Sei sulla pagina 1di 55

‘‘ Education is the most powerful

weapon which you can use to change


the world.”
-Nelson Mandela, Nobel Peace Prize 1993-
SCIENZE
INTEGRATE
PARTE II
ELEMENTO

Sostanza pura che non può


essere ulteriormente
scomposta o trasformata
mediante processi chimici.
A tutti gli elementi conosciuti
è stato assegnato un nome e
un simbolo chimico.
MOLECOLA

Sostanza composta da due o


più elementi (uguali o diversi)
legati assieme da legami
chimici.
IONE
Atomo o gruppo atomico ionizzato, dotato cioè di carica elettrica positiva o
negativa, a seconda che abbia perduto o acquistato elettroni.
Legge della conservazione
della massa di Antoine
Lavoisier (1789):
Legge delle proporzioni
definite di Joseph
Proust (1799):
Legge delle proporzioni
multiple di John Dalton
(1804):
INOLTRE…
• Un atomo è indivisibile e indistruttibile.
• Tutti gli atomi di una stessa materia sono uguali.
• Gli atomi di uno stesso elemento non possono essere trasformati in un altro
elemento.
• Gli atomi di un elemento si combinano con atomi di altri elementi mediante una
reazione chimica.
MOLE
Grandezza fondamentale del S.I.
espressa in mol che corrisponde alla
quantità di sostanza che contiene
6,02.1023 entità fondamentali (atomi,
molecole, particelle…)
Una trasformazione fisica è una
trasformazione reversibile che non
cambia la natura delle sostanze
coinvolte ma ne modifica l'apparenza.
Trasformazioni
della materia
Una trasformazione chimica è un
processo attraverso il quale le sostanze
modificano la loro identità chimica, si
trasformano cioè in sostanze differenti.
facciamo qualche esempio:
Trasformazioni • Passaggi di stato
fisiche • Solvatazione (dissoluzione)
Trasformazioni
chimiche
facciamo qualche esempio:
• Combustione del metano
• Respirazione e fotosintesi
Come riconosco
una trasformazione
chimica?
Le trasformazioni chimiche possono presentare alcuni
cambiamenti caratteristici:
• formazione di bollicine;
• variazione di colore;
• formazione o scomparsa di un solido;
• emissione di prodotti gassosi profumati o maleodoranti;
• emissione di luce/calore;
• raffreddamento del recipiente in cui avviene la reazione.

Ma solo attraverso l’analisi chimica si determina con


certezza se una trasformazione è chimica o fisica.
CHEMICAL REACTIONS AND EQUATIONS
COME SI RAPPRESENTA
UNA REAZIONE?

Equazioni chimiche:
REAGENTI → PRODOTTI
→ si legge «che va a dare»
Esempio: formazione delle ruggine
su oggetti di ferro
ferro + ossigeno → ossido ferrico
Scritta con le formule chimiche:
4Fe (s) + 3O 2(g) → 2Fe 2O3(s)
Andiamo a
vedere più nel
dettaglio…
4Fe(s) + 3O2(g) → 2Fe2O3(s)

• Cosa indicano quelle lettere?


• Cosa indica la freccia?
• Cosa indicano i numeri scritti
davanti alle sostanze?
• Cosa indicano i numeri scritti
come pedici?
• Cosa indicano (s) e (g)?
Per rendere la cosa più Pedici
familiare (forse) Indicano il numero di atomi
di uno stesso tipo
all’interno delle diverse
sostanze
4Fe(s) + 3O2(g) → 2Fe2O3(s)
È un po’ come dire
Coefficienti
stechiometrici
𝟒𝒙 + 𝟑𝒚 = 𝟐𝒛
Indicano il numero
di molecole/atomi di
una specifica
sostanza, come i
coefficienti
numerici per i
monomi
Tipologie di reazioni
chimiche
1.

Schema generale:

A + B → AB
Es. formazione di ossido
ferrico (ruggine)
4Fe + 3O 2 → 2Fe 2O3
2.

Schema generale:

AB → A + B
Es. decomposizione carbonato di
calcio, elettrolisi dell’acqua e
fotolisi dell’ozono
CaCO3 → CaO + CO 2
2H 2 O → 2H 2 + O 2
O3 → O + O2
Composti e
decomposizione
Partendo dal bicarbonato di sodio posso
ottenere carbonato di sodio e
successivamente ossido di sodio per
decomposizione termica.
Ognuna di queste sostanze ha formula e
proprietà chimico fisiche specifiche.

