girato una lettera di
monsignor Fernando Alzaga al
cardinale George Pell, il vero
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sibilmente prima dellinizio del Giubileo.
Anche perch gli interessi dei vertici
sono altrove, anzitutto sullimminente
viaggio di Francesco in Africa dove gi si
sono recati in avanscoperta diversi collaboratori dello stesso Pontefice.
I cinque imputati saranno giudicati
dal presidente Giuseppe Dalla Torre,
con i giudici Piero Antonio Bonnet, Paolo Papanti-Pelletier e Venerando Marano. La prima udienza avverr nellAula
del Tribunale Vaticano dove venne giu-
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blica. Mi si accusa addirittura di aver minacciato per avere notizie: falso e ridicolo. Sono pronto a querelare per calunnie, ora non vorrei che si mettesse in moto una macchina del fango per delegittimare le mie inchieste. Forse sono ingenuo ma credevo indagassero su chi ha
commesso gli illeciti che ho denunciato,
non su chi li ha svelati.
Possono fare quello che vogliono
ha invece scritto sul proprio profilo Facebook Nuzzi ma finch ci sar il mondo
ci saranno giornalisti a dare notizie sco-
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CITT DEL VATICANO. Mai fare proselitismo nelle scuole. Lo ha detto
papa Francesco ricevendo ieri in udienza, nellAula Paolo VI,settemila
partecipanti al Congresso mondiale sulleducazione cattolica
organizzato dalla Congregazione preposta allEducazione Cattolica.
Educare cristianamente ha detto il Papa non soltanto fare
catechesi e proselitismo. Educare cristianamente portare avanti i
giovani nei valori umani in tutta la realt e una di queste la
trascendenza. Poi, ancora a proposito della scuola, ha detto: Tra gli
operai pi malpagati ci sono gli educatori. Cosa vuol dire?
Semplicemente che lo Stato non ha interesse. Se lavesse le cose non
andrebbero cos.
Infine, in riferimento allemergenza terrorismo, Francesco ha spiegato:
La tentazione pi grande nelle guerre, in questi momenti, sono i muri,
e il fallimento pi grande per un educatore educare dentro i muri.
Bisogna andare in periferia, che non solo fare beneficienza. Dalle
periferie si capiscono meglio le realt che dal centro. QS
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Quando toccato alla Chaouqui
raggiungere la Gendarmeria
(quattro gli interrogatori), la
donna ha ammesso di aver passato a Nuzzi un documento che attestava lintenzione del Vaticano
di aprire un fondo sovrano in Lussemburgo per attivit finanziarie dello Ior, operazione in realt
mai realizzata. Quindi ha assicurato che era stato Balda a consegnarle autonomamente password e username La Chaouqui,
si legge nelle pagine dellatto, ha
avuto una forte influenza su Balda. I due ci sono tre testimonianze si chiudevano ore nelle
stanze del monsignore e, ancora,
la donna gli propose di trascrivere su carta intestata Ior il testo di
una lettera retrodatandola al 30
settembre 2014: Monte dei Paschi di Siena aveva aperto quattro conti allistituto vaticano e,
per cautelare la banca da indagini della magistratura italiana, si
era reso necessario trasferire
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MILANO. Manca solo il via libera dellUnione europea, previsto entro stamattina. Poi
prender il largo il piano messo a punto dalla Banca dItalia, con lavallo del ministero
dellEconomia, che permetter di salvare Cassa di risparmio di Ferrara, Banca delle
Marche, Banca Etruria e la
Cassa di risparmio di Chieti.
Loperazione, che sar varata oggi pomeriggio dal governo, complessa, ma nella sostanza crea un fondo di risoluzione da 2 miliardi, per salvaguardare loperativit delle 4
banche. In questo speciale
fondo, confluiranno i 4 attivi
problematici (le cos dette
bad bank), per procedere alla
ristrutturazione e al rilancio.
Lobiettivo quello di arrivare a una ristrutturazione completa, che renda possibile la
vendita o la fusione dei quattro istituti commissariati.
Il ricorso al fondo risoluzione, era lunica strada percorribile dopo lo che la Ue ha bocciato lintervento del Fondo
interbancario di tutela dei depositi, che si muove sotto legida di Bankitalia, ritenuta da
Bruxelles un braccio pubblico. Governo e via Nazionale
hanno cercato, invano, una soluzione alternativa: lidea iniziale era quella di una newco
(che replicasse il fondo depositi) finanziata da contributi
volontari e senza la presenza
di Bankitalia. Ma questo piano b, sarebbe stato impossi-
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bile da realizzare, perch i
210 istituti italiani aderenti
al Fondo depositi, avrebbero
dovuto produrre delibere giuridicamente difendibili di
fronte ai rispettivi azionisti, e
ottenere il via libera di tutti i
rispettivi cda. Trattandosi di
210 organi decisionali, i tempi delle decisioni e il rischio di
non arrivare a una soluzione
unanime, sarebbero stati
troppo elevati.
E cos, dopo aver esplorato
senza successo tutte le alternative possibili, si deciso di
ricorrere alla normativa della
Brrd (#BOL3FDPWFSZBOE3F
TPMVUJPO%JSFDUJWF) che essendo applicata per la prima volta, ha creato qualche problema sia dal punto di vista tecnico, sia da quello giuridici. Entro stamattina atteso il placet della Ue mentre nel pomeriggio si terr il Consiglio dei
ministri per far partire gi da
domani il fondo di risoluzione. I dettagli devono ancora
essere definiti, ma in buona
sostanza previsto lo stanziamento al Fondo di risoluzione
ex Brrd di 2 miliardi i quali
verranno anticipati in parte
con i contributi dovuti da tutti al fondo di risoluzione della
direttiva Ue sia per il 2015
(circa 500 milioni) che per i
successivi 3 anni, e in parte i
maggiori istituti tricolori si faranno garanti di una linea di
liquidit a cui attingere per
portare avanti il piano di rilancio delle quattro banche commissariate. Toccher quindi a
Intesa, Unicredit e ad altre
4-5 grandi banche tricolori,
erogare una sorta di prestito
ponte.
Quanto alla governance,
gi da domani decadranno gli
attuali commissari delle quattro banche in crisi. In linea
teorica, secondo la normativa, a guidare le banche in bonis (separate dalle bad bank)
ci saranno dei commissari
speciali che a a loro volta saranno affiancati da un comitato di sorveglianza, composto
da tre a cinque membri, che a
maggioranza eleggeranno il
proprio presidente.
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La svolta al vertice delle Fs
potrebbe arrivare gioved.
Le dimissioni del presidente
e dellad, Marcello Messori e
Michele Mario Elia,
potrebbero essere
presentate al cda gi
convocato per il 26
novembre, dopo che il
governo mercoled scorso ha
manifestato direttamente ai
due manager la propria
insoddisfazione per la
gestione del gruppo in vista
della privatizzazione. I due
non godono pi della fiducia
dellazionista (il ministero
dellEconomia controlla il
100%). Nei prossimi giorni
lesecutivo decider che
cosa fare. Probabile la
richiesta di dimissioni ad
Elia e Messori, ma
possibile anche che il
governo chieda alla
maggioranza dei membri
del board (5 su un totale di
9, compresi lad e il
presidente) di dimettersi
per azzerare il cda.Per la
successione ad Elia c
sostanzialmente un unico
candidato: Renato
Mazzoncini, bresciano,
amministratore delegato di
Busitalia, cio della
controllata delle Fs per il
trasporto su gomma.
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ROMA. La Rai torner presto al ta-
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strade che piacciono a
Campo DallOrto: quelle
di Internet. Se davvero
Viale Mazzini prender la Serie A (il piano di
Campo DallOrto richiede 5 anni per andare a regime), allora si far pi forte la
sfida al gruppo Ber-
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UCCESSIVAMENTE, si rivelato invece linizio di un ciclo politico che ha cambiato la storia tedesca e segnato il destino dEuropa. Nel corso di questi anni, infatti, quella
che Helmut Kohl, il Cancelliere
della riunificazione tedesca, definiva affettuosamente la ragazza ma che da questa venne
senza alcun riguardo costretto a
uscire di scena perch coinvolto
in uno scandalo di fondi neri al
partito si trasformata nella
donna pi potente del Vecchio
Continente (5IF&DPOPNJTU).
diventata colei che alza la cornetta quando, per usare le notissime
e ironiche parole di Henry Kissinger, qualcuno prova a chiamare
al telefono lEuropa. Secondo
una indagine dopinione pubblicata qualche giorno fa dallistituto di Allensbach alla vigilia della
ricorrenza della nomina alla massima carica politica del paese, la
prima volta di una donna nella
storia tedesca, la Cancelliera venuta dallest appare ai suoi concittadini, nonostante tutto, senza alternative. E questo anche
se a causa della crisi provocata
dallenorme arrivo di profughi
ben 900mila dallinizio dellanno
la sua popolarit ha nelle ultime settimane conosciuto una forte flessione. E dieci anni rappresentano per la politica, nellepoca della postmodernit globale,
una dimensione temporale abnorme capace di consumare anche la pi sofisticata leadership.
Per questo quello della Merkel
diventato un vero e proprio case study per politologi e massmediologi che ormai da tempo si
stanno interrogando sul suo carisma anticarismatico, sulla natura di un modo di fare politica senza grandi concessioni alla mozione degli affetti e di una guida della cosa pubblica lontana da qualsiasi tentazione di uso clientelare del potere per ottenere consenso. E cos quella che a prima vista
sembrata una sorta di leadership senza qualit ha costruito la
propria legittimit su un vero e
proprio antipopulismo sistematico. E su un pragmatismo politico
duttile. Questo non vuol dire affatto che Angela Merkel sia un
angelo caduto nellinferno della politica o che non abbia senso
e gusto del potere. Anzi: ed questo che pi sconcerta gli analisti,
la Merkel possiede un naturale
talento nel rovesciare a proprio
favore anche le situazioni a lei
pi sfavorevoli. E in tre legislature segnate da differenti alleanze
di governo, di errori Angela Merkel ne ha commessi non pochi.
Dal 2005 al 2009 guid una
grosse Koalition con la Spd dopo essersi presentata in campagna elettorale allinsegna di un
duro liberismo fiscale ed economico. E fu proprio grazie allazione dei ministri socialdemocratici
e alle riforme realizzate dal precedente governo rosso-verde guidato da Schrder che la Germania fu in grado di attraversare
meglio di altri paesi europei la
grande crisi economica scoppiata nel 2007. E per questo alle ele-
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di scelte sbagliate ne ha fatte molte. In tempi storici e in tempi recenti. In questi giorni si leggono
per esempio frequenti rivalutazioni di Oriana Fallaci e
delle sue posizioni anti-islamiche. Si dimentica che la
grande giornalista stata anche una sostenitrice accesa
delle guerre di Bush figlio (per due mandati presidente
degli Stati Uniti) allorigine di molti dei nostri guai attuali. Si dimentica anche che forti interessi economici
hanno motivato lazione francese in Libia (presidenza
Sarkozy) e il successivo linciaggio di Gheddafi. LOccidente si liberato di due dittatori sanguinari ma a un
prezzo altissimo, senza valutare quali conseguenze la loro morte avrebbe avuto non solo nei rispettivi paesi ma
nel mondo. Domanda: perch quelle conseguenze non
sono state valutate? Viene il sospetto che interessi ancora pi forti premessero per leliminazione a qualunque
costo di quei personaggi, sinistri che fossero. Il nostro
Occidente conserva per un vantaggio sul mondo islami-
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Venerd nascer Nadine. Prima
di essere figlia di Paolo e Paola,
prima di essere italiana, europea, occidentale, prima di essere
figlia, una bambina, un essere
umano. Se dovesse ammalarsi sarebbe una tragedia, se dovesse
morire sarebbe un dramma eterno. Ogni vita cos importante, e
ogni essere nasce e muore, ma
non dovrebbe mai accadere prima del tempo. tempo di far diventare la guerra tab universale. "OUISPQPMPHVFTBVUSBWBJM
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Che fine hanno fatto le riforme,
la Buona scuola, lItalicum, i fuoriusciti del Pd, la palude? Di fronte allenormit degli attacchi terroristici, il dibattito politico italiano si dissolto. E la nostra vita
continua lo stesso, anzi con meno noia. Una lezione per tutti.
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t sulla figlia vivace e impedirle di uscire di casa dirama su Whatsapp una specie di allarme rosso (attentati! attentati!) la prova provata di come le vere vittime delle
tecnologia siano gli adulti. Che spesso viaggiano in quelle galassie pulsanti come se fossero a dorso di somaro, come avi ancora viventi e purtroppo circolanti. Quella madre credeva di affacciarsi alla finestra e sgridare la figliola per la strada, scostando i panni stesi per favorire la prospettiva. Invece ha inavvertitamente allertato una trentina di intelligence, alcuni governi e personalmente il presidente del Consiglio, che per invece di affacciarsi alla finestra e gridare a sua volta ha subito
contro-whatsappato smorzando lallarme, e per una volta facendoci apprezzare la sua vivacit digitale (non un nativo digitale; lo si dai venticinque in gi; ma siamo mediamente cos bacucchi, in Italia, che un quarantenne ci pare un teenager). La signora maldestra (e anche malsinistra, nel caso digitasse con entrambe le mani) non comunque sola. Parecchi
dei pi molesti twittatori e whatsappisti sono anziani narcisi
che usano quegli umili e utili media come se fossero un editoriale o un comizio, con laggravante che molti di loro gi scrivono editoriali e gi fanno comizi. Sono sicuro che se Zoro, recensore nel suo programma su Raitre dei tweet pi goffi e fuori
misura della settimana, potesse indicare anche let dei loro
autori, quarantenni e cinquantenni ne uscirebbero trionfatori. Il sessantenne Gasparri si gi laureato fuoriclasse.
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ARO Augias, leggo che i criminali del cosiddetto Is farebbero la guerra al nostro stile di vita. E noi europei
dichiareremmo guerra per difenderlo. Morti innocenti, stragi, giovani kamikaze, raid aerei,
bombardamenti, proclami di guerra: in ballo uno stile. Non sera mai visto. Lo stile poi legato a situazioni
di (giusto) relax, di (legittimo) divertimento: laperitivo, una cena, uno spettacolo musicale, la partita di calcio.
La vera minaccia pare essere quella di dovervi rinunciare. La Marsigliese coralmente intonata diventa linno
europeo della iEGFOTFEFMBUFSSBTTF. Pu racchiudere lespressione stile di vita lintensit di valori come
libert, eguaglianza, fraternit? E dunque se si canta tutti la Marsigliese, difendiamo uno stile di vita oppure
questi valori? Perch questi valori implicano unimportante riflessione collettiva sul fatto di esercitarli bene e
nella sostanza delle cose. Oltre lovvia e radicale condanna dei criminali, occorre un ripensamento su di noi, la
nostra storia, le scelte sbagliate che lOccidente ha fatto.
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quellIo non appena ci nasce dentro ha bisogno assoluto di avere un suo territorio,
conquistarselo, difenderlo, ampliarlo. Ha
bisogno di emergere a tutti i livelli sociali
e cerca di farlo come pu, che sia povero o ricco,
di pelle nera o bianca o mulatta, uomo o donna.
Anche gli animali per soddisfare i loro bisogni primari devono combattere per conquistare
la preda, preda anchessi di altri animali. Potere
e guerra sono anche per loro istinti dominanti,
ma non ne sono consapevoli. Noi s, noi siamo Io
in ogni istante della nostra esistenza ed quello
il motore che ci anima e determina il nostro destino. Il Fato. Ricordate? Gli dei olimpici della
cultura greca avevano la meglio non soltanto sugli uomini ma perfino su altri dei. Zeus sapeva di
dover rispettare il Fato che era molto pi di un
dio: era la legge che domina il Cosmo e quindi potere e guerra, la legge di natura quella. Lantidoto non lamore e la pace che come ho gi detto sono intervalli brevi, pause di riposo; ma la
libert, la libert consapevole. E la bellezza, non
come ideale romantico ma lirico e profondamente evocativo: la musica, la danza, la conoscenza.
