Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
negli anni della cosiddetta avanguardia storica e non solo perch sui suoi
dati biografici luogo e data di nascita e soprattutto vero nome
all'anagrafe, che sembra essere Sonny Blount ci sia sempre stato un
alone di mistero, per non dire una vera confusione. Non mancato infatti
chi, nella critica specializzata, almeno alle prime sortite lo abbia definito
senza mezzi termini un ciarlatano e la stessa Europa, in genere molto pi
aperta mentalmente e pronta a recepire con maggiore prontezza le novit
dell'avanguardia, al suo primo impatto con la musica di Sun Ra ebbe delle
reazioni ferocemente scomposte.
Ad accrescere una sorta di figura pittoresca intorno a questo personaggio,
c' poi anche una sorta di approccio filosofico-esoterico tanto alla musica,
quanto anche all'esistenza, che stato abbondantemente esposto ma non
per questo chiarito, un po' come l'armolodia colemaniana nelle interviste
da lui rilasciate nel corso della propria esistenza. Si pu dire, in ogni caso,
che quella di Ra abbia rappresentato una delle pi significative esperienze
di natura orchestrale nell'ambito della musica free.
Sappiamo di certo che la citt nella quale mosse i suoi primi passi nella
musica da professionista fu Chicago, cominciando a lavorare in alcuni
spettacoli di variet e che una sua seduta di registrazione data 1948, al
fianco del sassofonista Yuseef Lateef. Il primo gruppo a suo nome risale al
1953 e lo vede avviare una collaborazione con un sassofonista rimasto a
lungo al suo fianco e destinato a diventare un elemento importante della
scuola chicagoana: John Gilmore. Tre anni pi tardi arriva il primo disco a
suo nome ed ha anche inizio un'avventura musicale che definire singolare
poco. Cominciamo comunque col dire che la sua band, tutta formata da
musicisti dell'area di Chicago, assume da subito il nome di Arkestra. Nel
1964, troviamo poi Ra e l'Arkestra a New York, dove ormai si erano
trasferiti in pianta stabile, e il loro nome appare tra quegli artisti che
presero parte alla cosiddetta Rivoluzione d'ottobre del jazz organizzata
dal trombettista Bill Dixon: si trattava in assoluto di una delle primissime
esperienze di festival dedicato al free jazz. Tuttavia, va anche osservato
che Ra leg abbastanza poco con i protagonisti della scena newyorchese,
tanto vero che, sempre in quel periodo, parlando di colleghi come Archie
Shepp o Cecil Taylor, lament che fossero troppo intenti a suonare la
propria musica e a parlare di New Thing, piuttosto che dello Spazio e di
oggetti intergalattici.
Questa dichiarazione la dice lunga sul personaggio e in particolare su un
suo aspetto che stato sempre oggetto delle maggiori diffidenze da parte
della critica. Ra non si cut mai molto delle implicazioni e delle letture
politiche care a tanti protagonisti dell'avanguardia nera, ma si defin
piuttosto uno scienziato, intento a suonare la musica dell'Universo. In
una delle sue tante interbviste, non manc infatti di sottolineare che la sua
era una musica intergalattica che va oltre la precedente idea di musica
dello spazio, perch appartiene alla naturale immesit dell'universo
eterno. O ancora, la musica intergalattica un geroglifico sonoro:
un'analisi e una sintesi astratta della relazione fra l'uomo e l'universo.
A prescindere dal senso e dalla fondatezza di simili dichiarazioni, in ogni
caso significativo notare come, al pari di Coltrane, Coleman o Ayler, giusto
per citare i casi pi evidenti, anche Ra sia poco incline a parlare della
propria musica, definendone i meccanismi, ma preferisca porre l'accento
sugli aspetti pi spirituali o filosofici, affrontandola quindi come un
argomento trascendente, meritevole di approfondimento esoterico.
Abbiamo gi accennato prima all'importanza rivestita da Ra per aver
trasportato, fra i primi se non proprio per primo, il linguaggio
dell'avanguardia in un contesto orchestrale. Un'impresa senza dubbio
ardimentosa, considerato che, se da sempre la storia delle orchestre jazz
stata abbastanza tribolata a causa dei loro alti costi di gestione, in questo
caso doveva esserlo ancor di pi, risentendo dello scarsa capacit e tutto
sommato anche dello scarso interesse del free a impattare sul mercato.
Altra cosa, ugualmente significativa, poi quella che riguarda
l'organizzazione, formale e sostanziale, del discorso musicale, in
un'orchestra dedita a linguaggi diversi da quelli tradizionali, priva cio di
arrangiamenti precisi e pi spostata sulla ricerca delle potenzialit
timbriche del collettivo. In questo senso giova sottolineare come proprio
l'approccio filosofico di Ra all'esistenza, la sua volont di creare una nuova
cosmogonia, abbiano in un certo senso costituito il collante che ha tenuto
insieme l'orchestra nei momenti di maggiore difficolt: di fatto, Ra ha
sempre privilegiato la qualit del rapporto umano e spirituale con i propri
musicisti, molto pi dell'aspetto economico concernente il guadagno.
A onora del vero, esistono anche altre realt orchestrali che negli Anni '60
furono attive nel campo dell'avanguardia, ma si tratta in ogni caso di
organici dall'attivit discontinua. Per completezza ricorderemo innanzitutto
la Jazz Composers Orchestra di Mike Mantler e Carla Bley; la Globe Unity
Orchestra guidata dal pianista tedesco Alexander Von Schlippenbach e poi
la London Composers Orchestra del contrabbassista Barry Guy. Nessuna
per pu vantare la continuit e il gran numero di dischi dell'Arkestra.
In alcuni dei primi album dell'Arkestra, registrati nella seconda met degli