2NaHCO3(s) → Na2CO3(s) + CO2(g) + H2O(g)

Na2CO3(s) → Na2O(s) + CO2(g)

2Na2O(s) → 4Na(s) + O2(g)


Un collegamento
con l’attualità

Vediamo se
vi ricordate:

Cos’è quel
hv?
3.

Schema generale:

AB + C → CB + A
Es. formazione di argento
metallico
AgNO3 + Cu → CuNO3 + Ag
Perché questo scambio
avvenga, il metallo
libero deve essere più
reattivo del metallo o
dell’idrogeno presente
nel composto.

Quali reazioni potranno


avvenire?

Ni + 2HCl → NiCl2 + H2
Fe + CaCO3 → FeCO3 + Ca
Mg + 2HBr → MgBr2 + H2
3Zn + 2AlCl3 → 3ZnCl2 + 2Al
4.

Schema generale:

AB + CD → AD + CB
Es. formazione di cloruro
rameico
NaCl + CuSO4 → Na2SO4 +
CuCl2
A proposito • quante moli ci sono in
10g di carbonato di
della mole, calcio (CaCO3)?
sapete
determinare
• qual è la massa di una
… mole di acido
cloridrico (HCl)?
La relazione fondamentale

𝑚
𝑛=
𝑀𝑀
MMCaCO3 = 40,1 + 12,0 + 16,0.3 g/mol
=100,1g/mol
𝑚
𝑛= MM
nCaCO3 = = 100,1g/mol
m CaCO3 10g

𝑀𝑀
CaCO3
=0,1mol
MMHCl = 35,5 + 1,0 g/mol
=36,5g/mol
𝑚
mHCl
𝑛 ==36,5g
= n . MM = 1mol.36,5g/mol
HCl HCl

𝑀𝑀
Cos’ha a che vedere una cheese cake
(buonissima) con la chimica?
Cos’ha a che vedere una cheese
cake (buonissima) con la
chimica?

In realtà molte cose, ma due nello


specifico accomunano chimica e
cucina:

• Operativamente le procedure
di laboratorio equivalgono a
delle ricette da seguire
scrupolosamente

• Cucina e chimica si basano sul


concetto di stechiometria

Ma prima di darvi una definizione


di stechimetria partiamo da qui…
FACCIAMO QUESTO ESERCIZIO:

determinate la quantità di ciascun


ingrediente necessaria per
preparare una cheese cake
sufficiente per tutta la classe (io
valgo per due)
Ho bisogno di trenta porzioni, parto schematizzando
le indicazioni della ricetta:
250𝑔 𝐵𝑖 + 125𝑔 𝐵𝑢 + 750𝑔 𝐹𝑓 + 170𝑚𝑙 𝑃𝑎 + 80𝑔 𝑍𝑢 → 8 𝑃𝑜
ingredienti porzioni

Ora mi chiedo: se la ricetta è per otto porzioni


quanti ingredienti devo usare ottenerne trenta?
250𝑔
• Biscotti: 250𝑔: 8 = 𝑥: 30 → x = 30 = 937𝑔
8

125𝑔
• Burro: 125𝑔: 8 = 𝑥: 30 → x = 30𝑔 8 = 469𝑔

E così via…
Cosa voglio sottolineare di queste proporzioni?

250𝑔
• Biscotti: 250𝑔: 8 = 𝑥: 30 → x = 30 8 = 937𝑔

125𝑔
• Burro: 125𝑔: 8 = 𝑥: 30 → x = 30𝑔 = 469𝑔
8

250𝑔 𝐵𝑖 + 125𝑔 𝐵𝑢 + 750𝑔 𝐹𝑓 + 170𝑚𝑙 𝑃𝑎 + 80𝑔 𝑍𝑢 → 8 𝑃𝑜

125𝑔
8

250𝑔
8
RAPPORTI STECHIOMETRICI
stechiometria: dal greco στοιχεῖον
(stoichéion) "elemento" e μέτρον métron)
"misura"
Questi rapporti mi dicono in che relazione
stanno gli ingredienti con le porzioni di
torta, dunque le quantità di ogni materia
prima necessarie per avere una data
quantità di prodotto finale.

