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15/1/2021

NON
EDIZIONI IL TESCHIO – P.K.DICK
CHIP65C02

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi.
Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio IF Worlds of
Science Fiction –Settembre 1952- in particolare al racconto “The Skull” di Philip
K. Dick assemblando un plot remastering: l’obiettivo del racconto é intrattenere,
divertire, incuriosire il lettore.

In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti,


organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È
importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o
persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che
taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario.
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diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in
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“Il Teschio” stampato 15/01/2021 (v1.0)é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice
Prefazione: omaggio a -IF Worlds of Science Fiction Set /1952- …...… pag. 4

Capitolo 1-Il Teschio – Philip K. Dick …………………...…..…… pag. 6

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Prefazione: omaggio IF Worlds of Science Fiction – Settembre 1952

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista IF Worlds of


Science Fiction settembre 1952 in particolare al racconto “The
Skull” di Philip K. Dick

In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare nella


diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per proporre
fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un pubblico del XXI 4
secolo. Questo genere di ebook continuerà ad avere:

• una copertina sempre identica “IF Worlds of Science Fiction”


30 e lode rimasterizzato,
• un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto,
• un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali
racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un gusto
estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp Mags”.
• La “rim asterizzazione” sarà una traduzione dall’americano
all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a
quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags.
• Saranno ridotti all’essenziale g li interventi di editing con tagli o
sintesi/adattament i, atti a sopprimere le parti prolisse o le
divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero essere
più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.
• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati n ella
collana JDAB (remix, remake, porting in multi-trama) la
rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

Questo ebook fa parte della collana J DAB-Joint Direct Attack Book,


una serie d i testi in PDF, composti da remix, porting in mult itrama,
remake, di tutti quei racconti di “Am azing Stories & Wonder Stories &
IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna
rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!.
Saluti e buona lettura!

Chip65C02
IF Worlds of Science Fiction Settembre 1952:
Il Teschio di Philip K. Dick
- Che cosa è questa opportunità?- domandò Conger, che poi aggiunse -
Vai avanti, sono interessato! -

La stanza era immersa nel silenzio, tutti i volt i degli astanti erano
rivolti verso Conger, che ancora indossava l'uniforme da detenuto.
L'interlocutore, continuò nella sua disquisizione - Prim a che tu finissi in
6
prigione, il tuo business era illegale, m a molto redditizio, ed adesso la
tua unica prospettiva sono altri 6 anni di carcere-.

Conger storse la bocca, però rimase in silenzio.

- C'è una certa situazione, che riguarda il Consiglio, per cui


occorrerebbero le tue particolari abilità. E' anche una situazione che
troverai interessante, dopo tutto sei un cacciatore, non é vero?! C'era
della soddisfazione nel far trappole, attendere e poi catturare la
propria preda, non è vero?!-

Conger sorrise, poi all'improvviso esordì - Ok!, vai dritto al punto,


dimmi chi sei, e chi devo uccidere?!-

L'interlocutore sorrise e poi rispose con tono di voce lento e calmo -


Non corriam o troppo, diamo tem po al tempo, arriveremo anche a
questo punto-

L'auto rallentò e si fermò vicino al marciapiede, Conger guardò fuori


dal finestrino e disse -Beh! dove diavolo siamo?! Che posto è m ai
questo?! -

La mano della guardia, s'appoggiò gentilmente sulla spalla di Conger


e disse - Scendi, dobbiam o andare-.

Per primo uscì dall'auto Conger, poi la guard ia, poi l'interlocutore, i tre
rimasero a pochi passi dall'auto, in pied i sul marciap iede. L'aria era
fredda e tagliente, Conger scrutava i palazzi che erano intorno a lui,
per cercare di capire dove fosse. Poi Conger disse -Ehi!, questo posto
lo conosco siamo...-. Fu interrotto dall'interlocutore che disse -Siamo
alla Prima Chiesa e siamo attesi-.

