Sei sulla pagina 1di 28

La Mole

e
le Equazioni
Chimiche

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 1


Avogadro
La Mole (n) è la quantità di sostanza di un sistema che contiene tante entità
elementari quanti sono gli atomi in 12 g di 12C, cioè 6,022∙1023.
-> Questo numero è il numero di Avogadro (NA).

-> Una mole di atomi contiene: 6.02 ∙ 1023 atomi.


-> Una mole di molecole contiene: 6.02 ∙ 1023 molecole.
-> Una mole di ioni contiene: 6.02 ∙ 1023 ioni.
-> Una mole di una sostanza contiene una quantità di quella sostanza pari alla sua Massa
Molecolare espresso in grammi.
Es: 1 atomo di Fe ha massa 55,85 u.m.a.
1 mol di atomi di Fe pesa 55,85 g
55,85 g di Fe contengono 1 mol di Fe, cioè 6,022 ∙ 1023 atomi di Fe.

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 2


Massa Molecolare e Massa
Molare
La Massa Molare (M o MM) di una sostanza è la massa di una mole delle sue entità ed è
espressa in g.mol-1.
-> Elementi: la massa molare coincide numericamente con la massa atomica se
l’elemento esiste in natura come monoatomico (es: Au). Invece nel caso di elementi
molecolari (es: S8) la massa molare si ottiene moltiplicando la massa atomica
dell’elemento per il numero di atomi che costituiscono la sua molecola.
-> Composti: la massa molare è la somma delle masse molari degli atomi degli
elementi presenti nella formula. Es: per SO2 si ha MM = 32,07 + (2 x 16,00) = 64,07
g.mol-1. Lo stesso vale per i composti ionici.
È importante ricordare che, all’interno di una formula, i pedici si riferiscono non solo al
numero di atomi presenti, ma anche al numero di moli di atomi contenuti in una mole del
composto.
Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 3
Massa Molecolare e Massa
Molare

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 4


Massa Molecolare e Massa
Molare

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 5


Percentuale in massa
La massa di ciascun elemento in un composto rappresenta una particolare percentuale

della massa del composto, spesso utilizzata in diverse discipline.

La percentuale in massa di un elemento E presente in un composto noto si può ottenere

𝒂.𝑴𝑨𝑬
mediante la formula %𝑬 = ∙ 𝟏𝟎𝟎 dove a è il pedice di E nella formula.
𝑴𝑴𝒄𝒐𝒎𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐

Es: Calcolo della percentuale in massa di idrogeno nella molecola C6H12O6.

MMC6 H12O6 = 180,18 g.mol-1

a ∙ MAH 12 ∙ 1,01
%H = ∙ 100 → %H = ∙ 100 = 6,73%
MMC6H12O6 180,18

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 6


Formula minima e formula
molecolare
Un chimico può decomporre un composto in sostanze più semplici, trovare la massa di
ciascun elemento, convertire le masse in moli, e quest’ultime in pedici costituiti da
numeri interi: ottiene così la formula minima, cioè il rapporto di numeri interi più
semplici di moli di ciascun elemento nel composto.

Es: Calcolo della formula minima di un composto contenente 0,21 mol di di zinco, 0,14 mol di fosforo
e 0.56 mol di ossigeno.
-> si scrive la formula preliminare coi numeri di moli a disposizione: Zn0,21P0,14O0,56
-> si divide ciascun pedice da quello più piccolo per ottenere numeri interi

0,21 0,14 0,56


𝑃𝑒𝑑𝑖𝑐𝑒𝑍𝑛 = = 1,5 𝑃𝑒𝑑𝑖𝑐𝑒𝑃 = =1 𝑃𝑒𝑑𝑖𝑐𝑒𝑂 = =4
0,14 0,14 0,14
Siccome è ancora presente un pedice frazionario, si moltiplicano tutti i pedici per ottenere numeri
interi, in questo caso per 2 . Così otteniamo: Zn3P2O8
Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 7
Formula minima e formula
molecolare
Se è nota la massa molare di un composto, si può usare la formula minima per
determinare la formula molecolare, cioè il numero effettivo di moli di ciascun elemento
in una mole di composto.
In alcuni casi formula minima e formula molecolare corrispondono (es: H2O), negli altri
casi la formula molecolare è un multiplo della formula minima.

Es: Calcolo della formula molecolare di un composto contenente 3,33 mol di C, 6,64 mol di H e 3,33
mol di O, e avente massa molare 90,08 g.mol-1
3,33 6,64 3,33
𝑃𝑒𝑑𝑖𝑐𝑒𝐶 = =1 𝑃𝑒𝑑𝑖𝑐𝑒𝐻 = ≈2 𝑃𝑒𝑑𝑖𝑐𝑒𝑂 = =1
3,33 3,33 3,33

Si ottiene la formula minima CH2O, per la quale MM = 30,03 g.mol-1, che è un terzo del MM della
nostra molecola di interesse. Perciò moltiplichiamo la formula minima per 3 e otteniamo C3H6O3
(l’acido lattico).

