Sei sulla pagina 1di 31

Gli uomini hanno avuto sempre le

medesime passioni; per questo la


storia è maestra delle nostre azioni
Niccolò
Machiavelli
Teorico della politica,
studioso storia recente e passata
per individuare costanti
1 dell’agire umano

26/11/23
2 26/11/23

Vita
 1469, Firenze: nascita da famiglia borghese, educazione umanistica basata
sui classici latini
 1498: consigliere della Repubblica, incaricato per affari esteri di Firenze
 1512: ripristino ad opera degli Spagnoli del principato dei Medici,
licenziamento dagli incarichi pubblici
 Confino e tortura per M.
 1513: amnistia di Leone X e M. rientro in un podere detto l’Albergaccio
 Incarichi per l’università di Firenze e per i Medici
 1527: caduta dei Medici, ritorno della repubblica, nuovo esonero dalla
politica
3 26/11/23

Opere
 I discorsi sopra la prima deca di Tito Livio: lode alla repubblica di Roma in
volgare
 Il Principe: titolo in latino (De principe) ma opera in volgare, in fiorentino
parlato (simile al trattato ma non allo speculum principis: non al buon esempio
del principe)
 La Mandragola: commedia in volgare, esaltazione della beffa erotica, assenzi
dei tipi (il furbo, l’ingenuo, l’amante, come in Boccaccio: tutti allo stesso tempo
vittime delle alterne fortune, di vizi e di virtù)
I precedenti di Machiavelli
 Nel Medioevo, diffusione trattati intesi a tracciare il modello del
principe e a indicare le virtù da possedere
 specula principis, specchio di riflessione e conoscenza per
apprendimento idonei comportamenti
 Trattati funzionali a fornire un’immagine ideale ed esemplare del
principe, consigliando di praticare tutte le più lodevoli virtù
 Intendimento di M.: guardare alla verità effettuale della cosa e non
all’ideale
“La verità effettuale della cosa”
 Concezione di M. , esito del rapporto diretto con la realtà storica
 Coscienza lucida e sofferta della crisi dell’Italia contemporanea
 Perdita indipendenza politica Stati italiani, nuovi satelliti delle
potenze europee (Francia, Spagna) in disputa per il territorio
della Penisola
La crisi politica, militare e morale
 Regno di Napoli: conquistato dai Francesi nel 1494, poi
definitivamente dagli Spagnoli nel 1503
 Ducato di Milano: sottomesso ai Francesi nel 1500
 Venezia: salvezza a stento della propria indipendenza nel 1509
 Minaccia su Stati italiani dell’egemonia delle potenze straniere
 Necessità figura di Principe capace di virtù politiche (non
necessariamente coincidente con quella morale) per costituire in
Italia uno Stato forte e ben ordinato, per garantire il perseguimento
del bene comune
Un metodo scientifico
 Partire dall’osservazione diretta della realtà, dai dati empirici
offerti dall’esperienza
 Metodo scientifico moderno utilizzato poi da Galileo e per le
scienze fisico-naturali
 Applicazione da parte di M., prima ancora di Galileo, di tale
metodo alle scienze dell’uomo, dello studio del suo operare
politico
Il pensiero 8 26/11/23

 Due tendenze: perfezione ideale e realismo  originale intreccio tra i


due, prevalenza del realismo
 Concezione naturalistica dell’uomo e del mondo = oggetti di ricerca
scientifica attraverso il metodo dell’osservazione e dell’analisi dei fatti
 nascita della politica come scienza
 Campo d’indagine: la storia
 Storia dalle leggi studiabili per ripetitività immutabile della natura
umana
 Politica svincolata dai fattori morali e religiosi
 Il principe ideale: non buono e corretto, ma capace di giungere al fine
di fondare e mantenere uno Stato stabile e forte
9 26/11/23

Lo Stato
 Organismo biologico con evoluzione (nascita, sviluppo, morte)

 Nascita: monarchia e tirannia

 Sviluppo: oligarchia e democrazia

 Morte: caos e nuovo inizio


10 26/11/23

Virtù e Fortuna
 Virtù intesa in senso politico: intelligenza, capacità creativa e
risolutiva dell’uomo
 Fortuna sinonimo di caso, come per Boccaccio: non al concetto di
provvidenza divina
 Caos come elemento in fuga al controllo da parte dell’uomo
 Uomo sempre in balia di virtù e fortuna, in continua tensione
 Oscillazione tra ottimismo e pessimismo
 Opportunismo come buona arma: cogliere le occasioni propizie e
scansare quelle negative
 Qualità principe: prudenza e impetuosità a seconda delle circostanze
Moralità e Politica
11 26/11/23

 Importanza non dell’utile, ma del giusto

 Obbligo dei governanti: perseguire il bene del proprio Stato (anche

a costo di comportarsi male)

 Il fine giustifica i mezzi inesatta traduzione del pensiero di M.

