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24/2/2021

NON IL PROBLEMA CON LE BOLLE –


EDIZIONI
CHIP65C02 P.K.DICK

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi.
Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio IF Worlds of
Science Fiction –Settembre 1953- in particolare al racconto “The bubbles
trouble” di Philip K. Dick assemblando un plot remastering: l’obiettivo del
racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore.

In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti ,


organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È
importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o
persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate
che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed
immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di
lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è 2
liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza
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spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non
dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho
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E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate
artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in
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grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena
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“Il problema con le bolle” stampato 24/02/2021 (v1.0)é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

➜http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/

6502 & Terminetor Magnetico

➜http://mia-fantascienza.blogspot.com
Indice

Prefazione: omaggio a -IF Worlds of Science Fiction Set /1953- …...… pag. 4

Capitolo 1-Il problema con le bolle – Philip K. Dick …..…… pag. 6

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Prefazione: omaggio IF Worlds of Science Fiction – Settembre 1953

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista IF Worlds of


Science Fiction settembre 1953 in particolare al racconto “The
Bubbles trouble” di Philip K. Dick

In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare


nella diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per
proporre fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un
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pubblico del XXI seco lo. Questo genere di ebook continuerà ad
avere:

• una copertina sempre identica “IF Worlds of Science


Fiction” 30 e lode rimasterizzato,
• un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto,
• un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali
racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un
gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp
Mags”.
• La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano
all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a
quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags.
• Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o
sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le
divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero
essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.
• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella
collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la
rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book,


una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama,
remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories
& IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna
rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!.
Saluti e buona lettura!

Chip65C02
IF Worlds of Science Fiction Settembre 1953:
Il problema con le bolle di Philip K. Dick
Nathan Hull scese dalla sua auto di superficie, attraversò a piedi la
strada, annusando la fresca aria mattutina. Macchine di movimento
terra robotiche, stavano iniz iando il proprio turno di lavoro, per
coprire la voragine che era stata creata nella notte per effettuare
dei lavori di manutenzione. Una striscia pubblicitaria luminosa
attrasse l'attenzione di Nathan Hull, l'insegna luminosa diceva -La
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Metropolitana per l'Asia è stata terminata, il continente dell'Asia è
adesso raggiungibile in pochissimo tempo a prezzi modici!-.

Nathan passò oltre, girando l'angolo, arrivando alla casa di Farley.


Nel passato la catena commerciale di distribuzione mondiale Farley
aveva sempre avuto un motto, che riassumeva bene la propria
politica di vendita - Il nostro mondo è il tuo Mondo!-. Natahn allungò
la mano, la mise nel lettore digitale d'identità, la porta trasparente
in cristallo del negozio s'aprì silenziosamente. Hull si diresse
all'ascensore pneumatico e premette il pulsante del II piano. Della
tiepida aria calda lo investì, nessun rumore anche ovattato,
permeava nell'ascensore, a parte un lieve odore di caffè e cialde
calde. Il secondo piano era vuoto, non c'era nessuno, si sentivano a
malapena alcuni vocii lontani, delle risate maschili e femminili, che
sembravano quelle di Giulia. Nathan sperava che quelle dolci risate
femminili sentite a distanza, fossero di Giulia, questo significava
che Giulia era ancora cosciente.

Nathan Hull prese una porta a caso, tra le tre che erano davanti a
lui, nel locale del II°piano, la porta s'aprì ma il locale era vuoto:
c'erano cocci e vetri rotti, vestiti gettati per terra, cartoni, ed altri
articoli per la vendita che erano sparsi sul pavimento in modo
caotico. Erano i segni evidenti dei 3 giorni di saldi per la festa, che
c'erano stati al supermercato, durante le offerte commerciali a
prezzi stracciati. All'improvviso comparve alle spalle di Nathan, Julia
Malrow e Max Farley, erano palesemente avvinazzati, occhi lucidi,
guancie rosse, un alito d'alcool che li precedeva di qualche metro.
[...]

