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ITALO CALVINO

Nasce il 15 ottobre 1923 a Cuba da genitori italiani.si stabilisce con la famiglia in Italia
trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Sanremo. Negli anni dell’università si trasferisce a
Torino: si iscrive prima alla facoltà di Agraria, ma poi l’abbandona per laurearsi in lettere.
L’8 settembre 1943, entra nella resistenza, nelle brigate Garibaldi (comuniste).
Calvino cresce in un ambiente laico ed eredita dei genitori un forte interesse per le scienze.
L’esperienza della resistenza ispira le sue prime opere e il suo impegno politico nel dopo
guerra.

Si trasferisce a Torino, dove si scrive alla facoltà di lettere. Entra in contatto con Vittorini
con il quale da avvio alla rivista “il Menabò”: dove pubblica articoli culturali come “il mare
dell’oggettività” e “la sfida al labirinto”, Pavese e Einaudi. Nel 1947 si laurea e pubblica “il
sentiero dei nidi di ragno”. Successivamente pubblica varie opere tra cui: “il visconte
dimezzato”, “il barone rampante”, “la nuvola di smog”, “il cavaliere inesistente”.
Nel 1960 pubblica la trilogia “I nostri antenati” e nel 1963 pubblica “la giornata di uno
scrutatore”.

L’impiego presso la casa editrice Einaudi permette a Calvino di entrare in contatto con le
spinte più innovative del panorama narrativo europeo americano. Negli anni 50 Calvino si
afferma come scrittore. Dal 1945 al 1957 Calvino si impegna politicamente nel PCI.

Nel 1967 si trasferisce a Parigi, pubblica “ti con zero”, pubblica “le città invisibili”, “il
castello dei destini incrociati”, “se una notte d’inverno un viaggiatore”. Nel 1979 inizia la
collaborazione con “la Repubblica”.

Nel 1980 torna a Roma. Esce il volume con i racconti della serie “Palomar”, pubblicati dal
1975 sul “corriere della Sera”.

Muore nel 1985 a causa di un’emorragia cerebrale.

Poetica
Può essere divisa in quattro periodi:
 1945-1949: è la fase di adesione al neorealismo, ovvero l’urgenza di raccontare
fedelmente la realtà italiana del fascismo, della guerra e del dopo guerra, e
comprende "il sentiero dei nidi di ragno” e “ultimo viene il corvo”;
 1950-1963: la sua ricerca diventa più aperta, in due direzioni: quella realistica dei
racconti “la speculazione edilizia”, “la nuvola di smog” e “la giornata di uno
scrutatore” e quella fantastico-allegorica dei romanzi “I nostri antenati”;
 1964-1972: le opere sono caratterizzate da un interesse per le scienze (le Cosmi
comiche, ti con zero) ed esperimenti di combinatoria narrativa (il castello dei destini
incrociati e le città invisibili).
La narrativa combinatoria:
A Parigi Calvino entra in contatto con Raymond Queneau e con gli ambienti strutturalisti.
Approfondisce la prospettiva della scrittura come un gioco combinatorio. I meccanismi
della narrazione vengono esibiti e il lettore è chiamato a partecipare al gioco si può
raccontare una storia:
 Combinando le figure dei tarocchi: “il castello dei destini incrociati”;
 Elaborando un’opera del passato (ma con lo sguardo rivolto ai problemi della
contemporaneità): “le città invisibili”;
 Utilizzando inizi di romanzi di genere diverso: “se una notte d’inverno un
viaggiatore”.

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