Sei sulla pagina 1di 5

R.

Garofoli
La forma di governo in Italia Roberto Garofoli

Spunti di riflessione sulle modalità mediante le quali i poteri IUS Giuristi


in classe
Corso di diritto per il QUINTO ANNO AFM e SIA

dello Stato sono distribuiti tra i diversi organi costituzionali


a cura di Claudio Guzzi

PERCORSO DELLA LEZIONE

OBIETTIVO
Far comprendere l’importanza di conoscere quali sono i rapporti che si instaurano
tra gli organi che si occupano delle funzioni fondamentali dello Stato (legislativa,
esecutiva e giudiziaria).

PREMESSA
All’interno di uno Stato sono presenti una pluralità di organi ai quali, in base al principio
della divisione dei poteri, sono attribuiti compiti diversi. Per analizzare le relazioni che
si instaurano fra gli organi preposti alla direzione suprema dello Stato (Presidente
della Repubblica, Magistratura, Parlamento, Governo), gli studiosi del diritto utilizzano
l’espressione forma di governo. La lettura della lezione “La forma di governo in Italia”
sarà alla base delle riflessioni da sviluppare in classe su questo tema.

1 PARTIAMO DA UN VIDEO. La data del 2 giugno


Il 2 giugno è la Festa della Repubblica, ossia la giornata celebrativa
nazionale che ricorda la nascita della Repubblica italiana. Nel video
proposto si spiega che cosa è avvenuto in tale data e i passaggi che
hanno portato alla scelta repubblicana nel referendum istituzionale
del 2 giugno 1946 dove, lo ricordiamo, vennero per la prima volta
ammesse al voto anche le donne. Il video si può visualizzare inquadrando il QR Code
o cliccando sul link https://link.sanomaitalia.it/99F0A379.

© Sanoma Italia, R. Garofoli, IUS Giuristi in classe, Paramond 2022


2 LAVORIAMO SUL DOSSIER. “La forma di governo in Italia”
Fate leggere in classe la lezione “La forma di governo in Italia”. Potrebbe essere utile una
prima lettura ad alta voce, per chiarire eventuali termini o espressioni che potrebbero
risultare difficili. Guidate poi la classe nello svolgimento di un’attività di team working
finalizzata alla comprensione dei contenuti.

Dopo avere diviso la classe in gruppi di lavoro, proponete le domande seguenti.

1. Quali compiti sono stati assegnati all’Assemblea costituente in relazione alla forma
di governo?
2. Per quali ragioni la creazione di istituzioni “neutrali”, quali il Presidente
della Repubblica e la Corte costituzionale, dovrebbe garantire il buon funzionamento
della forma di governo parlamentare?
3. Che cosa significa “separazione dei poteri”?
4. Perché possiamo affermare che il principio della separazione dei poteri nel nostro
Paese non è da considerare rigido?
5. Che cosa si intende per “rapporto di fiducia” tra Parlamento e Governo?
6. Per quali ragioni il referendum abrogativo è da considerare un correttivo alla forma
di governo parlamentare?
7. Che cosa distingue i decreti legge dai decreti legislativi?

3 LAVORIAMO SU UN TESTO. Le forme di governo presidenziale e semipresidenziale


Proponete alla classe il testo che segue sul tema delle forme di governo presidenziale
e semipresidenziale. Invitate poi studentesse e studenti a rispondere ai quesiti proposti.

Repubblica e monarchia
La forma di governo repubblicana si caratterizza perché assegna al popolo il compito
di designare, in via diretta oppure indirettamente, ossia con votazione parlamentare,
il Presidente della Repubblica, e in questo essa si distingue dalla monarchia, dove invece il Capo
dello Stato (il sovrano) assume tale carica per via ereditaria (successione dinastica).
All’interno della forma di governo repubblicana, oltre al sistema parlamentare, possiamo
individuare altri due modelli: quello presidenziale e quello semipresidenziale.
Nella forma di governo presidenziale, il Presidente della Repubblica è sia Capo
dello Stato sia titolare della funzione esecutiva e di indirizzo politico (ossia è a capo
del Governo), mentre al Parlamento spetta la funzione legislativa.
Parlamento e Presidente della Repubblica sono eletti dai cittadini e sono organi nettamente
distinti: il primo non può sfiduciare il Governo e costringerlo a dimettersi,
il secondo, a sua volta, non può sciogliere il Parlamento.

Il modello USA
La forma di governo presidenziale è presente negli Stati Uniti dove, per diventare Presidente,
occorre essere cittadino americano da almeno 14 anni e avere un’età non inferiore
a trentacinque anni. Dal 1951 è prevista una clausola di ineleggibilità per chi è stato eletto
Presidente per due volte.

