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ELEMENTI

DI NOMENCLATURA CHIMICA

Composti binari: contengono atomi di due diversi elementi


H2 O NH3 CO2 HCl
Acqua ammoniaca anidride carbonica acido cloridrico

Composti ternari: contengono atomi di tre diversi elementi

H2SO3 HNO3 CaCO3 NaClO


Acido solforoso acido nitrico carbonato di calcio ipoclorito di sodio

1
2
ELEMENTI

metalli+ OSSIGENO Non metalli + OSSIGENO


Fe + O2 S + O2

Ossidi IONICI (BASICI) + ACQUA Ossidi COVALENTI (ACIDI),


ANIDRIDI +ACQUA
Fe2O3 + H2O
SO2 + H2O

IDROSSIDI O BASI O IDRATI OSSOACIDI


Fe(OH)3 H2SO3
SALI (NEUTRALIZZAZIONE)
Fe2(SO3)3 3
Occorre comprendere che tra i due composti (acido e base) non c’è differenza,
almeno formalmente. Si potrebbe scrivere un’unica reazione:
AO + H2O → A(OH)2
Ma allora cosa differenzia un’acido da una base?
Ci sono nella
molecola due tipi di
Proviamo a scrivere A(OH)2 come
legami: A–O, O–H

Dipenderà dalla forza relativa di questi due legami se trattasi di acido o di base.
•se il legame A–O è molto più forte del legame O–H, quest’ultimo tenderà ad
rompersi più facilmente, generando un ACIDO, ed allora la molecola andrà scritta H2AO2.
Tutto ciò implica che gli idrogeni acidi dei composti contenenti ossigeno, che presentano
comportamento acido, anche se non indicato esplicitamente, sono quelli legati ai gruppi OH.

•Se invece il legame A–O è più debole del legame O–H, sarà esso che tenderà a
rompersi più facilmente, generando quindi una BASE, per la quale conserviamo l’integrità di
OH e scriveremo A(OH)2.
L’acido borico
Un acido debole usato come antisettico, insetticida, disinfettante

L'acido borico è in grado di esplicare la sua azione antisettica


attraverso la denaturazione delle proteine di membrana e delle
proteine intracellulari dei batteri.

B2O3 + 3H2O → 2 B(OH)3

B2O3 + 3H2O → 2 H3BO3

H3BO3 H+ + H2BO3-

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Numero di ossidazione
Il numero di ossidazione è un numero formale, un utile
artifizio per scrivere la formula di un composto o per
bilanciare le reazioni nelle quali avviene un passaggio di
elettroni tra specie diverse.
Esso rappresenta la carica che avrebbe l’elemento se gli
elettroni di legame venissero attribuiti all’atomo più
elettronegativo (legame puramente ionico)
+
H H
2-
- O + O

+
H H
Regole per la determinazione del numero di ossidazione

-Il n. o. di un elemento puro è zero (He, H2, N2, P4, Na, etc.).

-Il n. o. dell’idrogeno (H) è +1, eccetto che negli idruri metallici


(NaH, CaH2) dove è −1.

-Il n. o. dell’ossigeno (O) è generalmente −2; nei perossidi (dove


esiste il gruppo O−O) è −1; nei superossidi (KO2) è −0.5.

-Il n. o. del fluoro (F) è sempre −1; quello degli altri alogeni è −1
fatta eccezione per i loro composti con ossigeno, dove risulta
positivo e nei composti interalogeni (composti formati da due
alogeni) in cui il meno elettronegativo assume n. o. positivo.

Il n. o. dei metalli alcalini (Li, Na, K, Rb, Cs) è +1.

-Il n. o. dei metalli alcalino-terrosi (Be, Mg, Ca, Sr, Ba) è +2.
-La presenza di un solo n. o. si riscontra in alcuni altri
elementi (ad es. Al, +3; Zn e Cd +2)

-Il n. o. di uno ione monoatomico coincide con la sua


carica.

-La somma algebrica dei n. o. degli elementi presenti


in uno ione poliatomico coincide con la carica dello
ione ed è 0 nel caso dei composti (elettricamente
neutri).

-Quando in un composto è presente più di un atomo


di un dato elemento, quest’ultimo può avere n. o. non
intero in quanto si tratta di un valore medio (Na2S4O6).
Numero di ossidazione nella tavola periodica
qNaHCO3 → Na: +1, H: +1; C: +4, O: -2

qNa2CO3 → Na: +1; C: +4, O: -2

qHClO4 → H: +1, Cl: +7, O: -2

qH2SO4 → H: +1, S: +6, O: -2

qK2Cr2O7 → K: +1, Cr: +6, O: -2

qK2CrO4 → K: +1, Cr: +6, O: -2


ANIDRIDI (o OSSIDI ACIDI)
• La differenza di elettronegatività tra l’ossigeno e non metalli è piccola; le
anidridi sono quindi composti covalenti più o meno polari, che a temperatura
ambiente possono essere solidi, liquidi o gassosi.