L'interlocutore e Conger iniziarono a salire le scale di un palazzo,


l'interlocutore disse che in questi posti si doveva andare disarmati,
altrimenti non s'era ammessi. Due militari armati sino ai denti,
annuirono, facendo passare l'interlocutore quanto Conger, poi s'aprì
loro un grande corridoio, quindi una grande sala dove c'era un enorme
7
altare, vi passarono rapidamente di passo veloce, poi entrarono in una
piccola porta a fian co, entrando in una stanza piccola ed assai poco
illuminata, Le pareti erano interamente tappezzate di legno. Un forte
odore di legno putrido impregnava l'aria, assieme ad odore di carta e
libri vecchi.

- Che cos'è questo odore strano?! - chiese Conger entrando nella


stanza e guardandosi intorno, dove giornali, immagini sacre ed una
libreria, erano immerse in un sottofondo di assi di legno che
tappezzavano pareti e soffitto.

L'interlocutore disse -Buchi di tarlo ed umidità, m a per quanto ne


sappiam o, lui si nasconde quì-.

- Devo uccidere qualcuno di questa Chiesa?! - chiese Conger.

- No!, sono votati alla pace e non violenza. Questa è una situazione
insolita, questa setta prolifica ogni volta che ne amm azziamo uno.
Non vogliamo che prolifichi, devi solo uccidere una persona, e per
trovare la persona che dovrai uccidere, ti dovrai basare solo sugli
indizi che trovi in questa stanza.-

L'interlocutore misterioso, tirò una tenda e mostrò uno scheletro, poi


disse -Devi trovare l'assassino di quest'uomo, fu ucciso duecento anni
fà-. [...]

Conger osservò in silenzio lo scheletro ed i libri della stanza, meditava


tra se e se, Conger era stato un cacciatore, contrabbandò pellicce, era
un esploratore esperto delle desolate montagne di Marte. Il gusto
della caccia scorreva nel suo sangue e nel modo di pensare, ma
com'era possibile che così dopo tanto tempo, dopo 200 anni,
l'assassino di questo poveraccio, fosse ancora in giro?!. [...]

L'interlocutore interruppe il silenzio med itativo di Conger, che si


muoveva lento ed accorto, osservava meticolosamente ogni cosa che
c'era in quella stanza.

- Spero che tu possa dim ostrare la tua lealtà alla società, redimendoti 8
e trovando il colpevole. Sarà un'ottim a prova, per poter aspirare ad
essere reintegrato nella società!- disse l’interlocutore,

- Comprendo perfettam ente la vostra proposta- disse Conger - m a


sperare di prendere l'assassino dopo 200 anni...-

Conger fu interrotto dall'interlocutore che disse che di questo si


sarebbe parlato dopo. Fece un gesto ai due soldati di scorta che
avevano seguito con discrezione i due, dentro i locali della Prima
Chiesa, i due milit i presero il feretro e tutti libri della stanza,
raccogliendoli in una grande scatola, poi uscirono tutti lasciando il
palazzo.

L'interlocutore disse - E' interessante la storia della Prim a Chiesa, ebbe


a svilupparsi nel XX°secolo, durante il periodo della guerra. Era loro
opinione che la guerra era ripetitiva, dopo ce ne sarebbe stata un'altra
e poi un'altra ancora. L'unico modo per debellare la guerra com e
fenomeno um ano, era a loro avviso quello di non costruire armi da
guerra, non costruire m ezzi da guerra, non avere nessuna
preparazione militare. In questo modo, in assenza di m ezzi militari,
allora la guerra sarebbe stata debellata dal pianeta Terra. [...] Il
fondatore di questa dottrina fu un oscuro am ericano del m iddle west,
non ne conosciamo il nome. Sappiamo solo che predicava la non
violenza, la pace, la preghiera, perorava l’evasione fiscale ed il non
pagamento delle tasse federali, era contrario ad ogni tipo di ricerca
scientifica tranne quella medica. [...] Le autorità lo prelevarono,
l'interrogarono, poi fu ucciso ed il suo corpo bruciato in modo segreto .
Apparentem ente si pensava che questo culto si sarebbe dissolto, con
la scom parsa del guru che lo promuoveva. Ma ebbero a diffondersi
voci, voci incontrollabili che il guru era divino, le voci dicevano che
egli aveva sconfitto la m orte, ed il culto ebbe ad allargarsi. Fu poi
fondata la prima Chiesa.-

- Sì!, ma le guerre?!- chiese Conger.

