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Space Is the Place è un album discografico del

musicista jazz Sun Ra pubblicato nel 1973. L'album


venne originariamente pubblicato in formato LP dalla Blue
Thumb Records; nell'era del CD fu ristampato
dalla Impulse! Records: Le note interne dell'album
[1]

contengono poesie tratte dal libro The Immeasurable


Equation di Sun Ra.

Il disco è costituito da cinque brani musicali improntati


al free jazz con tracce di swing e R&B. Notevole
la title track della durata di ben 21 minuti, nella quale,
sopra un riff di sassofono rhythm and blues, le quattro
coriste ripetono incessantemente la frase «space is the
place» come fosse un mantra per tutta la durata della
canzone. Il brano alterna passaggi dissonanti dominati
dallo stridio del sax e dalle percussioni tribali, a momenti
di relativa calma talvolta anche orecchiabili.

1. Space is the Place - 21:14


2. Images - 6:15

Musicisti
Sun Ra and his Astro Intergalactic Infinity Arkestra:
• Sun Ra - Piano (2), Farfisa = organo spaziale (1,3,4,5)
• Akh Tal Ebah - tromba (2), flicorno (4), voce (1)
• Kwame Hadi (Lamont McClamb - tromba (2,4)
• Marshall Allen - sax alto (4), flauto (3)
• Danny Davis - sax alto (4), flute (3)
• John Gilmore - sax tenore (2,3,4), voce (1,5)
• Danny Thompson - sax baritono (1), flauto (3), voce (5)
• Eloe Omoe - clarinetto basso (1,5), flauto (3)
• Pat Patrick - basso (1,2), sax baritono (4), voce (5)
• Lex Humphries - batteria (4)
• Atakatun (Stanley Morgan) & Odun (Russel Branch)
- percussioni (4)
("come tutti i marines sono fucilieri, tutti i membri
dell'Arkestra sono percussionisti")
Voci spaziali etniche:
• June Tyson, Ruth Wright, Cheryl Banks, Judith
Holton (1,5)
Produzione
• Alton Abraham e Ed Michel - produzione

Nelle note di accompagnamento all’album Space is the Place (1973), sotto l’elenco dei
musicisti e l’indicazione dello strumento da ciascuno suonato, compare una scritta: “Come
tutti i marines sono fucilieri, tutti i membri dell’Arkestra sono percussionisti”. Questa piccola
nota contiene moltissimo.

CONTINUA TU

ARKESTRA

La musica qui è quindi un lavoro di assemblaggio e sfaldamento continuo del caos che
procede per sintesi, micro-unità di suono, connessioni imprevedibili. Lo spazio cosmico è,
per Sun Ra, proprio questo significante così aperto da sfuggire alla significazione: il suono è
sfaldato, sfogliato, split e sliced secondo una serie infinita di assi; un’operazione che,
naturalmente, l’uso di effetti elettronici aiuta a compiere, introducendo distorsioni sonore che
rivelano la materialità del suono stesso, molto più vicina alle grida del teatro della crudeltà di
Antonin Artaud che agli inni della chiesa battista nera. È pure vero che Sun Ra si muove
all’interno di una tradizione nera, quella del jazz e quindi dell’improvvisazione; eppure, il
jazz di Sun Ra è diverso. L’orchestra di Sun Ra, pur nella scia delle orchestre nere, le bands,
non è un’orkestra… è un’Arkestra. In un’orchestra tradizionale, infatti, ogni ruolo è
assegnato, come in un corpo umano; nell’Arkestra di Sun Ra, però, questo corpo non è
umano e il legame tra forma e funzione è interrotto dalla trans-formazione, cosicché il suono
diventa pura intensità in libera circolazione.
Images a confronto è un canonico brano jazz swingato
nella tradizione delle Big Band.

Ho detto prima che amo la musica di Sun Ra. Penso a lui


come a una sorta di "Duke Ellington dell'universo
adiacente", e probabilmente sarebbe stato felice di quella
descrizione. Ci sono alcuni stretti parallelismi tra Sun Ra
(nato Herman Blount) ed Ellington; era un affermato
pianista con una profonda conoscenza del ragtime e della
musica sacra, ma si è fatto un nome soprattutto come
compositore per orchestra jazz; la sua musica era spesso
adattata alle forze e alle personalità musicali dei singoli
membri della band e molti di quei collaboratori rimasero
con la band per decenni; scriveva e riscriveva sempre
musica al volo, ea volte è difficile sapere quanto di un
pezzo di Sun Ra sia improvvisato e quanto sia
preconcetto. Anche se viaggiava con valigie piene di
spartiti, parti di un concerto di Sun Ra Arkestra sarebbero
aperte all'improvvisazione e alla sperimentazione di
gruppo. Raccomando la biografia di John Szwed Lo
spazio è il luogo se vuoi saperne di più su un'icona
americana unica.
Questa canzone viene da uno dei primi album in studio di
Sun Ra e ricorda molta della musica popolare dell'era
delle big band. Tuttavia, ha alcune stranezze armoniche
che gli conferiscono un sapore più moderno.

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