Libert e bellezza, questi sono i valori, dove lIo
non viene affatto spento ma anzi potenziato e allontanato dalla ricerca del potere, riscattato dalla
turpitudine della guerra e guidato verso quelloltreuomo che nello ;BSBUIVTUSBdi Nietzsche lultimo e pi eccelso livello che la nostra specie pu
raggiungere e che dovrebbe mettere insieme tutti gli uomini di buona volont.
***
LEuropa oggi lobiettivo del terrorismo guidato dallIs che dora in poi chiameremo Califfato. Noi siamo soltanto il suo bersaglio, attaccano
dovunque possono, ma lEuropa il terreno prescelto e con essa gli Stati Uniti dAmerica. Insomma lOccidente, la civilt occidentale in tutte le
modalit che quella civilt esprime, nelle sue religioni, nella sua economia, nei comportamenti
delle persone comuni e delle loro classi dirigenti.
Il Califfato a sua volta una classe dirigente
composta da poche persone, non pi di un centinaio, in gran parte provenienti dallesercito iracheno di Saddam Hussein, dai muezzin afghani, dai
talebani indottrinati da Bin Laden e da Al Qaeda;
arabi soprattutto ma anche pachistani e sauditi.
Bin Laden, a quanto si sa, era profondamente
religioso ma i dirigenti che compongono il Califfato non lo sono affatto anche se fanno finta di
esserlo. Le cellule che il Califfato dirige hanno
forse una vernice di religiosit fondamentalista. Il loro grido di guerra Allah Akbar e molti di loro arrivano fino al punto di farsi esplodere
sognando un Aldil dove le vergini li aspettano
come premio. Ma la gran parte di quei terroristi
disseminati in Europa non hanno alcuna vocazione religiosa. Sono i giovani delle periferie, la
seconda o terza generazione delle CBOMJFVFche
non hanno potuto o non hanno voluto integrarsi
con la societ con cui vivono. Alcuni hanno studiato, altri no, ma tutti si sentono defraudati,
molti ricorrono alla droga e/o allavventura, alla
rabbia, alle armi e pi sono questi i loro modi di
sopravvivenza, pi lesclusione aumenta, pi la
polizia diventa il loro nemico, pi facile reclutarli per i messaggeri del Califfato.
Le CBOMJFVFsono il terreno di coltura dei terroristi e lIo gioca qui la sua pi segreta e perversa
partita. LIo degli esclusi reclama una sua soddisfazione, un suo territorio psicologico, la speranza di non aver paura ma di incuterla negli altri.
Che gli altri siano cristiani o atei o islamici, ma
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integrati e non esclusi: questi sono i loro bersagli. Bersagli anonimi, non li conoscono ma sono
comunque altri e diversi da loro e quindi da uccidere. Per diffondere la paura e soddisfare cos il
loro orribile Io.
Questa la guerra in corso: terrore e paura sono gli obiettivi delle cellule che obbediscono al
Califfato la cui classe dirigente posizionata nel
triangolo che include le zone confinarie tra Siria, Turchia e Iraq, con un distaccamento libico-tunisino che fronteggia direttamente lEuropa mediterranea.
Il Califfato ha i suoi soldati, sono qualche migliaio e bene armati. Il Califfato ricco, ha petrolio, ha lappoggio di uomini di affari degli Emirati
e finanziamenti mascherati ma evidenti che garantiscono la tranquillit saudita e degli Emirati.
A guardar bene anche lIo del Califfo e dei
suoi compagni assai sviluppato, vuole potere,
ricchezza, piaceri. Deriva da Al Qaeda ma
tuttaltra cosa rispetto a Bin Laden. Crudele
quanto lui e pi di lui, ma estremamente pi sofisticato. Non escluso che divenga un vero e proprio Stato arabo sunnita. In fondo Ibn Saud cominci cos la sua carriera e trasform una trib
in un Regno tra i pi potenti del Medio Oriente.
La sua famiglia conta ormai circa trecento persone, possiede molte banche, imprese, alleanze
daffari in tutto lOccidente, in Francia, in Inghilterra, in Italia, in America, in Germania, ovunque. Detesta gli sciiti ma si distingue anche dai
sunniti. Tra i capi del Califfato un esempio da
imitare e magari da conquistare. Senza sangue,
possibilmente. Il sangue scorre altrove.
***
Poich la Francia il principale terreno di battaglia del Califfato e delle sue migliaia di cellule
europee, quella Nazione, oltre a contare il maggior numero di vittime innocenti, ha assunto la
guida dellEuropa. Il presidente Hollande ha capito subito che, purtroppo per i francesi, il ruolo
di leader dellEuropa era laspetto politicamente
ed anche economicamente positivo e lui ha dimostrato di saperlo perfettamente assolvere, a partire dai simboli fino alla concreta azione politica.
Tra i simboli ce n uno che personalmente
mi commuove non da ora ma da sempre, ogni
volta che mi accade di ascoltarla: la Marsigliese,
inno nazionale finora, ma europeo ai tempi delle guerre contro le monarchie assolute dEuropa, quando la grande Rivoluzione guidata dai girondini e da DAnton arrest linvasione dei monarchi europei e lesercito repubblicano guidato da Kellerman vinse la battaglia di Valmy.
Ogni volta che in Francia c un attentato il popolo si raduna nelle piazze e intona la Marsigliese
mentre contemporaneamente la canta lAssemblea nazionale. Cos avvenne dopo lattentato a
Charlie Hebdo ma ora cantata dai giocatori di
calcio prima dellinizio delle partite in molti paesi europei, stata intonata a Londra alla Camera
dei Comuni nel salone di Westminster, in Italia in
una sorta di plenum delle Camere, insomma si
trasformato in un inno europeo in luogo dellInno alla Gioia della sinfonia beethoveniana.
Ma accanto al simbolo del quale tuttavia sarebbe sbagliato trascurare limportanza c la
politica vera e propria. Hollande aveva gi deciso di affiancarsi agli Usa bombardando per un
paio di volte Raqqa, scelta dal Califfato come
propria capitale. Ma dopo gli attentati recenti a
Parigi dei terroristi provenienti dal Belgio, i
bombardamenti con Raqqa si sono moltiplicati
e ancor pi lo saranno quando la portaerei francese che gi partita da Tolone incrocer nel Mediterraneo orientale i bombardamenti diverranno perci continui.
Questo per quanto riguarda la guerra guerreggiata, ma poi c la politica vera e propria. Il
primo intervento di Hollande stato di appellarsi al Trattato di Lisbona che prevede la collaborazione di tutti gli Stati membri dellUnione europea. I ventotto paesi hanno approvato allunanimit ci che il Trattato dispone: una collaborazione tra tutti i firmatari di quel trattato senza
per indicarne n la procedura esecutiva n i vari ruoli di ogni Paese. Hollande avrebbe potuto
appellarsi allarticolo 5 della Nato che prevede
la collaborazione immediata con quel Paese che
abbia subito una grave aggressione, ma non
lha fatto perch la Nato ha un suo proprio comitato di cui la Francia ovviamente fa parte ma
non ne il capo.
Hollande ha anche previsto che, sulla base
del Trattato di Lisbona, consulter gli Stati
membri dellUe bilateralmente, per stabilire
con ciascuno di essi il tipo di collaborazione che
la Francia gli chiede. Tale consultazione avr inizio ai primi del prossimo dicembre.
Nel frattempo la Francia avr incontri con
Obama e soprattutto con Putin per considerare
i comuni interventi contro il Califfato.
Nel frattempo c stato lattentato compiuto
in un grande albergo nella capitale del Mali, un
paese ex colonia dellimpero francese dove Parigi
ha dislocato da tempo 37 mila soldati che sono intervenuti con alcuni corpi specializzati insieme
ad analoghe forze del Mali e a un reparto di militari americani. Il blitz stato condotto a termine dopo ventiquattrore di aspra battaglia, gli attentatori hanno ucciso e sono stati a loro volta uccisi.
E il governo italiano in tutto questo? Che cosa
gli sar proposto da Hollande? E Renzi a sua volta
che cosa gli proporr? Che cosa ha in mente il nostro presidente del Consiglio, leader del pi importante partito italiano e capo della maggioranza parlamentare, che ormai governa e comanda
da solo, come del resto avviene da tempo in tutti i
Paesi dEuropa e di Occidente?
La risposta a questa domanda abbastanza
facile perch gi stata anticipata dal nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, dal ministro
della Difesa e dallo stesso Renzi: appoggeranno
la Francia in tutto ci che possibile, ma non
hanno alcuna intenzione di compiere interventi
militari n con aerei n con truppe di terra.
giusta questa posizione? Personalmente credo di s, ma quello che non si vede in che cosa pu
consistere la collaborazione con la Francia. Forse
con risorse economiche? Non ci verranno chieste
e comunque non ne abbiamo. Di fatto avremo una
posizione neutrale. Con quali contraccolpi? Un
Paese neutrale non avr alcun peso sulla politica e
sulleconomia europea.
Se lecito dare un suggerimento, Renzi dovrebbe riservarsi un ruolo in Libia. Non per partecipare
alla guerra contro il distaccamento dei seguaci del
Califfato n alla guerra tra il governo e le trib di
Bengasi e Tobruk contro il governo di Tripoli, ma
per allestire campi di accoglienza dei migranti che
provengono dai Paesi subsahariani, in fuga verso
le coste mediterranee e in particolare verso lItalia.
Campi daccoglienza che li trattengano in Libia in modo decente e confortevole, ne controllino lidentit e la provenienza, esaminino le loro
eventuali richieste di asilo politico e li aiutino a
partire verso lEuropa su navi italiane e di altri
Paesi europei o ne favoriscano il rientro opportunamente negoziato con i loro Paesi di origine.
un ruolo molto importante che richiede non
solo risorse economiche e competenze diplomatiche ma anche di truppe, navi da guerra e aerei
di ispezione affinch quei campi daccoglienza
siano opportunamente difesi da trib e/o da ter-
roristi presenti in quelle zone. LEgitto dovrebbe appoggiare questo sistema e sarebbe anche suo interesse farlo. Ancor pi evidente sarebbe linteresse francese. Hollande guida ormai lUe nel tandem con la Germania, regredita
ormai in un ruolo minore rispetto al tradizionale tandem franco-tedesco. Col tempo forse la situazione cambier, ma oggi questa ed la Marsigliese che predomina in Europa.
Ho gi scritto pi volte che lesplosione di terrorismo dovrebbe affrettare lavvio verso gli Stati
Uniti dEuropa, ma si tratta comunque di un percorso che richiede a dir poco un decennio purch cominci subito. E il modo per farlo cominciare subito la cessione immediata di sovranit dei Paesi
europei, almeno quelli dellEurozona, della politica estera e di quella militare alle Istituzioni europee. Hollande sarebbe contrario, ma la Merkel?
Non sarebbe proprio questo il modo per riconquistare la posizione prioritaria nellUe o almeno
nellEurozona?
Ma Renzi, il nostro Renzi, sarebbe daccordo
e si batterebbe affinch questa cessione di sovranit avvenisse? Acquisterebbe un ruolo essenziale in Europa, ma lo capir? Temo proprio
di no, ma spero dessere smentito. Se politicamente intelligente dovrebbe accollarsi questi
due ruoli, in Libia e in Europa. Spero di non essere il solo a suggerire questa posizione.
***
C infine un altro personaggio che fondamentale per superare questa tragica situazione: papa
Francesco. Non c mai stato un Papa come lui. Dico di pi: un Pastore, un Profeta, un rivoluzionario: in nome della sua fede e in circa due miliardi di
cristiani che abitano il pianeta, dislocati in quasi
tutti i continenti.
Francesco si appella al Dio unico. Tutte le religioni monoteistiche si debbono affratellare in nome dellunico Dio che non e non pu essere un
Dio vendicativo ma un Dio misericordioso e come tale va adorato dai credenti di quelle religioni
a cominciare ovviamente dai cristiani, dai musulmani, dagli ebrei.
Il Corano parla di morte degli infedeli e offre
ai fondamentalisti un pretesto per coprire le loro
azioni delittuose con alcuni passi coranici. Ma dimenticano che il loro profeta Maometto, costruttore della religione islamica, mise come primo punto di riferimento Abramo. Al vertice dellislam c
dunque Abramo che ascolt dalla voce del Signore
lordine di sacrificare suo figlio Isacco. Quellordine sconvolse il cuore di Abramo nel profondo, ma
la sua fede lo costrinse allobbedienza: port il figlio con s su una collina e l, guardando il cielo sopra di lui, estrasse dalle sue vesti un coltello per uccidere il figlio come gli era stato ordinato da Dio.
Ma a quel punto la voce di Dio lo ferm: Volevo vedere la forza della tua fede, ma io voglio che Isacco
viva felice, come me e con te. Accarezzalo, educalo, e tutti e due sarete da me amati e illuminati.
Questo il Dio di Abramo e di Isacco ed un
Dio misericordioso. Perci sono blasfemi e condannevoli i terroristi del Califfato che invocano
Allah e nel suo nome uccidono centinaia di Isacco, figlio di Abramo e amato da Allah Akbar. Lunico Dio, che gli ebrei chiamano Jahv o Elohim
e i cristiani chiamano Padre. Questo predica
Francesco e questo il tema del Giubileo della
misericordia. La sua parola, in un momento come questo, diretta soprattutto agli islamici affinch riconoscano il loro Dio misericordioso
che il medesimo che tutte le religioni monoteistiche dovrebbero venerare.
Spero che Francesco riesca ad affratellarle in
un unico slancio di misericordia alla quale anche i non credenti si associano.
strializzazione e rimasta arenata tra queste brume ostili quando lindustrializzazione se ne andata con le sue promesse. Pi spesso gente nata
qui, figli e figlie di emigranti rimasti sospesi tra
due mondi, rifiutando entrambi. Un universo che,
finito il miraggio del benessere, non ha potuto o
voluto ripercorrere il viaggio verso le terre di origine. Ma che spesso ha creduto di poter sostituire il
mancato ritorno in patria con una riscoperta delle
proprie radici identitarie e religiose. Con lunico risultato di accentuare il proprio straniamento.
in questo mondo che la Jihad ha fatto proseliti. da qui che sono partiti centinaia di GPSFJHO
GJHIUFST per combattere con le milizie di Daesh. Come dalle CBOMJFVFTfrancesi, come da certe JOOFS
DJUJFT inglesi. Ma in quei casi esiste una separatezza, anche geografica, che rende pi visibile, se
non comprensibile, la distanza culturale. Invece
qui a Bruxelles la capitale europea, la capitale belga e la capitale del radicalismo islamico coincidono, condividono le stesse strade, gli stessi autobus, la stessa metropolitana, gli stessi centri commerciali.