Nomenclatura tradizionale
a) se il non metallo ha un solo numero di ossidazione:
anidride + nome non metallo con desinenza ICA (es. anidride carbonica CO2)

b) se il non metallo ha due numeri di ossidazione:


anidride + nome non metallo con desinenza OSA, per il numero di ossidazione
minore. Ad es. anidride solforosa SO2 (+4);
anidride + nome non metallo con desinenza ICA, per il numero di ossidazione
maggiore. Ad es. anidride solforica SO3 (+6).

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c) se il non metallo ha quattro numeri di ossidazione, come gli elementi del 7°
gruppo (+1,+3,+5,+7):
anidride IPO nome non metallo con desinenza OSA per il numero di ossidazione +1.
Es. Cl2O anidride ipoclorosa;
anidride + nome non metallo con desinenza OSA, per il numero di ossidazione +3.
Es. anidride clorosa Cl2O3;
anidride + nome non metallo con desinenza ICA, per il numero di ossidazione +5.
Es. anidride clorica Cl2O5;
anidride PER nome non metallo con desinenza ICA per il numero di ossidazione +7.
Es. Cl2O7 anidride perclorica;

Nomenclatura ufficiale
Anche i composti tra ossigeno e non metalli sono chiamati ossidi; si utilizzano
sempre i prefissi relativi al numero di atomi degli elementi, segue tra parentesi
il numero di ossidazione del non metallo.
Ad esempio: SO2 diossido di zolfo (+4); SO3 triossido di zolfo (+6)¸ Cl2O ossido di
dicloro (+1); Cl2O3 triossido di dicloro (+3); Cl2O5 pentaossido di dicloro (+5);
Cl2O7 eptaossido di dicloro (+7).
OSSIACIDI o ACIDI TERNARI
• Sono composti ternari tra idrogeno, ossigeno ed un non metallo;
• sono composti covalenti polari solidi o liquidi a temperatura ambiente
• Derivano dalla reazione tra anidridi e acqua (tutti gli elementi mantengono il
proprio numero di ossidazione); inoltre nella formula dell’ossiacido il non
metallo è presente, tranne qualche eccezione, sempre con un solo atomo
+4 –2 +1 –2 +1 +4 –2
CO2 +H2O → H2CO3
Nomenclatura tradizionale
a) se il non metallo ha un solo numero di ossidazione:
acido + nome non metallo con desinenza ICO (es. acido carbonico H2CO3)
b) se il non metallo ha due numeri di ossidazione:
acido + nome non metallo con desinenza OSO, per il numero di ossidazione minore.
Ad es. acido solforoso H2SO3 (+4);
acido + nome non metallo con desinenza ICO, per il numero di ossidazione
maggiore. Ad es. acido solforico H2SO4 (+6).
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c) se il non metallo ha quattro numeri di ossidazione, come gli elementi del 7°
gruppo (+1,+3,+5,+7):
acido IPO nome non metallo con desinenza OSO per il numero di ossidazione +1.
Es. HClO acido ipocloroso;
acido + nome non metallo con desinenza OSO, per il numero di ossidazione +3.
Es. acido cloroso HClO2;
acido + nome non metallo con desinenza ICO, per il numero di ossidazione +5.
Es. acido clorico HClO3;
acido PER nome non metallo con desinenza ICO per il numero di ossidazione +7.
Es. acido perclorico HClO4;
Nomenclatura ufficiale
Al temine acido si attribuisce un aggettivo riferito al numero di atomi di ossigeno
presenti nell’acido ed al nome del non metallo, terminante in ICO; segue poi, tra
parentesi, il numero di ossidazione del non metallo

es. HClO acido ossoclorico (+1); HClO2 acido diossoclorico (+3);


HClO3 acido triossoclorico (+5); HClO4 acido tetraossoclorico (+7);
H2SO4 acido tetraossosolforico (+6); H2SO3 acido triossosolforico (+4)
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ANIDRIDI E ACIDI
Esempi di ossidi acidi (anidridi) e dei relativi acidi. I suffissi -oso ed –ico sono
sufficienti ad identificare due composti diversi. Occorre necessariamente che ad
ogni nome corrisponda un solo composto.