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 8


Formule chimiche e strutture
delle molecole
La formula minima (o formula empirica)
indica il numero relativo di ciascun tipo di
atomo presente in un composto, ma
composti diversi possono avere la stessa
formula minima.
Una formula molecolare, indica il numero
effettivo di atomi di ciascuna specie, ma di
nuovo, composti diversi possono avere la
stessa formula molecolare, perché le stesse
specie e gli stessi atomi si possono legare in
più di una disposizione, cioè in più di una
formula di struttura.
Soltanto conoscendo la struttura di una
molecola (cioè le posizioni relative degli
atomi e le distanze e gli angoli tra essi) si può
prevedere il suo comportamento.
Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 9
Formule chimiche e strutture
delle molecole
Formula bruta Formula di semistruttura Formula di struttura
(o minima o molecolare)

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 10


Scrittura e bilanciamento di
equazioni chimiche
-> Il processo nel quale una sostanza (o più sostanze) si trasforma in una (o più) sostanza
differente è detto reazione chimica
-> Un’equazione chimica utilizza simboli chimici per mostrare quello che avviene durante
una reazione chimica

Reagenti Prodotti
Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 11
Scrittura e bilanciamento di
equazioni chimiche
Come “leggere” un’ equazione chimica

2 Mg + O2 2 MgO

-> 2 atomi Mg + 1 molecola O2 danno 2 unità formula MgO

-> 2 moli Mg + 1 mole O2 danno 2 moli MgO

-> 48.6 grammi Mg + 32.0 grammi O2 danno 80.6 g MgO

NON E’ 2 grammi Mg + 1 grammo O2 dà 2 grammi MgO

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 12


Scrittura e bilanciamento di
equazioni chimiche

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 13


Scrittura e bilanciamento di
equazioni chimiche
Ad esempio, consideriamo l’equazione tra magnesio e ossigeno per produrre ossido di magnesio.
-> Traduzione dell’enunciato: si scrive l’equazione chimica, ponendo i reagenti (sostanze che reagiscono) a primo
membro e i prodotti a secondo membro. Mg + O2 MgO
-> Bilanciamento degli atomi: occorre uguagliare il numero di atomi di ciascuna specie in ciascun membro
dell’equazione. A tal fine, si pone un coefficiente stechiometrico (coefficiente di bilanciamento) davanti a ogni
reagente e prodotto: questo numero è un moltiplicatore di tutti gli atomi della formula a cui viene anteposto. Si
parte dagli atomi diversi di O e H che vanno bilanciati per ultimi (come verifica). 1 Mg + O2 1MgO, poi
1 Mg + ½ O2 1MgO
-> Aggiustamento dei coefficienti e verifica: i coefficienti devono essere numeri interi non ulteriormente
semplificabili 2 Mg + 1 O2 2MgO. Il coefficiente 1 non si scrive mai nella forma bilanciata finale, pertanto:
2 Mg + O2 2 MgO.
-> Specificazione degli stati di aggregazione della materia: laddove richiesto, occorre specificare lo stato fisico di
ciascuna sostanza o se essa sia disciolta in acqua. I simboli usati per denotare questi stati sono: solido (s), liquido (l),
gas (g) e soluzione acquosa (aq).
2 Mg(s) + O2(g) 2 MgO(s)
I coefficienti stechiometrici
Chimica 01: si riferiscono
La Mole e le Equazioni sia a singole
chimiche entità chimiche, sia a moli di entità chimiche.
julia.amici@polito.it 14
Scrittura e bilanciamento di
equazioni chimiche

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 15


Reagente limitante
Si definisce reagente limitante di una reazione quel reagente che, nel corso della reazione

chimica, reagisce completamente andando ad esaurirsi e determinando la fine della

reazione stessa.

-> i problemi riportano spesso la quantità di più di un reagente, ed occorre

preliminarmente identificare quello limitante: sarà infatti la quantità di moli del reagente

limitante a determinare la quantità di moli dei prodotti di reazione. È importante

sottolineare che il reagente limitante non è necessariamente quello che, in assoluto, ha il

minor numero di moli: il confronto tra le moli dei vari reagenti va infatti condotto pesando

queste quantità in moli per i coefficienti stechiometrici dei singoli reagenti.

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 16


Reagente limitante
Esempio: 6,4 mol di tetraidruro di diazoto reagiscono con 5,2 mol di tetraossido di diazoto,

producendo azoto e acqua. Calcolare le moli di azoto prodotte.