Per un periodo, sicuramente troppo lungo, il
patto non scritto della reciproca estraneit ha funzionato. A modo suo: voi ignorate i cortei di auto
blu dei capi di stato e girate al largo dai palazzi di
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%FVN laico, come dimostra un particoventurosa come del resto saddice a un inno, consideralare episodio. Il generale Kellermann
to giustamente tra i pi belli, nato in un periodo dramera riuscito a fermare a Valmy (a est di
matico e oggi tornato drammaticamente dattualit e
Parigi) larmata prussiana diretta vercantato ovunque.
so la capitale. Rientrato in citt chiede
Gli inni russo e americano sono pi solenni, quello teal ministro della guerra di far eseguire
desco deve la sua melodia a Joseph Haydn, quello euroun 5F%FVN di ringraziamento. Il minipeo un adattamento dell*OOPBMMB(JPJB di Beethostro Joseph Marie Servan de Gerbey
ven, quello italiano ha versetti scritti da un ragazzo di
risponde che non pi aria di 5F
nemmeno ventanni poi morto nella difesa della Repub%FVN, bisogna far eseguire qualcosa
blica romana del 1849. E quello francese? La .BSTJHMJF
che risponda meglio allo spirito dei
TF deve parole e musica salvo il possibile equivoco
tempi. Aggiunge: La autorizzo, geneche vedremo pi tardi a un ufficialetto di guarnigione a Strasburgo in Alsazia. Il
rale, a far cantare con la stessa solennisindaco della citt pi volte contesa tra Francia e Germania, oggi una delle sedi
t che avreste chiesto a un 5F%FVN
del parlamento europeo chiese a Claude Joseph Rouget de Lisle, capitano del gelinno dei marsigliesi.
nio, di scrivere un inno guerresco per larmata del Reno. Era il 1792 e la Francia riLa popolarit dellinno, agevolata
voluzionaria aveva appena dichiarato guerra al re di Boemia e dUngheria. Il capidalla trascinante melodia, cresce velotano si mise al piano e, vuole la leggenda, butt gi la trascinante melodia in poche
cemente. Poche settimane dopo leseore: ritmo di 4/4 alla marcia, facile tonalit di sol maggiore. Versetti cos pieni di
cuzione alla maniera di un5F%FVN,
ardore bellico da risultare ancora oggi molto violenti. Gi nella prima strofa, dopo
siamo nellottobre 1792, viene addiritle parole che tutti conoscono (i"MMPOTFOGBOUTEFMB1BUSJF-FKPVSEFHMPJSFFTUBSSJ
tura messa in scena da Franois-JoseW), il tono cambia: i/POTFOUJUFOFMMFOPTUSFDBNQBHOFNVHHJSFRVFTUJGFSPDJTPM
ph Gossec, buon musicista, autore tra
EBUJ "SSJWBOPGJOPBMMFWPTUSFCSBDDJBQFSTHP[[BSFJWPTUSJGJHMJFMFWPTUSFDPNQB
laltro di un apprezzabile 3FRVJFN. Il
HOF. Da questo incubo linvito del ritornello: i"VYBSNFTDJUPZFOT'PSNF[WPTCB
buon Gossec la inserisce in una compoUBJMMPOT.BSDIPOT
NBSDIPOT2VVOTBOHJNQVS"CSFVWFOPTTJMMPOTwovvero sizione intitolata significativamente
iDIFVOTBOHVFJNQVSPJNCFWBJOPTUSJTPMDIJ.
0GGFSUPSJPBMMB-JCFSU.
La storia dellinno per era solo cominciata nella notte alsaziana. Franois Mireur, volontario in un battaglione dellHrault, riesce ad avere
una copia del canto e alla fine di un banchetto che si tiene nella vicina Marsiglia comincia a cantarlo subito imitato
dal coro dei presenti. Quando i battaglioni marsigliesi, agli ordini di un certo Barbaroux, si mettono in marcia verso Parigi cominciano anche loro a intonare quelle note gagliarde che alleviano la fatica del cammino e animano gli
incontri di villaggio in villaggio. Scrive/ * $ 0 - "1 * 0 7 " / *
r Barbaroux nelle memorie: Ricordo
con tenerezza che allultima strofa
EGLI INNI IL COMPOSITORE CONTA POCO. E poco importa che la
dellinno, quando si canta lamore saMarsigliese nasca da un netto, indiscutibile e volontario
cro per la patria, tutti i presenti si miseplagio del francese Claude De Lisle ai danni, si fa per dire,
ro in ginocchio. Io mi trovavo in piedi
del piemontese Giovan Battista Viotti, nato a Fontanetto
su una sedia: Dio, che spettacolo, gli occhi mi si empirono di lacrime. Giunti a
Po. La musica del suo Tema con variazioni scritto undici
Parigi (luglio 1792), alla fine della loro
anni prima identica a quella dellattuale inno nazionale di Francia.
lunga marcia attraverso la Francia, i
Altra questione la somiglianza col tema del concerto in do di Mozart,
reggimenti dei marsigliesi riprendono
affine s a quello di De Lisle, ma sostanzialmente distante: portato in
ovviamente a cantare a gran voce. Il petonalit minore, con pochi tratti della magistrale penna mozartiana,
riodico -B$ISPOJRVFEF1BSJT scrive:
diventa un capolavoro sublime.
Cantano con un possente insieme; il
momento in cui agitano i loro berretti e
Il plagio De Lisle-Viotti indiscutibile, ma irrilevante: gli autori di un
le sciabole gridando tutti a gran voce
inno sono coloro che, sul campo, cantandolo e associandolo a imprese
AVY BSNFT
DJUPZFOT mette veraeroiche, danno a quella musica una potenza emotiva che lo spartito,
mente i brividi. Brividi di tale intensispesso elementare, in s non saprebbe esprimere. Gli autori di fatto della
t da far dimenticare loriginaria destiMarsigliese sono i giovani combattenti arrivati a Marsiglia che nel 1792
nazione dellinno: larmata del Reno
cancellata, tutti ormai parlano di .BS
la cantavano, mentre combattevano per le strade di Parigi, rischiando e
TJHMJFTF diventata una specie di 5F
sacrificando la vita per la libert. Senza di loro quel canto, che ad
.BBSFOEFSMBVOJWFSTBMF
GVSPOPJSBHB[[JEFM
Molti altri compositori, se ne contano circa venti, sfrutteranno quella melodia. Hector Berlioz, per esempio, nel
1830 ne elabora una versione per soli
doppio coro e orchestra. Partitura sontuosa ricca di colpi di timpano e rulli di
tamburo. Alcune battute siamo nel
1880 vengono inserite da Ptr Ilic
Cajkovskij nella sua 0VWFSUVSF
che celebra la fallita invasione della
Russia da parte di Napoleone. Composizione resa molto fragorosa dallinserimento in partitura di alcuni autentici
colpi di cannone. Poi i Beatles ovviamente, che con le note di questo inno
aprono la loro "MM:PV/FFEJT-PWF; e il
film $BTBCMBODB in una delle sue scene
pi intense, con i patrioti francesi che
sfidano gli ufficiali nazisti cantando a
piena gola il loro inno. Sempre la .BSTJ
HMJFTF risuona in sottofondo, per cos dire, nel famoso dipinto di Delacroix -BMJ
CFSUHVJEBOUMFQFVQMF che celebra la
rivoluzione del luglio 1830 che mise sul
trono Luigi Filippo.
La .BSTJHMJFTF stata dichiarata inno nazionale due o tre volte seguendo
le convulsioni e i tumulti della politica.
Una prima volta nel luglio 1795, ma
con Napoleone viene abolita salvo essere riammessa dopo la rivoluzione del
1830. Di nuovo abolita durante il Secondo impero, nuovamente ammessa
dal 1876; ancora una volta abolita nella Francia occupata dai nazisti, riconfermata come inno nazionale nel 1946,
poi nel 1958 con la V repubblica disegnata da de Gaulle.
Al termine di queste complesse vicende resta una domanda di tipo musicale: il capitano Rouget de Lisle quella
notte invent davvero da solo la melodia? Il dubbio s affacciato pi volte. Il
gagliardo motivo affiora nel secondo tema del primo movimento del $PODFSUP
QFSQJBOPFPSDIFTUSBO, di Mozart (1786). Si pu ascoltare tale e quale nel brano 5FNBFWBSJB[JPOJJOEP
NBHHJPSF del compositore piemontese
Giovan Battista Viotti datato 1781,
dunque di ben undici anni anteriore a
quella notte del 1792. La questione
non stata mai completamente risolta, e i francesi ovviamente negano. Resta che il capitano quella partitura non
la firm, al contrario di quanto faceva
di solito. Lidea che linno dei cugini
dOltralpe sia un dono Made in Italy
affascinante. Basta andare su :PV5V
CF e confrontare.
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MILANO
HE COSA RIMANE DELLA VITA A NOVANTANNI quando ci pieghiamo su noi stessi fin quasi a
sentire lodore delle radici dalle quali siamo venuti? Lo domando a Umberto Veronesi
che i novantanni li raggiunger sabato e che ha questo tempo lunghissimo scavato nella carne e nel volto, non nello sguardo. La riflessione, risponde. A volte il desiderio di
morire.
Novantanni, una data da festeggiare?
Certo. Lo far con tutta la mia famiglia. Siamo una trib di quasi trenta persone, dai
novanta ai due anni. Unera geologica.
Quando era giovane riusciva a immaginarsi da vecchio, ha provato qualche volta a
proiettarsi fin qui, nel posto dove il passato e il futuro si sono invertiti i ruoli, tanto da
desiderare di pi quanto ci siamo lasciati alle spalle che ci che abbiamo davanti?
Quando sei giovane non pensi alla vecchiaia e man mano che invecchi il confine fra
giovane e anziano si sposta sempre pi in l. Semmai si pensa alla morte, questo s. Io ci ho pensato molto perch sono
un sopravvissuto. A diciottanni in guerra sono saltato su una mina e sono rimasto vivo per caso. O per miracolo, qualcuno direbbe. Da allora ogni giorno di vita per me una conquista. Ho deciso che avrei colto la bellezza dellesistenza a piene mani, finch vita ci fosse stata. E cos avvenuto. Non mi sono fatto mancare nulla.
Lei ha detto: se esiste il diritto alla vita, esiste anche il diritto di morire. Si chiama eutanasia. Sarebbe pronto a farvi
ricorso?
Senza la minima esitazione. Se una malattia mi privasse della mia dignit di persona chiederei leutanasia. Ho fatto
anche il testamento biologico che contiene le mie volont sulla fine della mia vita, in caso mi accadesse di essere incapace di esprimerle di persona.
sicuro di non essere sfiorato in alcun modo da un ripensamento sullabbandonata fede?
Perdere Dio mi ha obbligato a cercare valori morali dentro di me. Sono sufficienti a darmi forza. Limpegno etico
la sola cosa che mi ha lasciato Dio. Non ho avuto e non avr alcun ripensamento, ma ho continuato a studiare le religioni. un viaggio affascinante che aiuta a capire la storia, perch le religioni sono il risultato delle circostanze e
della cultura di un popolo in un determinato periodo.
La religione ai tempi della sua adolescenza era lunica cornice della vita. Lavvertiva addosso?
Non mi pesava perch rientrava nei riti familiari di mia madre, una donna che io adoravo incondizionatamente. I suoi gesti mi rassicuravano: recitare il rosario, preparare la tavola, mettermi a letto con lo scaldino
per i piedi, accendere una candela in chiesa. Quando
ho sviluppato un mio senso critico e la cornice ha inide nella finitezza assoluta della vita sempre
ziato a gravarmi, lho subito abbandonata. Mia
pronto a morire. Non c da perdonare n da
madre ci ha parecchio sofferto, ma mi ha capichiedere perdono dei peccati o redimersi per
to.
garantirsi un buon soggiorno nellaldil. Se
Come laico ha mai cercato di costruirsi un
le nostre idee sono la nostra immortalit,
suo Dio privato e succedaneo oppure, per dircon la nostra vita di pensiero, ogni giorno ci
la con Nietzsche, Dio morto e nulla pi?
prepariamo a morire.
Sto con lo scienziato Peter Atkins, che diLa sua definizione di vecchiaia?
ce che Dio non mai esistito.
La vecchiaia del corpo un massacro.
Se si guarda indietro, qual il suo pi granQuella della mente no, se si fortunati.
de senso di colpa?
Quando ha cominciato a dirsi oggi sono
Non aver fatto abbastanza per salvare ludiventato vecchio? Voglio dire, quando
manit dal cancro.
comincia let della nostra manutenzioMeglio Derrida: imparare a vivere signifine?
cherebbe imparare a morire, a consideraLa manutenzione del corpo c sempre, o
re, per accettarla, la finitezza assoluta
almeno dovrebbe esserci, ma mentre da giodella vita, senza salvezza, resurrezione
vane un dettaglio della vita, da vecchio dio redenzione. O Cioran: chiunque non
venta unattivit prioritaria. La vecchiaia anmuore giovane presto o tardi se ne penche questo: il corpo che non sta pi dietro alla
tir.
mente.
Derrida dalla prima allultima parola.
Quali sono i privilegi degli anziani, se ne esiVivere pi a lungo permette di produrre
stono?
pi idee e le idee rappresentano la nostra imIl potersi esprimere liberamente senza paura
mortalit. Il senso della vecchiaia questo. E
di rovinarsi la carriera, il matrimonio, la famiglia, i
il senso della vita, in fondo.
rapporti sociali profittevoli.
Unaltra sua citazione: mi preparo a morire
Tutto si perde, restano solo i ricordi?
senza accorgermene. Che cosa significa?
S. Dellinfanzia il sorriso di mia madre Erminia, il caloConsidero la morte un dovere e un imperativo
re dellamicizia degli animali. Degli anni della guerra le
biologico. Fin da ragazzo ho pensato che la vita deve
urla di dolore dei moribondi, gli sguardi increduli dei solfinire e non ha alcuna dimensione metafisica. Chi credati di fronte alla follia della violenza. La prima donna che
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ho baciato, non rammento chi fosse, ma ricordo il suo profumo e la sensazione dello sbocciare di un sentimento. Il
primo grande dolore, la morte di mio padre, Francesco.
Avevo sei anni. Le persone scomparse delle quali continuo a evocare il nome, un gesto, le forme del viso o del corpo: mia madre, mia sorella Franca, i miei fratelli Pino, Lino e Antonio, Don Giovanni il prete-filosofo di campagna.
Intorno ai diciotto anni ho vissuto sesso, amore e dolore.
La mia vita continuata cos, in sovrapposizione permanente.
Qual il tempo pi crudele?
Quando si perde la lucidit, a qualsiasi et avvenga.
Ha finto spesso di essere felice?
Pi che felice, ho finto di essere ottimista, per dare
speranza ai miei malati.
Pensa di essere riuscito a dare un significato al suo passaggio su questa terra?
Lesistenza in generale non ha alcun senso. La terra
un granello in un universo indifferente, destinata a
scomparire per la seconda legge della termodinamica. Eppure ho cercato anchio di dare un senso alla mia vita e
lho trovato nel trasmettere un pensiero che spero possa
contribuire al miglioramento concreto delle generazioni
future che per circa due milioni di anni ancora vivranno
su questo pianeta.
Quali sono i traguardi raggiunti di cui va orgoglioso?
I progressi nel controllo del cancro prima di tutto e poi
qualche battaglia vinta nellavanzamento civile e sociale.
Come la fecondazione assistita, per fare un esempio. Poi
ho creato, con laiuto di molte persone straordinarie, delle istituzioni, che, spero, terranno vive molte delle mie
idee. LAssociazione italiana per la ricerca contro il
cancro, lIstituto europeo di oncologia e la mia Fondazione per il progresso delle scienze.
Lei stato spesso, diciamo cos, un provocatore:
dalla chirurgia sul seno alleutanasia, dal nucleare agli Ogm, dalla posizione sullergastolo fino al riconoscimento parziale delle ragioni
dellIs. Mai un pentimento?
Nessuno, quelli che lei cita come se fossero errori sono stati gli impegni scientifici e
civili pi importanti della mia vita. Non sono un provocatore a meno che per provocare si intenda indurre a una visione diversa
delle cose che si distacca dai luoghi comuni e
dalle posizioni pi popolari. Pensi che non sopporto neppure lo scontro verbale dei talk show.
Mi sento piuttosto un anticonformista e credo di
averlo dimostrato pagandone le conseguenze, venendo preso di mira da critiche feroci. Vede, c un
doppio fil rouge che lega tutte le mie lotte di pensiero. Il primo il bisogno di infrangere i retaggi e le verit acquisite per sviluppare un sistema di idee e valori
propri. Il secondo la convinzione che tutti i fenomeni
hanno una causa e solo agendo sulle cause si possono risolvere anche le situazioni pi dolorose e tragiche. Questo
anche il senso delle mie parole sullIs. Opporre violenza alla violenza non fa che alimentare una spirale di sangue,
morte e paura. Esattamente ci che lIs vuole. Occorre invece capire le ragioni della follia jihadista e su queste intervenire dopo averle, non legittimate, ma decodificate.