Anidridi Acidi

CO2 H2CO3 carbonico (H2O + CO2)

N2O3 HNO2 nitroso


N2O5 HNO3 nitrico

SO2 H2SO3 solforoso


SO3 H2SO4 solforico

Cl2O HClO ipocloroso


Cl2O3 HClO2 cloroso
Cl2O5 HClO3 clorico
Cl2O7 HClO4 perclorico

Gli alogeni, tranne il fluoro, danno composti simili


IUPAC

Ossidi non metallici


• Cl2O: Monossido di dicloro
• Cl2O3: Triossido di dicloro
• Cl2O5: Pentossido di dicloro
• Cl2O7: Eptossido di dicloro
• CO: Monossido di carbonio
• CO2: Diossido di carbonio
• SO2: Diossido di zolfo
• SO3: Triossido di zolfo

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Anidridi Acidi
P2O3 (P4O6) + 3 H2O H3PO3 ortofosforoso ?
+2 H2O H4P2O5 pirofosforoso
+ H2O HPO2 metafosforoso

P2O5 (P4O10) + 3 H2O H3PO4 ortofosforico


+ 2 H2O H4P2O7 pirofosforico
+ H2O HPO3 metafosforico

Così come visto per gli alogeni, elementi appartenenti allo stesso gruppo
danno luogo a composti identici: P4O10 ⇒ H3PO4
As2O5 ⇒ H3AsO4.

Anidridi Acidi
CrO3 H2CrO4 cromico
H2Cr2O7 bicromico

MnO3 H2MnO4 manganico


Mn2O7 HMnO4 permanganico

Si osservi che nel cromo i due acidi hanno la stessa “valenza”, mentre nel
manganese hanno “valenza” diversa (VI e VII, rispettivamente).
P
Il Fosforo elementare esiste allo stato solido in
diverse forme allotropiche. Le principali sono il
fosforo bianco e quello rosso. In ambedue i casi
il reticolo cristallino è costituito da unità
P
tetraedriche di P4.
P P

Gli ossidi si formano mantenendo la struttura tetraedrica delle unità di P.


Quindi l’anidride fosforosa P2O3 è in realtà l’esaossido di tetrafosforo P4O6
con gli atomi di ossigeno a ponte sui lati del tetraedro. L’anidride fosforica
P2O5 è in effetti il decaossido di tetrafosforo P4O10.

P4O6 P4O10
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Ancora sulla nomenclatura degli ossoacidi…...

Tradizionalmente si usano i prefissi meta-, piro-, orto- quando una anidride (B, Si,
P, As e Sb) può reagire con un diverso numero di molecole di acqua formando
quindi diversi tipi di ossoacidi

Rapporto Reazione Nome dell'acido


1 molecola di anidride +
As2O5 + H2O → 2HAsO3 acido metarsenico
1 molecola d'acqua
1 molecola di anidride +
As2O5 + 2H2O → H4As2O7 acido piroarsenico
2 molecole d'acqua
1 molecola di anidride + acido ortoarsenico (o
As2O5 + 3H2O → 2H3AsO4
3 molecole d'acqua arsenico)

Nel caso del B e Si, vi sono due possibilità e si usano I prefissi meta e orto
(piro si riferisce ai poliacidi, cioè con più atomi dell’elemento)

B2O3 + H2O → 2 HBO2 acido metaborico


B2O3 + 3 H2O → 2 H3BO3 acido ortoborico

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I poliacidi sono acidi che otteniamo facendo reagire due o più molecole di
anidridi con una o più molecole d'acqua; per denominare questi acidi si
usano i prefissi di-, tri- e tetra-.

Rapporto Reazione Nome dell'acido


2 molecole di anidride + 1 H2O 2B2O3 + H2O → H2B4O7 acido tetraborico
acido dicromico (o
2 molecole di anidride + 1 H2O 2CrO3 + H2O → H2Cr2O7
bicromico)
4 molecole di anidride + 3 H2O 4SiO2 + 3H2O → H6Si4O11 acido tetrasilicico

Per alcuni elementi, la nomenclatura tradizionale non segue un preciso “filo”, come
per gli ossidi di N, C e per alcuni metalli di transizione come Mn e Cr.
Quindi anche gli ossoacidi o idrossidi, i cui nomi derivano dai corrispondenti ossidi
presenteranno una nomenclatura tradizionale differente.

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n.o. composti
Azoto
-3 NH3 ammoniaca (triidruro di azoto)

-2 N2H4 idrazina (Diazano)

-1 NH2OH idrossilammina

+1 N2O protossido di azoto (ossido di diazoto)

+2 NO ossido di azoto

+3 N2O3 anidride nitrosa (triossido di diazoto) àHNO2


acido nitroso (acido diossonitrico) à NO2- nitriti
+4 NO2 biossido di azoto (diossido di azoto)

+5 N2O5 anidride nitrica (pentaossido di diazoto)à


HNO3 acido nitrico (acido triossonitrico)à NO3- nitrati
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OSSIDO DI DIAZOTO OSSIDO DI AZOTO DIOSSIDO DI AZOTO

TRIOSSIDO DI DIAZOTO TETROSSIDO DI DIAZOTO PENTOSSIDO DI DIAZOTO


La pioggia acida
Le piogge acide sono dovute all'abbassamento del pH (acidificazione) delle
precipitazioni.
La causa di tale acidificazione è dovuta all’aumento nell’atmosfera di anidridi
CO2, SOx, NOx, i cui valori possono innalzarsi sia per cause naturali (vulcani)
che per effetto di attività umane.