- Le guerre- disse l'interlocutore - sono una manna dal cielo, com e i 9


terremoti e le catastrofi naturali, sono elem enti che ripuliscono
l'um anità, sottraendo i più stupidi e gli inabili alla sopravvivenza, le
guerre sono il mezzo della selezione darviniana, per m igliorare e
ridurre la razza um ana. La dottrina della Prima Chiesa asperge
anarchia e nell'anarchia non c'è ordine, non c'è ricerca scientifica, non
c'è modo di m igliorare le aspirazioni dell'uomo-

L'auto dopo un breve viaggio si fermò accanto al marciapiede,


l'interlocutore si rivolse a Conger e disse - Andiam o, ti dirò il resto,
facendo quattro passi- [...]

Sul tavolo dell'obitorio giaceva lo scheletro che era stato ritrovato


nella Prima Ch iesa. L'interlocutore disse -Questi sono i resti di colui
che ha fondato la Prim a Chiesa, gli è stato perm esso di pregare, gli è
stato permesso di parlare e diffondere il suo verbo. Ma cosa sarebbe
accaduto, se questa persona fosse stata uccisa prima che l'ideatore di
questa setta, avesse iniziato a spargere il suo verbo?!. Ti daremo
un'arm a da fuoco, tipica del 1960. Imparerai ad usarla, ti servirà. Ti
m anderemo nell'Hudson Field, nel Colorado, appena fuori Denver
dove sappiamo con certezza, che fu là che ebbe a fondarsi la prima
comunità, che poi sarebbe diventata la Prim a Chiesa. Elim ina la
persona giusta e non tornare, prim a d'aver fatto quello per cui sarai
stato m andato là.-

Conger si mise a sedere nel sed ile, circondato da cristalli temporali,


era silenzioso ed ascoltava con attenzione quello che l'interlocutore gli
diceva.
- Forse ci sono dei dubbi filosofici nel pianificare un assassinio
tem porale, m a indubbiamente ci sono notevoli vantaggi, nel ridurre i
danni futuri. Non usare la cesta temporale per i tuoi affari e per il tuo
business tradizionale. L'apparato temporale è tracciabile da parte
nostra, noi non permetterem o che tu possa uscire dallo spaziotempo
intorno a Denver oltre 1961. Ma puoi andare più indietro, se lo ritieni
necessario.-
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Conger non disse niente, annuì in modo silente e sicuro, poi il
portellone della cesta temporale fu ch iuso. Conger iniziò a d igitare i
dati sulla tastiera di bordo, e furono tante le domande, che iniziarono
a ronzargli nella testa.

Chi era l'uomo che doveva uccid ere?! Che aspetto aveva?! Come si
chiamava?! Come avrebbe potuto sapere che era la persona giusta, se
doveva ucciderlo prima che in iziasse a perorare le sue idee, con la sua
strana setta?!. Nel frattempo suoni e luci intorno a Conger, che
filtravano dall'esterno della gabb ia temporale, in iziarono ad ovattarsi,
l'apparato di dislocazione temporale aveva in iziato il suo viaggio. [...]

Conger osservava il bel revolver una Smith & Wesson in calibro .357
che gli era stato data, era tutta di metallo, con manico in legno,
un'arma così gli avrebbe fatto sicuramente comodo, quando era stato
nelle montagne di Marte a cacciare, ma purtroppo non se la sarebbe
mai potuta permettere. Neanche il tempo di fin ire questo pensiero,
che Conger udì un leggero sussulto: Conger era arrivato nel 1960.

Era davanti ad un ponte, era mezzogiorno, era una bella g iornata di


sole, c’erano poche auto che transitavano lente, dirette verso il ponte,
tutto sembrava calmo in quella cittadin a del Colorado

Nella tasca di Conger c'erano vecch i Dollari, la barba g li era


improvvisamente allungata a causa degli effetti della d islocazione
temporale, ma non era così lunga da necessitare una rasatura. I
vestiti erano quelli consoni del XX°secolo, negli anni sessanta, oltre al
revolver che nascondeva sotto il g iubbotto. Nient'altro gli era
necessario, a parte la sua naturale attitudine di cacciatore, Conger
pose il cesto temporale in Stealth Mode poi uscì dall'ab itacolo.