Che cosa rester di noi dopo la morte? Non saremo pi
nulla comera prima di nascere?
Noi non saremo pi nulla ma rimarranno le nostre
idee. Ce lha insegnato Socrate che infatti resta nel nostro
pensiero anche dopo duemilaquattrocento anni.
Quali sono stati i suoi comandamenti privati?
Credo nella libert, nella giustizia, nella solidariet e
nella tolleranza.
E la sua fedelt assoluta?
Al principio dellautodeterminazione della persona.
Siamo noi ad avere una vita o la vita che ci possiede?
Siamo parte di un disegno biologico codificato nel nostro Dna che ci impone di conservarci, riprodurci e poi morire.
Laldil dellanima o del pensiero?
Non c aldil. Il pensiero pu sopravvivere al corpo
ma in modo immanente. Il nostro pensiero pu continuare a vivere sulla terra attraverso chi ci pensa.
Ricordo una sua battuta: Ti annuncio che sono moribondo. Perch? In questi giorni non ho voglia di fare
lamore. In una classifica personale delle priorit in
quale posizione mette il sesso?
Altissima. Il sesso unespressione vitale positiva e irrinunciabile. Oltre a essere, lo ripeto, un imperativo del
Dna, che ci ordina di riprodurci.
stato pi Casanova o pi Don Giovanni?
Casanova. Ho sempre amato leterno femminino.
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ASTA GUARDARSI INTORNO O ALZARE LA TESTA verso il Monte Bian-
co. Ogni passo, ogni colpo docchio, ti porta alla montagna. Vicino al Bistrot des Sports e alla Maison de la Montagne, sede della
Compagnia delle Guide, un viavai di alpinisti e sullo sfondo
svettano lAiguille du Midi e il Dme du Goter. Solo qui a Chamonix Michel Gurin poteva fondare la piccola casa editrice che
dal 1995 pubblica la collana di libri rossi dedicati allalpinismo.
Il primo titolo fu la ristampa de *DPORVJTUBUPSJEFMMJOVUJMF di Lionel Terray, uno dei maggiori protagonisti dellalpinismo francese e mondiale, arricchita da pi di quattrocento foto in gran parte inedite, cui seguirono decine di altri testi in lingua francese
che sono diventati oggetti di culto tra gli amanti della narrativa
di montagna, dallautobiografia dellarrampicatore Patrick Edlinger al libro fotografico 1SF
NJFSFEF$PSEF di Roger Frison-Roche. Nonostante la morte di Gurin, nel 2007, lattivit della maison ddition en altitude, per usare una definizione coniata da Jrme Garcin su
-0CT, andata avanti senza sosta. Proprio ieri ha raggiunto il traguardo dei ventanni festeggiando con una serata di gala, alla presenza di tanti alpinisti e scrittori, la pubblicazione di un
volume straordinario e unico nel suo genere intitolato "MQJOJTUFT. Abbiamo immaginato
questo libro come una cordata alpinistica e letteraria, spiegano i curatori Charlie Buffet e
Christophe Raylat, questultimo anche direttore della casa editrice, in cui cento scrittori raccontano altri cento alpinisti che hanno contribuito con le loro scalate a cambiare la storia della
montagna. In alcuni casi gli stessi autori sono scalatori o arrampicatori e hanno scelto loro il
personaggio da raccontare. Per esempio Joe Simpson che ricorda Walter Bonatti, o Pierre Mazeaud, un mito dellalpinismo francese, che ci offre un ritratto di Gary Hemming. O ancora Reinhold Messner che ha voluto presentarci la figura di Hermann Buhl. Uomini e donne che hanno fatto o stanno facendo la storia dellalpinismo, da Maurice Herzog, lautore di 6PNJOJ
TVMM"OOBQVSOB, a Toni Egger e Giusto Gervasutti, da Lydia Bradey a Lynn Hill fino a Kurt
Diemberger, Patrick Gabarrou, Ueli Steck e David Lama. Cento cordate di stelle alpine. Alcune ve le proponiamo qui a fianco in anteprima.
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nacque
nel 1829, la tesi che il Cervino non
potesse essere salito e che quella
cima a forma di piramide fosse dannata,
non era solo una credenza dei valligiani. Ma
Carrel, che dopo aver passato uninfanzia
felice sui pascoli della Valtournenche fu
arruolato per combattere nelle guerre
dindipendenza, imparando a sue spese il
significato delle parole coraggio, paura,
istinto, intuito e sopravvivenza, si convinse
del contrario. Non solo nel 1857 organizz
il primo tentativo di scalata al Cervino ma
per tutta la vita si dedic a esso. Eppure
solo oggi, a distanza di centocinquanta
anni dalla conquista della Gran Becca, che
emergono i valori di questuomo. Un
montanaro dalla fisionomia scolpita con
laccetta, come il Cervino.
UANDO JEAN ANTOINE CARREL
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Mia madre era una medium. Una sera
mia madre, appena caduta in trance,
si mise a parlare con voce da uomo.
Attraverso di lei si stava manifestando
una presenza molto simpatica e cio:
Luigi Lucatelli, scrittore, giornalista,
umorista, morto nel 1915. Lucatelli
parl subito di me. Disse che sarei
diventato uno scrittore, un umorista, e
che lui sarebbe stato sempre al mio
fianco. Io mi spaventai un po. Mi ero da
poco laureato in legge. Al mio primo
intervento davanti al giudice
conciliatore, smarrii la cambiale sulla
quale verteva la causa. Segno
premonitore?
Un mese dopo, da un palchetto del
Teatro Lirico di Milano, Angelo Rizzoli
mi vide recitare in una rivista goliardica.
Perch mi chiam subito alla
fondazione del Bertoldo insieme con
Mosca, Metz, Manzoni, Marotta,
Molino? Mah! Da allora non ho mai
smesso di scrivere, cercando di
combinare le parole in maniera che
facessero ridere. Spesso, quando in
copisteria detto a un velocissimo
dattilografo pagine e pagine di
sceneggiatura, direttamente in bella
copia, senza correzioni o ripensamenti,
oppure quando mi scappano dalla bocca
battute improvvise quasi prima che io
possa averle pensate, ho il sospetto che
qualcuno mi suggerisca ci che dico.
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Fa troppo bene il MarcAurelio qui.
Quando arriva, un portaordini corre di
centro in centro per farlo leggere a tutti
e le risate sconcertano il nemico.
Ieri ero seduto in terra. Un collega del
genio mi ha domandato quanti chili
pesassi. Gli ho risposto che ne pesavo
ottantacinque, ma a furia di massaggi,
di volont e di scuole serali ero arrivato a
sessantotto.
Bene mi ha risposto quello con
calma ti sei seduto su una mina che
salta alla pressione di settanta chili.
Mi sono alzato di scatto.
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STOCCOLMA
ENVENUTI A BORDO del trasporto veloce a emissio-
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quelle del premier, a Palazzo Rosenbad, lei guida lunico ministero del Futuro del mondo. Come una maga buona di Harry Potter, insieme a
politici dogni colore, imprenditori, sindacati,
ong, progetta e ripensa ogni giorno il mondo in
cui vivremo.
A un primo sguardo superficiale, passeggiando in centro, non penseresti a tanta fretta daddio al Co2 e a ogni altra emissione fossile. Se non
altro perch dal lusso delle boutique adorate da
una borghesia colta quanto elegante alla luce
che illumina DBWFT, discoteche e internet caf di
Soedermalm e centri culturali giorno e notte,
Stoccolma non ti fa pensare subito a una citt
che taglia o risparmia energia. Meno che mai, se
ricordi che qui la musica rock, prima di essere
sentita ad alto volume nei locali, sovvenzionata perch parte della cultura doggi. Ma la scelta
fatta, insistono gli esperti a Rosenbad. E possiamo farcela, non utopia da visionari, mi dice il giovane Fredrik Hannerz, uno dei padri del
piano Svezia 2050, ricevendomi al ministero
dellAmbiente a un passo da Kungstraedsgarden e dallOpera.
Chiunque governi, qui siamo pragmatici,
spiega il professor Kjell A. Nordstrom, economi-
sta anticonvenzionale di grido, spesso consultato dallesecutivo, e precisa: Se unidea ci appare eticamente a posto, efficiente, pratica, utile,
tentiamo tutto per applicarla, che sia nostra o
che venga da Usa, Israele o altre location di punta delle high tech di domani. Difficile, a prima
vista, ridurre le emissioni in uneconomia industrializzata e ipertecnologica, dove met del Pil
viene dallexport di beni deccellenza: auto come aerei, elettronica e marchi internet come
Skype o Spotify. Ma non impossibile, insiste
Hannerz. E il consenso sulla rivoluzione delle
emissioni zero bipartisan, tra socialdemocratici e verdi al governo e i quattro partiti borghesi (qui si dice cos in senso buono) del centrodestra. Stoccolma, ieri tempio dellutopico socialismo liberal di Olof Palme e Tage Erlander, propone oggi al mondo ricco un altro sogno: la salvezza solidale e sostenibile di clima e ambiente.
Finora ce labbiamo fatta ad andare avanti,
anche veloci, dicono al ministero: la carbon tax
introdotta nel 1991 di cento euro a tonnellata,
contro la media di cinque-dieci nel resto dellUnione. Chi compra unauto elettrica riceve lequivalente di oltre diecimila euro in contanti,
pi parcheggi e pedaggi gratis e altri GSJOHF. Gli
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autobus di tutta la Svezia usano solo etanolo, e i
comodi treni delle sette linee della Tunnelbana,
la bella metro della capitale con stazioni decorate da artisti (profondissime, antiatomiche),
vanno anche loro a rinnovabili, come gli X-2000
dellalta velocit. Sillumina di luce prodotta solo dalle rinnovabili anche il magnifico mercato
coperto fin-de-sicle di Ostermalstorg, location
deccellenza gastronomica e di struscio e spuntini nei bistr interni per la borghesia locale.
Dallintroduzione della carbon tax a oggi, abbiamo ridotto le emissioni del 40 per cento, mentre leconomia cresceva del 105; i carburanti fossili sono scesi dall80 per cento del totale a ben
meno di un terzo, meno delle rinnovabili.
Obiettivo: una flotta di veicoli privati e pubblici
liberi dai carburanti fossili. Non finisce qui: come si comincia a fare anche negli Usa e in Israele, i migliori ricercatori sono al lavoro per sviluppare ecocarburanti anche per i jet di linea, e gi
oggi, ricordano alla Flygvapnet, laviazione reale, i nostri caccia supersonici Gripen con cui prima che il grande vicino si unisse alla guerra contro il Daesh respingevamo le visite dei suoi bombardieri, volano senza perdita di prestazioni
con carburante da jet civili, molto pi pulito di
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150 G. DI GRANO DURO RUSSELLO INTEGRALE SPEZZATO; 90 G. DI ACQUA
450 G. DI SUCCO CENTRIFUGATO DI FICO DINDIA; 80 G. DI PECORINO
DEL CASEIFICIO LA PECORA NERA; 100 G. DI LATTE DI PECORA O VACCINO
40 G. DI MIELE DI FIORI DARANCIA; 90 G. DI CACHI FRESCHI E MATURI
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ettete a bagno il grano spezzato in acqua fredda per ventiquattrore. Cuocere a vapore nella cuscussiera o nel
forno per 45 a 100C, poi sgranare con una forchetta.
Mettere in padella 150 grammi di succo e lacqua. Raggiunta lebollizione, aggiungere il grano e far bollire a fuoco dolce, continuando a mescolare. Togliere dal fuoco, raffreddare e conservare in frigo. Versate gli altri 300 grammi di succo in un
saut dalluminio a fiamma moderata, ridurre a met, raffreddare e conservare in frigo. Grattugiare il pecorino, mescolare col latte e frullare aggiungendo il miele fino a renderlo cremoso. Raffreddare quattro ore in frigo. Sbucciare i cachi, riducendo la polpa a salsa. Su ogni piatto, due
quenelle di cuturro e sopra un cucchiaino di riduzione. A cot, tre acini di uvetta ammollata in uno sciroppo met miele
e met acqua e due quenelle di crema di pecorino. Rifinire
con purea di cachi.
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MONZA
da contadino entra di fretta in un bar. In mano ha uno skateboard blu. Marco Castoldi, in arte Morgan, classe 1972. Vuoi venire a vedere come
funziona? uno di quelli di nuova generazione. Sale sullo skateboard e con una serie di movimenti di rotazione del bacino e del
busto corre veloce sul marciapiede.
Siamo a Monza, in un bar a poche centinaia di metri da casa sua. Tranquillit di una periferia: cielo grigio da copione autunnale lombardo, cemento, un
bar come un altro, che niente ha di trendy. Non il posto dove ti aspetteresti di
trovare un personaggio che tutta lItalia conosce, uno di quelli che vanno in
tv. subito un fiume in piena. Stamattina ero in questo paesino in Puglia e
sono passato davanti a una chiesa. Ho deciso di confessarmi. Era la prima volta
da ventanni. Mentre racconta, improvvisa arriva la fame: una pizza, presto!
Cera questuomo in mezzo alla chiesa che leggeva. Gli ho chiesto: sei il prete? Si messo una stola, mi ha messo una mano in testa ed rimasto cos per
un bel po: doveva finire di leggere il Vangelo di Giovanni. Ma non andiamo nel
confessionale? No. Dimmi i peccati, anche quelli involontari. Gli ho detto
che sono sempre stato ferventemente ateo ma che in questo momento sento il
bisogno di un riavvicinamento alla spiritualit e che pur non credendo ho sempre sofferto per la figura di Cristo perch era stato ingiustamente punito. Mi
ha interrotto e mi ha detto: Questo un buon pensiero. Tu vuoi sollevare Cristo: fallo dentro di te ogni volta che senti nascere qualcosa che non buono.
Ha colto il mio bisogno . Ma lassoluzione poi arrivata? UnAve Maria, labbiamo detta insieme e io ho anche sbagliato linizio. Molta
acqua passata sotto i ponti da quando con i Bluvertigo cantavate
-FSFUJDP e litigaste con Monsignor Tonini da Red Ronnie Tonini
era un uomo coltissimo, incaricato della comunicazione presso i gio-
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vani: lui ha avuto decisamente la meglio. Citava Foucault,
un espediente massimo di retorica: usare largomento che
avrei dovuto usare io, contro di me, lavversario. Non avevo speranza. I Bluvertigo hanno sempre citato riferimenti esoterici. Non a caso i loro primi tre album si intitolano
rispettivamente "DJEJFCBTJ, .FUBMMPOPONFUBMMP e ;FSP e
compongono quella che loro stessi definivano come una trilogia alchemica. La spiritualit qualcosa di magico, il materialista non la pu comprendere ma se la si accoglie ispirante.
C un momento, dice Bertrand Russell, in cui finisce la conoscenza e inizia la fede: se questultima ti stata inculcata ne
sei schiavo ma se una libera scoperta allora pu coesistere..
La pizza arrivata: non niente di che ma invece Morgan inizia a sbocconcellarla con un certo piacere. Anche la musica
vita quando era giovane. Gi. Anche lui era problematico. Per molto buono.
Io avevo sedici anni e mia sorella Roberta diciassette: unet del cazzo perch
quello proprio il momento in cui la mamma smette di essere affascinante e
scopri il pap. Come dice Luigi Zoja ne *MHFTUPEJ&UUPSF, la mamma porta il figlio dentro di s ma il pap lo butta nel mondo. Ecco, nostro pap venuto a
mancare proprio nel momento in cui serviva.