2
Una volta eletto, il Presidente rimane in carica quattro anni e non può essere sfiduciato
dal Congresso (il Parlamento USA); può tuttavia decadere dall’incarico nel caso
di impeachment. Quest’ultimo è un provvedimento votato dalla Camera dei rappresentanti
con cui si mette in stato d’accusa il Presidente nell’ipotesi che abbia commesso determinate
violazioni di legge (tradimento, corruzione e altri gravi crimini). Spetta poi al Senato votare
in via definitiva l’impeachment.
Il Presidente è a capo del Governo e delle forze armate e può nominare e rimuovere i più alti
funzionari dello Stato. Può inoltre esercitare il potere esecutivo attraverso i cosiddetti ordini
esecutivi (executive orders), che hanno forza di legge.
In base al principio della separazione dei poteri, che è il fondamento di tutte le democrazie,
negli Stati Uniti il potere legislativo è esercitato dal Congresso. Tuttavia, la Costituzione
americana riconosce al Presidente un diritto di veto, ossia di bloccare i provvedimenti
emanati dagli altri organi dello Stato, in particolare dal Congresso.
Il peso del Presidente sull’attività legislativa è molto significativo: la maggior parte delle leggi
approvate dal Congresso, infatti, sono frutto di disegni di legge di iniziativa governativa,
come peraltro accade nella maggior parte dei Paesi democratici.

Il modello francese
La forma di governo adottata in Francia è invece la repubblica semipresidenziale, che
presenta elementi tipici sia della repubblica parlamentare sia della repubblica presidenziale.
Il Presidente viene eletto direttamente dal popolo, come avviene nel sistema presidenziale,
nomina il Governo e partecipa alle sue riunioni; dispone inoltre di importanti poteri in materia
di politica estera e di difesa.
Tuttavia, così come avviene nella forma di governo parlamentare, tra Parlamento
e Governo deve esistere un rapporto di fiducia; in caso contrario l’esecutivo è obbligato
a dimettersi. Inoltre, il Presidente della Repubblica dispone del potere di sciogliere
anticipatamente il Parlamento.

1. Il nostro Paese ha una forma di governo repubblicana. È mai stata una monarchia?
Se sì, quando?
2. Quali vantaggi e quali svantaggi presenta a tuo parere la forma di governo
presidenziale rispetto a quella parlamentare?
3. Il principio della separazione dei poteri è applicato in maniera rigida negli Stati Uniti?
4. Perché la forma di governo semipresidenziale si colloca a metà tra quella
parlamentare e quella presidenziale?
5. Se ti venisse chiesto di esprimere una preferenza tra le diverse forme di governo
possibili, quale sceglieresti? Per quale ragione?

4 LAVORIAMO SU ALCUNI CONCETTI DI BASE


Facendo riferimento ad alcuni contenuti giuridici già affrontati con la classe, proponete
alle studentesse e agli studenti le seguenti domande.

1. Quali sono gli elementi costitutivi dello Stato?


2. Che cosa si intende per “sovranità”?

3
3. Che cosa distingue il concetto di “forma di Stato” da quello di “forma di governo”?
4. A quali organi sono di regola affidate nel nostro Paese le funzioni legislative,
esecutive e giudiziarie?

5 LAVORIAMO SULLE NORME


La Parte Seconda della Costituzione (Ordinamento della Repubblica) si occupa
dell’organizzazione dello Stato, oltre che delle Regioni e degli enti territoriali.
Per comprendere la forma di governo in Italia sono di particolare importanza:
• nel Titolo I, dedicato al Parlamento, gli artt. 73, 74, 75, 76 e 77;
• nel Titolo II, relativo al Presidente della Repubblica, gli artt. 83, 87, 88 e 89;
• nel Titolo III, dedicato al Governo, gli artt. 92, 94 e 95.

Dividete la classe in gruppi e, dopo aver fatto leggere gli articoli della Costituzione sopra
citati, chiedete di preparare alcune slide in cui sintetizzarne i contenuti e di illustrarli
in classe.

Di seguito invitate la classe a ragionare sui seguenti quesiti.

1. Qual è il compito più importante assegnato al Presidente della Repubblica


in relazione al procedimento di formazione delle leggi?
2. Perché la Costituzione italiana prevede l’obbligo della fiducia del Parlamento,
a differenza di quanto avviene ad esempio negli Stati Uniti?
3. Quale ruolo assume il Presidente della Repubblica nel processo di formazione
del Governo?
4. Perché il Presidente del Consiglio dei ministri non può “sfiduciare” i suoi ministri?

4
sanomaitalia.it/calendariocivile

Potrebbero piacerti anche