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31/8/2021

NON FRATELLO DI UNA MACCHINA


EDIZIONI
CHIP65C02 – R.MATHESON

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi.
Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio IF Worlds of
Science Fiction –Novembre 1952- in particolare al racconto “Brother to the
Machine” di Richard Matheson assemblando un plot remastering: l’obiettivo del
racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore.

In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti ,


organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È
importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o
persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate
che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed
immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di
lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è 2
liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza
alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano
rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd)

A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazion e


e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene
immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata.
L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o
spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non
dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho
lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa.
E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate
artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in
scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro
legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa
grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena
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“Fratello di una Macchina” stampato 31/8/2021 (v1.0)é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

➜http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
6502 & Terminetor Magnetico

➜http://mia-fantascienza.blogspot.com
Indice

Prefazione: omaggio a -IF Worlds of Science Fiction Nov/1952- …...… pag. 4

Capitolo 1- Fratello di una Macchina – Richard Matheson .. pag. 6

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Prefazione: omaggio IF Worlds of Science Fiction – Novembre 1952

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista IF Worlds of


Science Fiction Novembre 1952 in part icolare al racconto
“Brother to the Machine” di Richard Matheson

In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare


nella diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per
proporre fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un
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pubblico del XXI seco lo. Questo genere di ebook continuerà ad
avere:

• una copertina sempre identica “IF Worlds of Science


Fiction” 30 e lode rimasterizzato,
• un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto,
• un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali
racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un
gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp
Mags”.
• La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano
all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a
quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags.
• Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o
sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le
divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero
essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.
• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella
collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la
rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book,


una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama,
remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories
& IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna
rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!.
Saluti e buona lettura!

Chip65C02
IF Worlds of Science Fiction Novembre 1952:
Fratello di una Macchina di Richard Matheson
Lui uscì fuori al sole ed iniziò a camminare in mezzo alla gente.

I suoi piedi, lo portarono lontano dal buio deposito della


metropolitana.

Il distante rumore, dei grossi macchinari da lavoro per il movimento


terra, sfumarono via dalle orecchie e dalla sua testa, sostituiti dal
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brusio di milioni di persone che camminavano per strada.

Adesso camminava per "Main street" dove uomini di ferro ed esseri


umani , gli passavano accanto, camminando ed andando ovunque
fossero diretti. Le sue gambe si muovevano piano, sembravano
sperse in mezzo a questo fiume di persone che fluiva in “Main
Street”, il suo lento camminare lo portò a passare davanti ad un
edificio che era stato distrutto nella guerra, adesso uomini e robot
lavoravano per distruggere le restanti rovine, per poi ricostruire il
palazzo di nuovo.

Sopra le loro teste, un enorme dirigibile coordinava e comandava


controllava le operazioni, verificando che tutto fosse fatto ad opera
d'arte.

Lui non aveva paura d'essere visto, solo nel suo interno c'era una
piccola differenza, che però nessuno avrebbe potuto cogliere: aveva
una visione laterale amplificata, ma la sua forma del viso era
uguale a quella di tutti gli altri.

Lui spostò lo sguardo dal dirigibile al cielo, lui era l'unico che ne
sapeva qualcosa del Cielo, tutti gli altri non ne sapevano una
mazza, vide transitare un'astronave a razzo nel cielo, che passava
proprio davanti al Sole, mentre un'astronave di controllo era in
hovering silenzioso dietro a delle buffe nuvole bianche. Per un
attimo, lo stupido sguardo delle persone a due occhi lo guardarono,
un leggero sospetto comparve nei loro volti, mentre i robot
nemmeno notarono che cosa lui stesse guardando in cielo.
Lui abbassò la testa, in effetti era sospetto quello che stava
facendo: un uomo non ha la possibilità di guardare nel Cielo, quindi
sollevare la testa e guardare per aria é un'attività sospetta.

-Potrebbe aiutare un povero barbone?!- disse una voce. Era un


uomo cieco, con il suo cane, che gli si stagliava vicino, l'uomo cieco
mostrò un documento d'identità: Ex pilota spaziale, attualmente
cieco. Accattonaggio legalizzato.
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Lui pose la sua mano sulla spalla dell'uomo cieco e gli diede un paio
di colpetti di stima, ma poi lui passò oltre.