-Ciao Nathan- disse Julia - ti va un goccetto?!-


-Ciao Julia, ciao Max, no grazie! tre giorni di bagordi mi sono
bastati!. Andiamo Giulia?!- chiese Nathan.

Julia pose le sue braccia tra il collo di Nathan e con vistoso modo di
fare, alquanto alticcio disse con la voce impastata -Nat, portami
pure via di quì, perchè... non mi riesce di muovere un piede!-.

-Ottimo!- disse Nathan che poi aggiunse -Potremo andare a far


colazione, se te la senti. Da quanto tempo è che non mangi Julia?!-
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-mmmhhh... forse due giorni!- rise Julia mordendosi il labbro
inferiore, poi aggiunse -ma... non ricordo, di preciso!-

Max disse -Ok! la festa di tre giorni è finita, ma la festa è solo un


preliminare, la parte più interessante sta per venire adesso!. Dopo
la festa, ci sarà il giudizio!. - poi dopo aver tirato un grosso sorso
da una bottiglia, Max chiese -Nathan, tornerai per assistere al
giudizio?!-

-Certo!- rispose Nathan, con un tono di voce un po' riluttante -


torneremo a minuti!-.

Il salone era gremito di gente, all'improvviso Lora Becker urlò -Ho


vinto!, Ho vinto!-. Tutte le persone della sala si vo ltarono e
guardarono Lora, tutti presero ad avvicinarla, lasciandole un po' di
spazio intorno a lei. Un vociare di fiati alco lici e parole isteriche,
turbinavano nell'aria del salone, mentre Lora diceva -Lo sapevo!, lo
sapevo che sarebbe successo!-. [...] Julia chiese a Nathan d'essere
portata via, ne aveva abbastanza di questa cosa, non voleva
restare un attimo di più in quel salone.

Una grande luce bianca, illuminò Lora, comparve una grande bolla
nell'aria, era un'astronave a forma di bolla, galleggiava nell'aria e
s'avvicinava a Lora. La donna aprì il portello della bolla e v'entrò
dentro, mentre tutti gli astanti della sala, osservavano, vociavano,
ed invidiavano Lora Becker. [...]

La bolla galleggiava nell'aria, Lora Becker era seduta nella cesta,


all'interno della bolla e mantenne a fuoco, sul video del proprio
mezzo, tutti volti degli astanti della sala, i quali osservavano la
bolla galleggiare nell'aria, con dentro Lora Becker. Nell'aria
comparvero anche altre bolle, che probabilmente erano in partenza,
c'erano anche altri viaggiatori, quando all'improvviso la bolla di Lora
Becker sussultò, salì in verticale in modo furioso, andò
rovinosamente a scontrarsi con altre bolle, un pandemonio di pezzi
e componenti vari, caddero miseramente dall'aria. Cristallo, acciaio,
componenti elettronici, giroscopi e delicat i meccanismi elettronici,
mentre tutti gli astanti esplosero un avvinazzato e stupido "Ohoh!"
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di disappunto e sorpresa.

-Dio mio!- esordì Julia mentre tutte le altre bolle, che erano in aria
esplosero, disseminando detriti e persone per aria, che poi caddero
tutti rovinosamente a terra.

Bart Longstreet s'avvicinò a Nathan e Julia e commentò sarcastico -


Pazzi!, sono dei pazzi furiosi!. Ma che cosa gli dice la testa, a
questa gente?! Queste cose, sono già accadute in passato, tutti
sanno che è possibile, anzi è probabile che le bolle prendano a
scontrarsi tra loro, uccidendo i loro occupanti!. Non c'è nessuna
logica in tutto questo!-

Nathan disse -Bart, noi andiamo a far colazione, alla macchina del
caffè, vuoi venire con con noi?!-

-Beh!, la mia gara sta per iniziare proprio adesso- sorrise Bart -
Questa non me la voglio proprio perdere! nemmeno per un milione
di dollari!-
________________

Nathan Hull domandò - Volete dell'altro caffé?-

Julia si mise a sedere e disse -No!, grazie é tutto apposto, sto bene
così- [...]