Lo stesso principio si applica alle


trasformazioni chimiche.

Facciamo il nostro primo esercizio di


stechiometria ragionando su un problema
ambientale di estrema attualità i cui effetti
sono visibili anche nelle nostre città.
Piogge acide e
beni culturali
Osservate l’immagine a
fianco, cosa notate?

In sessant’anni questa
statua è stata
progressivamente
“sciolta” dalle piogge
che l’hanno resa
totalmente
irriconoscibile.
Di cosa è fatta? A sandstone statue in Westphalia, Germany, photographed in
1908 (left) and again in 1968 (right).
Pillola di
geologia
L'arenaria è una roccia
sedimentaria composta di
granuli delle dimensioni di una
sabbia legati da un cemento,
originato dalla precipitazione
chimica di minerali formati da
ioni presenti nelle acque
circolanti fra i pori interstiziali;
comunemente tale cemento è
costituito da calcite, carbonato
di calcio, la cui formula è:
CaCO3.
Cosa accade
Il carbonato di calcio che cementa i
granuli dell’arenaria non è solubile in
acqua ma può reagire con l’acido
carbonico formando bicarbonato di
calcio.
Questo composto è invece
solubile in acqua, così che la
roccia perde il suo collante e si
disgrega lentamente.

𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑 + 𝑯𝟐 𝑶 + 𝑪𝑶𝟐 → 𝑪𝒂 𝑯𝑪𝑶𝟑 𝟐


insolubile solubile
Ma l’acido dov’è?
𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑 + 𝑯𝟐𝑶 + 𝑪𝑶𝟐 → 𝑪𝒂 𝑯𝑪𝑶𝟑 𝟐

All’equilibrio chimico arriveremo il prossimo anno, state tranquilli!


Passiamo alla pratica
Ricreiamo questa situazione in laboratorio con alcuni
accorgimenti:
• sostituiamo l’arenaria con del marmo (praticamente
carbonato di calcio puro);
• l’acido carbonico con l’acido cloridrico (un acido forte che
reagisce in maniera più violenta e rapida con la roccia).

𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)


insolubile solubile
𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)
insolubile solubile
I) Prima di svolgere la reazione facciamo qualche ipotesi:

• Cosa vedrò nel becher al tempo t0?


• Cosa vedrò durante la reazione?
• Cosa vedrò nel becher a reazione terminata?
• Varierà qualcosa (massa, temperatura, volume…) tra
l’inizio e la fine della reazione?
𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)
insolubile solubile
II) Prima di svolgere la reazione possiamo prevedere:

• Quanto 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐 verrà prodotto?


• Quanta 𝑪𝑶𝟐 verrà prodotta?

Il principio è lo stesso che abbiamo visto con la ricetta della


torta: abbiamo una certa massa di carbonato da far reagire
che porterà ad ottenere precise quantità di prodotto.
Esercizio di stechiometria
Determinare le masse di dicloruro di calcio e diossido di
carbonio prodotte facendo reagire 100g di carbonato di
calcio con acido cloridrico.

𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)


I) Scrivere correttamente i dati:
II) Scrivere e bilanciare la reazione:

𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)

Cosa significa bilanciare?


Verificare che il numero di atomi di Ca, C, O, H e Cl sia il
medesimo nei reagenti e nei prodotti: nessun atomo può
essere distrutto o creato in una reazione chimica!
II) Scrivere e bilanciare la reazione:

𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)

Parto da metalli e non metalli per


poi passare a O e H.
Noto che nei prodotti ho due atomi di Cl e
nei reagenti uno, quindi moltiplico HCl per
2 in maniera tale da bilanciare il cloro.
Così facendo anche H viene moltiplicato
per 2 e risulta quindi bilanciato.
III) Determinare le moli delle sostanze presenti:

𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝟐𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)

Perché in chimica non si fanno i conti con le masse?


