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Semiotica a prova desperienza

Significazione: processo attraverso il quale diamo senso a tutto ci che ci circonda. Determinazione locale di valori. E Significante: la sequenza di fonemi o grafemi di una parola C Significato: il senso che diamo alle cose. Non ci accontentiamo mai dei significati gi assegnati Valore: legame relazionale con il mondo che ci circonda. Anche quando non riusciamo a mettere bene a fuoco un significato e a condividerlo, continuiamo a percepire dei valori, ossia legami implicativi. I valori sono organizzati secondo sistemi di differenze (giusto-sbagliato). Diamo senso al mondo articolando continuamente tra loro dei sistemi di differenze. Lambiente che ci circonda quindi un paesaggio di differenze che risultano per noi rilevanti; in base ad esse dirigiamo i nostri interessi (dimensione cognitiva), i nostri affetti (dimensione passionale) e le nostre azioni (dimensione pragmatica) dimensioni della significazione conseguenza della visione del senso che diamo alle cose (mediante larticolazione continua dei sistemi di differenze): non ci soffermiamo pi sulle propriet individuali delle cose, ma sulle loro identit differenziali e sul legame che esse intrattengono con la nostra stessa identit Il valore definito dalla relazione tra soggetto e oggetto I valori si trasformano nel tempo e richiedono di essere intessuti in una narrazione. Nel dare senso al mondo ci ritroviamo cos a narrarlo.

Narrativit: capacit di organizzare le nostre esperienze con dei testi Espressione: valori che percepiamo attraverso i sensi (rosso, blu) per metterli in relazione con dei contenuti che esprimono le nostre relazioni (interessi, passioni, programmi) con i soggetti e gli oggetti che abitano il nostro mondo dellesperienza. (rosso -> timore -> orario sveglia). ESPRESSIONE CONTENUTO (1) CONTENUTO (2) rosso timore orario della sveglia blu serenit lampeggiante dellambulanza

Livello figurativo della significazione: paesaggio di figure con cui siamo soliti interagire nel mondo dellesperienza. Figure che vengono individuate come oggetti del mondo. 3 sotto-livelli: - figurale: pochi formanti figurativi cominciano a ricoprire la tematizzazione precedente - figurativo: appaiono le prime figure compiute del mondo - iconico: tali figure vengono arricchite con dettagli sempre pi minuziosi fino ad unimpressione della realt Livello plastico della significazione: scenario di valori astratti (colori, forme, ) Linguaggi verbali: sistemi organizzati di parole Linguaggi non verbali: gestuali, tattili, sonori, visivi, sincretici (misti)

Semiosfera: ambiente popolato di tutte le forme di scrittura che ci permettono di vivere come gente del nostro tempo Indizi: come delle promesse sul futuro e sul passato Piano dellenunciato: piano dove si dipana una storia attraverso un paesaggio figurativo Piano dellenunciazione: circostanze sotto cui quella foto stata prodotta e di cui ci rimangono solo degli indizi Enunciazione enunciata: convivenza fra piano dellenunciazione e piano dellenunciato; teatro di un discorso possibile fatto di posizioni che possiamo o meno assumere. Indessicali: utilizzati per indicare unespressione la cui interpretazione possibile soltanto se valutata in relazione allambito nel quale pronunciata. Ogni scenario comunicativo si impernia su quattro spazi (o forme) di mediazione: a) uno spazio fisico o ambiente che media la circolazione dei segni spazio mediale, ambiente sensoriale b) uno spazio linguistico, quello creato dai linguaggi: lingue utilizzate, sonori, visivi spazio mediazionale, ambiente linguistico in grado di consentire le nostre ideazioni; sottende lenunciazione c) uno spazio istituzionale, uno scenario sociale in grado di imporre un regime spazio mediatore, ambiente istituzionale in grado di rinegoziare la significativit degli atti comunicativi e di organizzarli d) uno spazio tecnologico spazio mediatico, ambiente tecnologico che ristruttura le condizioni stesse degli atti comunicativi; consente la trasmissione attraverso una tecnologizzazione delle variabili spaziali e temporali.

Che siano valori linguistici o valori semantici propri di ideologie, una cosa non cambia mai: il fatto che trovino: - unorganizzazione paradigmatica -> i valori possono entrare in delle relazioni di competizione, ovvero rappresentare una stessa tipologia di relazione (O..O); comprendere che possono essere opposti dei valori di base, ossia centrali nellelaborazione identitaria dei soggetti, e dei valori duso - unorganizzazione sintagmatica -> i valori devono costruire delle concatenazioni, dove ogni relazione diviene la condizione di possibilit per quella successiva; la sintagmatica assegna a ogni valore un ruolo in un complesso di trasformazioni Gli aspetti paradigmatici e quelli sintagmatici non sono mai totalmente separabili: 2

convivono -> rispondono a unanalitica del modo con cui operiamo sui valori. Ogni enunciazione il frutto di un processamento della lingua, ma essa ha una significativit solo perch mette in vibrazione anche possibili altre realizzazioni competitive. Semiosi: processo locale che dispone larticolazione tra forma dellespressione e forma del contenuto.