Gli ossidi vengono convertiti nei rispettivi acidi ed in particolare H2SO4 e


HNO3, i più pericolosi per l’ambiente e i beni culturali. Il marmo è carbonato di
calcio che si scioglie o si trasforma in solfato di calcio CaSO4·2(H2O) (gesso)

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Esempio reazione anidride con H2O
Perchè quando tagliamo le cipolle ci mettiamo a piangere ?!?

Le cipolle contengono diverse sostanze solforate (contenento zolfo).


Quando si tagliano le cipolle queste sostanze (liquido e gas)
vengono rilasciate.
L’occhio umano è ricoperto da uno strato sottile di liquido acquoso

Semplificazione SO3 + H2O → H2SO4

Ovviamente si tratta di quantità minime di H2SO4.


L’acido solforico concentrato è in grado di “carbonizzare” il materiale organico.
IDRACIDI
Esistono degli acidi che non contengono ossigeno nella loro
molecola e che vengono detti idracidi, essi sono:

HF H2S HCN
ac. fluoridrico ac. solfidrico ac. cianidrico
HCl H2Se
ac. cloridrico ac. selenidrico
HBr H2Te
ac. bromidrico Ac. telluridrico
HI
ac. iodidrico

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IDRACIDI o ACIDI BINARI
• Composti binari dell’idrogeno con uno dei seguenti non metalli: F, Cl, Br; I, S e
Se.
• Sono composti covalenti polari ed a temperatura ambiente sono tutti gassosi,
tranne HF, che è liquido a causa del legame a ponte di idrogeno.
• Negli idracidi gli elementi del 7° gruppo hanno sempre numero di ossidazione
-1, mentre gli elementi del 6° gruppo hanno sempre numero di ossidazione -2.

Nomenclatura tradizionale
acido + nome non metallo terminante in IDRICO:HF acido fluoridrico; HCl acido
cloridrico; HBr acido bromidrico; HI acido iodidrico; H2S acido solfidrico; H2Se
acido selenidrico ; H2Te acido telluridrico.
Nomenclatura ufficiale
Nome non metallo, terminate in URO, col numero degli atomi di idrogeno indicati
dai soliti prefissi; seguito da “di idrogeno”: HF fluoruro di idrogeno; HCl cloruro di
idrogeno; HBr bromuro di idrogeno; HI ioduro di idrogeno; H2S solfuro di
diidrogeno; H2Se seleniuro di dididrogeno
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Altri composti binari con l’idrogeno

üL’ossigeno, come lo zolfo in H2S, forma l’acqua H2O


üGli elementi del Vo gruppo si legano ad H nei loro n.o. negativi (-3):
NH3 ammoniaca
PH3 fosfina
AsH3 arsina
SbH3 stibina

ü Il carbonio, il silicio e il boro formano i seguenti composti:


CH4 metano
SiH4 silano
BH3 borano

üI metalli si combinano con l’idrogeno avente n.o. –1 formando composti


comunemente detti IDRURI METALLICI:
AlH3 idruro di alluminio
LiH idruro di litio
FeH3 idruro ferrico

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NOMENCLATURA DEI COMPOSTI BINARI

Si aggiunge il suffisso “uro” all’atomo più elettronegativo

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C4- N3- O2- F-
carburo Azoturo/nitruro ossido fluoruro
P3- S2- Cl-
fosfuro solfuro cloruro
As3- Se2- Br-
arseniuro selenuro bromuro
I-
ioduro
OSSIDI (o OSSIDI BASICI)
Poiché l’ossigeno è molto più elettronegativo dei metalli, gli ossidi sono composti
ionici e quindi solidi a temperatura ambiente

Nomenclatura tradizionale
a) se il metallo ha un solo numero di ossidazione:
• ossido di + nome metallo (es. ossido di sodio Na2O)
b) se il metallo ha due numeri di ossidazione:
•ossido + nome metallo con desinenza OSO, per il numero di ossidazione minore.
Ad es. ossido piomboso PbO (numero di ossidazione +2);
•ossido + nome metallo con desinenza ICO, per il numero di ossidazione
maggiore. Ad es. ossido piombico PbO2 (numero di ossidazione +4).