Conger camminava silenzioso per il centro del paese, sbirciò


rapidamente i titoli dei quotidian i in vendita: 5 Aprile 1961. Nella
cittadina c'era un meccanico, una stazione di servizio, un paio di
taverne, alcun i super store con prodotti a bassissimo prezzo.

Conger entrò in biblioteca, l'addetto gli sorrise e gli d iede il buon 11


giorno, Conger sorrise ed accennò un saluto con la testa, senza
proferire parola.

Il suo accento inglese avrebbe potuto risultare straniero, quindi


avrebbe potuto dare nell'occh io in una p icco la cittadina co me quella,
Conger decise di parlare il meno possibile.

Seduto al tavolo, in iziò a consultare i g iornali e riviste recent i, che


erano gratuitamente disponibili in libreria, da cu i Conger sperava di
dedurre informazioni preziose.

Fu nel quotidiano di Cherrywood Gazette che Conger trovò


l'informazione che finalmente cercava. Un breve articolo sul giornale
diceva che il personale dello sceriffo aveva ritrovato iil cadavere d i un
misterioso sconosciuto, sospettato di sindacalismo criminale.

Le informazion i dell'art icolo erano troppo scarne. Conger s'alzò ed


andò al bancone del b ibliotecario, chiese lapidario se era possibile
avere altre copie più vecch ie del Cherrywood Gazette.

- Mi spiace- rispose con tono collaborativo il bibliotecario - sono le


uniche copie che teniamo in libreria, m a se mi dice cosa sta cercando
in particolare, sarò lieto d'aiutarla- .

Conger scosse la testa, il bib liotecario suggerì a Conger di provare


direttamente all'ufficio della Cherrywood Gazette. Conger annuì in
silenzio e poi se n'andò senza dire una parola.

L'ufficio aperto al pubblico del Cherrywood Gazette era piccolo, una


vecchia signora con gli occh iali lo gestiva, appena comparve Conger al
bancone, la signora chiese se poteva aiutarlo in qualch e modo.
Conger rispose lapidario -Arretrati, di qualche m ese o più-.

- Non è possibile consultarli, m a solo comprarli, il prezzo di vendita


degli arretrati è il doppio del prezzo di copertina- rispose la signora al
bancone.

Conger annuì senza dire una parola. 12

La signora anziana sparì nel retro dell'ufficio, comparve con una


catasta di arretrati del Cherrywood Gazette, li pose sul tavolo, incassò
il danaro, poi Conger sparì dall'ufficio con il voluminoso pacco di
giornali, senza dire nemmeno una parola.
_____________________

Quattro mesi prima, n el dicembre del 1960 un uomo era stato


arrestato dall'ufficio dello sceriffo Duff, per una manifestazione
sindacale non autorizzata a Cooper Creek. L'articolo diceva che
l'attivista politico era stato visto continuamente bazzicare n ella zona
di Cooper Creek.

Conger sorrise, finalmente aveva trovato l'esatto punto dello spazio


tempo in cui andare a caccia: adesso gli sarebbe bastato tornare
indietro nel tempo, nel novembre del 1960 a Cooper Creek e poi in
quello spaziotempo avrebbe continuato la caccia.

Conger s'incamminò verso l'uscita della cittadina, all'improvviso


incontrò sulla sua strada una donna che non aveva mai visto prima.
La donna emise un urlo, si bloccò come impietrita dalla paura. Conger
lasciò cadere in terra le riviste, la ignorò, s'allontanò di passo veloce,
cambiando di marciap iede.

Chi diavo lo era quella matta che gli urlava contro per strada?!. [...]
Conger raggiunse rapidamente la sua "cesta temporale, parcheggiata
fuori dal paese sopra una collina, v'entrò dentro e prima di salpare per
il dicembre del 1960 attese qualche minuto. Un paio di energumeni
erano spuntati fuori dal paese, si guardavano intorno, camminavano
per strada accompagnando la misteriosa donna. C'era un altro piccolo
gruppetto di persone che era sbucato fuori dal paese, tutti avevano
l'aria d i cercarlo con intenzioni poco amichevoli.