La storia della semiotica passata attraverso il riconoscimento di due principi: Principio di autonomia: ogni linguaggio ha una capacit propria di organizzare dei valori; Principio di discorsivit: ogni testo elabora una propria organizzazione irriducibile ai sistemi codificati e ai processi generalizzati.

Articolazione del senso: ogni determinazione del senso dipende da unarticolazione tra espressione e contenuto. Gestione del senso: riguarda il rapporto tra le diverse determinazioni di senso. La percezione va sempre in cerca di differenze -> cerca di reperire degli sfondi di stabilit per meglio cogliere delle ineguaglianze qualitative ossia valori differenti o in corso di differenziazione. Per costruire questi sfondi di stabilit si operano delle assimilazioni, si trovano dei tratti che ricorrono, si ripetono, si confermano = valori isotopici. Lassimilazione e la dissimilazione strutturano il modo in cui gestiamo il senso e seguono un principio di coagulazione. Attraverso assimilazione e dissimilazione giungiamo a stabilizzare delle opposizioni identitarie (per es alter ego) e a precisare i valori, legami implicativi che individuiamo. Grazie alla coagulazione, si precisano i valori in quanto propriet intra-relazionali, ossia interne alla nostra economia identitaria (corporale, cognitiva e affettiva); funzioni interrelazionali, relative al rapporto tra identit e alterit; connotazioni, valori che mettono in relazione un dominio sociale con un altro. Mobilitazione del senso: utilizziamo la rete di relazioni come un quadro di valori tensivi. Possiamo meglio apprezzare la portata, ossia lestensione, e la forza, vale a dire lintensit dei legami implicativi. Questo principio di tensivizzazione delle relazioni quello che ci permette di cogliere una dialettica tra stabilizzazione e mobilitazione. Categoria: classe di valori individuata isotopicamente attraverso delle relazioni di contraddizione, di contrariet o di partecipazione Quadrato semiotico: si serve di due categorizzazioni: quelle oppositive (a vs b) e quelle privative (a vs non a). 3

una schematizzazione di una categoria che permette di ripercorrerla secondo tutte le relazioni di opposizione e di contraddizione che individua. un metodo di classificazione dei concetti pertinenti a una data opposizione di concetti (maschile femminile; bello brutto).

QUADRATO SEMIOTICO

SCHEMA TENSIVO: In the tensive model,


any given value is constituted by combining two "valencies" (or dimensions): intensity and extent (range). Extent is the range over which intensity applies; it corresponds to quantity, variety, and the spatial or temporal range of phenomena. Both valencies are quantitative in nature; the first has to do with the measurable, the second with the countable.

Organizzazione del senso: nella storia della linguistica il principio di organizzazione principale era colto nella langue, quale sistema di relazioni oppositive e quale processo di combinazione; lingua colta come sistema di differenze -> opposizione tra langue e parole, tra la lingua e latto linguistico. Lorganizzazione del senso viene colta su 3 livelli distinti: codici (grammatizzazione delle regole linguistiche tempi lunghi), norme (cristallizzazione di una prassi linguistica tempi lunghi), testi (discorsivizzazione di un microsistema testuale tempi brevi). meglio ricondurre tutti i principi a un criterio temporale generalissimo e tattico quale lopposizione tra la sincronia (studio dellorganizzazione di una determinata lingua in un certo istante t0) e la diacronia (permette di cogliere le trasformazioni linguistiche attraverso la comparazione di diversi tagli sincronici compiuti secondo certi intervalli di tempo) . Armatura del senso: Principio di trasformazione: schema narrativo canonico (Greimas), composto da quattro ruoli attanziali messi in relazione per comporre un quadro minimo di trasformazione di senso: attante manipolatore, competente, performante e sanzionatore.

Nella fase della Manipolazione qualcuno d lincarico a qualcun altro di compiere unazione. Chi d lincarico viene detto Destinante. Chi riceve lincarico (e che sar, solitamente, anche il Soggetto delle fasi successive) si chiama Destinatario. Esempio: il Re (Destinante), padre della principessa rapita, chiede/convince/ordina (diversi tipi di Manipolazione) il cavaliere (Destinatario) di liberarla. Destinante e Destinatario sono gli ultimi due attanti del modello greimasiano (gli altri sono il Soggetto, lOggetto, lAiutante e lOpponente) Il passaggio dalla competenza alla performanza diviene il principio minimo di unattorialit. La linea orizzontale tra competenza e performanza segnala un sincretismo, ossia una compresenza dei due ruoli attanziali (o funzioni narrative) allinterno di una medesima figura attoriale.

