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31/3/2022

NON LE BOMBE A TEMPO – J.G.


EDIZIONI
CHIP65C02 BALLARD

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi.
Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio IF Worlds of
Science Fiction –Marzo 1963- in particolare al racconto “The Time Bombs” di J.G.
Ballard assemblando un plot remastering: l’obiettivo del racconto é
intrattenere, divertire, incuriosire il lettore.

In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti ,


organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È
importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o
persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate
che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed
immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di
lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è 2
liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza
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e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene
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“Le Bombe a Tempo” stampato 31/3/2022 (v1.0)é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

➜http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
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Indice

Prefazione: omaggio a -IF Worlds of Science Fiction Marzo 1963- …...… pag. 4

Capitolo 1- Le Bombe a Tempo …………………………..….………... pag. 6

3
Prefazione: omaggio IF Worlds of Science Fiction – MArzo 1963

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista IF Worlds of


Science Fiction Marzo 1963 in particolare al racconto “The Time
Bombs“di J.G.Ballard.

In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare


nella diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per
proporre fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un
4
pubblico del XXI seco lo. Questo genere di ebook continuerà ad
avere:

• una copertina sempre identica “IF Worlds of Science


Fiction” 30 e lode rimasterizzato,
• un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto,
• un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali
racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un
gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp
Mags”.
• La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano
all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a
quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags.
• Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o
sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le
divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero
essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.
• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella
collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la
rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book,


una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama,
remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories
& IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna
rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!.
Saluti e buona lettura!

Chip65C02
IF Worlds of Science Fiction Marzo 1963:
Le Bombe a Tempo – J.G. Ballard

Di solito sulla sera, mentre Traxel e Bridges camminavano nel mare


di sabbia marziano, Shepley ed il Vecchio Uomo osservavano le
bombe marziane, dei residuati bellici antichi, che erano semi-
annegati nella terra marziana.
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Questi artefatti spuntavano come gnomi giganti dalla sabbia,
mentre delle piccole lucette rosse morenti, continuavano
sporadicamente a lampeggiare silenziose.

La maggioranza delle bombe ad orologeria marziane, erano quasi


tutte già esplose nell'immenso mare di sabbia, un centinaio di anni
prima. Ma ce n'erano rimaste ancora delle altre, a Shepley piaceva
guardarle semi-annegate nella sabbia, mentre spuntavano dal
terreno, quasi come fossero delle lapide morenti, vestigia di un
passato lontano di dieci mila anni prima. [...]

Traxel era solitamente il leader dei tombaroli di bombe marziane,


aveva già cenato e con quella sortita serale, ci s i sarebbe pagato
varie cose.

Shepley era uno che si lamentava continuamente, era su Marte solo


da 3 mesi, nelle ultime sortite nel deserto marziano, il suo borbottio
aveva irritato Traxel e Bridges, tanto che adesso i due lo trattavano
con sufficienza.

Il Vecchio Uomo ossia il Dottore, era sempre tollerato dal gruppo di


tombaroli, essendo l'unico ad avere una grande conoscenza del
deserto di sabbia marz iano, tanto quanto la palma della sua mano,
mentre sparse e semi-sommerse, restavano silenti e
sporadicamente sparse gli ordigni alieni.

Bridges era un tipo simpatico dall'humor sagace, ma con Traxel non


c'era mai un momento per rilassarsi, Traxel sembrava un po' una
laconica autorità, come quelle che t'interrogano seriose, su questo
o quello, in cerca d'indizi per inchiodarti alle tue responsabilità.
Il lavoro dei quattro bombaroli era quello di estrarre cassette, unità
di registrazione aliene, ed inviarle al prezzo di $1 al Museo di Psico
Storia.

-Stasera troveremo una mega cassetta!- disse ridendo Bridges,


rivolgendosi a Shepley, mentre Bridges diede un grosso calcio alla
sedia per scaramanzia, poi aggiunse -Ragazzo!, verrai con noi
stasera a caccia di cassette aliene!-.
______ 7

Fuori dalla tenda mimet ica retico lata in patch desertica, c'erano i
ruderi di una specie di palazzo, semi sommerso nelle dune sabbiose
del deserto marziano, che sembravano gradualmente accerchiare e
soffocare tutta la struttura silente e semi abbandonata, in quella
rossastra landa aliena.

Traxel disse -Dottore, stasera verrà con noi a caccia di bombe?!-

-No! non stanotte. C'andrò per conto mio, un'altra volta- rispose il
Vecchio Uomo.