Cosa aveva fatto spaventare la donna?! Perchè lo stavano cercando?!


Forse il suo abbigliamento non era consono al 1960 oppure nel paese
erano solo sospettosi con gli stranieri burberi e di poche parole?!.
13
Conger mosse di pochi gradi le manopole del cesto temporale,
raggiunse in un batter d'occhio l'Oregon del primo di novembre del
1960, Conger uscì e dopo aver nascosto il suo veicolo temporale in
modalità stealth, si diresse verso una locanda per prendere una
camera.

La taverna era piccola e calda ed accogliente, era gestita da un uomo


ed una donna, l'uomo invitò Conger ad entrare, fuori era freddo e
c'era parecch ia neve. La donna era in cucina e studiava silenziosa
Conger con lo sguardo. [...] Conger prese una stanza, si dichiarò del
Middle West, un turista ed appassionato delle foreste dell'Oregon.

Una volta prese le generalità dai documenti, i due coniugi della


taverna erano simpatici ed affab ili, dissero che le autorità gli avevano
avvertit i di riferire dell'attività dei "rossi" che si muovevano da quelle
parti. Poi agg iunsero che i vestiti di Conger erano un po' ridicoli, non
idonei all'Oregon.

Conger disse che il resto del bagaglio era in auto, veniva direttamente
da Chicago e non pensava che nell'Oregon fosse così freddo. I due
coniugi si rilassarono, affittarono una camera a Conger senza vitto.

La camera era rig ida, ma la stanza era decisamente più cald a e


comoda di in un sacco a pelo nel deserto marziano. Conger chiese
dove poteva trovare un negozio di alimentari, i due coniug i gli
fornirono l'indirizzo. [...]

Al negozio d'alimentari, il proprietario Ed Davies era socievo le, non


disse niente del fatto che Conger acquistò vario scatolame, vegetalie
pesce e carne surgelat i. Mentre pagava il conto, il negoziante chiese a
bruciapelo - Ma lei, è un rosso?-.

- No!, nemm eno per sogno! - rispose Conger.

- Allora, perchè indossa la barba?! Nessuno porta la barba quì, m a Karl


Marx la portava!. Ho visto una volta una foto, di questo Karl Marx-
disse Ed Davies. 14

Conger rise sarcastico, poi rispose -No!, assolutamente, porto la


barba per difendermi il volto dal freddo dell'Oregon-.
_________________

- Ehi! m ister, vuole un passaggio?! - Era la voce gentile di una giovane,


proveniva da un'auto con due bambini ed un giovane.

Conger camminava per strada nella neve, tenendo in mano un grosso


pacco di carta, con la molta roba che aveva comprato all'alimentari
del paese. Conger annuì, entrò nell'auto con il grosso pacco di carta e
disse - Grazie!, è freddo fuori. C'è tanta neve, credevo che il negozio
fosse più vicino-

- Non c'è problema!- rise la ragazza al volante, ch e poi aggiunse - Di


dove è?! -.

Conger disse - Sono di Cooper Creek, dell'Oregon-.

- Strano!- disse la giovane - non l'abbiamo m ai vista, poi ha uno


strano accento, per essere uno dell'Oregon-.

Conger disse -Ho un difetto vocale, lavoro a Chicago, sono tornato


oggi-.

- Capisco!- disse Lora Hunt, la giovane era carina, piccola, capelli neri,
uno sguardo vispo e curioso.

Conger colse l'occasione e chiese - Sto cercando a Cooper Creek un


mio am ico, è un po' che non lo vedo. So che bazzica da quelle parti,
m a non l'ho m ai trovato, non vorrei perdere l'occasione per salutarlo -

I due giovan i rimasero silenziosi e sorpresi - Cooper Creek non è molto


grande, tenga gli occhi aperti e sicuram ente troverà il suo amico-

Il resto del viaggio trascorse in silenz io, i due giovan i avrebbero


potuto avere non più di 16 anni, probabilmente i due g iovani erano
conviventi e non sposati, perchè erano troppo giovani per il
matrimonio. 15

Il giorno successivo Conger andò a fare quattro passi a Cooper Creek,


il villaggio era davvero picco lo, c'era il negozio d'alimentari che
vendeva anch e molto altro, c'erano due distributori di carburante,
l'ufficio postale mentre all'angolo dell'ed ificio c'era un picco lo bar.