Bart prese dell'altro caffé, poi Bart e Julia dissero -Forza Nathan,
stiamo pendendo dalle tue labbra, raccontaci la tua teoria sulle celle
di dislocazione a forma di bolla, prodotte dalla Farley Aerospazio-

Nathan aggiustò i controlli sul monitor, che erano presenti anche


sulle celle di dislocazione, estrasse una piccola pallina blu dalla
tasca della sua giacca, la pallina girava nello spazio, intorno ad un
sole giallo.

-Non è male, è primitivo, tardo giurassico. Questo è il mio


sessantesimo tentativo di verderci più chiaro, ma non è possibile
andare oltre questa magnificazione- disse Hull.

C'era una densa giungla sul monitor, popolata da rettili, insetti e


variegati altri animali.
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-Devi far meglio di questo- disse Julia che poi aggiunse -Spegni il
monitor!. La metà delle persone ha avuto la sua bolla nell'Eocene,
un altro decimo nel Pliocene. Io ho contato varie civilizzazioni,
molto sono avanzate almeno tanto quanto la nostra. Questo non è
un gioco, ma è proprio una vera passione della Farley Aerospazio.-

-Sì!, ma poi le bolle esplodono sono ridotte sempre in milioni di


pezzi.- disse Nathan.

-Ed allora?! ma che c'entra questo?!- chiese Julia.

-Un centinaio di anni fà, prima di noi, il nostro vecchio Packman,


pare che se lo ricordi ancora, iniziò l'esplorazione dello spazio.
Missili con cui salpare dalla Terra e poi astronavi per esplorare lo
spazio. Trovammo deserti caldi e freddi, nuove fonti per materie
prime, ma la gente s'aspettava di poter viaggiare nello spazio, ed
incontrare alieni ed altre culture intelligenti, invece niente di
niente!. E' stato peggio di Colombo, che era salpato per trovare la
Cina navigando da Ovest ma poi finì per inciampare nell'America.
Ma se Colombo avesse continuato, poi la Cina l'avrebbe trovata. Noi
invece non abbiamo mai trovato nient'altro che deserti caldi o
freddi, sassi e polvere!. Poi, all'improvviso sono spuntate dalla
Farley Aerospazio questi apparati di dislocazione spaziale a forma di
bolla!-

-Ma che c'entra!- disse Julia che poi aggiunse - Non ci si poteva
allontanare dalla Terra, non c'era niente d'interessante. La Farley
Aerospazio ha inventato gli apparati di dislocazione spaziale a
forma di bolla. Sono ottimi mezzi di locomozione oppure possono
trasformarsi in container miniaturizzati, che possono contenere
micro universi nella dimensione sub-atomica. La Farley le produce,
sono piccoli mondi miniaturizzati a livello sub-atomico che possono
essere esplorati, restando comodamente sulla Terra!. La
costruzione di micro mondi è un'opera tecnologica, ma allo stesso
tempo è anche una creazione artistica come la musica, la pittura o
la scultura!-

-Sì!, ma poi qualcosa è andato storto!- disse sarcastico Nathan.


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-Ma no!- esordì Bart - Nat!, non tieni in dovuto conto che la Farley
Aerospazio si è solo limitata a creare gli apparati di dislocazione,
ma poi sono state le persone, che hanno comprato le bolle,
personalizzandole e creando un proprio mondo ad hoc. Questa
attività ha anche risolto il problema dell'ozio nella nostra società.
Con i robot che lavoravano per noi, nella società l'ozio dilagava in
modo negativo corrompendola. Invece, la possibilità di creare
mondi ad hoc, tramite la personalizzazione delle bolle di
dislocazione della Farley Aerospazio, ha ridato vitalità alla nostra
società-

-Sì, Ok!- disse Nathan che poi aggiunse - Ma poi qualcosa è andato
storto. E' da almeno 10 anni. che le cose stanno andando
veramente storte, con le bolle della Farley. Io la penso così, ed
anche il vecchio Packman, che è molto più anziano di noi, ritengo
che la pensi allo steso modo.-

-Anche se fosse vero...- disse Julia che fece una breve pausa -Nat!,
mi devi spiegare perchè la creatività delle persone da 10 anni,
nell'interagire con gli apparati di dislocazione della Farley
aerospazio, sia mutata all'improvviso in una smania autolesionista e
distruttiva, che poi causa morti e danni!-

Nathan disse - Perchè un bambino spacca le cose?! Per sadismo?!


