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Pier Paolo Pasolini

Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975)
padre, ufficiale
Nel 1945 viene ucciso il fratello Guido, partigiano della brigata Osoppo. Nello stesso anno Pier Paolo
Pasolini si laurea in lettere a Bologna. Nei primi anni dopo la guerra Pasolini si iscrive al PCI
Nel 1943 si trasferì nel paese materno di Casarsa della Delizia, in Friuli, e vi rimase fino al genn. 1950,
quando, per sfuggire allo scandalo provocato dalla pubblica denuncia della sua omosessualità, si stabilì
con la madre a Roma.
esordî in friulano, che comprendono Poesie a Casarsa (1942) nel 1954 la raccolta di poesie La meglio
gioventù, con cui vince il premio “Giosuè Carducci”.
La sua prima notevole raccolta di poesie in lingua, Le ceneri di Gramsci (1957)
P. fondava, intanto, insieme a F. Leonetti e R. Roversi, Officina, la rivista della polemica
antinovecentesca;
E aveva dovuto affrontare difficoltà molto più gravi dopo la pubblicazione dei suoi due romanzi
d'ambientazione romana: Ragazzi di vita (1955), per il quale dovette subire un processo per oscenità, e
Una vita violenta (1959), che era stato accolto freddamente
Il sogno di una cosa (1962) e le prose narrative di Alì dagli occhi azzurri (1965), oltre a vari scritti
minori. Postume, in ordine sparso, sono uscite raccolte di scritti giornalistici
Negli anni ‘60 Pasolini passa al cinema: il suo esordio alla regia è il film Accattone (1961), trasposizione
dei temi letterari di Ragazzi di vita e Una vita violenta. Altri film di questi anni da ricordare, di cui
firma sempre la sceneggiatura, sono Mamma Roma (1962), Il vangelo secondo Matteo (1964),
Uccellacci e uccellini (1965), Edipo re (1967), Teorema (1968) e Medea (1969).
Nei primi anni ‘70 Pasolini si dedica al progetto cinematografico, chiamato “trittico della vita”, che
comprende tre film: Il Decameron (1971), tratto dalle novelle di Boccaccio, I racconti di Canterbury
(1972), tratti dall’opera di Chaucer, e infine Il fiore delle Mille e una notte (1974).
Il Vangelo secondo Matteo (1964), in cui l'armonica fusione del cinema con la letteratura, la pittura e la
musica diede l'avvio a quel "cinema di poesia" di cui P. doveva essere in Italia uno dei più convincenti
teorici
Pier Paolo Pasolini viene ucciso all’Idroscalo di Ostia, vicino a Roma. Lo scrittore e regista venne
percosso e travolto dalla sua stessa auto da Pino Pelosi, “ragazzo di vita”, che Pasolini aveva caricato in
macchina.
Nel 1992 esce postumo Petrolio, romanzo ideato nel 1972 e a cui Pasolini stava ancora lavorando nel ‘75.

Le ceneri di Gramsci è una poesia di Pier Paolo Pasolini, contenuta nella raccolta omonima
pubblicata nel 1957. La poesia originariamente uscì sulla rivista “Nuovi Argomenti” del
novembre-febbraio del ‘55-’56, ma la composizione risale al 1954. La poesia è divisa in sei parti.

Il poeta si trova davanti alla tomba di Antonio Gramsci, politico e pensatore comunista, presso il
cimitero degli inglesi a Roma, e dialoga con le sue spoglie, descrivendo un maggio autunnale,

Da questo primo confronto nascono le riflessioni di Pasolini sulla sua vita e sulla società italiana
contemporanea, il dato autobiografico si unisce e si intreccia con quello storico-politico. Emerge
quindi il tema pasoliniano del cambiamento della società, avvertito drammaticamente dallo
scrittore, che, sempre rivolgendosi a Gramsci, ricorda il mondo rurale, che sta ormai scomparendo
La società dei consumi, imponendo nuovi valori e un nuovo linguaggio, è la causa della fine di
questo mondo
Nel 1955 esce Ragazzi di vita, romanzo sul mondo delle borgate e i quartieri periferici di Roma.
Pasolini inizia a lavorare al libro fin dal suo arrivo nella Capitale nel 1950: visita le borgate,
frequenta i ragazzi che le abitano e studia i loro comportamenti e abitudini. Lo scrittore si
appassiona a questo mondo periferico, che, a suo parere, conserva ancora l’autenticità del mondo
rurale, semplice e sotto certi aspetti primitivo, non ancora corrotto dal consumismo. Ciò che emerge
dal romanzo è una realtà degradata, allo stesso tempo vitale, in cui i personaggi agiscono spinti
dall’istinto e dalle passioni.
Le vicende, ambientate nell’immediato dopoguerra, ruotano soprattutto intorno a uno di questi
ragazzi, Riccetto, di cui l’autore segue la crescita e il suo tentativo di inserirsi e integrarsi nella
società. L’opera è costruita ad episodi in un arco narrativo che parte con il salvataggio da parte del
giovane Riccetto di una rondine che sta annegando e si conclude con l’annegamento di Genesio, un
bambino delle borgate, e con il mancato intervento del protagonista, ormai adulto e
responsabilizzato.
Pasolini evidenzia così l’evoluzione di questo personaggio da ragazzino delle borgate sensibile e
impulsivo a uomo integrato.
Roma = simbolo del degrado sociale che il post-fascismo ha lasciato
Pasolini rappresenta questo mondo con estremo realismo, i cui migliori esiti si riscontrano sul piano
linguistico. L’autore infatti sceglie di utilizzare nei dialoghi il lessico e il gergo delle borgate, mentre
la voce narrante mantiene l’italiano standard.
All’uscita del romanzo Pasolini viene accusato di oscenità e pornografia, a causa del tema trattato,
che infatti include anche la prostituzione minorile maschile. Nel luglio del 1955 si tiene un processo
contro Ragazzi di vita, che, tuttavia, si risolve con un’assoluzione dell’autore.

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