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In occasione del giorno della sua nascita voglio ricordare la vicenda della sorella del nostro padre fondatore,

Maria Lucrezia de' Medici. Chi visita gli Uffizi e ammira la bellezza di questa giovane dipinta dal Bronzino,
di solito non immagina che la sua morte e la sepoltura siano ancora avvolte da un mistero irrisolto, con
Livorno al centro di questo enigma. La giovane principessa, primogenita legittima di Cosimo I e di Eleonora
di Toledo, nacque a Firenze il 3/4/1540, e morì prematuramente il 19/11/1557, a soli 17 anni, a Livorno. La
sua morte rimane avvolta nel mistero.

Un documento redatto da Francesco Settimanni riporta: "Il 19/11/1557, circa alle 8:30 di notte, la signora
Donna Maria, primogenita del Duca, morì avvelenata per ordine del padre e fu segretamente sepolta nella
Chiesa di San Lorenzo." L'autore suggerisce che Cosimo I avesse fatto avvelenare sua figlia perché aveva
una relazione con un paggio del marchese Jacopo Malatesta, ignorando che il padre l'aveva promessa in
sposa ad Alfonso d'Este, duca di Ferrara. Stranamente, il luogo di sepoltura a San Lorenzo non è mai stato
individuato, né vi sono monumenti funerari o lapidi comuni.

Un'altra versione sulla morte della principessa, sostenuta da Guglielmo Enrico Saltini, storico della storia
medicea, appare più credibile. All'inizio della quaresima del 1557, la Corte medicea si trasferì a Pisa, per poi
spostarsi a Livorno in autunno. A fine ottobre, la principessa si ammalò gravemente con febbri alte.
Nonostante ogni sforzo, tutte le cure si rivelarono inutili e morì il 19 novembre. Maria fu sepolta
nell'Oratorio del Castello, successivamente noto come chiesa di S. Antonio. Si narra che un'epigrafe murata
nella chiesa commemorasse Maria e segnasse il luogo della sua sepoltura.

Purtroppo, durante un bombardamento tedesco nel 1944, la chiesa, già in rovina, fu completamente distrutta,
e ogni traccia dell'epigrafe e della tomba andò perduta. La versione della morte per malaria appare plausibile,
considerando che le zone di Pisa e Livorno erano afflitte da questa malattia in quel periodo. A causa della
giovane età e dello status di nubile, Maria non aveva diritto a cerimonie funebri riservate ai grandi
personaggi medicei.

Fonti
Livorno com’era
M. Vannucci, Le donne di casa Medici, Newton Compton Editori, Roma 1999, ristampato nel 2006

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