-Sono circa 20 miglia nel deserto, é corretto?!- chiese Traxel

L'Uomo Vecchio annuì in silenzio, Bridges si tirò su la zip del


giubbotto e disse -Molto bene!, Shepley, ricordati quello che ti ho
detto!. Stanotte troveremo una mega cassetta!- [...]

Tutti e quattro camminarono lenti, sparendo oltre le dune, poi dopo


aver camminato per mezzo miglio, attraversarono un lago di lava
solidificata, e semi sommerso nella sabbia c'era un vecchio veicolo
immobile.

Quello era il luogo in cui il Dottore e Shepley di solito camminavano


tra le le tombe-giaciglio, c'erano tre file di ordigni che spuntavano
da un promontorio basaltico e semisabbioso. In modo sporadico,
alcuni di questi dispositivi avevano una lucetta rossa che
sporadicamente lampeggiava, ma la maggioranza delle tombe
erano silent i e prive di lucina.

Shepley si fermò davanti ad una tomba aliena, vi pose sopra la


mano, poi disse - L'altra volta, ho visto che ce ne sono di nuove di
queste, sono a circa 20 miglia più avanti. Io non so se ce la farò ad
arrivarci-

Il dottore disse -No! non voglio arrivare sin là. L'altra sera c'é stata
una violentissima tempesta di sabbia, le condizioni meteo avranno
coperto parecchie tombe laggiù, complicandoci il lavoro di ricerca!-

Poi il vecchio sorrise e pensò che Traxel e Shepley non sarebbero


mai stati capaci di trovare da soli nemmeno una cassetta, sarebbe
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già stato molto se fossero riusciti a non farsi arrestare dalle
autorità.

Il vecchio estrasse un cappello di cotone ed incominciò a strofinarlo


sulle luci delle tombe per togliere la sabbia, ma ogni indicatore era
spento e morto.

Shepley scosse la testa e disse -Dottore!, Noi siamo stati quì, già la
prima volta che arrivai su Marte, cosa ci siano tornati a fare?!-

-Per dare un'occhiata!, solo per dare un'occhiata!- rispose il Vecchio


Uomo, mentre con il vestito impolverato si sedeva sul giroscopio a
rotaia che era in sosta.

Shepley avviò il mezzo, poi questo incominciò a scorrere sulle


rotaie sommerse nella sabbia. Ogni 50 yarde c'era da scendere e
pulire le monorotaie che altrimenti sarebbero state sotterrate dalla
sabbia.

Nonostante questo impedimento, i due s'allontanarono dalle dune di


sabbia e dal lago di basalto con sassi e polvere, mentre in modo
sporadico delle picco le lucette rosse intorno a loro, caoticamente
disposte a distanza, lentamente s'accendevano sporadicamente,
quasi come silenti luccio le rossastre.

Dopo un'ora e mezzo, il veicolo s'era allontanato dal lago basaltico


Pascal, ed il dottore si rivolse a Shepley con tono amichevole,
chiedendogli -Shepley, ma perché diavolo sei qua, su Marte?!-

C'era un tratto di ferrovia senza sabbia, il veicolo era più veloce,


Shepley pose il volto fuori dal finestrino, prese un po' d'aria, poi
disse -Una volta ho ucciso un uomo. Mi hanno curato, ma poi hanno
scoperto che avevo sviluppato istinti suicidi. Quì, é un posto calmo
e silenzioso. Poi dottore, lei é stato molto gentile con me. Mi trovo
bene quì!-

-Non ti preoccupare, oggi sono sicuro che troveremo una


grandissima cassetta- disse con un largo sorriso il dottore.

-Shepley!, guarda là!- esordì il dottore.

-Dove?!- chiese Shepley che rallentò la velocità del veicolo, mentre 9


procedeva rapido nella piana desertica.

-Laggìù a circa 300 yards ad Est, laggiù sull'ombra di quel dirupo,


dove quelle grandi dune si sono mosse. Le vedi adesso?!- disse il
Vecchio Uomo indicando con il dito indice e la mano fuori dal
finestrino

-Sì! ho visto!- disse Shepley che poi aggiunse -Sembra che non ci
sia mai stato nessuno a far loro visita!- nel frattempo il veico lo
s'arrestò.