 Fiducia non nel cinismo ma nella ragione dell’utile, non in quella

del moralmente giusto, parlando di uno Stato

 Testi inseriti nell’Indice dei Libri Proibiti


12 26/11/23

La concezione religiosa
 M. a-religioso (non ateo), mai avverso allo spirito del Cristianesimo

 Critico verso la corruzione della Chiesa

 Teoria: presenza Stato Pontificio in Italia causa frammentazione

stati italiani
“Esperienza delle cose moderne e lezione delle antique”
 Esperienza ricavabile anche dalla lettura degli autori antichi oltre
che dalla “verità effettuale”
 Nei libri dei classici, ricca esperienza diretta del reale
Concezione naturalistica
dell’uomo
 Per M. : uomo come fenomeno di natura al pari di altri
 Comportamenti invariati nel tempo, come per il corso del sole
e delle stelle o i cicli delle stagioni
 Studio comportamento umano attraverso fonti storiche ed
esperienza diretta, come percorso per formulare vere e proprie
leggi di validità universale, applicabili infallibilmente ad ogni
situazione (teoria razionale dell’agire politico)
 Agire degli antichi come modello e lezione al nostro agire di
oggi (principio rinascimentale dell’imitazione)
Il giudizio pessimistico sulla natura umana

 Per M. natura malvagia degli uomini

 Leggi della convivenza umana dure e spietate

 Principe “non può fare in tutte le parti la professione di buono”,

pena la rovina

 Il saper essere “non buono”, “saper entrare nel male”, secondo le

esigenze dello Stato


La figura del centauro

 Il Principe perfetto: essere umano oppure feroce come una bestia, a

seconda delle circostanze

 Immagine del centauro, mezzo uomo e mezzo bestia

 M. non come diabolico consigliere di atti immorali e perversi

 Il sofferto travaglio morale

Chirone centauro (precettore di Achille)


Autonomia della politica dalla morale
 Comportamenti del Principe (venir meno alla parola data, uccidere
senza pietà i nemici etc.) moralmente ripugnanti
 La necessità del coraggio di andare sino in fondo
 Comportamenti “malvagi” secondo la morale ma “buoni”, cioè
efficaci e produttivi, in politica funzionali al bene dello Stato
 Viceversa comportamenti “buoni” moralmente, probabilmente
“cattivi” in politica, ovvero non garanti della forza dello Stato
 Politica dunque a-morale
Il fine giustifica il mezzo?
 Principio basilare del sistema di M. “il fine giustifica i mezzi” con resa

di traduzione inesatta

 Verbo “giustificare” implicato al criterio morale escluso in M. dal

giudizio politico

 Comportamenti immorali e crudeli adottabili solo dal politico, solo per

il bene dello Stato e solo quando strettamente necessari

 Constatazione di M. di comportamenti, buoni o cattivi come

indispensabili per conquistare e mantenere lo Stato


Principi e Tiranni
 Principe: operatore a vantaggio dello Stato, eventuale utilizzatore di

metodi riprovevoli per il bene pubblico

 Tiranno: crudele senza necessità e solo a proprio vantaggio

 Principe come strumento al servizio dei sudditi, emblema dello

Stato ben ordinato, pacifico e sicuro, garanzia ai cittadini di

tranquillità e benessere
Lo Stato e il bene comune

 Stato come unico baluardo alla malvagità dell’uomo, al suo

egoismo disgregatore di ogni comunità, determinante caos di

spinte individualistiche

 Per mantenere lo stato, necessità di religione, leggi, milizie


Religio instrumentum regni
 M. disinteressato, nella prospettiva del discorso politico, alla

religione nella sua dimensione spirituale

 Religione solo come “strumento di governo” e obbligo per i

cittadini a rispettarsi gli uni con gli altri, a mantenere la parola data

 Religione come collante della compagine sociale, forza alla stabilità

dello Stato
Le leggi e le milizie
 Buone leggi fondamento del vivere civile, disciplina del

