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(( Nomenclatura farmaci:
- Nome GENERICO del farmaco e del principio attivo
es. paracetamolo, ibuprofene
- Nome COMMERCIALE
es. tachipirina o acetaminofene, moment
- Nome CHIMICO della molecola (formula chimica) ))
VANTAGGI:
possibilità di assumere più di un farmaco a seconda dell’esigenza del pz
SVANTAGGI:
- occasionalmente procura vomito e disturbo gastroin.
- pur essendo controllabile con precisione a quantità di farmaco che viene posta in una
capsula non prevedibile con precisione quantità di farmaco che viene effettivamente
assorbito e che perciò fa effetto
|
a causa di variabilità genetica dei pz e di piccole differenze nella produzione del farmaco
- acidi epatici degradano alcune sostanze introdotte per via orale prima che possano essere
assorbite (es. insulina o anestetici locali perché siano efficaci necessaria iniezione)
VANTAGGI:
può essere utile nel caso in cui il pz vomiti, sia incosciente o non possa deglutire
SVANTAGGI:
assorbimento irregolare, non molto prevedibile e spesso irritante per la mucosa anale
2) MODALITÀ PARENTERALI
- Assunzione tramite MUCOSA NASALE (es. spray nasale, sniffare cocaina)
e ORALE (es. pastiglie da sciogliere sotto la lingua, gomme da masticare) = via
MUCOSALE
es. nicotina
es. fentanile (per dolore cronico)
es. estrogeni e altri ormoni (menopausa e contraccezione)
VANTAGGI:
molto rapida (circa 1min per distribuzione sostanza in tutto il corpo)
perciò usata spesso per gestione emergenze (es. shock anafilattico,
attacco epilettico)
e permette controllo preciso della quantità di farmaco che arriva nel sangue
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evitato il processo di assorbimento tramite stomaco e intestino che è sempre in
qualche misura imprevedibile
SVANTAGGI:
rischi legati all’irreversibilità di questo metodo di somministrazione in caso di
reazione indesiderata (es. allergica) o sovradosaggio accidentale, una volta iniettato
il farmaco non è possibile evitarne l’assorbimento
TORRENTE CIRCOLATORIO
sangue carico di diossido di carbonio torna attraverso circolo venoso al cuore
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da qui viene pompato nel sistema circolatorio polmonare dove cede CO2 e si arricchisce di O2
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sangue ossigenato torna al cuore e viene pompato nell’aorta
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arterie
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capillari, dove c’è scambio del farmaco da sangue a cellule
__Se farmaco assunto per via orale
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da tratto GI e fegato entra nella circolazione centrale e viene trasportato al cuore (per poi passare ai
polmoni, tornare ossigenato ed essere distribuito in tutto il corpo) |
V
fenomeno detto metabolismo di primo passaggio = enzimi metabolizzatori di GI e fegato riducono
significativamente la quantità di farmaco (attivo)
MEMBRANE ATTRAVERSABILI
farmaco che si diffonde attraverso il circolo sanguigno nei tessuti deve attraversare diverse barriere
per raggiungere i suoi specifici recettori
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può trovarsi sotto forma di:
- FARMACO LIBERO
- F. LIPOSOLUBILE (piccole molecole apolari)
- F. NON LIPOSOLUBILE ( idrosolubile, molecole polari)
È importante prendere in considerazione la liposolubilità dei farmaci perché membrane formate da
un doppio strato fosfolipidico
- Sostanze liposolubili passano le membrane come se non ci fossero (sia membrana capillari,
sia membrana cellulare per entrare nel liquido intracellulare
- Sostanze non liposolubili possono passare solo attraverso le fenestrature dei capillari
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pori nelle membrane dei capillari, presenti in tutti i capillari del corpo tranne quelli
cerebrali necessari trasportatori per la maggior parte delle molecole non liposolubili
- Farmaco libero non passa nemmeno attraverso i pori quindi deve legarsi a particolari
proteine (trasportatori)
|
V
all’interno dei capillari passano liberam.
