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In ricordo della sua rappresentazione di una “cacciuccata” del 1936, voglio ricordare un altro pittore

livornese/pisano, Lando Landozzi. Nato a Livorno/Pisa il 16/1/1887, Landozzi ha acquisito la sua formazione
artistica in modo autodidatta, influenzato dalla pittura macchiaiola. Fu uno dei soci fondatori del Gruppo
Labronico il 15/7/1920, collaborando con altri artisti come Baracchini-Caputi, Cavagnano, Cipriani, Cognetti,
Guzzi, March, Michelozzi, Natali, Razzaguta, Renucci, Romanelli, Romiti, Rontini, Tarrini, Zampieri e
Zannacchini nello studio di Gino Romiti. Landozzi è stato direttore del periodico umoristico Il Beffardo.

La sua carriera artistica è stata caratterizzata da un realismo semplice e schietto, enfatizzando gli aspetti più
umili e spesso struggenti di Livorno. Le sue opere ritraggono donne del popolo, bambini seminudi, anziani
ingobbiti, e gli scenari urbani con case dagli intonaci scrostati, infissi penzolanti, barconi tirati in secca,
palazzi e fossi del quartiere della Venezia. Contrariamente ad alcuni suoi contemporanei, Landozzi non ha
cercato premi o riconoscimenti significativi, né ha cercato grande notorietà. Ha preferito partecipare a
mostre collettive piuttosto che personali di rilievo. La sua pittura ha un tocco di grottesco, con la capacità di
analizzare la realtà circostante e ritrarre i suoi colleghi pittori e personaggi noti, cercando di evidenziarne
ogni piccolo difetto, sia fisico che caratteriale.

Landozzi ha testimoniato le devastazioni e le disperazioni della guerra, mantenendo sempre una nota di
tenerezza, ironia e talvolta comicità nelle sue opere. Partecipò a diverse mostre, tra cui la Prima mostra
provinciale livornese nel 1929, la Terza mostra degli artisti livornesi nel 1942, e due mostre personali nel
1956 e 1957 presso la Galleria Ranzini di Milano. Morì a 72 anni nel 1959. Nel 1961, la Galleria Romiti di
Livorno, in collaborazione con il Gruppo Labronico, gli dedicò la prima retrospettiva, mentre nel 2001 si
tenne l'ultima mostra su Landozzi presso la Galleria Athena in collaborazione con il Comune di Livorno.

Fonti
http://www.galleriadartegoldoni.it/landozzi-lando-2/

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