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Le cause determinanti
L’ordine di Versailles
Le conseguenze di medio periodo della crisi economica
mondiale
1936:
asse Roma-Berlino
1939:
Patto d’acciaio 1936: patto anti-Komintern
Giappone
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193
1939
1936
Etiopia
La catena delle aggressioni di Hitler
1934-36: la rimilitarizzazione
della Renania
1° 1935 l’annessione della Saar
settembre per plebiscito
1939 Marzo 1938: Anschluss,
annessione dell’Austria
settembre 1938: annessione
dei territori Sudeti
Marzo 1939: protettorato di
Boemia e Moravia
Aprile 1940:
La Germania invade
Danimarca
e Norvegia
Maggio 1940:
invasione della Francia
LA DISTRUZIONE DELLA POLONIA E L’OFFENSIVA AL NORD
• Campagna di Polonia: applicazione della guerra-lampo (Blitzkrieg), metodo di
guerra basato sull’uso congiunto dell’aviazione e delle forze corazzate, a cui viene
affidato il peso principale dell’attacco. L’impiego su vasta scala di carri armati e
autoblindo e il loro raggruppamento in speciali reparti «meccanizzati» rendono di
nuovo possibile la guerra di movimento, consentendo di impadronirsi in pochi
giorni di vasti territori, tagliando fuori gli eserciti nemici dalle loro fonti di
rifornimento
• All’inizio di Ottobre cessa ogni resistenza da parte dell’esercito polacco ; Varsavia
era stata semidistrutta dai bombardamenti e i russi si erano impadroniti della parte
orientale della Polonia (Patto Molotov-Ribbentrop)
• Tedeschi e russi impongono spietati regimi di occupazione (massacro di oltre 4000
ufficiali polacchi, per opera dei sovietici, i cui corpi verranno ritrovati nel ‘43 dai
tedeschi in fosse comuni nella foresta di Katyn)
• La guerra ad Occidente, invece, rimane come congelata: drôle de guerre (strana
guerra o guerra per finta) che consente ai tedeschi di riorganizzarsi, mentre i
soldati francesi attendono l’iniziativa del nemico illudendosi che la Linea Maginot
(linea difensiva lunga 400 Km, tra il confine con il Lussemburgo e quello svizzero;
prende il nome da André Maginot, politico francese ideatore del progetto) possa
proteggerli. I francesi compiono una serie di errori fatali dovuti ad una concezione
statica della guerra, eredità del primo conflitto mondiale, e ad una certa resistenza
all’idea di impegnarsi in una nuova guerra mondiale.
LA CADUTA DELLA FRANCIA
• 30 Novembre 1939: l’Urss attacca la Finlandia , colpevole di aver rifiutato alcune
rettifiche di confine
• Marzo 1940: anche se i soldati finlandesi si battono con abilità e coraggio, alla fine
la Finlandia deve cedere alle richieste sovietiche, ma mantiene la sua indipendenza
• 9 aprile 1940: attacco tedesco alla Danimarca (che si arrende immediatamente) ed
alla Norvegia, che oppone una certa resistenza, ma dovrà, comunque, cedere
all’avanzata dell’esercito tedesco; Hitler voleva controllare il Mare del Nord ed il
rifornimento di ferro che attraverso la Norvegia giungeva alla Germania dalla
Svezia
• 10 Maggio 1940: attacco tedesco alla Francia; come nel 1914, l’esercito tedesco
viola la neutralità del Belgio e, questa volta, anche quella dell’Olanda e del
Lussemburgo; dopo aver attraversato la foresta delle Ardenne (che i francesi
ritenevano invalicabili dai carri armati) i mezzi corazzati tedeschi sfondano le linee
nemiche presso Sedan e puntano verso il mare, chiudendo in una sacca molti
reparti francesi e belgi e l’intero corpo di spedizione inglese
• 29 Maggio-4 Giugno: reimbarco nel porto di Dunkerque (grazie ad un momentaneo
rallentamento dell’offensiva) del grosso delle truppe britanniche e di alcuni soldati
belgi e francesi
• 14 giugno: i tedeschi entrano a Parigi, mentre interminabili colonne di profughi si
riversano verso Sud
LA CADUTA DELLA FRANCIA: CONSEGUENZE
• Di fronte al crollo della Francia attaccata dai tedeschi Mussolini, allettato dalla
prospettiva di una facile vittoria (in privato, parlò di «qualche migliaio di morti da
gettare sul tavolo della pace») riesce a piegare la resistenza di alcuni settori della
classe dirigente e quella dell’opinione pubblica
• 10 Giugno 1940: dal balcone di palazzo Venezia a Roma il duce annuncia l’entrata
in guerra dell’Italia
• L’offensiva sulle Alpi, contro un avversario praticamente già sconfitto si risolve,
però, in una grande prova di inefficienza: 4 divisioni francesi sbarrano il passo a 28
divisioni italiane e riescono a difendere il loro terreno, con 37 morti contro 631
italiani
• Settembre 1940: Attacco italiano nell’Africa settentrionale contro le forze inglesi in
Egitto; l’esercito italiano deve arrestarsi per l’insufficienza dei mezzi corazzati;