Nomenclatura ufficiale
Si conta il numero di atomi di ogni elemento e si utilizzano i relativi prefissi,
insieme al termine “ossido di”. Ad es. Na2O ossido di disodio; PbO ossido di
piombo (+2); PbO2 biossido di piombo (+4).
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IUPAC
Ossidi metallici
• Na2O: Monossido di disodio
• Fe2O3: Triossido di diferro
• BaO: Monossido di bario
• Li2O: Monossido di dilitio
• SnO2: Diossido di stagno

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IDROSSIDI
• Composti ternari di ossigeno, idrogeno e metalli; in essi compare il
gruppo ossidrile (OH-), che si comporta come se avesse numero di
ossidazione -1.

• Gli idrossidi sono tutti composti ionici e OH Na+ OH Na+ OH


− − −
quindi solidi a temperatura ambiente.
Na+ OH Na+ OH Na+
− −
• Derivano dalla reazione tra ossidi (basici)
OH Na+ OH Na+ OH
e acqua, in cui tutti gli elementi − − −

mantengono il proprio numero di


ossidazione.

+1 +1 -1
Na2O+H2O → 2Na(OH)

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Nomenclatura tradizionale

a) se il metallo ha un solo numero di ossidazione:


idrossido di nome metallo (es. idrossido di sodio Na(OH); idrossido di calcio
Ca(OH)2 )
b) se il metallo ha due numeri di ossidazione:
idrossido + nome metallo con desinenza OSO, per il numero di ossidazione
minore. Cu(I): idrossido rameoso Cu(OH) (numero di ossidazione +1);

idrossido + nome metallo con desinenza ICO, per il numero di ossidazione


maggiore. Cu(II): idrossido rameico Cu(OH)2 (numero di ossidazione +2).

Nomenclatura ufficiale

Si indica il numero dei gruppi ossidrile ponendo i soliti prefissi davanti al termine
“idrossido”, cui segue “di” ed il nome del metallo:
Na(OH) idrossido di sodio; Fe(OH)2 diidrossido di ferro (+2);
Fe(OH)3 triidrossido di ferro (+3); Pb(OH)4 tetraidrossido di piombo (+4).
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BASI
Quali sono le basi più comuni?

I II Metalli di transizione
LiOH Be(OH)2 Zn(OH)2
NaOH Mg(OH)2 Cu(OH)2
KOH Ca(OH)2 Cr(OH)3
RbOH Sr(OH)2 Fe(OH)2
CsOH Ba(OH)2 Fe(OH)3
Mn(OH)2
Mn(OH)3

Ed anche

Pb(OH)2 piomboso Sn(OH)2 stannoso


Pb(OH)4 piombico Sn(OH)4 stannico

33
Idrossido di sodio
Formula NaOH Na+ –O-H
In commercio è venduto come pastiglie.
Deve essere conservato in recipienti ben sigillati perché:
- composto altamente igroscopico (ossia tende ad
assorbire l'umidità dell'aria)
- reagisce facilmente con l'anidride carbonica dell'aria
trasformandosi in idrogenocarbonato di sodio e
carbonato di sodio (reazione di carbonatazione)

Ha svariati usi industriali e non (produzione di saponi, detersivi,


industria alimentare, etc.)
In commercio viene anche chiamato soda caustica.
Infatti per reazione con acqua libera una notevole quantità di
calore e quindi “brucia” le sostanze con le quali viene a contatto

34
Perossocomposti
Sono composti in cui un ossigeno è sostituito con un
gruppo O22- (gruppo PEROSSO). Sono composti che
letteralmente contengono un ossigeno in più del
necessario (N.O = -1). Vengono indicati con il prefisso
PEROSSO- o PER-:

Perossido di sodio Na2O2 (Na2O + O)

Acido perossosolforico H2SO5 (H2SO4 + O)


(persolforico)
Perossido di idrogeno H2O2 (H2O + O)
(acqua ossigenata)
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Acqua ossigenata
Molecola non planare
In condizioni standard è un liquido, incolore e
corrosivo, che emana un caratteristico odore
pungente. Si decompone convertendosi in acqua e
ossigeno attraverso la seguente reazione:
2H2O2 → 2H2O + O2

Non è mai utilizzata allo stato puro, ma in soluzione


acquosa

Lo stato d'ossidazione dell'ossigeno in acqua ossigenata è -1: essendo uno stato


intermedio tra gli stati 0 e -2 il perossido di idrogeno può funzionare sia da ossidante
sia da riducente.

Come ossidante: H2O2 + 2H+ + 2e- → 2H2O


Come riducente: H2O2 → O2 + 2H+ + 2e-

36
L'acqua ossigenata si trova in commercio sotto forma di soluzione acquosa.
Per indicare la concentrazione di acqua ossigenata si indicano i cosiddetti
"volumi", che indicano il numero di litri di ossigeno che possono essere
sviluppati in condizioni normali (T = 273 K, P = 1atm) da un litro di soluzione
acquosa di H2O2.