Non era permesso fermarsi a conversare per strada nell'ora di


pausa, e non era permesso convenevoli in strada come stringersi la
mano o darsi amichevoli colpi sulle spalle.

Lui continuò a camminare e trovò un distributore automatico di


giornali, ne prese una copia: Imposte e Tasse crescenti, Contributi
militari in espansione, Prezzi ed inflazione in crescita. Questi erano i
titoli principali, poi sul giornale c'era un editoriale su come le forze
terrestri stavano attaccando e distruggendo le forze aliene di Marte.
Qualcosa di quei titoli lo toccò dentro, impulsivamente e
nervosamente strinse i pugni, quasi come una reazione istintiva.

Ma che differenza c'era poi oggi, tra esseri umani e robot?!

Erano tutti per strada, tutti indaffarati a svolgere i propri compiti.


Essere un essere umano, non c 'è alcuna benedizione, orgoglio o
dono. Essere un fratello delle macchine, vo leva dire essere usati
sino ad essere rotti da uomini invisibili che se ne stavano in
astronavi per aria che comandavano e controllavano tutto delle
teste dei robot, e che a questi uomini interessava solo attaccare e
distruggere una posizione nemica.

E' per questo, che quando poi quando veniva il tuo turno, vedevi
che non c'é ragione nell'uno o nell'altro.

Lui su fermò per un attimo sul marciapiede, a fissare con occhi


sorpresi e strabiliati quello che si mostrava in vetrina: Compra un
bambino di Venere per tuo figlio!
C'era una cosa piccola e tentacolare, ma con uno sguardo
intelligente, che si muoveva nel piccolo cesto: era una piccola
creatura vivente, che se ne stava in vetrina con i suoi grandi occhi
intelligenti, e chiedeva aiuto, senza che nessuno lo degnasse di uno
sguardo. Tutto questo, mostrava quanto immensa fosse la miseria
umana, e di quanto la gente potesse far del male ad altra gente.

Qualcosa lo toccò, lui s i voltò per vedere e nel frattempo, appoggiò


la propria mano sulla fronte. Quando un uomo é malato, lui pensò, 8
un uomo non può lavorare e quindi non è richiesto.

Senza perdere un momento, si diresse rapido dentro un vicolo,


dentro al vico lo c'era un'enorme macchina automatica per la pulizia
delle strade che era ferma. Di quì non si poteva fuggire, allora
rientrò nella strada, cercando di confondersi tra la folla di persone e
robot, che camminavano per strada.

Ma loro lo stavano cercando.

Lui doveva scappare, se lo avessero preso, lo avrebbero portato al


centro riparazioni: non era una cosa che avrebbe potuto reggere.
Lui non voleva essere aggiustato, non voleva tornare ad essere una
stupida macchina operatrice, era decisamente meglio essere così
com'era adesso e capire il mondo circostante.

Ma c'era qualcosa che non andava: strada dopo strada, blocco dopo
blocco, il suo corpo era sempre più debole, presto avrebbe
collassato.

Se si fosse fermato per riposare, loro sarebbero arrivat i e lo


avrebbero raggiunto e poi lo avrebbero riportato al centro
riparaz ioni.

All'improvviso sentì migliaia di corni, che stavano ululando, erano le


fotocellule, c'erano anche fasci di luci che vagavano per strada,
allora lui decise di fermarsi e sostare proprio davanti ad una
finestra a forma di oblò, e poi si fece shakerare la propria testa, per
provare a resettare i propri sistemi.
L'uomo che era dentro la finestra lo vide, allora lui decise di
riprendere a camminare, l'uomo che era dentro la finestra uscì, e si
mise a guardarlo con orrore, poi puntò il dito.

Le fotocellule intanto continuavano a cercarlo.

Lui era scappato dal laboratorio, il giorno stesso, era stufo di


mescolare e calcolare gas e batteri e costruire bombe, calcolandone
la letalità al 99.9%.
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Forse, adesso lui stava morendo, ma adesso lui era coscente e
sapeva cosa gli stava accadendo.