Mussolini rifiuta, inizialmente, l’intervento tedesco, illudendosi di poter condurre
una «guerra parallela» a quella della Germania nazista
L’ITALIA IN GUERRA
Aprile 1941:
invasione della Iugoslavia
22 giugno 1941:
“Operazione Barbarossa”
LA BATTAGLIA
D’INGHILTERRA
• Winston Churchill il 18 Giugno 1940 dichiara alla camera dei Comuni: «La battaglia
di Francia è finita. Ora mi aspetto che cominci la battaglia d’Inghilterra»
• Inizio di Luglio 1940: Hitler avvia il progetto per l’invasione dell’Inghilterra
(operazione Leone marino)
• Si tratta della prima grande battaglia aerea della storia, finalizzata a compensare
la superiorità navale della Gran Bretagna
• Per tre mesi circa l’aviazione tedesca (Luftwaffe) effettua incursioni contro
obiettivi militari e centri industriali, bombardando ripetutamente Londra ed altri
centri (come Coventry), ma gli aerei da caccia della Royal Air Force (Raf), dotati di
un sistema di informazione e avvistamento radar, riescono a tenerle testa
• All’inizio dell’autunno l’operazione «Leone marino» viene rimandata a tempo
indeterminato
ATTACCO ALL’UNIONE SOVIETICA: OPERAZIONE BARBAROSSA
• 22 Giugno 1941: inizia l’offensiva tedesca contro l’Urss su un fronte lungo 1600 Km
dal Baltico al Mar Nero
• Lo scontro ideologico si semplifica e si radicalizza con il venir meno dell’anomala
intesa fra nazismo e comunismo sovietico
• I sovietici vengono colti di sorpresa ed i tedeschi riescono a penetrare a Nord,
verso Leningrado, al centro, verso Mosca e al sud, verso l’Ucraina
• In tre mesi di guerra-lampo i tedeschi occupano le repubbliche baltiche, gran parte
dell’Ucraina , la Bielorussa; si impadroniscono di un terzo dei territori coltivati, di
un terzo della produzione di grano, del 50% del carbone, del 60% del ferro e
dell’acciaio
• Sbandamento dell’Armata rossa: impreparazione militare, debolezza degli alti
comandi (falcidiati dalle purghe staliniane) errori tattici causarono, già in autunno,
3 milioni di soldati russi morti o feriti e altrettanti fatti prigionieri
• Mussolini invia un corpo di spedizione italiano (Csir: corpo di spedizione
italiano in Russia, raggiunto, nel 1942, dall’Armir: armata italiana in Russia)
per partecipare alla crociata antibolscevica
• Attingendo ad un serbatoio umano pressoché inesauribile e riorganizzando la
produzione industriale nelle regioni ad est del Volga l’Urss riesce, però, a
compensare le spaventose perdite di uomini e mezzi
ATTACCO ALL’UNIONE SOVIETICA: OPERAZIONE BARBAROSSA
• La guerra-lampo si trasforma in guerra di usura e l’esercito tedesco rimane
immobilizzato nelle pianure russe dove dovrà affrontare il rigido inverno e
l’accanita resistenza dei russi
Soldati italiani
Soldati russi marciano verso
Leningrado
In estremo Oriente il
Giappone intensifica la sua
guerra di espansione sulle
coste asiatiche del Pacifico
che già aveva ripreso
dal 1931
7 dicembre 1941:
i giapponesi attaccano la base
americana di Pearl Harbor, nelle
Hawaii
INTERVENTO DEGLI STATI UNITI
• Marzo 1941: gli Stati Uniti di Roosevelt approvano la Legge Affitti e Prestiti, che
consentiva la fornitura di materiale bellico a condizioni molto favorevoli a quegli
stati la cui difesa fosse considerata vitale per gli interessi americani
• 14 Agosto 1941: incontro tra Roosevelt e Churchill a largo dell’isola di Terranova
per firmare la Carta atlantica, documento in otto punti (quasi una riedizione dei
Quattordici punti di Wilson)
• Luglio 1941: i giapponesi invadono l’Indocina francese (approfittando della
sconfitta della Francia); Stati Uniti e Gran Bretagna decretano il blocco delle
esportazioni (embargo commerciale) verso il Giappone
• L’impero asiatico, industrialmente avanzato, ma povero di materie prime,
dominato da correnti belliciste, sceglie la via della guerra
• 7 Dicembre 1941: l’aviazione giapponese attacca la flotta statunitense ancorata a
Pearl Harbor, nelle Hawaii
• Il 7 Dicembre era domenica e gli ufficiali avevano il permesso di dormire a terra,
mentre gli equipaggi godevano di una veglia posticipata; inoltre, dall’Ottobre 1940
si trovavano in stato d’allerta permanente, ma, proprio il protrarsi del periodo di
preallarme, aveva finito per ridurre l’effettiva prontezza di reazione; così il «giorno
dell’infamia» come lo avrebbe definito poco dopo Roosevelt divenne uno dei più
devastanti attacchi di sorpresa della storia
OFFENSIVA GIAPPONESE NEL PACIFICO
«Otto navi da guerra vengono danneggiate o affondate, e così altre sette navi. Il 90 %
delle forze aeree e di superficie degli Stati Uniti nella zona fu immobilizzato o distrutto.