Stappa una lattina di Coca Cola. Devo fumare una sigaretta. Andiamo fuori. Usciti, Morgan confida: Non ti nego una cosa: sono distrutto. Devo andare
a casa, dormire, farmi una doccia. Vediamoci domani. Parto, dico, e poi abbiamo quasi finito. Andiamo a casa tua. No, no, no, non presentabile. Domani.
Oppure vengo io a Roma, da Massimo Ranieri con cui devo fare una trasmissione: colgo loccasione. Rientriamo. Morgan si dimentica di essere stanco. Io
sar un po disordinato ma sono uno stakanovista, non seguo i ritmi comuni.
Poi per magari vado in certi ambienti e non hanno uno straccio di idea. Cosa
successo a 9'BDUPS? stata una sorta di estromissione? Hanno avuto paura
della verit. Non sono una persona che indora le pillole e questo non piace. Per sono nel (VJOOFTTEFJQSJNBUJ come il pi grande vincitore di talent show al
mondo. Ne ho vinti cinque su sette e gli artisti con cui ho vinto io sono gli unici
che sono rimasti al di l del talent: Marco Mengoni, Noemi, Antonio Maggio, i
Cluster. Il fatto che a me poi invece non interessi usare il canone del pop e preferisca cose pi complesse una mia scelta. Lo faccio perch posso. Morgan
viene dalla scena indipendente di gruppi come gli Afterhours o Verdena ma si
prestato alla tv generalista. Andare in diretta tv come fare jazz. Non una
cosa facile: io sono capace. Ho interpretato 9'BDUPS come una condivisione di
conoscenza ma non tutti amano spendersi, mettersi in gioco. Ma c un copione? No, non c: c un format. I tempi pi belli infatti sono stati i primi con Simona Ventura e Mara Maionchi perch era un Far West. Si interrompe per
chiedere un gelato: Lo vuoi anche tu? Mass dai che sono gli ultimi, quando fa
freddo non che hai voglia di mangiare il gelato!. Eravamo a 9'BDUPS. Ecco,
siccome non si sapeva bene come farlo labbiamo fatto come ci pareva. Oggi
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ogni tanto uno mi veniva a dire: bisogna fare cos. Lavevo fatto cos io lanno
prima a istinto e adesso ecco che era diventata una regola, ma io alle regole
non ci sto, le cose devono andare sempre avanti altrimenti si perde mordente. Tra i grandi amici di Morgan da sempre c Battiato. Una volta venne a
trovarci a Montreux mentre stavamo incidendo ;FSP e passammo con lui due
giorni meravigliosi in cui ci insegn tantissimo. Io, poi, sono sempre alla ricerca di un padre. Ci port a un ristorante mediorientale, ordinava in arabo. Noi
per, non so come, siamo riusciti a portarlo da McDonalds: non cera mai stato. Gli abbiamo fatto assaggiare le patatine col ketchup. Allinizio era sospettoso, prende la patatina la intinge nel ketchup: Ragazzi, buonissima! Che cosa
mi sono perso!. A proposito dei Bluvertigo: adesso rinascono, c un disco
nuovo previsto per febbraio. S, perch oggi ha senso. Quello degli anni
Novanta stato un laboratorio di idee fantastico. Facevamo tutto: dalla copertina al progetto luci. Ora che nella musica si respira un po di
aria stantia un sacrilegio buttare via quellesperienza, una band come una famiglia e ci si pu ritrovare. I Bluvertigo sono miei fratelli, i
miei simili: il prossimo disco si intitoler 5VPOP5POP
5FNQP
4VP
OP e sar un caleidoscopio di idee, unesplosione di combinazioni.
Non vogliamo celebrare il passato ma fare una cosa che non c.
Al nostro tavolo arriva un tipo in tuta: Tu chi sei? Ah sei Morgan. Adesso facciamo una foto, dice con tono minaccioso. Non ci
moller pi. Due cose colpiscono. Una: tutta Italia conosce Morgan
ma lui sembra non rendersene conto. Vive in un mondo suo. Due:
un insieme di opposti. al tempo stesso arguto e ingenuo, astuto e
empireo, vicino e lontano, talentuoso e dissipatore. Paradossalmente non sembra fregargli assolutamente nulla n del denaro n della
fama. Per sa come funziona. luomo che cadde sulla terra di David Bowie e lalieno Ziggy Stardust e c, naturalmente, anche un po
di Kurt Cobain. Se ne va con lo skateboard quasi senza salutare.
Unombra scura che si fa sempre pi lontana, zigzagando nella notte.
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quellespressione malinconica? Perch essendo priva
di braccia non pu farsi un
selfie. A differenza delle
sue colleghe, statue greco-romane dei musei di tutto il mondo, che una virale e folle campagna fotografica lanciata sul web-giornale
3FEEJUha trasformato in allegre autoscattiste: basta piazzare la macchina in fondo
al braccio di marmo, distraendo i guardiani, e clic, la posa selfie vien da sola. E il bello
che, direbbero i ragazzini, ci sta. Funziona. Come se non stessero aspettando altro
da duemila anni. Il selfie sembra diventato
il destino ultimo dellarte, non solo occidentale. Il coreano Kim Dong-Kyu sta ridipingendo tutti i ritratti classici della pittura occidentale mettendo uno smartphone in mano ai protagonisti. Una statua in bronzo di
un principe ottomano nellatto di farsi un
selfie stata eretta nellantica citt turca
di Amasya. Per lultima festa di Ganesh
Chaturthi, in India, ha sfilato una statua
del pi simpatico degli dei, Ganapati dalla
testa delefante, mentre si fa un selfie, anzi
un HSPVGJF(il selfie di gruppo) con mamma
Parvati e pap Shiva entusiasti.
Altro che peste visuale, altro che demenza di massa, i selfie divertono la gente comune, e fanno impazzire invece gli artisti. Che se la sognano, unestetica cos fulmineamente popolare, che si mangiano le
mani per non averla inventata loro, e allora
la rincorrono, la imitano, cercano di cavalcarla in un impeto tardo-pop. Lartselfie
contiene semiotica esclusiva e risolve un
mucchio di problemi, ha ironizzato un dissacratore culturale come Douglas Coupland. Il selfie entrato a braccio teso nel
campo dellarte, e sembra volerci rimanere. Concorsi per selfie dautore ne trovate
in decine di programmi estivi degli assesso-
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Leggendo $BOUPEFMMBQJBOVSB
dellamericano Kent Haruf,
secondo capitolo della 5SJMPHJB
EFMMB1JBOVSB, si ha la costante
sensazione che lirreparabile
stia per
accadere. Ai
fratelli Bobby e
Ike dalle
giornate
scandite tra
scuola e lavoro,
alla madre
depressa , al
padre Tom, insegnante in una
scuola e in conflitto con uno
studente arrogante, a Maggie,
altra insegnante, generosa in
particolare con Victoria,
diciassettenne incinta. Su tutte
le vicende aleggia la morte, la
malattia, la solitudine, la
precariet delle relazioni.
Haruf le racconta con
unattenzione ossessiva per i
riti quotidiani. Cos il tempo del
racconto si dilata e avvolge il
lettore in una bolla inquietante
nella sua fragilit.
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rancesco Abate uno scrittore e regala libri. Non i propri, per. Non segue
lesempio, molto citato in Rete, di un
altro Francesco che di cognome fa Leto e
che sotto lhashtag #Sfamaunoscrittore
(anche sito: sfamaunoscrittore.com) ha
proposto porta a porta il suo romanzo, *MDJF
MPSFTUBRVFMMP, traendo dallesperienza un
cortometraggio e poi una pratica: Se sei
un lettore invitami a casa tua per colazione, pranzo, cena o anche allora del t e
chiedi ai tuoi commensali di portare il mio libro invece della solita
bottiglia di vino o della classica scatola di cioccolatini e sar felice
di chiacchierare con voi del mio romanzo e non solo. Magari, in
tempi assai bui, funziona.
Per lesperimento dellaltro Francesco, che di cognome fa appunto Abate, diverso: da qualche giorno ha annunciato sulla sua
pagina Facebook che doner i libri (non scritti da lui) fino a Natale:
Non ho mai avuto un grande senso del possesso. Nella mia corposa libreria ci sono molti libri doppi, e tanti nuovi che so gi non riuscir mai a leggere. Pile che stanno l ferme, inutilmente. Ma le storie non possono non viaggiare. Cos ho deciso che da oggi a Natale
uscir di casa con uno di questi libri. Baster fermarmi e ve lo regaler. Lo sta facendo: per le citt della Sardegna semina Roth e McCarthy, ogni volta annunciando dove sar e a che ora. Qualcuno desidera $SPOBDIFEFMSVN di Hunter S.Thompson?
gi stato regalato a Viviana, a Cagliari, mentre i romanzi di
Wu Ming, Extebarra e Cline sono andati a Manuela, Alessandra
e Giovanna di Oristano. Perch lo fa? Per amore. Seguitelo, e ricambiate laffetto.
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braham Yehoshua, Buli per gli amici, tra i tre grandi autori israeliani considerati quasi dei profeti dal loro infinito pubblico internazionale, nonostante i suoi 78 anni sempre spiazzante, stravagante. Se i suoi primi romanzi erano un susseguirsi vorticoso di fatti, racconti, tensioni, personaggi disegnati dal fluire di una narrativa travolgente, negli ultimi tempi come se alcune recenti trasposizioni dei suoi libri in opere o drammi, lo spingessero su una scena quasi teatrale, ricca di spunti polemici come sempre, disseminata di momenti farseschi o situazioni surreali nati da uninventiva speciale e
ironica, di piccoli gesti quotidiani, monologhi, discussioni dai tratti psicoanalitici, una scena affidata soprattutto a un protagonista sfaccettato sempre sul palcoscenico.
Sulla stessa scia dunque de *MSFTQPOTBCJMFEFMMFSJTPSTFVNBOF o de -BTDFOBQFSEVUB, ecco qui -BDPNQBSTB, attore principale (ed quasi un gioco di parole anche perch il titolo
ebraico nitzevet, una parola di origine biblica ricca di sfumature, vuol dire anche qualcosa
come colei che sta) per la prima volta una figura femminile. Noga, che in ebraico vuol
dire Venere, 42enne avvenente, suona larpa, strumento defilato quanto dolcissimo, tornare ai proprietari desiderosissimi di
in unorchestra di Arnhem, Olanda, dove si venderlo a uno dei molti chassidim che or trasferita da anni, subito dopo esser stata mai affollano il quartiere Makor Baruch,e lo
lasciata dal marito Uriah perch lei non vuo- stesso caseggiato. Linvasione un fatto
le avere bambini. Noga rientra per a Geru- concreto: due bambini non fanno che entrasalemme: la madre 75enne rimasta vedova re anche attraverso una finestra fino denda poco stata spinta dal figlio Honi - che la tro il salotto per guardare la tv che nelle loro
vuole pi vicina, a Tel Aviv a provare per famiglie religiose gli sarebbe proibita. Per
tre mesi una di queste case di riposo, quasi strada non si muovono che figure in nero
hotel ormai, molto ben organizzate e vivaci con le peyot (i riccioli accanto agli orecchi
che in Israele si stanno sempre pi diffon- degli ultraortodossi), eppure c una qualdendo. Noga deve prendere invece il suo po- che dolcezza della fede a cui lautore delle
sto nellappartamento gerusalemmitano, $JORVFTUBHJPOJ allude spesso. Le macchietpresidiarlo in fondo: per una serie di vec- te che si susseguono sono degne di Molire
chie clausole, se fosse disabitato potrebbe o Ionesco. E la famiglia, le famiglie, come
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ncora in questi giorni di lutto le cronache raccontano che fra le fonti di finanziamento dei criminali dellIs c la vendita, oltre che del petrolio, di
reperti archeologici. Trasformati in merce, in ostaggi materiali, questi
beni vengono saccheggiati, deturpati e si guadagnano un posto di rilievo
in uno spietato mercato dellarte. Chiss, forse saranno lasciati in disparte per qualche tempo, poi riemergeranno e lontani dal contesto che per
millenni ha dato loro un senso, via dalla loro storia, dalle donne e dagli uomini che li hanno sentiti come propri, orneranno un museo o un salotto privato. Resterano pregiati involucri, ma non avranno pi unanima.
un racconto che si alimenta di dolorante affetto quello che Paolo Matthiae raccoglie
in questo denso volume, %JTUSV[JPOJ
TBDDIFHHJFSJOBTDJUFMatthiae, archeologo, per decenni grande protagonista delle campagne di scavo in Siria, in Iraq e in altri siti mediorientali, si misura con il significato profondo di
un patrimonio culturale colto nel momen%*4536;*0/*
to in cui esso, per diversi motivi, messo in
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pericolo. Per incuria, perch il tempo co&3*/"4$*5&
munque infligge usura, perch su di esso si
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abbatte la violenza fanatica.
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Le tragedie di queste settimane mettono in risalto le riflessioni di Matthiae sulla
nuovissima barbarie delle distruzioni perpetrate in Iraq e in Siria. Decapitare e deportare, e poi uccidere persone davanti a
un caff o a teatro sono atti che hanno un rilievo tragico assoluto, incomparabile. Viaggiano per parallelamente alla distruzione
di opere, monumenti e siti storici che iden-
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ndr Masson uno degli artisti meno ripetitivi di tutta larte occidentale, fatta
spesso di registri iconografici riconoscibili e riconosciuti. La prova, il grande
omaggio della citt di Marsiglia al Museo Cantini "OES.BTTPO
EF
.BSTFJMMFMFYJMBNFSJDBO. Una mostra di
dieci mesi (fino al 14 luglio 2016), divisa in
due parti con 16 pitture e 44 disegni. Masson (18961987) si sempre volontariamente spossessato di ogni sicurezza del gi
sperimentato per tentare un concetto pi
consono alla fluidit del processo creativo,
quello del movimento eccellente della mano
e della mente, del progetto e della forma.
Membro del Surrealismo, sodale ma in
conflitto con Breton, amico di Georges Bataille, Michel Leiris, Antonin Artaud, Georges Limbour collabora alle riviste -F.JOP
UBVSF et "DQIBMF. Pu rivendicare il copyright del dripping e di altre tecniche automatiche, eternamente alla ricerca di nuove
elaborazioni formali. Si trasferisce in America tra il 1941 e il 1944, esponendo nella galleria di Peggy Guggenheim e influenzando
artisti come Jackson Pollock e Arshile Gorky. Masson un vero e proprio Don Giovanni della creazione che sceglie linstabilit e
colleziona passaggi progressivi di nuove forme esecutive, nelle quali non esistono un approdo definitivo e una pura abilit tecnica.
In questo risiede il gusto enciclopedico di un
libertino settecentesco che non crede nel
semplice controllo della UFLO, ma nella volu-
bilit e messa in discussione di pratiche differenziate che coinvolgono sicurezza e incertezza, precisione e automatismo, gesto e
progetto, piacere e disciplina. Lopera "OUJM
MF (1943) con i suoi disegni preparatori
esemplifica felicemente linstabilit come
valore. Frutto di un intreccio che cataloga
dentro si s la memoria della cultura e quella della natura. La prima corrisponde alla
consapevolezza metalinguistica dellarte e
la seconda a quella dellineluttabile pratica
manuale che mette in esercizio il corpo verso esiti imprevedibili e lampanti. In ogni caso, serpeggia sempre un forte erotismo anche quando sembra prevalere il caso, attraverso lo sgocciolamento del colore solidificato dalla sabbia. Il depotenziamento del controllo tecnico, volutamente accelerato dai di-
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I visitatori
della settimana
VISITATORI
26.112
56a Esposizione
Internazionale dArte.
All the Worlds Futures.
