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La formula minima rappresenta il rapporto
minino di numeri interi esistente tra gli atomi
o gli ioni che costituiscono un composto
chimico.
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Valenza e numero di ossidazione
La valenza di un elemento in un composto
corrisponde al numero di legami che
l’elemento forma con atomi di altri elementi.
La valenza corrisponde al numero di elettroni
ceduti, acquistati o condivisi dall’elemento nel composto.
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Il numero di ossidazione (n.o.) di un
elemento in un composto può essere definito
come la carica elettrica formale che l’elemento
assumerebbe nel composto, se gli elettroni di
ciascun legame venissero attribuiti all’atomo
più elettronegativo.
4
Il numero di ossidazione di un atomo indica
il numero di elettroni che l’atomo possiede,
o comunque utilizza, in eccesso o in difetto,
rispetto al numero che lo stesso atomo
possiede allo stato elementare.
5
Calcolo del numero di ossidazione
2
Si ignorano i legami tra atomi dello stesso elemento.
3
I cationi e gli anioni hanno un n.o.
che corrisponde alla carica ionica.
6
4
In una molecola la somma algebrica
dei n.o. di tutti gli atomi è 0.
In uno ione poliatomico la somma algebrica dei n.o.
di tutti gli atomi è uguale alla carica dello ione.
5
L’idrogeno (H) ha n.o. +1.
Tranne che negli idruri in cui ha n.o. –1.
6
L’ossigeno (O) ha n.o. –2.
Tranne che in OF2 in cui ha n.o. +2 e nei perossidi in cui ha n.o. –1 .
7
7
I metalli hanno n.o. positivo.
I metalli alcalini (gruppo I) hanno n.o. + 1,
i metalli alcalino-terrosi (gruppo II) hanno n.o. + 2,
gli elementi del gruppo III hanno n.o. +3.
8
Il fluoro (F) ha sempre n.o. – 1.
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9
10
Scrivere le formule più semplici
13
Scrivere le formule più semplici
→ PbO2
Nomenclatura chimica
La nomenclatura chimica è il complesso di regole
che consente di attribuire un nome a ogni composto
di cui si conosca la formula e, viceversa, di ricavare
la formula una volta noto il nome del composto.
La nomenclatura chimica è regolamentata
dalle regole elaborate dalla IUPAC
(International Union of Pure and Applied Chemistry).
Il nome IUPAC di un composto indica
il tipo e il numero di atomi presenti.
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1) Il nome degli OSSIDI
Gli ossidi sono composti binari dell’ossigeno.
In questi composti l’ossigeno ha sempre
numero di ossidazione –2.
Gli ossidi formati dai metalli vengono definiti
ossidi basici (o ossidi di metalli) e si formano per
reazione diretta tra il metallo e l’ossigeno.
4K + O2 → 2K2O
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Ossidi di azoto (caso particolare):
tradizionale: IUPAC:
• NO = ossido nitrico monossido di (mono)azoto
• N2O = protossido di azoto monossido di diazoto
• NO2 = ipoazodite diossido di (mono)azoto
• N2O3 = anidride nitrosa triossido di diazoto
• N2O5 = anidride nitrica pentaossido di diazoto
2) Il nome degli IDRACIDI e degli IDRURI
HCl
H2S
La nomenclatura tradizionale per gli idracidi
fa precedere la radice dell’elemento dalla parola acido
e la fa seguire dal suffisso -idrico.
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3) Il nome dei PEROSSIDI
I perossidi sono composti binari dell’ossigeno
con due atomi di ossigeno legati tra loro.
Il numero di ossidazione dei due atomi di ossigeno è –1.
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4) Il nome dei SALI BINARI
I sali sono composti che si originano per reazione
tra un metallo, o un qualsiasi composto
derivato da un metallo, e un non-metallo,
o un composto derivato da un non-metallo.
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I sali binari sono composti ionici (legame ionico)
formati da un catione metallico (Men+) e da un anione di un
non-metallo (nMen-)
H2SO3 ; H2CO3
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La nomenclatura tradizionale
prevede le stesse regole già viste per gli ossidi acidi,
col termine acido che sostituisce la parola anidride.
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La nomenclatura IUPAC prevede l’uso del termine acido,
seguito dall’indicazione del numero di atomi di
ossigeno che precedono il termine -osso-, cui fa seguito
la radice del non-metallo col suffisso -ico e infine il suo
numero di ossidazione, scritto tra parentesi in numeri
romani.
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7) Il nome dei RADICALI ACIDI
Un radicale acido è uno ione che deriva da un ossoacido
per perdita parziale o totale degli atomi di idrogeno.
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La nomenclatura deriva da quella
dell’acido corrispondente, con il termine ione
che sostituisce la parola acido.
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8) Il nome degli IONI POSITIVI
La IUPAC fa seguire
al nome dell’elemento il numero di carica.
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9) Il nome dei SALI TERNARI
I sali ternari sono composti ionici formati
da un catione metallico o un altro ione positivo
e da uno ione poliatomico.
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Nella formula si indica
prima il simbolo dello ione positivo,
seguito dall’anione poliatomico.
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Nella nomenclatura tradizionale
il nome deriva dal corrispondente radicale acido,
completo di suffissi e prefissi, seguito dal nome
dello ione positivo con i suffissi -oso e -ico
a seconda del numero di ossidazione.
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Nella nomenclatura IUPAC
al nome del corrispondente radicale acido
si fa seguire il nome del metallo,
eventualmente preceduto da uno dei prefissi
che indicano il numero di atomi metallici presenti.
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