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Valitutti, Falasca, Amadio

Chimica:
concetti e modelli
Seconda edizione
Capitolo 6

La quantità
di sostanza in moli
Sommario
1. La massa atomica e la massa molecolare
2. La mole
3. I gas e il volume molare
4. Formule chimiche e composizione percentuale

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La massa atomica
e la massa molecolare
Per determinare la massa atomica si ricorre
alla sua misura relativa, cioè per confronto con quella
di un atomo di riferimento.

Storicamente sono stati utilizzati, come riferimento, prima


l’atomo di idrogeno, poi quello di ossigeno e, dal 1961,
quello di carbonio.

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La massa atomica
e la massa molecolare
Il campione di riferimento per la determinazione
della massa atomica relativa è l’atomo di carbonio
nella sua forma, o isotopo, più diffusa in natura,
denominata carbonio-12 e indicata come 12C.

Oggi, le masse relative dei singoli atomi possono


essere determinate con una precisione elevata,
mediante la spettrometria di massa.

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La massa atomica
e la massa molecolare
Al carbonio-12 è stata convenzionalmente assegnata
una massa atomica pari a 12.

In base alla IUPAC, la massa atomica relativa (MA)


di qualsiasi elemento è definita come il rapporto
fra la massa di un solo atomo di quell’elemento
e la dodicesima parte (1/12) della massa dell’isotopo 12C
del carbonio, ossia l’unità di massa atomica (u).

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La massa atomica
e la massa molecolare
Le masse atomiche di tutti gli elementi riportati sulla
tavola periodica sono, quindi, numeri adimensionali.

Per conoscere la massa reale di un solo atomo


di un certo elemento, è sufficiente moltiplicare
il numero puro, presente nella tavola periodica,
per il valore dell’unità di massa atomica u
espresso in grammi (1,661 ∙ 10−24 g).

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La massa atomica
e la massa molecolare
La massa molecolare relativa (MM) è la somma
delle masse atomiche relative degli atomi che compaiono
nella formula della molecola.

Il termine più corretto per indicare la massa molecolare


relativa per i composti ionici è il peso formula.

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La mole

Quando si ha a che fare con atomi e molecole, è necessario


stabilire un collegamento tra il mondo microscopico (che
non si vede) e il mondo macroscopico (che si può misurare).
La mole è lo «strumento» che permette di stabilire questo
collegamento.

La mole è una quantità di sostanza che contiene un numero


definito di particelle (atomi, molecole, ioni).

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La mole

La mole è l’unità di misura della quantità di sostanza,


denominata anche quantità chimica, che contiene
un numero di particelle elementari uguale al numero
di atomi presenti in 12 g di 12C.

La mole (simbolo mol) è una delle sette unità di misura


fondamentali.

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La mole

A Una mole di alcuni elementi. B Una mole di alcuni


composti.

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La mole

La massa molare (M) di un elemento monoatomico


(o di una molecola o di un composto ionico) è uguale
alla sua massa atomica (o molecolare o peso formula)
espressa in grammi/mole.

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La mole
È possibile ricavare il numero di particelle contenuto in una
mole facendo il rapporto tra la massa molare unitaria,
1 g/mol, e l’unità di massa atomica u espressa in grammi,
pari a 1,661 · 10−24 g.

Il valore ottenuto è la costante di Avogadro (NA).

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La mole
La costante di Avogadro non è un numero puro, bensì
un numero di particelle diviso per una quantità
di sostanza; infatti ha una dimensione, mol−1,
da intendere come particelle/mole.

Una mole di qualsiasi sostanza contiene sempre


6,022 ∙ 1023 particelle, siano atomi, molecole o ioni.

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La mole
Masse molari e numero di particelle.

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La mole
Per ricavare la quantità di sostanza in moli, n, si divide
la massa del campione, m, per la massa molare, M,
di quella sostanza:

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La mole
Per calcolare il numero di particelle, Np , presenti in un
campione, si moltiplica la quantità di sostanza in moli (n)
per la costante di Avogadro (6,022 ∙ 1023 mol−1), NA , che
rappresenta il numero di particelle contenute in una mole
di qualsiasi sostanza.

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La mole
Relazioni tra quantità di sostanza, massa e numero di
particelle.

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I gas e il volume molare
Il volume molare, VM, è il volume occupato da una mole
di sostanza gassosa.

Per il principio di Avogadro, il volume occupato da una


mole di qualsiasi gas è lo stesso, nelle stesse condizioni
di pressione e temperatura.