Conger entrò, una ventata d'aria calda lo investì, dentro al p icco lo


locale c'era Lora Hunt che beveva un frappè alla panna e rideva.
Conger entrò e si mise a sedere sul piccolo tavolo alle spalle della
giovane poi Conger disse - Perdonate la mia intrusione-.

- Nessun problem a- rispose Lara Hunt che lo guardò con i suoi grandi
occhi neri.

- Che vuole?- chiese in modo rude, l'impiegato del bar.

Conger guardò il grosso bicchiere di panna e cioccolato caldo di Lara


Hunt, poi disse -Lo stesso, grazie!-

Lora disse –Io, m i chiam o Lora Hunt -

- Conger- sussurrò l'uomo.

- Conger, è il suo primo o secondo nom e?!- chiese Lora.

- Primo o secondo?!- chiese titubante, per un attimo Conger

Lora rise.

- Om ar Conger- infine rispose l'uomo a bassa voce.


- Ha lo stesso nom e di un poeta, Omar Khayyam - disse ridendo Lora.

- Non saprei- disse Conger - conosco molti pochi poeti, ho restaurato


molte poche opere d'arti nelle Chiese.- [...]

Lora disse sorridendo -Bill è il nostro barista, a lui non piace nessuno
che non sia Bill, a me m ister Conger sta sim patico, ha un qualcosa di
orientale ed esotico!-.
16
Nello stesso istante entrò Bill nel piccolo bar, che vedendo Lora che
rideva guardando Conger, fece storgere la bocca al g iovane.

Conger notò la cosa e chiese - Salve!, c'è qualcosa che non va?! -.

- No!- rispose seccamente Bill, che prese per mano Lora e disse in
modo secco e rapido - Andiam o! -

- No!- rispose Lora - voglio finire di bere il m io frappè alla panna e


cioccolato-

Infuriato il g iovane Bill, si voltò a guardare Conger e con tono


min accioso il grosso e prestante giovanotto disse - Non credevo di
trovarla quì!. Che cosa ci fà proprio quì?! Perchè gira intorno alla mia
Lora?! Chi è lei?! Che cosa è venuto a fare quì a Cooper Creek?! -

La situazione poteva degenerare da un momento all'altro, rapido


Conger pose due dita sulla fibbia della propria cintola, fece una
leggera pressione, solo mezza pressione. Dalla sua cintola s'emise un
breve ed intenso impulso a 360 gradi, che indusse la paralisi
temporanea e stordimento ad ogni essere umano che era nel raggio di
5 metri.

Conger uscì rapido e s'allontanò tranquillamente dal locale. Dopo


qualche minuto, Bill e Lara uscirono silenziosi e barco llanti, con
un'aria stordita ed un passo da ubriachi: l'effetto di paralisi
temporanea dell'impu lso inib itore, stava lentamente svanendo sui due
giovani.
________________
Il sole era calato ed era sera, Conger faceva quattro passi nel buio del
paesello, alla ricerca d'indiz i. All'improvviso una luce di una torcia gli
si piantò nel volto e sentì un click, un classico rumore metallico che
Conger ne riconobbe subito il significato.

- Chi sei?! - disse una voce maschile, dal tono deciso.

-Sono io!- rispose Conger, senza fare movimenti bruschi e rimanendo


fermo dov'era. 17

-Io, chi?!- rispose la voce, dal tono deciso ed un pizzico spazientito.

- Sono Omar Conger, sono a pensione nella locanda Appleton, facevo


solo quattro passi per Cooper Creek- disse Conger.

- Ok!- disse la voce, che aggiunse - Sono lo sceriffo Duff. Penso che sia
tu la persona che cerco, devo parlarti. Oggi pom eriggio eri al piccolo
bar del paese, ha fatto quattro parole con Lora Hunt e con il giovane
Willet-.