Gli attori della comunicazione sono recuperati nellarmatura del senso come destinanti e destinatari di processi di trasferimento di oggetti culturali, processi che nel contempo operano sui rapporti che ciascun soggetto detiene rispetto a questi ultimi. Enunciazione del senso: ha la caratteristica di tradurre larmatura narrativa del senso in una prospettivizzazione rinnovata delle relazioni e delle posizioni. Debrayage = proiezioni di categorie (spaziali, temporali, attanziali) dellenunciazione verso lenunciato; Embrayage = riassunzioni delle stesse categorie dellenunciato verso gli attori dellenunciazione. Moltiplicazione degli accessi al senso (diffrazione):

Enunciato: espressione linguistica che veicola dei contenuti Enunciazione: come viene rilevato il significato dellenunciato Enunciatario: lettore (o fruitore) modello, colui che coglie la produzione discorsiva Enunciatore: attore sociale responsabile della produzione discorsiva Langue: la langue (lingua) la componente sociale del linguaggio, tutto ci che stato fissato per convenzione (termini, sintassi, morfologia, ecc.). la lingua colta come un sistema di differenze. Parole: Atto di linguaggio, pratica enunciazionale. Allinterno di una stessa langue troviamo differenze individuali dette genericamente parole (parola); il termine indica la componente individuale e quindi libera del linguaggio, latto linguistico che ogni parlante realizza servendosi di una lingua. Significante: la sequenza di fonemi o grafemi di una parola Significato: l'immagine mentale che noi abbiamo di quella parola

Attore: A livello superficiale gli attanti sono rappresentati dagli attori (allattante destinante o mandante corrisponde lattore re, allattante soggetto corrisponde lattore eroe ecc), spesso il rapporto attanti/attori asimmetrico Attante: attante colui che compie o subisce latto (soggetto/oggetto, destinante/destinatario, adiuvante/oppositore) sono attanti narrativi, proseguendo il percorso narrativo lattante copre ruoli attanziali successivi che riguardano il suo modus operandi Valenza: valere dei valori. Si esprime secondo 2 modalit: - il suo apporto alla semiotizzazione (valenze diagrammatiche, esistentive, mediative) - la sua estrinsecazione modale dellimplicazione (volere, potere, sapere, credere) Valore: relazione qualitativa tra un soggetto e un oggetto, o tra soggetti. Valorizzazione: processo semantico attraverso il quale si interviene sul valere dei valori, spostando particolarmente la sua insistenza sul soggetto (valorizzazioni riflessive) o sulloggetto (valorizzazioni transitive). Tentativo di ancorare le valenze a un quadro strategico che possa ridurre la complessit di implicazioni interne allo spazio. Liniziativa di valorizzazione dunque lanticipazione di investimenti di senso opportunamente orientati rispetto alle implicazioni evenemenziali o concorrenziali che potrebbero localmente imporsi. Valorizzazioni riflessive: destinali digressive emancipative formative Valorizzazioni transitive: cultuali ludiche protesiche strumentali Fonema: il fonema parte elementare di una parola in quanto detta (K-I-A-V-E 5 fonemi) Grafema: il grafema parte elementare di una parola in quanto scritta (C-H-I-A-V-E 6 grafemi) Lessema: unit di base del lessico, che pu essere una radice (p.e. fisio- in fisioterapia, fisiologia, fisiologico), una parola autonoma (p.e. sindrome, cuore, fluoro) o una sequenza di parole fissatasi nelluso in modo tale che i suoi singoli elementi non possono essere scambiati n sostituiti con sinonimi (p.e. non altrimenti specificato, in vitro, vaso sanguigno). Isotopia: individua la presenza ridondante di valori afferenti a ununica categoria dentro un testo. Allotopia: la presenza di unincongruenza discorsiva.

1-l'articolazione del senso dice in breve che le identit possono essere rinegoziate; esempio: pensa ad un cestino, sotto forma dell' espressione possiamo dire che un oggetto fatto per contenere qualcosa di forma bla bla bla, ma nel contenuto si saprebbe dare una definizione precisa? no perch entra in gioco l' arbitrariet; per esempio io ci vedo un porta-ombrelli, tu un cestino un altro lo gira e lo utilizza come sgabello. Dunque l'articolazione del senso ci dice che ci che percepiamo pu essere rinegoziato al livello del contenuto, del significato per un principio di trasposizione. 2-la gestione del senso ci fa capire come noi diamo un senso, un significato alla forma, al significante; per esempio noi possiamo leggere sui libri perch c' una differenza qualitativa tra bianco e nero che ci permette a livello sensoriale di organizzare la percezione e in secondo luogo dare un significato(un p come tra livello figurativo e figurale), la nostra mente dunque assimila ogni volta questi squilibri e li memorizza cos che noi possiamo muoverci nel "conosciuto" e quindi essere in grado di gestire e di implicarci nel significato grazie a queste mappe preassoggettate 3-la mobilitazione continua un po sul filone della gestione. La nostra mente crea delle reti di conoscenza, diciamo una cultura assimilata (idem) e attraverso questa base costruisce, risemantizza, crea nuovi significati e da nuove valenze (ipse). Una volta stabilizzato il senso puoi mobilitarlo puoi giocare sulla rete del valore del significato, un po come fa il quadrato semiotico (esempio avendo A e B puoi creare Non A e Non B). Per mobilitazione del senso s'intende quando tu metti in tensione la tua identit e la spingi verso qualcosa che non conosci ancora.

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