2 N2H4 + N2O4 3 N2 + 4 H2O

Per individuare il reagente limitante, si dividono le moli dei reagenti per i rispettivi

coefficienti stechiometrici:

6,4 5,2
Per 𝑁2 𝐻4 : = 3,2 𝑚𝑜𝑙 Per 𝑁2 𝑂4 : = 5,2 𝑚𝑜𝑙
2 1

N2H4 è il reagente limitante, e le sue moli saranno usate per determinare la quantità dei

prodotti

𝑛𝑁2 = 3 ∙ 3,2 = 9,6 𝑚𝑜𝑙

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 17


Resa di reazione
Nel problema precedente, è stato supposto che il 100% del reagente limitante diventasse prodotto ed
è anche stata data per scontata l’esistenza di metodi perfetti di separazione e purificazione dei
prodotti. In altre parole, si è supposto di ottenere la resa teorica per la reazione studiata, cioè la
quantità indicata dai rapporti stechiometrici molari nell’equazione bilanciata.
Tuttavia, la resa teorica non si ottiene mai per diversi motivi:
-> anche se predomina la reazione principale, molte miscele di reagenti percorrono anche una o più
reazioni collaterali che formano piccole quantità di diversi prodotti;
-> molte reazioni sembrano arrestarsi prima di completarsi, lasciando inutilizzata una certa quantità di
reagente limitante;
-> anche se la reazione si svolgesse completamente e senza reazioni collaterali, non si raggiungerebbe
la resa teorica per problemi di separazione e purificazione dei prodotti.
La quantità di prodotto che si ottiene effettivamente è detta resa reale (o effettiva).
La resa di una reazione (η) chimica è espressa in percentuale:

𝒓𝒆𝒔𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒆
𝜼= ∙ 𝟏𝟎𝟎
𝒓𝒆𝒔𝒂 𝒕𝒆𝒐𝒓𝒊𝒄𝒂
Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 18
Classificazione delle reazioni
Non esiste una classificazione univoca. Spesso si fa riferimento ad una classificazione
tradizionale basata su come vengono riordinati atomi o gruppi di atomi.
-> Reazioni di combinazione: 2 sostanze si combinano per dare una terza sostanza.

-> Reazioni di decomposizione: una sostanza reagisce scomponendosi in due o più


sostanze.

-> Reazioni di spostamento: un elemento reagisce con un composto spostando da esso


un altro elemento.

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 19


Classificazione delle reazioni
-> Reazioni di doppio scambio: comporta lo scambio di parti tra due reagenti.

-> Reazioni di combustione: Sono particolari reazioni di combinazione implicanti O2

Un’altra classificazione è quella basata su due grandi categorie: reazioni di


ossidoriduzione e reazioni acido-base

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 20


Reazioni Acido-Base
sostanze a carattere acido + sostanze a carattere basico → sale

idracidi idrossidi
ossiacidi ossidi basici
ossidi acidi (anidridi) basi protoniche

HNO3 + NaOH → NaNO3 + H2O

H2SO4 + Ca(OH)2 → CaSO4 + 2H2O

2HCl + CaO → CaCl2 + H2O

SO2 + Ba(OH)2 → BaSO3 + H2O

HCl + NH3 → NH4Cl

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 21


Stato di ossidazione
-> Si definisce stato o numero di ossidazione di un elemento in un composto, il numero

di elettroni ceduti o acquisiti virtualmente durante la formazione di un composto.

Vengono chiamate:

-> Reazioni non di ossido riduzione: quelle in cui lo stato di ossidazione degli atomi

non cambia passando dai reagenti ai prodotti

-> Reazioni di ossido-riduzione: quelle che comportano un trasferimento di

elettroni da un atomo (che si ossida) ad un altro (che si riduce) e quindi il numero

di ossidazione di alcuni atomi cambia

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 22


Stato di ossidazione
-> Per un elemento nella sua forma elementare, il N.O. è 0. Es.: P4, Sn, N2, Ar, O2

-> La somma algebrica dei numeri di ossidazione degli atomi costituenti una molecola

neutra è sempre uguale a 0. Es: Fe2O3

-> La somma algebrica dei N.O. degli atomi formanti uno ione poliatomico è uguale alla

carica dello ione. Es: SO2−


4

-> In tutti i suoi composti con i non metalli l'idrogeno ha NO = +1. Nei composti tra H e

metalli (gli idruri metallici) l'idrogeno assume N.O. = -1.