- Sì! - disse Conger che poi aggiunse - Ed allora?! e poi, toglimi dalla
faccia quella torcia, che mi sta accecando! -.

- Ok!- disse lo sceriffo, che poi disse - I due giovani hanno detto che
hanno visto un flash di luce, provenire dalla tua cintola, poi hanno
perso vista ed udito e non si potevano muovere. Questo per un breve
periodo di tempo-.

- Come stanno adesso?!- chiese Conger.

- Stanno bene! ma che cos'era?! una sorta di bomba?!- rispose lo


sceriffo Duff, che continuava a puntare contro Conger la rivoltella, ma
aveva abbassato la luce della torcia, illuminando il busto e le man i di
Conger, le quali erano immobili e distese lungo i fianchi.

- Una bomba?!- chiese ridendo sarcastico Conger, che poi aggiunse -


se fosse stata una bom ba, io e loro non saremmo ancora vivi!. Quei
ragazzi fumano roba strana! e poi danno la colpa ad altre persone
innocenti, se i due giovani stanno male!- disse in modo duro e
laconico Conger.

Lo sceriffo Duff ripose la pistola nella fondina e ch iese i documenti


d'identità a Conger, il quale porse il dovuto, prelevandolo lentamente
dall'interno della giacca.

Lo sceriffo guardò la carta d'ident ità di Conger e poi la porse


nuovamente a questi, restando in silenzio. Conger prese il documento, 18
lo ripose nel portafoglio, poi lo mise dentro la giacca a vento, quindi
disse con tono laconico ma deciso -Buona sera sceriffo!- quindi
Conger passò oltre, camminando lento ma con passo sicuro.

Quanto Conger tornò alla locanda dove aveva la sua stanza in affitto,
chiese alla signora che era intenta ad asciugare i piatti -Scusi signora,
oggi che giorno è?!-

La donna rispose -Il primo di Dicembre!-

- Ma com e, siamo già a Dicem bre?!- esordì Conger

La donna rise e rispose - Com e passa veloce il tem po!, vero?!-

Conger annuì.

Nello spazio tempo in cui si trovava Conger, non esistevanel


calendario il mese di Quatembre, cosa che esisteva nel suo spazio
tempo. Conger s'era dimenticato del fatto che dopo il mese di
Novembre, seguiva Dicembre. Conger non aveva più tempo per
scoprire dove fosse il suo obbiettivo. Domani, il sindacalista criminale
avrebbe iniziato a parlare e poi sarebbe stato catturato quindi ucciso.
Ma Conger avrebbe dovuto agire prima, uccidendo il sindacalista
prima che questo iniziasse a parlare.

Era maledettamente troppo tardi, oppure no?! [...]

La mattina del primo dicembre era una bella giornata d i sole, cielo
limp ido, tanta neve alta.
L'idea d i Conger era semplice: andare a Cooper Creek alla
man ifestazione, essere il primo ad arrivare sul posto, per vedere chi
diavolo fosse quello che avrebbe parlato. Avrebbe visto in faccia il
vero comunista, il sindacalista rosso, così avrebbe identificato in modo
univoco il suo bersaglio. Poi Conger, sarebbe scappato a gambe levate
dentro la sua cesta temporale, quindi sarebbe potuto ritornare pochi
mesi indietro nel tempo, per ammazzare a colpo sicuro il sindacalista
rosso che ancora, probabilmente avrebbe meditato se diventare un 19
santone o meno.

Il piano di Conger era valido, l'importante era non farsi beccare dalla
polizia, che l'avrebbe sicuramente scambiato per un rosso, finendo
anche forse per ammazzarlo?!. [...]

A Cooper Creek non c'era ancora nessuno, il comizio non era ancora
in iziato, comparve Lora Hunt da dietro un albero.

Conger e Lora si scambiarono quattro parole, Lora disse che molte


auto della polizia stavano convergendo su Cooper Creek, perchè c'era
un assembramento di comunisti rossi. Tutti i presenti sarebbero stati
arrestati.