No!, per curiosità, e per manifestare il potere ed il proprio controllo.
Le bolle della Farley Aerospazio sono un succedaneo della realtà,
sono un modo per trovare della vita aliena, che però è creata
artificialmente nella personalizzazione degli apparati in dimensione
subatomica. E' un modo per esplorare pianeti e mondi lontani, che
sono però solo immaginati. Ma poi subentra un senso d'ostilità,
perchè questi mondi sono falsi ed irraggiungibili realmente, quindi
l'ostilità muta in violenza e senso di distruzione, ecco perchè le
bolle sono crashate!-

Julia disse -La tua teoria Nat è troppo elaborata!, non me la bevo!-

Bart Longstreet sorrise e disse - Potrebbe esserci del vero nella tua
riflessione Nathan, ma semplicemente é il desiderio di distruzione e
violenza che è innato nell'uomo, questo giace a livello subconscio,
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ma poi riemerge nella personalizzazione dei mondi, per cui si
spiegherebbe perchè le bolle di dislocazione finiscono per
esplodere!- [...]

Julia storse la bocca in segno di disappunto, poi però disse -Sì,


quanto dice Bart, potrebbe calzare con la realtà dei fatti-. [...]

Bart chiese - Ma cosa potremmo fare?! Smettere di personalizzare


le bolle della Farley, per metterci a far tutti quattro chiacchere?!-

Nathan disse - Ho introdotto una mozione, una mozione contro la


Farley Aerospazio presso il direttorato-

Julia esordì -Nat, che cosa fatto?!-

-Sì!- rispose secco Nathan Hull - Ho introdotto una mozione morale


contro la Farley Aerospazio, presso il Direttorato. E' immorale
costruire bolle!-

_________

Un leggero brusio e mormorio circolava ordinato ed eterogeneo


presso il direttorio, prese la parola il presidente Eldon Von Stern, il
capo del Direttorio che rivolgendosi a Nathan Hull disse -E' lei che
presentato una mozione morale al direttorio?!. Lo sa, che le
macchine analitiche per il giudizio automatico, potranno analizzare
e frammentare la sua richiesta, demolendola in pochi minuti?!-

-Sì! sono io che ho presentato mozione morale al direttorio, è una


faccenda troppo importante, per lasciarla al giudizio analitico ed
automatico delle macchine- rispose con un piglio d'orgoglio Nathan
Hull.
L'immensa sala cadde in un improvviso silenzio: c'erano tutti i
rappresentanti sociali del sistema economico, le camicie bianche
che tutelavano gli interessi della proprietà. C'erano le cravatte blu
che tutelavano gli interessi dei magnat i e delle banche e sistema
finanziario, c'erano le camicie rosse che rappresentavano i
lavoratori e le fattorie comunitarie. C'erano poi le camice verdi, che
rappresentavano la classe media e gli impiegati quanto i
consumatori in generale. C'erano infine le giacche grigie che
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rappresentavano gli avvocati, scienziati, insegnanti, intellettuali e
professionisti d'ogni genere.

Von Stern chiese - Mr. Hull, spieghi che cosa ha contro la Farley
Aerospazio circa le Bolle di Dislocazione nella dimensione sub-
atomica-

Forrest Packman il t itolare della Farley Aerospazio sedeva con la


camicia bianca tra i suoi amici, sembrava una specie di angelo
immacolato, piuttosto che un capitano d'industria.