Il dottore camminava spedito, ma Shepley che era sceso dal veico lo


dopo di lui, corse in avant i, sorpassò il dottore: c'era un'ampia
schiera di bombe a tempo, tutte spuntavano silenziose dalla terra
scura, come fossero stati uno spettrale convoglio immobile.
_________

Per dieci millenni il mare di sabbia della vergine, grande 1500


miglia quadrate si stimava che avrebbe potuto contenere circa 20
mila tombe aliene. Solo una picco lissima parte di questo era stata
estratta dalla polvere e dalla sabbia dai tombaroli, che
continuavano a vendere manufatti della XXVII° dinastia al Museo di
Psico Storia di Tycho per circa $3000 all'anno.

La dinastia più vecchia era la XXII° e mai niente di più vecchio era
mai stato trovato dai tombaroli, per i quali il museo di Tycho
prometteva un extra bonus, per ogni manufatto più vecchio della
XXII°dinastia.

Nelle tombe non c'erano ossa polverose, c'erano invece dei cyber-
architettonici fantasmi, le loro molecole erano state imbalsamate in
cassette di memoria mo leco lari, con una trascrizione
tridimensionale. Un atto di fede nel futuro, che un giorno dalle
sabbie e dalle polveri di Marte, ci sarebbe stata una ricreazione
fisica e tutti sarebbero potuti tornare a vivere.

Dopo 5mila anni i tentativi di una ricreazione fisica, tutti gli


esperiment i erano stati abbandonati, le autorità di Marte
riconoscevano solo il rispetto che da ai defunti, proteggendole dal
saccheggio dei tombaroli. 10

Quando poi giunsero i coloni, ci si accorse dell'enorme conoscenza


storica che era nascosta in mezzo alla sabbia ed alla polvere, i
Musei vo levano ricostruire la storia di Marte e le attività di
saccheggio se pur proibite, erano finanziate sotto banco. Il
saccheggio dei tombaroli era ripreso, con un permanente traffico
commerciali di anime dalle tombe ai musei.
_________

-Dottore!, Dottore!- esordì Shepley -Guardi!, Guardi!- l'uomo di


buttò in ginocchio estrasse il coltello, ed iniz iò a scavare tra la
sabbia impalpabile di co lor argenteo per estrarre alcune tombe.

Poi l'uomo s'alzò, ed iniziò a vagare tra le tombe, scavando a mano


oppure spolverando gentilmente la sabbia con le mani, dai silenziosi
artefatti.

Il dottore sorrise soddisfatto, mentre scalava lentamente la duna di


sabbia argentea, che era composta con migliaia di picco lissimi
cristalli di roccia lucente.

La cupola svettava sopra la sabbia di appena 6 inches, ma lasciava


intravedere la parte sottostante: la tomba era perfettamente
intatta!.

Era possibile scorgere dentro la struttura esagonale della tomba, la


luce votiva, un pavimento dorato e delle tende ai lati, che celavano
le unità di memorizzazione, insieme a molt i manufatti: biglie d'doro
ed altri artefatti di valore che erano stati riposti nella tomba, al fine
di distrarre eventuali tombaroli, dalle unità di memorizzazione.
Il dottore raggiunse Shepley, il quale guardò il dottore, larghi sorrisi
di soddisfazione si stamparono sui volti dei due uomini -Entriamo
dottore!- esordì Shepley - Che stiamo aspettando?!-

Il dottore annuì, rimosse il sigillo dal boccaporto della tomba,


entrambi avevano vissuto parecchio tempo della loro vita, girando
intorno alle tombe marziane, il loro carattere sembrava aver
assorbito un senso d'immortalità e disinteresse per il trascorrere del
tempo. 11

Adesso Shepley però sembrava il più impaz iente dei due, a


scendere dentro la tomba marziana.

Violare una tomba non era una cosa bella, era un po' come togliere
definitivamente la vita ad un essere che era già estinto,
distruggendo il senso di eternità che la tomba stessa
rappresentava.

Tuttavia, ogni volta che una nuova tomba affiorava dalle sabbie
cristalline marziane, sia Shepley ed il dottore, avevano entrambi un
po' la sensazione di quanto corta e momentanea fosse la loro vita,
in rapporto al senso d'eternità di quei manufatti. [...]

Una robusta corda fu gettata dall'alto, Shepley si calò, poggiando


finalmente i piedi sul pavimento scuro di basalto -Venga dottore! é
tutto Ok-

Una voce umana mormorò dentro la tomba - Orione, Betelgeuse,


Altair, possano le stelle della resurrezione essere la mia luce, Dopo
morto che io possa rinascere, come Orione, Betelgeuse, Altair-

-Non curarti degli antichi rituali- disse il dottore a Shepley, -


limitiamoci ad osservarli-.