-> In tutti i suoi composti (fatta eccezione per i perossidi e i composti con il fluoro)

l'ossigeno ha numero di ossidazione -2. Nei perossidi (Na2O2, H2O2, BaO2 ecc. ) l'ossigeno

ha N.O. -1.
Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 23
Stato di ossidazione
-> Gli alogeni (gruppo 7°) hanno N.O. -1 quando sono in combinazione con metalli, non
metalli (eccetto O) e altri alogeni in posizione inferiore nel gruppo. In combinazione con
O, hanno NO +1, +3, +5, +7.
-> I non metalli possono assumere N.O. variabile. Il valore minimo del loro N.O. si può
ricavare dalla formula -(8-n) dove n rappresenta il numero del gruppo in cui essi sono
collocati. Il valore massimo del N.O. dei non metalli è +n.
-> Nelle combinazioni tra non metalli nelle quali non siano presenti H o O, il non-metallo
che si trova o sopra o a destra nella Tavola Periodica deve essere considerato negativo.
-> I metalli collocati nei gruppi I e II della Tavola Periodica assumono sempre nei loro
composti N.O. uguale a +1 e +2 rispettivamente.
-> I metalli di transizione assumono spesso N.O. variabili. I primi elementi di ciascun
gruppo presentano N.O. massimo

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 24


Reazioni di ossido-riduzione
-> Nelle reazioni di ossido-riduzione (redox) l’evento chimico essenziale è il movimento

netto di elettroni da un reagente all’altro.

-> La forza motrice è il fatto che il movimento di elettroni avviene in un verso specifico,

cioè dal reagente (o dall’atomo del reagente) con minore attrazione per gli elettroni al

reagente con maggiore attrazione per gli elettroni.

-> Si consideri, ad esempio, la reazione 2 Mg(s) + O2(g)→ 2 MgO(s): ogni atomo di Mg cede

due elettroni e ogni atomo di O li acquista. Avviene un trasferimento di carica elettronica,

che porta alla formazione degli ioni Mg2+ e O2- (che successivamente si aggregano a

formare un solido ionico).

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 25


Reazioni di ossido-riduzione
Si parla di ossidazione per indicare la cessione di elettroni, mentre la riduzione è l’acquisto di elettroni.
La cessione e l’acquisto di elettroni sono simultanei, ma è possibile immaginarli come due processi
separati:
-> Ossidazione del magnesio Mg → Mg2+ + 2e-
-> Riduzione dell’ossigeno: ½ O2 + 2 e- → O2-
Unendo i due processi, si può dire che O2 ha ossidato Mg , e definire O2 come agente ossidante e Mg
come agente riducente. Quindi, l’agente ossidante viene ridotto, mentre l’agente riducente viene
ossidato.
Una reazione di redox può essere definita anche come una reazione in cui i N.O. delle specie variano:
-> se un atomo ha un N.O. più alto nel prodotto che nel reagente, la specie che conteneva è stata
ossidata nel corso della reazione.
-> se un atomo ha un N.O. più basso nel prodotto che nel reagente, la specie che lo conteneva è stata
ridotta nel corso della reazione.

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 26


Reazioni di ossido-riduzione
Siccome una reazione di ossido-riduzione prevede che i processi di ossidazione e riduzione avvengano
congiuntamente, è possibile bilanciare l’equazione chimica assicurandosi che il numero degli elettroni
ceduti dall’agente riducente sia uguale al numero degli elettroni acquistati dall’agente ossidante.
Il metodo dei Numeri di Ossidazione è una strategia per bilanciare una reazione redox e si articola in
questi punti:
-> si attribuisce il N.O. a tutti gli elementi dell’equazione chimica
-> si calcola la variazione del N.O. (ΔN.O.) per gli elementi che cambiano N.O. tra reagenti e prodotti.
-> si moltiplica ΔN.O. di ciascun elemento per il numero dei suoi atomi nella specie di partenza.
-> il ΔN.O. di un elemento diventa il coefficiente stechiometrico della specie che contiene l’altro
elemento che N.O. e viceversa.
-> si bilanciano tutti gli altri elementi, tenendo per ultimi H e O.
-> si verifica che i coefficienti stechiometrici non siano semplificabili tra loro

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 27


Reazioni di ossido-riduzione
Esempio: bilanciare l’equazione chimica P2O3 + Zn + H2SO4 → PH3 + ZnSO4 + H2O
+3 0 -3 +2
P2O3 + Zn + H2SO4 → PH3 + ZnSO4 + H2O
-> P passa da +3 a -3 quindi viene ridotto e ΔN.O. = 6, però sono presenti 2 atomi di P nella
specie di partenza, quindi ΔN.O. = 12
-> Zn passa da 0 a +2 quindi viene ossidato e ΔN.O. = 2

2P2O3 + 12Zn + H2SO4 → PH3 + ZnSO4 + H2O

2P2O3 + 12Zn + 12H2SO4 → 4PH3 + 12ZnSO4 + H2O

2P2O3 + 12Zn + 12H2SO4 → 4PH3 + 12ZnSO4 + 6H2O

P2O3 + 6Zn + 6H2SO4 → 2PH3 + 6ZnSO4 + 3H2O

Chimica 01: La Mole e le Equazioni chimiche julia.amici@polito.it 28

Potrebbero piacerti anche