I coefficienti stechiometrici indicano i rapporti nei quali le molecole o
gli elementi reagiscono tra loro.
Pertanto quando consideriamo il 2 davanti ad HCl possiamo
intendere:
• 2 molecole di HCl
• 2 moli di HCl
• Ma non 2 g o qualsiasi altra unità di massa.
Parlare di molecole o moli è la stessa cosa in quanto, come sappiamo,
la mole indica la quantità di sostanza, ovvero 6,02.1023unità.
III) Determinare le moli delle sostanze presenti:

𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝟐𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝑯𝟐 𝑶(𝒍)

mCaCO3 100g
nCaCO3 = = ≅ 1mol
MMCaCO3 100,1g/mol

Ricordo che in chimica gli arrotondamenti devono


essere fatti con attenzione e se sono io a
chiedervelo.
Arrotondare un valore come quello qui calcolato può
significare sprecare reagenti, soldi e inquinare.
IV) Impostare le proporzioni
Qual è il rapporto stechiometrico tra CaCO3 e i prodotti?
Esplicitiamo i coefficienti stechiometrici:
𝟏𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝟐𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝟏𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝟏𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝟏𝑯𝟐 𝑶(𝒍)
A livello microscopico una
molecola di carbonato di calcio
dovrà reagire con due di acido
cloridrico per formare una di
dicloruro di calcio, anidride
carbonica e acqua (come
nell’esempio a fianco).
Ma a livello macroscopico la
stessa cosa vale per le moli.
Facciamo ora i nostri conti…
Svolgimento:
Bilancio l’equazione chimica

𝟏𝑪𝒂𝑪𝑶𝟑(𝒔) + 𝟐𝑯𝑪𝒍(𝒂𝒄𝒒) → 𝟏𝑪𝒂𝑪𝒍𝟐(𝒂𝒄𝒒) + 𝟏𝑪𝑶𝟐(𝒈) + 𝟏𝑯𝟐 𝑶(𝒍)

Determino le moli del reagente


Impariamo a commentare i
nCaCO3 =
mCaCO3
=
100g
≅ 1mol passaggi, oltre che a
A sinistra imposto il MMCaCO3 100,1g/mol esplicitare correttamente i
rapporto tra i
dati e le unità di misura in
coefficienti Imposto le proporzioni tra il reagente e i ogni passaggio.
stechiometrici e a prodotti che intendo determinare: Questo vale in scienze, in
destra quello tra le moli
matematica e in fisica.
effettive delle specie 1CaCO3: 1CaCl2 = nCaCO3 : nCaCl2
chimiche d’interesse.
1CaCO3: 1CaCl2 = 1molCaCO3 : xCaCl2 Ricordate? Avevamo
RAPPORTO fatto la stessa cosa con
1CaCl2
xCaCl2 = 1molCaCO3 STECHIOMETRICO la torta!
1CaCO3
Facciamo ora i nostri conti…
1CaCO3: 1CO2 = nCaCO3: nCO2

1CaCO3: 1CO2 = 1molCaCO3: xCO2

1CO2
xCO2 = 1molCaCO3 = 1mol
1CaCO3

Infine passo alle masse:


111g
mCaCl2 = nCaCl2MMCaCl2 = 1mol.
mol Evidenziate sempre i
mCaCl2 = 111g risultati del problema così
che siano facili da
mCO2 = nCO2MMCO2 = 1mol. 44g/mol individuare.
mCO2 = 44g

La domanda ora è: come facciamo a verificare che sia


effettivamente così?
Attenzione: la
chimica non è
un gioco!
Molte esperienze che faremo in
laboratorio richiederanno materiali e
strumenti di uso comune, presenti anche
nelle vostre case.

NON IMPROVVISATEVI SCIENZIATI!


Esperimenti anche semplici possono
avere esiti mortali!
La sicurezza
in laboratorio
La sicurezza è garantita, oltre che
dalla presenza di strutture e
attrezzature “a norma di legge” dal…
• Rispetto di norme
comportamentali atte a evitare
situazioni di pericolo
• Rispetto dell’ordine e della pulizia
• Utilizzo corretto del materiale e
della strumentazione
• Rispetto delle procedure

E prima di prendere qualsiasi


iniziativa CHIEDI AD ALESSANDRO.
A cosa fare attenzione?

I maggiori pericoli sono rappresentati da:


• fiamme vive (del Bunsen)
• corpi molto caldi come le piastre
elettriche
• vetreria (che rompendosi può
procurare ferite)
• reattivi
Tra questi ultimi, quelli che espongono a
rischi di vario genere presentano sulla
loro etichetta simboli di pericolo come
quelli qui a fianco.

Potrebbero piacerti anche