globuli rossi, bianchi e piastrine
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che però
non entrano nella cellula ma le cedono
solo O2 e molecole varie
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sistema capillare estremamente diffuso,
raggiunge quasi ogni cellula del corpo
Sulla membrana delle cellule sono inserite proteine di vario tipo (canali, trasportatori, recettori,
proteine ad alfa elica con amminoacidi legati) con parti idrofiliche verso l’esterno da entrambi i lati
della membrana |
continuamente c’è un movimento orizzontale delle varie proteine sulla membrana
|
V
è importante che la membrana rimanga integra per mantenere un POTENZIALE ELETTRICO (-
65millivolt) |
tramite pompe ioniche cariche negative si concentrano nella parte interna della
membrana (dentro la cellula) e le cariche positive sul lato opposto
Distribuzione e concentrazione farmaco nella zona target del corpo dipende da:
- Volume liquidi corporei in cui il farmaco si diluisce
- Vascolarizzazione del tessuto e quantità di lipidi presenti (tessuto lipidico poco
vascolarizzato quindi diffusione più lenta)
- Trasformazione ed eliminazione da parte di fegato e reni
1) MEMBRANA CELLULARE
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barriera fisica permeabile (senza bisogno di trasportatori) a molecole di farmaco liposolubili di
dimensione relativamente piccole (non farmaci liberi)
|
V
dev’essere attraversata:
Da stomaco/intestino a torrente circolatorio
Da liquidi interstiziali (che circondano le cellule) a liquido intracellulare e viceversa
Da reni (attraverso membrane delle cellule dei tubuli renali) a torrente circolatorio
2) PARETE CAPILLARE
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pareti dei capillari sono formate da un unico strato di cellule tra cui ci sono piccole aperture =
FENESTRATURE, che permettono il passaggio di molecole
|
dal momento che le fenestrature hanno dimensioni superiori alla maggior parte delle molecole
V
gran parte dei farmaci lascia facilmente il sangue attraverso queste aperture
seguendo gradiente di concentrazione finché non viene raggiunto equilibrio tra
concentrazione farmaco nel sangue, nel liquido interstiziale e nei tessuti
|
questo avviene in modo indipendente dalla liposolubilità del farmaco fenestrature abbastanza
ampie da consentire il passaggio anche di molecole non liposolubili
|
unici farmaci che non possono passare:
Farmaci liberi di grandi dimensioni
Farmaci legati a proteine plasmatiche fenestrature non abbastanza ampie da permettere a
eritrociti e proteine plasmatiche di fuoriuscire
|
seguendo la diversa intensità di flusso ematico in tessuti diversi
V
la distribuzione del farmaco ha generalmente questo andamento:
- tessuti viscerali
- massa magra
- massa grassa
e a livello di zone del corpo:
- cervello
- articolazioni distribuzione più lenta per muscolo a riposo rispetto a muscolo attivo
- tessuto adiposo
2) membrana avvolta da una guaina gliale (astrociti) che isolano ulteriormente i capillari
cerebrali prevenendo la penetrazione di sostanze nocive
||
V
encefalo sistema molto protetto e isolato per arrivarci un farmaco deve attraversare sia la parete
dei capillari sia le membrane degli astrociti
|
quindi
V
velocità di passaggio di un farmaco nel cervello dipende da
dimensione della molecola
es. O2 è una molecola abbastanza piccola da attraversare facilmente la BEE
sua liposolubilità
es. maggior parte dei farmaci psicoattivi sono sia abbastanza piccoli che
liposolubili
es. di farmaco che non riesce ad attraversare la BEE = penicillina
|
| attività antibiotica limitata alle infezioni esterne al cervello
V
ECCEZIONI:
- alcuni farmaci liposolubili
es. steroidi e beta-bloccanti
non riescono ad attraversare BEE perché vengono riconosciuti come agenti estranei e espulsi
da trasportatori di efflusso presenti sulle membrane
- molecole grosse
es. glucosio, amminoacidi e vitamine
riescono a penetrare BEE grazie a sistemi di trasporto specializzati
4) BARRIERA PLACENTARE
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di norma ciò che riesce a superare la barriera ematoencefalica supera anche questa
|
V
placenta come zona di scambio tra vasi madre e vasi feto
||
sangue della madre si accumula nella placenta e c’è scambio di sostanze attraverso villi (parti finali
di vena ombelicale che arriva al feto)
membrane che separano sangue madre da sangue feto
hanno la stessa permeabilità di quelle nel resto dell’organismo
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farmaci attraversano la barriera placentare (così come le altre barriere
dell’organismo) principalmente per diffusione passiva –quindi alta
liposolubilità = passaggio e diffusione rapida
|
come regola generale
V
tutti i farmaci psicoattivi sono presenti nel feto a concentrazioni simili
a quelle presenti nel sangue della madre
||
V
assunzione di farmaci è problematica sptt nelle fasi precoci dello sviluppo del feto
es. talidomide (farmaco usato un tempo come antinausea, sedativo, ipnotico per dormire)
effetto teratogeno (malformazioni sptt di braccia e gambe)
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perché inibisce angiogenesi del feto (= normale sviluppo dei vasi sanguigni l’espansione dei
capillari fondamentale per il corretto sviluppo di arti)
METABOLISMO (detossificazione) ED ELIMINAZIONE FARMACO
4 vie principali attraverso cui un farmaco può lasciare l’organismo:
polmoni
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unicamente per molecole gassose o altamente volatili
es. anestetici generali e (anche se solo in piccole quantità) alcool (si parla di
“alito alcolico”)
fegato bile
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farmaci nella bile rilasciati nell’intestino spesso in realtà vengono riassorbiti
dall’intestino stesso
pelle