•Perossido di idrogeno 3% corrisponde a volumi 10

•Perossido di idrogeno 3,6% corrisponde a volumi 12

•Perossido di idrogeno 30% corrisponde a volumi 111

È utilizzato come antisettico per escoriazioni e ferite. L’azione disinfettante è


legata alla sua azione ossidante. Inoltre l’acqua ossigenata per azione di un
enzima contenente ferro (catalasi), a contatto con la pelle genera ossigeno,
che per azione meccanica porta in superfice lo sporco.

Ha azione sbiancante e per questo (sempre diluito)


viene utilizzata per schiarire i capelli (ossida le
melanine) 37
COMPOSTI BINARI TRA NON METALLI

I non metalli danno frequentemente tra loro composti binari covalenti.


All’elemento più elettronegativo si dà il suffisso –URO:

ICl cloruro di iodio


Si3N4 nitruro di silicio
OF2 fluoruro di ossigeno
(unico composto in cui O ha n.o. +2)
SiC carburo di silicio
P4S6 solfuro fosforoso

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IONI METALLICI e IONI POSITIVI (CATIONI)
nomenclatura tradizionale
La formula degli ioni metallici si indica ponendo a destra in alto del
simbolo dell’elemento metallico tante cariche positive quante ne indica il
numero di ossidazione.
La nomenclatura corrisponde a quella
degli ossidi ed idrossidi, premettendo la parola IONE:

Cu+ ione rameoso Fe2+ ione ferroso


Cu2+ ione rameico Fe3+ ione ferrico

A volte una parte della carica


positiva viene saturata BiO+ ione bismutile
dall’ossigeno (n.o. –2), che annulla VO2+ ione vanadile
NO+ ione nitrosile
2 cariche positive. Tali ioni vengono
NO2+ ione nitrile
chiamati col suffisso –ILE, e
possono essere sia con metalli che 39
con non metalli:
IONI METALLICI e IONI POSITIVI (CATIONI)
nomenclatura tradizionale
•L’idrogeno, nel suo n.o. +1, forma lo ione positivo
H+ detto ione idrogeno (idrogenione), detto anche
protone.
•Gli ioni positivi ottenuti per addizione di H+ su non
metalli con n.o. negativo, vengono indicati con
suffisso
NH4+ ione nitronio (o ammonio)
–ONIO:
PH4 + ione fosfonio
H3O+ ione ossonio

La valenza di uno ione, sia esso positivo che


negativo, corrisponde al valore assoluto della sua
carica. 40
IONI METALLICI e IONI POSITIVI (CATIONI)
nomenclatura IUPAC
1. Per uno ione monoatomico positivo, cioè un catione
metallico, il nome del metallo è preceduto dalla parola
“ione”. Esempio: Na+, ione sodio, Ca++ ione calcio.

2. Per i metalli di transizione, i quali possono avere più di


uno ione positivo, si usa un numero romano per indicare la
carica dello ione. Esempio: Fe++, ione ferro (II), Fe+++,
ione ferro (III), Hg2+ ione mercurio (II), Hg22+ ione
mercurio (I).

3. Per i catione non metallici si fa spesso ricorso alla


nomenclatura corrente. Esempio NH4+, ione ammonio.

41
Ioni negativi
H- C4- N3- O2- F-
Ione Ione Ione Ione Ione
idruro carburo nitruro ossido fluoruro
P3- S2- Cl-
Ione Ione Ione
fosfuro solfuro cloruro
Br-
Gli ioni monoatomici (costituiti da un solo atomo) fanno Ione
seguire alla radice dell’elemento la desinenza uro. Lo bromuro
ione O2- fa eccezione e viene indicato con la parola I-
ossido. Ione
ioduro
Gli ioni F-, Cl-, Br-, I-, S2- possono essere considerati
derivati dall’acido alogenidrico per perdita di uno ione H+
(residuo alogenico)

CN- cianuro , viene considerato un «pseudoalgeno» 42


Che cos’è una reazione di salificazione ?

