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EDIZIONI PROGENIA – P.K.DICK
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Indice
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Prefazione: omaggio IF Worlds of Science Fiction – Novembre 1954
Chip65C02
IF Worlds of Science Fiction Novembre 1954:
Progenia di Philip K. Dick
Ed Doyle accorse, prendendo un taxi di superficie, l'uomo piazzò 50
credit i sulla testa del robot che guidava il mezzo, poi Ed Doyle si
coprì il volto con un fazzoletto rosso e chiese a con tono basso,
d'essere portato all'Ospedale.
Doyle saltò giù dal taxi con tre balzi, sotto gli occhi dei pazienti
convalescenti che erano affacciati alla finestra a prendere aria,
oppure deambulavano faticosamente, facendo riabilitazione,
passeggiando lentamente nei pressi dell'entrata dell'Ospedale.
-Come si chiama?!-
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-Janet Doyle, mia moglie ha appena partorito, ha avuto un
bambino!- rispose con un pizzico d'orgoglio Doyle.
Janet indossava un bel vestito blu molto chic, aveva una sigaretta
tra i dit i, era seduta su una bella sedia di mogano, mentre il dottore
era seduto dall'altra parte della scrivania e sembrava stesse
ascoltando ciò che Janet diceva.
-Ciao! Ed!- disse la donna, mentre vide entrare Doyle dalla porta -
Sei arrivato adesso?!- chiese la donna.
-Sicuro! - poi Ed Doyle dopo una breve pausa aggiunse - E' finito
tutto?! Cioé voglio dire... é già tutto finito?!-
Janet rise a 32 denti e disse -Sì!, é già finito tutto! vieni e siediti
accanto a me, questo é il dottor Bish-
Janet invece non era cambiata per niente in questi sei mesi: 8
continuava a fumare le sue sigarette, un picco lo volto rotondo,
bionda, labbra rosse, e due occhi blu e gelidi co me il ghiaccio.
-Certamente! non ricorda Mr.Doyle che lei era con me, quando
decise di scegliere il sesso del nascituro.- disse il dottor Bish.
-Mio Dio! Janet!, noi non possiamo aspettare NOVE anni, prima
d'avere nostro figlio!- esordì Ed alzandosi in piedi di scatto!
-No! Ed, sei te che non hai capito. Per DICIOTTO anni Peter deve
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restare con loro, devono toglierli quell'aria plasticosa, poi dopo
Peter potrà stare con noi, tutto il tempo che vorremo!. Ed, cerca di
fare la persona serie ed adulta e siediti, stai dando spettacolo!-
rispose Janet
-Ed, non hai capito, questo tempo serve allo sviluppo di Peter per
evitare che abbia conflitti con noi, é per il bene di Peter. Peter non
é un cane od un gatto che girerà per casa, é un essere umano. Solo
i robot possono dare una perfetta educazione!. I robot non danno
ordini contrastanti, i robot non picchiano, i robot non bevono, i
robot non s'arrabbiano, i robot non urlano. Sono solo i robot che
possono dare la migliore educazione ai figli. Vuoi forse leticare ed
avere dei conflitti con il nostro Peter in futuro?! Vuoi che Peter
abbia delle nevrosi?! - chiese Janet.
Il dottor 2g-Y Bish stava studiando l'uomo che gli era in piedi di
fronte, mentre la subroutine software d'identificazione, cercava i
punti critici umani di riconoscimento del volto, per dare un'identità
alla persona che era immobile ed in piedi davanti al tavolino.
-Prego signor Doyle, prenda una sedia e si segga. Cosa posso fare
per lei?! Come sta la signora Doyle?!-
-Vuole dire, Mr Doyle che lei vorrebbe solo vedere suo figlio Peter,
oppure allude al modo di dire, per cui lei vorrebbe parlare con suo
figlio Peter?!- chiese il dottor Bish. [...]
-Vorrei parlare con mio figlio Peter, per varie ore, senza che ci siano
robots tra le palle!- sbottò nervosamente Ed Doyle.
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-Capisco...- disse il dottor Bish che poi aggiunse - Ma non credo che
lei, Mr. Doyle sia nella situazione emotiva adeguata, per poter
incontrare suo figlio, lei ha appena fatto un lungo viaggio da
Proxima Centauri. E' venuto sulla Terra per affari oppure per
piacere?!-
-Suo figlio sta studiando biochimica, é in una fase critica della sua
evoluzione...-
Ed aprì lo sportello, con il cuore che gli batteva a mille disse -Ciao
Peter!-
-Allora!, Peter, come cavolo da é star quì sulla Terra?!- chiese Ed.
Il ragazzo non rispose, guardò l'auto e vide che dentro l'auto c'era
un robot guidatore che disse -Entra!-.
Il ragazzo entrò nell'auto, Ed disse -Sì!, abbiamo posti da vedere e
vari luoghi da visitare insieme!-
Ed Doyle storse la bocca, poi disse -Sai Peter!, sono appena sceso
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dall'astronave, sono partito da Proxima Centauri, é stato un lungo
viaggio, non ho proprio avuto il tempo di cambiarmi vestito. Sono
un pochino impolverato, il viaggio é stato lungo!-
-No!, dicevo, Hai fame?! Mi sono avanzati dei panini che mi sono
portato da casa, una parte li ho consumati sul traghetto spaziale. A
me non piace comprare il cibo sui traghetti, ti spelano!. Ossia la
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pietanze quando le bibite o l'acqua minerale, insomma costano
davvero un botto, se si comprano sui traghetti spaziali!- disse Ed.
-Hai visto Peter!, é uno scoiattolo! Hai mai visto uno scoiattolo dal
vivo?!- chiese Ed
-Cosa?!- chiese Ed
-Non ci vengono fornite questi tipi d'informazioni, sono oltre il
nostro ambito di studio. Non sono dati, fatti e tendenze che sono
pertinenti con il mio corso di studi, io studio per Biochimica - disse
Peter.
-Ho capito!- disse Ed che poi aggiunse -Ma come t'è venuto in
mente di studiare proprio biochimica, piuttosto che qualcos'altro?!-
-E' una domanda strana, direi priva di significato. E' il mio lavoro, é
quello per cui sto studiando, quindi direi che mi piace- rispose Peter
Peter sorrise. 18
-Non lo so, non ci capito spesso sulla Terra, poi con tua madre
Janet, da quando ci siamo separati, non ho ragione di passare sulla
Terra. Sono venuto, solo per vedere mio figlio!- disse Ed Doyle.
-Prego Peter, firma quì, questo certificato attesta che oggi hai visto
tuo padre. Noi non vogliamo coercizzare il tuo studio in nessun
modo. Hai cenato?! Che cosa ne pensi di tuo padre, Ed Doyle?! E' la
prima volta che lo hai incontrato da quando sei nato. Non sei mai
stato preparato a questo incontro!. Che impressioni ne hai tratto?!-
chiese il dottor Bish.
-No!, non ho ancora cenato!- disse Peter che dopo aver firmato il
certificato continuò dicendo - E' un tipo insolito, molto emotivo, ha
molti bias cognitivi errati. E poi, devo dire, che mio padre emanava
proprio uno strano odore!-.