Larte come status simbol Dante, Petrarca, Boccaccio, Foscolo, Leopardi e tanti altri, coshanno in comune? A parte le parole scuola e italiano, che si commentano da sole, unaltra certamente poesia. Tutti questi grandi personaggi del passato hanno infatti voluto trasmetterci il proprio pensiero e per farlo ritenuto necessario servirsi dei versi, l dove la prosa non riusciva nel suo intento. Ma che intento? Si chiede giustamente uno dei tanti alunni che passano i loro pomeriggi a studiare questi nomi e le loro opere. Lo scopo pi profondo quello di proiettarci pi direttamente a contatto con il loro messaggio. Cos vicini da poterlo vedere e percepire, ma non abbastanza per poterlo toccare con mano. Esattamente come due numeri primi gemelli: quei numeri primi che sono separati solamente da un altro numero. Gli stessi primi gemelli su cui lo scrittore Paolo Giordano ha basato il suo pi celebre romanzo La solitudine dei numeri primi. Negli ultimi decenni, con lavvento della tecnologia, la gente ha cominciato a vedere nella poesia qualcosa di troppo specialistico per essere compreso. Tanto che adesso sembra non provare nemmeno pi a capirla. Forse proprio la societ di massa ci ha abituati a scansare le forme di letteratura troppo difficili per farci rifugiare nelle banalit preconfezionate come le canzoni commerciali in voga tra i pi giovani. Ma allora la poesia destinata a scomparire per sempre? La risposta non certamente un banale si, o un altrettanto semplicistico no. E ancora, cos la poesia? Come prodotto della creativit umana, essa pu essere innanzitutto considerata arte. E come tale potrebbe apparire inutile e perci soggetta a una ipotizzabile, progressiva ed inesorabile scomparsa. Lingenuit di un ragionamento simile per si rivela spiazzante, poich in realt la vera ed unica chiave di volta per capire la sopravvivenza delle arti sta proprio nella loro utilit. Infatti contrariamente a ci che il senso comune crede, larte un qualcosa di utile. S, avete capito bene: utile. Essa infatti in ogni sua forma porta stima e ammirazione nei confronti dellartista e di riflesso anche verso il committente o possessore di unopera artistica. In questo modo larte cos come lo era per i mecenati in passato diventa una sorta di status simbol; e le forme intellettuali, come la poesia, diventano una specie di biglietto da visita che eleva la persona che le manifesta. E vogliamo parlare dei mille significati che pu assumere ogni singola parola di una poesia? Esatto: perch ogni sintagma inserito in un verso pu essere interpretato in tanti modi quanti i mille riflessi di un caleidoscopio. La poesia diventa, cos come scriveva G. Raboni, una possibilit che si avvera solo nella mente di ogni singolo destinatario. In conclusione sono proprio questo tipo di utilit sociale e i molteplici significati che una poesia pu assumere a sancirne la lunga vita. Pertanto, finch morte non ci separi, noi uomini siamo destinati a lasciarci affascinare dalla poesia e dal mondo parallelo ed evasivo che essa crea.