La Biennale di Venezia
VENEZIA
Giardini della Biennale,
Arsenale
FINO AL 22 NOVEMBRE
15.327
Monet dalle Collezioni
del Muse dOrsay
TORINO
Galleria darte moderna
FINO AL 31GENNAIO
12.747
Raffaello, Parmigianino
e Barocci.
Metafore dello sguardo
ROMA
Musei Capitolini,
Palazzo Caffarelli
FINO AL 10 GENNAIO
11.314
Giotto, lItalia
MILANO
Palazzo Reale
FINO AL 10 GENNAIO
9.829
Bellezza divina tra
Van Gogh, Chagall
e Fontana
FIRENZE
Palazzo Strozzi
FINO AL 24 GENNAIO
*OHSFT
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he cosa un grande attore? Colui che interpreta e non imita. Pi di due secoli fa, Diderot rese inflessibilmente creativo il corpo di chi recita. Il corpo dellattore, la voce
dellattore, i silenzi dellattore sono laria stessa che si respira a teatro. E quando ho
visto qualche tempo fa recitare Ferruccio Soleri mi sembrato che quel corpo piccolo, energico, ancora vitale nonostante gli 85 anni ci offrisse qualcosa di assolutamente speciale. E quanta bravura, quanta elettrizzante leggerezza veniva trasmessa allo spettatore. E tutto mi sarei aspettato, dopo quella magnifica esibizione, tranne il trovare un uomo che smessi i panni di Arlecchino si sentisse come svuotato. Ho
pensato ai meravigliosi cartoons, alla marionette, ai soldatini di piombo che, sfidando le leggi della gravit, lasciavano negli occhi del bambino una gratitudine infinita.
Ma poi, finita lesibizione, riponevano le loro miracolose piroette in un mondo di
inerzie che spegneva la fantasia. Ci sono attori grandiosi che una volta riposta la maschera spengono il corpo. Sono un uomo normale, dice Soleri, che per sessantanni ha fatto Arlecchino. Ne conosco i pi nascosti segreti, le sfumature, starei per dire lanima. Perch di anima si pu dire di lui, come di Pulcinella.
Soleri mi riceve nella sua casa milanese. Vedo maschere ovunque: di cuoio e in gesso. Maschere scure, rigide e
inerti, che egli colleziona. Da dove nasce questa prolungata ossessione? Mi guarda. Lo guardo. Nel silenzio di una
casa fredda e ordinata come se dovessi smaltire una delusione.
Mi aspettavo di trovare un altro.
Un altro chi?
Mi ricordava, semplicemente, la sua menomazioUn uomo che si dedica per tutta la vita o quasi a un ne. Il fatto che era cieco. In un incidente in montagna
personaggio ha qualcosa di eroico.
aveva perso la vista. Insegnava storia e filosofia. Certe
Il teatro eroico solo quando il protagonista, dopo volte lo guardavo seduto alla scrivania. Le mani prensimille recite, muore sulla scena. Se no un uomo norma- li, stese sulla pagina braille. Pensavo: riesce a vedere
le. Leggo, raramente. Pi spesso faccio parole crociate con le mani. Ma come fa? Sentivo il ticchettio del bastoe sudoku. Mi piacciono le parole come enigmi. Trovar- ne. Un magnete attratto dai dettagli della realt: il
ne la soluzione: tre orizzontale: chi ha interpretato per marciapiede, i muri, le colonne. I ciechi, mi disse un
60 anni Arlecchino?.
giorno, hanno la capacit di domare linvisibile.
Devo risponderle?
La convinse ad abbandonare lidea del circo.
Ce lha di fronte. La chiama ossessione. Vabb. Io la
Per un po resistetti. Portai perfino mia sorella a vechiamerei disciplina, amore, osmosi. Limmortalit dere acrobati , domatori, clown. Sognavo di essere proche incontra il mortale e per un po vivono assieme. Co- tagonista. A casa saltavo dal tavolo da pranzo, atterme donna e uomo. Come amanti di tutte le sere.
rando con una capriola finale, davanti agli occhi terroSessantanni in cerca di un solo personaggio. Non te- rizzati di mia sorella. Appresi cos a muovermi, a scattame la patologia?
re e flettere. A governare il corpo.
Ho fatto anche altri ruoli. Ma nessuno di essi mi ha
Un piccolo atleta.
dato le emozioni, la soddisfazione, la complicit di ArA un certo punto cominciai a giocare a calcio. Giolecchino. Sono nato per fare questo. Un tempo si nasce- cai nellAudax Rufina. Ero un centravanti veloce. Un
va per fare il medico, lartigiano, lavvocato. Io sono na- anno vinsi la classifica dei marcatori. Altre squadre si
to per essere un attore specializzato. Allinizio non ne interessarono a me. La societ decise di vendermi al Coero consapevole. Davanti a me cera tuttaltra strada.
senza. Rifiutai il trasferimento. Durante una partita
Quali sono le sue origini?
mi ruppi una gamba. Mi falciarono. Finirono carriera e
Sono nato a Firenze. Da bambino desideravo lavo- sogni. Mi iscrissi alluniversit. Facolt di matematica
rare in un circo. Lo dissi ai miei: lasciatemi provare, im- e fisica. Al terzo anno smisi. Avevo cominciato a freplorai. Ma che succede a Ferruccio? Chi gli ha messo in quentare lAccademia teatrale di Firenze. Ricordo Ilatesta queste cose? Diceva mia madre rivolta a mio pa- ria Occhini, bellissima; Paolo Poli stravagante; Renzo
dre. Si opposero. Insistetti, minacciai di fuggire. E mio Montagnani: una laurea in farmacia buttata al vento
padre, paziente, mi spieg, che il circo come una lun- per inseguire i sogni teatrali.
ga catena familiare: ne fai parte perch tutti gli altri i
E lei?
fratelli, le madri, i padri, gli zii ne fanno parte. Tu sei
Sentii crescere la passione. Fu Beppe Menegatti,
solo e io, come puoi capire, non potr mai venire con che avrebbe sposato Carla Fracci, a consigliarmi Rote.
ma. Se vuoi fare teatro, allAccademia Silvio dAmico
Cosa intendeva dirle?
troverai i maestri giusti. Credo di avere imparato mol-
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Mi viene in mente il mio amico Dario Fo. straordinario tanto come attore quanto come autore. Ecco, lui
ha preso la commedia dellarte e lha trasferita nel suo
teatro. Lha trasformata in un punto di vista sul mondo. Per me la commedia dellarte nasce e muore nella
commedia dellarte. Ho sempre ammirato lenergia
che viene dal basso. La tradizione degli attori nati dal
popolo, che non se la passavano bene. Non ho mai pensato che tutto questo si dovesse trasformare in politica.
Sul versante della commedia c anche Eduardo De
Filippo.
Anche De Filippo ha spinto la tradizione napoletana fin dentro al suo teatro; lha piegata ai suoi voleri.
Ma non cera in lui un brechtismo napoletano; come
in Fo c brechtismo padano.
A proposito di commedia napoletana, laltra grande maschera Pulcinella.
un altro mondo: non opposto, ma diverso da quello di Arlecchino le cui origini sono nello Zanni. Ne levoluzione. Arlecchino un servo. Sa adattarsi alle situazioni, sfruttarle a proprio vantaggio. La furbizia il
tratto che lo distingue. Pulcinella sfrontato. Plebeo.
Affamato. Fa mille mestieri che come non farne nessuno. In qualche caso violento. Bastona ed bastonato. Il ventre prominente, la gobba e la maschera col naso a becco, ne fanno una figura poco umana. Un animale che ricorda luccello. Un volatile rapace. Arlecchino,
danza gentile e ironico.
Un importante filosofo italiano, Giorgio Agamben,
ha recentemente dedicato uno studio a Pulcinella.
Non lo sapevo. Cosa dice?
Dice molte cose interessanti, e ricorda anche che
Tiepolo dedic un ciclo di pitture a Pulcinella.
Anche Picasso dedic una serie di dipinti ad Arlecchino. Ma non mi addentrerei nella storia dellarte,
che conosco pochissimo.
Crede in Dio?
Certo che ci credo. Sono un buon cattolico. Ma che
centra?.
Lattore spesso stato una figura sconsacrata.
Forse si pensava che trafficasse con linferno. Anche di Arlecchino si dice che abbia origini demoniache
e che Pulcinella verrebbe dagli inferi. Ma Dio pu tollerare le loro origini. Almeno spero.
Non le mai venuto a noia fare quasi sempre Arlecchino?
No. A volte mi vergogno di pensare a lui come a una
parte di me. Ma sono certo che la mia vita sarebbe stata incompleta senza Arlecchino.
Cosa significa questa identit
col personaggio?
Non so come spiegarlo. Ma
quando recito, quando sono sul palcoscenico e indosso quella maschera, vedo attraverso le feritoie il
pubblico che partecipa e sorride. E
penso al rigore che ho dovuto esercitare nella mia vita. Un rigore maniacale. Culto dei dettagli e sopportazione di uno sforzo prolungato.
Questa stata la mia vita.
Sempre cos costantemente
uguale?
Non uguale, ricca di sfumature, di scoperte, di tempistiche diverse. Sono stato un giovane e aitante Arlecchino e ora che sono
vecchio scopro che la smisurata
ambizione di esserne allaltezza
non diminuita. Mi accorgo che
parlando di me, parlo di lui. Devo
sentirmi degno di Arlecchino,
mentre lui si fa beffe del mondo.
Unosmosi perfetta.
Ogni grande personaggio profondamente legato alla materia
della vita. il mio legame con lui.
A un certo punto questo legame
si scioglier.
Lo so. Non me ne preoccupo. O
forse s. Forse dovrei.
E la sua vita privata?
Privata, appunto. Una moglie,
tre figli. Nessuno ha scelto il teatro. Nessuno continuer la strada da me intrapresa. Giusto che sia cos.
Lei lultimo Arlecchino.
Arlecchino non morir mai. Per quanto mi riguarda sono contento di ci che ho fatto. Anche se i bilanci
mi disturbano devo dire che rifarei tutto da capo. Per
ora continuo.
Non ha paura di non farcela?
A volte s. Le acrobazie sono sempre pi onerose.
Ma meglio questo che non lavorare.
Come vive le attese?
Alla mia et giusto che ci siano. Non mi creano pi
ansia. Almeno non come una volta. Attendere alla mia
et perfino un lusso. Aspetto che il telefono squilli.
E poi?
Indosso la maschera. Anzi non me la tolgo neppure.
Mentalmente sempre sul viso.
Si sente pi servo o padrone?
Ho servito per pi di sessantanni il pubblico. Con
devozione e senza furbizie. In ci direi sono stato poco
arlecchinesco.
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Da non perdere la lettura
scenica di Giulia Lazzarini di
(PSMBGFSNBUB(PSMB una
ricostruzione di Renato Sarti,
autore e regista, sul
bombardamento del 1944,
quando aerei alleati
sganciarono bombe su Milano
che per sbaglio colpirono la
Scuola Francesco Crispi nel
quartiere Gorla, uccidendo 184
alunni. Con Federica Fabiani e
Matthieu Pastore.
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3PNB5FBUSP"SHFOUJOB
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Rarissima la proposta di "
'MPSFTUBKPWFNFDIFKBEF
WJEB(1965), uno dei lavori pi
radicali e politici di Luigi
Nono, nella versione
ricostruita in partitura nel
1998. La regia del suono,
decisiva in questa pagina come
la presenza degli attori e degli
esecutori alle lastre
metalliche, di Giuseppe
Rapisarda.
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QFS;JOHBSFUUJ
Luca Zingaretti torna ancora
una volta al teatro, e affronta
sulla scena - come gi altrimenti
fece nel 1994 recitando e
codirigendo 1SJHJPOJFSJEJ
HVFSSBdi Joe R. Ackerley del
1925 - vicende che fanno
riflettere sui nodi pi intimi
della sensibilit omosessuale.
Ora il suo impegno di
protagonista (con Valeria
Milillo, Maurizio Lombardi e
Alex Cendron) e di regista
rivolto a sdoganare in Italia, al
Teatro Argentina (complice il
Teatro di Roma), 5IF1SJEFdi
Alexi Kaye Campbell, autore
greco naturalizzato inglese,
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*MSJUPSOP
EJ"MFF'SBO[
Sono una delle coppie pi
amate della generazione di
comici anni Ottanta-Novanta.
Dopo molti libri, film,
spettacoli e tv, la coppia
comica formata da Ale e Franz
torna
al teatro per far ridere con una
serie di storie surreali
sulluomo e la sua capacit o
incapacit di comunicazione.
Lo spettacolo sintitola 5BOUJ
MBUJMBUJUBOUJ ed diretto da
Alberto Ferrari. Lo showe
gioca anche con le immagini
video e i riferimenti
iconografici.
.JMBOP
5/VPWPEBM
XXXUFBUSPOVPWPJU
5&"530&3&"-5
'BOUBTNJ
QPSOP
FJMMVTJPOJ
Nuovo lavoro di Lino Musella e
Paolo Mazzarelli, autori, registi,
interpreti di un loro teatro del
reale. Ora con Marco Foschi,
Fabio Monti, Laura Graziosi,
Astrid Casali, Giulia Salvaranidi
hanno realizzato Strategie
Fatali. Prodotto da Marche
teatro, intreccia tre storie,
sedici personaggi, teatro e
realt, toccando emozioni e
terreni diversi tra terrore,
porno, fantasmi e illusioni.
"ODPOB
54QFSJNFOUBMF
EBM
XXXNBSDIFUFBUSPJU
$0..&%*"
Un fatto raro, un irresistibile, caparbio e meticoloso mistero si avverte oggi nel riallestimento (non un remake n un revival) de
-BQQBSFO[BJOHBOOBdi Thomas Bernhard,
commedia del 1983 riconcepita con la stessa
regia di Federico Tiezzi e coi medesimi protagonisti Sandro Lombardi e Massimo Verdastro di unedizione del lavoro del 2000 gi
asciuttamente encomiabile. Nei ruoli di due
fratelli estranei tra loro come .PTF"SPOOF
di Schnberg (citazione del testo), i due attoi-BQQBSFO[BJOHBOOBw
1JTUPJB
5.BO[POJ
GJOPBM ri nei panni di due artisti pensionati hanno oggi, a 15 anni di distanza, una maggiore, splendida maturit sia fisiologica sia temperamentale. La messinscena di Federico Tiezzi - che
riproduce una spartizione in due distinte
stanze (le case dei fratelli che si fanno rispettivamente visita una volta alla settimana),
spazi di Gregorio Zurla il cui separato accesso
comporta per il pubblico un giro allesterno
del teatro coproduttore di Pistoia - ha adesso
fatto leva su un rigoroso, capillare e quasi NB
OJBDBMFtrionfo viscontiano di dettagli, armadi a specchio, mobilia depoca, collezioni di scarpe e svariare di guardaroba, tuttuno con le
estreme nitidezze interpretative. Bernhard qui testimoniava il suo
amore per la gente che sesibisce, e il Karl di Sandro Lombardi (cui si
deve la drammaturgia della traduzione di Roberto Menin) era un quotato giocoliere, mentre il Robert di Massimo Verdastro era un volenteroso attore. Una triangolazione sempre irrisolta vide la moglie defunta di Karl lasciare in eredit una casa di campagna al cognato, a Robert. E magnificamente Karl impiegher tutto il tempo della commedia a monologare e bofonchiare, o a dialogare col fratello adducendo
reticenze e risentimenti vaghi, e poi nella battuta finale sbotter con
calma, confessandosi irritato per il senso del lascito a Robert. Grande elogio del non detto, della piet coltivata in solitudine. Memorabili
i protagonisti, abbigliati di vestaglie e cappotti rossi, affaccendati con
forbicette o pillole, tra Mozart e music hall austriaco che Tiezzi elargisce con delicatezza infelice e surreale.