E’ una reazione che porta alla formazione di un SALE, un composto chimico


che può essere pensato come derivante formalmente da un acido per sostituzione
dei suoi atomi di idrogeno con metallo

43
Composti molecolari Composti ionici

44
I composti ionici devono essere elettricamente neutri

- e- - e-
¤ ⇒¤ ⇒ ¤ formazione
M M+ M2+ di un catione
__________________________

+ e- + e-
¥ ⇒¥ ⇒ ¥ formazione
di un anione
X X- X2-

Ora poiché da un acido si possono ottenere più anioni:


H2SO4 H3PO4 H2O + CO2 (H2CO3)
HSO4- H2PO4- HCO3-
SO42- HPO42- CO32-
PO43-
è possibile prevedere la formazione di diversi sali.
45
Dagli anioni precedenti si possono avere vari tipi di sali, che vengono chiamati acidi
o neutri a seconda che nella loro formula siano presenti o meno atomi di idrogeno:

H2SO4 NaHSO4 H3PO4 NaH2PO4 H2CO3(H2O+CO2) NaHCO3

HSO4- Na2SO4 H2PO4- Na2HPO4 HCO3- Na2CO3


HPO42- Na3PO4

Non tutti gli idrogeni che compaiono in un acido possono essere


coinvolti nella formazione di un sale.

46
Consideriamo ad esempio gli acidi H3PO4 (ortofosforico)
ed H3PO3 (ortofosforoso ?)

Gli atomi di idrogeno salificabili sono quelli


H dei gruppi ossidrili, tutti gli altri legami
O H coinvolgenti l ’ atomo di idrogeno hanno
O carattere covalente,
P •l’acido fosforico è un acido tripotrico,
O O •L’acido fosforoso è un acido diprotico,
H
O Il nome corretto dell’acido è acido fosfonico.
I fosfonati sono composti organici R-PO-(OR)2
P H
O
H O
H Gli esteri organici P(OR)3 si chiamano fosfiti
Non esistono sali inorganici di PO33-

Acido Fosfonico 47
La stessa cosa accade per l’acido ipofosforoso H3PO2, per il
quale esiste solo l’anione H2PO2- e quindi solo il sale sodico
di formula NaH2PO2

P
H
H O
H

Acido fosfinico

48
Nomenclatura tradizionale degli anioni poliatomici

I nomi degli anioni poliatomici sono simili a quelli degli acidi da cui derivano

ICO ATO Acido Anione


→ →
ternario poliatomico
Ipo….oso → Ipo….ito
OSO → ITO
….oso → ….ito
….ico → ….ato
Per….ico → Per….ato

a) se il non metallo ha un solo numero di ossidazione:


ione + nome non metallo con desinenza ATO (es. ione carbonato CO32-)

b) se il non metallo ha due numeri di ossidazione:


ione + nome non metallo con desinenza ITO, per il numero di ossidazione minore. Ad
es. ione solfito SO32- (+4);
ione + nome non metallo con desinenza ATO, per il numero di ossidazione maggiore.
Ad es. ione solfato SO42- (+6).
c) se il non metallo ha quattro numeri di ossidazione, come gli elementi del 7°
gruppo (+1,+3,+5,+7):
Ione IPO nome non metallo con desinenza ITO per il numero di ossidazione +1.
Es. ClO- ione ipoclorito;
Ione + nome non metallo con desinenza ITO, per il numero di ossidazione +3.
Es. ione clorito ClO2-;
Ione + nome non metallo con desinenza ATO, per il numero di ossidazione +5.
Es. ione clorato ClO3-;
Ione PER nome non metallo con desinenza ATO per il numero di ossidazione +7.
Es. ione perclorato ClO4-;

Nomenclatura ufficiale degli anioni poliatomici


I termine anione è seguito da un aggettivo indicante, coi soliti prefissi, il numero
degli atomi di ossigeno presenti e contenente il nome del non metallo con
desinenza ato; segue, tra parentesi, il numero di ossidazione di questo

ClO- anione ossoclorato (1); ClO2- anione diossoclorato (3); ClO3- anione
triossoclorato (5); ClO4- anione tetraossoclorato (7)
Nomenclatura dei sali binari
Nomenclatura tradizionale
a) se il metallo ha un solo numero di ossidazione:
nome non metallo terminante in URO + di nome metallo
Ad es. cloruro di sodio (NaCl), fluoruro di potassio (KF);

b) se il metallo ha due numeri di ossidazione:


nome non metallo terminante in URO + nome metallo con desinenza OSO, per il
numero di ossidazione minore. Ad es. cloruro ferroso FeCl2 (+2);
nome non metallo terminante in URO + nome metallo con desinenza ICO, per il
numero di ossidazione maggiore. Ad es. cloruro ferrico FeCl3 (+3).

Nomenclatura ufficiale

Si scrive il nome del non metallo, terminante in URO, cui segue di ed il nome del
metallo; ciascuno nome viene preceduto dai soliti prefissi riferiti al numero di
atomi di ciascun elemento.
Ad esempio: FeCl2 dicloruro di ferro; FeCl3 tricloruro di ferro; NaCl cloruro di
sodio; Al2S3 trisolfuro di dialluminio; Li2S solfuro di dilitio.
Nomenclatura dei sali ternari
Nomenclatura tradizionale

Si indica per primo il nome dell ’ anione poliatomico derivante dalla


decomposizione dell’acido, cui segue il nome del catione metallico

•Se il metallo ha un solo numero di ossidazione lo si indica con di + nome metallo

•Se il metallo ha due numeri di ossidazione si utilizzano le solite desinenze OSO


per il numero di ossidazione minore ed ICO per il numero di ossidazione
maggiore.