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piccole quantità di farmaco eliminate con il sudore
reni urina
|
la maggior parte dei farmaci viene eliminata attraverso le urine, sia in forma
immodificata ma più spesso come metabolita del farmaco stesso
||
V
la più importante via di eliminazione dei farmaci è l’escrezione tramite urine (ad opera di RENI) di
metaboliti del farmaco prodotti dalla sua biodegradazione epatica (ad opera del FEGATO)
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fegato e reni lavoro sinergico
es. in persone con bassa efficienza fegato o reni (es. persone anziane) compromesso
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necessario dosare la concentrazione del farmaco da assumere anche
| tenendo conto di questi elementi
V
la maggior parte dei farmaci psicoattivi sono troppo liposolubili per essere escreti passivamente
(senza trasformazioni) attraverso le urine
se immodificati, tendono a riattraversare le barriere dei tubuli
Principale sistema enzimatico coinvolto nel metabolismo dei farmaci = famiglia degli ENZIMI
DEL CITOCROMO P450 (detti anche CYP) rappresentano circa l’80% degli enzimi tot
|
| localizzati principalmente negli epatociti e in piccola quantità anche nelle cellule del tratto GI
V
esistono numerose famiglie di enzimi P450
(enzimi altamente conservati nel corso dell’evoluzione sviluppati in
moltissimi anni e comuni a quasi tutte le specie)
in particolare:
- CYP-1 (P450 1) enzimi coinvolti nella bassa specificità enzimatica, per cui
- CYP-2 (P450 2) maggior parte dei processi di organismo è in grado di metabolizzare
- CYP-3 (P450-3) biotrasformazione dei farmaci farmaci anche molto diversi tra loro
|
CYP-34 catalizza il 50% delle reazioni di biotrasformazione dei farmaci
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variante si trova sia nel fegato che nel tratto GI
EMIVITA
- Di distribuzione da sangue a vari tessuti e liquidi del corpo
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1. farmaco iniettato per via endovenosa raggiunge immediatamente il picco di
concentrazione plasmatica
2. dopodiché si osserva una rapida caduta che riflette la rapida ridistribuzione del farmaco
dal torrente circolatorio ai tessuti
3. infine c’è una lenta e costante caduta della concentrazione del farmaco che riflette il
processo di detossificazione mediato dal metabolismo epatico
|
questo terzo passaggio fa parte dell’emivita
V
- Di eliminazione fornisce info su quanto tempo il farmaco resta nel corpo
|
tempo necessario perché la concentrazione plasmatica di un farmaco si dimezzi
Di solito (considerando che c’è variabilità individuale):
Effetto terapeutico entro le prime 2 emivite
Farmaco rimane presente nel corpo fino a 6 emivite (anche se nelle ultime emivita e
concentrazioni molto basse), avendo come conseguenza la presenza dei cosiddetti “postumi”
da assunzione del farmaco
– dopo 6 emivite 98% del farmaco viene eliminato
L’emivita è specifica per ogni farmaco ed è INDIPENDENTE dalla quantità di farmaco nel sangue
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la concentrazione (qualsiasi sia quella iniziale, ossia qualsiasi sia la quantità di molecole assunta) si
dimezza a ogni emivita ( eliminazione o cinetica di primo ordine)
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l’emivita non rappresenta una quantità costante di farmaco metabolizzata ma una
FRAZIONE costante di farmaco metabolizzata
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ne deriva che
la quantità di molecole di farmaco metabolizzate diminuisce a ogni emivita plasmatica – perché gli
enzimi devono eliminare il 50% del 50% della quantità precedente
Unica eccezione – alcol etilico
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alcol deidrogenasi metabolizza una quantità costante di alcol (10-15g all’ora)
quindi concentrazioni plasmatiche diminuiscono seguendo un andamento lineare
Se viene assunto un nuovo farmaco alla fine di ogni emivita, si va a sommare il 50% del farmaco
rimasto al 100% del nuovo farmaco processo piò andare avanti finché viene raggiunta una
concentrazione stabile (=stato stazionario)
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quantità farmaco assunta = quantità farmaco eliminata
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in generale
la quantità di emivite necessarie per raggiungere la concentrazione allo stato stazionario è 6
INDIPENDENTEMENTE dalla quantità di farmaco assunta (a patto che sia sempre la stessa)
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dopo 6 emivite 200% del farmaco nel sangue (200 come quantità media in fluttuazione constanti)
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a determinare la concentrazione del farmaco nel suo stato stazionario sono:
- Dose iniziale (che poi è la stessa somministrata ogni volta) influisce sulla concentrazione
plasmatica ma non sul tempo necessario per raggiungere lo stato stazionario
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che invece dipende da
- Emivita del farmaco
- Intervallo tra le dosi intervalli costanti (che dipendono dall’emivita di quello specifico
farmaco – con somministrazione della dose successiva dopo 1 emivita della precedente)
portano a un prevedibile accumulo del farmaco
raggiungimento (dopo 6 emivite) e mantenimento (dosi di mantenimento
anche dopo aver raggiunto lo stato stazionario) di livelli costanti e terapeutici
TOLLERANZA
Tolleranza ai farmaci = progressiva diminuzione di risposta al farmaco
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3 meccanismi coinvolti:
1) TOLLERANZA METABOLICA meccanismo farmacologico
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maggiore quantità di enzima viene prodotta (induzione della sua sintesi) ed è quindi
disponibile per il metabolismo di un farmaco