comportamento dei cittadini e indirizzo a fini superiori

 Milizie fondamento della forza dello Stato

 Milizie da comporre solo con cittadini per garantire fedeltà e valore

 Assumere le armi come rafforzamento legami tra cittadino e patria,

contribuendo a stimolare in questi le virtù civili


Principato e Repubblica
 Migliore forma di governo per M.: la repubblica (res publica =
comunità in cui il fine delle azioni e la “cosa pubblica”)
 Principato: forma governo d’eccezione e transitoria, indispensabile
solo in determinate circostanze (come quella italiana del tempo, per
costruire poi Stato sufficientemente saldo)
 Stato creato dalla “virtù” eccezionale del singolo, evoluzione in
ordinamento repubblicano
 Forma repubblicana: migliore per garantire la continuità, non basata
sulle doti di uno solo (labile e precario), ma su istituzioni stabili
Virtù e Fortuna
 Fortuna: insieme di forze puramente casuali, accidentali, svincolate
da ogni finalità trascendente
 Serie di fattori esterni all’uomo, indipendenti dalla sua volontà
 Fortuna come forza oscura e indeterminabile
 Concezione laica e immanentistica, lontana dalla visione della
Provvidenza, disegno divino indirizzato a un fine (cfr. Medio Evo)
 Dalla tradizione umanistica, convinzione della facoltà dell’uomo di
fronteggiare vittoriosamente la fortuna
 La Fortuna arbitra solo della metà delle cose umane, altra metà in
mano agli uomini
I modi di opporsi alla Fortuna
 In primo luogo, Fortuna come “l’occasione” dell’agire del Principe,

la “materia” oggetto della “forma” da lui voluta

 Sfruttamento della “occasione”, la “virtù” del Principe per

costruzione proprio successo, piegando la Fortuna ai propri fini


I modi di opporsi alla Fortuna
 In secondo luogo, Virtù umana superiore alla Fortuna attraverso la

capacità di previsione, il calcolo accorto

 Nei momenti quieti, la previsione dell’abile politico nel pre-vedere i

futuri rovesci e predisporre i necessari ripari (come per la

costruzione degli argini per contenere i fiumi in piena )

 Virtù umana capace di imbrigliare la Fortuna impedendole di fare

danno o limitandone gli effetti negativi


I modi di opporsi alla Fortuna
 Terzo modo per opporsi alla fortuna: il “riscontrarsi” con i tempi

 Duttilità nell’adattare il proprio comportamento alle varie esigenze

oggettive presenti, alle varie situazioni, ai vari contesti in obbligo di

esperienza

 L’astuzia della volpe e la forza del leone

 Duttilità come dote auspicabile, ma quasi mai presente negli uomini

(nota pessimistica)
Virtù e Fortuna
 Virtù: insieme delle doti e delle capacità dell’individuo (non virtus
cristiana, qualità moralmente positiva, ma virtus romana):

a) perfetta conoscenza leggi generali dell’agire politico (ricavabili sia


dall’esperienza diretta, sia dalla “lezione” della storia passata)

b) capacità di applicare queste leggi ai casi concreti e particolari

c) decisione, energia, coraggio nel mettere in pratica le decisioni


 Virtù del politico: sintesi di doti intellettuali e pratiche (fusione di
teoria e prassi)
Le strutture del potere per Machiavelli possono avere forma di:

ereditario
Principato nuovi tutti

nuovo
Repubblica
Tra le due forme di potere Machiavelli preferisce la Repubblica
membri aggiunti
(Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio).
Ambedue devono essere regolate da leggi.
30 26/11/23
La lingua e lo stile
 Rifiuto di stile alto, aulico
 Prosa agile, chiara, di immediata presa (funzionale a rapporto tra opera
e prassi, con la realtà politica effettuale, per incidere sul reale e per
fornire uno strumento da applicare immediatamente)
 Lessico di latinismi tecnici e letterari, ma anche di parole comuni e
quotidiane, addirittura di termini plebei (poliglottismo di M.)
 Linguaggio lontano dall’astratto e dal vago, ricco di immagini corpose,
concrete, materiali (fortuna = fiume, principe = centauro, volpe e leone
etc.)
 M. non solo il fondatore della scienza politica, ma anche del moderno
linguaggio della prosa scientifica

Potrebbero piacerti anche