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*OFEJUJE&64
FMFUUSJDJNBiTPGUw
Sar la prima occasione per
sentirli dal vivo in Italia in una
versione completamente
inedita, elettrica s ma soltanto
leggermente amplificata. Il
nuovo tour dei belgi dEUS si
intitola infatti Soft electric
tour e prevede lesecuzione
dei loro maggiori successi in un
arrangiamento
prevalentemente acustico.
Niente a che vedere insomma
con il muro del suono
scatenato nei precedenti tour,
molti dei quali con
lamplificazione rock in bella
vista sul palco. Per la scaletta la
band di Tom Barman ha cos
30$,
+PIO(SBOUDBOUB
JMTVPEJTBQQVOUP
Torna in Italia per uno show in
cui presenter il nuovo album
(SFZ5JDLMFT
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John Grant, il cantautore
americano gi autore di due
album molto apprezzati da
critica e pubblico come 2VFFO
PG%FONBSL (2010) e 1BMF
(SFFO(IPTUT (2013). Nel
primo singolo del nuovo lavoro,
Grant tradisce il suo stile pop e
folk-rock puntando su
sintetizzatori e drum machine:
%JTBQQPJOUFE infatti un
sorprendente brano dance in
cui Grant canta in coppia con
Tracey Thorn, vera icona dei
sintetici anni Ottanta.
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eseguiranno lalbum di
debutto 2VJFUJTUIFOFXMPVE,
del 2001. Nella prima parte un
giornalista intervister il duo
norvegese, poi Erlend ye e
Eirik Glambek Be
eseguiranno i brani della
prima met del disco; quindi
ancora intervista e esecuzione
della seconda parte dellalbum.
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La concertazione affidata al
gusto di Federico Maria Sardelli
predilige campiture sobrie e
una linea espressiva intimista.
E le voci garbate faticano a
mantenere timbro e precisione
negli spazi acustici ampi del
teatro, anche quella della
protagonista Robert Invernizzi
mentre tiene quella pulita di
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Roberta Mameli/Belinda. In
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generale la musica soffre il
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confronto con lo scintillio dello
spettacolo. Ma questo %JEPBOE
"FOFBT voleva essere
soprattutto una gioia per gli
occhi. In scena contorsionisti e
trapezisti, altalene e
macchinismi allusivamente
barocchi realizzati con moderne tecniche circensi.
Mimi e veli fatti vibrare a mo di onde del mare quiete e
oniriche, come quelle che abbracciano e inghiottono
silenziosamente il corpo inerte di Didone, o furenti e
increspate. Il mare e Cupido moltiplicato in varie figure,
messaggero degli dei e amorino acrobata appeso e
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Nel farlo disegna in aria la trazione dei cavi, la partitura dei tiranti: sembra un direttore dorchestra.
La creazione di un ponte (o di un auditorium, a maggior ragione) una sinfonia. I Piano, Nouvel, Gehry sono i compositori di questa epoca. Archistar un concetto riduttivo, li avvicina ai divi del rock, mentre loro sono i Mozart dellorizzonte, laria il pentagramma.
Mancava solo un passo per rendere perfetta la similitudine. Come per molti compositori, occorreva lincompiuta. l che Calatrava ha mostrato il suo genio: realizzandola.
no sguardo dal ponte, di Arthur Miller, a teatro. Oppure: uno sguardo al ponte, di Santiago Calatrava, a Valencia. notte in Spagna, ma sulla costa, a novembre,
pu ancora far caldo. Lestate di San Martino dura pi
di quella regolare, tempi supplementari di unora ciascuno. Guido unauto a noleggio senza navigatore, non
ho mappe e non ho studiato il percorso: tanto un ponte
di Calatrava lo trovi comunque, prima o poi. Lo vedi da
lontano, simile dappertutto come un negozio Zara, un
franchising architettonico e paesaggistico. Infatti eccolo l, che svetta. Non il ponte, lalbero maestro conficcato sulla sua superficie, come in ogni barca, con una raggera di metallo a far vela. Costole bianche, denti bianchi, pettini, scheletri, carni o elmi di Thor: la personale
archeomitologia di Calatrava un ripetersi di simboli
ormai divenuti luoghi comuni. A Venezia, a New York,
ma in nessun posto come qui, a casa sua, a Valencia.
una curiosa citt, questa. Ha provato a fare il salto
triplo, in un futuro che ancora non si era consolidato. Rischiava di atterrare nel vuoto e un po accaduto. La voce fuori campo che sussurrava alluomo dei sogni: Se
lo costruisci, loro verranno ha, come spesso, mentito.
Almeno nel lungo periodo. Per un po sono state esposizioni, coppa America, master di golf, polo universitario, poi rimasto soltanto un gran premio di moto Gp
che molti preferirebbero dimenticare per sempre.
Le citt che si sono dotate di protesi in previsione di
Le grandi citt ne hanno immancabilmente una. Roma ha lo stadio del nuoto a Tor Vergata, New York ha
riempito Ground Zero, manca soltanto la stazione
del World Trade Center affidata a Santiago Shubert.
Dopo di lui tutti gli altri si sono accodati: Fuksas con la
Nuvola, per dire: lincompiuta dellEur. Poi, sar colpa
delle amministrazioni che cambiano e scaricano i progetti che trovano, dei preventivi che lievitano, del tempo che passa e rende ogni vigilia superata. Restano intuizioni, prime pietre, scatole vuote. Forse per questo
dicono che mentre gli altri architetti mandano tomi
con indicazioni dettagliate Santiago Shubert se la cava
con poche pagine: tanto magari non si fa, non si finisce,
se non lo crei non lo distruggi.
Questo ponte, in questa notte di motori spenti, adesso che ogni rombo tace e tutte le ruote smettono di girare una bandiera. Intorno, una citt nella citt. Un sogno, una grazia ricevuta. Come quella che tocc nel romanzo di Steve Millahuser a Martin Dressler: Figlio di
un commerciante ebbe un fortuna riservata a pochi:
realizzare il proprio desiderio, ma questo un privilegio pericoloso, che gli dei osservano gelosamente, cercando il difetto, il piccolo difetto che fa crollare tutto.
Ogni enclave dellimmaginazione un personale delirio, si regge sulla visione di un singolo. Poi si fa tardi,
anche il genio si addormenta e il mondo svanisce.
eventi, poi camminano azzoppate dal peso di quellaggiunta non pi comprensibile. Gestiscono parchi olimpici che nuove generazioni associano a nulla, alberi della vita passata e cattedrali congressuali in cui rimbomba leco di una fregatura. Arrivato alla citt dellarte
della scienza di Valencia parcheggio, procedo a piedi
verso il ponte, arrivato chiudo gli occhi e vedo il G8 alla
Maddalena, le olimpiadi ad Atlanta e i fossili della festa
finita o mai cominciata. Li riapro e davanti a me c una
schiera di dinosauri bianchi e ultramoderni: Planetarium Rex, Sala delle Pteroconferenze, Teatrosauro e,
va da s, Museo. Ma pi di ogni altra cosa: il ponte, questo ponte.
Un ponte di Calatrava non un oggetto, un concetto. Non copre una traiettoria, la reinventa, scopre e copre spazi, li fodera, in lungo e in largo. Predica la leggerezza, ma triplica lingombro e il budget. Comincia con
un respiro di sollievo e finisce con un sospiro di disperazione. un calcolo sbagliato in partenza e trionfale al
traguardo. Abbraccia e silura. Sempre allude ad altro
da s, a valori fondamentali come la costituzione o luniversalismo. filosofia dellingegneria. la giustificazione per cui in unopera di narrativa intitolata /BTDJ
UBEJVOQPOUF la scrittrice francese Maylis de Kerangal d al progettista il nome di Ralph Waldo, come il filosofo americano Emerson. Gli fa dire che non ha bisogno di strumenti ma solo di unidea e una strong philo-
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pi seconde palle che fili derba. Ed l, nellestasi della precariet e dellimprevedibile, che
una squadra deve fare la differenza, essere pronta a reagire quando la palla non ha proprietari. Anche in questo il Bologna affronta
meglio la prima parte, aggressivo e trova il vantaggio con Masina al termine di un mischione durante il quale, per tre volte, la Roma ha la possibilit di mandare
la palla sugli Appennini ma non
lo fa.Poi Digne toglie a Mounier il
2-0. Stanchissimo, il Bologna ancora imbattuto di Donadoni cede
la ripresa alla Roma che salza,
pi testaccina e considera lipotesi di assecondare Dzeko, lunico capace di smistare palloni normali, pur senza Gervinho e Salah
al suo fianco. La Roma ribalta il risultato con due rigori, il primo da
un nitido fallo di mano di Mounier, il secondo da un ambiguo incastro di gambe fra Iturbe e Rossettini preceduto oltretutto da
un fallo di Dzeko su Maietta (che
sinfuria e poi esce col naso rotto). Segnano Pjanic e Dzeko. Per
due volte Florenzi va vicino a un
gol su azione (mentre Destro si
mangia il 2-0). Il 2-2 lo conquista
Giaccherini che fa abboccare Torosidis allamo dello sgambetto.
Rigore che Destro segna e poi festeggia inacidito. La Roma gi
maledice linverno.
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Gli ingredienti del minestrone derba e pioggia che nutre il 2-2 di Bologna-Roma sono
questi: pi o meno un tempo a testa, Dzeko, Destro, Nainggolan e
Masina nei panni dei protagonisti, la confusione iniziale dei giallorossi, scesi in campo senza il kit
per le emergenze e con Iturbe
che unemergenza tutta particolare, i baldanzosi primi venti
minuti dei ragazzi di Donadoni
che facevano meno fatica degli
avversari, pi dotati, ad abbassarsi al livello tecnico richiesto
dalle circostanze, il campo suddiviso in punti giocabili e in altri remabili. Ingrediente non da trascurare anche Rocchi, che quando incontra la Roma succede sempre qualcosa di strano (non larbitrava dallormai leggendaria Juve-Roma del 2013). Rocchi ha fischiato tre rigori di cui solo uno
evidente, ha annullato un gol forse regolare a Mounier, non ha
espulso Mirante e forse avrebbe
potuto. Pi che una partita di calcio stato uno sbuffare collettivo, unansia motoria generalizzata, a tratti persino divertente per
come il caso fermava questa o
quella palla: stata una parodia, ha detto Garcia, non si doveva giocare. La Roma ha provato un paio di volte a chiedere di
farla sospendere, anche quando
era in vantaggio. Invece s giocato fino alla fine. Come sempre
quando non c appoggio sicuro,
quando gli equilibri (quelli del
corpo, non quelli tattici) saltano,
i valori tradizionali non contano
pi, si comincia a sperare nelle
pozzanghere. Nei campi impraticabili il calcio sannacqua, torna
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Il Bara sulla luna, il
Real sotto terra. Lezione di $MBTJ
DP al Bernabeu, trionfa Luis Enrique che vince 4-0 e vola a +6, lasciando Messi in panchina per
unora. Lo stadio si vuota anzitempo, fischi e fazzoletti bianchi
per Florentino Perez. E alla fine
secondo i giornali spagnoli Ronaldo molla Benitez: O lui o io,
avrebbe detto al presidente.
Keylor Navas non subiva gol a
Madrid da una vita, ne ha presi
quattro in una sera: a fermare la
sua imbattibilt interna a 866 minuti arrivato Suarez all11, desterno destro su taglio mortifero
di Sergi Roberto. Il match s infuocato subito, Sergi Roberto ha
fallito il raddoppio, Mascherano
uscito per infortunio (dentro
Mathieu), e Ronaldo s innervosito al punto da colpire con una
gomitata Dani Alves, sfuggita
MADRID.
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allarbitro. Poi, al 39, il raddoppio di Neymar, sul filo delloffside, su assist perfetto di Iniesta.
La ripresa si aperta con la illusoria reazione del Real, Bravo si
superato su Rodriguez (ma anche Navas ha sventato su Neymar). Quandera nellaria il gol
dei CMBODPT, ecco lincursione letale di Iniesta: triangolo con Neymar (che lo ha liberato di tacco)
e destro allincrocio, 8 della ripresa. Rete splendida, che ha segnato la resa del Real. Ronaldo
ha divorato un gol davanti a Bravo, Messi entrato per la gloria,
Suarez invece ha completato la
sua doppietta sgusciando sul filo
del fuorigioco per il 4-0 finale.
Isco ha perso la testa e rifilato un
calcione a Neymar: rosso. E Munir ha graziato il Real, risparmiandogli almeno la NBOJUB.
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rancesco Guccini scrisse
Libera nos Domine nel
1978. Proviamo a rileggere qualche verso della canzone: Da tutti gli imbecilli dogni razza e colore / dai sacri sanfedisti e da quel loro odore / dai pazzi giacobini e dal loro bruciore /
da visionari e martiri dellodio e
del terrore / () da crociati e crociate dogni sacra scrittura / da fedeli invasati dogni tipo e natura
/ libera nos Domine. Grazie ai
lettori triestini U. e R. per avermela ricordata. Ha 37 anni e poteva essere scritta ieri. Ieri, su Repubblica, unintervista a Juliette
Greco, che luned aveva cantato
a Berlino. Avevo addosso una
stanchezza disperata. Ma cantare la mia vita, bisogna vivere.
Non ho cambiato la scaletta delle
canzoni, luned sera. Ho continuato a parlare delle cose pi belle del mondo: lamore, la libert,
la follia della giovinezza attraverso le parole di Brassens, Ferr,
Brel, Gainsbourg, Prvert, Vian
e Queneau. Forse la risposta
allIsis che ognuno continui a fare il suo, i cantanti a cantare, i fornai a fare il pane, i venditori di fiori a vendere fiori, i calciatori a calciare. Ma non cos facile. Ieri a
Bruxelles chiusi la metropolitana, i grandi magazzini, i cinema,
le sale da concerto. Rinviata la
partita tra Lokeren e Anderlecht, in programma ieri sera, dopo lannullamento, marted, di
Belgio- Spagna. Rinviate tutte le
partite di calcio dalla Terza divisione in gi, ma probabile che il
provvedimento oggi venga esteso anche alle gare di A e B. Tante,
troppe volte ci capitato di dire
che nulla sar pi come prima.
Prima, un mese fa tanto per dire,
i clienti di un lussuoso albergo di
Anversa non avrebbero chiamato la polizia scambiando Nainggolan per un terrorista.
erroristi no, barbari s
quei genitori che hanno
spedito altri due genitori
allospedale di Borgomanero. Si giocava la finale della Junior Cup per bambini nati nel
2005. Un derby tra i pulcini di Juventus e Torino. Gi prima dellinizio un padre juventino aveva
cominciato a inveire contro un ragazzino, per il colore della sua pelle e perch, per la statura, sembrava pi che decenne. La partita finisce con la vittoria del Torino ma tra il bar e il parcheggio
R.C. e sua moglie, cubana, sono
aggrediti dal padre juventino e
presi a calci e pugni anche quando sono a terra. Risultato: lei con
il collare ortopedico, lui con un occhio nero e il naso rotto. E una denuncia presentata alla Procura
di Novara. Commento di R.C.,
quello col naso rotto: Le botte
passano ma la tristezza resta. Negra di merda torna a casa tua a
mia moglie lha urlato anche una
nonna. Bisognerebbe isolare queste persone, lasciare che i bambi-
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campionato sarebbe ora di aggiungere altre cosette: Ci mancano i gol - ammette Mancini - e
speriamo che arrivino presto. Jovetic e Icardi devono imparare
a conoscersi, a cercarsi, a capirsi. Nelle ultime due partite stata colpa mia: non li ho fatti neppure giocare insieme.... Al Mancio comunque non dispiacerebbe andare avanti a colpi di 1-0
(gi 7 fin qui) e rivela una sua
fonte di ispirazione: Non solo il
Milan di Capello, ma anche lAtletico Madrid di un paio di anni
fa: difesa solida, di squadra, e
vittorie di misura. Dato che in
quellAtletico il totem difensivo
era Miranda (in coppia con Godin), il ragionamento fila. Intanto, stasera, spazio alla tredicesima formazione diversa in 13 gare.