Ecco alcuni esempi:


CaCO3 carbonato di calcio KClO ipoclorito di potassio
FeCO3 carbonato ferroso KClO2 clorito di potassio
Fe2(CO3)3 carbonato ferrico KClO3 clorato di potassio
Na2SO3 solfito di sodio KClO4 perclorato di potassio
Na2SO4 solfato di sodio Sn(BrO)2 ipobromito stannoso
Cu2SO4 solfato rameoso Sn(BrO4)4 perbromato stannico
CuSO4 solfato rameico
Nomenclatura ufficiale

Nome del non metallo, terminante in ATO (seguito tra parentesi dal suo numero
di ossidazione), + di ed il nome del metallo (seguito tra parentesi dal suo numero
di ossidazione, qualora ne abbia più di uno). Con le solite desinenze, si indicano
poi il numero di atomi di ossigeno presenti nell’anione ed il numero di atomi del
metallo.

Ecco alcuni esempi:


CaCO3 triossocarbonato (4) di calcio
FeCO3 triossocarbonato (4) di ferro (2)
Fe2(CO3)3 triossocarbonato (4) di di ferro (3)
Na2SO3 triossosolfato (4) di sodio
Na2SO4 tetraossosolfato (6) di di sodio
Cu2SO4 tetraossosolfato (6) di di rame (1)
CuSO4 tetraossosolfato (6) di rame (2)
KClO ossoclorato (1) di potassio
KClO2 diossoclorato (3) di potassio
Sn(BrO)2 ossobromato (1) di stagno (2)
Sn(BrO4)4 tetraossobromato (7) di stagno (4)
Ossoanioni contenenti idrogeno
La perdita parziale di ioni H+ dà luogo a radicali ionici negativi indicati
col prefisso IDROGENO-:
HSO4- à ione idrogenosolfato
E, se necessario, anche i prefissi mono-, di-, tri- per indicare il numero
di ioni H+:
H2PO4- à ione diidrogenofosfato

HPO42- H2PO4- HCO3- HSO4- HSO3-


Ione Ione Ione Ione Ione
Idrogeno Diidrogeno Idrogeno Idrogeno Idrogeno
-fosfato -fosfato -carbonato -solfato -solfito

Bicarbonato, bisolfato, bisolfito

Nomenclatura corrente: prefisso “bi” 54


Ossoanioni
Oltre ai radicali acidi, esistono ioni negativi di altro tipo. Per addizione formale di
ioni ossidrili OH- su elementi a carattere anfotero si ottengono ioni negativi
indicati col prefisso IDROSSO- e col suffisso –ATO:

Sb(OH)6- ione idrossoantimoniato


Al(OH)4- ione idrossoalluminato
Zn(OH)42- ione idrossozincato
Gli ioni ottenuti per unione di alogeni (nei loro n.o. negativi) con elementi con
n.o. positivi, vengono indicati con i prefissi fluoro-, cloro-, bromo-, iodo-,
preceduti dalle radici bi-, tri-, tetra-, penta-, esa-, per indicare il numero di
atomi di alogeno presenti:

HgI42- ione tetraiodomercurato


PtCl62- ione esacloroplatinato
SnCl62- ione esaclorostannato 55
TIOCOMPOSTI

Sono composti in cui uno o più atomi di O sono sostituiti da S. Vengono


designati col prefisso TIO- preceduto da un altro prefisso che indica il
numero di sostituzioni:

Tiosolfato sodico Na2SO4 à Na2S2O3


Acido ditiocarbonico H2CO3 à H2CS2O
Tetratioortoarseniato di potassio K3AsO4 à K3AsS4
Monotiosolfato di alluminio Al2(SO4)3 àAl2(S2O3)3

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CIANURI
Esiste un acido ternario costituito da H, C ed N, detto acido cianidrico
HCN, simile agli acidi alogenidrici à radicale acido ione cianuro CN-
(valenza 1) à sali cianuri:
Cianuro mercurico Hg(CN)2
Cianuro ferrico Fe(CN)3

CIANATI
Derivano dall’acido cianico HCNO, da cui lo ione cianato CNO- (valenza
1):
Cianato di potassio KCNO

SOLFOCIANURI

Derivano dall’acido solfocianidrico (o acido tiocianico) HSCN, da cui il


radicale ione solfocianuro SCN- (o ione tiocianato) (valenza 1):
Solfocianuro di calcio Ca(SCN)2

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