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I gas e il volume molare
In condizioni di temperatura e pressione standard
(temperatura 0 °C e pressione 1,013 ∙ 105 Pa, ossia 1 atm),
indicate come STP (Standard Temperature and Pressure),
il volume molare
dei gas è 22,4 L.

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I gas e il volume molare
Recentemente la IUPAC ha raccomandato
di sostituire le condizioni STP con quelle dette SATP
(Standard Ambient Temperature and Pressure), in cui
la temperatura è la stessa delle STP ma la pressione
è esattamente di 105 Pa (1 bar): in tal caso il volume
molare dei gas risulta di 22,7 L anziché 22,4 L,
tuttavia, le condizioni STP sono ancora le più utilizzate.

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I gas e il volume molare
Una mole di gas occupa sempre lo stesso volume,
nelle stesse condizioni di pressione e temperatura,
per cui è possibile determinare la quantità chimica
in moli, n, presente in un certo volume di gas
misurato a STP, che si indica con VSTP:

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I gas e il volume molare
Il comportamento dei gas reali si discosta leggermente
da quello del gas perfetto.

Il volume molare di un gas reale, misurato a STP, può


quindi differire di qualche unità percentuale dal valore
di 22,4 L. Nei gas reali, infatti, il volume delle particelle
e le forze di attrazione non sempre sono trascurabili.

I volumi molari a 0 °C
e 1 atm di alcuni gas reali.
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I gas e il volume molare
La legge generale dei gas vale per una qualsiasi
quantità di gas, cioè per una qualsiasi quantità chimica
in moli n, purché tale numero rimanga costante.

L’equazione di stato dei gas descrive il comportamento


dei gas al variare del numero di moli.

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I gas e il volume molare
Per una mole di gas, in condizioni STP, la costante k della
legge generale assume un valore ben specifico e viene
indicata con la lettera R:

Poiché il valore di R è uguale per tutti i gas, R viene definita


costante universale dei gas.

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I gas e il volume molare
Se si considera un numero n di moli di gas, si ha:

La relazione è definita equazione di stato del gas perfetto.

Può essere utilizzata per le miscele gassose


e con una buona approssimazione anche per i gas reali.

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I gas e il volume molare
La diffusione consiste nella dispersione delle molecole
di un gas all’interno di un altro.

Nel 1829, Thomas Graham, grazie ai suoi esperimenti


sui gas arriva alla seguente conclusione:

la velocità di effusione di un gas è inversamente


proporzionale alla radice quadrata della sua massa
molecolare.

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I gas e il volume molare
In base alla teoria cinetico-molecolare, se si considerano
le molecole di due gas, A e B, alle stesse condizioni
di temperatura e pressione, si ottiene:

La relazione esprime la legge di Graham, che può essere


ritenuta valida anche per la diffusione: un gas diffonde tanto
più rapidamente quanto minore è la sua massa molecolare.

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Formule chimiche
e composizione percentuale
Attraverso le formule chimiche, che esprimono i rapporti
di combinazione fra gli atomi componenti, è possibile
calcolare la percentuale in massa o composizione
percentuale di ciascun elemento presente nel composto.

Con l’analisi qualitativa e quantitativa si calcolano


sperimentalmente le percentuali in massa degli elementi,
da cui si ricava la formula minima del composto.

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Formule chimiche
e composizione percentuale
La formula minima indica il rapporto di combinazione
minimo con cui gli atomi si legano
per formare la molecola.

La composizione percentuale è utile


per determinare la massa effettiva di un elemento
presente in una data massa di composto.

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Formule chimiche
e composizione percentuale
I passaggi per determinare la formula minima sono
i seguenti:

• si scrive la percentuale di ciascun elemento in grammi,


come se il campione contenesse 100 g;
• si calcola la quantità chimica in moli n di ciascun
elemento, dividendo la massa m (g) per la sua massa
molare M (g/mol);

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Formule chimiche
e composizione percentuale
• si sceglie, fra quelle calcolate, la quantità chimica
in moli n più piccola e si dividono tutte le altre
per quest’ultima; i numeri interi che si ottengono
rappresentano gli indici (o pedici) numerici della formula;
• si scrive il simbolo di ciascun elemento e alla sua
destra, in basso, si riporta il rispettivo indice.

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Formule chimiche
e composizione percentuale
Per ricavare la formula molecolare di un composto
è necessario misurare sperimentalmente anche
la sua massa molecolare.

La formula molecolare è un multiplo della formula


minima ricavata dall’analisi.

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Formule chimiche
e composizione percentuale
Molti composti che il carbonio forma con l’idrogeno
e con l’ossigeno presentano la stessa formula minima,
ma hanno formule molecolari molto diverse

Multipli della stessa formula minima CH2O.

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