L'aria nella tomba divenne improvvisamente ventosa, colorata, ed


in pochi secondi tutto sembrò vibrare con crescente rapidità,
mentre un cono di colori si sparse per la tomba. Una forte luce
illuminò un'area della cripta, da cui emerse un ologramma, una
figura umana di un uomo che indossava un vestito blu. Nonostante
l'immagine fosse di un blu brillante ed elettrico, i colori rivelavano
l'inadeguatezza del sistema di proiezione, la figura dell'uomo
apparve così reale che a Shepley ebbe l'idea che l'ent ità presto o
tardi, si sarebbe messa a parlare con i due tombaroli.

L'entità era sulla settantina, con capelli e barba grigi, mentre le


mani erano ferme e riposte lungo i fianchi. I colori del tavo lo che
parzialmente apparivano nel filmato, avrebbero aiutato il museo di
Psico Storia a datare cronologicamente l'epoca ed il regno della
nuova tomba che era stata scoperta. 12

Dopo la rimozione dell'unità di memoria, la tomba avrebbe


continuato a proiettare ancora per un po' l'entità, per una questione
di magnetizzazione ed energia res idua, poi gradualmente la tomba
si sarebbe spenta ed estinta in modo definitivo.

Shepley mise entrambe le mani dentro al cono di luce, afferrò i


blocchi di estrazione dell'unità di memoria, e per un momento fu
come se Shepley avesse in mano la testa dell'entità, poi Shepley
estrasse con un colpo secco la grossa e pesante cassetta di
memorizzazione [...] da cui iniziò immediatamente a lampeggiare
una picco la luce blu.

Lo scanner della tomba ebbe uno sfarfallamento, l'immagine


tridimensionale dell'entià iniziò a perdere di forma e sfaldarsi, sio a
dissolversi. [...]

Una volta uscit i, Shepley disse -E' piuttosto pesante questa unità di
memorizzazione!-

-Avrà almeno 10 mila anni- disse il dottore che poi guardandosi in


giro e guardando il portellone della tomba disse - Forse é meglio se
ricopriamo l'entrata con la sabbia, proteggendone il segreto.
Nessuno saprà cosa abbiamo trovato e cos'altro c'é da prendere,
nemmeno Trexel-

Shepley annuì.

-Direi che questo é l'ultimo lavoro che facciamo stanotte, altrimenti


non potremo nascondere tutte queste cassette a Bridges e Trexel-
disse il dottore.
[...] Nella seconda tomba, c'era una sorta di statua, una figura
femminile appoggiata su una sorta di letto, dietro di lei un'entità
alata sostava a mezz'aria.

Strani e misteriosi glifi e geroglifici adornano la scultura, i colori


dominanti erano il giallo oro ed il blu, con un vivido colore d'argento
che cingeva la struttura. L'entità era chiusa in una sorta di sfera
con un gas luminoso, incastonata in un grosso catafalco scuro. Pelle
bianca e lucente, il volto quasi fosse stato di porcellana con i 13
lineamenti morbidi e naturali, occhi chiusi, un'espressione immobile
e sospesa nel tempo, mentre i lunghi capelli argentei della donna,
sembravano una sorta di piumaggio che surgelava la figura
femminile in un istante dilatato nell'infinito. [...]

-Chi era?! Forse una principessa?!- chiese Shepley.

-Non lo so, forse sì!, puoi solo immaginare!- rispose il dottore.

-Per adesso é meglio se la lasciamo quì- disse Shepley.

-Ricordati Shepley, che la donna che vedi non esiste più, quello che
vedi é poco più di una pittura!- disse il dottore.

Il portellone metallico della tomba fu chiuso, il cono di luce che


proiettava la figura fu risucchiato via e scomparve nel buio della
tomba.

-Sì! lo so!- rispose Shepley - Ma ho l'impressione che in questa


tomba ci sia ancora dell'altre cose da scoprire. E' meglio se
torneremo al più presto a darci un'occhiata più accurata!-

Il dottore tornò a sedersi sul veicolo, teneva in braccio la grossa


unità di memorizzazione aliena, mentre Shepley passò un po' di
tempo a ricoprire con la sabbia, le tombe ed il varco di entrata
principale.
_____

Il dottore diede a Trexel solo 500 piedi dell'unità del nastro di


registrazione, per la spartizione del bottino.