Altri attacchi vennero sferrati simultaneamente contro obiettivi nelle isole Wake,
Guam e Midway, nelle Filippine e a Hong Kong, tutti con pari successo, e poco dopo
furono assaliti e affondati in alto mare una nave da guerra e un incrociatore britannico
provenienti da Singapore» (W.G. Beasley, Storia del Giappone moderno)
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URSS e Cina
sottoscrivono l’Alleanza
delle Nazioni unite
Tre Italie:
• Il Regno del sud
• Italia centrale sotto il
dominio tedesco fino all’estate ‘44
• Italia del Nord, sino Aprile ’45,
in guerra con i tedeschi e con i
fascisti di Salò
• Luglio 1943: dopo aver respinto l’ultimo attacco in forze tedesco, l’Armata rossa
inizia una lenta, ma inarrestabile avanzata che si concluderà solo nell’Aprile-
maggio 1945 con la conquista di Berlino
• Le vittorie sovietiche consentono all’Urss di accrescere il suo peso contrattuale in
seno alla «grande alleanza», come emerge nella Conferenza interalleata di
Teheran (Novembre-Dicembre 1943)
Le conferenze interalleate: • Discussione del progetto di
apertura di un secondo fronte
Teheran (oltre quello italiano) nell'Europa
continentale con lo sbarco in
Normandia, previsto per il 1°
maggio 1944
• Stalin si impegna a entrare in
guerra contro il Giappone
• Definizione dei futuri confini
della Polonia:
– confine orientale (polacco-
sovietico) sulla linea Curzon,
lasciando all’URSS i territori
acquisiti con l’Accordo
Ribbentrop-Molotov
– Confine occidentale (tedesco-
polacco) sull'Oder
Churchill, Roosevelt e Stalin – Per la Germania, oltre alle
Teheran, 28 novembre – 1° dicembre 1943 mutilazioni territoriali a
beneficio della Polonia, si
previde uno smembramento
in vari Stati
Mosca, ottobre 1944: vertice Churchill - Stalin
•Fine Luglio: gli alleati riescono a sfondare le linee tedesche e a dilagare nella Francia
del Nord
•25 Agosto: gli anglo-americani e i reparti di De Gaulle entrano a Parigi, già liberata
dai partigiani
•Settembre 1944: la Francia era quasi completamente liberata
• Decisa la divisione della Le conferenze
Germania in quattro zone di
occupazione (Urss, Francia, interalleate: Yalta
Inghilterra, Usa) e la sua
denazificazione;
• assenso di Stalin alla creazione
dell’Organizzazione delle Nazioni
Unite e ottiene che le decisioni
fondamentali debbano essere
prese all'unanimità [diritto di
veto] dai cinque membri
permanenti del Consiglio di
sicurezza:
[USA, URSS, Inghilterra, Cina, Francia]
•Metà gennaio 1945: i sovietici, dopo aver conquistato Varsavia, attraversano tutto il
restante territorio polacco
•in seguito l’Armata rossa caccia i tedeschi dall’Ungheria per poi puntare su Vienna,
che viene raggiunte il 23 Aprile, mentre Praga viene liberata il 4 Maggio
•25 Aprile 1945: le avanguardie alleate raggiungono l’Elba e si congiungono con i
sovietici che stanno accerchiando Berlino
•30 Aprile: mentre i russi entrano a Berlino, Hitler si suicida nel bunker sotterraneo
dove avevano trasferito la sede del governo, lasciando la presidenza del Reich
all’ammiraglio Karl Dönitz, che chiede subito la resa agli alleati
•7 Maggio 1945: nel quartier generale alleato a Reims viene firmato l’atto di
capitolazione delle forze armate tedesche
Gli ultimi atti: 1945
• Aprile-Giugno, San Francisco:
– Conferenza per la costituzione
dell'ONU,
– Firma dello statuto della nuova
organizzazione che sostituisce la
Società delle Nazioni.