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LONDRA. Lei si sbagliato di nuovo, vecchio
Clerici mi ha apostrofato uno dei trecentomila italiani che vivono a Londra. Ho cercato
di sorridere, ma il lettore continuava: Altro
che resurrezione di Nadal, quel poverino dovr ormai limitarsi a battere i secondi, tipo
Ferrer. Timidamente, ho provato ad assentire, ricordando che il lettore ha sempre ragione. Lavevo paragonato a Lazzaro ho ricordato ma tuttavia mi pare di ricordare
nella mitica vicenda un naumque fetet, e
cio che Lazzaro fosse ancora vittima della
decomposizione, quando Ges laveva tratto
dalla tomba.
Altro che decomposizione ha insistito
lui. Suo zio Brera parlerebbe di impotenza
agonistica, di mancanza di erezione: e, al
mio pantomimo di assenso, mi ha alfine lasciato libero.
In realt, tra il Nadal di venerd, vincitore
del primo degli ultimi, Ferrer, e quello di ieri,
dominato dallo stanchissimo Djokovic, c
un bellhandicap. Mi parso vero, e cito qualche dato, per rassicurare chi pensi che io vaneggi. Inizia il match, e dopo un quarto dora
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Nole avanti 14 punti a 3. Contro Nadal! Ci
credete? Io fatico. Anche se, in seguito, accadono cose non meno incredibili. Dov finito,
ad esempio, il diritto di Nadal, quello che mi
provai a definire uncino, simile alluppercut dei grandi pugili?
Il povero incompetente al quale sono ufficialmente dovute le statistiche, che risplendono su un quadro elettrico di 5 metri per 3,
gli assegna 10 errori gratuiti di diritto, mentre in realt sono 16, risultati di un gesto vuoto di potenza, muscoli un tempo esplosivi divenuti ormai vuoti, privi del deflagrare che
ci lasciava increduli, ci pareva disumano. Abbiamo dunque assistito a una sorta di turno
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comodata spesso per eventi non epocali, la Storia che usurpa le maiuscole dimostra di avere un altro piccolo difetto:
la memoria corta, perch a 148 giorni dallo
storico scudetto del basket sullIsola, Sassari ne ha licenziato il fautore pi vistoso, Meo
Sacchetti. Era lallenatore che col esercitava
dal 2009, e dunque qualcosa, di quel luminoso tragitto, aveva tracciato, prima di piombare sui traguardi: la promozione dallA2 alla A
(storica, va da s), un paio di Coppe Italia, lultima delle quali a comporre il Triplete 2015
(con scudetto e Supercoppa) che oggi fa parte delle pagine sfogliate. Sacchetti stato esonerato ieri, perch la Dinamo non sta n vincendo n convincendo: alla prima voce, 4 successi e 3 sconfitte in campionato, e addirittura 0 contro 6 in Eurolega; alla seconda, tanti
dubbi sul valore di troppi uomini arruolati.
Oggi abbiamo concluso un ciclo, ha riassunto ieri in conferenza stampa il presidente
Stefano Sardara, fresco di viaggio distruzione a San Antonio, Texas (dove il coach non lo
cambiano da ventanni...). Ci dispiace moltissimo perch umanamente Meo ci ha dato
tanto e non si discute come allenatore, ma fisiologico che dei cicli si chiudano. Gi a giugno lo sapevamo, ma ci abbiamo riprovato.
Ora ne inizier uno nuovo. Lo guider, si dice, Marco Calvani, che a una finale scudetto
condusse Roma, mentre la datazione del divorzio secondo Sardara riporta a squarci del
torneo scorso, quando il miracolo sardo fior
anche malgrado attriti fra tecnico e presidente e frequenti burrasche coi giocatori e, alla fine, epurazioni non lievi. XG
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2.00
3.35
5.05
5.40
nesota fino allapprodo a Hollywood, senza dimenticare gli anni 60 e 70 di formazione passati tra New York, Londra e Los
Angeles e dove ha tratto ispirazione dai
movimenti delle Avanguardie. Inoltre il
regista approfondisce la sua attivit con i
Monty Python, e svela il dietro le quinte
di alcuni suoi celebri film come #SB[JM e
1BVSBFEFMJSJPB-BT7FHBT, raccontando
il suo rapporto con lAmerica, dove cresciuto, e lInghilterra dove ha lavorato.
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CANALE 5
RAI 3
RAI 2
RAI 1
Heartland - Tf
Frigo (r)
Il nostro amico Charly - Tf
Cesar Millan - Il capobranco sei tu - Serie Tv
Il meglio di Cronache
Animali
Mezzogiorno in famiglia
- conducono Amadeus,
Alessia Ventura, Sergio
Friscia
Tg 2 Giorno
Tg 2 Motori
Meteo 2
Quelli che aspettano
Quelli che il calcio
Tg 2 L.I.S.. Allinterno:
Meteo 2
90 Minuto Zona mista
- conducono Marco Mazzocchi, Paola Ferrari
90 Minuto - conducono
Paola Ferrari e Marco
Mazzocchi
90 Minuto - Tempi supplementari - conducono
Paola Ferrari e Marco
Mazzocchi
Squadra Speciale Cobra
11 - Tf
Tg 2 20.30
N.C.I.S. - Tf
La Domenica Sportiva
Tg 2
Protestantesimo
Meteo 2
Appuntamento al cinema
Film: La kryptonite nella borsa - di Ivan Cotroneo
Film: Dieci inverni - di
Valerio Mieli
Videocomic
Detto Fatto
3&(*45"
5FSSZ
(JMMJBN
TV
4LZ"SUF
ITALIA 1
RETE 4
7.35
7.55
8.25
8.55
10.00
10.50
11.30
12.00
14.00
14.50
15.10
18.55
19.30
21.15
23.55
24.00
1.25
2.20
2.55
5.10
5.45
LA SETTE
Tg 4 Night News
Mediashopping
Due per tre - Tf
Terra!
Santa Messa
Le storie di viaggio a...
Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
La signora in giallo - Tf:
Angela Lansbury, William
Windom, Ron Masak
Donnavventura
Ieri e oggi in Tv
Film: Spartaco il gladiatore - di Robert
Dornhelm. Allinterno:
15.50 Tgcom; Meteo.it
Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
Tempesta damore - con
Mona Seefried, Simone
Ritscher, Erich Altenkopf
Maurizio Costanzo Show
- conduce Maurizio Costanzo
I bellissimi di Rete 4
Film: Tutto pu succedere - di Nancy Meyers,
con Jack Nicholson, Diane
Keaton, Frances McDormand, Keanu Reeves
Tg 4 Night News. Allinterno: Meteo.it
Pezzi di cinema
Film: Il t nel deserto
- di Bernardo Bertolucci,
con Debra Winger, John
Malkovich, Campbell
Scott, Jill Bennett
Magnum P.I. - Tf, con Tom
Selleck, John Hillerman
Help
6.00
6.10
6.30
7.30
7.50
7.55
9.35
10.45
12.05
12.50
13.30
14.00
14.20
16.05
20.00
20.35
21.10
23.10
1.15
3.00
4.05
4.35
Meteo - Traffico
Oroscopo
Omnibus News
Tg La7
Meteo
Omnibus dibattito
Laria che tira - Diario
Otto e mezzo (r)
Gustibus
Chi guida meglio?
Tg La7
Tg La7 Cronache
Film: La libreria del mistero: Foto di compleanno - di Georg Stanford
Brown, con Kellie Martin,
Clarence Williams III, Nina
Siemaszko
Josphine, Ange Gardien Tf, con Mimie Mathy, Karin
Swenson, Jean Dell
Tg La7
Crozza nel paese delle meraviglie - Best - conduce
Maurizio Crozza
Film: Luomo di casa
- di Stephen Herek, con
Tommy Lee Jones, Cedric
the Entertainer, Christina
Milian, Paula Garcs
Film: Mezzo professore
tra i marines - di Penny
Marshall, con Danny De
Vito, Cliff Robertson, James Remar, Stacey Dash.
Allinterno: 0.15 Tg La7
Mondo senza fine - con
Ben Chaplin, Charlotte
Riley, Cynthia Nixon
Laria che tira - Diario (r)
Thailandia - Bangkok e la
storia
Omnibus (r)
DEEJAY TV
14.55 Lisola di Adamo ed Eva Alle origini dellamore
15.45 Airport Security
16.35 Airport Security
17.30 Airport Security
18.25 Undercover Boss
20.20 Hotel da incubo Italia
22.10 Lisola di Adamo ed Eva Alle origini dellamore
23.05 Lisola di Adamo ed Eva
XXX
23.50 Crimini del cuore
1.15 Beauty Queen Murders:
belle da morire
1.55 Appuntamenti da incubo
2.35 Lisola di Adamo ed Eva 2
3.15 Marchio di fabbrica
LA EFFE
16.05 Omicidi tra i fiordi - Serie Tv
17.55 RED - Posso dormire da
voi?
19.00 RED - Vicini di viaggio. C
posto per me?
19.35 RED - Viaggi nudi e crudi
20.05 RED - Il cuoco vagabondo
21.10 Film: La vie en rose - di
Olivier Dahan, con Marion
Cotillard, Sylvie Testud,
Grard Depardieu, Emmanuelle Seigner
23.50 Film: Lamante di Lady
Chatterley - di Just
Jaeckin, con Sylvia Kristel, Nicholas Clay, Shane
Briant, Ann Mitchell
1.45 Film: Elles - di Malgorzata
Szumowska (as Malgoska
Szumowska)
RAI
QRAI 4
6.25
6.30
7.15
8.00
8.45
9.30
10.15
11.00
11.45
13.40
14.10
15.50
17.00
17.55
18.00
18.45
19.30
20.20
21.10
22.00
22.45
0.25
0.30
0.45
0.50
2.35
4.40
5.35
QPREMIUM
Serial Webbers
Common Law
Marvel Agents of Shield
Marvel Agents of Shield
Heroes
Heroes
Continuum
The Collector
Film: Merantau - di Gareth Evans
Fumettology
Film: The Contract - di Bruce Beresford
Delitti in paradiso
Delitti in paradiso
Rai News - Giorno
Zoo
Zoo
Supernatural
Teen Wolf
Marvel Agents of Shield
Marvel Agents of Shield
Film: In Hell - di Ringo Lam-Claude Van
Damme, Michael Bailey Smith, Marnie Alton
Anica appuntamento al cinema
Mainstream
Rai News - Notte
Film: Firestorm - di Paul Ziller
Film: City of God - di Fernando Meirelles,
con Matheus Nachtergaele, Seu Jorge,
Alexandre Rodrigues, Leandro Firmino da
Hora
Delitti in paradiso
Continuum
14.50
14.55
15.10
16.00
16.50
17.45
17.50
19.35
21.20
0.15
1.15
1.20
3.05
3.40
4.35
5.35
QMOVIE
14.35 Film: Parkland - di Peter Landesman
16.10 Film: Senza arte n parte - di Giovanni
Albanese
17.45 Rai news - Giorno
17.50 Film: Una lama nel buio - di Robert
Benton, con Roy Scheider, Meryl Streep,
Jessica Tandy, Joe Grifasi
19.25 Film: Ti va di pagare? - di Pierre Salvadori,
con Audrey Tautou, Gad Elmaleh, MarieChristine Adam
21.15 Film: Amore senza confini - Beyond
Borders - di Martin Campbell, con Angelina
MEDIASET PREMIUM
16.05
17.40
18.25
18.30
18.35
20.10
20.40
21.15
22.10
GIALLO
QRAI 5
QCINEMA
FOCUS
23.20
23.35
0.20
1.10
1.15
2.00
CIELO
16.00
17.30
19.15
20.15
21.15
23.45
0.15
1.15
2.30
3.30
4.30
Taxxi 3
40 Days and Nights
Affari in grande
Affari di famiglia
The Foreigner - Lo straniero
Ti aspetto fuori
La via del ring
Io sono mia
Show
Sex Therapy
Most Dangerous - Pericolo
reale
TV2000
15.00 La Coroncina Della Divina
Misericordia
15.15 Il Mondo Insieme
18.00 Rosario Da Lourdes
18.30 Prima Di Cena
19.15 Otherworlds
19.45 Angelus
20.00 Rosario Da Lourdes
20.30 Soul
21.05 La bibbia: David
0.10 Effetto Notte
0.30 Il Respiro Di Dio
1.15 Rosario Da Pompei
REAL TIME
10.55
11.25
12.20
13.20
14.20
16.10
17.10
18.10
19.10
20.10
21.10
22.10
23.05
0.05
1.05
SATELLITE
DIGITALE TERRESTRE
SKY
[servizio a pagamento]
QCINEMA MATTINA
6.40 Grand Hotel Excelsior - di Castellano &
Pipolo Sky Cinema Comedy HD
7.40 Apes Revolution - Il pianeta delle
scimmie - di Matt Reeves Sky Cinema
Max HD
7.50 Il quinto potere - di Bill Condon Sky
Cinema Hits HD
9.30 Il medico e lo stregone - di Mario
Monicelli Sky Cinema Classics
10.40 Quel mostro di suocera - di Robert
Luketic Sky Cinema Passion HD
12.00 Colpi di fortuna - di N. Parenti Sky
Cinema Hits HD
12.10 The Giver - Il mondo di Jonas - di Phillip
Noyce Sky Cinema 1 HD
12.25 Conflitti di famiglia - di Emilio Estevez
Sky Cinema Passion HD
QCINEMA POMERIGGIO
QCINEMA SERA
QCINEMA NOTTE
14.30
14.40
14.45
16.10
21.00
21.00
21.00
21.25
21.25
23.05
23.10
23.40
23.45
23.50
QSPORT
6.30 Salto con gli sci: HS 140 Prova a squadre
Coppa del Mondo M Eurosport 2
8.00 Calcio: FIFA Football Eurosport
9.45 Calcio: Bologna - Roma Serie A Sky
Supercalcio HD
11.00 Calcio: Major League Soccer
Eurosport
12.00 Motocross: Notte dei Salti Freestyle
Motocross Eurosport 2
12.00 Basket: Reggio Emilia - Trento Serie A
Sky Sport 1 HD
13.30 Golf: I Signori del Golf - Darren Clarke
Sky Sport 2 HD
13.45 Salto con gli sci: HS 140 Coppa del
Mondo M Eurosport
FOX
7.50 Megastrutture giganti National
Geographic
8.00 Homeland Fox HD
9.00 La vita secondo Jim Fox HD
10.25 Criminal Minds Fox Crime HD
10.25 I Simpson Fox HD
10.30 Cosa ti dice il cervello? National
Geographic
12.05 Criminal Minds Fox Crime HD
12.05 2 Broke Girls Fox HD
12.25 Esperimenti esplosivi National
Geographic
12.35 Mom Fox HD
12.40 Greys Anatomy Fox Life
12.55 Car Strippers: le spoglio e ci guadagno
National Geographic
16.15
17.30
18.55
19.10
19.10
20.05
20.05
20.25
20.30
21.30
21.50
21.55
22.00
22.00
22.20
22.35
22.45
22.55
LeoMattei-UnitSpecialeFoxCrimeHD
I Simpson Fox HD
Sex & the City Fox Life
I Simpson Fox HD
Come vincere facile National
Geographic
Sex & the City Fox Life
I Simpson Fox HD
Man v viral National Geographic
Profiling Fox Crime HD
Sex & the City Fox Life
I Simpson Fox HD
Sex & the City Fox Life
Agents of S.H.I.E.L.D. Fox HD
Dubai. Il mega aeroporto National
Geographic
24.00
0.20
0.40
0.45
1.05
1.15
1.35
1.45
Copia di ae0c3a2f1c44e67eb89794f0dfd2370c
AE0C3A2F1C44E67EB89794F0DFD2370C