All'improvviso gli co mparve in testa una strana idea: acqua fredda


da bere.

Lui entrò nel parco pubblico: forse avrebbe trovato una fontana,
oppure si sarebbe nascosto, aspettando la morte.

I muri che circondavano il parco erano alti, sembrava un posto


tranquillo, a nessuno importava se un uomo solo, si ritirava per
morire nel parco. Il posto era silenzioso, non c'erano sirene, non
c'erano fotocellule. Un posto tranquillo dove essere liberi, le sue
gambe erano troppo stanche, s'avvicinò ad un albero e poi co llassò
a terra.

Un anziano con un aria sospetta s'avvicinò a lui, ma non disse


niente, poi se n'andò senza dirgli una parola.

Passarono poi due anziane signore, si tenevano a braccetto, appena


loro lo videro si fermarono, poi ripresero a camminare con un passo
più rapido, sembravano parlare sottovoce tra loro, una di queste
due signore anziane, si voltò a guardarlo solo per un attimo.

Incominciò a sentire delle sirene, si stavano di nuovo avvicinando,


allora lui s'alzò, e riuscì a raggiungere una fontana e ne bevve.

Lui bevve molta acqua, che scese nello stomaco e dopo poco, iniziò
subito il liquido iniziò a far effetto.

C'era un altro uomo anziano nel parco, poco distante da lui, era
seduto su una panchina e lo stava fissando con sospetto. Lui aveva
bevuto molta acqua dalla fontana, troppa acqua specie se fosse
stato un essere umano.

Lui s'alzò rapido, adesso si sentiva meglio, camminò svelto senza


dire una parola verso uno spazio verde aperto. Poi si fermò e si
stese per terra a fissare il Sole, alzò le mani per aria, adesso il sole
sembrava quasi che stesse tra le sue mani, ed era una sensazione
bellissima essere libero.
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Ma le sirene tornarono a farsi udire, com'era possibile che lo
avessero trovato, dentro questo bellissimo posto calmo e
tranquillo?!

Lui s'alzò e riprese a camminare svelto, il viottolo asfaltato lo


condusse dove c'era un grosso lago. Lui si fermò per un attimo, ad
osservare il bellissimo panorama, con questo enorme lago di forma
circo lare, con acqua ferma e con tanti fiori che ci galleggiavano
sopra.

All'improvviso due esseri umani vestiti di nero, lo puntarono ed uno


dei due alzò la mano destra, il suo dito indice destro era diretto
proprio contro di lui.

Allora, lui decise di zompare dentro al lago, li avrebbe seminati,


loro non lo avrebbero seguito. Iniziò a camminare nel lago, l'acqua
lo raggiunse ai ginocchi, ma lui continuò a camminare, poi l'acqua
lo raggiunse alla cintola, poi alle spalle, poi al collo, poi finì per
essere totalmente immerso nell'acqua, ma lui continuò a
camminare sott'acqua, sino a quando… una grossa rete non lo
catturò, e lo riportò in superficie!.

I suoi occhi erano immobili e le sue mani rattrappite, tutto era


immobile.
____________

Dentro al camion dell'assistenza e controllo della Polizia Municipale,


il tecnico elettronico scuotendo la testa, osservava in silenzio il
nuovo macchinario che era stato appena recuperato dal grosso lago
del parco pubblico. Il collega poliziotto, al posto guida, si sporse dal
finestrino posteriore e chiese -Allora, in che condizioni é questo
coso?!-

Il tecnico si voltò e guardò il collega e disse -Butta male!. Questi


sistemi sono picchiatelli ed all'improvviso sclerano, pensano
d'essere come gli esseri umani e quindi smettono di lavorare,
scappano dalla propria mansione e se ne vanno a vagabondare per
la città, a cercar non si sa cosa!. Questi sistemi, prodotti e
commercializzati per rimpiazzare la manodopera umana, sono 11
inutili!. Le persone, fanno le proprie maledette ore di lavoro, mai
nessuna é andata in corto! come invece questi maledetti cosi, fanno
continuamente!-
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