-Dove diavolo avete trovato tutta questa roba?!- chiese Trexel.


Shepley disse vagamente che era stata trovata una nuova tomba,
ma che era meglio non dire in giro troppe cose.

-Bella! é tutta roba della XV°Dinastia?!- chiese Trexel.

-Direi della X°Dinastia- disse il dottore a mezza bocca.

-Non credevo che esistessero in giro, roba così antica!- disse


Trexel.
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-Tranquillo!, divideremo equamente i profitti- rispose seccamente il
dottore.

Mentre Trexel e Bridges presero la loro parte, per portarla al Museo


della Psico Storia, Shepley corse al mezzo per ripulire dai cingoli la
strana sabbia di quarzo, che era incastrata nel mezzo e che
avrebbe potuto tradire il luogo dove le tombe erano state trovate.

Nella notte sotto il portico, Shepely sognò la statua della strana


entità che aveva visto nella tomba.

Nonostante fosse solo un'immagine nella sua mente, la bellezza


della donna con il suo volto lucente, con lunghi e morbidi capelli
d'argento, con grandi ali rettiliane dispiegate alle sue spalle,
sembravano attendere la possibilità di un ritorno alla vita, con un
volo iperdimensionale da un distante universo. [...]

Due giorni dopo, esplose una piccola lite tra Trexel e Shepley:
Bridges aveva trovato un piccolo magazzino nascosto nel campo
base, era pieno di cassette ed unità di registrazione senza un
contrassegno.

-Sono la mia parte del bottino!- disse Shepley

-Shepley, da quando ti sei fatto il tuo magazzino personale dentro


al nostro campo base?! Non dovevano lavorare insieme, come un
gruppo affiatato?!- esordì con tono minaccioso Trexel.

-Certo!, ma il dottore ha detto che queste unità di memorizzazione


le posso tenere io!, insomma sono roba mia!- disse Shepley.

Trexel mugugnò e restò in silenzio.


Bridges rise sarcastico e disse -Shepley, se io fossi in te, non starei
tanto a rimunginarci sopra, vendi tutta questa roba al mercato
senza preccuparti d'affossare i prezzi delle unità di
memorizzazione.-

Shepley annuì senza però aggiungere altro. [...]

Trexel e Bridges si misero a sedere al tavo lo a mangiare qualcosa,


fuori c'era una tempesta di sabbia, avrebbe coperto ogni traccia dei
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mezzi, sarebbe stato difficile per loro con quel vento, trovare la
strada per il luogo dove il dottore e Shepley avevano trovato quella
roba della X°dinastia. [...]

Shepley da quando aveva sognato l'entità, si sentiva in colpa per il


suo lavoro di tombarolo, andò a parlare con il dottore - Secondo
me, esiste una possibilità anche remota che questi esseri possano
tornare a vivere. Ogni volta che violiamo una tomba, é un po' come
commettere un omicidio. Dobbiamo tornare alla tomba della
principessa, prima che Trexel e Bridges la saccheggino!-.

Il dottore lo guardò e non disse niente.


_________

Alle prime luci dell'alba, Shepley prese il gyrocar e si diresse verso


le tombe della X°dinastia, assieme al dottore.

Quando all'improvviso, dietro una duna, sotto una tenda mimet ica,
il gyrocar di Trexel e Bridges accesero i motori sbucando proprio
davanti alle tombe della X°Dinastia, mentre comparve anche il
gyrocar di Shepley e del dottore.

-Eccolo!, allora é questo il tuo tesoro!- disse ridendo Trexel mentre


scendeva dal gyrocar, con Bridges che aguzzava la vista, sulla
collina di sabbia di quarzo, da dove spuntavano le misteriose tombe
della X°dinastia.

Il dottore storse la bocca e rimase in silenzio.

Trexel chiese - Shepley, queste sono solo tombe, anche se sono


della X°Dinastia. Ma che cosa hanno di così speciale per te?!-
-Come avete fatto a seguirci, io ho nascosto le tracce del mio
gyrocar, facendo giri a vuoto e ripassando sulle mie tracce molte
volte!- chiese Shepley.