Nathan Hull prese il microfono e disse - La scoperta della


conoscenza delle leggi che normano il subspazio, ha permesso alla
Farley Aerospace di produrre micro universi nella dimensione sub
atomica, che possono essere manipolati da ciascun consumatore, il
quale comprando i dislocatori di iperspazio, può creare e
personalizzare piccoli universi da esplorare tramite l'hardware della
Farley Aerospace. I piccoli universi creati possono svilupparsi e poi
evolvere, sino a creare forme d'intelligenza autoctona, anche pari
se non superiore alla nostra. Durante questi ultimi anni, gli apparati
di dislocazione hanno iniziato a crashare, distruggendo anche le
relative civiltà che si erano formate nelle microdimensioni
subatomiche, assieme ai loro animali, piante, forme di vita. [...]
Per questa ragione, io chiedo di rendere immorale l'attività svolta
dalla Farley Aerospace nella produzione e vendita degli apparati di
dislocazione.-

Tutti gli astanti del direttorio erano silenziosi, con il vo lto ceruleo ed
impassibile, non traspariva alcuna sensazione dai loro volti, in modo
ordinato votarono premendo un pulsante.
Julia s'avvicinò a Nathan, prese la sua mano e sussurrò -Nathan,
forse l'analisi della macchine, sulla tua mozione, potrà darti
ragione?!-

-Ne dubito- disse sotto voce Nathan, mentre s'avvicinò all'orecchio


di Julia.

Prese la parola Von Stern che disse -Spiacente mister Hull, la sua
mozione non è accettabile, ci sono 400 voti in suo sfavore ossia per
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il rigetto della sua mozione, contro 35 voti favorevoli alla sua
accettazione, la moralizzazione della Farley Aerospace non computa
neanche per l'analisi automatica dei sistemi, la sua mozione è
quindi rigettata!. L'udienza del direttorio è conclusa, sia sciolta
l'aula!.-

Tutte le persone del direttorio si avviarono ordinatamente ed in


silenzio verso le uscite, anche Nathan e Julia lo fecero, però furono
rapidamente avvicinate da Forrest Packman, il quale prese da una
parte i due, per conferire brevemente con Nathan Hull, riguardo alla
sua mozione.

Forrest Packman disse - Mister Hull, io ho apprezzato la sua


mozione. I tempi alla Farley Aerospace sono molto cambiati, in
parte la sua mozione è corretta dal punto di vista morale, per
quello che può valere io la condivido, almeno in buona parte. Io
pensavo che la possibilità di creare dei microuniversi da parte della
gente, potesse responsabilizzare e moralizzare la società, ma
questa ha iniziato a dare party in cui si beveva, ballava e copulava
in modo smodato, poi si creavano mondi ed alla fine si finiva per
distruggerli tutti, facendoli crashare!.-

Comparve Burt Longstreet che s'avvicinò a Nathan, Julia ed a


Mr.Packman, all'improvviso Burt esordì -Hull, sei ancora quì?-

-Ho giuridicamente perso, la mozione non computa- disse laconico


Nathan.

Mentre i tre stavano accomiatandosi, riprese la parola Von Stern


che disse -Signori!, Signori, prego! un attimo d'attenzione!. Una
grande notizia è accaduta!. I nostri sistemi automatici
d'esplorazione sono entrati in contatto vicino a Proxima Centauri
con una cultura aliena!. Uno scambio di messaggi è attualmente in
atto tra la nostra ed una cultura aliena. Navi spaziali stanno adesso
salpando verso il sistema stellare Arturiano per prendere un
contatto diretto!-

Tutte le persone che ancora erano nel direttorio presero ad urlare di


gioia, la notizia ebbe rapidamente a diffondersi in tutto il pianeta!.
Forrest Packman era immobile e silenzioso, niente traspariva dal 14
suo volto ceruleo, mentre Nathan Hull era radioso e sorridente e
disse rivolgendosi a Julia e Burt -Beh! andiamo subito a bere
qualcosa!, bisogna festeggiare! questa é davvero una notizia
sconvolgente!-
_______________