– Vi fanno parte inizialmente 51 nazioni:
le 50 presenti a San Francisco più la
Polonia.
• 17 luglio - 2 agosto, Potsdam:
– Truman, Churchill e Stalin deliberano
sul disarmo, la demilitarizzazione e la
spartizione della Germania 20 novembre, Norimberga:
– Divergenze di interessi fra gli alleati si apre il processo contro i maggiori
occidentali e l'Unione Sovietica, sulla criminali di guerra nazisti
formazione dei governi nei paesi
liberati
La fine della guerra in Estremo Oriente
• 23-26 ottobre 1944: la più grande battaglia aeronavale della storia: 60% della flotta
giapponese distrutta
• I giapponesi fanno ampio ricorso all’azione dei kamikaze, aviatori suicidi che si
gettavano sulle navi avversarie con aeri carichi di esplosivo
• Il presidente americano Harry Truman decide di impiegare la nuova arma «totale», la
bomba a fissione nucleare, che era stata appena sperimentata nel deserto del
Nuovo Messico
• 6 agosto 1945: un bombardiere americano sgancia la prima bomba atomica sulla
città di Hiroshima
• 9 agosto: l’operazione viene ripetuta a Nagasaki
• 15 agosto: dopo la dichiarazione di guerra dell’Urss al Giappone, l’imperatore
Hirohito offre agli alleati la resa senza condizioni
• 2 settembre 1945: firma dell’armistizio con il Giappone
BILANCIO DEL CONFLITTO
«Si calcola che a causa della seconda guerra mondiale abbiano perso la vita circa 50.000.000 di
persone: la natura stessa della guerra impedisce un calcolo esatto delle vittime. Le sofferenze di
gran lunga maggiori fra i combattenti sono state quelle dell’Unione sovietica, che perse almeno
7.000.000 di soldati in combattimento e altri 7.000.000 di civili; la maggior parte di questi ultimi,
soprattutto ucraini e russi bianchi, perirono per le privazioni, le rappresaglie e i lavori forzati. In
termini relativi, fra le nazioni combattenti, fu la Polonia che subì le perdite maggiori: circa il 20%
della sua popolazione, 6.000.000 circa, non sopravvisse. Quasi metà delle vittime polacche
erano ebrei, e gli ebrei figurano in gran numero anche negli elenchi dei morti di altre nazioni
dell’Europa orientale, compresi gli stati baltici, l’Ungheria e la Romania. La guerra civile e la
guerriglia causarono la morte di 250.000 greci e di 1.000.000 di jugoslavi. Il numero delle vittime,
militari e civili, fu assai più elevato nell’Europa orientale che in quella occidentale, a riprova
dell’intensità e della ferocia con cui furono condotte da parte tedesca la guerra e l’oppressione degli
slavi. In tre nazioni occidentali, tuttavia, Francia, Italia e Olanda, le perdite furono gravi […] La
Germania che aveva cominciato la guerra […] pagò un prezzo terribile per la sua colpa. Dal punto
di vista materiale le sue città resistettero ai bombardamenti meglio dei fragili centri abitati
giapponesi. Tuttavia, Berlino, Amburgo, Colonia e Dresda nel 1945 erano state veramente
ridotte in macerie e molte località minori avevano subito danni gravissimi. […] La popolazione
tedesca pagò un prezzo più elevato sul piano umano che su quello materiale […] Sotto il fuoco
avversario perirono 4.000.000 di soldati tedeschi, e 523.000 civili sotto le incursioni. […] Lo
sradicamento dei tedeschi dalle zone orientali comprese due fasi, entrambe tragiche nei loro effetti:
la prima fu una fuga in preda al panico davanti all’Armata rossa; la seconda una deliberata
espulsione delle popolazioni dalle regioni in cui i tedeschi vivevano, in alcuni casi, da più di
mille anni. […] E’ probabile che 1.000.000 di tedeschi sia morto per il freddo, gli stenti o per i
maltrattamenti, nella grande fuga da Oriente nei primi mesi del 1945.» (J. Keegan, La seconda guerra
mondiale)
Percentuale di popolazione impegnata nello
sforzo bellico nel 1943.
Industria Forze
delle armi armate
Fonte: Alan L. Gropman, Mobilising U. S. Industry in world War, McNair Paper 50, Institute for National strategic Studies, Washington (DC) agosto 1996