Bridges sorrise -Stupido! non abbiano seguito te, ma la ferrovia, e


da quella siamo risaliti allo strano colore della sabbia quarzata, che
anche se hai ripulito dai cingoli, l'avevamo notata due giorni fà-

Il dottore disse -Ragazzi, lasciate che Shepley prenda la tomba che


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gli piace di più, quà é pieno di tombe della X°Dinastia, prendete
quello che vi pare!-

-E' troppo tardi dottore!- rise Trexel -La tomba che vuole il ragazzo,
é strana, la voglio io, Shepley prenderà qualcos'altro!- [...]

Bridges s'era messo a scavare, entrò nelle tombe svelto come un


gatto e poi ne sortì in un attimo, con un'espressione alterata, poi
esordì imbronciato -Trexel, io non posso crederci! Shepley ci ha
derubato!. Due delle tombe sono vuote, sono già state svuotate
dalle unità di memorizzazione. La terza tomba ha una cassetta
mezza vuota. Il ragazzo é tornato quì, ha svuotato tutto! s'é preso
lui tutto il bottino!-

Il dottore sbottò - La principessa era già morta quando la sua


matrice fu scannerizzata, ecco perché la unità di memorizzazione é
piena solo a metà. Niente dati sulla muscolatura, niente dati sugli
organi interni, se provaste a farla rivivere, avreste solo una fredda
immagine dorata ed immobile. Questa é una tomba millenaria!-

-Beh! Ma qual'è il punto?!- chiese Bridges mentre si grattava la


teta.

-Lo so io!- disse Trexel gesticolando irato - Il dottore ha la fama di


storico, non di tombarolo!. Quì ci sono tombe di tanti bimbi e figli
della X°dinastia, la sua reputazione di storico gli ha impedito di
rimuovere le cassette di memorizzazione dei bambini che erano
piene al 100%. Il dottore voleva garantire l'immortalità dei
bambini, una sorta di sentimentalismo funebre, E' corretto
dottore?!-
Prima che il dottore potesse rispondere, ebbero a convergere sulla
posizione molti veico li a razzo con le sirene spiegate: era la polizia
funeraria, che su Marte proteggeva le antiche tombe marziane, dai
feroci saccheggi di anime perpetrate dai tombaroli.

-Cazzo!- esordì Bridges - Shepley, Trexel scappiamo! presto! sta


arrivando la polizia funeraria!-. Bridges corse al gyroscope,
inseguito da Shepley.
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-Shepley torna quà! oppure di beccherai dieci anni!- urlò il dottore

Appena Bridges prese possesso del posto guida, Shepley prese la


borsa con le quattro cassette e poi scappò via.

Bridges ne rimase sorpreso, pensava si sarebbe seduto accanto a


lui, seguito da Trexel.

Brìdges ebbe un attimo d'esitazione, in quell'attimo il suo mezzo


esplose, fu centrato da un colpo diretto della polizia funeraria. [...]

Shepley lasciò il sacco in terra con le unità di memorizzazione


complete dei figli, prese solo una cassetta, era quella della
principessa, l'unità era piena per meno della metà, corse nella
tomba e ci si chiuse dentro.

Trexel finì ammanettato da un paio d'agenti vestiti di bianco, che


erano scesi da un razzo, mentre il dottore parlava con altri due
agenti.

Shepley era chiuso nella tomba, rimise l'unità di memoria della


donna nel suo vano, il proiettore olografico tornò a funzionare. Si
sentì un rumore di ali che iniziarono a sbattere, la donna dentro la
bolla s'alzò, s'animò, iniziò a danzare, Shepley rimase ad osservare
quella strana proiezione sino a quando il filmato ebbe a sparire,
facendo dissolvere l'immagine della donna.

Fuori alla fredda luce del mattino, la polizia funeraria attendeva che
Shepley uscisse dalla tomba: il giovane finì ammanettato e fu
portato vicino a Trexel che già sedeva in silenzio.
Uno dei due agenti chiese all'altro commilitone -Questi stupidi, le
tombe le hanno già svuotate?!-

-Sì!- risposel'altro agente di polizia funeraria -Ci sono tre tombe


vuote, sono come ci ha detto il dottore, tutte della X°Dinastia-

-Che c'era in quella cassetta, che ti sei portato dentro alla tomba?!-
chiese uno dei due agenti a Shepley.

-C'era una persona sola, ma era solo un'immagine olografica ed 18


esterna di un corpo- disse Shepley che fissò i suoi polsi, che erano
saldamente ammanettati.

Il motore del veicolo della poliz ia funeraria s'accese, il sacco con le


tre unità di memorizzazione piene, scivo larono dal sedile al
bagagliaio, facendo un tonfo sordo.
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