Julia disse -Hai visto?! siamo collegati con l'Asia con la


Metropolitana Ipersonica, perché non facciamo un salto ad Honk
Kong?!-

Hull sorrise, aprì la porta della sua auto di superficie, poi Nathan
lanciò la sua auto, lungo il raggio di telecontrollo da remoto del
traffico [...] quindi l'uomo disse - Riguardo all'ultima grande
notizia, quella sulla scoperta degli Alieni, ripensandoci bene, io direi
che la reazione di Forrest Packman é stata molto silenziosa. Troppo
silenziosa. Io direi che é stata una reazione strana, mentre tutti
attorno a lui gioivano, Forrest Packman é rimasto una maschera di
cera, priva di ogni emozione. Mah!, non me lo spiego!. Forse, vorrà
attendere che la notizia sia stata definitivamente confermata, dalla
nostra flotta diretta sul sistema arturiano!-

-Sì! lo penso anche io- rispose Julia.

Nathan disse -Il sistema arturiano si dice che abbia 7 oppure 8


pianeti vivibili con terre fertili ed oceani. Alcuni di questi pianeti, si
dice che siano abitati. Si dice anche, che questi alieni, potrebbero
aver visitato la Terra nel suo lontano passato. Alcuni nostri
antenati, potrebbero anche aver commerciato con questi alieni!-

-Allora la Galassia pullula di vita?!- chiese Julia.


-Se troviamo alieni, sicuramente la Galassia pullula di vita. In
questo caso, nessuno più sarà interessato ai dispositivi di
dislocazione della Farley Aerospazio, nessuno si curerà più di
personalizzare micro-universi da esplorare, dato che ci saranno veri
pianeti e vere culture aliene, con cui comunicare! e posti lontani
presso cui viaggiare!-

-Ma che fine faranno tutti gli animali e persone e culture, che nel
frattempo si sono evolute nella dimensione subatomica, dentro gli 15
apparati di dislocazione spaziale, prodotti dalla Farley e poi
personalizzati dalla popolazione mondiale?!- chiese Julia

-Non lo so, ma suppongo che saranno acquistati dallo Stato e poi


questi dispositivi saranno lasciati liberi di evolversi, nei modi che le
culture poste nella dimensione subatomica, decideranno in modo
autonomo di fare- rispose Nathan.

Ad un certo punto Nathan vide fermare automaticamente la propria


vettura: c'era un'enorme fila che intasava l'entrata della super
metropolitana verso l'Asia. Segnali lampeggianti di emergenza,
all'improvviso comparvero 12 militari, uno di questi si rivolse
all'auto di Nathan dicendo -Giri indietro, la metropolitana per l'Asia
serve a noi-

-Che é successo?!- chiese Julia.

Il militare rispose che un terremoto aveva distrutto la


metropolitana, stroncandola in 10 sezioni, i robot di manutenzione
erano già in funzione per cercare di ristabilire i contatti, con i
segmenti che si erano spezzati, c'era da valutare se ci fossero dei
feriti o dei morti.

Una nave della croce rossa uscì dalla metropolitana ed atterrò


davanti all'entrata, fece scendere i primi feriti, il militare invitò le
auto che stavano facendo inversione ad imbarcare i ferit i meno
gravi, portarli subito all'ospedale, così la nave della croce rossa
sarebbe potuta tornare dentro al tunnel, per evaquare altre persone
risparmiando tempo.
Nathan fece salire in auto in ferito, il quale disse -Presto! Mi porti
all'ospedale, ho bisogno di aiuto!. E' successo un disastro!, un
terremoto ha distrutto la metropolitana, dentro c'erano almeno un
migliaio di veicoli o forse più, almeno nel segmento in cui stavo
viaggiando io, Dio mio!, é un disastro, un vero disastro! ci saranno
almeno diecimila feriti!-

-Ma come é stato possibile?! I robot non avevano elaborato la


massima stabilità della struttura, valutando che un terremoto non 16
sarebbe mai stato possibile?!- chiese Julia

-E' stato un atto di Dio!- rispose l'uomo.

Il volto di Nathan divenne scuro in volto, scosse la testa ed accennò


una smorfia con le labbra, poi contrasse nervosamente la mascella.

-Nathan, c'è qualcosa che non va?!- chiese Julia

Nathan Hull non rispose, rimase in silenzio, il suo sguardo si


trasformò in una maschera di terrore e paura.

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