Conger chiese se Lora era sola, la ragazza rispose che era con suo
padre e con Joe French, un idraulico, che era un vecch io amico di suo
padre. Sul luogo del comizio, si diceva che si sarebbe riversato tutto il
piccolo paese di Cooper Creek: alcuni per curiosità, altri per ascoltare
quello che si sarebbe detto, molti altri perchè militi della guard ia
nazionale che erano stati chiamat i, assieme allo sceriffo Duff, ed alla
polizia stradale, tutti stavano convergendo in zona per fare una
grande retata di rossi.

Comparve nella neve il pick-up, un uomo, probabilmente Joe French


abbassò il finestrino e disse - Lora!, presto monta in auto!, si sentono
già le sirene spiegate, auto della polizia, camion della guardia
nazionale!. Filiamocela! -

Lora montò in auto, il gippone sparì veloce nella neve, infilandosi tra
alcuni alberi. Conger corse nella capsula temporale, era la sua unica
via d'uscita, o forse no!. Non poteva tornare indietro nel suo tempo,
non aveva fin ito la missione. Non era però riuscito ad identificare la
sua preda.

Conger era seduto nella sua capsula temporale, rifletteva cercando


una soluzione, in una mano impugnava il revolver neo in calibro .357
nell'altra mano, osservava il teschio giallastro di quello che avrebbe
20
dovuto uccidere.

Per la prima volta Conger si mise ad osservare il teschio con molta


attenzione, cercando d'immagin are come avrebbe potuto essere il
volto della sua preda. Quando i suoi occhi posero lo sguardo sui denti,
Conger trasalì. Il teschio che teneva in mano, era la sua testa: il
teschio aveva un dente storto, proprio come l'aveva lui. La dentatura
era un criterio unico di riconoscimento, non c'erano dubbi.

Adesso Conger sapeva, Conger sapeva che se fosse stato trovato a


Cooper Creek, Conger ci sarebbe morto a Copper Creek, perchè con la
barba lunga ed il so accento straniero, quanto i suoi documenti
d'identità falsi, la sua ident ità di straniero avrebbe rappresentato il
rosso perfetto da incolpare!. Dove mai avrebbe potuto scappare, se
s'era messo in trappola da solo?!

Fuori dalla capsula temporale, s'era raggruppato un folto numero di


persone, la gente s'aspettava una lotta, la gente s'aspettava un
discorso, la gente s'aspettava una soluzione, la gente s'aspettava un
comizio.

Conger uscì, qualcuno dalla folla g li gridò - Usa la bom ba! rosso!, usa
la tua bomba e salvaci tutti!-

Conger sorrise, e disse - Non ho nessuna bom ba! ho solo una pistola!
m a non la voglio usare! -

- Perchè no?!- gridò una donna.


Conger la guardò, era proprio la stessa donna che aveva incontrato
per strada poco tempo fà, davanti alla Cherrywood Gazzette, era la
donna che s'era messa ad urlare, quasi fosse stata impietrita dal
terrore!.

Conger sorrise sarcastico.

Ecco com'era nato il mito del sindacalista rosso, che aveva vinto la
morte!. Per quelli fuori dalla capsula temporale, Conger sarebbe 21
morto il primo dicembre 1960, poi sarebbe tornato a vivere un
pomeriggio del 5 aprile del 1961. Questo mito avrebbe iniziato una
nuova religione, che si sarebbe trascian ata per 200 anni!. Morto nel 1
gennario 1960 ma poi Conger sarebbe rinato cento settanta anni dopo
in un lontano villaggio su Marte.

Arrivò la polizia, la folla attorno a Conger si spostò, gli agenti della


polizia gli puntarono le armi contro, e Conger alzò le mani e disse –
Calma ragazzi!, ho un ottimo paradosso per voi!. Quelli che prendono
le vite, perderanno la loro vita. Quelli che uccidono, poi moriranno!.
Ma chi avrà donato la propria vita, dopo tornerà a vivere! -

La folla rise, i poliziotti sorrisero in modo nervoso ed avanzarono per


ammanettare Conger.

Questo era tutto quello che Conger aveva intenzione di dire, una frase
che avrebbe dato da pensare anche nei temp i a venire, una frase che
sopratutto sarebbe stata ricordata!.

Conger rimase fermo ed immobile, ad attendere il proprio destino.


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