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“Inventare e scoprire nella prima età moderna (tra

semantica storica, storia dei concetti e storia dei


saperi)”

Christian Palumbo

Relazione sul seminario di Romain Descendre (03/05/2023)


La conferenza, organizzata nell’ambito del ciclo “Voices from Contemporary Philosophy” ha
visto come relatore Romain Descendre, docente di Storia del pensiero politico italiano presso
l’École Normale Supérieure di Lione. Il tema della discussione ruotava intorno ai concetti
di invenzione e scoperta.

Generalità storico-linguistiche
Descendre ha iniziato riflettendo se la scrittura sia sempre finalizzata alla scoperta. Ha
esplorato l’idea di invenzione e il suo rapporto con la nozione di paternità, sottolineando che
l’invenzione potrebbe essere intesa come l’atto di trovare o scoprire qualcosa piuttosto che
crearla semplicemente, e facendo riferimento all’espressione latina inventor legis (inventore
della legge) ripresa da Cicerone, che evidenzia il ruolo dell’invenzione in ambito giuridico.
Durante il tardo Medioevo e il periodo umanistico, l’invenzione divenne un concetto cruciale
associato all’ingegno e alle attività intellettuali. Descendre ha ricordato che nella lingua
volgare si possono trovare esempi dell’uso di inventio nelle opere letterarie e filosofiche.
In particolare, la Commedia di Dante era considerata l’epitome dell’invenzione. A tale
proposito, Descendre ha anche discusso il ruolo di Dante come filosofo naturale, che riflette
sulla natura e sul mondo. Il passaggio dal latino alla lingua volgare ha donato una nuova
dimensione alla parola inventio, la quale ha finito per incorporare la nozione di creazione.
Cominciò a essere associato all’idea dell’autore come creatore, soprattutto in relazione alle
opere scritte. Tuttavia, è stato sottolineato come il significato latino di “inventore” come
fondatore o creatore di una disciplina fosse rimasto predominante.

Ruolo di Leonardo da Vinci nell’evoluzione semantica


Un ruolo fondamentale nella traslazione del significato di “invenzione” è stato giocato da
Leonardo da Vinci. L’enfasi posta da Leonardo sulla nobiltà delle arti meccaniche, attra-
verso le sue opere e le sue parole, ha elevato il significato dell’invenzione in ambito tecnico.
Applicando una parola precedentemente associata alle arti letterarie e al diritto al mon-
do degli oggetti tecnici, Leonardo ha stabilito un legame cruciale tra invenzione tecnica e
creatività.

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Il relatore ha ribadito a più riprese l’impatto del pensiero di Leonardo sulla definizione
di arte e sulla gerarchia degli sforzi creativi. Il riconoscimento da parte di Leonardo del
pittore come inventore, anziché come mera figura subordinata ai poeti, ha determinato un
cambiamento nella percezione artistica. La pittura non era più considerata solo meccanica,
ma divenne a tutti gli effetti un’arte liberale.
Descendre ha tuttavia riconosciuto che questa trasformazione non è stata priva di contro-
versie e ha implicato un inevitabile ampliamento del significato classico di inventio. Mentre
Leon Battista Alberti, ad esempio, considerava l’inventio solo come historia, Leonardo com-
prendeva nel termine processi creativi concettuali e formali ed elevava lo status dei pittori a
quello degli architetti, sfidando la gerarchia prevalente. Inoltre, Descendre ha notato come
l’uso di “invenzione” da parte di Leonardo in contesti puramente tecnici si potesse vedere
come una strategia per dare dignità alle arti meccaniche. L’uso di una parola della lingua
volgare associata alle arti letterarie e al diritto è stato determinante per definire l’invenzione
come un momento cruciale e decisivo nella creazione tecnica. In effetti, non va persa di vista
la distinzione tra τέχνη (arte materiale, artigianato) ed ἐπιστήμη (conoscenza).

Lo sviluppo della “scoperta”


L’evoluzione da “invenzione” a “scoperta” è stato un altro aspetto interessante esaminato
durante il seminario. Descendre ha messo in guardia dall’attribuire significati moderni a pa-
role antiche e ha evidenziato che le prime testimonianze in latino della scoperta dell’America
usavano la voce invenire per descrivere l’evento. Risulta chiaro come, in questo contesto,
sia del tutto errato attribuire al termine il significato moderno.
Il termine descoprire emerse per la prima volta nelle lingue volgari, indicando l’idea di
grandi scoperte, inizialmente in contesti geografici e poi scientifici. Il docente ha discusso
l’uso storico e il significato della parola “scoperta”, specificando come ci sia voluto del tempo
perché si affermasse il senso moderno del termine. Solo tra la fine del XVI e l’inizio del
XVII secolo, con figure come Galileo, la “scoperta” ha acquisito il suo significato scientifico
contemporaneo.

Conclusioni
Il concetto di invenzione si è spostato da discipline astratte a manifestazioni concrete, mentre
la scoperta è passata da precise pratiche militari all’acquisizione di conoscenze su cose prima
ignote. L’evoluzione semantica di questi termini riflette il profondo impatto delle scoperte
nel corso della storia.
Nel complesso, la conferenza ha approfondito gli aspetti storici e filosofici dell’invenzione e
della scoperta, prendendo spunto da esempi tratti dalla letteratura, dall’arte e dall’esplo-
razione scientifica. Descendre ha esplorato i significati sfumati di questi concetti e le loro
trasformazioni nel tempo, facendo luce sul loro significato in vari ambiti dell’attività umana.

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